Crimini e delitti dei migranti clandestini e dei rifugianti

Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » dom mar 10, 2019 9:46 pm

Germania: Gli accoltellamenti e i crimini con arma bianca hanno raggiunto livelli record
Soeren Kern
10 marzo 2019

https://it.gatestoneinstitute.org/13869 ... U.facebook

Mourtala Madou, un migrante illegale di 33 anni proveniente dal Niger è stato condannato all'ergastolo per aver accoltellato a morte l'ex fidanzata tedesca di 34 anni e per aver decapitato la loro figlioletta di 21 mesi in una stazione della metropolitana di Amburgo.

Il crimine orrendo ha riportato l'attenzione sull'epidemia di accoltellamenti e di crimini di strada, scatenatasi da quando la cancelliera Angela Merkel ha consentito a più di un milione di migranti, per lo più maschi, provenienti dall'Africa, Asia e dal Medio Oriente di entrare nel paese.

Il duplice omicidio di Amburgo avvenne la mattina del 12 aprile 2018, il giorno dopo che un giudice di famiglia aveva negato a Madou (noto anche come Mado Bido M. o Mourtala M.) l'affidamento congiunto della figlia. L'uomo aveva seguito la madre della piccola, Sandra P., e la bambina, Mariam, nella stazione metropolitana di Jungfernstieg, nel centro di Amburgo. Davanti a numerosi passanti, aprì il suo zaino ed estrasse un coltello con il quale colpì all'addome la figlioletta nel passeggino. E poi la decapitò. Successivamente, Madou accoltellò alla schiena Sandra P. e la lama le recise gli organi vitali. La donna morì meno di un'ora dopo in un vicino ospedale.

Durante l'interrogatorio della polizia, l'uomo affermò: "Questa è mia figlia. Questo è il mio sangue. La madre mi separa da mia figlia. Allora io separo la bambina da lei".

Il 15 febbraio 2019, la Corte distrettuale di Amburgo (Landgericht Hamburg) ha condannato Madou all'ergastolo per due capi d'accusa. Inoltre, il tribunale ha riconosciuto "la particolare gravità della colpa" (besondere Schwere der Schuld), un meccanismo giuridico applicato alle sentenze per crimini particolarmente brutali. Questa sentenza impedisce a Madou di poter avere automaticamente la libertà vigilata dopo aver scontato 15 anni di prigione, perché diversamente questa sarebbe la normale prassi in Germania. Un avvocato che rappresenta la sorella di Sandra P. ha dichiarato che la condanna inflitta a Madou è "il massimo della pena che si poteva ottenere".

La polizia e l'accusa avevano inizialmente cercato di nascondere ai cittadini che Mamou aveva decapitato la bambina, ma un pendolare – un cittadino ghanese Daniel J., cantante di gospel in una chiesa evangelica di Amburgo – che era arrivato nella stazione della metropolitana poco dopo l'aggressione riprese la scena con il suo cellulare. Nel video, si sente Daniel J. dire in inglese: "Oh mio Dio! È incredibile. Oh Gesù, oh Gesù, oh Gesù! Hanno tagliato la testa della bambina. Oh mio Dio! Oh Gesù!".

Heinrich Kordewiner, un blogger di Amburgo che scoprì il video sulla pagina Facebook di Daniel J., lo caricò su YouTube. La polizia di Amburgo successivamente si presentò nell'appartamento di Kordewiner con un mandato di perquisizione e sequestrò il suo computer, il cellulare e altri dispositivi elettronici, presumibilmente per trovare le "prove" del "crimine" di aver caricato il video.

La procura tedesca perseguì anche Stefan Frank, l'autore dell'articolo pubblicato dal Gatestone, per aver citato testualmente il mandato di perquisizione, che includeva i dettagli dell'omicidio, compreso il fatto che la bambina era stata decapitata. La circostanza della decapitazione non solo è stata omessa da tutti i report pubblici, ma è stata anche negata. Il procuratore distrettuale Lars Mahnke dichiarò che la "congettura" in merito alla decapitazione era falsa. Tuttavia, Frank era venuto a conoscenza della decapitazione perché menzionata nel mandato di perquisizione. Il suo "crimine" è stato quello di aver informato l'opinione pubblica. Il caso contro Frank è stato archiviato nel gennaio scorso dopo che lui ha accettato di pagare un'ammenda di 300 euro.

La polizia e l'accusa hanno ribadito che il loro silenzio in merito alla decapitazione della piccola era dovuto al rispetto della dignità delle vittime. Altri, tuttavia, hanno accusato le autorità tedesche di aver censurato le informazioni sulla crescente criminalità – inclusa la spirale di episodi di violenza correlati all'uso di armi bianche – per "preservare la pace civile".
Accoltellamenti e crimini di strada

In Germania, non esistono statistiche ufficiali sulle aggressioni all'arma bianca. La Conferenza dei ministri dell'Interno (Innenministerkonferenz, IMK), in un continuo scambio di opinioni sulle questioni dell'applicazione della legge tra i titolari dei dicasteri dell'Interno dei 16 Stati federati tedeschi (Länder), di recente ha deciso che le statistiche federali sulla criminalità dovrebbero includere dati sulla violenza all'arma bianca. Ma prima che ciò possa accadere le autorità tedesche devono dapprima "elaborare le linee guida" per le statistiche su questo genere di crimini e inoltre "trasformare i sistemi tecnologici di registrazione negli Stati federati".

A febbraio scorso, Oliver Malchow, capo del sindacato della polizia tedesca (Gewerkschaft der Polizei, GdP), ha esortato il governo ad accelerare la raccolta di dati sui crimini correlati all'uso di armi bianche. "Abbiamo sentito che non accadrà fino al 2022,"egli ha dichiarato, "ma pensiamo che sia troppo tardi".

L'Ufficio federale della polizia criminale (Bundeskriminalamt, BKA) ha affermato che "non appena saranno garantiti report uniformi, i dati corrispondenti potranno essere introdotti nella statistiche nazionali". Al momento, tuttavia, "il BKA non può rilasciare dichiarazioni sul fatto che gli attacchi con coltello in Germania siano in aumento".

Un esame effettuato dal Gatestone Institute sui registri di polizia tedeschi ha rilevato che il 2018 è stato un anno record per gli accoltellamenti e i crimini di strada compiuti in Germania: la polizia ha segnalato più di 4.100 crimini con arma bianca nel 2018, rispetto ai circa 3.800 reati commessi nel 2017 – e solo 400 nel 2008. Complessivamente, negli ultimi dieci anni, in Germania, i crimini di strada sono aumentati di oltre il 900 per cento – da uno a più di dieci al giorno. I dati mostrano un significativo aumento delle aggressioni all'arma bianca dal 2015, quando la cancelliera Angela Merkel aprì i confini tedeschi a centinaia di migliaia di migranti.

I media tedeschi non riportano la maggior parte degli episodi di violenza correlati all'uso di armi bianche. I crimini denunciati vengono spesso liquidati come "episodi isolati" che non sono legati all'immigrazione di massa. Inoltre, molti rapporti redatti dalle forze dell'ordine, tra cui i registri degli arresti nelle centrali di polizia, omettono i riferimenti alle nazionalità dei perpetratori e delle vittime – a quanto pare per evitare di infiammare i sentimenti anti-immigrazione.

Coltelli, asce e machete sono le armi preferite dai criminali in Germania, paese che ha alcune delle leggi più restrittive d'Europa in fatto di armi. Le persone armate di coltelli, asce e machete hanno provocato sconcerto in tutti e 16 i Länder tedeschi. I coltelli sono stati utilizzati non solo per compiere attacchi jihadisti, ma anche per perpetrare omicidi, rapine, effrazioni, aggressioni sessuali, delitti d'onore e molti altri tipi di crimini violenti.

I crimini correlati all'uso di coltelli sono avvenuti nei parchi di divertimento, nelle piste ciclabili, negli hotel, nei parcheggi, nei parchi, nelle piazze pubbliche, sui mezzi di trasporto, nei ristoranti, nelle scuole, nei supermercati e nelle stazioni ferroviarie. Molti tedeschi hanno la sensazione che il pericolo si annidi ovunque, ma la mancanza di statistiche ufficiali sembra permettere alle autorità tedesche di presumere che il problema sia immaginario.

I rapporti di polizia mostrano che tanto i migranti quanto i non migranti sono responsabili dell'aumento delle aggressioni all'arma bianca in Germania. Le politiche migratorie della "porta aperta" adottate dalla Merkel sembrano aver messo in moto un ciclo di violenza autoindotto in cui sempre più persone girano con un coltello – anche per autodifesa. Queste politiche sembrano portare a un maggior numero di episodi di accoltellamento, soprattutto quando il perpetratore ha assunto bevande alcoliche.

"Le motivazioni che inducono ad andarsene in giro armati di coltello sono dovute alla paura di diventare vittima di un crimine, e anche all'orientamento verso le norme di mascolinità", afferma il BKA, che ha aggiunto che i giovani armati di coltello hanno il doppio delle probabilità di perpetrare atti di violenza rispetto ai giovani disarmati.

Alcuni dei recenti accoltellamenti sembrano aver avuto motivazioni religiose o politiche, e talvolta entrambe:

Fulda. Un richiedente asilo somalo di 23 anni ha chiesto una sigaretta a un passante dicendo: "Dammi la sigaretta. La sigaretta è mia. Allahu Akbar! [Allah è il più Grande!] Uccido i cristiani!" Al rifiuto dell'uomo, il somalo ha estratto un coltello e lo ha ripetutamente colpito nella parte superiore del busto. L'uomo ferito è riuscito a fuggire, ma il somalo lo ha inseguito urlando: "Sono musulmano. Voglio ucciderti. Uccido i cristiani. Allahu Akbar!"

Flensburg. Ahmad Gulbhar, un richiedente asilo afgano la cui domanda è stata respinta, ha accoltellato a morte la 17enne Mireille B. dopo che lei si era rifiutata di convertirsi all'Islam. Nella sua domanda di asilo, l'uomo aveva dichiarato di avere 18 anni e di provenire dalla Siria. Gli esami medici hanno dimostrato che Gulbhar aveva almeno 21 anni e probabilmente 29 anni.

Nordstetten. Un richiedente asilo siriano di 26 anni, Mohammed Omran Albakr, è stato arrestato per aver accoltellato a morte il suo padrone di casa, Michael Riecher, un immobiliarista. Riecher aveva aiutato Albakr e qualcuno ha ipotizzato che l'omicidio avesse un movente finanziario. Altri hanno detto che Albakr ha ucciso Riecher dopo aver saputo che era ebreo; pertanto, l'omicidio avrebbe avuto una dimensione religiosa e antisemita.

Berlino. Un musulmano di 24 anni ha fermato un passante di 27 anni e gli ha chiesto perché portasse due tatuaggi raffiguranti la croce cristiana. Il musulmano ha chiesto all'uomo, un cristiano iracheno, di fare l'elemosina a un mendicante. Quando il cristiano si è rifiutato di farlo, il 24enne lo ha colpito in faccia con un pugno e lo ha minacciato con un coltello.

Berlino. Un siriano di 23 anni ha accoltellato diversi passanti nella stazione metropolitana di Bayerischer Platz. Prima ha chiesto a un uomo di 50 anni se fosse turco. Quando quest'ultimo ha risposto di essere tedesco, il siriano ha urlato: "Sei un infedele!" e lo ha accoltellato. Anche le altre vittime erano tutte tedesche. La polizia ha detto che il siriano era "mentalmente instabile".

Berlino. Sei uomini sono stati arrestati per aver pianificato delle aggressioni col coltello contro gli spettatori alla Mezza Maratona di Berlino. Secondo quanto riferito, il principale sospettato conosceva Anis Amri, un tunisino che uccise 12 persone, ferendone altre diverse decine, quando alla guida di un camion si lanciò sulla folla di un mercatino di Natale, a Berlino, nel dicembre del 2016.

Dortmund. Un gruppo di quattro musulmani ha puntato un coltello contro due iracheni all'esterno di una discoteca perché bevevano delle bevande alcoliche, il cui consumo dovrebbe essere vietato ai "credenti musulmani".

Witzenhausen. Un libico di 38 anni, al grido di "Allahu Akbar!" ha minacciato con un'accetta i passanti in un mercatino di Natale.

Amburgo. Un palestinese di 26 anni, Ahmad A., ha detto che la sua decisione di compiere una letale aggressione col coltello in un supermercato di Barmbek era "un contributo al jihad globale".

Molti di questi attacchi sembrano essere casuali, aggressioni indiscriminate a innocenti passanti e astanti:

Amburgo. Un uomo di 22 anni è stato accoltellato davanti alla cassa di un negozio dell'Ikea. La polizia ha detto che il 26enne aggressore aveva problemi di salute mentale ed era "palesemente in stato confusionale".

Burgwedel. Un migrante siriano di 17 anni, Abdalla M., ha accoltellato e ferito gravemente una donna tedesca di 24 anni in un supermercato della Bassa Sassonia. La donna è stata aggredita dopo essere intervenuta in una disputa tra il suo ragazzo e due migranti di 13 e 14 anni. Il 17enne, arrivato in Germania nel 2013, è il fratello di uno dei due adolescenti.

Magdeburgo. Un uomo africano ha brandito un coltello contro un uomo tedesco, dopo che quest'ultimo aveva urtato accidentalmente la sua compagna in un passaggio pedonale affollato, davanti a un centro commerciale.

Norimberga. Un uomo di 38 anni ha accoltellato casualmente tre donne nel giro di due ore e a 100 metri di distanza in una strada pubblica. Le tre vittime, di 26, 34 e 56 anni, sono state ferite gravemente. Sempre a Norimberga, un uomo iracheno di 25 anni ha accoltellato casualmente una passante di 21 anni. La polizia ha detto che la donna "si trovava nel posto sbagliato nel momento sbagliato".

Viersen. Una ragazza di 15 anni è stata accoltellata a morte da uno sconosciuto in un parco pubblico, nel bel mezzo del giorno.

Berlino. Un 24enne "nordafricano nato in Palestina" ha stuprato una donna di 46 anni nel suo giardino minacciandola con un coltello.

Lingen. Un donna di 44 anni in sella alla sua bicicletta è stata accoltellata da due adolescenti su una pista ciclabile, riportando gravi ferite.

Hattersheim. Due turchi hanno minacciato con un coltello una donna di 54 anni in una stazione ferroviaria.

Potsdam. Un migrante di 24 anni del Camerun ha aggredito un passante con la lama di un rasoio. All'arrivo della polizia, l'uomo ha morso un agente al braccio e al dito.

Brema. Un 18enne è stato accoltellato alle spalle da uno sconosciuto.

Penzberg. Un richiedente asilo nigeriano di 33 anni, brandendo un coltello, ha minacciato i passanti nel centro della città

Wiesbaden. Alcuni giovani armati di coltello hanno minacciato in maniera casuale i passanti nel centro della città.

Babenhausen. Un uomo di 30 anni è stato accoltellato da uno sconosciuto nel parcheggio di un supermercato.

Hannover. Un uomo di 20 anni è stato accoltellato e gravemente ferito in un ristorante McDonald.

I nodi di trasporti e i mezzi di trasporto pubblico sono sempre più pericolosi:

Lubecca. Dodici persone sono rimaste gravemente ferite in seguito a un'aggressione col coltello perpetrata da un tedesco di origine iraniana di 34 anni, Ali D., a bordo di un autobus con 48 passeggeri. L'uomo ha inoltre cercato di dare fuoco al bus con del liquido infiammabile. Il sospettato, che pare soffra di schizofrenia paranoica, è stato accusato di 48 tentativi di omicidio.

Monaco di Baviera. Un uomo di 28 anni, impugnando un coltello a serramanico, ha minacciato i passeggeri di un treno di pendolari. L'uomo è stato interrogato e rilasciato. Poco dopo, lo stesso uomo ha minacciato il personale di sicurezza su un altro treno. La polizia ha detto che l'uomo era uscito di recente di prigione ed era in libertà vigilata.

Crimmitschau. Un migrante siriano di 21 anni ha minacciato con un coltello una coppia tedesca in una stazione ferroviaria. Quando l'uomo tedesco ha cercato di difendersi con uno spray al peperoncino, un migrante siriano di 19 anni è saltato giù sul binario, ha raccolto delle pietre e ha iniziato a lanciarle contro la coppia. La polizia ha detto che il siriano più anziano aveva addosso due coltelli e sostanze stupefacenti illegali. Il siriano più giovane non aveva un permesso di soggiorno. Dopo l'interrogatorio, entrambi i siriani sono stati rilasciati.

Düsseldorf. Un biologo di 55 anni ha accoltellato casualmente due donne su un treno di pendolari. La polizia ha detto che il sospettato, che soffre di schizofrenia paranoica, era sconvolto dal fatto che le sue ricerche sulla manipolazione genetica avessero prodotto scarsi risultati.

Hannover. Un uomo è stato accoltellato e gravemente ferito durante una grossa rissa tra senzatetto alla stazione centrale.

Ravensburg. Un richiedente asilo afgano di 21 anni ha accoltellato casualmente tre passanti a una fermata dell'autobus sulla Marienplatz. La polizia ha detto che l'uomo soffriva di "disturbi post-traumatici dovuti alle esperienze in Afghanistan".

Amburgo. Un uomo di 21 anni ha accoltellato un 29enne alla stazione ferroviaria centrale. Nella stesso posto, un uomo ubriaco di 59 anni è stato arrestato dopo aver brandito un coltello contro i passanti. All'arrivo della polizia, l'uomo ha cercato di aggredire gli agenti. Inoltre, un migrante iraniano di 32 anni ha accoltellato un 21enne alla stazione dei treni locali di Othmarschen.

Rees. Un richiedente asilo marocchino di 29 anni brandendo un'ascia chiedeva soldi ai passanti della stazione ferroviaria.

Hagen. Diverse persone sono state accoltellate durante una grossa rissa nei pressi della stazione ferroviaria centrale.

Gli attacchi con coltello coinvolgono spesso gli adolescenti, i bambini e le donne:

Duisburg. Tre tedeschi di origine turca (di età compresa tra i 15 e i 17 anni) e un 16enne svedese di origine irachena hanno ripetutamente accoltellato una ragazza di 17 anni, di nome Marcella S., incinta di cinque mesi del 16enne svedese di origine turca, di nome Rifai B. La giovane e il nascituro sono sopravvissuti all'aggressione.

Marcella S. ha detto: "Mi ha attirato in una trappola. Voleva uccidere me e mio figlio. Mi ha scritto che nessuno avrebbe dovuto sapere che lui è il padre. Ha minacciato di ammazzare me e il nascituro. Abbiamo camminato per pochi metri e mi ha detto che suo padre lo avrebbe ucciso, se avesse saputo del bambino. All'improvviso, tre uomini mascherati armati di coltello sono saltati fuori dai cespugli".

Nimburg. Un bambino di 7 anni ha accoltellato all'addome la sua insegnante elementare. La donna è rimasta gravemente ferita e ha subito un intervento chirurgico. Pare che il bambino avesse già perpetrato altri atti di violenza nei confronti dei compagni di classe. "A causa dei suoi episodi quotidiani e della sua costante imprevedibilità, non possiamo più garantire la sicurezza dei nostri studenti", hanno avvertito gli insegnanti.

Moers. Un 33enne iracheno di origine kuwaitiana ha accoltellato un ragazzo iracheno di 13 anni che stava andando a scuola. In seguito, è emerso che l'aggressore aveva abusato sessualmente del ragazzino e l'attacco mirava a evitare che il piccolo denunciasse il crimine alla madre o alle autorità.

Dortmund. Un kazako di 15 anni ha accoltellato un coetaneo compagno di classe perché "guardava sua madre in modo provocatorio".

Berlino. Una bambina di tre anni è stata accoltellata a morte dalla madre nell'ambito di ciò che la polizia ha definito una lite familiare.

Essen. Un 15enne è stato accoltellato su un treno di pendolari durante uno scontro fisico.

Kiel. Un 17enne iracheno è stato accoltellato da un 16enne nel corso di una grossa rissa alla stazione ferroviaria centrale.

Euskirchen. Un 15enne armato di coltello ha scippato una donna.

Hannover. Due ragazzini di 12 e 13 anni sono stati rapinati sotto la minaccia di un coltello da due adolescenti che sembravano originari dell'Est Europa.

Viersen. Un bulgaro di 17 anni, Matyu K., ha accoltellato a morte la sua fidanzatina 15enne romena, Iuliana R., in un parco.

I coltelli sembrano essere l'arma preferita nei cosiddetti delitti d'onore e nei litigi domestici:

Gremersdorf. Un 22enne iracheno ha accoltellato a morte la sua ex fidanzata iraniana di 28 anni, Fatemeh B. La donna aveva interrotto la sua relazione due settimane prima di essere uccisa.

Bad Kreuznach. Un richiedente asilo afgano di 25 anni ha accoltellato una donna incinta polacca in un ospedale di Bad Kreuznach. Il nascituro è morto nell'aggressione.

Nürtingen. Un uomo portoghese di 30 anni ha accoltellato un greco di 31 anni durante una lite per una donna.

Hannover-Hainholz. Un 29enne tedesco di origine turca e un coetaneo albanese si sono accoltellati a vicenda durante una "lite amorosa" per una ragazza di 17 anni. L'albanese è morto per le ferite riportate.

Pforzheim. Un uomo turco di 32 anni ha accoltellato il fratello 37enne.

Düren. Un polacco di 41 anni è stato accoltellato durante una lite con altri due connazionali.

Heek. Un 32enne russo ha confessato di aver accoltellato a morte sua moglie di 23 anni. L'uomo ha detto alla polizia che l'aveva uccisa durante una discussione e poi aveva gettato il suo corpo in un laghetto vicino.

Rendsburg. Un uomo di 29 anni ha accoltellato e gravemente ferito la sua ex ragazza e il suo nuovo fidanzato.

Düsseldorf. Un 41enne tedesco di origine iraniana ha accoltellato a morte una donna di 36 anni dopo che lei aveva rifiutato le sue avance romantiche.

Neubrandenburg. Un uomo turco di 27 anni ha accoltellato in un cinema la sua ex ragazza e il nuovo fidanzato di quest'ultima. L'imputato ha detto che aveva "visto i due insieme e si era arrabbiato".

Rendsburg. Un uomo siriano di 27 anni ha cercato di decapitare la moglie mentre la donna stava dormendo. La vittima è sopravvissuta all'aggressione dopo aver cercato aiuto da un vicino. I due figli della coppia, che al momento dell'attacco dormivano nella stanza accanto, sono stati accompagnati presso un ufficio di assistenza ai minori.

Amburgo. Un 34enne richiedente asilo pakistano la cui domanda è stata respinta, di nome Sohail A., ha ammesso di aver accoltellato a morte sua figlia di due anni. L'accusa ha detto che l'uomo aveva agito per "rabbia e vendetta", perché la madre della ragazza non voleva che la bambina fosse condotta in Pakistan.

Mühlacker. Un 41enne siriano, Abu Marwan, ha accoltellato a morte sua moglie di 37 anni. I tre figli della coppia, una femmina e due maschi, hanno assistito all'omicidio. In seguito, è emerso che subito dopo l'uccisione, l'uomo, insanguinato, aveva postato un video su Facebook che avvertiva le donne di non irritare i loro mariti. "È così che finirete", ha scritto.

Regensburg. Un 32enne ha accoltellato a morte la sua fidanzata di 33 anni. In seguito, nel 2013, questo stesso uomo aveva accoltellato un'altra fidanzata e minacciato suo padre con una motosega.

Frankenthal. Un turco di 25 anni ha accoltellato a morte un suo connazionale 51enne, poi è fuggito in Svizzera.

Reutlingen. Un 50enne croato ha accoltellato la sua ex moglie e la loro figlia minorenne.

Hanau. Un 49enne turco ha inferto diverse coltellate alla sua ex moglie. L'accusa ha detto che l'uomo, che è stato accusato di tentato omicidio, aveva dichiarato che non avrebbe accettato l'idea che la donna volesse lasciarlo e pertanto intendeva ucciderla.

I coltelli sembrano essere l'arma più usata nelle rapine a mano armata:

Emden. Un profugo iraniano di 35 anni è stato arrestato per aver compiuto delle rapine, armato di coltello, in numerosi supermercati.

Düsseldorf. Un uomo "dall'aspetto mediterraneo" (südländisches Erscheinungsbild) ha compiuto una rapina armato di coltello in un negozio di generi alimentari.

Eicklingen. Due uomini hanno rapinato, coltello alla mano, un ufficio postale.

Bonn. Due uomini armati di coltello hanno rapinato un panificio.

Wuppertal. Un uomo armato di coltello ha rapinato un chiosco.

Hannover. Un uomo nordafricano armato di ascia ha rapinato un supermercato. Tre migranti hanno rapinato, coltello alla mano, un cinema.

Essen. Due uomini hanno cercato di derubare un 37enne sotto la minaccia di un coltello. L'uomo, esperto di arti marziali, ha sopraffatto i suoi aggressori riuscendo a disarmarli. Quando i suoi assalitori sono tornati indietro per affrontarlo, l'uomo ha sferrato un fendente al collo di uno di loro.

Nelle colluttazioni e nelle grosse risse tra gruppi di persone di diversa nazionalità e tra gruppi etnici, i coltelli sembrano essere le armi preferite:

Hannover. Un uomo di 39 anni è stato accoltellato a morte durante una rissa alla stazione ferroviaria centrale. "È inaccettabile che la stazione ferroviaria sia percepita da alcune persone come una zona senza legge", ha dichiarato il consigliere della CDU Maximilian Oppelt.

Neubrandenburg. Un richiedente asilo siriano di 27 anni è stato accoltellato al collo durante una colluttazione con altri richiedenti asilo. Un richiedente asilo iraniano di 40 anni ha accoltellato un 28enne iracheno durante una lite. Un 19enne eritreo e un 19enne siriano hanno accoltellato un polacco di 29 anni.

Colonia. Due afgani sono stati accoltellati da alcuni arabi durante una grossa rissa davanti alla stazione centrale.

Amburgo. Un 23enne serbo-montenegrino ha accoltellato un altro serbo. L'aggressore è fuggito in Serbia.

Duisburg. Bande rivali di turchi, curdi e libanesi si sono aggredite a vicenda con barre di ferro, bastoni e machete. Si stavano scontrando per il controllo sul traffico di droga, sulla prostituzione, sul gioco d'azzardo e sui negozi di armi.

Hagenow. Un richiedente asilo siriano di 18 anni al grido di "Allahu Akbar!" ha accoltellato un 26enne iracheno durante una grossa rissa in una zona residenziale.

Kaiserslautern. Un siriano di 24 anni è stato accoltellato durante una grossa rissa con altri siriani.

Varel. Un 35enne iraniano è stato accoltellato durante una colluttazione con altri due iraniani.

Damme. Un siriano di 27 anni è stato accoltellato durante una grossa rissa con altri siriani.

Velbert. Quattro persone sono stati accoltellate in una grossa rissa tra turchi e nordafricani.

Baesweiler. Un turco di 27 anni è stato accoltellato durante una grossa rissa tra due clan turchi. Sono state inviate sette auto della polizia per ristabilire l'ordine.

I coltelli sembrano essere l'arma preferita nei centri profughi e per richiedenti asilo e in altri luoghi dove i migranti vengono ospitati:

Hattersheim. Un richiedente asilo siriano di 26 anni ha accoltellato a morte un afgano di 39 anni in una lite per il cibo scoppiata in un ricovero per i rifugiati. In tribunale, il siriano ha dichiarato di aver sferrato 19 fendenti contro l'afgano perché l'uomo gli ricordava uno zio che lo aveva maltrattato molto tempo fa. Ha anche detto che il Mossad israeliano aveva "lanciato un incantesimo" su sua madre, che ora lo voleva morto.

Landshut. Un 35enne iraniano ha brandito un coltello contro un uomo nigeriano in un centro profughi e ha urlato: "Voglio ucciderti ora". L'accusa ha detto che l'iraniano soffre di schizofrenia paranoica e, nella sua condizione attuale, rappresenta un pericolo per l'opinione pubblica.

Straubing. Un 22enne afgano ha minacciato con un coltello un connazionale di 22 anni in un centro di accoglienza. Il 22enne ha opposto resistenza all'arresto e ha preso a calci gli agenti di polizia.

Engen. Un migrante di 22 anni ha puntato un coltello contro il suo compagno di stanza in un centro profughi.

Hannover. Un 21enne afgano ha accoltellato un connazionale di 25 anni in una struttura di accoglienza per rifugiati.

Bad Tölz. Un 21enne afgano ha accoltellato un tanzaniano di 29 anni in un ricovero per i rifugiati.

Lubecca. Un uomo è stato accoltellato durante una grossa rissa tra afgani e siriani in un centro di accoglienza.

Kefenrod. Un richiedente asilo iraniano di 35 anni ha accoltellato i suoi due figli, di 4 e 6 anni, in un centro profughi.

Holdorf. Un richiedente asilo sudanese di 35 anni ha litigato con la sua ragazza in una struttura di accoglienza per rifugiati. Quando altri due sudanesi hanno cercato di intervenire, sono stati minacciati dall'uomo con un coltello.

Emden. Un profugo iraniano di 35 anni è stato arrestato per aver compiuto delle rapine in numerosi supermercati, armato di coltello.

Munich-Neuaubing. Un migrante iracheno di 38 anni ha aggredito il suo padrone di casa con un machete durante una lite per un sistema di irrigazione difettoso.

Gli assistenti sociali e i dipendenti pubblici, compresa la polizia, sono stati vittime di aggressioni con coltello:

Offenburg, 17 agosto 2018. Un richiedente asilo somalo di 26 anni ha accoltellato a morte un medico di 52 anni nel suo studio. L'accusa ha detto che l'uomo voleva vendicarsi per quello che credeva essere un trattamento medico sbagliato: "Pensava che il medico lo avesse avvelenato". È ricoverato in un reparto psichiatrico. "Molti medici sono ovviamente preoccupati e ora pensano di installare un pulsante per l'allarme, come hanno fatto da tempo le banche", ha dichiarato Ulrich Clever, presidente dell'Associazione medica federale del Baden-Württemberg.

Wittenberg. Un 20enne richiedente asilo afgano la cui domanda è stata respinta ha tagliato la gola a un pensionato di 85 anni, nell'abitazione di quest'ultimo, ed è poi fuggito a bordo dell'auto della vittima. La figlia del pensionato, che lavora in un centro profughi della Sassonia, aveva chiesto all'afgano di aiutare il padre part-time nelle faccende domestiche.

Hagen. Un siriano di 26 anni ha estratto un coltello e ha minacciato il personale delle ferrovie dopo che era stato trovato a bordo di un treno senza biglietto. Alla stazione ferroviaria centrale, ha aggredito la polizia. Era registrato come richiedente asilo in Svezia ed era entrato illegalmente in Germania.

Düsseldorf. Un 24enne tedesco di origine tunisina ha accoltellato una guardia di sicurezza di 51 anni all'aeroporto di Düsseldorf.

Obermehler. Un richiedente asilo marocchino di 29 anni ha brandito un coltello contro il personale di sicurezza in un centro profughi.

Deggendorf. Un richiedente asilo senegalese di 23 anni ha estratto un coltello e ha minacciato il personale di sicurezza in un una struttura di accoglienza per rifugiati.

Flensburg. Un richiedente asilo eritreo di 24 anni ha accoltellato un poliziotto 22enne su un treno Intercity. L'agente ha sparato all'uomo uccidendolo. L'eritreo era arrivato in Germania nel settembre del 2015.

Borken. Un 19enne ha accoltellato un agente di polizia di 55 anni, che era intervenuto per una denuncia di violenze domestiche, dopo che la madre del 19enne lo aveva cacciato di casa.

Bad Säckingen. Un uomo di 58 anni armato di coltello ha aggredito un poliziotto, che indossava un giubbotto anti-coltello.

Ratisbona, 14 gennaio 2018. Un 33enne tedesco di origine iraniana ha cercato di accoltellare un agente di polizia intervenuto per una segnalazione di una lite domestica. Quella stessa notte, quando la polizia ha chiesto a tre giovani migranti di esibire i loro documenti d'identità, più di una dozzina di adolescenti hanno aggredito i poliziotti. Un richiedente asilo afgano di 17 anni ha preso ripetutamente a calci un poliziotto che giaceva a terra. L'agente, di 26 anni, ha subito una commozione cerebrale e una lacerazione, ed è stato ricoverato in ospedale. Complessivamente, in una sola notte, la polizia è stata vittima di quattro attacchi diversi.

Alcuni accoltellamenti hanno assunto una dimensione politica:

Cottbus. Una persona non identificata "dall'aspetto mediterraneo" ha accoltellato in maniera casuale un 28enne tedesco. Il Comune ha emesso il seguente comunicato stampa: "Non esiteremo a dire al perpetratore che lui o lei avrà un biglietto di ritorno in patria. Non lasceremo che la nostra città venga danneggiata da persone che non possono comportarsi così e che pensano di poter risolvere i conflitti in questo modo". Il monito ha scatenato un'ondata di critiche, perché le persone hanno accusato i funzionari municipali di essere di "estrema destra" e "neo-nazisti".

I funzionari municipali hanno modificato la dichiarazione, mantenendo però la loro posizione: "Fondamentalmente, vogliamo chiarire che siamo contrari al razzismo e alla xenofobia nella nostra città. Chiunque desideri vivere nella nostra città, deve sentirsi a proprio agio e accolto. Al contempo, però, noi condanniamo ogni atto di violenza, indipendentemente da chi sia identificato come persona sospetta. Chiunque violi le leggi e commetta reati – a prescindere dalla sua origine – deve accettarne le conseguenze penali.

Cottbus. Tre richiedenti asilo siriani (di 14, 15 e 17 anni) ) hanno accoltellato un tedesco di 51 anni davanti a un centro commerciale. I siriani avevano chiesto all'uomo e a sua moglie di "mostrare rispetto" aprendo loro la porta e dando loro il diritto di precedenza. Al rifiuto della donna, i tre ragazzi hanno estratto un coltello e hanno cominciato a colpire il marito. Un passante si è fermato per prestare aiuto all'uomo e le guardie di sicurezza hanno trattenuto i tre fino all'arrivo della polizia. Il 14enne era noto alle forze dell'ordine per altri crimini violenti.

Il sindaco di Cottbus Holger Kelch ha dichiarato quanto segue: "Questo è disgustoso e inaccettabile per noi, come città e come Stato di diritto. La legalità deve mostrare rapidamente i denti. Faremo tutto il possibile per far comprendere ai giovani quali valori e principi fondamentali si applicano in Germania e a Cottbus, e che devono rispettarli. Noi contatteremo inoltre i genitori per dire chiaramente che il comportamento dei loro figli non è privo di conseguenze. Non permetteremo che lo sviluppo della nostra città venga distrutto da episodi del genere".

Chemnitz. Un 22enne siriano e un 23enne iracheno sono stati arrestati per aver accoltellato a morte un uomo tedesco di 35 anni, di nome Daniel H. La polizia ha cercato di nascondere ai cittadini l'identità dell'aggressore, ma un agente penitenziario di Dresda ha pubblicato il mandato d'arresto. L'uomo è stato sospeso. Il crimine ha dato luogo a massicce proteste contro le politiche migratorie della "porta aperta" adottate dalla cancelliera Merkel.

L'epidemia di crimini con arma bianca è continuata ininterrottamente fino al 2019. Durante i primi 45 giorni del 2019, la polizia ha segnalato più di 500 episodi – una media di 11 al giorno. Qui di seguito, gli episodi più eclatanti che hanno avuto luogo nei mesi di gennaio e febbraio scorsi.

Gelsenkirchen. Un 24enne albanese ha accoltellato la moglie di 25 anni, poi l'ha portata in ospedale, dove è stato arrestato. Passau. Un richiedente asilo afgano di 19 anni ha accoltellato un connazionale di 21 anni. Dresda. Un iracheno di 25 anni ha minacciato un operaio con un machete, perché avrebbe fatto troppo rumore. Schömberg. Un kazako di 61 anni ha accoltellato a morte un suo conoscente di 55 anni.

Meinerzhagen. Un 26enne siriano ha minacciato i vicini con un coltello, appena due giorni dopo essersi trasferito in un condominio. All'arrivo della polizia, l'uomo ha lanciato i mobili dalla finestra e ha minacciato gli agenti. Per ristabilire l'ordine, sono dovuti intervenire le forze speciali di intervento rapido (Spezialeinsatzkommando, SEK).

Berlino. Un 20enne ha aggredito con un coltello il personale di sicurezza, dopo che gli era stato chiesto di non fumare su un treno di pendolari. Weil am Rhein. Un taccheggiatore ha minacciato con un coltello una commessa di un negozio. Francoforte. La polizia ha intimato a un uomo di gettare a terra due coltelli da cucina. L'uomo si è arreso quando gli agenti hanno usato il taser. Aalen. Richiedenti asilo si affrontati a colpi di machete durante una grossa rissa in un centro profughi.

Bergheim. Un uomo di 24 anni ha brandito un coltello contro due poliziotti. Kassel. Un 28enne ha accoltellato i suoi compagni di stanza. Kiel. Un iracheno di 17 anni è stato accoltellato da un 16enne nella stazione ferroviaria centrale. Francoforte. Un uomo di 22 anni è stato accoltellato durante una grossa rissa. Colonia. Un 31enne è stato accoltellato e ferito gravemente durante una lite all'esterno di un bar.

Lingen. Due adolescenti hanno accoltellato e ferito gravemente una donna di 44 anni in sella a una bicicletta, su una pista ciclabile. Heidenheim. Un uomo di 52 anni ha accoltellato in maniera casuale un donna di 61 anni nel parcheggio di una scuola. Wiesbaden. Una donna di 42 anni armata di coltello ha minacciato i passanti gridando: "Vi ucciderò".

Gera. Tre siriani hanno aggredito con un coltello un uomo tedesco. La vittima ha reagito utilizzando uno spray al peperoncino. Göttingen. Due uomini, di cui uno che parlava tedesco con un accento dell'Est Europa, hanno estratto un coltello e compiuto una rapina in banca. Aglasterhausen. Due migranti si sono affrontati all'arma bianca in una lite per il cibo in un centro profughi.

Langen. Un uomo mascherato e armato di coltello ha cercato di rapinare un negozio. Hattersheim. Un 40enne ha minacciato i colleghi con un coltello, dopo che loro lo avevano accusato di rubare materiali da costruzione da un cantiere. Waren. Un 18enne è stato derubato sotto la minaccia di un coltello.

Duisburg. Due uomini armati di coltello hanno rapinato un supermercato. Dopo essere entrati nel negozio, hanno minacciato con il coltello una delle cassiere, mentre ordinavano all'altra di mettere il denaro in una borsa. Bad Dürrheim. Un 21enne con tanto di coltello e tirapugni ha derubato un sedicenne del suo portafogli.

Greiz. Un uomo di 67 anni ha estratto un coltello durante un diverbio con una collega. Cuxhaven. Due uomini sono stati derubati sotto la minaccia di un coltello. Amburgo. Un uomo armato di coltello ha rapinato un hotel. Rotenburg. Un uomo armato di coltello ha rapinato un supermercato. Ludwigsburg. Tre adolescenti, uno dei quali armato di coltello, hanno cercato di rapinare un fattorino della pizza.

Schwäbisch Hall. Un 14enne con due coltelli è stato arrestato per taccheggio. Hofheim am Taunus. Due 19enni sono stati perquisiti e trovati in possesso di sostanze stupefacenti e di un coltello durante un controllo casuale della polizia. Norimberga. Un uomo di 41 anni ha minacciato con un coltello un poliziotto durante un casuale controllo effettuato dalla polizia. Tre agenti sono stati feriti mentre cercavano di bloccare l'uomo, che era sotto l'effetto di stupefacenti.

Brühl. Due uomini si sono affrontati all'arma bianca, dopo aver portato i loro figli a scuola. Wiesbaden. Tre uomini armati di coltello hanno derubato i passanti di mille euro. Oberbilk. Due uomini con un coltello hanno rapinato un taxista. Heilbronn. Una 20enne croata ha accoltellato la sua compagna di stanza bosniaca, di 22 anni. Ulm. Un 25enne è stato accoltellato e gravemente ferito da un aggressore sconosciuto.

Überlingen. Un ubriaco di 20 anni che brandiva un coltello è andato su tutte le furie, dopo essere stato cacciato da un ristorante. Wilhelmshaven. Tre uomini hanno derubato un passante 37enne minacciandolo con un coltello. Duisburg. Tre uomini con un coltello e un'arma da fuoco hanno cercato di rapinare un supermercato. Brema. Un uomo armato di coltello ha rapinato una discoteca. Hof. Un uomo che parlava tedesco con un accento straniero ha rapinato un distributore di benzina sotto la minaccia di un coltello.

Speyer. Un uomo di 35 anni che brandiva un pugnale è stato arrestato in un parco giochi. Monaco di Baviera. Un 28enne con un coltello a serramanico ha minacciato i passeggeri e il personale di sicurezza, su un treno di pendolari. L'uomo è stato interrogato e poi rilasciato. Qualche tempo dopo, la stesso uomo ha minacciato il personale di sicurezza, su un altro treno di pendolari. Amburgo. Due uomini con un coltello e un bastone hanno rapinato uno snack bar. Friedberg. Gruppi di giovani si sono affrontati all'arma bianca alla stazione ferroviaria.

Lilienthal. Tre adolescenti armati di coltelli hanno aggredito i partecipanti a una festa privata. Engen. Un migrante di 22 anni ha minacciato con un coltello il suo compagno di stanza di 26 anni in un centro profughi. Seelze. Un uomo ha rapinato sotto la minaccia di un coltello un ufficio postale.

Münster. Due uomini "dall'aspetto mediterraneo" hanno derubato un 22enne, minacciandolo con un coltello, lungo un viale alberato. Landau. Un 27enne è stato derubato sotto la minaccia di un coltello alla stazione ferroviaria centrale.

Amburgo. Due uomini armati di coltelli hanno rapinato un hotel. Duisburg. Un pedone di 26 anni ha affrontato il conducente di un'auto perché "lo guardava male". Il conducente è sceso dal veicolo e ha accoltellato il pedone. Wiesbaden. Un uomo di 77 anni ha accoltellato a morte una sua conoscente di 68 anni.

Berlino. Un uomo di 22 anni ha estratto un coltello minacciando un 29enne, su un treno di pendolari. Viernheim. Due uomini sono stati accoltellati durante una grossa rissa in condominio. Warendorf. Una persona è stata accoltellata durante una grossa rissa scaturita da un contenzioso stradale. Mannheim. Un 28enne bulgaro è morto accoltellato; la polizia ha trovato il suo corpo lungo la riva di un fiume.

Rotenburg. Tre adolescenti hanno minacciato con un coltello tre ragazzini di 10 anni. Amburgo. Un 32enne iraniano ha accoltellato un siriano di 23 anni su un treno di pendolari. Düsseltal. Una donna è stata violentata nel centro della città. Il suo aggressore ha minacciato con un coltello un passante che aveva risposto alle grida di aiuto della donna.

Soeren Kern è senior fellow al Gatestone Institute di New York.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mer mar 13, 2019 9:07 am

Ruba bici e si presenta in caserma a firmare: arrestato marocchino
Gabriele Laganà - Mar, 12/03/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 60817.html

A Martinengo, un 35enne marocchino, clandestino e con precedenti, ruba una bici e con lo stesso mezzo si precipita in caserma per firmare. L’uomo, infatti, doveva rispettare il provvedimento coercitivo emesso dal giudice a suo carico per una precedente condanna

Entra in una proprietà privata a Martinengo, nel Bergamasco, e ruba una bicicletta con la quale, poi, corre in caserma a “firmare”.

È una storia a dir poco paradossale quella che ha come protagonista un marocchino di 35 anni, irregolare in Italia e con numerosi precedenti.

Il mese scorso, lo straniero si era reso responsabile della rapina impropria di un capo di vestiario ma era stato subito individuato ed arrestato. Dopo la convalida del fermo da parte del Tribunale di Bergamo, al nordafricano era stata imposta la misura cautelare personale dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.

Per questo motivo, tre volte alla settimana, l’extracomunitario doveva recarsi presso la caserma dei carabinieri di Martinengo per “firmare”, così da rispettare il provvedimento coercitivo emesso dal giudice a suo carico.

In questi giorni ha sempre adempiuto al suo obbligo ma ieri qualcosa deve essere andato storto. Per qualche oscuro motivo, infatti, l’uomo si è introdotto illecitamente in una proprietà privata ed ha rubato una bicicletta.

Chissà, forse il 35enne ha compiuto la nuova azione criminale perché non aveva un passaggio per raggiungere la caserma. Quel che è certo, però, è che un testimone ha assistito alla scena ed ha segnalato ai carabinieri l’accaduto.

I militari non hanno fatto sforzi particolari per individuare e fermare il responsabile. Sono stati proprio gli uomini dell’Arma della Stazione di Martinengo ad accertare che colui che era giunto a “firmare” era proprio l’autore della sottrazione del mezzo.

Accertata la dinamica degli eventi, il marocchino è stato arrestato in flagranza di reato per furto aggravato. Su disposizione del Pm di turno, l’extracomunitario è stato condotto presso le camere di sicurezza della Compagnia di Treviglio, in attesa dell’udienza di convalida prevista per la mattinata di oggi davanti al Tribunale di Bergamo.

Della singolare storia fa parte anche una ucraina di 37 anni, già nota alle Forze dell’ordine, che è stata denunciata a piede libero per aver aiutato il nordafricano a sottrarre la bicicletta dalla proprietà privata.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » dom mar 17, 2019 7:49 pm

L'ira degli immigrati regolari: "Basta clandestini, arriva di tutto"
Mauro Indelicato
Dom, 17/03/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 64132.html


Ad Agrigento la comunità senegalese denuncia spacciatori e degrado nel proprio quartiere: "Siamo qui da trent'anni e non possiamo più vivere così, occorre sicurezza"

“Queste cose nel mio paese non sarebbero accadute, nel giro di poche ore i responsabili sarebbero stati arrestati, qui c’è poca sicurezza”: potrebbe sembrare una delle tante richieste di un maggiore controllo del territorio ad opera di un cittadino italiano che nota degrado nel suo quartiere, a parlare invece è un cittadino senegalese che vive ad Agrigento.

Qui la comunità di cittadini del paese africano è presente da più di trent’anni, vive e lavora nella città dei templi avendo sempre un ottimo rapporto con gli agrigentini: “Mi alzo alle 4 per andare a montare le bancherelle al mercato ogni mattina – dichiara un senegalese arrivato in Sicilia nel 1994 – Non posso avere paura di camminare nella mia zona”.

E la zona in questione è quella di piazza Ravanusella, cuore della Agrigento araba. Il quartiere è tra i più antichi del centro storico, risale alla dominazione saracena e fino agli anni ’50 nella piazza sopra citata ha sede lo “scaro”, il mercato cioè di frutta e verdura: i colori dei prodotti della campagna, nelle foto d’epoca, sono ben assortiti a quelli dei prospetti delle casette circostanti. Alle spalle della piazza, sorgono vicoli e traverse che si arrampicano fino alla centrale via Atenea e che, per decenni, risultano come una sorta di “tabù” per gli agrigentini. Qui infatti fino a pochi anni fa hanno sede le case chiuse, utilizzate per diverso tempo da quelle donne che esercitano il mestiere più antico del mondo.

È in questo contesto che si insedia la comunità senegalese. Ravanusella di fatto diventa una zona interamente africana: da un lato è possibile scorgere il degrado di un quartiere abbandonato dagli agrigentini, dall’altro però i cittadini del Senegal qui presenti non destano mai preoccupazione sotto il profilo dell’ordine pubblico. Già dagli anni ’90 la più vicina scuola elementare accoglie i figli dei primi migranti e non si segnalano problemi nella loro integrazione.

Ma adesso l’equilibrio sembra essersi rotto. E sono gli stessi senegalesi a puntare il dito contro la recente ondata migratoria: “In trent’anni mai un problema – dichiara “Papi”, come viene soprannominato dagli agrigentini che lo riconoscono quale leader storico della comunità senegalese – Ma da qualche anno a questa parte la situazione è peggiorata. È arrivato di tutto, non c’è controllo e nel quartiere si spaccia”.

L’ultimo episodio fa infuriare i senegalesi: alcuni di loro nelle scorse settimane denunciano alla Polizia lo spaccio di droga tra i vicoletti di Ravanusella compiuto da alcuni gambiani, per ritorsione giovedì sera un gruppo di giovani provenenti da questo paese africano sfonda la porta di un’abitazione e fa irruzione. Due senegalesi che in quel momento sono dentro quella casa vengono picchiati e sfregiati con alcune bottiglie di vetro rotte. Per terra, il giorno dopo, ci sono ancora i segni della colluttazione.

“Questi qui – dichiara un cittadino senegalese alludendo ai ragazzi del Gambia – Arrivano senza controllo, non stanno nemmeno nel nostro quartiere ed entrano dentro le nostre case. È inaccettabile”.

E la comunità chiede l’intervento delle forze dell’ordine: “Sta diventando una polveriera – conferma un Carabiniere giunto dopo l’ennesima segnalazione – Da qualche anno non si ragiona più”.

Uno dei pochi cittadini agrigentini rimasti nella zona, rimarca: “Riconosco il fatto che con i senegalesi non ci sono mai problemi, ma di mattina arrivano alcuni ragazzi che riforniscono di droga molti studenti che prima di andare a scuola comprano qui di tutto. E nessuno fa nulla”. Uno sfogo in comune quello di agrigentini e senegalesi: l’enorme flusso migratorio degli ultimi anni lede equilibri che, pur tra mille problematiche, vanno avanti da almeno due decenni.

La città che negli anni passati vede la trasformazione di diverse strutture ricettive in centri d’accoglienza, oggi tocca con mano gli effetti collaterali di un’immigrazione senza controllo avvenuta soprattutto dal 2011 in poi. Liti, tensioni e degrado: ecco gli spauracchi con cui convivono cittadini ed immigrati che lavorano qui dagli anni ’90.

“Guardi quel ragazzo – indica un altro senegalese con riferimento ad uno dei giovani gambiani accusati di spacciare nella zona e, forse, tra i responsabili dell’aggressione sopra denunciata – È visibilmente alterato, non dorme nemmeno qui, ma arriva e causa problemi. Nel mio paese sarebbe subito in galera, non capisco perché qui non si prendano provvedimenti”. Quel ragazzo in effetti, che può avere poco più di 18 anni, viene subito dopo controllato dai Carabinieri chiamati in zona da alcuni residenti. Si regge a malapena in piedi, i militari dell’Arma perquisiscono lo zaino, al suo interno alcune bottiglie e poi lo allontanano dall’area per evitare altre tensioni. L'indomani, dicono il giorno seguente alcuni senegalesi ai nostri microfoni, il ragazzo è di nuovo tra i vicoletti di questa zona.

È questa la quotidianità del quartiere Ravanusella, specchio di tanti altri quartieri in tutta Italia dove la “nuova” immigrazione crea problemi a tutti: agli italiani, ma anche a quei migranti arrivati da diversi anni. La richiesta di aiuto dei senegalesi alle forze dell’ordine ad Agrigento, è una viva testimonianza di tutto ciò. Alla fine la richiesta è la stessa di molti altri cittadini: vivere in sicurezza e con maggiori controlli nelle zone a rischio.




"La polizia mi ha pestato", invece non è vero. Per lui 3 anni di reclusione e 40mila euro di risarcimento
Elena Ricci
22 Marzo 2019

https://ilformat.info/la-polizia-mi-ha- ... rghANbxGNg

Fu fermato da quattro agenti della Polizia una sera di novembre 2018, all’interno di un bar ad Aosta, dove dava in escandescenze, dopo una segnalazione al 112. Con se aveva oggetti atti ad offendere. Arrestato e processato il giorno seguente per direttissima, riferì in tribunale e successivamente al pronto soccorso, di essere stato pestato dai poliziotti intervenuti. Fortunatamente le telecamere della Questura e i testimoni nel bar, hanno smentito qualsiasi forma di violenza, attestando al contrario, che lo stesso prendesse a calci e pugni le pareti, procurandosi lividi. L’uomo Mohamed Abibou, un 29enne marocchino è stato condannato per calunnia a 3 anni di reclusione e a risarcire i quattro agenti con 10mila euro ciascuno.

«a seguito delle false accuse nei confronti del collega, è stato aperto un fascicolo di indagine per lesioni, conclusosi con l’archiviazione, perché grazie alle telecamere, le menzogne sono state smentite, tanto da indurre il PM ad accusare il 29enne per calunnia» commenta così Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap).

«Questo è il motivo per il quale non smetteremo mai di chiedere di essere dotati di videocamere su divise, auto di servizio e celle di sicurezza. Posso assicurare – prosegue – che la tendenza ad accusare i colleghi che intervengono, è assai diffusa. Il delinquente sa che accusare il collega, fa in modo che questi passi da testimone a imputato in procedimento connesso, e che la sua unica preoccupazione sarà difendersi nel suo processo anziché accusare il soggetto fermato. La menzogna – conclude Paoloni – si combatte solo con la verità, e le telecamere ne sono strumento»
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mer mar 27, 2019 1:25 pm

Modena, richiedenti asilo vogliono denaro e sequestrano educatrice: denunciati
Federica Grippo - Ven, 22/03/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... nCfx_ENz9g

Cinque richiedenti asilo di origini africana ospiti di un Cas in provincia di Modena sono stati denunciati per violenza privata: gli immigrati pretendevano denaro da un'educatrice che hanno poi sequestrato all'interno centro

Un nuovo caso di violenza si è verificato in uno dei numerosi centri d'accoglienza per migranti sparsi su tutto il territorio italiano.

Si tratta questa volta di un Cas di Soliera, in provincia di Modena, che è stato teatro di uno spiacevole e grave episodio. Cinque richiedenti asilo di origine africana, ospiti della cooperativa Leone Rosso, che gestisce il centro d'accoglienza, hanno infatti importunato un'educatrice della struttura.

I cinque immigrati, quattro di nazionalità nigeriana e un gambiano, pretendevano con una certa insistenza dei soldi dall'educatrice, che svolge il compito di referente per tutte le attività quotidiane dei migranti nel Cas di Modena. I cinque giovani africani avevano infatti svolto un'attività, per quale volevano essere ricompensati con del denaro. Dopo il rifiuto della donna, i migranti l'hanno rinchiusa in una delle stanze del centro e hanno trattenuto lì l'operatrice contro la sua volontà.

Fortunamente, dopo circa un'ora di sequestro la situazione si è risolta e la donna è stata liberata, senza subire violenze. Sul posto sono intervenuti prontamente i carabinieri di Modena, che hanno identificato i cinque richiedenti asilo, denunciati a piede libero per il reato di violenza privata in concorso.

L'episodio accaduto nel centro d'accoglienza di Modena è solo l'ultimo di una lunga serie, e molto spesso, come in questo caso, ad andarci di mezzo sono proprio gli operatori che lavorano in queste cooperative, che si trovano ad affrontare situazioni pericolose e problematiche. Alcuni mesi fa, per esempio, si era verificato un caso simile a Forlì, dove a causa di un ritardo del pocket money, gli immigrati di un centro di accoglienza hanno rinchiuso un'educatrice in uno stanzino.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mar apr 02, 2019 10:09 am

Cagnolino lo morde e lui accoltella il padrone: arrestato
Martedì 2 Aprile 2019

https://www.ilgazzettino.it/italia/cron ... n5JJ7mG3f8

Accoltella il padrone del cagnolino che l'aveva morsicato: arrestato a Roma

Per vendicarsi ha accoltellato a un braccio il padrone del cane che l'aveva appena morsicato. Poteva finire assai peggio all'uomo accoltellato, mentre l'aggressore ha reagito in maniera violenta dopo che il cane di piccola taglia l'aveva morsicato a una mano causandogli poco più di un graffio. Dopo il parapiglia un immigrato afgano di 31 anni, nella Capitale senza fissa dimora e già conosciuto alle forze dell'ordine, è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo radiomobile di Roma con l'accusa di lesioni personali aggravate.

L'uomo ha litigato con un connazionale perché un cagnolino di piccola taglia, che quest'ultimo portava al seguito in via Ludovico di Savoia in zona San Giovanni, lo aveva morso. Dalle parole, il 31enne è ben presto passato ai fatti: ha estratto un coltello dalla tasca e ha colpito il proprietario del cane ad un braccio.

Una segnalazione arrivata al 112 Nue ha consentito ai carabinieri di intervenire in tempi rapidi e di bloccare l'aggressore dopo averlo disarmato. Il ferito, trasportato al pronto soccorso dell'ospedale «San Giovanni Addolorata», è stato medicato e dimesso con una prognosi di sette giorni. Il suo aggressore, invece, è stato arrestato e portato in caserma in attesa del rito direttissimo.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » mer apr 03, 2019 5:18 am

"Anche se ha ucciso, non toccarlo". Poi l'immigrato colpisce l'agente
Sergio Rame - Mar, 02/04/2019

http://www.ilgiornale.it/news/roma/anch ... LJ67_ZSxKA

Scene di quotidiana violenza a Roma. Durante un fermo, volano spintoni e pugni contro gli agenti. E l'immigrato urla pure: "Razzisti del cazzo"

"Razzisti del cazzo". L'immigrato lo urla in faccia all'agente, mentre un altro lo spintona.

I due provano a resistere al fermo sferrando pugni e divincolandosi. E gli altri stranieri che si trovano attorna fanno finta di nulla. Succede a Roma, a pochi passi da Porta Maggiore. Probabilmente il video non sarebbe circolato se non fosse stato pubblicato sulla pagina Facebook della Lega (guarda qui). Fortunatamente al termine della colluttazione, il violento viene immobilizzato dalle forze dell'ordine, ma la breve rissa la dice lunga su cosa devono affrontare quotidianamente poliziotti e carabinieri per far rispettare la sicurezza nelle strade del Paese.

"Noi non dimentichiamo queste scene - tuonano gli studenti leghisti che hanno condiviso il video su Facebook - chi semina scompiglio nelle nostre strade". Le immagini sono state riprese a Porta Maggiore, nel cuore della Capitale, e raccontano bene l'ennesima aggressione alle forze dell'ordine. Mentre un agente prova a fermare un immigrato, un altro gli urla contro: "Anche se lui ha ammazzato, tu non devi toccarlo". E ancora: "Razzisti del cazzo". Lo straniero, poi, tira prima uno spintone all'agente, quindi gli sferra un pugno dopo l'altro. I colpi non vanno a segno e il facinoroso viene prontamente immobilizzato e arrestato.

Non è la prima volta che le forze dell'ordine vengono bersagliate mentre sono in turno. Troppo spesso si trovano, infatti, ad avere a che fare con violenti e sbandati che al momento del fermo oppongono resistenza. Troppo spesso un interventi di routine finisce nel sangue. Giusto oggi un immigrato libico di 24 anni è stato denunciato a Matera con l'accusa di violenza a pubblico ufficiale per aver sferrato un calcio ad un poliziotto durante un sit in contro il trasferimento in un'altra struttura d'accoglienza. L'immigrato, un 24enne ospite del centro "Fast Motel Auxilium", ha colpito un poliziotto della scientifica sferrandogli un calcio alla gamba destra.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » ven apr 05, 2019 10:43 pm

Niente arresto per l'immigrata irregolare che ha tentato di rapire una bimba a Roma
venerdì 5 aprile 18:04
Guido Liberati

https://www.secoloditalia.it/2019/04/ni ... m=facebook

È una cittadina somala di cinquant’anni, irregolare nel territorio italiano. Senza fissa dimora, con precedenti penali, la donna che ha tentato di rapire nel centro di Roma una bambina di 21 mesi sotto gli occhi della nonna.

L’immigrata africana è stata riconosciuta e fermata dai carabinieri nei pressi della stazione metropolitana Castro Pretorio. Ma per la donna, che vanta numerosi precedenti penali, non è scattato l’arresto. La Procura ha ritenuto sufficiente una denuncia a piede libero per tentata sottrazione di minore. L’immigrata africana ha infatti precedenti per lesioni, resistenza a pubblico ufficiale e rissa.

Come riporta il quotidiano romano Il Messaggero, l’immigrata clandestina potrebbe soffrire di disagi psichici, «ma se anche fosse, quale possibilità di protezione avrebbe se non un ricovero in un reparto psichiatrico in ospedale? Posti in centri specializzati sono rari». «Ringraziamo i carabinieri per avere subito trovato e fermato questa persona pericolosa – dice la mamma della bambina – Però, ora, non vorremmo che il loro lavoro fosse vanificato. Soprattutto non vogliamo correre il rischio di rincontrare quella donna».

Il tentato rapimento di mattina e nel centro di Roma

Stava accompagnando la nipotina di 21 mesi all’asilo quando è stata avvicinata da una donna che, senza dire nulla, si è avventata sul passeggino tentando di portare via la bimba. È successo la mattina del primo aprile, alle 8,30 nel cuore del centro storico di Roma, a pochi passi dalla metro Repubblica e da un nido. A scongiurare il rapimento le urla della nonna, una 68enne romana, e l’intervento di due passanti che hanno messo in fuga la donna. Sul caso hanno indagato i carabinieri della stazione Macao che, raccolta la denuncia presentata tre ore più tardi dal papà della bimba, hanno raccolto le testimonianze e acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza in strada.
Il primo identikit: “Alta e grossa”. Censurato il colore della pelle

“Era alta e grossa”, è riuscita a dire la nonna, ancora sotto choc. Non è stata diramata invece la notizia che la rapitrice fosse “nera”. Chiaro l’intento “politicamente corretto” degli inquirenti di evitare pericolose derive xenofobe. Ma la scelta è stata azzardata. Se, nel frattempo, la signora somala avesse preso di mira qualche altro minore? Non sarebbe stato meglio diramare l’identikit completo e senza censure?
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » lun apr 08, 2019 4:25 am

Germania, “i migranti hanno commesso 16mila reati sessuali e 1500 omicidi”
lunedì, 25, marzo, 2019

http://www.imolaoggi.it/2019/03/25/germ ... sXAX4lYtcQ


In questo video, Martin Hess (AFD) affronta nel Parlamento tedesco le più recenti statistiche di Polizia sulla criminalità. A suo parere, la Germania non è più al sicuro, contrariamente alle statistiche e alla presentazione del ministro degli interni Horst Seehofer. Secondo Hess, le statistiche non “riflettono la reale situazione della sicurezza nel nostro paese”. “La verità è che la Germania sta diventando sempre più insicura“, afferma Hess.

Hess critica fortemente il ministro dell’Interno Horst Seehofer per essersi rifiutato di parlare esplicitamente della violenza dell’immigrazione in relazione alle statistiche. Questo è l’elefante nella stanza, che è “nascosto creando argomenti tabù politicamente corretti”. (PCTT)

Hess ha spiegato che la Germania è diventata più insicura, soprattutto dopo l’apertura del confine nel 2015. “Oltre 1 milione di immigranti hanno commesso 250.000 reati, 16.000 reati sessuali e 1.500 omicidi.
Non sarebbe mai successo se si fossero efficacemente protetti i nostri confini“.

Hess ha sottolineato che, soprattutto nel settore della criminalità degli immigrati, i numeri sono aumentati: “Se confrontiamo il rapporto tra vittime e carnefici, scopriamo che l’anno scorso 102 tedeschi sono stati vittime di omicidio da parte di immigrati, ma solo un singolo immigrato è stato ucciso da un tedesco.
In totale, più di 46.000 tedeschi sono diventati vittime di un crimine da parte di immigrati nel 2018. Si tratta di un aumento del 19%. Il fatto è che i tedeschi sono sempre più vittime di gravi crimini da parte degli immigrati. Tutto questo è inaccettabile e deve essere fermato.”

Hess concluso il suo discorso con le parole: “Il nostro stato costituzionale – anche questo in realtà si sta erodendo sempre di più. […] La Germania potrà tornare al sicuro solo quando la migrazione di massa illegale sarà fermata”.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » ven apr 12, 2019 6:31 am

Questi sono i clandestini!!!
ALL'ALBERGO ABUSIVO IN VIA STAEL A MILANO ,SOLO GLI ACCREDITATI POSSONO ENTRARE,MEGLI
https://www.facebook.com/saved/?list_id ... 60&cref=35

https://www.facebook.com/gaetano.ferrie ... 2411073631
Questi sono i clandestini!!!
ALL'ALBERGO ABUSIVO IN VIA STAEL A MILANO ,SOLO GLI ACCREDITATI POSSONO ENTRARE,MEGLIO ANCORA SE DELINQUENTI AGLI ARRESTI DOMICILIARI!
Guardate ed ascoltate attentamente, soprattutto la rabbia, l'odio,il risentimento, essere poi affrontato da una Donna !!!! La mia stima a Silvia Sardone.

Silvia Sardone aggredita da un immigrato: "Donna di me..a. Sei una putt..."

La consigliera regionale del Gruppo Misto Silvia Sardone, si è recata in via Da Stael a Milano per un sopralluogo in una palazzina occupata. La donna è stata spintonata, insultata e minacciata da un marocchino: “Sei una me… di donna. Una putt…”. Il tutto sarebbe avvenuto nel pomeriggio di lunedì 8 aprile. A raccontare la vicenda è stata la stessa Sardone, come riportato da Libero. Nel palazzone vivono prevalentemente pakistani e marocchini.

Il racconto di Silvia Sardone
“Ho svolto un sopralluogo e ho scoperto l’esistenza di un vero e proprio albergo illegale per clandestini. Ognuno ha la propria camera con tanto di numero e nome scritto in arabo” ha detto. Stando al suo racconto, nell’alloggio abusivo vivono circa 130 persone, compresi bambini, nella maggior parte senza documenti. Il marocchino che avrebbe aggredito la Sardone ha rivelato di essere agli arresti domiciliari, pena che starebbe scontando proprio all’interno dell’edificio. “Questi sono i personaggi che la sinistra tollera e di fatto lascia liberi di perpetrare reati previsti dal codice penale come le occupazioni abusive” ha commentato la consigliera.

Insultata e minacciata
Durante la sua visita, la Sardone sarebbe stata minacciata e ricoperta di insulti.

Un uomo l’avrebbe addirittura inseguito fino all’esterno dicendo che quella era casa sua e lei non poteva entrare. “Ecco cosa succede quando si svela lo scandalo dell’illegalità che sta dietro all’accoglienza senza freni – ha continuato la consigliera -. Sono stata insultata e minacciata solo perché volevo vedere, con i miei occhi, l’illegalità in uno stabile privato a Milano. Questi buchi neri sono inaccettabili.
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Re: Crimini e dełiti dei migranti clandestini e refuxanti

Messaggioda Berto » ven apr 19, 2019 9:13 pm

"In Marocco si usa così". E 8 immigrati lo massacrano
Federico Garau - Dom, 14/04/2019

http://www.ilgiornale.it/news/milano/mi ... efLinYfvjk


L’episodio si è verificato sabato scorso, mentre il giovane, la ragazza e due amici si trovavano sull’Alzaia Naviglio Pavese. Provvidenziale l’intervento di un vigilante ad evitare il peggio

È stato letteralmente pestato da 8 stranieri mentre con la ragazza e due amici si trovava lungo l’Alzaia Naviglio Pavese (Milano).

I fatti risalgono alla notte tra sabato e domenica scorsi, quando uno dei ragazzi viene avvicinato da un gruppo composto da 8 persone, con la classica scusa di una sigaretta. “Il mio amico risponde ‘non ce l’abbiamo’, e subito viene preso a schiaffi”, racconta la vittima sulle pagine de “Il Giorno”. “Io mi avvicino, lasciando la mia ragazza lontano, li invito ad allontanarsi ma scatta il pestaggio”. Secondo quanto riferito dal giovane si tratterebbe di 8 ragazzi definitisi “italomarocchini”, tutti intorno ai 20 anni, che hanno fatto scattare il raid punitivo dopo aver ricevuto una risposta negativa alle loro richieste, ovviamente una scusa per attaccare briga. “Ho sentito dire ‘In Marocco si usa così’. E sono partiti i colpi”.

“Il mio amico ha preso un pugno in faccia e se l’è cavata con qualche livido”, ha continuato a racconare il ragazzo. “Io ho ricevuto dei pugni e nel mentre sentivo dei colpi in testa con un oggetto che non saprei identificare. Forse una cassa jbl, ha raccontato poi chi ha assistito alla scena”.

Il violento pestaggio si è interrotto solo grazie al pronto intervento di un vigilante, che ha poi immediatamente allertato le forze dell’ordine ed il 118, mentre la vittima si trovava distesa a terra e sanguinante. “Sono stato soccorso e accompagnato al Policlinico di Milano, dove mi hanno medicato e cucito le ferite. Il giorno dopo ho sporto denuncia ai carabinieri”.

Ovvio che non si trattasse di un’aggressione motivata dall’intento di rapinare le vittime. “È stata violenza gratuita. Se avessero voluto rapinarci avrebbero potuto benissimo farlo, non hanno puntato né agli smartphone e né ai portafogli, volevano solo farci male. La mia ragazza era scioccata, cerco di farle forza”.

La paura dopo il pestaggio, comunque, rimane, così come la consapevolezza che il fatto si sarebbe potuto evitare. “Non sarebbe male se si incrementassero i controlli”.
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