Crimini e delitti dei migranti clandestini e dei rifugianti

Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » lun gen 28, 2019 2:52 am

I numeri dei magistrati: furti in appartamento aumentati di 5 volte
Cristina Bassi - Dom, 27/01/2019

http://www.ilgiornale.it/news/milano/i- ... Y4TyDA2obI

La Procura generale smentisce le statistiche rassicuranti: in dodici mesi 8mila denunce

Furti in appartamento aumentati del 149 per cento in un anno nel distretto della Corte d'appello di Milano (che va da Sondrio, a Como, a Varese).

Da 1.718 nel periodo tra inizio luglio 2016 e fine giugno 2017 a ben 8.163 tra luglio 2017 e luglio 2018, se si prende in considerazione invece il solo territorio di competenza della Procura di Milano. Vale a dire un incremento di quasi cinque volte in un anno. Colpisce questo dato su tutti, tra quelli resi noti ieri dalla Procura generale in occasione dell'apertura dell'anno giudiziario 2019.

Nel distretto le denunce per furti in abitazione sono passate da 7.667 raccolte tra inizio luglio 2016 e fine giugno 2017 a 19.080 registrate nell'anno successivo (17.815 contro ignoti e 1.265 contro noti). Il dato sui furti in generale è cresciuto del 50 per cento. A Milano invece è passato nello stesso lasso di tempo da 15.043 denunce a 36.535. Gli interventi della giornata di ieri nell'aula magna di Palazzo di giustizia hanno affrontato gli aspetti più importanti della gestione della giustizia milanese. Tutte le più alte cariche, come il procuratore generale Roberto Alfonso, il presidente della Corte d'appello Marina Tavassi e il presidente dell'Ordine degli avvocati Remo Danovi, hanno rivolto un saluto ad Antonio Montinaro, il giovane legale rimasto gravemente ferito alcuni giorni fa dopo essere caduto da una balaustra del quarto piano del palazzo. Così ha fatto il Guardasigilli Alfonso Bonafede che era a Firenze.

Sul fronte della criminalità organizzata Alfonso ha sottolineato la presenza di «fenomeni preoccupanti» e la priorità della lotta alla 'ndrangheta. Ha aggiunto: «Si assiste all'aumento esponenziale dei segnali indicatori di attività illecite nel settore dello smaltimento dei rifiuti. Nel corso dell'ultimo anno numerosi sono stati gli incendi dolosi in danno di impianti formalmente autorizzati e di capannoni industriali dismessi, ma stipati in modo clandestino di migliaia di tonnellate di rifiuti, in parte provenienti dalla Campania. La portata del fenomeno che interessa tutte le regioni settentrionali lascia ipotizzare la presenza di un'unica regia».

Rimane la questione delle richieste di asilo da parte degli immigrati. Secondo le statistiche esposte da Marina Tavassi, sono quasi decuplicate. «Milano - ha spiegato il magistrato - è pesantemente interessata da questa tipologia di procedimenti: in Appello siamo repentinamente passati dai 291 procedimenti pendenti nel 2016 ai 2.509 del giugno 2017, con un residuo al termine dell'anno giudiziario di 1.651 procedimenti pendenti, che si conta di smaltire» entro l'anno. In aumento anche le convalide per il rimpatrio immediato emesse dai giudici. Sono passate da 970 nel 2017 a 1.038 nel 2018. Nel 2016 erano state 493, nel 2015 ancora meno, 124, e nel 2014 solo 56. In questo senso sono «incomprensibili» per Tavassi i tagli all'organico, in particolare dei giudici assegnati a questo settore. «Il Tribunale di Milano ha istituito la sezione specializzata per l'immigrazione quale nuova struttura autonoma, operativa dal 17 agosto 2017, che si compone di 26 giudici. Attesa la mancata assegnazione di nuove risorse, la sezione è stata organizzata con un'inevitabile sottrazione di giudici da altri settori (già in diffusa sofferenza) ed è stata incomprensibilmente accompagnata da una pressoché contestuale scelta dell'amministrazione centrale di taglio degli organici» di tre unità. Infine la minaccia terroristica jihadista, che resta secondo Alfonso «assai elevata». E il nodo della prescrizione. Nel distretto «i processi non scontano lunghi tempi di fissazione o illimitate permanenze negli archivi, ma si celebrano in tempi ragionevoli», evidenzia il presidente della Corte d'appello. Però tra il 2015 e il 2017 «circa l'83 per cento delle estinzioni dei reati per prescrizione è stata dichiarata con decreto di archiviazione dal gip. Il tempo necessario a prescrivere matura, dunque, già nella fase delle indagini preliminari».
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mer gen 30, 2019 7:44 am

Emergenza sociale in Emilia Romagna per i furti in casa, aumentati del 102,5%

Gennaio 29, 2019

https://www.romagnauno.it/forli/emergen ... pGJ5VV-Cd8


Furti in casa: è questa la vera “emergenza” per l’Emilia-Romagna, ma preoccupano molto anche i reati sessuali che sono aumentati. E’ quanto emerge dalla relazione del procuratore generale Ignazio De Francisci per l’inaugurazione dell’anno giudiziario nel distretto di Bologna.

Prostituzione minorile e pornografia minorile, ha detto il pg, aumentano del 38,9% e del 62% e “aumenti ragguardevoli si registrano nelle violenze sessuali e nello stalking, quest’ultimo con cifre veramente preoccupanti”. In forte crescita criminalità digitale e un vero boom (+102,5%) nei furti in abitazione, appunto: “Siamo di fronte a una vera emergenza sociale, infatti ci sono state 47 iscrizioni al giorno contro ignoti”, per questo reato.
Un altro tema è la vendita di stupefacenti, materia che costituisce il 18% delle iscrizioni contro noti: “Evidentemente – ha commentato – c’è richiesta costante di droga e non si tratta solo di quella c.d. leggera; bisogna chiedersi che società è quella che necessita della cocaina per vivere”.

Per quanto riguarda i reati commessi da minori, De Francisci ha ricordato, dalla metà dello scorso anno, due procedimenti per omicidio e 111 violenze sessuali, tra le quali quelle di agosto 2017 a Rimini. Il 2019, inoltre, è iniziato con un 14enne che ha pugnalato a morte il padre, in una lotta apparentemente scherzosa. Rilevanti le rapine (163) e il +14% dei reati di pornografia minorile.

«Alcune condotte – ha detto il pg – sono talmente inspiegabili e pericolose da far pensare ad una diffusa criticità, per i giovani, nel distinguere tra il mondo reale e il mondo virtuale. Se guardiamo ai minori che delinquono in Emilia Romagna si prospetta per questa Regione un futuro assai preoccupante».

Colonna, invece nella sua relazione ha sottolineato come i processi definiti con sentenza di non doversi procedere per prescrizione in Appello sono stati lo scorso anno 1.698, con un incremento del 6,4%. Pari al 27% dei fascicoli definiti. Una vera «ecatombe», l’ha definita il presidente della Corte di Bologna. Prima e dopo la cerimonia nell’aula Bachelet è stato distribuito un foglio, firmato da 60 magistrati emiliano-romagnoli, in cui vengono riportate le parole di don Luigi Ciotti («Dobbiamo insorgere quando vengono violati i più elementari diritti umani») e una poesia che parla di migranti e di un naufragio («Mamma perché nessuno ci viene ad aiutare?»).

Un testo da cui emerge una critica alle politiche del governo, ma che secondo il giudice forlivese Carlo Sorgi, presidente di sezione del Tribunale del Lavoro di Bologna e segretario regionale di Magistratura democratica, vuole solo «sensibilizzare su un tema in questo momento fondamentale, la tutela e la salvaguardia della vita umana».
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » dom feb 10, 2019 7:24 am

Un marocchino viene espulso e aggredisce il sindaco leghista
Federico Garau - Mer, 06/02/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 40501.html

Il marocchino era stato espulso, data la sua pericolosità, ma gli è bastato dichiararsi ateo per restare nel nostro paese per motivi religiosi: il suo primo pensiero è stato vendicarsi di chi voleva allontanarlo. Il racconto di Paolo Tiramani, primo cittadino leghista

È stato aggredito e minacciato da un marocchino pluripregiudicato destinato all’espulsione dal nostro paese, questa l’esperienza vissuta dal sindaco di Borgosesia Paolo Tiramani.

Il primo cittadino racconta in prima persona l’episodio che lo ha visto coinvolto, come riportato su “Repubblica”. “Siamo al puro delirio. Lunedì a Borgosesia, la mia città, sono stato minacciato e aggredito da un delinquente seriale, di nazionalità marocchina, che dinanzi a testimoni mi ha mostrato una lima, urlando che me l'avrebbe infilata nella pancia. Ringrazio vigili e carabinieri, prontamente intervenuti, che lo hanno arrestato. Ma non è possibile continuare così”.

Il deputato leghista, nonché membro della commissione Affari speciali, valutando la pericolosità e la recidività dello straniero nel commettere crimini di varia natura, era riuscito ad ottenerne l’allontanamento dai confini nazionali.

“Quest'uomo ha una serie di precedenti penali alle spalle: minacce con coltello alle assistenti sociali, abuso di alcolici, incendio della casa popolare in cui era ospitato. Per questo un anno fa, da sindaco, ne chiesi e ottenni l'espulsione”.

Pur essendosi preoccupato di tutelare il bene dei propri concittadini, Tiramani non aveva fatto i conti col cavillo burocratico che ha invece permesso al nordafricano di restare comunque in Italia. È bastato inventare una scusa di natura religiosa ed il gioco si è risolto subito in modo favorevole per il delinquente magrebino. “Dopo sei mesi al Cie ha ricevuto un permesso per motivi religiosi perché si è dichiarato ateo e, in quanto tale, non rimpatriabile in Marocco”.

Ed ecco spiegato il motivo per cui il sindaco si è trovato dinanzi al criminale, che ha pensato bene di vendicarsi di lui, visto che aveva ricevuto la possibilità di farlo. “E questa mattina è stato di nuovo fermato per furto”, conclude Tiramani in modo amaro.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » dom feb 10, 2019 7:25 am

Finti matrimoni con giovani italiane per il permesso di soggiorno: scoperta una banda alla Malpensa
Sabato 9 Febbraio 2019

https://www.ilmattino.it/primopiano/cro ... 89173.html

Aveva organizzato un giro di falsi matrimoni per permettere a stranieri di ottenere il permesso di soggiorno: per questo un marocchino di 40 anni è stato arrestato insieme ad altre cinque persone (tra cui una dipendente dell'aeroporto di Malpensa finita ai domiciliari e quattro italiani con obbligo di firma). L'uomo, che viveva in Italia da otto anni, reperiva clienti in Marocco e giovani italiane in difficoltà economiche, facendosi pagare fino a 11 mila euro per l'intermediazione.

La dipendente di Malpensa ha utilizzato il suo budget personale di addetta alle pulizie per far saltare a un marocchino senza documenti i controlli. La cifra pattuita per il pacchetto "fake wedding" veniva pagata dagli stranieri in più tranche, partendo dalle pubblicazioni del matrimonio fino alla sua celebrazione effettiva. A casa del marocchino la Polaria ha sequestrato documenti relativi ad altri matrimoni falsi che avrebbero dovuto essere finalizzati nel breve periodo.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » gio feb 14, 2019 8:43 am

Preso anche il capo della mafia nigeriana a Mestre
Carlo Mion
2019/02/13

https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia ... XTzChM-uxI

Arrestato in Germania Kenneth Ighodaro, la mente dell'organizzazione di spaccio dell'eroina gialla

MESTRE. Arrestato in Germania Kenneth Ighodaro, 36 anni, il nigeriano ritenuto capo della banda di spacciatori sgominata dalla polizia nel luglio scorso. Con l’arresto di Ken, salgono a 39 gli arrestati della grande retata.

Era lui a tessere le fila dello spaccio mestrino. Ed era lui a mantenere i contatti con le organizzazioni internazionali di trafficanti di droga. Il capo del gruppo di spacciatori nigeriani smantellato il 9 luglio 2017 con il blitz di via Monte San Michele della squadra mobile e del servizio centrale operativo della polizia, era scappato inizialmente in Francia, nella regione dello Champagne.

Intelligente e pragmatico, manteneva i contatti sia con il secondo livello, sia con il terzo dell'organizzazione. C'erano i fidati distributori di eroina gialla, che a Mestre ha ucciso 21 volte, e c'erano gli spacciatori di strada. Dalla Francia controllava tutti, prestava soldi e organizzava gli arrivi di droga.

Il gruppo di Ken ha conquistato il territorio anche con risse e aggressioni. Appartenevano alla setta Eiye, che in madrepatria è sinonimo di violenza e criminalità ed è considerata una costola della mafia nigeriana. Si muovono in gruppi di 4 e si riconoscono tramite dei baschi blu.

Gli spacciatori "mestrini" dovevano rispettare regole precise: mai vestirsi in maniera troppo elegante o appariscente per evitare di attirare l'attenzione, mai ostentare ricchezza, prenotare la droga in anticipo, in maniera da non bloccare un flusso che deve essere incessante. Notte e giorno. Gli appartenenti al gruppo, a vario titolo, devono rispondere di 11 morti da overdose.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » gio feb 14, 2019 8:47 pm

Germania, profughi siriani arrestati per crimini contro l'umanità
Gerry Freda - Gio, 14/02/2019

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/ger ... 45125.html

Le autorità di Berlino hanno comunicato che le persone arrestate non verranno “rimpatriate”, ma saranno “giudicate dalla magistratura tedesca” sulla base del principio della “giurisdizione universale”

La polizia federale tedesca ha in questi giorni arrestato due presunti “torturatori del regime siriano”.

Costoro si sarebbero infiltrati tra i richiedenti asilo accolti in Germania, per iniziativa dell’esecutivo Merkel, nel 2015.

I due Siriani, uno residente a Berlino e l’altro nel Land della Renania-Palatinato, sono stati infatti accusati di avere fatto parte dei servizi di sicurezza di Damasco. In particolare, i soggetti fermati, spacciatisi finora per “profughi”, sarebbero ex alti ufficiali del General Intelligence Directorate (Gid), una delle principali agenzie di intelligence al servizio del presidente Assad.

A detta delle autorità federali, i siriani arrestati in Germania, Anwar R. (56 anni di età) ed Eyad A. (42), avrebbero commesso, tra il 2011 e il 2012, “crimini contro l’umanità”, ossia “trattamenti inumani e degradanti” ai danni dei “militanti anti-Assad”. I due indiziati, prima di fuggire in Germania, avrebbero infatti praticato, all’interno di una “prigione nei pressi di Damasco”, “indicibili torture” nei riguardi di “oltre 2mila detenuti” sospettati di “sedizione”.

Poco dopo l’annuncio dell’arresto dei due ex membri del Gid, la Procura federale di Berlino ha comunicato ai media locali che le persone fermate non verranno “rimpatriate”, ma saranno “giudicate dalla magistratura tedesca” sulla base del principio della “giurisdizione universale”. In virtù di tale istituto del diritto internazionale, gli autori di “crimini contro l’umanità” possono essere processati dai tribunali di qualsiasi Paese. Di conseguenza, la Germania, per effetto della “giurisdizione universale”, può sanzionare i due ex ufficiali del Gid nonostante, tra le vittime dei reati perpetrati da questi ultimi, non vi sia neanche un cittadino tedesco.

L’arresto di Anwar R. ed Eyad A. ha subito scatenato una pioggia di critiche all’indirizzo del governo Merkel. Ad esempio, il partito nazionalista AfD ha accusato la cancelliera di non avere esercitato, a partire dal 2015, “alcun monitoraggio” degli stranieri entrati nel territorio nazionale con il pretesto delle “ragioni umanitarie”. Anche la formazione politica di estrema sinistra Die Linke ha biasimato l’esponente cristiano-democratica per avere “aperto le porte” del Paese a dei "macellai al soldo di Assad”.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » sab feb 16, 2019 8:50 pm

Pestavano mogli e figli: mariti orchi arrestati nella Bassa reggiana
Michele Angella
16 Febbraio 2019

http://www.reggionline.com/pestavano-vi ... a-reggiana

Due fratelli e un cugino, tutti pakistani, avevano reso un inferno le vite dei loro famigliari. Si istigavano a vicenda, per poi sfogarsi contro le vittime che hanno alzato un muro di omertà nei confronti degli inquirenti

GUASTALLA (Reggio Emilia) – Minacce, vessazioni, pugni, calci, bastonate. Un incubo che si è consumato all’interno di un’abitazione nei pressi di Guastalla. Un inferno a cui hanno ora posto fine i carabinieri.

Due fratelli di 47 e 36 anni e un loro cugino di 49 anni, tutti di nazionalità pakistana, operai e incensurati, sono finiti in carcere con accuse pesantissime. Schiaffi sistematici ai figli, tutti minorenni, alcuni dell’età di pochi mesi, altri più grandi, altri ancora adolescenti. Percosse alle mogli, colpite anche con bastoni e sedie, oltre che prese a scarpate in testa. Per il 36enne c’è anche il reato di violenza sessuale, perché in più occasioni, dopo averla malmenata, aveva costretto la consorte ad avere rapporti.

I maltrattamenti scattavano per futili motivi e – secondo quanto ricostruito – i tre mariti si istigavano a vicenda. E’ emerso, inoltre, come i bambini venissero addirittura privati di cure mediche. Le minacce e le angherie erano costanti e andavano avanti da tempo.

Il clima instaurato nella casa era di autentico terrore, a tal punto che l’intervento dei militari non è nato dalle denunce delle vittime, ridotte in uno stato di paura e di omertà, ma da una segnalazione dei servizi sociali. Ne è scaturita così un’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Maria Rita Pantani: gli elementi raccolti hanno portato all’arresto dei tre.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » dom feb 17, 2019 1:04 am

Monza, magrebini fumano sul bus e pestano autista che li rimprovera
Federico Garau - Sab, 16/02/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... eltUOkaip4

I nordafricani, che non hanno per nulla gradito i rimproveri loro rivolti dal dipendente Net, hanno aggredito il 49enne tempestandolo di pugni in faccia e mandandolo al pronto soccorso

Nuovo episodio di aggressione su un autobus da parte di cittadini extracomunitari, avvenuto a Monza questa mattina poco dopo le 7.

Vittima l’autista 49enne della Net, che si trovava in quel momento alla guida di un mezzo della linea Z206. Poco prima di mettere in moto per partire dal capolinea di via Luca della Robbia, il conducente ha notato che due giovani nordafricani, seduti tranquillamente a bordo, stavano fumando nonostante i divieti esposti.

L’uomo ha pertanto rimproverato gli stranieri, esortandoli a scendere dal bus se avessero voluto continuare a fumare. Per tutta risposta, i due magrebini si sono avventati contro il 49enne e lo hanno tempestato di pugni in pieno volto, prima di scendere di corsa dal mezzo pubblico e far perdere le proprie tracce. Tramortito e sotto choc, il conducente è stato trasportato in codice giallo al Policlinico di Monza in via Amati, per essere sottoposto ad alcuni accertamenti.

Le indagini da parte dei carabinieri del nucleo radiomobile di Monza sono state immediatamente avviate. Tuttavia dei responsabili, per il momento, non si sa ancora nulla, eccetto le poche informazioni che la vittima è riuscita a fornire al pronto soccorso.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » dom feb 17, 2019 1:07 am

Vicenza, badante pesta 90enne per rubargli i risparmi: subito libera
Federico Garau - Sab, 16/02/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 46478.html

Ancora sotto choc l’anziano che, solo qualche giorno prima, aveva deciso di assumere la donna per avere un aiuto in casa. Decisa ad appropriarsi dei risparmi del suo datore di lavoro, la straniera lo ha aggredito, andando poi a spendere tutto in una sala slot

Brutale aggressione avvenuta martedì scorso ai danni di un anziano di Sovizzo (Vicenza), pestato dalla propria badante straniera, intenzionata a sottrargli del denaro.

Secondo le informazioni riportate, l’episodio si è verificato intorno alle 12, proprio all’interno dell’abitazione del 90enne, dove da pochi giorni aveva cominciato a lavorare la donna.

Questa, una 37enne di nazionalità moldava, è stata sorpresa dal padrone di casa mentre stava cercando di aprire la cassetta di sicurezza dove l’anziano era solito conservare i propri risparmi.

All’uomo che chiedeva spiegazioni ha risposto di stare semplicemente appropriandosi del denaro che le spettava dopo le ore trascorse a prendersi cura di lui.

Una replica che non ha ovviamente convinto il 90enne, il quale ha subito intimato alla 37enne di rimettere il denaro al suo posto e di andarsene immediatamente fuori di casa. La straniera, però, era di tutt’altro avviso. Decisa ad ottenere ciò che voleva, ha prima cercato di allontare l’anziano a spintoni, per poi ricorrere alle maniere forti. L’uomo è stato aggredito e barbaramente percosso, nonostante i suoi tentativi di difendersi con il bastone da lui impiegato per deambulare.

Dopo aver lasciato la propria vittima a terra, la moldava ha abbandonato l’abitazione portandosi via ben 1.900 euro in contanti.

Ripresosi dal pestaggio, il pover’uomo è riuscito a raggiungere il telefono per chiamare i soccorsi. Sul posto sono arrivati i carabinieri del comando di Montecchio Maggiore ed i sanitari del Suem, che si sono occupati di dare assistenza al 90enne. L’uomo è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Arzignano (Vicenza), mentre i militari davano inizio alle ricerche della responsabile con la collaborazione dei colleghi della stazione di Valdagno.

La 37enne è stata rintracciata qualche ora dopo in una sala slot di Vicenza, dove si stava divertendo col denaro sottratto al suo ex datore di lavoro. Arrestata con l’accusa di rapina aggravata e condotta in caserma, la donna è risultata essere una pregiudicata senza fissa dimora. Non solo. Alcuni accertamenti successivi nei suoi confronti hanno anche rivelato che si tratta di una clandestina.

Ciò che restava del denaro sottratto è stato restituito al 90enne, ancora sotto choc dopo l’aggressione e dimesso con 6 giorni di prognosi.

Nonostante il crimine da lei stessa ammesso ed il suo stato di irregolarità nel nostro Paese, la moldava è immediatamente tornata in libertà. Per lei solo una denuncia da parte dell’autorità giudiziaria.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mer feb 20, 2019 10:23 pm

Pamela, parla il compagno di cella di Oseghale: "Mi confessò l'omicidio"
Renato Zuccheri - Mer, 20/02/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 48779.html

Vincenzo Marino, ex boss calabrese e collaboratore di giustizia, ha raccontato a Giallo che il nigeriano gli ha confessato di essere l'assassino e di essere un capo della mafia nigeriana

Colpo di scena nell'omicidio di Pamela Mastropietro.

Innocent Oseghale, che da sempre si dichiara innocente, potrebbe essere invece lui il vero colpevole del brutale omicidio della ragazza.

A rivelarlo è Vincenzo Marino, ex boss della mafia calabrese e ora collaboratore di giustizia. I due sono stati nella stessa cella del carcere di Ascoli Piceno per due settimane. E in quel periodo, Oseghale avrebbe confessato il delitto al suo compagno di cella. Al settimanale Giallo, l'ex boss ha raccontato: "Mi ha detto di aver ucciso Pamela perché si era rifiutata di avere un rapporto sessuale a tre con lui e Desmond, e aveva minacciato di raccontare tutto alla polizia. Non solo. In cella Oseghale mi ha anche confidato di essere uno dei capi della mafia nigeriana in Italia, incaricato di fare da collegamento tra la cellula criminale presente a Padova e quella di Castelvolturno, in provincia di Caserta". Inoltre, sempre secondo Marino, gli avrebbe anche detto: "Ti do centomila euro se testimoni che sai che Pamela è morta di overdose. I soldi arriveranno da Castelvolturno, tramite gli avvocati".

Gli inquirenti ritengono le testimonianze del detenuto attendibili. E il motivo è da ricercare nel fatto che per i giudici, il racconto del boss è talmente dettagliato e con particolari così precisi, che solo l'autore dell'assassinio avrebbe potuto comunicarli. Inoltre, quello che è importante ricordare è che le testimonianze di Marino sono già state utili per arrestare figure di spicco della 'ndrangheta. E quindi i giudici tendono a "fidarsi" di quanto rivelato dal detenuto del carcere di Ascoli.

Inoltre, c'è un'altra questione che fa propendere i giudici in favore di queste testimonianze. Nessuno capisce chi paghi le spese legale di Oseghale. Eppure, il presunto assassino di Pamela non dovrebbe avere una tale quantità di soldi. Come racconta Giallo: "Il nigeriano è assistito da ben due avvocati, che a loro volta si avvalgono di numerosi consulenti. La questione è perfino oggetto di un’interrogazione parlamentare promossa dal deputato della Lega Giorgio Latini. Come fa Innocent a pagarli se risulta nullatenente e disoccupato?".

E qui spunta la testimonianza di Marino sul fatto che il nigeriano sia uno dei capi delle Black Cats, potente organizzazione della mafia nigeriana. Frose questo particolare potrebbe essere fondamentale per capire il ruolo di Oshegale nell'omicidio di Pamela ma anche il nesso fra quel brutale assassinio e la pericolossissima mafia nigeriana.
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