Savorgnan de ła Furlania (furlan de orexene xermana)

Savorgnan de ła Furlania (furlan de orexene xermana)

Messaggioda Berto » mar gen 13, 2015 8:56 am

Savorgnan de ła Furlania (furlan de orexene xermana)
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http://it.wikipedia.org/wiki/Savorgnan

I Savorgnan (talvolta anche Savorgnani) furono una famiglia aristocratica friulana, ascritta al patriziato veneziano.

La tradizione li vorrebbe oriundi di Aquileia, o forse discendenti da un membro della famiglia Ciprionieri, che seguì Gisulfo I del Friuli, nipote del re Alboino dei Longobardi, durante la calata (migrasion, ebeti!) di questi ultimi in Italia. Dopo la vittoria di Carlo Magno sui Longobardi, il nuovo imperatore avrebbe istituito il Parlamento del Friuli (777), in seno al quale il casato dei Savorgnan si distinse come possessore del castello di Savorgnano, ottenendo in tal modo da Carlo Magno e dai suoi vicari (i Patriarchi di Aquileia) diverse giurisdizioni, baronie, feudi e, successivamente, il nobile Federico Savorgnan, "Vice Domino del Friuli" e marchese d'Istria, ottenne il titolo di conti palatini dall'Imperatore Carlo IV.

Nel 1385, la famiglia fu assimilata al patriziato veneziano nella persona del detto conte Federico, e tutti i loro titoli furono conseguentemente riconosciuti dal Consiglio dei Pregadi. Al 1797, anno della caduta della Serenissima, i Savorgnan compaiono ancora tra i casati aventi diritto di voto in Maggior Consiglio.

Lo stemma di famiglia è, di fatto, ancora oggi quello della città di Udine.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Savorgnan de ła Furlania

Messaggioda Berto » mar gen 13, 2015 9:00 am

http://www.treccani.it/enciclopedia/sav ... taliana%29

SAVORGNAN di Alberto Baldini

Famiglia friulana oriunda della Germania, dalla quale sarebbe venuta in Italia verso il 1200. Il primo membro della famiglia storicamente accertato è un Rodolfo Ciprioner che nel 1235 mutò il nome in Savorgnan dal castello omonimo che egli aveva acquistato insieme con quelli di Falgogna, Pinzano, Osoppo, Savigliano, Ariis, Buia.

Alberto, figlio di Rodolfo, fu vicedomino di Udine e fu investito dei poteri della corte vecchia di Udine.

La famiglia perciò fu detta per molto tempo "Da Udine".

I suoi membri si distinsero specialmente come uomini d'arme e condottieri d'eserciti.
Tra essi vanno ricordati Federico (sec. XIV) che vinse più volte gl'imperiali nel Cadore; conquistò ed annetté alle proprie terre il Friuli e il territorio di Cividale.
Francesco, suo figlio, ebbe il titolo di marchese d'Istria perché alleato di Venezia, e nel 1362 da Carlo IV il titolo comitale.
Il figlio di lui Federico III trattò come ambasciatore di Venezia la pace con l'Ungheria e poi con Genova (1381); morì assassinato nel 1389 per mandato di re Giovanni d'Ungheria.
Iacopo fu valoroso capitano, combatté contro Carlo VIII al Taro e contro Luigi XII a Novara; combatté pure contro Pisa a favore della repubblica di Venezia; contribuì molto alla vittoria di San Regolo (1494);
Girolamo (1466-1529), fu uomo d'armi e ingegnere di valore; quando il Cadore fu invaso dai Tedeschi nel 1508 egli li sconfisse più volte costringendoli alla fuga; nel 1513, dopo la sconfitta veneta di Vicenza, si rinchiuse nella fortezza di Osoppo, e tanto tenace fu la sua resistenza agl'imperiali che questi finirono col levare l'assedio; fu creato da Venezia conte di Belgrado;
Mario il Vecchio, figlio del precedente, si distinse anch'egli per capacità militare e per tecnica fortificatoria; fu consigliere del duca di Urbino per le fortificazioni; combatté nel Belgio (1530) poi nella Francia, dove esistono tuttora a Lendrecy i resti dei suoi lavori alle mura (baluardi e terrapieni); scrisse il trattato Arte militare terrestre e marittima (Venezia 1599) e una Difesa del Friuli e della Milizia;

Giulio (1516-1595) è la figura forse più notevole della famiglia; prestò la sua opera quasi tutta al servizio di Venezia, che nel 1567 lo creò sovrintendente generale dell'artiglieria e delle fortificazioni di tutto il territorio; prese parte nel 1539 alla difesa di Cattaro, fu governatore di Corfù che fortificò di opere nuove; nel periodo dal 1562 al 1566 fu a Candia e alla Canea costruttore sempre di opere militari; le principali di esse si trovano però ancor oggi a Cipro, dove la fortezza di Nicosia lo vide iniziare la famosa cinta con undici baluardi; a Venezia, a Corfù ed a Brescia si trovano altre tracce della sua opera; egli fu ideatore del sistema dei "mezzi rivestimenti" vale a dire di rivestire i bastioni e le cortine non oltre il livello corrispondente al ciglione dello spalto, in modo perciò che non fossero esposti alla vista del nemico; anche come artigliere fece studi sulla lunghezza dei pezzi e i suoi riflessi sul risultato balistico;

Germanico (1554-1600), altro uomo di guerra e ingegnere militare, combatté in Germania dove diresse l'assedio di Bonn; in Ungheria lottò contro i Turchi e a Visegrad nel 1597 venne creato consigliere di guerra e sovrintendente generale delle fortificazioni; le sue opere principali furono compiute a Casale (dove costruì la famosa cittadella distrutta poi da Luigi XIV nel 1700) e a Praga.
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Re: Savorgnan de ła Furlania

Messaggioda Berto » mar gen 13, 2015 9:02 am

Il Parlamento del Friuli (Parlament de Patrie dal Friûl) è stato il principale organo di governo del Patriarcato di Aquileia, ha operato tra il 1231 ed il 1805.

http://it.wikipedia.org/wiki/Parlamento_del_Friuli

Era un istituto di tipo romano-germanico, le sue origini risalgono agli incontri fra i nobili ed il patriarca che si cominciarono a tenere già dal XII secolo. La data di inizio ufficiale dell'attività del parlamento si fa risalire al 1231, data della prima delibera; il parlamento continuò a riunirsi (anche se privato di quasi tutti i suoi poteri) anche dopo l'invasione veneta, avvenuta nel 1420. Il parlamento si riunì per l'ultima volta nel 1805, fu infatti ufficialmente sciolto da Napoleone Bonaparte. Questo ne fa uno dei parlamenti più antichi e longevi di tutta Europa.

Il parlamento era solito riunirsi a Udine e Cividale del Friuli oppure a Campoformido (luogo in cui veniva fatta la rassegna dell'esercito dello stato patriarcale), si tennero diverse riunioni anche ad Aquileia, San Daniele del Friuli, Gemona, Sacile ed altri svariati luoghi del Friuli. Dopo l'occupazione veneta le riunioni si tennero solo nel castello di Udine.

I compiti del parlamento erano vari: la difesa della Patriarcato (ogni rappresentante era tenuto a corrispondere un preciso numero di uomini ed armi in caso di necessità), la tassazione, la politica estera, l'emanazione di leggi (raccolte dal patriarca Marquardo di Randeck nelle Constitutiones Patriae Foriiulii), l'amministrazione della giustizia e la pubblica amministrazione erano i più importanti.

L'organo esecutivo del parlamento era il Consiglio.

El parlamento furlan e la contadinansa
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Re: Savorgnan de ła Furlania (furlan de orexene xermana)

Messaggioda Berto » mar dic 01, 2015 9:33 pm

http://www.friulani.net/cronologia-storica-del-friuli

https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_del_Friuli
1381-1420 - È il periodo della decadenza del ducato patriarcale , principalmente causata da uno spirito di fazione, odio e vendetta tra i comuni friulani, in particolare tra quelli di Udine e Cividale, lite in cui vengono coinvolti altri stati italiani ed esteri. Con Cividale si schierano gran parte dei comuni friulani, i carraresi, Padova ed il Re d'Ungheria; Udine appoggia invece Venezia. Nel 1411 il Friuli divenne campo di battaglia fra l'esercito imperiale (schierato con Cividale) e quello veneziano (schierato con Udine). Nel dicembre di quello stesso anno l'esercito dell'imperatore si impadronisce di Udine; il 12 luglio 1412 nel Duomo di Cividale viene investito dei suoi poteri temporali il patriarca Ludovico di Teck (questa fu l'ultima cerimonia del Sacro Romano Impero in Friuli). Il 13 luglio 1419 i Veneziani occupano però Cividale e si preparano alla conquista di Udine;
1420 - Il 7 giugno 1420, dopo una strenua difesa, l'esercito veneziano entra nella città di Udine; subito dopo cadono Gemona, San Daniele, Venzone, Tolmezzo; è la fine del potere secolare del patriarca;
1445 - Dopo lunghe trattative il patriarca Ludovico Trevisan accetta il concordato imposto da Venezia . Da qui in avanti il Friuli seguirà le vicende della Serenissima Repubblica Veneta.
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Re: Savorgnan de ła Furlania (furlan de orexene xermana)

Messaggioda Berto » mar dic 01, 2015 10:12 pm

Xoba gràso
https://it.wikipedia.org/wiki/Crudele_g ... %AC_grasso

...
I Savorgnan, famiglia della nobiltà udinese dichiaratamente filoveneziana, cavalcarono il malcontento inasprendo il conflitto sociale, allo scopo di approfittare della situazione per trarne vantaggi personali. La loro politica era basata su un sistema clientelare che li legava direttamente alla popolazione. Nelle loro giurisdizioni concedevano diritti ai contadini o confermavano come tali antiche usanze di sfruttamento dei terreni. In caso di cattivo raccolto, aprivano i loro magazzini alla popolazione affamata, concedevano prestiti, ascoltavano il parere dei rappresentanti delle vicinie. Questo sistema di protezione era mirato a creare un vero e proprio clan, i cui appartenenti presero il nome di "zamberlani" (çambarlans), che si riconoscevano nella figura carismatica di Antonio Savorgnan, talmente vicino ai dominatori veneti, da essere nominato comandante generale delle cernide, le milizie armate contadine (che venivano richiamate in caso di guerra).
A questa fazione si opponeva il partito degli "strumieri" (strumîrs) cui aderì gran parte dell'antica nobiltà friulana che mal sopportava i tentativi della Serenissima di contenere i loro poteri; alla loro testa erano i membri della famiglia della Torre, nemici giurati dei Savorgnan già dal 1339. Gli strumieri ottennero l'appoggio dell'Impero austriaco in chiave antiveneziana.
...

Il governo di Venezia istituì un tribunale speciale che condannò a morte i maggiori esponenti della rivolta, senza però colpire il vero artefice, Antonio Savorgnan il quale, visto l'esito complessivamente negativo, decise paradossalmente di riparare tra le file degli imperiali che tanto aveva osteggiato, a Villaco, in territorio austriaco.
La vendetta però non tardò ad arrivare poiché una congiura di strumieri organizzò il suo assassinio che avvenne il 27 marzo 1512 all'uscita del duomo di Villaco per mano dei nobili di Spilimbergo e di Colloredo.
Il governo di Venezia confiscò i suoi beni nel 1549 e distrusse il palazzo Savorgnan di Udine lasciando i ruderi come monito in quella che venne poi chiamata place de ruvine (ovvero "piazza della rovina" in lingua friulana, attuale piazza Venerio).
La morte del Savorgnan non pose però termine all'insieme di vendette e di ritorsioni innescate dai fatti del giovedì grasso che avevano oramai perduto la dimensione collettiva della rivolta e acquistato il carattere della faida e del regolamento di conti personale. L'ultimo duello legato a queste vicende si verificò nel 1567 tra un nobile d'Arcano e un nobile Savorgnan.

La grande massa dei contadini che aveva partecipato ai moti riprese il lavoro dei campi nelle stesse condizioni di prima, ma il governo della Serenissima decise di prevenire possibili nuove rivolte venendo parzialmente incontro alle richieste degli zamberlani e cioè istituendo l'organismo della Contadinanza, composto da rappresentanti dei contadini che potevano porre il veto alle proposte del parlamento friulano.
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