Na "veneta" nata al Lido de Venesia devegnesta muxlima

Na "veneta" nata al Lido de Venesia devegnesta muxlima

Messaggioda Berto » sab ago 08, 2015 3:47 pm

Na "veneta" nata al Lido de Venesia devegnesta muxlima
viewtopic.php?f=188&t=1774

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... ivetti.jpg

El cognome Olivetti
SILVIA LAYLA OLIVETTI
https://www.youtube.com/watch?v=xFc7aXrKB48
La se ga convertesta dapò l'11 setenbare del 2001, parké la xe convinta ke le 2 tori de New York łe xe stà butà xo da ła CIA.


Oliveti
http://www.paginebianche.it/contacognome?qs=Olivetti

Piemonte 117
Lombardia 96
Marche 55
Veneto 35
Lazio 34
Emilia Romagna 21
Liguria 7
Toscana 5
Campania 4
Friuli Venezia Giulia 3
Sicilia 3
Trentino Alto Adige 1
Abruzzo 1
Sardegna 1
Molise 1
Umbria 1

Olivieri
http://www.paginebianche.it/contacognome?qs=olivieri
Olivo
http://www.paginebianche.it/contacognome?qs=olivo
Olivio
http://www.paginebianche.it/contacognome?qs=olivio
Olivaro
http://www.paginebianche.it/contacognome?qs=olivaro
Olivier
http://www.paginebianche.it/contacognome?qs=olivier
Olivar
http://www.paginebianche.it/contacognome?qs=olivar
Olivet
http://www.paginebianche.it/contacognome?qs=olivet
Olivia
http://www.paginebianche.it/contacognome?qs=olivia
Oliviaro
http://www.paginebianche.it/contacognome?qs=oliviaro
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Na "veneta" nata al Lido de Venesia devegnesta muxlima

Messaggioda Berto » sab ago 08, 2015 3:49 pm

SILVIA LAYLA OLIVETTI Chi è la donna convertita all’Islam ospite de Le invasioni barbariche
Pubblicazione: mercoledì 21 gennaio 2015
http://www.ilsussidiario.net/News/Cinem ... he/574221/

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... ivetti.jpg

Tra gli ospiti della puntata de Le invasioni barbariche in onda stasera su La 7 ci sarà anche Silvia Layla Olivetti. Nata a Venezia nel 1965, come lei stessa afferma i genitori erano sessantottini e l'hanno cresciuta secondo principi di libertà personale. L'Olivetti dichiara, infatti, che la madre le ha sempre detto che nessuno doveva avere il potere di decidere come si doveva vestire e cosa doveva pensare. Ma quando Silvia Layla si è convertita all'Islam, nel 2004, la madre non ha esitato a criticare la sua decisione e a porsi in disaccordo con la sua scelta di portare il velo.
Le critiche non arrivano solo dalla famiglia, ma sui social network e sulla pagina dedicata alla associazione dai lei istituita (Movimento per la tutela dei diritti Musulmani) non sono pochi gli utenti che la disapprovano e disprezzano anche in maniera piuttosto dura. Al contempo, però, diventa una specie di figura di riferimento per le donne musulmane, soprattutto dopo la pubblicazione di “Diversamente italiani.” Si tratta di un libro inchiesta che raccoglie al suo interno 24 storie di donne e uomini italiani cristiani che si sono convertiti all'islamismo.
In passato sulle pagine de Il Giornale, si è potuto leggere che la scrittrice è una fiancheggiatrice dell'Isis.
A far nascere questa convinzione è stata una dichiarazione della Olivetti stessa che ha chiesto all'Italia l'allontanamento dell'ambasciatore di Israele. La donna si è giustificata dicendo che la sua richiesta non era affatto un'imposizione da considerare contraria agli ebrei, ma piuttosto una condanna nei confronti dello Stato d'Israele.
Essere italiani e musulmani pare, attualmente, quasi impossibile. L'Olivetti sostiene che l'Italia si è trasformata in un Paese molto chiuso, per il quale chiunque sia musulmano deve per forza essere un fanatico e pericoloso terrorista. Anche sulla definizione di terrorista Silvia Layla Olivetti ha qualcosa da precisare. Secondo la scrittrice, infatti, terroristi possono essere considerati coloro che fanno attentati nelle metropolitane, sequestrano e decapitano persone, ma coloro che decidono di combattere per la libertà del proprio Paese non possono essere definiti in tal modo.
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Re: Na "veneta" nata al Lido de Venesia devegnesta muxlima

Messaggioda Berto » sab ago 08, 2015 3:50 pm

Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Na "veneta" nata al Lido de Venesia devegnesta muxlima

Messaggioda Berto » sab ago 08, 2015 4:14 pm

Diversamente Italiani
https://www.youtube.com/watch?v=TVXbV4njJVg
Sta "veneta taliana" kì, de l'endependensa del Veneto ła xe distante pì de ła luna.
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Re: Na "veneta" nata al Lido de Venesia devegnesta muxlima

Messaggioda Berto » dom ago 09, 2015 7:23 am

SILVIA LAYLA OLIVETTI
https://www.facebook.com/minoghecredo/p ... 6299736966
Na "veneta" nata al Lido de Venesia devegnesta muxlima

viewtopic.php?f=188&t=1774

La conta ke par l'ixlam tuti łi omani łi nase musulmani, prasiò no se trata de on convertirse ma de on ritorno a Dio, a ła vera rełijon.


Diversamente Italiani
https://www.youtube.com/watch?v=TVXbV4njJVg
Sta kì, de l'endependensa del Veneto ła xe distante pì de ła luna.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Na "veneta" nata al Lido de Venesia devegnesta muxlima

Messaggioda Berto » dom ago 09, 2015 7:30 am

https://www.facebook.com/permalink.php? ... tif_t=like
Gentile SILVIA LAYLA OLIVETTI
ho ascoltato queste due tue interviste:


SILVIA LAYLA OLIVETTI
https://www.youtube.com/watch?v=xFc7aXrKB48

Diversamente Italiani
https://www.youtube.com/watch?v=TVXbV4njJVg

Nella prima dici che ti sei convertita all'Islam dopo l'11 settembre perché hai capito che ad abbattere le due torri a New York sono stati gli stessi americani, la CIA per dare poi la colpa a l'Islam e potergli fare la guerra.
Nella seconda dici che i mussulmani in Italia sono discriminati e perseguitati.

Per me sono due enormi falsità:
per quanto "mostri" possano essere gli americani (Hiroshima, Dresda, Vietnam) non credo assolutamente che possano arrivare a massacrare la loro stessa gente con le modalità dell'11 settembre.
Sulla discriminazione persecuzione da te lamentata devo dire che stranamente non ho ancora avuto notizia di mussulmani ammazzati in Italia da fanatici cristiani o da nazionalisti italiani, mentre nei paradisiaci paesi islamici la discriminazione, la persecuzione, l'omicidio e la strage dei cristiani è quasi all'ordine del giorno.
Mi pare naturale che le genti italiche e i veneti in Veneto guardino con sana e motivata diffidenza i mussulmani presenti e anche chi come te si è convertita all'islam assumendo persino le sembianze arabe attraverso il costume di quelle terre che non è certo quello tradizionale europeo, veneto e italiano.
Mi pare che nessun cristiano, in Veneto e in area italica abbia costretto, una donna mussulmana, con la violenza e le percosse a gridare che Cristo è Dio; invece è capitato proprio il contrario come con quel marocchino che a Venezia in questi giorni è stato condannato a tre anni di prigione per violenza continuata sulla povera ragazza veneta che costringeva con le percosse a gridare: Allah è grande!
Eppoi perché i mussulmani emigrano qua nelle terre cristiane d'Europa se sono perseguitati e maltrattati, perché non se ne restano nei loro paradisi islamici, regni di pace, benessere e giustizia?

Mi sono convertita all'Islam: siamo in tanti!
https://www.youtube.com/watch?v=o0UIQ58oi7E
Silvia Layla Olivetti racconta l'Islam e la sua esperienza di fede
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Re: Na "veneta" nata al Lido de Venesia devegnesta muxlima

Messaggioda Berto » lun ago 10, 2015 4:40 pm

Silvia Layla Olivetti
https://www.facebook.com/pages/Silvia-L ... 17?fref=nf
27 luglio alle ore 15.39 •
Chissà quale nuovo tipo di caccia al musulmano andrà di moda quest'autunno, dopo le ferie estive mediatiche

Alberto Pento
Silvia Layla Olivetti ha scritto:
Chissà quale nuovo tipo di caccia al musulmano andrà di moda quest'autunno, dopo le ferie estive mediatiche.
Io penso invece a tutti i cristiani e ai mussulmani che quest'anno sono stati ammazzati dai fanatici islamici e nelle guerre tra fazioni islamiche. Poi mi viene in mente quel marocchino che a Venezia in questi giorni è stato condannato a tre anni di prigione per violenza continuata sulla povera ragazza veneta che costringeva con le percosse a gridare: Allah è grande! Che sacrilegio!

Alberto Pento
Gentile Silvia Layla Olivetti cosa mi può dire della situazione nella Repubblica CentroAfricana e delle responsabilità islamiche ossia dei mussulmani nella intricata e tragica questione?

Alberto Pento Gentile SILVIA LAYLA OLIVETTI
ho ascoltato queste due tue interviste:

SILVIA LAYLA OLIVETTI
https://www.youtube.com/watch?v=xFc7aXrKB48

Diversamente Italiani
https://www.youtube.com/watch?v=TVXbV4njJVg

Alberto Pento
Nella prima dici che ti sei convertita all'Islam dopo l'11 settembre perché hai capito che ad abbattere le due torri a New York sono stati gli stessi americani, la CIA per dare poi la colpa a l'Islam e potergli fare la guerra.
Nella seconda dici che i mussulmani in Italia sono discriminati e perseguitati.

Per me sono due enormi falsità:
per quanto "mostri" possano essere gli americani (Hiroshima, Dresda, Vietnam) non credo assolutamente che possano arrivare a massacrare la loro stessa gente con le modalità dell'11 settembre.
Sulla discriminazione persecuzione da te lamentata devo dire che stranamente non ho ancora avuto notizia di mussulmani ammazzati in Italia da fanatici cristiani o da nazionalisti italiani, mentre nei paradisiaci paesi islamici
la discriminazione, la persecuzione, l'omicidio e la strage dei cristiani è quasi all'ordine del giorno.
Mi pare naturale che le genti italiche e i veneti in Veneto guardino con sana e motivata diffidenza i mussulmani presenti e anche chi come te si è convertita all'islam assumendo persino le sembianze arabe attraverso il costume di quelle terre che non è certo quello tradizionale europeo, veneto e italiano.
Mi pare che nessun cristiano, in Veneto e in area italica abbia costretto una donna con la violenza e le percosse a gridare che Cristo è Dio; invece è capitato proprio il contrario come con quel marocchino che a Venezia in questi giorni è stato condannato a tre anni di prigione per violenza continuata sulla povera ragazza veneta che costringeva con le percosse a gridare: Allah è grande!
Eppoi perché i mussulmani emigrano qua nelle terre cristiane d'Europa se sono perseguitati e maltrattati, perché non se ne restano nei loro paradisi islamici regni di pace, benessere e giustizia?

Davide Feletti
Speri in una qualche risposta ?
Allora puoi tranquillamente metterti l' anima in pace. ..
Mi piace • Ieri alle 7.51

Alberto Pento
Non ha importanza che risponda, è importante che qualcuno legga e rifletta, se poi commenta arricchendo il dibattito o la discussione meglio per tutti. La signora Silvia è una donna veneta molto impegnata, una casa, una famiglia con un marito e tre figli, forse un lavoro extra famiglia, molti impegni sociali, culturali, religiosi e politici, non puoi pretendere che possa passare tutto il suo tempo a polemizzare su facebook. Certo è una persona di valore che cerca di migliorare se stessa e il mondo come dovremmo fare tutti. Anche lei come tutti non è perfetta e fa i suoi errori e se possiamo aiutarla a correggerli meglio, come ognuno di noi se aiutato dagli altri può correggere i propri. Suoi pregi sembrano essere la pacatezza, la semplicità, l'intelligenza, la cultura, la bontà e la forza d'animo e una buona dose di umanità ... suoi difetti una eccessiva mitizzazione dell'islam e la demonizzazione dell'occidente, dell'America in particolare e il mancato apprezzamento del cristianismo che se l'islam ha dei meriti dovrebbero non mancare anche nel cristianismo ... qualche pregiudizio e stortura ideologica. Comunque da veneta fa onore ai veneti con la sua indipendenza intellettiva più di tanti leghisti e di tanti cristiani integralisti. Eppoi bisogna aggiungere anche che sfortunatamente non tutte le persone di religione islamica sono "umane" come la signora Silvia Layla Olivetti.
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Re: Na "veneta" nata al Lido de Venesia devegnesta muxlima

Messaggioda Berto » gio ago 13, 2015 6:13 am

IL VELO CHE DEPISTA
https://www.facebook.com/permalink.php? ... ment_reply

Silvia Layla Olivetti
Al centro prelievi, ore 8 della mattina. Infermiera con sorriso in techcnicolor e tanta buona - ma sprecata - volontà:
"Signora... rie-sce a par-la-re al-me-no un po' di i-ta-lia-no?"
Io: "L'ultima volta che ci ho provato, ci sono riuscita. Oggi, considerato che mi sono buttata giù dal letto 15 minuti fa e devo ancora bere il caffè, francamente non garantisco il risultato. Ma posso provarci"



Alberto Pento
Visto ke ła siora Silvia lè nata en Veneto a Venesia e ke forse ła sa parlar ła łengoa veneta ła podea dopararla. El "bon Dio, coeło de tuti łi òmani" el parla tute łe łengoe del mondo e no lomè el latin, l'aramaego o l'arabo. E visto ke ła stà en Veneto co ła so fameja e so marì ke forse el vien da naltro continente, ła podaria ensegnargheło anca a lù, mal no ghe faria a cognosar oltre ke al tałian anca ła łengoa veneta; no parlemo dei fiołi ke łi cresaria mejo, pì armoneghi co ła xente veneta, i nativi e łi endexeni de sta tera.

Silvia Layla Olivetti
vecio, se no ti ze bon da parlar venessian puito, evita da comentar pal ostia

Alberto Pento
Mi no so venesian a so veneto vixentin e doparo ła me variansa veneto-vixentina, coeła venesiana no lè ł mia e po' no ła me piaxe tanto, ła xe màsa tałianexà. La łengoa veneta no ła xe coela venesiana ma l'anseme de tute łe varianse venete. Co te parli pensa al Dio de tuti łi omani e no lomè a coeło "privato" dei musulmani ke stando a Maometo el preferiva l'arabo. El Dio "comoun" de tuti łi omani nol ga prediłesion par na łengoa particołar ma el le dopara tute parké nol fa prefarense par coalke popoło o par coalke omo. E ła grafia ca doparo mi no lè coeła tałego-venesiana ma coeła veneto-ouropea.
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Re: Na "veneta" nata al Lido de Venesia devegnesta muxlima

Messaggioda Berto » dom ott 25, 2015 7:13 pm

Maometo secondo Silvia Layla Oliveti

https://www.facebook.com/notes/moviment ... 7608746955

IL PROFETA MUHAMMAD VISTO DA MOLTI NON MUSULMANI.
19 settembre 2012 alle ore 21:19

Conosci il Profeta Muhammad?

Il mondo ha conosciuto tante grandi personalità la cui vita e i cui insegnamenti si sono persi nella nebbia del tempo. Per molti di loro la storia ha riportato solo vaghe congetture sulla loro nascita, la loro vita, i successi o le sconfitte.

C'è un solo uomo dotato di una statura morale eccellente che ha raggiunto i livelli più alti in vari campi dell’attività umana e della cui vita pubblica e privata è stato accuratamente conservato ogni dettaglio. L'autenticità delle documentazioni sono state preservate in modo tale che esse sono garantite, non solo dalla fedeltà dei suoi seguaci ma anche da chi, influenzato dai pregiudizi, è stato critico nei suoi confronti.

E’ stato di gran lunga l’uomo più notevole che abbia mai messo piede sulla terra. Lui predicò una religione, fondò uno stato, costruì una nazione, dispose un codice morale, iniziò numerose riforme politiche e sociali, stabilì una società potente e dinamica che mise in pratica e rappresentò i suoi insegnamenti e rivoluzionò completamente il mondo dei pensieri e dei comportamenti umani per tutti i tempi.

Era un insegnante religioso, un riformatore sociale, una guida morale, un grande amministratore, un amico fedele, un compagno stupendo, un marito devoto, un padre amorevole. In lui c’era tutto questo. Nessuno è riuscito ad eguagliarlo o superarlo in alcuni di questi aspetti della vita.

“IL SUO NOME E’ MUHAMMAD”

(Pace e benedizioni su di lui)

Muhammad (pace e benedizioni su di lui) nacque in Arabia attorno all’anno ٥٧٠ d.C. Egli iniziò a predicare l’Islam, la religione della verità e della sottomissione dell’uomo all’unico Dio, Allah, all’età di ٤٠ anni, e morì a ٦٣ anni. Durante questi ٢٣ anni della sua Profezia, Muhammad (pace e benedizione su di lui) cambiò per sempre l’intera penisola arabica. Nello spazio di una generazione la maggioranza della popolazione passò dal paganesimo e dall’idolatria ad una forte fede nel puro monoteismo, dalle controversie e guerre tribali alla solidarietà nazionale e alla coesione, dall’ubriachezza e dalla depravazione alla sobrietà e alla pietà, dalla mancanza di legge e dall’anarchia ad uno stile di vita caratterizzato dalla disciplina, dall’assenza di un codice morale ad un’etica sana ed equilibrata. La storia umana non ha mai visto una trasformazione così completa della società o di un luogo prima di allora o da allora in poi e, immagina che tutte queste incredibili meraviglie si realizzarono in sole due decadi.

Il rinomato storico Lamartine, quando parlò delle essenze della grandezza umana disse con ammirazione:

١

“Se l’elevatezza di pensiero, la scarsità dei mezzi ed i risultati sbalorditivi sono i tre criteri sulla base dei quali si valuta il genio umano, chi potrebbe osare paragonare un qualsiasi grande uomo della storia moderna con Muhammad?

Gli uomini più famosi hanno generato solo guerre, leggi e imperi, hanno fondato dei poteri materiali che spesso si sono sbriciolati davanti ai loro occhi. Quest’ uomo ha scosso non solo eserciti, legislazioni, imperi, dinastie e milioni di uomini in un terzo del mondo abitato di allora, ma anche e soprattutto, gli altari, gli dei, le religioni, le idee, le credenze e le anime...”

“La sua pazienza nella vittoria, la sua ambizione, che era interamente dedicata ad un'idea ed in nessun modo diretta ad ottenere un impero; le sue preghiere infinite, le sue conversazioni mistiche con Dio, la sua morte ed il suo trionfo dopo la morte; sono la prova non di un inganno ma di una convinzione costante che gli ha dato il potere di ristabilire un dogma.

Prendendo in considerazione tutte le qualità che fanno grande un uomo, possiamo benissimo chiederci, c’è qualche altro uomo più grande di lui?”

(“Histoire de la Turquie”, Parigi ١٨٥٤, volume II, pp ٢٧٦-٧٧) Mahatma Gandhi, parlando del carattere di Muhammad (pace e benedizione

su di lui) disse nella "Giovane India":

“Ho voluto saperne di più su colui che detiene oggi l’indiscussa influenza sui cuori di milioni di persone.....E sono convinto che non fu la spada a conquistare un posto per l’Islam nella vita di allora. Era la rigorosa semplicità, la modestia assoluta del Profeta, lo scrupoloso rispetto per le sue promesse, la sua devozione intensa per i suoi compagni e i membri della sua comunità, il suo coraggio, l’assenza di paura, la sua fiducia assoluta in Dio e nella propria missione. Queste cose e non la spada hanno loro aperto le porte ed hanno loro permesso di superare ogni ostacolo. Quando ho chiuso il secondo volume (della biografia del Profeta), ero dispiaciuto che non ci fosse altro da leggere sulla vita di questo grande uomo.”

Thomas Carlyle, nel suo Heroes and Hero-Worship, era assolutamente stupito di "Come un uomo da solo avesse potuto unire, in meno di vent’anni, delle tribù di beduini nomadi in guerra tra loro per formare la nazione più potente e civilizzata.”

٢

“Ci dovremmo vergognare di tutte le menzogne che in Occidente sono state intenzionalmente scagliate con tanto ardore contro quest’uomo (Muhammad) ”.

Il poeta tedesco, Wolfgang Göthe, disse: "Ho cercato nella storia un esempio di modello umano e l'ho trovato in Muhammad.".

Diwan Chand Sharma scrisse: “Muhammad era l’anima della bontà e la sua influenza era sentita e mai dimenticata da quelli intorno a lui.” (D.C. Sharma, Il Profeta dell’est, Calcutta, ١٩٣٥, pp.١٢)

Muhammad (pace e benedizioni su di lui) non fu altro che un essere umano. Egli fu un uomo con una nobile missione, quella di unire l’umanità intera alla sottomissione di un Unico e Solo Dio, Allah, e di insegnare loro la via per condurre una vita basata sui Suoi comandamenti. Lui si descrisse sempre come “un servo e Messaggero di Dio”, ed ogni sua azione ne era la testimonianza.

L' Enciclopedia Britannica afferma: “....sono tanti i particolari nelle fonti iniziali che indicano come egli fosse un uomo onesto e retto che aveva guadagnato il rispetto e la lealtà di altri che, al pari di lui, erano uomini retti ed onesti.”

BERNARD SHAW, parlando di Muhammad (pace e benedizione su di lui), disse: “Egli deve essere chiamato il Salvatore dell’Umanità. Io credo che se un uomo come Muhammed dovesse assumere il comando del mondo moderno, riuscirebbe a risolverne i problemi e ad apportarvi la pace e la serenità di cui ha bisogno.”

(L’Islam autentico, Singapore, Volume , No. X ١٩٣٦)

Il mondo non ha esitato ad esaltare gli individui, le cui vite e le cui missioni si sono perse nella leggenda, fino a farne, di alcuni di loro, degli dèi. Storicamente parlando, nessuno di questi personaggi ha realizzato una parte, neppure minima, di quello che ha fatto Muhammad. Muhammad (pace e benedizioni su di lui) e/o i suoi seguaci non sostennero mai che egli fosse un figlio di Dio, una divinità reincarnata o un uomo con una natura divina ma è sempre stato considerato, e lo è ancor oggi, solo come un messaggero umano scelto da Dio.

E' un dato di fatto che Muhammad (pace e benedizioni su di lui) è l'ultimo dei profeti che sono stati inviati ad un popolo in tempi e luoghi diversi sin dall'inizio della vita del genere umano sulla Terra. Gli insegnamenti e le leggi che Allah l'Onnipotente gli rivelò permisero di realizzare una società che non ha trovato eguali né prima né dopo di lui, eccetto tra quelli che continuarono ad agire secondo il suo esempio.

٣

Nelle parole del professore Hurgronje: “La lega di nazioni fondata dal Profeta dell’Islam ha posto il principio di unità internazionale e di fratellanza umana su basi universali, per cui essa puo’ considerarsi un modello per le altre nazioni, benché nessuna di loro, finora, abbia realizzato qualcosa di simile.".

Sarojini Naidu, una famosa poetessa indiana, disse parlando del tema dell'uguaglianza degli esseri umani davanti a Dio nell’Islam: “L’Islam fu la prima religione che predicò ed esercitò la democrazia; poiché nelle moschee, quando il richiamo alla preghiera si sente e i fedeli sono riuniti insieme, la democrazia dell'Islam prende forma cinque volte al giorno quando il contadino e il re si inginocchiano fianco a fianco e affermano: “Iddio è grande!. Sono stata colpita più e più volte da questa unità indivisibile dell’Islam che rende istintivamente un uomo un fratello per ľaltro. ” (S. Naidu, Ideali dell’Islam, nel video Speeches – Writings, Madras, ١٩١٨, p. ١٦٩).

Edward Gibbon e Simon Ockley, parlando della professione di fede dell’Islam scrissero: “io credo in un solo Dio e Muhammad è il Messaggero di Dio è la semplice e invariabile professione di fede dell’Islam. L’immagine intellettuale della divinità non è mai stata degradata da alcun idolo visibile; l’onore del Profeta non ha mai trasgredito la misura della virtù umana e i suoi precetti viventi hanno trattenuto la gratitudine dei suoi discepoli all’interno dei limiti della ragione e della religione.” (“Storia dell'impero Saraceno”, Londra,

١٨٧٠, p. ٥٤) E' risaputo che Muhammad (pace e benedizioni su di lui) era analfabeta ed ebbe una vita molto tranquilla prima di annunciare la sua missione di profeta al mondo all’età di quarant’anni.

Non è forse una prova inconfutabile del suo essere Messaggero di Dio il fatto che, pur essendo analfabeta, tutti in Arabia si alzavano in piedi meravigliati e in ammirazione quando egli iniziava a predicare il messaggio divino, stregati dalla sua straordinaria eloquenza?

Da allora e fino ad oggi nessuno, nemmeno i più grandi poeti arabi, i predicatori ed oratori del più alto calibro, è riuscito a produrre qualcosa di simile al Corano. Inoltre, come avrebbe potuto conoscere, il Profeta illetterato, tutte quelle informazioni sulla natura dell’universo che solo la scienza moderna, grazie a tecnologie sofisticate, è riuscita a scoprire?

Il Professor Keith Moore riportò nel suo libro 'Lo Sviluppo Umano': "Mi sembra chiaro che queste nozioni siano giunte a Muhammad da parte di Dio, poiché la maggior parte di tali informazioni sono state scoperte molti secoli dopo e questo per me è una prova che Muhammad è stato davvero un messaggero di Dio"

Oggi dopo un lasso di tempo di quattordici secoli, la vita e gli insegnamenti di Muhammad(pace e benedizione su di lui) ci sono pervenuti integralmente, senza alcuna interpolazione o alterazione. Offrono la stessa speranza

٤

immortale di trattare molte malattie dell'umanità come fecero quando era vivo. Ciò non è una pretesa dei seguaci di Muhammad (pace e benedizioni su di lui), ma la conclusione inevitabile di una serie di studi critici e imparziali della storia umana.

K.S. Ramakrishna Rao, un Professore indiano di Filosofia, nel suo opuscolo 'Muhammad, il Profeta dell'Islam' lo definisce 'il modello perfetto per la vita degli essere umani'. Il professore Ramakrishna Rao spiegò il suo punto di vista : "La personalità di Muhammad è troppo difficile da rappresentare nella sua interezza e verità. La si può cogliere solo come una successione di scene e di ruoli. Esiste Muhammad, il Profeta. Esiste Muhammad, il Commerciante; Muhammad il Legislatore, Muhammad l'Oratore, Muhammad il Riformatore, Muhammad il Rifugio degli Orfani, Muhammad il Protettore degli Schiavi, Muhammad l'Emancipatore delle Donne, Muhammad il Giudice. In tutti questi magnifici ruoli, e settori dell'attivita umana, egli è come un eroe."

Il Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) fu davvero sorprendente sotto tutti gli aspetti. Egli consegnò un messaggio per un modo di vivere completo ed equilibrato che investe tutti i momenti della giornata e della vita di un essere umano e chi lo segue, trova la pace in questa vita e nell’altra.

Sebbene Muhammad (pace e benedizioni su di lui) sia profondamente amato, reverito ed emulato dai Musulmani, egli NON è oggetto di adorazione da parte dei musulmani.

"Alla morte di Muhammad tentarono di divinizzarlo, ma l'uomo che stava per diventare il suo successore rimosse l'isteria con uno dei più nobili discorsi nella storia religiosa:'Se c'è qualcuno tra voi che adora Muhammad, sappia che Muhammad è morto, ma se è Allah che adorate, ebbene sappiate che Egli vive in eterno.' " [James A. Michener, 'Islam: La religione Incompresa', Nel Reader's Digest (Edizione Amaricana) del Maggio ١٩٥٥, pp. ٦٨-٧٠].

Alcuni insegnamenti del Profeta:

Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) disse: "Io e l'uomo che alleva un orfano saremo così nel Paradiso -unendo la punta dell'indice e del medio".

Il Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) disse: "Mentre procedeva lungo una via, un uomo trovò un ramo di spine sulla strada e lo buttó di lato; Allah gli rese grazie e lo perdonò".

٥

Disse anche: "chi è credente in Allah e nel Giorno del Giudizio non arrechi danno al suo vicino, chi è credente in Allah e nel Giorno del Giudizio tratti l'ospite con generosità".

Ibn Mas'ûd riferì: "Durante un viaggio in compagnia del Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui), quest'ultimo si allontanò un po' dall'accampamento. In quel momento, vedemmo un uccello con due uccellini di cui ci impossessammo. L'uccello ci volò intorno finché tornò il Profeta (pace e benedizioni su di lui), che ci chiese: "Chi ha afflitto questo uccello levandogli i suoi piccoli?". Rendetegli il suo piccolo!"

Abu Hurayra riferì che il Profeta (pace e benedizioni su di lui) disse che un uomo diede da bere ad un cane e per questa buona azione Allah perdonò i suoi peccati. Fu chiesto al Profeta (pace e benedizioni su di lui): “Messaggero di Allah, saremo ricompensati per la gentilezza verso gli animali?” Egli disse: {Esiste una ricompensa per la gentilezza verso ogni forma di vita, animale o umana.}

Per concludere, non c'è stato essere umano che sia venuto a conoscenza dell' esistenza del grande Profeta che non abbia scritto o parlato di lui . Né c'è stato essere umano, che abbia direttamente o indirettamente avuto a che fare con lui, sia esso un sostenitore o un avversario, che non abbia riconosciuto la sua personalità magnetica e le sue incomparabili virtù morali. Non è arrivata l'ora di sapere di più su questa straordinaria personalità, che ha influenzato la vita di milioni di persone negli ultimi millequattrocento anni?


Comenti

Nicola Maria D'Amico
Silvia certamente tu sei una persona perbene e quindi penso che sia intellettualmente onesta. Riconosci che il peggior nemico lo avete in casa. Sono quegli scellerati che non hanno nè fede nè credo sono soltanto scellerati. E la razza degli scellerati non ha mai avuto nè fede nè credo alcuno, nè razza nè colore.
20 settembre 2012

Movimento per la tutela dei diritti dei Musulmani
Movimento per la tutela dei diritti dei Musulmani Gentile Nicola D'Amico, lei ha ragione su molti punti, purtroppo al di fuori dei territori occidentali dove nonostante una crisi forte che attanaglia quasi tutte le categorie senza distinzione di razza e credo, nelle zone calde del pianeta dove vige una tale instabilità politica e sociale tipica di paesi tormentati da decennali dittature e da guerre ancora in corso certe reazioni violente non condivisibili e assolutamente da condannare sono tuttavia fisiologiche, la classica goccia che fa traboccare il vaso, questo non vuole giustificarle, ma solo comprendere le cause di fenomeni che non siamo stati in grado di arginare e controllare e possiamo in rispetto degli insegnamenti dell'Islam, solo condannare. Cercherò di tradurre alcune fatawa di grandi sapienti che proprio con forza condannano tali atti di violenza come manifestazioni di tradimento dei principi dell'Islam. Sebbene molte delle nostre azioni volte a "disinnescare quelle mine vaganti umani" che sono certi confratelli che tradiscono con i loro atti e crimini ogni senso della loro solo cartacea e formale appartenenza all'Islam, queste non sono pubblicizzate e propagandate perché non abbiamo un Ministero della Propaganda così ben attrezzato da condannare altre Propagande ideologiche ben più economicamente e ideologicamente attrezzate delle nostre. Cerchiamo di fare del nostro meglio con i nostri mezzi e agendo sempre e comunque nel rispetto delle leggi, e di quelli i principi etici universali che sono condivisi da tutte le fedi e dal senso comune. Riteniamo che il vilipendio e l'offesa all'altrui dignità non solo religiosa, ma più in generale, umana, costituiscano reati alla libertà individuale dell'essere rispettati, del non essere offesi e del fatto che la libertà propria non deve ledere quella altrui. Detto questo mi creda la stanchezza nei confronti dei tanti luoghi comuni che certi nostri confratelli anziché smentire rafforzano è tanta e ci duole del poco che riusciamo a fare. Perché anche i musulmani violenti e criminali offendono il nostro Profeta (PBSL) tradendo il suo esempio e il suo messaggio. Distinti Saluti Il Presidente.


Alberto Pento
A, B, C, D

A

Scusatemi se non concordo:

1) Non tutti gli uomini credono che Maometto sia un Profeta
2) Non tutti gli uomini credono che i Profeti possano ascoltare la voce di Dio meglio di come possono ascoltarla tutti gli altri uomini
3) Non tutti gli uomini credono che Dio parli di preferenza a qualche uomo in particolare
4) Non tutti gli uomini credono che il Corano sia la voce di Dio
5) Io credo che l'Islam non sia altro che una ideologia religiosa "pagana" come l'Ebraismo e il Cristianismo e ogni altra ideologia religiosa del mondo

Credo che chi non concorda con queste credenze religiose abbia tutto il diritto di dirlo pubblicamente e ad alta voce senza rischiare di essere perseguitato, imprigionato e ucciso.

Per una carta universale dei diritti religiosi e spirituali
Carta ogneversal dei diriti rełijoxi e spirituałi
viewtopic.php?f=24&t=1788

Carta ogneversal dei diriti rełijoxi e spirituałi
https://www.facebook.com/minoghecredo/p ... 2349278361

B

Nella descrizione del personaggio Maometto, posta all'inizio dell'articolo è scritto:
...
"Era un insegnante religioso, un riformatore sociale, una guida morale, un grande amministratore, un amico fedele, un compagno stupendo, un marito devoto, un padre amorevole. In lui c’era tutto questo. Nessuno è riuscito ad eguagliarlo o superarlo in alcuni di questi aspetti della vita."
...


Beh a mio parere, da questo elenco di "caratteristiche e virtù" mancano alcuni tratti importanti, manca il tratto politico militare e violento di Maometto, manca il racconto delle sue geste guerresche e delle stragi di altri uomini e genti, diversamente religiose, da lui ordinate e compiute.


C

Non condivido affatto l'idea, la convinzione espressa nell'articolo che Maometto sia stato l'uomo migliore che sia apparso sulla terra e nemmeno che sia stato tra i migliori.

D

Io non credo che Maometto sia stato un esempio di virtù e di perfezione e che abbia portato nel mondo la pace e la giustizia, basta leggere la sua storia e quella dell'espansione e della diffusione dell'Islam.

Chiedo scusa ma questo è quanto mi sento di dire apertamente con il cuore in mano.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Na "veneta" nata al Lido de Venesia devegnesta muxlima

Messaggioda Berto » dom nov 29, 2015 3:58 pm

Orgogliosa di quel che ho detto, a dispetto delle strumentalizzazioni, e di come l'ho detto

https://www.facebook.com/Silvia-Layla-O ... 1221240717


Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... -parte.jpg

http://www.video.mediaset.it/video/dall ... 78217.html

Gentile Silvia ho ascoltato con attenzione le sue parole nel confronto televisivo e l'impressione avuta è che lei sia stata ambigua, incoerente e contradittoria sia su l'IS (nonostante il suo distinguo finale tra l'IS e i siriani partigiani), sia su Israele e gli ebrei (nonostante il suo distinguo tra governo e popolo israeliano), sia sull'Islam come Religione di Pace e non di Guerra.
Anch'io come lei che non riconosce alcuna divinità a Cristo e al Crocefisso non riconosco alcuna divinità ad Allah, alla sua parola scritta nel Corano e nessuna santità a Maometto che lei invece considera l'uomo migliore che sia apparso sulla faccia della terra ed esempio per tutti mussulmani.
Gli uomini, i popoli, i governi e anche i santi non sono perfetti, però nella loro imperfezione vi è una diversità di gradazione e non credo proprio che lungo questa scala graduata i palestinesi siano i meno imperfetti e i più buoni (vittime) e gli israeliani i più imperfetti e i più cattivi (carnefici). In Israele vivono molti palestinesi che si sono ben integrati e che non odiano ma che apprezzano gli ebrei; palestinesi che non sono perseguitati dagli israeliani, mentre in Palestina di ebrei non se ne trova nemmeno uno. Sulla formazione di Israele, certo le vicende non sono state rose e viole, però non lo sono state nemmeno nella islamizzazione della Palestina durante l'espansione militare, violenta e sterminante dell'impero islamico. Ricordo che un tempo e per millenni la terra israeliana è stata ebraica e per secoli anche cristiana e molto prima che nascesse Maometto.
Sulla questione se l'Islam è religione di pace o di guerra bastano i fatti storici dell'espansione islamica fin dalla sua origine, la vita di Maometto con le sue gesta e i suoi crimini e quanto scritto nel Corano a contraddire la sua affermazione che l'Islam è religione di pace. Sullo scontro di civiltà posso soltanto dire che è sbagliata l'asserzione in quanto lo scontro è tra la civiltà umana dell'occidente (con tutte le sue imperfezione e inadeguatezze) e l'inciviltà teocratica islamica (con tutte le sue perfezioni divine idolatre).
L'IS sta a dimostrarlo:
Il Califfo, Abu Bakr al Baghdadi, mesi oro sono, ha fatto circolare su internet un audiomessaggio di 34 minuti registrato probabilmente a fine aprile in cui, tra le altre cose, ricorda l’interpretazione dell’islam a cui aderisce il gruppo che lui comanda. “L’islam non è una religione di pace, è una religione di guerra – dice – e il profeta Maometto fu mandato su questa terra con la spada”.
E sulla possibilità di una coabitazione pacifica con ebrei e cristiani dice: “Assolutamente impossibile, perché non ci sarà mai pace, loro tenteranno sempre di farci fare quello che vogliono, rinunciare all’islam”. Così è stato fin dalla comparsa di Maometto con la sua eresia idolatra, circa 1400 anni fa quando ha incominciato a sterminare ebrei, cristiani, zoroastriani e tutti gli altri diversamente religiosi.

Non una parola sulle chiese cristiane distrutte e per i cristiani sterminati, stuprati, torturati, seviziati, depredati e costretti all'abiura o all'esilio da quelli dell'IS perché cani infedeli.
Non una parola nemmeno sullo sterminio degli Yazidi.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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