Sparagagna e sparagmos (etimołoja e storia)
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http://vec.wikipedia.org/wiki/Sparagagna
La sparagagna a la vixentina la xe on piato tepego de Viçensa, fato co le costexine de mas-cio, dite apunto sparagagne.
Sparagmos
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El Misterio de li riti dionexiaghi el jera dà da la parteçipada de le bacanti a la befana (epifania totale) de Dionixo. Li riti li jera fati de note, lonsi da la çità, sora li monti e rento le foreste. Traverso el sagrefiço de la vitima (ostia) par scoartamento (sparagmos en grego) e la consumasion de la carne crua (omofaja) se realixa la comonion col dio, parké le bestie fate a toki e magnà/divorà le xe befane (epifanie) o encarnasion de Dionixo
http://en.wikipedia.org/wiki/Sparagmos
Sparagmos (Ancient Greek: σπαραγμός) refers to an ancient Dionysian ritual in which a living animal, or sometimes even a human being, would be sacrificed by being dismembered, by the tearing apart of limbs from the body. Sparagmos was frequently followed by omophagia (the eating of the raw flesh of the one dismembered). It is associated with the Maenads or Bacchantes, followers of Dionysus, and the Dionysian Mysteries.
Examples of sparagmos appear in Euripides's play The Bacchae, which concerns Dionysus and the Maenads. At one point guards sent to control the Maenads witness them pulling a live bull to pieces with their hands. Later, Dionysus lures his cousin, king Pentheus, into a forest after he bans worship of the god where he was attacked by Maenads, including his own mother Agave. The reference of his mother tearing apart his limbs is sparagmos. Similarly, Medea is said to have killed and dismembered her brother whilst fleeing with Jason and the stolen fleece in order to delay their pursuers (who would be forced to collect the remains of the prince). The Italian film director Pier Paolo Pasolini staged a sparagmos ritual as part of a long sequence near the beginning of his film Medea (1969), before dramatising the episode in which Medea kills her brother in a similar way. In Tennessee Williams's play Suddenly, Last Summer, Sebastian Venable is killed in an episode of sparagmos and omophagia.
According to some myths, Orpheus notably met this fate at the hands of the Thracian women. Interpreting the ritual through the lens of the Freudian Oedipus complex, Catherine Maxwell identifies sparagmos as a form of castration, particularly in the case of Orpheus.[1]
http://de.wikipedia.org/wiki/Sparagmos
Euripide, Le Baccanti, trad. M.Vitali, Ed. Bompiani
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Disse Agave allora: “Orsù, Baccanti disponetevi tutte intorno al tronco ed afferratelo: prendiamo quella fiera appollaiata lassù tra i rami, che non vada a rivelare i segreti cori del dio.” Mille mani afferrarono il tronco e sbarbicarono l’albero dal suolo. Pénteo, seduto là in alto, dall’alto rovinò giù a precipizio, gridando di dolore e di paura: aveva compreso ormai d’essere vicino ad una fine orrenda.
E fu sua madre, prima fra tutte, a dar inizio, quasi sacerdotessa, al sanguinoso rito, e ad avventarsi su di lui; e lui, strappate dai capelli le bende perché Agave, ugualmente infelice, lo riconoscesse e risparmiasse la sua vita, ”Madre”, le disse, e con mano tremante osò sfiorarla sulla guancia, “guardami, sono io, il figlio tuo Pénteo che tu hai partorito ad Echione, nella sua casa... abbi pietà di me, madre, ti prego, e nonostante le sue colpe, non uccidere tuo figlio!”
Quella schiumava alla bocca e roteava le pupille nello sguardo stravolto, incapace di capire ciò che doveva capire, totalmente posseduta dal dio. Le parole di lui non la raggiunsero. Lo afferrò per il braccio sinistro con entrambe le mani e, calcando il piede sul torace dell’infelice, gli staccò di schianto l’omero. Non era forza, quella: era la sovrumana facilità della mano di un dio. Dall’altra parte si accaniva mo, squarciandone le carni, Autonoe incalzava con le Baccanti in folla. Era contemporaneamente tutto un grido di tutti: lui urlava il suo strazio, per quanto respiro ancora gli restava; le Baccanti levavano il grido del trionfo. Una portava un braccio, un’altra un piede ancor calzato: biancheggiavano le costole nei fianchi scarnificati. Ognuna con le mani insanguinate lanciava in aria brandelli della carne di Pénteo... il suo corpo or non è più che pezzi sparsi sul terreno, quali ai piedi di aspre rocce, quali nel denso fogliame della selva.., non sarà facile trovarli.”
http://it.wikipedia.org/wiki/Penteo
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