Tiepoło eroe e pàreota veneto venesian (?)

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Messaggioda Berto » gio mag 12, 2016 10:11 am

Tiepoło eroe e pàreota veneto venesian (?)
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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Tiepoło eroe e pàreota veneto venesian (?)

Messaggioda Berto » gio mag 12, 2016 10:12 am

El Tiepolo on vero pareota veneto-venesian
https://it.wikipedia.org/wiki/Congiura_del_Tiepolo

Tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento, si combatteva a Venezia una lotta tra le famiglie esponenti di quel partito "popolare" che si batteva per il mantenimento del vigente sistema comunale e la fazione aristocratica, che tentava invece di prendere per sé il potere.

Si trattava essenzialmente d'una lotta tra le famiglie patrizie, essenzialmente le dodici casate apostoliche e le antiche famiglie ducali, e i cittadini "arricchiti" che, dopo aver sostenuto i nobili nella presa del potere contro il vecchio sistema monarchico-ducale, si vedevano ora costrette a cederlo nuovamente ai vecchi "proprietari". In questo quadro, i potenti casati dei Querini, dei Tiepolo e dei Badoer, si erano trovati ad appoggiare, contro gli interessi del resto della classe patrizia, le istanze delle famiglie medio-piccole, divenute loro bacino di potere e clientela.

Nel 1289 era sfumata di un soffio l'elezione a Doge del popolare Jacopo Tiepolo, già acclamato dalla popolazione, in favore di Pietro Gradenigo, capo del partito aristocratico.
Nel 1297 gli aristocratici erano infine riusciti a varare una riforma costituzionale, la Serrata del Maggior Consiglio, che aveva di fatto avviato il processo di esclusione di nuove famiglie dal Governo della Repubblica.
Le successive leggi del 1298-1299 avevano ulteriormente inasprito la situazione e, nonostante un fallito tentativo insurrezionale guidato nel 1300 da Marin Bocconio, i popolari vennero sempre più chiusi in un angolo, incapaci di opporsi anche ai successivi provvedimenti dello stesso 1300 e del 1307.
La guerra di Ferrara, fortemente voluta dagli aristocratici per il possesso della città estense ed il controllo sul Po e sulle saline di Comacchio, costando a Venezia lo scontro con il Pontefice, la scomunica ed un alto prezzo di vite umane, sembrava però mettere in discussione il neonato predominio aristocratico.
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Messaggioda Berto » gio mag 12, 2016 10:16 am

Bajamonte Tiepolo o Boemondo Tiepolo detto il Gran Cavaliere
https://it.wikipedia.org/wiki/Bajamonte_Tiepolo

Bajamonte Tiepolo o Boemondo Tiepolo detto il Gran Cavaliere, (Venezia, ... – Croazia, 1328) è stato un rivoluzionario italiano della Repubblica di Venezia, figlio del patrizio Jacopo Scopulo Tiepolo e nipote dei dogi Jacopo Tiepolo e Lorenzo Tiepolo.
Nel 1310 fu a capo di una congiura contro il governo della Serenissima Repubblica.

Nobile amato e rispettato dal popolo (da qui il soprannome di Gran Cavaliere), discendeva dalla potente famiglia dei Tiepolo, che si era già fregiata di ben due dogi nel corso del Duecento: il bisnonno Jacopo e il nonno Lorenzo. Il padre, Jacopo Scopulo, aveva visto sfumare nel 1289 l'elezione ducale in seguito ai contrasti politici tra la fazione aristocratica e quella più popolare della sua famiglia, finendo per consentire l'ascesa, malgradita da molti, del capo del partito aristocratico, Pietro Gradenigo: il padre di Bajamonte, deluso e sdegnato, si era ritirato nei suoi possedimenti senza più esser coinvolto nella vita politica in modo diretto ma continuando a sobillare i suoi partigiani.

La fazione al potere, lungi dall'accontentarsi del successo dell'elezione d'un suo rappresentante, era riuscita in breve tempo, a partire dalla Serrata del Maggior Consiglio del febbraio 1297, a far promulgare numerose leggi restrittive rispetto alla possibilità per le famiglie della classe media di poter ascendere al Maggior Consiglio e poter gestire direttamente il potere politico. I Tiepolo ed i Querini, che difendevano invece i diritti di queste ultime, presto si trovarono al centro dell'agone politico, incalzati da più parti dai membri del partito aristocratico, decisi a estrometterli dal potere.


https://it.wikipedia.org/wiki/Serrata_d ... _Consiglio
La Serrata del Maggior Consiglio fu un provvedimento del 1297 con cui la Repubblica veneziana rese provvisoriamente ereditaria la carica di membro del Maggior Consiglio, massima istituzione della Serenissima a cui spettava l'elezione del doge.
La legge, creata per escludere dal governo di Venezia le famiglie di più recente ricchezza, divenne in seguito permanente (anche se vi furono parziali aperture alle famiglie di recente nobiltà durante le più gravi crisi, come ad esempio dopo la guerra contro la Lega di Cambrai).
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