Vicenza, istigava bimbi all’odio: espulso imam1 ottobre 2015
http://www.vvox.it/2015/10/01/vicenza-i ... pulso-imamSofiane Mezzerreg un imam algerino di 36 anni, residente in provincia di Vicenza, è stato espulso dalla Polizia in esecuzione di un provvedimento dal Ministero dell’Interno per motivi di ordine pubblico. All’origine dell’espulsione un fatto accaduto il 21 gennaio scorso in una scuola elementare della provincia: nel corso di una lezione di educazione musicale alcuni alunni della classe quinta di origine magrebina e di fede islamica si tapparono le orecchie per non sentire la melodia. Motivarono il gesto con gli insegnamenti ricevuti dall’imam del centro islamico che frequentavano, in base alle quali ascoltare musica e utilizzare strumenti musicali costituiva peccato. Secondo le accuse, l’uomo avrebbe indotto i piccoli fedeli ad assumere comportamenti palesemente ostili alla cultura occidentale e a manifestare il desiderio, una volta divenuti adulti, di compiere gesti eclatanti anche con l’uso delle armi. Gli investigatori sottolineano che dopo l’episodio nella scuola gli alunni, richiamati dai docenti, non hanno più reagito negativamente alle lezioni di educazione musicale.
Mezzerreg, sposato e padre di tre figli, era organizzatore e relatore di vari incontri religiosi e culturali. Si trovava in Italia dal 2002, grazie ad un permesso di soggiorno rilasciato dalla Questura di Udine, città friulana dove aveva svolto il ruolo di imam prima di trasferirsi nel vicentino alla fine del 2013. La sede della sua attività era il centro islamico culturale “Guida Retta” di Schio (Vicenza), dove operava da molti anni. Durante le indagini, svolte in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri su indicazione del Ministero degli Interni, è emerso che l’algerino manteneva strette relazioni con esponenti del mondo islamico di orientamento «marcatamente radicale», soggetti dediti «alla promozione di principi originari dell’Islam ed alla diffusione dell’ideologia salafita». Incontri anche diretti che l’algerino avrebbe avuto soprattutto fuori dei confini del Veneto e anche all’estero, in particolare in Francia. Inoltre l’uomo non aveva alcun tipo di rapporto con cittadini italiani se non convertiti all’Islam. Anche questi contatti hanno portato alla decisione del Ministero di espellerlo dall’Italia. Al suo arrivo al porto di Civitavecchia (Roma), da dove poi è stato reimbarcato per Tunisi, con lui c’erano anche la moglie e i tre figli, al ritorno da un periodo di vacanza. La donna, pur potendo restare in Italia con i bambini in quanto non colpita dal provvedimento, ha preferito tornare in patria con il marito, perché in Algeria abitano i genitori e i fratelli dell’uomo.
http://www.vicenzapiu.com/leggi/iman-es ... terrorismo Il questore di Vicenza, Gaetano Gianpietro, è intervenuto in merito sull'espulsione dall'Italia dell'imam, il 36enne Sofiane Mezerreg che lavorava al centro islamico Guida Retta in via Venezia a Schio, che abbiamo annunciato questa mattina con i dettagli forniti dal direttore della Digos, Nevio Di Vincenzo. Il questore ha tenuto a precisare che "si tratta di un provvedimento di carattere preventivo, quindi non per motivi terroristici: è perciò un'azione preventiva per anticipare eventuali problemi di terrorismo".
"Vogliamo rassicurare i cittadini - continua Gianpietro - sulla presenza di stranieri nel territorio vicentino; con questa operazione siamo andati a valutare un'azione di carattere politico-religioso in merito all'educazione che limitava la possibilità di alcuni ragazzi di svolgere a pieno l'attività scolastica e di integrarsi al meglio nella società vicentina. Si tratta di un caso isolato, che riguarda un numero limitato di persone, ma che poteva creare problemi per il futuro".
Il vice questore aggiunto Di Vincenzo ha aggiunto che: "abbiamo appurato che molte persone che frequentavano il centro culturale religioso non condividevano le posizioni dell'iman. Per la questione musicale, infine, si tratta di contenuti trasmessi della scuola italiana travisati da una cultura islamica radicale".
Espulso imam Vicenza, vietò ai bambini di ascoltare musicahttp://www.liberoquotidiano.it/news/cro ... to-ai.htmlVicenza, 1 ott. (AdnKronos) - Espulso l'algerino di 36 anni, imam in un comune del Vicentino, che vietò ai bambini di fede islamica di ascoltare la musica a scuola. Il provvedimento, emesso dal ministero dell'Interno per “motivi di ordine pubblico”, è stato eseguito ieri sera dalla Polizia di Stato.
L’episodio da cui ha avuto origine l'espulsione è accaduto il 21 gennaio 2015, in una scuola elementare della provincia, quando, nel corso di una lezione scolastica di educazione musicale, alcuni alunni della classe quinta, bambini di 10 anni tutti di origine magrebina e di fede islamica, si tapparono le orecchie per non sentire la musica.
Le motivazioni addotte dagli stessi alunni richiamavano gli insegnamenti ricevuti dall’imam del centro islamico da loro frequentato, il quale, nelle lezioni coraniche che comunemente presiedeva, aveva predicato che ascoltare musica e utilizzare strumenti musicali costituisce peccato.
Dopo l’accaduto, la Digos della Questura di Vicenza, diretta dal Vice Questore Aggiunto Nevio Di Vincenza, ha avviato serrate e riservate indagini sul conto dell'imam che hanno comprovato la veridicità dell’accaduto. Dalle indagini è altresì emerso che l’algerino "aveva ormai da tempo abbracciato l’ideologia islamica salafita e che in qualità di imam del centro islamico costituiva un carismatico punto di riferimento per la comunità, dimostrandosi particolarmente attivo nell’indottrinamento dei fedeli su posizioni marcatamente radicali".
Dalle indagini sono emerse inoltre "incisive ed autorevoli forme di convincimento nei confronti di minori di fede islamica", che venivano indotti "ad assumere comportamenti palesemente ostili alla cultura occidentale e a manifestare il desiderio di poter compiere in futuro finanche gesti eclatanti, anche violenti e con l’uso delle armi una volta diventati adulti".
Secondo gli investigatori, l'algerino manteneva strette relazioni "con esponenti del mondo islamico di orientamento marcatamente radicale e dediti alla promozione di principi originari dell’Islam e alla diffusione dell’ideologia salafita (verosimilmente anche all’insaputa del resto delle comunità)".
L'imam, inoltre, "non intratteneva rapporti con cittadini italiani, se non con quelli convertiti all’Islam, rifuggendo qualsiasi forma di integrazione con la società italiana. Nonostante, quindi, l’interessato si trovasse in Italia dal 2002 (titolare di permesso di soggiorno di lungo periodo rilasciato dalla Questura di Udine dove aveva svolto le funzioni di imam presso quella comunità islamica, si era poi trasferito nel vicentino dalla fine del 2013), non risultava inserito nel contesto sociale di riferimento".
Il quadro complessivo raccolto dalla Digis di Vicenza ha comportato l’emissione del provvedimento di espulsione da parte del Ministero dell'Interno, "ritenendo lo straniero una minaccia per la sicurezza dello Stato".
L’espulsione è stata di fatto eseguita mediante respingimento alla frontiera marittima di Civitavecchia da parte della Polizia di Frontiera. Infatti, l’algerino, per il periodo estivo (e prima dell’emissione del provvedimento), era tornato in patria per un breve soggiorno e ieri pomeriggio è stato fermato al rientro in Italia, dopo il viaggio in nave da Tunisi. L'uomo, al quale è stata notificata l’espulsione ai controlli di frontiera, è quindi stato respinto nel Paese di provenienza mediante reimbarco su motonave diretta a Tunisi, partita da Civitavecchia in serata. Per dieci anni non potrà rientrare in Italia, pena la reclusione da uno a quattro anni.
Veneto, espulso imam estremistaFrancesco Dal Mas
2 ottobre 2015
http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/V ... ista-.aspxPredicava l’islam radicale ai bambini, aveva frequentazioni poco raccomandabili con soggetti, in Italia e all’estero, dediti al fondamentalismo. Nulla a che vedere con il terrorismo, come precisano in questura a Vicenza, ma per motivi di sicurezza e ordine pubblico è stato espulso. Un atto preventivo. «Ascoltare musica e utilizzare strumenti musicali è peccato», ripeteva Sofiane Mezzereg, algerino di 36 anni, imam della moschea di Schio, ai bambini e ai ragazzi durante le lezioni coraniche. Accade così che tre di quei bimbi, in quinta elementare, si tappino le orecchie durante una lezione di educazione musicale. La maestra, sorpresa, prova a chiedere e viene a conoscere il risvolto. Segnala l’accaduto a chi di dovere e scattano altre indagini, di Digos insieme ai Carabinieri, e si scopre che quell’imam frequenta ambienti poco raccomandabili.
L’altro ieri Mezzereg è stato fermato a Civitavecchia, di ritorno dalle vacanze con moglie e tre figli, e gli è stata consegnato il foglio di espulsione, per decisione del ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Che così spiega: «In Italia si può pregare liberamente e noi sappiamo distinguere chi prega da chi spara. Nessuno, però, può predicare violenza e odio. Per questo, ho espulso l’imam di Schio». Durante le indagini è emerso che l’algerino manteneva strette relazioni con esponenti del mondo islamico di orientamento «marcatamente radicale», soggetti – è stato spiegato ieri dal questore Gaetano Giampietro e dal dirigente della Digos, Nevio di Vincenzo – dediti «alla promozione di principi originari dell’Islam e alla diffusione dell’ideologia salafita». Incontri anche diretti che l’algerino avrebbe avuto soprattutto fuori dei confini del Veneto e all’estero, in particolare in Francia. Il capo della Questura ha tenuto a precisare che «il caso è isolato» e che, comunque, non si configurano ipotesi di terrorismo.
L’algerino è in Italia dal 2002, prima a Udine, come imam, e poi a Vicenza da due anni. Proveniente da Tunisi a bordo di una motonave, a Civitavecchia è stato sottoposto ai controlli di frontiera, gli è stata notificata l’espulsione e, quindi, reimbarcato sulla stessa motonave. Per dieci anni non potrà rientrare in Italia, pena la reclusione da uno a quattro anni. Con lui c’erano anche la moglie e i tre figlioletti: la donna, pur potendo restare in Italia con i bambini in quanto non colpita dal provvedimento, ha preferito tornare in patria con il marito.
Le indagini hanno rilevato che l’uomo sollecitava i piccoli ad assumere comportamenti palesemente ostili verso la cultura occidentale e a manifestare il desiderio di poter compiere in futuro anche gesti eclatanti, pure violenti e con l’uso delle armi, una volta diventati adulti. «Chi predica e pratica l’intolleranza o la violenza, in Veneto non trova posto – ha commentato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia – chi cerca e chiede una reale integrazione, basata sulla reciprocità, la trova da anni e continuerà a trovarla, come dimostrano i 517.000 stranieri residenti e perfettamente integrati. La cacciata di questo imam irrispettoso e prepotente era un atto doveroso che condivido in pieno».
L'imam de Skio el predegava ła viołensa e ła so comounedà xlamega ła nega el fato e ła ło difendehttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 10/146.jpg http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 10/226.jpg http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 10/320.jpghttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 10/419.jpg http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 10/515.jpg http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 10/610.jpg http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 10/713.jpghttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /10/87.jpghttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /10/94.jpghttp://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 10/101.jpg