Persecusion de: cristiani, pagani, ebrei, musulmani, atei

Persecusion de: cristiani, pagani, ebrei, musulmani, atei

Messaggioda Berto » ven gen 16, 2015 8:53 am

Persecusion dei cristiani, dei pagani, de łi ebrei, dei musulmani, de łi atei e de łi apostati, de łi raxianti (ereteghi), dei coki.
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Persecusion
http://it.wikipedia.org/wiki/Persecuzione
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Persecusion d. cristiani, d. pagani, d. ebrei, d. musulm

Messaggioda Berto » ven gen 16, 2015 8:54 am

Persecusion dei cristiani

http://it.wikipedia.org/wiki/Persecuzione_dei_cristiani
Le persecuzioni dei cristiani sono un fenomeno oppressivo contro comunità e persone di fede cristiana.
Nel corso della storia i cristiani morti per la loro fede sono stimati in circa settanta milioni, di cui quarantacinque milioni solo nel XX secolo.

Le prime comunità cristiane incontrarono presto l'ostilità del mondo esterno. Le notizie che ci sono giunte sui primissimi anni del cristianesimo provengono principalmente dal Nuovo Testamento. Secondo quanto riportato dagli Atti degli Apostoli, in particolare, le autorità ebraiche di Gerusalemme avversarono fin dall'inizio i primi cristiani e tentarono con vari mezzi di impedirne la predicazione. Tra le vittime di queste prime persecuzioni vi furono Stefano, lapidato per blasfemia per aver affermato la divinità di Cristo (Atti 6,8-7,60), e l'apostolo Giacomo, fatto giustiziare dal re Erode Agrippa (Atti 12,1-2), mentre Pietro si salvò fuggendo da Gerusalemme. Anche in altre città, dentro e fuori dalla Palestina, le comunità ebraiche preesistenti si opposero alla diffusione del cristianesimo e Paolo in particolare ne fu spesso il bersaglio: nelle sue lettere racconta di essere stato più volte frustato, bastonato e persino lapidato.

Persecuzioni nell'impero romano

La persecuzione di Nerone, riportata anche da Tacito, scoppiò nel 64 quando i cristiani furono accusati di avere appiccato il Grande incendio di Roma che distrusse gran parte della città di Roma. In questa persecuzione furono uccisi gli apostoli Pietro e Paolo.

Nei successivi due secoli e mezzo il cristianesimo rimase sempre formalmente una religione illecita punibile con le massime pene: i suoi fedeli venivano accusati, in particolare, di empietà in quanto si rifiutavano di compiere i sacrifici, obbligatori per legge, agli dei della religione romana ufficiale[5]. Rispetto a questa il cristianesimo appariva una forma di "ateismo", in quanto rinnegava ogni divinità tradizionale; si trattava quindi di una minaccia alla pax deorum ed alla stessa autorità dell'imperatore che doveva garantirla. Altri vi vedevano una superstitio, cioè una devozione irrazionale venata di magia, come altre che erano parimenti perseguitate o lo erano state. La volontà di liquidare il Cristianesimo, considerato una "deleteria superstizione", emerge comunque dalla testimonianza di Plinio il Giovane che, in relazione alle persone accusate di essere cristiani e interrogate sotto tortura, scrive: "se perseveravano, ordinavano che fossero messi a morte".

Tuttavia fino al 250 non furono ricercati attivamente: questo consentì la diffusione del cristianesimo, ma in comunità semiclandestine che, anche per le particolari norme morali e familiari, erano oggetto di una accesa intolleranza popolare. Le persecuzioni consistevano per lo più in attacchi violenti, più o meno assecondati dalle autorità locali, verso i cristiani fatti capri espiatori di qualcosa.

Salito al trono in un periodo di grave crisi per l'impero, Decio nel 250 volle invece costringere ogni cittadino dell'impero, pena la morte, a professare devozione agli dèi pagani ed implicitamente all'imperatore, in primis i cristiani che erano ormai molto numerosi, soprattutto nelle regioni orientali dell'impero. Molti furono i martiri, ma molti di più furono i lapsi che cedettero alla forza. Anche la persecuzione di Valeriano si concluse in tempi brevi, ma si caratterizzò per l'attacco mirato ai leader delle comunità ed ai loro beni, segno della floridità economica acquisita. Partita nel 303 sulla stessa linea, la "grande persecuzione" voluta da Diocleziano diventò violenta nel 304, ma non in tutto l'impero. Fu proseguita principalmente da Galerio fino al 311. Lo stesso Galerio, con l'Editto di tolleranza, e Costantino I con l'editto di Milano del 313 ordinarono la cessazione delle persecuzioni, che tuttavia ebbero ancora strascichi con Licinio

Le stime sul numero complessivo di cristiani uccisi si basano principalmente su fonti agiografiche del tempo e sono quindi materia di dibattito tra gli studiosi: si ritiene comunque che le vittime siano state migliaia.


???

El rasixmo, łe colpe e łe responsabełetà de łi ebrei
viewtopic.php?f=25&t=468

“L’anticristianesimo alle origini dell’antigiudaismo” di Don Nicola Bux
Pubblicato 16 maggio 2010 | Da Libertà e Persona
Una storia che nessuno ricorda. La Chiesa delle origini, composta anche da molti ebrei convertiti al cristianesimo, fu perseguitata dai Giudei. Al punto che le autorità dell’impero romano dovettero emanare norme per difendere i cristiani.
Da il Timone – Aprile 2010

http://www.libertaepersona.org/wordpres ... a-bux-1807

Nel suo saggio Ebrei e cristiani. Il mito di una tradizione comune (San Paolo, 2009), il noto studioso ebreo Jacob Neusner demolisce appunto l’idea, diffusasi soprattutto tra i cattolici dopo il Concilio Vaticano Il, che le due religioni abbiano molto in comune. L’autore lo aveva già fatto con un altro testo, Disputa immaginaria tra un rabbino e Gesù, nel quale affermava che «Secondo la Torah, molto di ciò che Gesù ha detto è sbagliato». Joseph Ratzinger nella prefazione lo definiva come «Il saggio più importante per il dialogo ebraico-cristiano dell’ultimo decennio». Neusner ha ragione?
Prendiamo le Scritture: è vero che noi cristiani abbiamo quelle ebraiche che chiamiamo Vecchio Testamento, ma gli ebrei non hanno il nostro Nuovo Testamento; inoltre, la comprensione delle Scritture per noi passa attraverso Gesù. C’è poi un altro aspetto non secondario: la religione giudaica al tempo di Gesù passava attraverso l’interpretazione dei Farisei, invece Gesù si richiamava ai Patriarchi e ai Profeti.
L’attuale religione giudaica è quella rinata dopo la distruzione di Gerusalemme del 70 d C, filtrata attraverso il Talmud – monumentale studio della Torah, la legge divina, compilato tra IV e V secolo, dove il ruolo dei Profeti è minimo – perché proprio i Profeti avevano preso le distanze dalle interpretazioni insopportabili intervenute al tempo della divisione dei regni e degli esili.

Nella recente visita alla sinagoga di Roma, papa Benedetto XVI ha rinnovato il rispetto per l’interpretazione che gli ebrei hanno dell’Antico Testamento: sappiamo che questa è diversa da quella cristiana, soprattutto perché la Torah, come dice Neusner, è filtrata attraverso il Talmud che è il giudaismo. Ma basterebbe solo un punto a marcare la differenza: la fine del Tempio, cioè il luogo della Shekinah, la Presenza divina. Resta il fatto che «La Chiesa, popolo di Dio, della nuova Alleanza, scrutando il proprio mistero, scopre il proprio legame con il popolo ebraico, che Dio "scelse primi fra tutti gli uomini ad accogliere la sua parola"» (Catechismo della Chiesa Cattolica, 839).
I Padri della Chiesa erano convinti che l’antica Alleanza si fosse compiuta in Cristo e se ne sentivano i veri eredi; non solo era avvenuto il passaggio dal giudaismo al cristianesimo, anzi al giudeo-cristianesimo, ma, quasi contemporaneamente, anche quello alla Chiesa dei gentili, ovvero le genti pagane che si convertivano a Cristo. L’Ecclesia ex circumcisione e l’Ecclesia ex gentibus si possono ancora oggi ammirare a Roma come due figure femminili nel mirabile mosaico di S. Sabina all’Aventino.

Allora, perché tanta insistenza da parte cattolica sulla comunanza, quando poi gli stessi ebrei continuamente prendono le distanze, ora sulla persona e l’opera del Venerabile Papa Pio XII, ora sulla "Preghiera per gli ebrei" approvata dal Benedetto XVI per l’uso nella celebrazione della forma straordinaria del rito della Santa Messa, ora sulla revoca della scomunica alla Fraternità San Pio X e così via?
E malgrado le spiegazioni, non sembrano mai appagati? A mio avviso, il motivo di fondo è l’anticristianesimo. Negli Atti degli Apostoli i "nazareni" – così erano chiamati i cristiani dagli ebrei – non pensavano di costituire una religione a parte, malgrado le vessazioni subite dagli stessi Apostoli e dalle comunità; quando furono cacciati dalle sinagoghe, infatti, misero insieme nel primo giorno dopo il sabato – chiamato kyriakè, cioè domenica – la lettura della Torah, che si faceva di sabato, e la celebrazione dell’Eucaristia.
Attorno a tale polo, si può osservare in Palestina la differenziazione progressiva della suppellettile liturgica cristiana da quella giudaica, per esempio nei simboli: il sacrificio di Isacco nelle sinagoghe è reso con tutti i dettagli figurativi, invece nelle chiese è ridotto all’agnello legato all’albero posto sotto o dietro l’altare; l’altare dei sacrifici nel cortile del Tempio e la tavola delle offerte all’interno, nelle chiese vengono sintetizzati nell’altare a cui si addossa una mensa. In occidente, molto evidente prima del Vaticano Il.
Si può intravedere in ciò una sorta di antigiudaismo cristiano?
Certamente no, ma solo la consapevolezza del compimento delle figure antiche nelle nuove. Dagli ebrei ciò è ritenuta ancora oggi una eresia. Che il cristianesimo fosse "vino nuovo in otri nuovi", lo provano alcuni altri fatti. Gesù aveva detto: «Quando poi vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate allora che la sua desolazione è vicina. Allora coloro che sono in Giudea fuggano ai monti, quelli che sono nella città si allontanino...» (Lc 21,20-21). Così fecero i seguaci di Gesù nel 70, in gran parte giudei divenuti cristiani, dissociandosi dalla sanguinosa rivolta antiromana. I cristiani non parteciparono nemmeno alla rivolta del 132-135 capitanata da Bar Kochba, anzi pagarono caramente.

Alcuni decenni dopo, Giustino di Nablus scriveva: «I Giudei ci considerano loro nemici e loro avversari. Come voi, anch’essi ci perseguitano e ci mettono a morte quando possono farlo [.. .]. Ne potete avere le prove. Nell’ultima guerra di Giudea, Bar Kochba, il capo della rivolta, faceva subire ai soli cristiani gli stessi supplizi se non rinnegavano Cristo» (Apologia 1,31,6). Eusebio aggiunge: «se non lo bestemmiassero» (Storia Ecclesiastica IV,8). Alcuni ritornarono da Pella, in Transgiordania, ove si erano rifugiati e si stabilirono, secondo la testimonianza di Epifanio nel Trattato dei pesi e delle misure, attorno alla "piccola chiesa" del Sion, nella parte meridionale di Gerusalemme.
La rottura tra cristianesimo e giudaismo si consumò a Yamnia, centro a sud di Jaffa, dove i rabbi farisei presero in mano le redini della nazione, per ridare fiducia ai sopravvissuti al massacro compiuto dai romani e alle deportazioni, prendendo decisioni ardue al fine di riorganizzare la comunità ormai priva del Tempio e delle autorità sacerdotali e nazionali.
Si confrontarono posizioni moderate e conciliazioniste, come quelle di rabbi Johanan ben Zakkai e Rabbi Joshua ben Hananyah, e posizioni dure e intransigenti, come quelle di Rabbi Eliezer ben Hircanos e di rabbi Gamaliel. Queste ultime, maggioritarie, prevalsero al momento di definire e approvare le cosiddette 18 Decisioni vincolanti per la comunità, e di passare alla stesura delle 18 Benedizioni, con l’aggiunta di quella dei Minim, ossia gli apostati – invero una maledizione (Birkat-haMinim) -inclusiva dei giudeo-cristiani.
Nella Mishna – compilazione della legge orale fatta da rabbi Juda agli inizi del III sec. d.C. a Tiberiade – si afferma perentoriamente: «Queste sono alcune delle decisioni che furono prese nella camera superiore di Hananyah ben Hiskiah ben Gurion, quando i saggi salirono per fargli visita. Essi votarono e i saggi della Scuola di Shammay (l’ala dura difesa da un buon manipolo di gente armata pronta a far valere la ragione della forza) si trovarono in maggioranza. Quel giorno furono prese le 18 Decisioni» (Shab 1 ,4).

Nel Talmud babilonese si legge: «Quel giorno Hillel (rabbi simbolo dei moderati in opposizione a Shammay) sedette umilmente come un discepolo davanti a Shammay. Quel giorno fu così penoso come il giorno in cui fu fatto li vitello d’oro» (Shab 171). La Birkat-haMinim finì per sancire la rottura tra l’ebraismo farisaico rappresentato dai Sapienti e la Chiesa Madre di Gerusalemme: sia gli uni che gli altri, infatti, la considerarono una vera e propria scomunica. Il testo, conservato nella ghenizah del Cairo (luogo della sinagoga dove si conservano i libri sacri) recita: «Che gli apostati non abbiano speranza e che il regno dell’insolenza sia sradicato ai nostri giorni.
Che i Nozrim (i nazareni) e i Minim spariscano in un batter d’occhio. Che siano rimossi dal libro dei viventi e non siano scritti tra i giusti. Signore che abbassi gli orgogliosi». Con tale scomunica vennero così colpite tre categorie: i Giudei collaborazionisti del vincitore romano, l’impero romano in quanto tale e i Giudei seguaci di Gesù. Veniva sancita la rottura definitiva tra la Sinagoga e la Chiesa nascente.
Tale posizione causò la caccia al giudeo divenuto cristiano. AI punto che l’imperatore Costantino nel 315 promulgava alcune leggi, come quella indirizzata ai capi giudei, in cui proibiva di molestare quanti avevano abbracciato la nuova religione, ribadendo la legislazione precedente che proibiva agli incirconcisi di diventare ebrei, insieme all’abolizione del supplizio della croce, del crurifragio – lo spezzar le gambe ai condannati a morte – e del marchio a fuoco sulla fronte degli schiavi.
Nel 329, il 18 ottobre, l’imperatore promulgava una legge per proteggere i convertiti dal giudaismo, condannando a morte i Giudei che avessero lapidato chiunque «era fuggito dalla setta omicida e aveva rivolto gli occhi al culto di Dio (diventato cristiano». Viene alla memoria il protomartire Stefano, ucciso tre secoli prima dagli ebrei ellenisti. Ancora il 21 ottobre del 335, Costantino decretava la punizione per i Giudei che avessero perseguitato un ebreo convertito al cristianesimo. Anche Valentiniano III e Teodosio II l’8 aprile 426 emanarono una legge con cui proibivano alle famiglie giudee e samaritane di diseredare i loro membri convertiti al cristianesimo.
AI tempo dell’imperatore Focas, gli Ebrei o almeno i più fanatici tra loro non perdevano occasione per ripagare autorità e popolazione cristiana con ogni genere di offese, come descrive Giacobbe, un convertito dal giudaismo: «io odiavo la legge dei cristiani e il ricordo di Cristo, e non volevo udire la profezia di profeti che avevano profetizzato a riguardo di lui; ma restavo a macchinare contro i cristiani in ogni sorta di mali e li oltraggiavo enormemente» (Sargis d’Aberga 63).
Tutto questo doveva portare malauguratamente al desiderio di vendetta dei cristiani, al punto che Focas si adoperò per la conversione forzata di tutti gli ebrei dell’impero alla religione di Stato, sebbene già in precedenza papa Gregorio Magno avesse scritto ai vescovi proibendo di battezzare gli ebrei contro la loro volontà e in altro momento ingiungeva al vescovo di Cagliari di far restituire la sinagoga che un neoconvertito dall’ebraismo aveva sottratta ai suoi antichi correligionari.
L’intolleranza cristiana si alimentava con la continua rivalsa giudaica.
Fermiamoci qui alle soglie del Medioevo. Per fortuna oggi uno spirito nuovo da parte cattolica, ma anche da non pochi gruppi di ebrei, ci porta a considerarli come "fratelli maggiori", sebbene talvolta tentati da invidia come quello della parabola del figlio prodigo perché il padre compassionevole ne aveva festeggiato il ritorno ammazzando il vitello grasso.

Don Nicola Bux
Ricorda «Anche noi, abbracciando con la fede il Cristo che viene da Betlemme, divenimmo da pagani popolo di Dio. Egli, infatti, è la salvezza di Dio Padre. Vedemmo con gli occhi il Dio fatto carne. E proprio per aver visto il Dio presente fra noi ed averlo accolto con le braccia dello spirito, ci chiamiamo nuovo Israele". (S. Sofronio, patriarca di Gerusalemme, Discorso 3 su//"’Hypapante", 6,7; PG 87,3, 3293).


Persecusion ente l’Axia e ente l’Afrega ixlameghe o musulmane

Ixlam (e creistianfobia co persecousion e stermegno dei creistiani)
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Re: Persecusion d. cristiani, d. pagani, d. ebrei, d. musulm

Messaggioda Berto » ven gen 16, 2015 8:55 am

Persecusion dei pagani

Persecusion dei pagani durante l'enpero roman
http://it.wikipedia.org/wiki/Persecuzio ... ero_romano

Persecusion dei pagani durante el mexoevo creistian

Straje de li raxianti o ereteghi
viewtopic.php?f=110&t=617

Cristianixasion dei Sasoni

I previ pagani sasoni mesi a morte par negamento
Immagine


http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Magno

Campagna contro i Sassoni

Carlo Magno sottomette Vitughindo.
I sassoni erano una popolazione di origine germanica abitante nella zona a nord-est dell’Austrasia, oltre il Reno, nei bassi bacini del Weser e dell’Elba.

Erano rimasti di credo pagano ed erano guerrieri arditi ed irrequieti; gli stessi Imperatori romani avevano cercato inutilmente di assoggettarli come federati. Pipino il Breve era riuscito a contenerne la sete di saccheggio e ad imporre loro un tributo annuo di alcune centinaia di cavalli. Nel 772 però rifiutarono il pagamento e ciò consentì a Carlo Magno di procedere all’invasione della Sassonia. La campagna di Sassonia venne sospesa durante l’invasione dell’Italia per essere ripresa con maggior vigore dopo il 774. L’esercito carolingio oltrepassò il Reno e, puntando verso nord, riuscì a sconfiggerli a più riprese e a distruggere l’irminsul, l’idolo pagano di questo popolo.

Nel 780 una nuova ribellione scoppiò nella regione e Carlo Magno, impegnato in Spagna nell’assedio di Saragozza, dovette accorrere in Sassonia per poter aver ragione dei rivoltosi. La zona venne smembrata in contee e ducati, che precedettero l’evangelizzazione della popolazione. I Sassoni, riuscirono in seguito a riunificare le varie tribù sotto la reggenza di Vitichindo, che fu la vera e propria anima della resistenza. Nel corso del 785, la conquista procedette in modi sempre più repressivi, con la conversione forzata e la dispersione del popolo (soppressione di intere tribù a migrazione forzata). Lo stesso Carlo promulgò uno statuto d’occupazione chiamato Capitolare Sassone riassunto nella formula: “Cristianesimo o morte”. Molti Sassoni vennero giustiziati e lo stesso Vitughindo venne battezzato. Creando fedeli in Cristo, Carlo Magno otteneva lo scopo di far nascere anche sudditi sottoposti al governatorato carolingio, che aveva come centri amministrativi diocesi e abbazie.

Nel 790 la rivolta dei Sassoni assunse i contorni di una vera e propria sommossa popolare. Carlo Magno la soppresse sul nascere, attuando la deportazione di migliaia di contadini sassoni in Austrasia e rimpolpando la regione di sudditi franchi.

Quando l’Imperatore ordinò l’ultima deportazione nel 804, oramai la Sassonia costituiva uno Stato importante nell’ambito del dominio franco. Rappresentò poi il cuore della futura Germania.


Stermegno dei previ pagani par negamento:

http://it.wikipedia.org/wiki/V%C3%B6lva
http://it.wikipedia.org/wiki/Olaf_I_di_Norvegia
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Re: Persecusion d. cristiani, d. pagani, d. ebrei, d. musulm

Messaggioda Berto » ven gen 16, 2015 8:55 am

Persecusion de łi ebrei


Li sasini de l’ebreo Cristo - I romani
https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... dtS1k/edit
viewtopic.php?f=176&t=342

Cronologia delle principali persecuzioni subite dagli Ebrei nell'Europa “cristiana”
http://ideadiversa.blogspot.com.es/2011 ... ipali.html

Di Corrado Maggia

325 d.C. CHIESA. Dopo il Concilio Ecumenico di Nicea (Asia Minore - Turchia), la Chiesa cristiana stabilisce il suo atteggiamento verso gli Ebrei: essi devono continuare ad esistere, in reclusione e umiliazione, per gli scopi del Cristianesimo.

380 ITALIA. Sant'Ambrogio vescovo di Milano, non solo approva l'incendio di una sinagoga da parte di cristiani istigati dal loro vescovo, ma minaccia di scomunicare l'imperatore Teodosio che voleva punire i colpevoli e far ricostruire la sinagoga a spese del vescovo. Teodosio rinuncia a difendere i diritti degli Ebrei.

386-387 CHIESA. Giovanni Crisostomo, Padre della Chiesa orientale, pronuncia sermoni violentemente antiebraici: «Per il deicida nessuna indulgenza, nessun perdono possibile», «essi massacrano i loro figli e li sacrificano al diavolo».

438 CHIESA. Teodosio II, imperatore romano di Costantinopoli, legalizza l'inferiorità civile degli Ebrei.

535-553 IMPERO ROMANO. L'imperatore Giustiniano I, pubblica il «Corpus Juris Civilis», espressione della sua politica antiebraica.

589 SPAGNA. Il III Concilio di Toledo proibisce agli Ebrei disposare Cristiani e di esercitare funzioni pubbliche.

612 SPAGNA. Il re Visigoto Sisebut, inaugura una politica di conversione forzata di tutti gli Ebrei del regno.

628 FRANCIA. Dagoberto I espelle gli Ebrei dal Reame Franco.

632 BISANZIO. L'imperatore Heraclius decreta il battesimo forzato di tutti gli Ebrei del suo impero.

633 SPAGNA. Viene formulata la dottrina ufficiale della Chiesa sulla conversione degli Ebrei.

638 CHIESA, SPAGNA. Il VI Concilio di Toledo ordina l'espulsione dalla Spagna di tutti gli Ebrei che rifiutano il Battesimo.

672 SPAGNA. VIII Concilio di Toledo. Interdizioni, formalità, prescrizioni di ogni genere si moltiplicano nei confronti degli Ebrei convertiti.

681 CHIESA. Il re Visigoto Erwig, preoccupato di estirpare con le radici la «peste giudaica», fa adottare dal XII concilio di Toledo 28 leggi repressive nei confronti degli Ebrei convertiti.

694-711 SPAGNA. Gli Ebrei spagnoli vengono dichiarati schiavi, i loro figli all'età di 7 anni tolti ai genitori e affidati a famiglie cristiane.

722 BISANZIO. L'imperatore Leone III emana un editto che impone il battesimo forzato.1012 GERMANIA. L'imperatore Enrico II espelle gli Ebrei da Magonza. È l'inizio di persecuzioni contro gli Ebrei anche in Germania.

1096-1099 PRIMA CROCIATA.

GERMANIA. I crociati massacrano gli Ebrei della Renania. (Per molti uccidere un Ebreo equivaleva ad espiare i propri peccati.) Intere comunità vengono distrutte perché gli Ebrei posti davanti all'alternativa di lasciarsi battezzare o di essere uccisi, preferiscono la morte all'apostasia. Molti Ebrei di Worms, cercando rifugio in un castello locale, furono massacrati mentre recitavano le preghiere del mattino.

1099 GERUSALEMME. CROCIATE.

Entrati in Gerusalemme, tutti gli Ebrei sono rinchiusi nella sinagoga che viene incendiata. I crociati circondarono la sinagoga cantando «Cristo, ti adoriamo!». L'evento segnò la fine della comunità ebraica di Gerusalemme, sebbene un limitato numero di Ebrei vi ritornò dopo la riconquista musulmana nel 1187.

1144 INGHILTERRA. Norwich. Per la prima volta gli Ebrei vengono falsamente accusati di assassinio rituale di bambini. Queste calunnie scatenano ogni volta reazioni popolari violente e spesso sanguinose nei confronti degli Ebrei.

1146 SECONDA CROCIATA.

GERMANIA. I Crociati perseguitano e uccidono gli Ebrei della Renania.

ISRAELE. Gli Ebrei di Gerusalemme sono bruciati vivi nella loro sinagoga.

1147 GERMANIA. Würzburg. Massacro di Ebrei per falsa accusa di omicidio rituale.

1171 FRANCIA. Blois. Tutta la comunità ebraica e massacrata a causa di una falsa accusa di omicidio rituale.

1182 FRANCIA. Il re Filippo Augusto di Francia decreta l'espulsione degli Ebrei dal suo regno e la confisca delle loro proprietà.

1189-92 TERZA CROCIATA.

AUSTRIA. Persecuzioni e assassini di Ebrei.

1190 INGHILTERRA. Massacri a York e altre città.1191 FRANCIA. Bray-sur-Seine. Falsa accusa di omicidio rituale: un centinaio di Ebrei sono uccisi.

1215 CHIESA. Il IV Concilio Lateranense introduce per gli Ebrei l'obbligo di portare una stella gialla sul vestito.

1235 GERMANIA. Fulda. Falsa accusa di omicidio rituale. 34 Ebrei massacrati.

1236 FRANCIA. Persecuzioni antiebraiche nella Francia occidentale.

1240 FRANCIA. Dispute dottrinali a Parigi, culminate col rogo del Talmud.

1242 FRANCIA. Rogo del Talmud a Parigi.

1255 INGHILTERRA. Lincoln. Falsa accusa di omicidio rituale.
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Re: Persecusion d. cristiani, d. pagani, d. ebrei, d. musulm

Messaggioda Berto » ven gen 16, 2015 8:55 am

???

Persecusion dei musulmani

http://it.wikipedia.org/wiki/Persecuzione_dei_musulmani

Nei primi tempi dell'Islam alla Mecca i nuovi musulmani furono spesso oggetto di abusi e persecuzioni. Alcuni furono uccisi, come Sumayya bint Khabbab, la settima convertita all'Islam, che fu prima torturata da Abu Jahl. Ma anche Maometto fu sottoposto a tali abusi: mentre pregava nei pressi della Ka'ba, Aqaba ibn Mu'it gettò le viscere di un cammello sacrificato su di lui, e la moglie di Abu Lahab, Umm Jamil buttava regolarmente sporcizia sulla sua porta. E se i musulmani liberi erano vessati, quello che subirono gli schiavi convertiti fu di gran lunga peggiore. Il padrone dell'etiope Bilal ibn Rabah (che sarebbe diventato il primo muezzin) lo portò nel deserto nel caldo bollente di mezzogiorno e pose una pesante pietra sul suo petto, chiedendogli di rinunciare alla sua religione e di pregare gli dei e le dee dei politeisti, fino a quando Abu Bakr lo comprò e lo liberò. Questa persecuzione alla fine provocò l'egira. ???

Persecuzione dei musulmani in Medio Oriente durante le Crociate
Crociati cristiani lanciano sui bastioni teste di musulmani durante l'assedio di Nicea del 1097.
La Prima crociata fu lanciata nel 1095 da Papa Urbano II con l'obiettivo dichiarato di riprendere il controllo della città santa Gerusalemme e della Terra Santa dai musulmani che le avevano conquistate ai Bizantini nel 638 ed in parte in conseguenza della Lotta per le investiture che fu il più significativo conflitto tra poteri secolare e religioso nell'Europa medievale. Cominciò come una disputa tra il Sacro Romano Imperatore ed il Papato gregoriano e diede origine al concetto politico di Cristianità come unione di tutti i popoli e sovrani, sotto la guida del Papa, poiché entrambe le parti cercarono di dirigere l'opinione pubblica in proprio favore, la popolazione si ritrovò direttamente impegnata in una drammatica polemica religiosa. Di grande importanza fu anche la serie di vittorie conseguite dai Turchi selgiuchidi, che vide la fine della dominazione araba a Gerusalemme.

Assedio di Gerusalemme del 1099
Il 7 maggio 1099 i crociati raggiunsero Gerusalemme, che era stata riconquistata ai Selgiuchidi dai Fatimidi d'Egitto solo un anno prima. Il 15 luglio i crociati riuscirono a terminare l'assedio abbattendo sezioni delle mura ed entrarono in città. Nel corso di quel pomeriggio, della sera e della mattina successiva, i crociati uccisero quasi tutti gli abitanti di Gerusalemme. Musulmani, ebrei e persino i cristiani orientale furono tutti massacrati. Anche se molti musulmani cercarono rifugio in cima al Monte del Tempio all'interno della Moschea al-Aqsa, i crociati risparmiata la vita di pochi. Secondo l'anonima Gesta Francorum, che alcuni ritengono essere una delle più preziose fonti contemporanee alla Prima Crociata, "...la strage fu così grande che i nostri uomini camminavano nel sangue che arrivava fino alle caviglie..." Tancredi reclamò per se stesso il quartiere del Tempio dove offrì protezione ad alcuni dei musulmani, ma non poté impedire la loro morte per mano dei crociati suoi seguaci. Secondo Fulcherio di Chartres: "In realtà, se tu fossi stato lì avresti visto i nostri piedi arrossati fino alle caviglie con il sangue degli uccisi. Ma cos'altro devo raccontare? Nessuno di loro fu lasciato in vita, né le donne né i bambini furono risparmiati."

È stato riportato che durante il massacro di Gerusalemme della Prima crociata i Crociati "[circondarono] l'umanità urlante, torturata dalle fiamme, cantando 'Cristo noi ti adoriamo !' sollevando in alto le loro croci." I musulmani furono uccisi indiscriminatamente e gli ebrei che si erano rifugiati nella loro sinagoga furono uccisi quando questa fu data alle fiamme dai Crociati.


Contro łi altri xlameghi de difarente etnia

“Uccisi 500 Yazidi, donne e bambini sepolti vivi in fosse comuni”

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08 ... li/1087225

Lo ha detto all'agenzia Reuters Mohammed Shia al-Sudani, ministro iracheno per i diritti umani. Intanto sono fuggite 20.000 delle almeno 40.000 persone della minoranza intrappolate da giorni sui monti di Sinjar. I curdi riconquistano due città strategiche. Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini: "Valutiamo iniziative non solo umanitarie con il ministero della Difesa"

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 10 agosto 2014

Lo Stato Islamico avrebbe ucciso almeno 500 Yazidi durante l’offensiva condotta nel nord dell’Iraq. Lo ha detto all’agenzia Reuters Mohammed Shia al-Sudani, ministro iracheno per i diritti umani, secondo cui Isis avrebbe anche sepolto vive diversi membri della minoranza etnica, compresi donne e bambini. Trecento donne sarebbero state rapite e ridotte in schiavitù. “Abbiamo prove certe, ottenute dai membri della comunità yazidi in fuga da Sinjar, e fotografie che dimostrano inequivocabilmente che le bande dello Stato Islamico hanno ucciso almeno 500 yazidi dopo aver conquistato la città”, ha detto al-Sudani in una intervista telefonica. “Alcune delle vittime - continua al-Sudani – compresi donne e bambini, sono stati sepolti vivi in fosse comuni a Sinjar e nei dintorni”. Il racconto del ministro è raccapricciante: “In alcune delle immagini si vedono cadaveri allineati giustiziati con un colpo alla testa, mentre i miliziani esultano brandendo le armi sui corpi”.

Proseguono i raid dei caccia Usa
Intanto gli Stati Uniti proseguono con i raid contro le postazioni dell’Isis iniziati tre giorni fa, in particolare ”per difendere le forze curde vicino a Erbil, dove si trovano personale e cittadini americani”, ha affermato il Comando Centrale Usa. Jet da combattimento e droni hanno effettuato altri quattro raid contro i militanti. Gli attacchi vicino Sinjar sono stati estesi: si tratta del terzo round da quando è partito l’ordine dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Il comando centrale ha riferito che i militanti dello Stato islamico stavano nuovamente attaccando civili yazidi che cercavano riparo nelle montagne di Sinjar. In un comunicato l’esercito ha aggiunto che i combattenti stavano colpendo i civili indiscriminatamente.

“Ventimila rifugiati yazidi sono salvi”
Sono riuscite a fuggire 20.000 delle almeno 40.000 persone della minoranza degli yazidi intrappolate da giorni sui monti di Sinjar. Lo riferisce l’Afp. Già ieri i combattenti curdi avevano annunciato di aver aperto un primo corridoio come via di fuga. Secondo la deputata Vian Dakhil, rappresentante della minoranza Yazidi, gli scampati sono almeno 20.000, mentre un responsabile curdo del valico di Fishkabur, nel nord dell’Iraq, ha indicato un numero fino a 30.000. I fuggitivi sarebbero riusciti a rifugiarsi in Siria, per poi tornare sotto scorta curda nel territorio del Kurdistan iracheno al riparo dai jihadisti. Le forze curde dei Peshmerga hanno riconquistato inoltre due città in posizione strategica.

Il ministro degli Esteri francese Fabius a Bagdad
Da subito Parigi aveva promesso di affiancare Washington e condividere la decisione di Barack Obama. E oggi il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius è in Iraq; a Bagdad incontrerà il suo omologo iracheno Hoshyar Zebari poi a Erbil, capitale del Kurdistan, dove troverà il presidente della regione Massud Barzani. Parigi fornirà “diverse tonnellate” di aiuti alle centinaia di migliaia di sfollati iracheni, ha detto Fabius. Il ministro ha chiesto agli iracheni “di formare un governo di ampia unità, in modo che tutti gli iracheni si sentano rappresentati e insieme conducano una battaglia contro il terrorismo”.

Mogherini: “Valutiamo iniziative con il ministero della Difesa”
Oltre allo sforzo per fare arrivare gli aiuti umanitari in Iraq, l’Italia sta “valutando una serie di altre iniziative in questi giorni che non riguarderanno probabilmente soltanto il ministero degli Esteri, ma potranno riguardare anche il ministero della Difesa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Federica Mogherini, intervenendo a RaiNews24, lasciando intendere che esiste la possibilità di un qualche tipo di intervento italiano nel paese. Devono essere “i ministri degli Esteri dell’Ue, non i livelli diplomatici, a prendersi le responsabilità politiche” per le numerose crisi in atto “attorno ai confini dell’Europa”, ha detto il capo della Farnesina. Sempre nella giornata di oggi, l’Ue aveva definito “crimini contro l’umanità” gli atti commessi dai jihadisti.

Patriarca caldeo: “Sconcertante intervento Usa solo su Erbil”
“La decisione del presidente americano Barack Obama di intervenire militarmente soltanto per difendere Erbil è sconcertante”. Così scrive il patriarca caldeo di Babilonia, Luis Raphael I Sako, in un appello inviato all’associazione Acs, “Aiuto alla Chiesa che Soffre”. Il patriarca critica fortemente il mancato intervento Usa per liberare Mosul e la Piana di Ninive dal cosiddetto Isis e la scelta di Washington di non dare appoggio alle forze del governo di al Maliki, a meno che queste non si alleino con i peshmerga. “È deprimente pensare che questa drammatica situazione continuerà finché l’esercito iracheno non si schiererà al fianco di quello curdo per combattere Isis”, afferma Sako. Il prelato caldeo punta il dito anche contro Bagdad: “Mentre il Paese è sotto attacco, i politici continuano a lottare per la conquista del potere” e intanto “terribili e allarmanti sono le condizioni delle migliaia di rifugiati, tra cui moltissimi cristiani: si lascia presagire un ancor più terribile disastro”.

Papa: “Increduli e sgomenti per le violenze sui cristiani”
Papa Francesco, dopo l’appello di giovedì 7 agosto a “porre fine al dramma umanitario, è tornato a chiedere attenzione prima su Twitter (“Le persone private della casa in Iraq dipendono da noi. Invito tutti a pregare e, quanti possono, ad offrire un aiuto concreto”), quindi durante l’Angelus in piazza San Pietro: “Quanto succede in Iraq, con le violenze contro i cristiani costretti alla fuga dai fondamentalisti islamici, “offende gravemente Dio e l’umanità”, ha detto il pontefice al termine dell’Angelus in piazza San Pietro. “Non si porta l’odio in nome di Dio! Non si fa la guerra in nome di Dio!”, ricorda il Papa, che si è detto “incredulo e sgomento per le violenze contro i cristiani”.

Iraq, lo straziante appello della deputata yazidi: “Salvateci, ci stanno sterminando”
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/08/ ... ndo/292167

“Fratelli salvateci, ci stanno sterminando. Un’intera religione viene cancellata dalla faccia della terra. Fratelli, vi imploro in nome dell’umanità: salvateci”. Questo l’accorato appello che Vian Dakhil, membro yazidi del Parlamento iracheno, lancia in lacrime al presidente dell’assemblea per salvare la sua popolazione. Si tratta di minoranza religiosa di 4.000 anni che unisce Islam e Zoroastrismo e perlopiù presente nel Nord dell’Iraq. “Siamo vittime – spiega – di uno sterminio da parte dei jihadisti che continueranno a giustizier gli yazidi se non si convertiranno all’Islam“. La parlamentare descrive la tragedia delle donne uccise o vendute come schiave sessuali, dei bambini morti di stenti e chiede che tutto questo venga fermato. “Sono stati giù uccisi 500 uomini yazidi, perchè – racconta – siamo considerati adoratori del diavolo dallo Stato Islamico. Fratelli – prosegue – lontano da ogni disputa politica, noi vogliamo solidarietà umana. Sto parlando in nome dell’umanità. Salvateci, salvateci! Ci stanno massacrando, ci stanno sterminando”

LINEAMENTI DI STORIA DELLA COMUNITÀ YEZIDEDALLE ORIGINI ALL’ETÀ CONTEMPORANEA
https://www.academia.edu/7932516/Lineam ... temporanea
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Persecusion d. cristiani, d. pagani, d. ebrei, d. musulm

Messaggioda Berto » ven gen 16, 2015 9:15 am

Persecusion de łi atei
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Re: Persecusion de: cristiani, pagani, ebrei, musulmani,

Messaggioda Berto » ven gen 16, 2015 7:11 pm

Persecusion de łi apostati

Islam, Mauritania: critica Maometto sul web, condannato a morte
giovedì, 25, dicembre, 2014
http://www.imolaoggi.it/2014/12/25/isla ... -blasfemia

Nuakchot, 25 dic. – Un tribunale di Nuadibyu, nel nord-ovest della Mauritania, ha condannato a morte per apostasia un giovane che aveva pubblicato lo scorso gennaio un articolo in cui criticava il profeta Maometto. La corte, un tribunale di prima istanza, ha deciso dopo piu’ di sette ore di dibattito; e la sentenza e’ stata accolta con rumorose grida di gioia dal pubblico che partecipava all’udienza e anche con schiamazzi e raduni festanti nella citta’.

Islam – Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a morte per fucilazione. Il giovane e’ svenuto alla lettura della sentenza; poi e’ stato rianimato e condotto in prigione. Non e’ chiaro se sia possibile il ricorso.

Il codice penale mauritano prevede la pena di morte per “tutti i musulmani che si fanno gioco di Allah, dell’ islam, dei suoi angeli, dei suoi libri o dei suoi profeti”. In apertura del processo il giudice aveva sostenuto che l’accusato aveva parlato “con leggerezza del profeta Maometto”. Mohamed Cheij uld Mjaitir, che ha sempre sostenuto la sua innocenza e negato di aver voluto insultare il profeta, appartiene ai ‘lemaalmine’ (fabbri), un gruppo tradizionalmente stigmatizzato nella societa’ mauritana e considerato inferiore. Nell’articolo, apparso brevemente sul web, il giovane aveva scritto che “l’ingiustizia praticata ogni giorno contro il nostro gruppo era stata esercitata anche contro lo stesso profeta Maometto nella sua vita”; e aveva accusato la societa’ mauritana di perpetuare “l’eredita’ di un iniquo ordine sociale”, spiegando di “non voler compromettere il profeta ma difendere uno strato della popolazione mal considerato e maltrattato”. Nonostante sia prevista nel codice penale mauritano e emanata dal tribunali, l’ultima esecuzione in Mauritania risale al 1987.


Apostati de l'Ixlam, eroi de l'omanidà
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Enfedeł, miscredente, eidołatra, kafir, apostata, ridda
viewtopic.php?f=181&t=1361

Magdi Cristiano Allam l'apostata
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Re: Persecusion de: cristiani, pagani, ebrei, musulmani,

Messaggioda Berto » sab gen 17, 2015 8:41 am

Persecusion de i raxianti o ereteghi

Cristo e Moamed łi xe sta do raxianti (ereteghi) persegoità par ła so raxia e Cristo łè stà anca copà.

Maometo diversamente da Cristo lè sta on gran sasin!


Raxia catara
Catari
http://chiesa-catara.org/Storia.html
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Re: Persecusion de: cristiani, pagani, ebrei, musulmani,

Messaggioda Berto » sab gen 17, 2015 8:42 am

Persecusion dei coki o gay

Coki “justisià da i criminałi de l’Isis
Ecco come l'Isis giustizia i gay
Due uomini gettati dal tetto di un edificio davanti alla folla. Motivo? Sono accusati di essere gay
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/ecc ... 83712.html

Nico Di Giuseppe - Sab, 17/01/2015 - 15:04

Immagini oscene.
Due uomini gettati dal tetto di un edificio davanti alla folla.
Motivo?
Sono accusati di essere gay.
Così l'Isis "giustizia" i presunti omosessuali. Le foto sono ambientate in Iraq, nella provincia di Ninive. I terroristi islamici prima leggono la sentenza di morte, poi portano le due vittime in cima alla torre e infine gli sparano in testa e li spingono giù. Il tutto viene fatto in pubblico per terrorizzare le persone e obbligarle alla stretta obbedienza dei vari precetti islamici.

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... -lisis.jpg


Coki entel mondo xlamego
http://it.wikipedia.org/wiki/Omosessualit%C3%A0_e_islam

Non esiste, nell'Islam un concetto analogo a quello di omosessualità, nel senso di un'identità astratta e unica. Al contrario, le espressioni sessuali fra lo stesso sesso si manifestano in modi diversi e separati, che non sono trattati nello stesso modo, né da un'angolazione legale e giuridica né da un punto di vista sociale.

Innanzitutto, va detto che l'Islam si occupa di giudicare e valutare i comportamenti piuttosto che i desideri sessuali. In particolare, nell'Islam viene condannato il rapporto anale – con uomini o donne indifferentemente – condotta identificata come un peccato molto grave. Il concetto stesso di orientamento omosessuale non trova riconoscimento né applicazione nella legge islamica.

Secondo Khaled El-Rouayheb, la tolleranza nei confronti dei casti rapporti amorosi pederastici, diffusi sin dal IX secolo (testimoniati dalla letteratura e dalla tradizione di diverse epoche) fu letteralmente spazzata via dall'adozione della morale impressa sulla borghesia dell'Inghilterra vittoriana (metà XIX secolo), che già aveva trasformato l'etica sessuale europea e si apprestava a rivoluzionare i costumi dell'occidentalizzata élite musulmana ottomana (El-Rouayheb, 2005, p. 156).

Tuttavia, occorre comunque riconoscere la presenza di una corrente interpretativa oggi ampiamente minoritaria che considera l'omosessualità come una normale espressione del sentimento umano, senza collegarvi alcun giudizio negativo. Se gli studiosi che si esprimono in tale senso sono numerosi, il più noto tra loro è l'imam Daayiee Abdullah.


I rapporti omosessuali portano ufficialmente alla pena di morte in nove nazioni islamiche: Arabia Saudita, Iran, Nigeria, Mauritania, Pakistan, Sudan, Somalia, Somaliland e Yemen.

Precedentemente si applicava la pena di morte per aver preso parte a rapporti omosessuali anche in Afghanistan, quando i Talebani erano al potere. La situazione legale degli Emirati Arabi Uniti non è chiara. In molte nazioni musulmane, come il Bahrain, il Qatar, l'Algeria e le Maldive, l'omosessualità è punita con il carcere, con pene pecuniarie, o pene corporali. In alcuni nazioni a maggioranza musulmana, come la Turchia, la Giordania, l'Egitto, o il Mali, i rapporti omosessuali non sono specificatamente proibiti dalla legge. In Egitto uomini apertamente gay sono stati oppressi perché vanno contro le leggi della moralità pubblica.

In Arabia Saudita, la pena più alta riservata agli omosessuali è l'esecuzione pubblica, ma più frequenti sono altre pene (ad esempio pene pecuniarie, incarcerazione, frustate..). Le retate contro gli omosessuali sono in genere organizzate per reprimere l'immigrazione clandestina.
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Re: Persecusion de: cristiani, pagani, ebrei, musulmani,

Messaggioda Berto » sab gen 17, 2015 9:00 am

Łe persecousion dei “gajè/gaxè/gagiè” da parte dei singani:

Singani (storia e etimołoja) - el rasixmo dei singani
viewforum.php?f=150

Banda Rom massacra 70enne: “Italiano di m…..ti ammazziamo”

Immagine

http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/ ... ammazziamo

«Mi dicevano zitto, italiano di merda che ammazziamo pure te. Voi italiani siete tutti bastardi». Urbano piange mentre ricorda la notte di terrore trascorsa. Un figlio da tenere stretto, cercando di rassicurarlo, coprirgli le orecchie, attutire invano le urla di tuo padre che si lamenta nell’altra stanza. E una torcia in faccia, la minaccia di un piccone. «Hanno massacrato mio padre, lo colpivano, lui gridava, per almeno 20 minuti poi non l’ho sentito più». Gino Lozzi, 70 anni, ex custode della media Toscanini in via Flavio Andò a Serpentara è ora in prognosi riservata al Pertini, è arrivato coperto di fratture ed ecchimosi, una costola gli aveva perforato il polmone, non respirava. Una banda di giovani forse dell’Europa dell’est è entrata in casa e l’ha ridotto in fin di vita per portarsi via un po’ d’oro, soldi, un pc, i cellulari, uno già ritrovato in un campo.

«Sembravano rom, erano armati di piccone, spranghe e tondini di ferro. Giovani, a volto scoperto, uno avrà avuto meno di 20 anni. Hanno lasciato papà in una pozza di sangue». Urbano è sconvolto. Non dimenticherà mai le grida di suo padre, la rabbia e l’impotenza di aver subito un’aggressione così. «Non se ne può più di queste aggressioni, non si può vivere con la paura. Non ho mai parlato male in vita mia di nessuno tantomeno degli immigrati ma queste sono bestie».
«Saranno state le 3,30 – ricorda il figlio – mio padre era già in pigiama ma ancora sveglio e forse deve aver sentito qualche rumore. Si è alzato penso, perché ancora non ricorda né riesce a parlare, probabilmente li ha sorpresi mentre stavano entrando, forse ha reagito e loro si sono accaniti come belve su di lui». Era rientrato da poco Gino, dopo una serata passata con gli amici, la moglie malata dormiva sul divano letto in salone. Urbano era con il figlio di 6 anni, in un’altra stanza. «Ho sentito dei rumori, mi sono svegliato, c’era uno con un piccone e una torcia, mi gridava: se ti muovi ti ammazzo.
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