Pisa, preso marocchino clandestino: rapina una donna e la pestaFederico Garau - Gio, 07/03/2019
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... ipCFvgu0RcDopo avere afferrato la propria vittima per un braccio, il nordafricano non ha esitato a minacciare di tagliarle la gola, se solo avesse provato a ribellarsi. Catturato dagli agenti della questura, è risultato essere un clandestino con diversi precedenti
Paura nella serata di ieri a Pisa per una 35enne della zona, che è stata seguita e poi aggredita da un cittadino straniero, intenzionato ad impossessarsi della sua borsa.
Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, la donna si trovava all’altezza di via San Paolo Ripa d’Arno, a poca distanza dalla propria autovettura, quando ha compreso di essere seguita da qualcuno ed in breve si è vista sbarrare la strada da un nordafricano.
L’uomo l’ha immediatamente afferrata per un braccio, per poi intimarle di consegnare tutto ciò che aveva. Se solo avesse provato a reagire, le avrebbe tagliato la gola.
In preda al terrore, la 35enne non ha potuto fare altro che obbedire, cedendo allo straniero la propria borsa con all’interno dei contanti, il telefono cellulare e dei documenti di lavoro.
Quando l’extracomunitario ha fatto per allontanarsi con il bottino, la donna ha subito tentato di chiedere aiuto, e per tale ragione è stata brutalmente picchiata. Udito le grida della propria vittima, infatti, il magrebino è tornato sui suoi passi per sferrarle un pugno ed ordinarle di tacere.
Lo straniero è poi fuggito, prima che la 35enne venisse raggiunta e soccorsa da una residente. Sul posto si sono precipitati gli agenti della questura di Pisa, che si trovavano già impegnati in un’operazione di controllo del territorio. I poliziotti hanno ascoltato il racconto della vittima, che ha fornito un’accurata descrizione del suo rapinatore, e subito avviato le ricerche.
Il malvivente è stato fortunatamente rintracciato pochi minuti dopo in via Niosi, mentre cercava di sbarazzarsi della borsa appena rubata.
Notata la presenza degli uomini in divisa, il nordafricano ha tentato una disperata fuga a piedi, ma è stato in breve tempo raggiunto ed immobilizzato. Dopo una veloce perquisizione, è risultato essere in possesso di diversi oggetti appartenenti alla 35enne, fra cui anche il documento di identità, risultato essere una prova determinante.
Accusato di rapina, l’uomo è stato condotto negli uffici della questura per le pratiche di identificazione. Si tratta di un 40enne marocchino con diversi precedenti alle spalle per reati commessi contro il patrimonio. Non solo. Dopo alcuni accertamenti è inoltre emerso che il malvivente si trova clandestinamente sul nostro territorio nazionale.
Rinchiuso dietro le sbarre del carcere, è ora in attesa del giudizio direttissimo.
Livorno, perseguita la ex e minaccia padre di lei, arrestato somaloFederico Garau - Gio, 07/03/2019
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 5LPfU8iejELo straniero è finito in manette con l’accusa di atti persecutori, lesioni personali, minacce gravi, violazione di domicilio e danneggiamento
È finito in manette a Livorno un cittadino straniero, reo di avere commesso numerose violenze nei confronti della ex moglie e dei familiari di quest’ultima.
Secondo quanto riportato dai quotidiani locali, il soggetto, un 46enne di nazionalità somala, si sarebbe più volte accanito contro la vittima, riempiendola di brutali percosse e rivolgendole quotidiane minacce. Deciso a perseguitare la donna, l’africano sarebbe addirittura arrivato a commettere atti di vandalismo sulla sua autovettura. Servendosi di un oggetto appuntito, l’uomo ha forato le gomme del veicolo, dopo aver inciso sulla carrozzeria alcune frasi minacciose.
A finire nel mirino del violento straniero anche l’ex suocero, che nella giornata di ieri è stato raggiunto dall’uomo e minacciato di morte.
L’anziano si è immediatamente rivolto ai rappresentanti delle forze dell’ordine, ai quali ha raccontato l’intera vicenda, denunciando il 46enne.
Gli agenti della questura di Livorno sono dunque entrati in azione, provvedendo ad arrestare il somalo come disposto dal pubblico ministero Giuseppe Rizzo.
Accusato di atti persecutori, lesioni personali, minacce gravi, violazione di domicilio e danneggiamento, l’africano si trova ora dietro le sbarre del carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria.