Crimini e delitti dei migranti clandestini e dei rifugianti

Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » sab feb 13, 2016 4:57 am

Viene aggredito con un coltello, edicolante reagisce e si fa giustizia
di Gianluca Codognato
12 febbraio 2016

http://m.nuovavenezia.gelocal.it/venezi ... 1.12945424

Zona dell’ex ospedale Umberto I: un ragazzo di colore insulta, poi impugna l’arma. «L’ho colpito con un tubo di ferro alla mano. Siamo esasperati e ci sentiamo abbandonati: ci difendiamo da soli»

MESTRE. Il ragazzo di colore ha un coltello in mano e sfida il giornalaio, che esce dall’edicola con un tubo di ferro. L’edicolante colpisce alla mano l’aggressore, il coltello cade a terra, il ragazzo di colore scappa. Quella che potrebbe sembrare la scena di un film è in realtà una vicenda accaduta qualche giorno fa a Mestre, a metà pomeriggio e in pieno centro, vicino all’ex ospedale Umberto I, zona sempre più abbandonata a se stessa e in balìa di spacciatori e perditempo.

Vittima (non passiva) delle minacce è Mario Berlendis, giornalaio di via Antonio da Mestre, da sempre impegnato in una battaglia senza quartiere contro il degrado che si è impadronito della zona. «Questo ragazzo di colore», racconta Berlendis, «che bazzica tutti i giorni da queste parti e che, a quanto possiamo vedere, spaccia, ha cominciato a inveire contro un residente della zona. Io sono uscito dalla mia edicola per riportare la calma, prendendomi anch’io la mia bella dose di insulti. Poco dopo quel tipo è tornato verso la mia edicola e ha cominciato a minacciarmi con il coltello, proferendo parole incomprensibili. Io, che ormai sono esausto di questa situazione, sono uscito dalla mia postazione con un tubo di ferro l’ho affrontato e l’ho colpito alla mano, per fargli cadere la lama. C’è stato un piccolo parapiglia, poi il mio cane ha assalito l’aggressore che è scappato a gambe levate. L’ho inseguito per un po’ ma poi ho desistito, per non lasciare l'edicola incustodita».

La faccenda non finisce. «Il giorno dopo», continua Barlendis, che intanto ha sporto denuncia contro ignoti, «stavo bevendo il caffè in piazzale Candiani e mi ha chiamato mia moglie preoccupatissima, perché il ragazzo di colore era tornato con una spranga. Per fortuna non è accaduto nulla».

Le minacce all’edicolante sono in realtà solo la punta di un iceberg composto da degrado e insicurezza. «Onestamente siamo esasperati e ci sentiamo abbandonati», conclude il giornalaio. «Per questo abbiamo imparato a difenderci da soli. La persona che mi ha minacciato per esempio è conosciuta da tutti, mi chiedo come mai non si riesca a fare qualche cosa».

Nella zona, insomma, i vecchi problemi non solo restano, ma si acuiscono, come conferma Stefano Santinello dell’impresa funebre Rallo, che si trova da sempre in via Circonvallazione. «La situazione peggiora ogni giorno di più», attacca l’impresario. «L’ex Umberto I è una zona di puro spaccio, i giardinetti che si trovano dietro sono riservati ai drogati. I pannelli di legno posizionati nel perimetro dell’ex ospedale andrebbero tolti così nessuno potrebbe più agire nell’ombra. Ma questa Giunta si sta totalmente disinteressando della nostra strada e mi stupisce questo atteggiamento da chi ha impostato la propria campagna elettorale sul tema della sicurezza. Io stesso l’altra volta ho dovuto cacciare con la forza un gruppo di persone per nulla raccomandabili che si era riparato dalla pioggia proprio di fronte alla mia impresa. Il sindaco, che ci tiene tanto a piazza Ferretto, pensi anche a questa zona, che si trova a due passi da quello che lui definisce il salotto buono della città. Ma a quanto pare, non è molto interessato a noi, visto che non ci ha neppure installato le luminarie che tanto sono piaciute ai mestrini».
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » sab feb 13, 2016 11:22 am

Norvegia: bambini rifugiati provenienti dal Marocco picchiano una ragazza norvegese rubando la sua bicicletta
https://www.facebook.com/Sleeping.with. ... 1103497683

I popoli d'Europa si rivoltano contro la violenza islamica
viewtopic.php?f=188&t=2054

Diriti Omàni dei Nativi e de łi Endexeni ouropei
viewtopic.php?f=25&t=2186
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » dom feb 14, 2016 8:54 am

Milano, Kabobo condannato ad altri 8 anni per i due tentati omicidi con il piccone
di Claudia Guasco
Venerdì 27 Marzo 2015

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/c ... 45507.html

Altri otto anni di carcere più tre di casa di cura e custodia come misura di sicurezza per Adam Mada Kabobo, il ghanese che l’11 maggio 2013 ha impugnato un piccone e ha ucciso tre persone. Due passanti sono riusciti a sfuggire alla sua furia, Andrea Carfora e Francesco Niro: per queste aggressioni Kabobo è stato processato per tentato omicidio con rito abbreviato, dunque con lo sconto di un terzo della pena. Il gup Alessandra Simion ha disposto per Niro, unica parte civile nel procedimento, una provvisionale di anticipo sul risarcimento da stabilire in sede civile di 30 mila euro.


REATO IN CONTINUAZIONE

Lo scorso 20 gennaio la Corte d’Appello ha confermato per il ghanese la condanna a vent’anni di carcere più tre anni di casa di cura e custodia per gli omicidi di Daniele Carella, 21 anni, di Alessandro Carolé (40 anni) ed Ermanno Masini, 64 anni. Quando la sentenza diventerà definitiva i suoi difensori, gli avvocati Benedetto Ciccarone e Francesca Colasuonno, chiederanno l’applicazione della continuazione in fase di esecuzione delle due condanne.

In tal caso sarà disposta un’unica condanna a un massimo di vent’anni anni di carcere più tre di misura sicurezza in virtù dello sconto di pena previsto dal rito scelto e dello sconto dell’attenuante prevista dalla seminfermità di mente riconosciuta all’imputato, che di fatto comportano una somma non algebrica delle due pene comminate secondo quanto prevede il codice di procedura penale.


KABOBO CONSAPEVOLE

I periti Isabella Merzagora e Ambrogio Pennati hanno diagnosticato a Kabobo un ”disturbo mentale di natura psicotica, grave, potenzialmente rilevante ai fini dell’imputabilità”, ma hanno stabilito anche che ”la malattia non ha agito al suo posto” e che ”Kabobo al momento dei fatti, presentava una grandemente scemata, ma non totalmente assente, capacità d’intendere, definita come l’idoneità del soggetto a rendersi conto del valore sociale delle proprie azioni e quindi di percepirne il significato”.

L’uomo mostrava inoltre ”una sufficientemente conservata capacità di volere, definita come attitudine dell’individuo ad autodeterminarsi, e quindi orientare gli atti compiuti in modo finalistico rispetto al significato percepito». Il ghanese ha raccontato agli inquirenti di aver agito perché ”delle voci” lo obbligavano, tuttavia nelle motivazioni della sentenza i giudici d’Appello hanno rimarcato ”una determinazione a uccidere che alberga nel sentimento di rancore che lo assediava e non nel soggiacere alle voci”.

???
Insomma, quelle parole che rimbombavano nella testa dell’uomo ”non impongono, non comandano, non stabiliscono che Kabobo debba aggredire e uccidere, ma si limitano a suggerire una determinata condotta». Secondo la corte, anche ”l’analisi criminogenetica e criminodinamica degli omicidi” in primo grado «aveva fatto emergere che, come affermato anche da Kabobo, l’imputato aveva espresso la sua rabbia verso un mondo che non lo accoglieva e non gli prestava aiuto”. Insomma, l’aggressore ”agì per essere catturato, così ponendo fine alle sofferenze dovute all’insoddisfazione dei bisogni primari (cibo, sonno, protezione)”.

Tra l’altro, scrivono i giudici, l’uccisione di tre passanti a colpi di piccone ha provocato ”comprensibile intenso allarme nella cittadinanza con conseguente danno per l’amministrazione comunale”: a Palazzo Marino, costituitosi parte civile, è stato concesso il risarcimento del danno dovuto anche ”all’azzeramento degli effetti auspicati in conseguenza della costosa attività di promozione dell’immagine della città anche all’estero” in vista di Expo 2015. Sia sotto il profilo ”della verificata inefficienza dell’attività di lotta alla violenza predisposta dal Comune a tutela degli abitanti della zona, teatro dei plurimi omicidi”.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » sab feb 20, 2016 9:08 pm

Sgominata banda di spacciatori: sono tutti richiedenti asilo nel nostro Paese
Giovedì 18 Febbraio 2016

http://m.ilgazzettino.it/nordest/articolo-1559748.html

TRENTO - Sono 11 i provvedimenti cautelari compiuti dalla polizia nei confronti di altrettanti cittadini del Gambia, tutti richiedenti asilo, ritenuti responsabili di traffico di sostanze stupefacenti e riciclaggio. L'operazione, denominata “Mandinka”, ha portato alla luce un vasto traffico di droga e riciclaggio di denaro tra Rovereto e Trento gestito da un'organizzazione criminale, i cui appartenenti erano giunti in Italia come richiedenti asilo per motivi politici/umanitari o di protezione sussidiaria. Il bilancio dell'indagine è di 11 persone arrestate, 2 con l'obbligo di firma e 4 denunciati a piede libero, di cui un minore segnalato alla Procura della Repubblica per i Minori di Trento per un totale di 17 persone.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mer feb 24, 2016 10:07 am

Elle se fait insulter et frapper parce que blanche.
https://www.facebook.com/SOSAntiBlancs/ ... 9520099469
Cette innocente petite fille se fait insulter et frapper par 2 black plus grandes qu'elle car elle a le malheur d'etre blanche. La haine envers les blancs commence dès l'enfance. Elles lui disent qu'elle est "moche". La scène à été filmée par la soeur ainée des 2 noires. Et apres c'est nous les racistes ?
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mar mar 29, 2016 8:48 pm

Migranti in rivolta a Palermo: così provano a sparire nell'Ue
Sergio Rame - Mar, 29/03/2016 - 10:19

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 40093.html

"Siamo in troppi, qui non vogliamo stare". Ieri pomeriggio è esplosa la protesta nel centro di accoglienza di via Monfenera a Palermo, dove sono ospitati 250 immigrati a cura dell'associazione Asante.

Una settantina di esagitati hanno destatato tutto. Danni, insulti e blocchi stradali per protestare contro il sovraffollamento. Lo stesso copione andato in scena qualche giorna fa a Cagliari dove i richiedenti asilo si sono rifiutati di farsi prendere le impronte digitali. "Vogliamo raggiungere le nostre famiglie in Germania, Svizzera e Inghilterra". La protesta per il sovraffollamento, insomma, è una colossale balla. Fanno casino per riuscire a sfuggire a un'espulsione certa e far perdere le proprie tracce in Europa.

Gli immigrati che hanno rischiato la vita attraversando il Mediiterraneo hanno paura di essere rimpatriati nei propri Paesi di origine. Farebbero di tutto pur di evitare di essere espulsi. Sanno bene che, se non vogliono rimanere in Europa, non devono farsi riconosceere. Perché la stragrande maggioranza di loro sono clandestini, non hanno alcun diritto di avere lo status di rifugiati. Così il sovraffollamento nel centro di accoglienza di via Monfenera a Palermo può essere la scusa buona er esasperare gli animi e scatenare una rivolta contro le forze dell'ordine. Ieri pomeriggio alcuni degli stranieri hanno attuato un blocco stradale. Le manifestazioni sono cessate dopo l'intervento del reparto mobile della Polizia. "Il caso - ha commentato il segretario del Silp Cgil, Daniele Tissone - ripropone il tema, già evidenziato dal sindacato dei poliziotti della Cgil, in ordine alla mancanza di idonee strutture deputate all'accoglienza dei migranti".

L'isola è al collasso. Al porto di Pozzallo è da poco arrivata la nave norvegese "Siem Pilot" con a bordo i 730 immigrati recuperati a Pasqua in più interventi di soccorso svoltisi nel canale di Sicilia. I sindacati spalleggiano gli immigrati e gettano benzina sul fuoco. Per Tissone "serve maggior personale da affiancare a polizia e militari, occorrono strutture vivibili ed attrezzate tali da offrire una accoglienza dignitosa a chi fugge da violenza e miseria senza indugiare oltre smettendo di vedere un simile problema nella sola ottica emergenziale che, gioco forza, ha il baricentro spostato sulle sole forze dell'ordine". Ma la verità è che il sovraffollamento è solo una scusa. Gli immigrati sanno bene che dopo tre mesi di permanenza nel centro rischiano di essere mandato bia.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mar mar 29, 2016 8:48 pm

Le regole per gli immigrati su come comportarsi nelle piscine pubbliche
Robert Favazzoli - Mar, 29/03/2016

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/reg ... 40183.html


Sono mesi ormai che in Germania vengono quotidianamente denunciati episodi di molestie sessuali da parte dei profughi all’interno delle piscine pubbliche.

Secondo Berhold Schmitt, presidente della Società Tedesca per la Balneazione Pubblica, non sono questi gli unici problemi.

Secondo Schmitt i problemi ai quali i “nuovi tedeschi” vanno incontro nelle piscine sono principalmente tre: prima di tutto non conoscono la lingua tedesca, in secondo luogo molti di loro non sanno nuotare e non hanno confidenza con l’acqua. Infine hanno molte poche conoscenze circa “la cultura occidentale”.

“I bagnini non sono mai dovuti entrare in acqua così spesso come negli scorsi mesi” spiega “per soccorrere gli ospiti. Alcuni stavano per annegare, altri faticano a raggiungere il bordo della vasca. Le persone soccorse sono quasi sempre profughi”.

In molti casi sono stati inoltre denunciati i casi in cui i profughi abbiano infastidito le donne presenti in piscina. “Abbiamo registrato diversi casi di questo tipo” continua Schmitt. “In tutti casi i nostri dipendenti sono intervenuti a difesa delle donne e hanno denunciato i molestatori alla polizia. Ciò nonostante fino ad oggi solo una persona è stata condannata, nella città di Colonia. Si trattava di un profugo adulto che ha molestato una ragazzina”. C’è il rischio di conflitti tra i tedeschi e i nuovi arrivati? “Si, ma queste situazioni ci sono sempre state, anche prima degli ultimi arrivi.

Per evitare che casi del genere si ripetano gli addetti ai lavori nelle piscine stanno introducendo misure di controllo preventive. Tra questi c’è un’intensa collaborazione con a polizia, che in alcuni casi vigila direttamente all’interno nelle piscine e introducendo regole di comportamento alle quali tutti i frequentatori devono attenersi. “Forniamo poi ai profughi dei costumi da bagno adeguati, che spesso non hanno. Attraverso fondi dei fondi che ci vengono erogati per l’istruzione abbiamo messo in piedi dei corsi di nuoto per i migranti. Ad essi, però, la partecipazione è aperta a tutti”.

La cosa che cade più all’occhio nelle piscine tedesche sono però i grandi cartelloni che sono stati appesi e che danno istruzione su come comportarsi in vasca. Su cosa insomma sia lecito o no fare. Le figure disegnano delle scene che avvengono in piscina e spiegano cosa sia lecito o no fare. È lecito indossare il burkini, ma non è lecito tuffarsi o spingere altre persone in piscina. I disegni poi spiegano chiaramente come non sia permesso urinare a bordo vasca o toccare il sedere alle bagnanti.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mer apr 06, 2016 5:35 am

Marocchini occupano la casa di un invalido.
aprile 5, 2016

http://larepubblica.info/index.php/2016 ... n-invalido

A La Spezia un invalido si assenta per alcune ore per sottoporsi a delle cure mediche ed al ritorno trova la casa occupata da una famiglia di marocchini.

All’uomo, Roberto Bolleri, era stata legalmente assegnata una casa popolare dal 2003, ma da circa un mese la sua abitazione è occupata abusivamente da una famiglia di africani. Il signor Bolleri ha subito chiamato i carabinieri, ma legalmente non è possibile sgomberare la abitazioni perché tra i magrebini sono presenti dei minori.

La famiglia nord africana non ha alcuna intenzione di lasciare la casa ed ha, anche, rifiutato di trasferirsi in un’altra casa libera procurata dal comune.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » ven apr 08, 2016 9:08 pm

Udine, profugo riceve assistenza dai medici e li "ringrazia" massacrandoli
Anna Rossi - Ven, 08/04/2016 - 12:07

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 43709.html

Riceve assistenza in ospedale per un problema ai denti, ma una volta fatta la medicazione il profugo aggredisce gli infermieri e gli altri pazienti del reparto.

Il protagonista di questa assurda vicenda è un richiedente asilo, ospite in un centro di accoglienza di Udine. Nella mattinata di ieri, si era lamentato talmente tanto per il mal di denti che i gestori della struttura hanno deciso di portarlo in ospedale. Il profugo era visibilmente ubriaco, quindi era davvero difficile capire se stesse dando fuori di matto o se effettivamente avesse dei problemi. Nonostante tutto, i medici gli hanno prestato assistenza.

Dopo qualche ora l'immigrato è stato dimesso e ha trovato un modo "particolare" per ringraziare gli infermieri. Infatti, ha cominciato ad infastidire il personale in corsia e i pazienti, ma vedendo che nessuno cedeva alle sue provocazioni, ha iniziato ad aggredire tutti quelli che gli passavano sotto mano.

Il personale dell'ospedale ha immediatamente chiamato i carabinieri che dopo qualche minuto sono arrivati sul posto. Gli agenti hanno chiesto al profugo di allontanarsi dalla struttura, ma l'uomo non ha voluto senitre storie e ha iniziato a picchiare i militari. I due agenti sono rimasti feriti a un occhio e a una spalla. Un'altra volante è intervenuta per placare la furia dell'immigrato che intanto distruggeva tutto quello che gli capitava davanti.

Lo straniero, grazie ai rinforzi, è stato ammanettato e portato in questura. Ma una volta arrivato in caserama, ha continuato a minacciare e aggredire gli agenti. Così è stato sedato e portato davanti al giudice che lo ha processato per direttissima. Nonostante sia stato accusato di aver compiuto diversi reati, il prufugo è stato liberato e riportato nel centro di accoglienza.

La questura, non condividendo la decisione del giudice, ha fatto richiesta alla prefettura di revocare l'accoglienza e di espellere dall'Italia l'immigrato. Il 5 maggio si terrà il processo dove verrano stabilite le sorti del profugo violento.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » ven apr 08, 2016 9:14 pm

Il 97 per cento degli assalitori di Colonia era composto da migranti irregolari o richiedenti asilo
2016/04/08

http://www.ilfoglio.it/esteri/2016/04/0 ... e_c275.htm


Il governo del Nord Reno Westphalia diffonde i primi dati ufficiali sulle violenze di massa di Capodanno. Numeri che potrebbero rinvigorire le critiche alla politica dell'accoglienza della Merkel

Quasi tutti i sospetti coinvolti nelle aggressioni di massa di Colonia dello scorso Capodanno erano migranti e richiedenti asilo. La conferma arriva per la prima volta dalle autorità tedesche che giovedì hanno presentato il rapporto preliminare sulle aggressioni firmato dal ministro dell'Interno dello Stato del Nord Reno-Westphalia, Ralph Jäger.

I numeri emersi dalle indagini delle autorità – frutto dell'osservazione di oltre mille ore di registrazioni di filmati a circuito chiuso davanti alla stazione dei treni della città – dicono che il 97 per cento dei 153 sospetti coinvolti nelle violenze sessuali di Colonia era di nazionalità straniera. Di questi (149 persone) 68 erano richiedenti asilo, 47 possedevano un visto con uno status definito "sconosciuto" e altri 18 erano migranti illegali. Gli assalitori erano in prevalenza algerini e marocchini, un dato notevole perché dimostra che i fatti di Colonia non furono una conseguenza diretta dei recenti arrivi di profughi dai Balcani, dove la maggioranza è piuttosto di nazionalità siriana. Le accuse a carico dei migranti vanno dalla violenza sessuale al furto, con oltre 1.200 diverse vittime che hanno presentato denuncia alla polizia.

Mercoledì scorso l'agenzia per il controllo delle frontiere esterne dell'Unione europea Frontex aveva pubblicato un documento con l'analisi dei rischi per la sicurezza causati dai crescenti flussi migratori. Gli attacchi di Parigi , recitava il bollettino, "hanno chiaramente dimostrato che i flussi di migranti irregolari possono essere utilizzati dai terroristi per entrare nella Ue".

I dati presentati giovedì arrivano mentre è in corso il secondo giorno di rimpatri dei migranti irregolari dalla Grecia alla Turchia secondo quanto previsto dall'accordo siglato tra l'Unione e Europea e Ankara. Gli effetti politici del rapporto preliminare della regione tedesca, secondo il Wall Street Journal, potrebbero finire per alimentare le critiche rivolte alla politica dell'accoglienza sostenuta fino a oggi dalla cancelliera tedesca Angela Merkel. Anche la polizia e le autorità locali sono finite sotto accusa per essersi dimostrati impreparati nel fronteggiare le aggressioni di massa. E proprio sulle lacune delle forze di sicurezza è attesa la riunione di una commissione d'inchiesta parlamentare la prossima settimana.
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