Xlovakia, Cekia, Xloenia, Croasia e migranti

Xlovakia, Cekia, Xloenia, Croasia e migranti

Messaggioda Berto » mer set 02, 2015 6:50 pm

Xlovakia, Cekia, Xloenia, Croasia e migranti
viewtopic.php?f=194&t=1820

https://it.wikipedia.org/wiki/Slovacchia
Ha una popolazione di più di 5 milioni di abitanti e un'area di circa 49.000 chilometri quadrati.


Emigrazione slovacca per lavoro
https://osmepress.files.wordpress.com/2 ... io2015.pdf
Recenti stime indicano che circa 250.000 slovacchi lavorano all'estero. La cifra è circa il doppio di quanto rivelato dai dati ufficiali.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Xlovakia e migranti

Messaggioda Berto » mer set 02, 2015 6:51 pm

La ricetta della Slovacchia: "Accettiamo solo migranti cristiani"
Il premier: "Siamo uno Stato cristiano, non potremmo sopportare l'arrivo di centinaia di migliaia di musulmani che snaturerebbero la nostra cultura e i nostri valori"
Giovanni Masini - Gio, 20/08/2015
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/ric ... 61742.html
Migranti? Sì grazie, ma solo cristiani. È questa la singolare soluzione prospettata dalla Slovacchia per fare fronte all'emergenza immigrazione che, lentamente, sta raggiungendo anche l'Europa centrale.

Il governo del piccolo Stato mitteleuropeo, guidato dal socialista Robert Fico, ha infatti comunicato all'Unione Europea la propria disponibilità ad accogliere alcuni richiedenti asilo siriani, sia pure in numero limitato: appena duecento migranti. Ma c'è una condizione: a Bratislava avrebbero accettato solo a patto che tutti i nuovi arrivati fossero rigorosamente cristiani. Parlando con The Wall Street Journal, un portavoce del ministero degli Interni slovacco ha spiegato: "In Slovacchia non abbiamo moschee e pertanto vogliamo poter scegliere solo migranti cristiani."

La Slovacchia sino ad ora non è stata investita in modo massiccio dall'emergenza immigrazione, sia per la posizione geografica non immediatamente confinante con Paesi esterni alla Ue, se si esclude la breve frontiera con l'Ucraina, sia per la presenza di altre nazioni economicamente più attrattive. Eppure nelle vicine Austria e Ungheria la situazione è assai diversa, con migliaia di migranti - provenienti soprattutto da Medio Oriente ed Asia Centrale - che da mesi tentano con ogni mezzo di penetrare nel territorio dell'Unione. In Austria in particolare, solo quest'anno sono previsti 80mila arrivi.

Questa situazione ha spinto Bruxelles a sollecitare a più riprese l'intervento slovacco per ripartire più equamente il carico dell'accoglienza. Le risposte, però, sono sempre state evasive. Almeno sino ad ora.

Adesso che il dado sembra tratto, il premier Fico getta la maschera: "La Slovacchia è un Paese cristiano, non possiamo tollerare l'invasione di 300.000-400.000 musulmani che vorrebbero riempirci di moschee e cambiare la natura, la cultura e i valori nazionali." Fonti della Commissione Ue hanno replicato alle esternazioni del premier slovacco criticandone lo spirito: "Agiamo nello spirito dei Trattati Ue che impediscono qualsiasi forma di discriminazione".

Come riporta il Washington Post, l'anno scorso la Slovacchia ha concesso l'asilo politico a quattordici richiedenti; nel Paese, la popolazione islamica rappresenta appena lo 0,2% del totale.


I ga raxon gnente xlameghi, gnente rogne e dexgràsie.



Slovacchia, a Bratislava migliaia in piazza contro le quote migranti
La manifestazione "Stop all'islamizzazione dell'Europa!"è stata organizzata dal partito di estrema destra contro la proposta europea di inviare in Slovacchia 471 migranti dall'Italia e 314 dalla Grecia. 60 arresti
http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... 42aed.html
20 giugno 2015 Migliaia di slovacchi sono scesi in piazza a Bratislava per manifestare contro le quote di migranti. La manifestazione, denominata "Stop all'islamizzazione dell'Europa! Insieme contro il diktat di Bruxelles e l'Europa agli europei', è stata indetta dal partito di estrema destra La Nostra Slovacchia, il cui leader nelle ultime elezioni regionali è stato eletto governatore della regione di Banska Bystrica. Una protesta, nella giornata mondiale del rifugiato, contro la proposta europea di inviare in Slovacchia 471 migranti dall'Italia e 314 dalla Grecia. "Siamo qui per difendere la Slovacchia", ha dichiarato alla folla Marian Kotleba, capo del partito Nostra Slovacchia. Secondo Kotleba la Slovacchia dovrebbe inviare in Italia militari e poliziotti per proteggere le frontiere. ''Un solo immigrato è già troppo'', ha detto nel suo discorso. La polizia slovacca ha arrestato 60 persone che hanno danneggiato le auto degli agenti e attaccato gli spettatori di una corsa ciclistica. Durante la manifestazione ci sono stati poi scontri con il contro-corteo denominato "Insieme contro l'odio, un'azione di protesta contro il razzismo, la xenofobia e per la solidarieta", al quale hanno partecipato circa 200 persone.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Xlovakia e migranti

Messaggioda Berto » mer set 02, 2015 6:55 pm

Dopo il muro, ecco l’identikit del profugo. Così muore l’Europa ???
20 agosto 2015

http://www.unita.tv/focus/dopo-il-muro- ... re-leuropa

Non solo limitazioni al numero di profughi ma anche la descrizione di quella che deve essere la nazionalità e la religione

200 profughi, siriani e che siano cristiani. E’ quanto è disposta a concedere all’emergenza migranti la Slovacchia, paese di 5 milioni di abitanti situato nel cuore dell’Europa. “Non abbiamo moschee, vogliamo solo cristiani”, questa è la versione del governo slovacco. Giusto per farsi un’idea, si stima che la sola Austria, che con la Slovacchia condivide il confine orientale, arriverà ad accogliere nell’anno in corso, ben 80mila profughi.

Quella della Slovacchia è solo l’ultima di una serie di prese di posizione dei paesi di quello che una volta era il blocco di Varsavia contro la logica delle quote di distribuzione dei profughi. Una linea che i grandi paesi continentali (chi prima chi dopo, chi più chi meno a denti stretti) stanno ormai arrivando a considerare l’unica via percorribile davanti ad un’emergenza che ha prodotto già oltre 4 milioni di profughi in fuga dalla sola Siria.

Le pressioni di Bruxelles sui paesi membri sono sempre più forti, e sempre più forti sono le reazioni del blocco dei paesi orientali. Clamoroso è il caso dell’Ungheria che ha di fatto costruito un muro divisorio che percorre i 180 chilometri di confine che la dividono dalla vicina Serbia. Finito al centro di pesanti critiche, il primo ministro Viktor Orbán, divenuto ormai punto di riferimento internazionale della destra più oltranzista, ha rilanciato: “Il flusso di migranti illegale sta minacciando di far iniziare un conflitto sociale, economico e culturale senza precedente nei paesi europei”.

Sulla stessa linea le dichiarazioni del premier slovacco Robert Fico, non un estremista di destra ma un abile interprete delle pulsioni più profonde del suo popolo: “La Slovacchia è un paese cristiano, non possiamo tollerare un flusso di 300mila-400mila migranti musulmani che comincerebbero a costruire le moschee dappertutto sulla nostra terra e che tenterebbero di cambiare la natura, la cultura e i valori del nostro stato”. Identiche posizioni sono maggioritarie in paesi come la Repubblica Ceca, la Polonia e gli stati baltici.

Il muro che il blocco dei paesi orientali sta alzando contro la redistribuzione dei profughi mette in mostra, ancora una volta, tutti i limiti di un’Unione europea incompleta e impossibilitata a funzionare. “Chi ha bombardato la Libia? Chi ha creato problemi in Nord Africa? Non certo la Slovacchia”. In queste parole del primo ministro slovacco c’è tutto ciò che non va dell’attuale Unione europea. Prima ancora dei problemi economici, sarà la mancanza di condivisione e di integrazione politica che finirà per uccidere il progetto Europa.


Mejo sì, ke l'Ouropa dei comunisti ła mora.
En caxa purpia se fa vegner ki ke se vol e no ki ke no se vol, macaki!



Migranti, l'est Europa dice no alle quote. Domenica il summit dei falchi a Praga
Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia e Ungheria si stanno alleando per dire no alla redistribuzione dei migranti chiesta da Bruxelles
Lunedì, 31 agosto 2015
http://www.affaritaliani.it/affari-euro ... 81049.html

A guidare l'ala dura di chi in Europa non vuole l'arrivo dei migranti è il primo ministro slovacco, Robert Fico, che in più di una occasione ha dichiarato di voler fare tutto il possibile per impedire che in Europa passi la proposta della Commissione Ue di una redistribuzione interna all'Unione dei migranti.

Insieme al primo ministro slovacco c'è anche il presidente ungherese, Victor Orban, proprio quello che sta facendo costruire un muro al confine con la Serbia per impedire ai rifugiati provenienti dalla Grecia di entrare in Unione europea.

Ma tra i falchi del no a Bruxelles c'è anche la Repubblica ceca e la Polonia. Senza contare le tre repubbliche baltiche, più preoccupate però dalla crisi con Mosca. I primi ministri di Polonia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica ceca si incontreranno domenica a Praga per discutere di come bloccare la proposta lanciata dalla Commissione Ue, e appoggiata da Germania, Francia e Italia, che prevede un sistema di redistribuzione in quote obbligatorie all'interno dei confini Ue

“Rifiutiamo con forza ogni tipo di quota”, ha dichiarato il primo ministro slovacco. “Se un meccanismo per la redistribuzione automatica fosse adottato, ci ritroveremmo con centomila persone dal mondo arabo e questo sarebbe un problema che non voglio la Slovacchia abbia”.

Li ga pì ke raxon!
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Xlovakia e migranti

Messaggioda Berto » mer set 02, 2015 7:00 pm

Croasia, Xloenia e migranti
viewtopic.php?f=194&t=1853


La Croazia chiude ogni valico ai migranti
18 settembre 2015

http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2015/ ... iude.shtml

Zagabria - Nella notte, la Croazia ha chiuso sette degli otto valichi di frontiera con la Serbia «fino a nuovo ordine» a seguito del massiccio afflusso di migranti, afferma il ministero degli Interni. La Repubblica Ceca, invece, si dice pronta ad aiutare i rifugiati ma conferma la sua contrarietà al piano di distribuzione dei migranti nell’Ue.

La giornata

La Repubblica Ceca pronta all’accoglienza ma niente quote Ue
La Repubblica Ceca si dice pronta ad aiutare i rifugiati ma conferma la sua contrarietà al piano di distribuzione dei migranti nell’Ue secondo quote obbigatorie, come proposto dalla Commissione europea. Lo ha detto il primo ministro Bohuslav Sobotka al quotidiano economico Hospodarske Noviny in edicola oggi. «Ci sarà una pausa durante l’inverno - ha osservato Sobotka - ma poi partirà una nuova ondata» di rifugiati verso l’Ue. «Centinaia di migliaia di rifugiati sono in moto e una delle ragioni per cui abbiamo rifiutato le quote - ha spiegato - è che non si finisca con l’approvazione di una soluzione burocratica per poi dire che è stato tutto risolto».

La Croazia chiude le frontiere
La Croazia ha chiuso sette degli otto valichi di frontiera con la Serbia «fino a nuovo ordine» a seguito del massiccio afflusso di migranti, afferma il ministero degli Interni. Alla chiusura annunciata in precedenza dei valichi di Ilok, Ilok 2, Principovac, Principovac 2, Tovarnik, Erdut e Batina, si è aggiunta anche quella di Bezdan. Al momento della chiusura, al valico di Bezdan si trovavano un centinaio di migranti che non sono riusciti a passare e sono stati condotti con un autobus in un vicino centro d’accoglienza.

Il summit mercoledì prossimo
L’appuntamento a cui tutti guardano è il summit straordinario sull’emergenza migranti convocato dal presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, per mercoledì prossimo. «Siamo pronti ad aiutar migliaia di rifugiati - ha affermato il premier Sobotka - ma i numeri non hanno senso. Speriamo che il summit venga incentrato sulla sostanza, cioè a dire su quello che sta succedendo nei quartieri dell’Europa».

Dal Parlamento Ue via libera alle quote
Mentre in Italia sono già partiti i primi esperimenti con gli hotspot in Sicilia, ieri il Parlamento europeo ha approvato la proposta della Commissione per una redistribuzione secondo criteri precisi di 120 mila profughi aventi diritto all’asilo nell’Unione europea.


Migranti sfondano le barriere in Croazia
In migliaia sono riusciti a entrare dalla Serbia. La meta è sempre la Germania dove la Merkel invita le case automobilistiche a creare lavoro per i rifugiati

http://www.iltempo.it/esteri/2015/09/18 ... -1.1458464

Migliaia di migranti continuano a varcare il confine tra Serbia e Croazia, per raggiungere l'Europa, dopo la chiusura della frontiera ungherese e la dura repressione della polizia di Budapest. Dopo ore di estenuante attesa al confine i rifugiati hanno sfondato il cordone della polizia e ci sono state scene di caos quando gli agenti, in assetto antisommossa, hanno tentato di respingere centinaia di persone che premevano per entrare in Croazia, stanche di attendere sotto il sole e senza viveri. Di fronte a un'emergenza senza precedenti, il premier croato, Zoran Milanovic, ha annunciato che le capacità del Paese di accettare e registrare i migranti sono «limitate». «Non siamo più in grado di riceverli» ha aggiunto il ministro dell'Interno Ranko Ostojic. La Croazia prevede che nelle prossime due settimane arriveranno più di 20mila migranti. Nelle ultime 24 ore sono giunti nel Paese 6.200 profughi, provenienti dalla Serbia. La meta finale per i migranti è la Germania, Paese in cui mercoledì ne sono arrivati 9.100, a fronte dei 6mila di martedì e nonostante il ripristino dei controlli ai confini.

L'emergenza profughi è anche sbarcata al Salone dell'auto a Francoforte, dove Angela Merkel ha rivolto un appello ai colossi del mercato. «Il nostro è un paese allettante e molti rifugiati si aspettano che noi li aiutiamo nel percorso di integrazione» ha detto dal palco il cancelliere tedesco sollecitando i produttori di auto a fornire occasioni di lavoro e di formazione a chi fugge dalle guerre o dalle dittature.

Intanto l'Ue ha convocato un nuovo summit straordinario, questa volta a livello di capi di Stato e di governo, a Bruxelles il 23 settembre. L'Ue ha anche smentito l'intenzione trapelata nelle scorse ore di ritirare la proposta su una ripartizione «obbligatoria e urgente» di 120mila rifugiati, approvata a larga maggioranza dal Parlamento Ue. L'Ungheria ha respinto le critiche per l'uso di idranti e lacrimogeni al confine serbo. Il ministro degli Esteri Szjjarto le ha definite «bizzarre e scioccanti» mentre il governo bulgaro sta schierando 1.000 soldati al confine con la Turchia.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Xlovakia e migranti

Messaggioda Berto » mer set 02, 2015 7:04 pm

Migranti, la Slovenia sospende Schengen
15:39 17.09.
http://it.sputniknews.com/mondo/20150917/1179274.html

Nel giorno in cui il Parlamento Europeo sostiene il piano Juncker con un voto a larga maggioranza, Lubiana fa sapere che reintrodurrà temporaneamente i controlli alle frontiere con l'Ungheria.
Scontri tra polizia e migranti al confine tra Serbia e Ungheria
L'ONU accusa l'Ungheria di violenze contro gli immigrati

Dopo le ipotesi dei giorni scorsi, in cui già era circolata sulla stampa europea l'indiscrezione sulla possibile chiusura della frontiera con l'Ungheria da parte della Slovenia, il governo di Lubiana ha deciso nel pomeriggio di ieri di reintrodurre temporaneamente i controlli ai confini, al termine di una riunione tra il primo ministro sloveno Miro Cerar ed il ministro degli Interni Vesna Gyorkos Znidar. A comunicarlo è stato lo stesso premier nel corso di una visita nella regione di Pomurje, al confine ungherese. Oggi lo stesso Cerar riceverà a Lubiana il premier austriaco Werner Faymann, per l'ennesimo vertice bilaterale tra i leader degli Stati maggiormente colpiti dall'emergenza di queste ultime settimane. L'Austria da due giorni ha riattivato i controlli a tutte le sue frontiere, compresa quella slovena.

Con un voto a larga maggioranza intanto il parlamento Europeo ha votato questa mattina un parare favorevole al piano proposto lo scorso 9 settembre dalla Commissione Europea per il ricollocamento di 120mila profughi arrivati in Italia, Grecia e Ungheria. In una sessione straordinaria convocata ad hoc, hanno votato sì in 370, 134 i no, mentre 52 eurodeputati si sono astenuti.

Soddisfazione da parte del vicepresidente della Commissione Frans Timmermans, che ha espresso gratitudine per l'appoggio mostrato:

"Noi come Commissione e voi — ha dichiarato il politico olandese — lanciamo un messaggio chiaro agli Stati membri che è arrivato il momento di agire".


Migranti, la Slovenia ne ferma 150
17 settembre 2015 22.52
http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... 54a71.html
Migranti, la Slovenia ne ferma 150 La polizia slovena ha fermato 150 migranti alla stazione Dobova provenienti dalla Croazia con un treno. "Li rimandaremo in Croazia prima possibile", afferma Anton Stubljar, capo della polizia di frontiera slovena nel distretto di Novo Mesto. Dopo il fermo dei migranti la Slovenia ha deciso di bloccare il traffico ferroviario dalla Croazia.


Croazia-Ungheria, tensione sui rifugiati. Pullman attraversano confine "chiuso"

http://www.repubblica.it/esteri/2015/09 ... /?ref=fbpr

Il flusso dai Balcani investe la Croazia: 13mila in due giorni. Centinaia di profughi trasportati verso Budapest, che reagisce: "Incoraggiati a violare la legge". Nuova sfida di Orban: muro al confine croato. Bimba di 4 anni muore al largo della Turchia. Video-appello dell'Is: "Tornate a casa e contate su di noi". La Germania minaccia voto a maggioranza nella Ue sulle ripartizioni

BUDAPEST - Il ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier, ha minacciato oggi di ricorrere al voto di maggioranza se non si riuscirà a trovare un accordo sulla ripartizione dei migranti all'interno dei paesi Ue. "Se non è possibile fare altrimenti, dobbiamo prendere seriamente in considerazione l'ipotesi di ricorrere anche allo strumento delle decisioni a maggioranza", ha detto il politico socialdemocratico. La mossa tedesca suona come una sfida per i paesi del blocco dell'Est che rifiutano accordi sull'accoglienza dei profughi. Berlino ha comunque precisato che potrà restare in Germania solo possiede i requisiti.

L'afflusso ai confini però non si ferma e sul nuovo fronte caldo - quello croato - si sta creando un caso politico-diplomatico. La Croazia ha deciso di aprire un corridoio per i profughi che vogliono raggiungere il nord Europa. Lungo il confine croato-ungherese, tra i villaggi di Baranjsko Petrovo Selo, in Croazia, e Beremend, in Ungheria, stanno giungendo autobus croati con a bordo migranti che vengono poi lasciati passare in Ungheria. Le autorità ungheresi accusano Zagabria di "incoraggiare i migranti a violare la legge", mentre le misure per blindare il paese si intensificano. Dopo la costruzione di una recinzione lungo tutto il confine serbo, il primo ministro Viktor Orban ha annunciato che l'Ungheria ha iniziato anche la costruzione di un muro lungo il confine croato. Nel Paese ex jugoslavo in meno di due giorni sono entrati 13mila profughi, un numero che Zagabria considera eccessivo e non sostenibile, tanto che ha deciso di chiudere sette dei suoi otto valichi di frontiera con la Serbia.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Xlovakia e migranti

Messaggioda Berto » mer set 02, 2015 7:07 pm

Slovenia,spray pepe contro migranti - Stavano cercando di entrare da Croazia
19 settembre 2015

http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/sl ... 502a.shtml

01:13 - La polizia slovena ha spruzzato spray al pepe contro circa 500 migranti su un ponte lungo il confine con la Croazia. I profughi si trovavano al punto di confine di Harmica per cercare di entrare in Slovenia, ma sono stati bloccati da circa 50 poliziotti in assetto antisommossa. Quando i migranti hanno cominciato a spingere per rompere il cordone la polizia ha usato lo spray urticante.

La ga fato benon la Xloenia.


La Slovenia respinge i primi migranti
In vigore le nuove regole, profughi rispediti in Croazia. Lunedì incontro a Bruxelles sulla situazione lungo la rotta balcanica
di Giovanni Vale
23 gennaio 2016

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cro ... 1.12826130

ZAGABRIA. La rotta balcanica va restringendosi fra controlli più serrati annunciati da vari Paesi e sospensione di Schengen. Ieri la Slovenia ha respinto al confine con la Croazia le prime 15 persone sulla base delle nuove regole in materia di gestione del flusso migratorio. Sono migranti o rifugiati che hanno dichiarato di voler far richiesta di asilo in un paese Ue diverso da Austria e Germania e per i quali è ormai precluso l’ingresso in territorio sloveno.

«Le autorità croate hanno accettato di riprendere queste persone», ha fatto sapere Bostjan Šefic, il segretario di Stato agli Interni di Lubiana. Al contempo la Slovenia ha accettato di ricevere dall’Austria 22 persone, temporaneamente sistemate nel Centro per stranieri in attesa che ripartano comunque verso Nord. «I migranti hanno diritto a cambiare idea sul paese di destinazione inizialmente dichiarato», ha precisato Šefic, lasciando intendere che chi è respinto al confine austriaco perché annuncia di volersi recare ad esempio in Svezia o in Finlandia può comunque passare al secondo controllo dando una risposta diversa.

Un escamotage che serve soprattutto a evitare “tappi” lungo la rotta balcanica, pur mantenendo l’obiettivo finale di una riduzione nel numero dei passaggi. Lubiana ha peraltro annunciato un rafforzamento dei controlli alla sua frontiera meridionale, con un aumento dei poliziotti impiegati per sorvegliare il “confine naturale” con la Croazia ed evitare eventuali attraversamenti illegali, per ora non registrati. Lubiana si sta anche impegnando per aiutare la Macedonia a controllare meglio il confine con la Grecia. Agenti sloveni, croati, serbi e cechi si uniranno alle forze macedoni per «aiutare chi ha diritto all’asilo a proseguire il proprio percorso», ha dichiarato David Brozina, del ministero degli Esteri sloveno, aggiungendo che «è facile capire chi è un migrante economico e chi viene da una zona di guerra».

Il tema della rotta balcanica sarà anche al centro di un incontro ristretto ai Paesi interessati previsto a Bruxelles lunedì e richiesto dal premier sloveno Miro Cerar, che propone di introdurre «assistenza diretta aggiuntiva» al governo della Macedonia, con l'invio di polizia, mezzi ed equipaggiamento, «per rafforzare i controlli alle sue frontiere con la Grecia in modo da evitare gli attraversamenti di irregolari» e «alleviare in modo significativo il peso sui Balcani occidentali in pochi giorni».

Intanto ieri Radis Djurovic, capo del Centro serbo per i richiedenti asilo, ha detto ieri che impedendo l'ingresso nel Paese ai profughi che non intendono chiedere asilo a Austria o Germania, la Serbia viola i diritti umani, una decisione - così come quelle di Slovenia,Croazia, Austria e Macedonia - contraria alla Convenzione di Ginevra e al diritto internazionale.


La Slovenia chiude le frontiere ai migranti: “Potrà passare solo chi è in regola con l’Ue”
Effetto domino dopo l’annuncio di Lubiana, anche la Serbia annuncia il blocco

Migranti al confine di Sentilj tra Slovenia e Austria (Foto Archivio)

08/03/2016

https://www.lastampa.it/2016/03/08/este ... agina.html

«La rotta migratoria balcanica non esiste più» e la Slovenia permetterà l’ingresso solo di «coloro che saranno in possesso di documenti in regola per accedere all’area Schengen». Ad annunciarlo è il primo ministro sloveno, Miro Cerar, commentando le conseguenze per il suo Paese dell’esito del Consiglio europeo di ieri. «Il vertice ha lanciato un chiaro messaggio a tutti i trafficanti di profughi e ai migranti illegali, e ora sanno che non c’è più la rotta balcanica», ha detto il premier sloveno.

PROCEDURE SCHENGEN

Cerar era tra i leader europei favorevoli ad adottare nella dichiarazione finale del summit la frase «la rotta balcanica è ora chiusa» e non quella un po’ meno drastica, poi approvata. «È vero che la frase è stata leggermente riformulata, ma il senso è lo stesso», ha osservato Cerar. «Da oggi o da domani la Slovenia riprenderà ad applicare in pieno tutte le procedure di Schengen», ha concluso. In pratica passeranno solo le persone in regola per accedere all’area Schengen.

DIARIO DA BELGRADO - I sorrisi dei bambini contro i confini chiusi (Anna Sambo*)

L’EFFETTO DOMINO: LA SERBIA CHIUDE

Dopo l’annuncio della Slovenia si è subito creato un effetto domino. Anche la Serbia ha fatto sapere che si comporterà di conseguenza, adeguando alle decisioni Ue ogni suo passo in materia di migranti, con misure reciproche alle frontiere con Macedonia e Bulgaria. «Considerando le decisioni adottate da un Paese membro dell’Unione europea, la Serbia non può consentire che il suo territorio diventi un campo profughi», ha detto il ministero dell’interno a Belgrado in un comunicato.

REPORTAGE - Lungo la rotta balcanica con mamme e bambini che sognano l’Europa (di Davide Lessi)

L’ONU: “L’INTESA CON LA TURCHIA VIOLA IL DIRITTO”

Dubbi e preoccupazioni si addensano intorno all’accordo di principio raggiunto nella notte a Bruxelles tra Turchia e Unione europea sulla crisi dei migranti. Il blocco dei Paesi dell’est (più l’Austria) resta fermo nel non voler accettare le quote di ricollocamento, mentre l’Onu, per bocca dell’Alto commissario per i rifugiati Filippo Grandi, si è detto «profondamente preoccupato per tutte le disposizioni che implicheranno il rientro indiscriminato di persone da un Paese all’altro». La bozza dell’accordo, ha aggiunto il capo dell’UNHCR, «non fornisce garanzie di protezione ai rifugiati in virtù del diritto internazionale». L’Unicef a sua volta ha chiesto il rispetto unanime del principio del “non nuocere”, specie quando si ha che fare con bambini.

IL CASO - Il nuovo accordo serve solo a prendere tempo (di Marco Zatterin)

COSA SIGNIFICA “UNO A UNO”

La Turchia si sarebbe impegnata ad accettare il ritorno degli immigrati irregolari che dalle sue coste partono per le isole greche, se l’Ue si farà carico dei costi di rimpatrio. Di questo stanno parlando oggi a Smirne il premier turco Ahmet Davutoglu e l’omologo greco Alexis Tsipras. Ankara propone di riprendere tutti i migranti che hanno raggiunto il territorio comunitario, senza distinzioni tra irregolari e richiedenti asilo, ma propone poi un meccanismo “uno a uno”: per ogni profugo siriano riammesso, i Ventotto dovranno accoglierne uno in modo legale. «Gli altri 3 miliardi che abbiamo chiesto», ha spiegato Davutoglu, «non sono soldi per noi, sono necessari per gestire la crisi». Ankara chiede anche una accelerazione al suo percorso di adesione all’Unione, ma allo stesso tempo continua a sostenere che la chiusura del più importante quotidiano del Paese, l’oppositore “Zaman”, sia stata una questione giuridica e non politica, respingendo, anzi, palesemente ignorando le accuse di mancato rispetto della libertà di stampa.

REPORTAGE - Tra i trafficanti del Mar Egeo: “Con 500 euro ti porto in Grecia” (di Niccolò Zancan)

GIU’ GLI ARRIVI IN GERMANIA

Intanto si apprende dal governo tedesco che a febbraio sono arrivati in Germania 61.428 richiedenti asilo, circa un terzo rispetto al mese precedente, quando furono 91.671 (segnando un -33% rispetto a gennaio). Tra questi nuovi arrivi, la nazionalità più rappresentata è quella siriana (24.612 persone), seguita dagli iracheni (12.355) e dagli afghani (12.121).
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Xlovakia e migranti

Messaggioda Berto » mer set 02, 2015 7:26 pm

Migranti, Polizia ceca scrive numero sul braccio per suddividerli Il provvedimento riguarda anche i bambini settembre 2015

http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... a5b96.html

La polizia ceca sta segnando i migranti in arrivo a Breclav, al confine con l'Austria, con un numero scritto a pennarello sul braccio. E' quanto ha riferito il sito Britske Listy e la notizia è confermata anche da Vaclav Janous del quotidiano Mlada fronta Dnes. Le stesse cifre vengono poi scritte sul biglietto del treno, biglietti sequestrati poi dalla polizia. Con i numeri sono marchiati non solo gli adulti ma anche i bambini: il Mfd ha riportato ad esempio la foto di una bambina di 5 anni addormentata sulla spalla della madre durante il controllo. Sull'avambraccio porta la scritta C5

I ga raxon, i fa ben, cusì se fa!
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Xlovakia e migranti

Messaggioda Berto » mer set 30, 2015 8:02 pm

La Slovacchia farà ricorso contro le quote Ue per i migranti
30 settembre 2015
http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/20 ... id=ACM6kZ7

La decisione Ue di ridistribuire i migranti tra i paesi europei in base a quote obbligatorie trova l’opposizione della Slovacchia, che inoltrerà un ricorso presso la Corte di Giustizia europea. Lo ha detto oggi il premier Robert Fico. «Siamo in disaccordo con le quote obbligatorie e abbiamo formalizzato la nostra opinione oggi», ha detto Fico durante una conferenza stampa nella città slovacca di Nitra. Il ricorso presso la Corte di Giustizia europea, ha fatto sapere il ministero della Giustizia, verrà presentato nei prossimi due mesi. Secondo le quote approvate a maggioranza dai leader Ue, 120mila richiedenti asilo dovranno essere ridistribuiti.

Intanto, oggi sono stati forniti dal capo Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del ministero dell'Interno, Mario Morcone, i costi dell’accoglienza dei migranti. «Era costata allo Stato 635 milioni nel 2014, ma quest'anno lieviterà fino a 1 miliardo», ha detto Morcone nel corso di un'audizione al Senato in commissione straordinaria per la tutela dei diritti umani. «Queste risorse - ha sottolineato Morcone - vanno a italiani che esercitano l'attività imprenditoriale dell'accoglienza. Si tratta di un indotto economico che sta generando posti di lavoro. Ovviamente - ha detto - tutto questo va fatto nel pieno rispetto delle norme». Morcone ha quindi precisato che il ministro Alfano ha scritto una lettera al collega responsabile dell'Economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, per fargli presente quelle che saranno le esigenze legate all'accoglienza e che richiederanno «fino a un miliardo di risorse». Entro la fine del 2016 inoltre, ha sottolineato Morcone, il governo punta ad avere a disposizione 40 mila posti nel sistema Sprar per l'accoglienza dei migranti richiedenti asilo. Secondo Morcone «questa è la strada» per «superare i pregiudizi di certi paesi europei» e far sì che l'Italia abbia una «struttura stabile dell'accoglienza».

Nel frattempo, il Consiglio d’Europa ha chiesto che vengano prese urgentemente una serie di misure per per assicurare una vera politica comune europea nei confronti dei richiedenti asilo e rifugiati. In particolare, si chiede venga creato un sistema permanente e vincolante per la ridistribuzione dei richiedenti asilo tra i Paesi Ue, l'introduzione dello status di “rifugiato europeo”, il rispetto delle direttive Ue sulle condizioni di accoglienza e delle procedure d'asilo dell'Unione europea.
Le misure sono elencate nel rapporto “Dopo Dublino, urgente creare vero sistema d'asilo europeo” scritto dal deputato italiano Michele Nicoletti (Pd), presidente della delegazione italiana, che a gennaio assumerà la guida del gruppo socialista dell'assemblea parlamentare. Nel testo si afferma che il regolamento di Dublino «è divenuto il simbolo d'iniquità e di mancanza di solidarietà», che è disfunzionale con «costi umani per i richiedenti asilo e costi per gli Stati inaccettabili» e che in ultima analisi è «al collasso» e rischia di far precipitare l'intero sistema d'asilo comune europeo.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Xlovakia, Cekia e migranti

Messaggioda Berto » ven ott 09, 2015 9:43 pm

Migranti, la Repubblica ceca minaccia di chiudere le frontiere con l'Austria
Le nuove misure dovrebbero scattare a partire dal weekend. Verranno cancellati anche alcuni treni
09 ottobre 2015

http://www.repubblica.it/esteri/2015/10 ... -124664566

Migranti, la Repubblica ceca minaccia di chiudere le frontiere con l'Austria
Il vertice dei ministri dell'Interno in Lussemburgo
(afp)
ROMA - La Repubblica ceca torna alla linea dura nei confronti dei migranti e annuncia che aumenterà il numero dei controlli al confine con l'Austria a partire da questo weekend. Lo ha annunciato il ministro degli Interni Milan Chovanec sottolineando che comunque non si tratta di una vera e propria chiusura dei confini bensì solo di una "estensione delle misure di sicurezza tuttora in forze". Il ministro ha anche annunciato che alcuni treni verranno cancellati nel momento in cui l'Austria chiuderà le proprie frontiere lasciando la Repubblica Ceca come unico passaggio dei migranti verso la Germania. Secondo il ministro, esiste il pericolo che Vienna blindi i propri confini dopo che l'Ungheria avrà completato la barriera ai suoi confini.

La Repubblica ceca, con Ungheria e Slovacchia, fa parte del blocco dei falchi sul tema dell'immigrazione e a lungo si è opposta all'assegnazione delle quote di rifugiati.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Xlovakia, Cekia, Xloenia, Croasia e migranti

Messaggioda Berto » mar ott 20, 2015 8:50 pm

Migranti, la Slovenia si sente 'invasa' e mobilita l'esercito
Dopo la chiusura della frontiera da parte dell'Ungheria, Lubiana non riesce a gestire il flusso migratorio. E accusa l'Austria di scarsa collaborazione
20 ottobre 2015
http://www.repubblica.it/esteri/2015/10 ... -125474573

Dopo la chiusura della frontiera da parte dell'Ungheria, il flusso di migliaia di profughi in transito in Croazia, con meta Austria e Germania, è stato dirottato verso la Slovenia. Le autorità slovene hanno fatto sapere di voler limitare l'afflusso a circa 2.500 migranti al giorno, in linea con le possibilità del Paese di registrare le persone ed accoglierle.

Ma questo limite è stato facilmente superato. Pertanto la Slovenia s'è detta oggi "sovrastata" dal flusso di migranti alla sua frontiera e ha annunciato la mobilitazione dell'esercito per gestire la situazione. "Il flusso di migranti in questi ultimi tre giorni ha superato tutte le nostre capacità di gestirlo", ha spiegato il governo in un comunicato in seguito a una riunione d'emergenza nella notte.

La Slovenia, che è un piccolo paese di 2 milioni di abitanti, ha indicato che oltre 8mila migranti sono entrati nel suo territorio nella sola giornata di ieri dalla Croazia, per lo più attraverso la "frontiera verde", cioè attraverso i boschi, senza andare per i percorsi ufficiali.

Nello stesso tempo, solo 2mila potranno proseguire il loro viaggio verso l'Austria, ha precisato Lubiana, che ha accusato Vienna di non permettere l'ingresso che di un numero limitato di migranti. Ma l'Austria ha respinto le accuse.

Di fronte a questa situazione, il governo ha annunciato che presenterà in parlamento l'emendamento alla legge sulla difesa, che estende i poteri d'intervento dell'esercito, attualmente limitati all'assistenza, in casi di emergenza. La Slovenia ha fatto anche appello a un maggiore solidarietà europea, definendo "deludente" l'aspettativa che piccoli paesi da soli possano affrontare la crisi umanitaria in corso.

Intanto questa mattina la Croazia ha riaperto il confine ai migranti provenienti dalla Serbia. Come ha riferito la tv pubblica serba Rts, i profughi vengono fatti passare a piccolo gruppi. Ieri Zagabria aveva prima chiuso e poi riaperto la frontiera a causa della grande quantità di migranti presenti nei centri di accoglienza, e anche per le proteste della Slovenia, che ha accusato la Croazia di non rispettare le intese sulle quote nei flussi da lasciar passare. Le migliaia di profughi hanno trascorso un'altra notte sotto pioggia e fango.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Prossimo

Torna a Migranti, rifugianti o asilanti, clandestini, invasori

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

cron