Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Re: Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Messaggioda Berto » dom set 02, 2018 6:14 am

Prese le bestie: tutti clandestini, massacravano gli anziani
CARABINIERI ROVIGO
Arrestati quattro giovanissimi marocchini
1 settembre 2018

https://www.rovigoindiretta.it/2018/09/ ... ialnetwork

ROVIGO – Per ora di certo, secondo gli investigatori c’è solo che i quattro giovanissimi marocchini arrestati hanno messo a segno una feroce rapina a Goito, nel Mantovano, picchiando alle 3 di notte due fratelli sui 55 anni ai quali erano entrati in casa.

Li hanno intercettati i carabinieri che con 60 persone almeno battevano il triangolo Padova-Verona-Rovigo a seguito delle violente rapine avvenute in quelle zone. Ora, però, chiusa la fase dell’arresto in flagranza, si apre quella delle indagini per cercare di accollare alla banda tutti gli altri colpi in sospeso, una quindicina circa.

Tra queste quindici, anche una serie di rapine che aveva fatto scattare l’allarme sicurezza vista la brutalità con la quale, dopo essersi introdotte nelle abitazioni, le bestie avevano infierito sugli anziani proprietari per rubare poche centinaia di euro. Nella provincia di Rovigo i malviventi avevano colpito una coppia di ultrasettantenni a Giacciano con Baruchella nella notte del 22 agosto, infierendo su di loro anche con un piede di porco (LEGGI ARTICOLO http://www.rovigoindiretta.it/2018/08/t ... -stranieri ). La seconda rapina, invece, è avvenuta a distanza di due giorni, in località Piacentina, a Occhiobello, dove i rapinatori si erano introdotti nell’abitazione di una donna sola portandole via soldi e auto, non prima di averla aggredita e strattonata (LEGGI ARTICOLO http://www.rovigoindiretta.it/2018/08/a ... ldi-e-auto ). Un episodio avvenuto solo poche ore prima della brutale incursione dei rapinatori in un’altra abitazione, ad Arquà Polesine dove le bestie hanno picchiato una coppia ultrasessantenne lasciando sui loro fragili corpi sfregi e contusioni varie (LEGGI ARTICOLO http://www.rovigoindiretta.it/2018/08/e ... i-di-botte ).

Da parte dei carabinieri della Compagnia di Castelmassa e del Nucleo Investigativo di Rovigo, una risposta pronta e immediata ad un fenomeno criminale che stava terrorizzando la cittadinanza e il Polesine tutto.



Come le bestie: col piede di porco contro gli anziani
GIACCIANO CON BARUCHELLA
Indagano i carabinieri
agosto 2018

http://www.rovigoindiretta.it/2018/08/t ... -stranieri

GIACCIANO CON BARUCHELLA – Sono volati anche colpi di piede di porco. Magari non vibrati con tutta la forza, magari vibrati non tanto per fare del male, ma per rintuzzare ogni possibile volontà di resistenza. Magari, magari, magari tutto, ma intanto fa venire i brividi, pensare a due coniugi ultrasettantenni violati in questa maniera, dopo che tre sconosciuti, incappucciati, avevano fatto irruzione nella loro abitazione.

Questa, secondo le prime ricostruzioni, la dinamica della rapina messa a segno, nella notte, in abitazione, da parte di tre stranieri ai danni di due anziani. Un episodio allarmante, sul quale stanno indagando i carabinieri. Tutto è accaduto, secondo una prima ricostruzione dei fatti, poco dopo le 22.30 di mercoledì 22 agosto, in via Dosso. Qui, tre individui, a volto coperto, si sono introdotti, secondo le prime ricostruzioni, nell’abitazione di due coniugi, di 76 e 71 anni, Renzo Baratella e Antonietta Valentini.

Li hanno aggrediti e chiusi in un magazzino, per poi sparire nella campagne dopo avere preso contanti per 250 euro circa e gioielli. I due anziani, liberatisi dopo mezzora circa, hanno riportato lievi contusioni. La rapina è avvenuta in una zona estremamente isolata, proprio all’estremità di via Dosso dopo la quale ci sono i campi. Una brutta esperienza dopo la quale, comprensibilmente, marito e moglie hanno scelto di non restare a casa. Anche il sindaco Natale Pigaiani, nella mattinata, ha cercato di raggiungerli per portare loro conforto, ma non li ha trovati in casa.

Secondo le prime informazioni, i ladri avrebbero agito in maniera coordinata, attaccando da due ingressi all’abitazione. Evidentemente, avevano in mente sin dall’inizio di mettere a segno una rapina, ai danni dei due coniugi, in pensione dopo una vita come imprenditori agricoli. Ultimamente avevano messo in affitto la propria azienda, mantenendo comunque l’abitazione.

Gli investigatori, in questo momento, tendono ad escludere un furto degenerato in rapina. In questa direzione, infatti, tra gli altri elementi porta il fatto che i tre, a quanto emerso, avessero il volto coperto, quando hanno posto in essere la propria azione. Possibile sapessero che la casa dei due anziani coniugi non era dotata di sistemi di allarme o altri deterrenti. Anche se sul cancello, infatti, figura un grosso cartello di “attenti al cane”, pare che questo sia piuttosto risalente nel tempo e che ormai non ci fosse più nessun animale a fare la guardia.

Marito e moglie sarebbero rimasti profondamente turbati dall’accaduto, come è ben comprensibile. “Non possiamo dire nulle – spiega la figlia Daniela – dal momento che sono in corso le indagini dei carabinieri. Solo che i miei genitori sono sotto shock, per la cattiveria dei banditi. Non posso aggiungere altro”.

Una dinamica che ricorda molto, molto da vicino, quella avvenuta il giorno di Ferragosto a Borgo Veneto, nell’Estense, tra Saletto e Megliadino San Fidenzio. Anche in quella occasione, verso le 22.30, due anziani coniugi, di 79 e 69 anni, subirono, verso le 22.30, l’assalto nella loro abitazione a scopo di rapina. E anche in quella occasione volarono colpi di piede di porco.



Aggredita in casa dai rapinatori e depredata di soldi e auto
RAPINA A OCCHIOBELLO
Colpo in località Piacentina

http://www.rovigoindiretta.it/2018/08/a ... ldi-e-auto

OCCHIOBELLO – Poco prima della terrificante rapina con annesso pestaggio a due anziani coniugi di Arquà Polesine, avvenuta verso le 23.40 di venerdì 24 agosto, un episodio molto simile era avvenuto a Occhiobello, in via Cavriane, località Piacentina (LEGGI ARTICOLO), ai danni di una donna, sola in casa, che si è trovata i rapinatori, probabilmente gli stessi di Arquà Polesine, all’interno dell’abitazione. In questo caso, per fortuna, non si è scatenata una furia cieca come ad Arquà, ma comunque i ladri sono andati piuttosto per le spicce: hanno strattonato e scosso con violenza la donna, alla ricerca di soldi.

Non ne hanno trovati molti e a quel punto hanno portato via anche la vettura, una Mini. Anche su questo episodio stanno indagando i carabinieri. L’auto è stata trovata, alcune ore dopo, non molto distante dall’abitazione di Lauretta Milani, questo il nome della donna vittima della rapina. Un episodio che ha, comprensibilmente, scosso a fondo la comunità di Occhiobello.

“Il nostro comando di polizia locale – spiega l’assessore comunale alla Sicurezza Irene Bononi – ha fatto un ottimo lavoro, mettendosi subito in campo e recuperando l’auto rubata dopo poche ore. Confidiamo che le forze dell’ordine trovino i colpevoli nel più breve tempo possibile”.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la 78enne, insegnante in pensione, stava guardando la televisione, al piano inferiore, verso le 22.30. I malviventi sarebbero penetrati prima al piano superiore, utilizzando una scala, presa da un magazzino vicino, e sfruttando le finestre semiaperte per fare prendere aria all’abitazione. Non trovando soldi, sarebbero scesi e qui avrebbero aggredito la donna. La avrebbero colpita anche con un ceffone, per poi strattonarla pesantemente.

In casa non c’era comunque molto, visto che l’anziana usa prevalentemente il Bancomat. Il bottino, quindi, appare costituito da un centinaio di euro circa, dal momento che, come detto, l’auto è poi stata abbandonata poco lontano. Nel panico e nella confusione, la donna ha chiamato in soccorso il nipote, residente nella vicina Ferrara.

Numerose le similitudini con il colpo di Arquà Polesine. Oltre al numero di banditi, tre, che hanno agito, e le modalità con le quali si sarebbero nascosti il volto, passamontagna tirati sino alla bocca, anche le poche parole pronunciata: “Zitta”. E poi: “Soldi”. Nel corso dell’assalto sarebbe stata impiegata anche una roncola, usata per minacciare l’anziana.



"Erano bestie. Ci hanno massacrati di botte"
DOPPIO ASSALTO NELLA NOTTE
Colpiti anziani ad Arquà e a Occhiobello

http://www.rovigoindiretta.it/2018/08/e ... i-di-botte

ARQUA’ POLESINE – Lei se li è trovati davanti in soggiorno, mentre stava per portare fuori il cane. “Ho cercato di prendere il cellulare, mi hanno cominciato a picchiare”. Lui era in camera da letto, distante una decina di metri. “Mi ero buttato là perché c’è fresco – racconta – sono corso quando ho sentito mia moglie urlare, mi hanno dato subito un pugno in faccia”. Sui corpi, i segni della furia. Il marito, 68 anni, ha sfregi e contusioni varie, graffi, tagli. Alla moglie è andata peggio. La schiena è un unico, tremendo ematoma. Segno di un pestaggio feroce, condotto con una pala in legno da cereali, usata con tanta violenza da spaccarla contro il corpo della donna (vedi foto).

Sono sconvolti, i due coniugi di Arquà Polesine residenti in via Provinciale vittima di una rapina in abitazione, verso le 23.40 della serata di venerdì 24 agosto (LEGGI ARTICOLO). Un episodio molto, molto simile a quello avvenuto due giorni prima a Giacciano con Baruchella, in via Dosso (LEGGI ARTICOLO). C’è il sospetto che i banditi possano essere gli stessi che a Ferragosto avevano agito, con una dinamica molto simile, a Borgo Veneto, zona Este. A accomunare tutti questi episodi, il numero dei rapinatori, tre, e l’arma con la quale si presentano: un piede di porco, oltre che il fatto di arrivare con cappucci che li coprono dalla testa alla bocca.

A scatenare la loro furia sarebbe stata la reazione della donna, che chiedeva aiuto. Sia lei che il marito raccontano la vicenda, per quanto ancora sconvolti, domandando però di non rivelare i nomi o pubblicare i loro volti. Hanno timore che i banditi possano tornare a vendicarsi. Hanno visto la loro ferocia, sanno che, potendo e se convenisse loro, lo farebbero senza battere ciglio. Il bottino è poca cosa: poco più di 200 euro, alcuni gioielli, borselli in parte lasciati poi poco distante da casa.

“Erano bestie – raccontano i due – parlavano poco, non in italiano”. “In particolare uno di loro era un animale. Picchiava e diceva solo ‘zitta! Soldi! Zitta! Soldi!”. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri, nella speranza sia possibile individuare i responsabili. Difficile, a questo punto, non pensare ci sia una banda che sta seminando il panico in Polesine e non solo. Anche perché, sempre nella serata di venerdì 24 agosto, un’ora prima, un’altra rapina era stata commessa a Occhiobello, in via Cavriane.

Qui, una donna che si trovava da sola in casa si è vista all’interno dell’abitazione i rapinatori, che l’hanno strattonata e bloccata – per fortuna non picchiata – portandole via soldi e contanti (LEGGI ARTICOLO).

Dopo la fuga dei rapitori, il marito è corso fuori casa, per chiedere aiuto. La prima auto l’ha scansato, senza fermarsi, non altrettanto la seconda, che ha prestato soccorso, consentendo di lanciare immediatamente l’allarme. I carabinieri sono intervenuti con tutte le forze a disposizione e lavoreranno senza sosta per tutto il tempo necessario. Tutti i cittadini possono aiutarli, in questa come in altre evenienze: segnalando ogni minima circostanza sospetta, senza timore di disturbare o sbagliare.

Pare che, poco prima della rapina, un tentativo analogo fosse stato fatto a casa di un vicino. Nella mattinata, poi, nuovo sopralluogo dei carabinieri, per cercare ulteriori riscontri, acquisire nuove testimonianze, magari sperando che, col passare delle ore, emergano nuovi particolari, nuove indicazioni.

Anche il sindaco Chiara Turolla ha cercato di portare conforto alle due vittime del tremendo episodio, promettendo che si cercherà di potenziare ancora di più la videosorveglianza (LEGGI ARTICOLO).



Gino Quarelo
Chiediamo conto delle responsabilità e dei danni a chi li ha fatti entrare, a chi non li ha espulsi, a chi promuove l'invasione e consente direttamente e indirettamente a questi criminali di farci del male: stato, frefetture, magistratura, forze dell'ordinne, prefetture, guardia costiera, chiesa cattolica e preti, associazioni e partiti pro invasione, pro accoglienza, pro nazismo maomettano.

Gino Quarelo
A questa gentaglia schifosa andrebbe applicata l'aggravante dell nazismo maomettano e andrebbero perseguiti anche con la Legge Mancino.



Rapine violente in abitazioni: arrestata banda di nordafricani
I quattro si introducevano nelle ville tra le province di Verona, Mantova e Rovigo: immobilizzavano i proprietari, spesso anziani, e li picchiavano per estorcere denaro
Giorgia Baroncini - Sab, 01/09/2018

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 70285.html

Sorprendevano i proprietari delle abitazioni nel sonno: li picchiavano e minacciavano di morte al fine di farsi consegnare denaro e oggetti di valore.

Quattro nordafricani, sospettati di oltre 15 rapine in un mese tra il Veneto e la Lombardia, sono stati arrestati dai carabinieri di Verona e di Rovigo. La banda, secondo quanto accertato dall'Arma, si introduceva nelle ville tra le province di Verona, Mantova e Rovigo.


I fatti

L'ultimo episodio è stato registrato nella notte di giovedì 30 in una villa nel mantovano. Due fratelli proprietari dell'abitazione sono stati immobilizati e picchiati con un manganello. Come riporta Repubblica, le vittime, di 52 e 66 anni, hanno sentito i loro cani abbaiare in cortile nel cuore della notte. Il più anziano è uscito e si è trovato di fronte quattro individui incappucciati e armati con le attrezzature appena rubate nel capannone dietro l'abitazione. La banda ha fatto irruzione in casa dove c'èra anche la madre dei due che però non è stata toccata. "Dateci soldi e catenine", avrebbero urlato gli aggressori.


L'arresto

Gli assalitori sono scappati con duecento euro, tre telefonini e l'automobile di uno dei fratelli. Poco prima avevano svaligiato anche la casa del vicino. Dopo aver dato l'allarme, le forze dell'ordine si sono messe sulle tracce della banda, bloccata poco dopo. I componenti del gruppo hanno un'età compresa tra 25 e 30 anni e vivono in Italia da irregolari.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Messaggioda Berto » gio dic 13, 2018 7:25 am

Condannato in via definitiva, marocchino torna in Italia col visto turistico
Federico Garau - Dom, 02/12/2018

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... DoRR8ftYOc

All’ambasciata italiana gli avevano concesso un visto da turista della durata di 6 mesi, senza minimamente valutare se ci fossero delle condanne pendenti nel nostro paese. Gli uomini della Polaria lo intercettano e lo spediscono dietro le sbarre

È finito in manette a Bologna poco dopo esser atterrato all’aeroporto Marconi.

Si tratta di Abderrahmane Moussaid, 32enne marocchino condannato in via definitiva a 5 anni, 8 mesi e 6 giorni di reclusione per le accuse di violenza sessuale di gruppo continuata, rapina in concorso e lesioni aggravate. Ciò che lascia maggiormente di stucco è che lo straniero abbia ricevuto un visto turistico della durata di 6 mesi proprio dall’ambasciata italiana di Casablanca, città da cui è decollato lo scorso giovedì.

Il pluripregiudicato extracomunitario aveva mostrato fin da subito ai controlli evidenti segnali di nervosismo. Nonappena gli agenti di servizio hanno inserito il suo nominativo nel computer è parso chiaro il perché di tanta agitazione. Immediatamente, infatti, è emersa la condanna, accompagnata da una lunga lista di precedenti.

La conseguente perquisizione ha rivelato, inoltre, che l’africano nascondeva nel portafogli delle affilatissime lamette. La qual cosa suggerisce che in Marocco non fosse stato fatto alcun controllo, oppure che fosse una situazione evidentemente tollerata o ben accetta. Proprio per questo motivo si è aggiunta un’altra voce alla lunga lista di reati ascrivibili allo straniero. Moussaid, che era stato espulso dall’Italia nel 2011 dopo 9 mesi di custodia cautelare in carcere seguiti alla condanna per stupro ai danni di due prostitute, evidentemente ignorava il risultato definitivo della sentenza emessa nel 2012.

Il marocchino, in compagnia di un compare originario del Ghana, si era reso protagonista di terribili episodi di violenza tra il 18 ed il 19 dicembre 2008. Il primo avvenne a Crespellano (Bologna), quando i due aggredirono una prostituta albanese. Moussaid la fece salire in auto, poi la condusse in una zona isolata. Una volta lontano da occhi indiscreti, il marocchino fece uscire il ghanese dal portabagagli in cui si era nascosto, ed insieme si accanirono sulla giovane che venne pestata, rapinata ed infine stuprata.

Con le medesime modalità si erano svolte le brutali violenze anche il giorno dopo. Cambiava solo la nazionalità della prostituta, una rumena, ed il luogo d’azione. La ragazza fu in quell’occasione abbordata a Porta Lame (Bologna) e poi ripetutamente abusata nei giardini di via Azzo Gardino. Nonostante il brutale pestaggio subito dopo gli stupri, la donna riuscì a memorizzare la targa dell’auto guidata dal marocchino e, grazie a ciò, fu possibile per la polizia rintracciare i due responsabili.

Convinto che il tempo trascorso fosse sufficiente a far perdere memoria di sé, l’africano ha pertanto fatto ritorno nel nostro paese. Tuttavia dall’aeroporto ha preso immediatamente la deviazione verso il carcere della Dozza, dal quale sarà con ogni probabilità trasferito dietro le sbarre di una struttura detentiva del suo paese natale.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Messaggioda Berto » gio dic 13, 2018 7:26 am

Strage di Natale a Strasbrgo 2018
Compiuta da un marocchino nazi maomettano nato in Francia.




Strasburgo, attentato al mercatino di Natale: due morti e 14 feriti. Assalitore in fuga. Grave un italiano
di ANDREA BONANNI
2018/12/11

https://www.repubblica.it/esteri/2018/1 ... -214018600

STRASBURGO - Il terrore torna a scuotere la Francia con un attacco ai mercatini di Natale del centro storico di Strasburgo, nell'est del Paese, cuore dell'Europa e casa del Parlamento europeo. Il bilancio è di tre morti, dodici feriti e un livello di allerta attentati in tutto il Paese.
Rep

Alle 20 di martedì 11 dicembre, un uomo, identificato poi nel 29enne Chérif Chekatt. già segnalato con il "fichè S" per radicalizzazione, ha aperto il fuoco in rue Orfèvres, uccidendo tre persone e ferendone 13 di cui 9 in maniera grave, secondo un ultimo bilancio aggiornato a mercoledì mattina. Tra di loro è grave all'ospedale anche un giovane giornalista radiofonico italiano, Antonio Megalizzi, trentino, colpito da un proiettile alla testa. Il killer è riuscito poi a fuggire a piedi e a barricarsi nel vicino quartiere di Neudorf, dove per ore la polizia lo ha braccato.

L'identikit dell'attentatore

"Ho sentito i colpi, sei o sette, e ho visto due donne a terra colpite e una che urlava, mi sono allontanato per mettermi al riparo. Abbiamo cercato riparo in un cortile e siamo stati poi accolti in una casa. La polizia ha evacuato la zona". Ha raccontato 'eurodeputato dei Verdi Marco Affronte, uno dei tanti politici italiani rimasti bloccati nei ristoranti e nei pub durante quei minuti di terrore.

L'Europarlamento, impegnato nella sessione plenaria, è stato chiuso, così come tutto il centro della città. Il presidente Antonio Tajani ha assicurato che "questo Parlamento non si farà intimidire dal terrorismo" ed ha tenuta aperta a oltranza la seduta plenaria. Verso le 3 di notte sono cominciate le operazioni di evacuazione degli oltre 3mila tra deputati, personale e giornalisti del Parlamento europeo. Scortate dalle forze dell'ordine, le persone rimaste all'interno del palazzo sono state lentamente accompagnate verso zone sicure, chi a piedi chi in autobus.

Il killer, armato di pistola e coltello, è riuscito a fuggire a piedi e a raggiungere il quartiere di Neudorf: qui la polizia, anche con gli elicotteri, ha cercato di bloccarlo. In uno scontro a fuoco con le forze speciali, il 29enne sarebbe stato ferito a una mano.

È risultato invece infruttuoso il blitz nell'appartamento al civico 5 di rue d'Epinal. Il 29enne, nato in Francia ma di origini straniere, era riuscito ad evitare un arresto già la mattina prima dell'attacco. La gendarmeria aveva fatto una perquisizione a casa sua ma lui non si è fatto catturare. Probabilmente questo lo ha portato ad accelerare il suo piano.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso "la solidarietà di tutta la nazione a Strasburgo, alle vittime e alle loro famiglie". Il ministro Castaner, inviato immediatamente a Strasburgo per seguire da vicino gli eventi, ha annunciato di aver elevato il livello di allerta, ha spiegato che sono stati rafforzati i controlli alle frontiere e ai mercatini di Natale di tutto il Paese. E' stato Castaner a definire il killer un "criminale comune" con precedenti penali, che aveva già scontato alcuni periodi di detenzione sia in Francia che in Germania.
Sull'attacco indaga la procura generale antiterrorismo. Il premier Philippe ha anche attivato la cellula interministeriale di crisi.

Per le 10 del mattino è previsto all'Eliseo una riunione del consiglio dei ministri con un incontro del consiglio ristretto della Difesa. In mattinata ci sarà anche l'intervento del procuratore di Parigi, Remy Heitz, dopo che nella notte è stata aperta un'inchiesta per "omicidio e tentato omicidio in connessione con un'azione terroristica". Tra le vittime, secondo le Figaro, ci sarebbe un turista thailandese di 45 anni mentre la moglie sarebbe rimasta ferita.

Non è la prima volta che Strasburgo, nell'est del Paese, cuore dell'Europa e casa del Parlamento europeo, viene presa di mira: già nel 2000 c'era stato un progetto d'attentato, la polizia aveva smantellato una cellula terroristica poco prima che entrasse in azione. Ieri sera, invece, il terrore si è scatenato veramente.



Strasburgo. Un criminale comune di 29 anni, francese di origini marocchine, spara, uccide 3 persone, ne ferisce 13, di cui 8 gravi. Nessuna rivendicazione al momento
Beppe Pisa

http://www.jobsnews.it/2018/12/strasbur ... al-momento

Strasburgo. Un criminale comune di 29 anni, francese di origini marocchine, spara, uccide 3 persone, ne ferisce 13, di cui 8 gravi. Nessuna rivendicazione al momento

La città francese di Strasburgo, sede del Parlamento Ue, è piombata nel terrore nella serata di ieri: spari in mezzo alla folla, morti, feriti accasciati nelle strade, persone in fuga. Il sospetto autore della strage è un 29enne originario di Strasburgo, precedentemente condannato per un attacco armato che secondo la ricostruzione delle autorità avrebbe ucciso tre persone ferendone tredici, tra cui un italiano. Otto feriti nell’attacco di ieri a Strasburgo sono in gravi condizioni mentre altri cinque sono stati colpiti in maniera leggera. Lo rende noto la prefettura del Basso Reno che diffonde aggiornamenti periodici sulla situazione.

Il ministro degli interni francese Christophe Castaner ha annunciato il rafforzamento delle misure antiterrorismo nel paese: “Attualmente, le misure antiterrorismo sono state rafforzate in Francia”, ha detto Christophe Castaner in una conferenza stampa a Strasburgo. La Francia ha rafforzato anche i controlli alle frontiere dopo l’incidente, ha aggiunto Castaner. Le autorità hanno deciso di dichiarare l’allarme terrorismo. Circa 350 agenti delle forze dell’ordine sono coinvolti nella ricerca dell’uomo. L’uomo sospettato di aver sparato ai passanti nella città francese di Strasburgo era stato precedentemente condannato per un attacco armato secondo quanto riferito dal sito Dernieres nouvelles d’Alsace (DNA). L’uomo era stato condannato nel 2011 a due anni di carcere per un attacco armato con il collo di una bottiglia rotta, ha spiegato il sito aggiungendo che poi aveva ferito un adolescente di 16 anni in faccia durante una rissa in un centro commerciale. Secondo i media francesi, il nome dell’uomo è Cherif, schedato con la lettera ‘S’ dei radicalizzati a rischio, è stato condannato 20 volte per reati minori rivela Le Figaro online. “Ho visto un uomo con una pistola passare davanti a un gruppo di persone. Senza dire una parola, ha puntato l’arma verso uno di loro e ha aperto il fuoco. Non mi sembra che l’abbia colpita. Quindi ha diretto la sua arma contro un altro membro del gruppo e lo ha preso. Poi si è messo a correre verso piazza Gutenberg, mescolandosi alla folla. E’ stato il panico”. E’ la testimonianza di un ragazzo di Strasburgo, raccolta dal quotidiano Dna (Dernieres nouvelles d’Alsace). Il giovane stava camminando in rue des Grandes-Arcades nel centro di Strasburgo, quando ieri è andato in scena l’attentato.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso la sua solidarietà alle famiglie delle vittime della sparatoria mortale nella città francese nordorientale di Strasburgo. “Esprimo solidarietà della nazione a tutta Strasburgo, alle vittime e alle loro famiglie”, ha scritto Macron sulla sua pagina Twitter.


Strasburgo, è caccia al killer dopo la strage. Tre morti, 16 feriti. Quattro fermati
2018/12/12

https://www.repubblica.it/esteri/2018/1 ... -214050299

All'indomani dell'attacco nel mercatino di Natale di Strasburgo dove tre persone sono state uccise e tredici ferite gravemente è caccia all'uomo nella città ancora blindata e sotto choc. Il killer è infatti ancora in libertà, incredibilmente riuscito a fuggire a bordo di un taxi dopo essersi scontrato a più riprese con le forze dell'ordine. L'uomo è stato identificato come Chérif Chekatt, 29 anni, criminale comune nato a Strasburgo ma di origine marocchina, già noto ai servizi di sicurezza in quanto "fiche S", ovvero pericolo per la sicurezza nazionale, sospettato di essersi radicalizzato in carcere e per questo controllato dalla polizia. Gli agenti avevano tentato di arrestarlo proprio ieri mattina accusato di furto e tentato omicidio, poche ore prima della strage: ma non erano riusciti a rintracciarlo.

I fermi. Il padre, la madre e i due fratelli di Chekatt sono tra le persone fermate dagli inquirenti francesi: uno di loro sarebbe schedato con la lettera 'S', quindi ritenuto radicalizzato. Si tratterebbe di Sami, secondo le informazioni riferite da Le Parisien, che farebbe parte della rete degli estremisti salafiti di Strasburgo. Durante l'azione Chekatt avrebbe gridato "“Allah Akbar".

Il bilancio. Secondo le ultime informazioni, il bilancio dell'attentato aggiornato alle 15 di mercoledì è di tre morti accertati (due deceduti e uno in morte cerebrale) e 16 feriti. Tra di loro due sono in gravi condizioni, uno di loro è un giovane giornalista italiano, Antonio Megalizzi, 28 anni, di Trento, che lavora per la radio universitaria Europhonica. Il padre della fidanzata, Danilo Moresco, ha spiegato che il ragazzo è in coma e non è operabile "per la posizione gravissima del proiettile che è arrivato alla colonna alla base del cranio, vicino alla spina dorsale".

Tra le vittime c'è anche il ragazzo musulmano afgano che era finito in coma dopo la sparatoria. La conferma è arrivata dalla moschea di Strasburgo. "Abbiamo appreso che il nostro fratello Kamal è deceduto in seguito alle ferite riportate, nonostante tutti i tentativi dei medici di tenerlo in vita. La sua famiglia, che era presente con lui, durante l'attacco è sana e salva", ha aggiunto la rappresentanza della comunità islamica che esprime "condoglianze per tutte le vittime". Le altre due persone decedute sono un cittadino di nazionalità francese e un thailandese.

La testimonianza. Secondo fonti della polizia che citano la testimonianza dell'ignaro tassista che ha portato Chekatt lontano dalla zona del mercatino dov'è avvenuta la strage, il killer era ferito e sanguinava abbondantemente da un braccio. Si è fatto lasciare in prossimità del commissariato di polizia del quartiere di Neudorf.

Nessuna rivendicazione. Sostenitori dell'Isis stanno celebrando la strage. Lo riferisce in un tweet Rita Katz, responsabile del Site, il sito di monitoraggio dell'estremismo islamico sul web. Sebbene nessun gruppo abbia rivendicato la responsabilità dell'attacco - si legge sul tweet di Rita Katz, sostenitori dell'Isis sostengono che l'attacco è stato condotto "giorni dopo le nostre minacce".

Le ricerche. Oltre 700 uomini sono impegnati nelle ricerche. "Non è escluso che l'attentatore abbia già lasciato la Francia" ha avvertito il segretario di Stato agli Interni, Laurent Nunez, intervistato da radio France Inter. Un portavoce della polizia di Coblenza ha confermato che la caccia all'uomo si sta conducendo in una zona di 30 chilometri lungo il confine franco tedesco e fonti investigative tedesche citate dalla Bild ritengono plausibile che Chekatt abbia dei riferimenti a cui appoggiarsi in Germania.

I controlli al confine con la Germania sono stati rafforzati. Secondo i media tedeschi nel 2016 Chekatt è stato condannato a due anni e tre mesi di carcere dal tribunale di Singen (Baden-Wuerttenberg) per tentate rapine in uno studio dentistico e in una farmacia. Sarebbe poi stato espulso in Francia nel 2017.

La strage. Erano quasi le otto di sera di martedì 11 dicembre quando a Rue des Orfèvres, nella zona dei mercatini di Natale in pieno centro cittadino vengono esplosi almeno 20 colpi, come raccontato anche a Repubblica da un testimone oculare, Roberto Pasini, che passeggiava nella zona e che ha trovato rifugio in un ristorante. A terra restano decine di persone: solo molte ore più tardi si saprà che i morti sono tre e in ospedale ci sono 13 feriti di cui secondo alcune fonti almeno 11 gravi. Tra le vittime, secondo il quotidiano francese Le Figaro, c'è un turista tailandese di 45 anni. La moglie è ferita.

Il precedente. L'attacco avviene a pochi metri da quella cattedrale di Notre Dame che già nel 2000 era stata individuata come bersaglio da quattro algerini che avevano progettato di piazzare proprio lì una bomba alla vigilia del Capodanno 2001. Una strage evitata grazie alle informazioni fornite dai servizi segreti tedeschi.

Un ferito italiano. Fra i feriti gravi c'è anche un italiano, Antonio Megalizzi, giornalista trentino di 28 anni e collaboratore di Europhonica, un progetto radio legato al mondo universitario che trasmette in diretta da Strasburgo una volta al mese in occasione della sessione plenaria dell'Europarlamento. Il giovane è stato raggiunto da un proiettile alla testa ed è ricoverato in gravi condizioni.

La matrice. "Non è ancora certa la matrice terroristica" ha poi affermato Laurent Nunez, durante la stessa intervista radiofonica. "Bisogna essere molto prudenti. L'assalitore non era conosciuto per reati legati al terrorismo". Notando però che "Durante la sua detenzione in carcere era stata segnalata una sua radicalizzazione. Per questo era sotto sorveglianza". Il ministro dell'Interno francese Christophe Castaner è arrivato intorno alle 9 a Strasburgo, visitando immediatamente i luoghi dell'attentato di ieri. Non ha per ora rilasciato dichiarazioni.

L'Europarlamento. Sono già ripresi i lavori del Parlamento Europeo riunito in questi giorni a Strasburgo per l'ultima plenaria del 2018. Dopo che ieri sera l'edificio - che si trova a circa 3 km dallazona dell'attacco - è rimasto 'blindato', gli europarlamentari costretti in aula fino all'1.40 di notte per disposizione delle autorità. "Il Parlamento Europeo continua a lavorare", ha scritto il presidente Antonio Tajani su Twitter. La sede del Parlamento lunedì e ieri era già più protetta del solito dalla Polizia francese, con diverse camionette a presidio per via della mobilitazione dei Gilet Gialli. Numerosi europarlamentari, anche italiani, erano in quelle ore già fuori dall'aula e alcuni hanno vissuto in diretta quelle terribili ore, rimanendo asserragliati in alberghi e ristoranti.

Il presidente francese. "La minaccia terroristica è ancora al centro della vita della nostra nazione": ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron, aprendo il consiglio dei ministri convocato d'urgenza a Parigi.Lo ha detto ai giornalisti il portavoce, Benjamin Griveaux. Ha poi invitato alla "calma" e alla "moderazione": tanto più in questo momento, con gli account Twitter dei gilets gialli che rilanciano tesi complottiste secondo cui l'attacco sarebbe stato organizzato per mettere un freno alla loro protesta. Intanto il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker fa sapere di essere "in contatto costante con Macron" e di aver parlato "con il sindaco di Strasburgo Reis". Il commissario agli affari interni Dimitris Avramopoulos è invece "in contatto permanente con il ministro dell'Interno Castaner: la Commissione Ue continua a sostenere gli sforzi nazionali per garantire la sicurezza", ha aggiunto.

La reazione di Trump. Mercoledi mattina anche il presidente americano ha parlato dell'attentato di Strasburgo, chiedendo ai democratici Usa di dargli i loro voti per rafforzare i controlli al confine.




Strasburgo, l'Islam sparisce dai titoli
Nicola Porro
Alessandro Gnocchi, 12 dicembre 2018

https://www.nicolaporro.it/strasburgo-q ... lattentato

Non è la prima volta che accade. Anzi. Ormai si può considerare una triste abitudine della stampa italiana che, davanti alle espressioni “fondamentalista islamico”, “terrorismo islamico” perde improvvisamente lo slancio, comincia a balbettare e alla fine lascia cadere l’aggettivo. Fondamentalista, radicalizzato, terrorista. Queste parole, senza aggettivi, evitano il problema (fondamentalismo islamico) per evitare problemi col politicamente corretto. E la prima pagina è fatta. Incomprensibile ma è fatta. Nel caso dell’assassino che ieri sera, a Strasburgo, in Francia, ha sparato sulla folla del mercatino di Natale, il fatto che sia islamico è parte integrante della notizia. Ma il lettore non deve sapere. Il terrorismo è terrorismo. Niente da aggiungere. A meno che l’assassino sia bianco e cristiano. Allora specificare è lecito, perfino doveroso.

Oggi ci diranno che il killer di Strasburgo era legato alla criminalità comune ma ci sarà un motivo se era schedato come fondamentalista islamico potenzialmente pericoloso.

Questa pavidità, che viene spacciata per rispetto, ci dice purtroppo qualcosa su noi stessi. Studiosi come Alain Finkielkraut o Roger Scruton ci hanno messo in guardia: per espiare la responsabilità delle tragedie del XX secolo abbiamo rinunciato alla nostra identità per accogliere l’Altro. Purtroppo l’Altro userà le nostre leggi per arrivare al potere e la sharia per dominarci. Ma forse ha ragione Michel Houellebecq in Sottomissione: l’Europa è stanca di essere libera e non vede l’ora di deporre il fardello.

Secondo Oriana Fallaci, l’Europa divenuta Eurabia sarà il parco giochi degli Emiri. La Francia, per la scrittrice, era una causa persa in partenza. I suoi leader hanno accolto immigrati su immigrati. Quando si sono accorti che ciò costituiva un problema, anche di ordine pubblico, non potevano più fare nulla. E così ripetono cavolate “corrette” o ci vengono a dire che l’attuale migrazione è un inarrestabile processo storico e nulla ha a che fare con il terrorismo. Sappiamo tutti che sono falsità. Alcuni componenti del gruppo che fece una strage al Bataclan erano siriani, giunti irregolarmente in Europa. Quando si parla di islam bisogna sempre aggiungere che è una religione di pace. In effetti i suoi critici rischiano di raggiungere la pace eterna per mano di qualche radicalizzato islamico.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Messaggioda Berto » gio dic 20, 2018 7:35 am

Marocco, due turiste scandinave violentate e sgozzate sull’Atlante
Marta Serafini
18 dicembre 2018

https://www.corriere.it/esteri/18_dicem ... a202.shtml

«Qualcuno ha notizie della montagna più famosa del Marocco?».
Louisa e Maren erano partite per le vacanze di Natale. Dovevano stare via per un mese, un viaggio zaino in spalla, tra compagne di università, libere di andare per il mondo come dovrebbe essere. I preparativi, i messaggi per decidere cosa portarsi dietro, le richieste di consigli sui social.

Meta finale, il Toubkal, «la montagna da cui si vede tutto», come i berberi chiamano questa cima dell’Atlante di oltre 4 mila metri. La vetta più alta del Nord Africa sembrava accessibile dato che ogni anno migliaia di turisti la scalano con facilità. Un viaggio relativamente sicuro, se si considera che il Marocco non è in cima nella classifica dei Paesi a rischio e che non sono poche le donne che lo attraversano da sole.

«Mamma stiamo bene». È il 9 dicembre, quando Maren scrive alla madre l’ultimo messaggio. Poi lunedì scorso, il buio. Le due compagne di viaggio vengono trovate nella loro tenda, a Chamharouche, vicino a Imlil, base di partenza per la scalata. Morte.

«Sui loro colli sono stati rinvenuti profondi segni di arma da taglio», recita il comunicato ufficiale delle autorità marocchine. Ma la verità dietro le parole della burocrazia di Rabat è che alla più giovane delle due, Louisa Vesterager Jespersen, 24 anni, passaporto danese, hanno tagliato la gola. Alla sua amica, Maren Ueland, di quattro anni più grande, passaporto norvegese, probabilmente hanno fatto lo stesso. E sia Al Arabiya che alcuni siti marocchini parlano di «segni di violenza sessuale», sebbene la notizia non trovi per adesso conferme ufficiali.

« Le avevo detto di non andare in Marocco, lì la situazione è caotica», ha dichiarato disperata Helle Petersen, la madre della vittima danese, citata dal quotidiano B.T. Louisa studiava in Norvegia per fare la guida e amava l’avventura. Era lì, all’Università norvegese, che aveva conosciuto Maren. «Louisa era così brava, la sua priorità era la sicurezza, le ragazze hanno preso ogni precauzione», ha assicurato Irene Ueland, la madre di Maren, parlando con l’emittente NRK.

La polizia marocchina intanto indaga e cerca indizi tra la neve, dopo che il sito turistico è stato chiuso e circondato da un cordone di sicurezza. Ieri un uomo è stato arrestato a Marrakech, la città più turistica del Paese. Si cercano dei complici. «Siamo tutti sconvolti. È una tragedia per l’intero villaggio», ha dichiarato al quotidiano norvegese The Local Mustafa, una guida locale. E mentre non è ancora stato stabilito se le due ragazze avessero deciso di affidarsi a una guida o meno, un poliziotto norvegese distaccato all’ambasciata ha raggiunto Marrakech per fare da collegamento tra le autorità.

Tracce, testimonianze. La pressione sulle autorità locali sale. E nei corridoi dei ministeri di Rabat inizia a serpeggiare la paura. Il turismo rappresenta il 10 per cento della ricchezza del Paese, seconda fonte di reddito dopo l’agricoltura. Dopo anni di crisi l’anno scorso finalmente il Marocco ha registrato un record con 11,35 milioni di visitatori. Ma le cifre — ora che Louisa e Maren sono state uccise — potrebbero tornare a scendere.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Messaggioda Berto » gio gen 17, 2019 2:55 am

Belluno. Stupra tre ragazze nel condominio, ventunenne a processo
Davide Piol
16 gennaio 2019

https://corrieredelveneto.corriere.it/b ... resh_ce-cp

BELLUNO Stuprate tre ragazze, ventunenne marocchino a processo. Le violenze sarebbero state consumate in un condominio di un comune vicino a Feltre nell’estate del 2017. All’epoca dei fatti le vittime avevano 19, 16 e 13 anni. Per questo il reato contestato è violenza sessuale aggravata. La modalità era sempre la stessa: il ventenne portava le adolescenti in zone buie del condominio e cercava di baciarle. Trovando resistenza, le buttava a terra costringendole a subire atti sessuali. Fatti che la Procura di Belluno cercherà di dimostrare nelle prossime udienze. Quando le vittime trovarono la forza di denunciare ciò che era capitato, il giovane fu messo agli arresti domiciliari per cinque mesi, poi revocati con il solo obbligo di firma dai carabinieri.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Messaggioda Berto » gio gen 24, 2019 7:03 am

Novara, armato di machete tenta di uccidere ex: arrestato marocchino
Federico Garau - Mer, 16/01/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... dbH2UvSYzE

Lo straniero, dopo aver minacciato telefonicamente la donna, che si trovava da sola in casa col figlio neonato, si è presentato nell’abitazione per realizzare i suoi propositi. Fermato giusto in tempo, il facinoroso è finito dietro le sbarre

Tentato omicidio ai danni dell’ex moglie da parte di uno straniero, avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi a Novara.

Prima di entrare in azione, il marocchino ha contattato telefonicamente la donna e, dopo l’ennesima discussione, ha minacciato di ucciderla, terrorizzandola a morte. Trovandosi da sola in casa con il figlio neonato e con la minaccia incombente dell’ex marito pronto a tutto, quest’ultima ha immediatamente chiesto aiuto al compagno della madre ed a quello della nonna.

I due uomini sono riusciti ad arrivare giusto in tempo nell’abitazione della donna, che si è dovuta rinchiudere in bagno col figlio per sfuggire alla violenza dell’ex marito, riuscito ad accedere all’interno dell’abitazione tramite una finestra.

Il marocchino, armato di machete, ha aggredito gli uomini accorsi in difesa dell’ex compagna. Uno di essi è riuscito a schivare un affondo ed a parare il colpo, mentre il secondo è stato ferito dal facinoroso africano. Nel frattempo sono fortunatamente sopraggiunti gli agenti della questura di Novara, allertati telefonicamente dalla donna, quando la colluttazione era ancora in pieno svolgimento. Pur se in superiorità numerica, i poliziotti hanno faticato non poco a disarmare il marocchino ed a far scattare le manette ai suoi polsi.

L’uomo è stato quindi arrestato con l’accusa di maltrattamenti, lesioni aggravate, tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale. La misura cautelare della custodia in carcere è stata confermata lunedì in sede di giudizio direttissimo, pertanto l’africano resta al momento dietro le sbarre.


Sgozzò un connazionale vicino al Decathlon: marocchino condannato a 15 anni
01 dicembre 2018

http://www.salernotoday.it/cronaca/omic ... chino.html

È stato condannato a 15 anni dalla Corte D’Appello per aver sgozzato con una bottiglia di vetro un connazionale, il marocchino Youssef El Khalid. La decisione è di stamattina, da parte della Corte di Assise di Appello di Salerno. I fatti risalgono al 2016: il delitto si consumò nei pressi del Decathlon. I giudici hanno emesso la sentenza che riformula il precedente verdetto di omicidio di secondo grado.

Ad essere ucciso, fu Elman Soriy: i due erano ubriachi e la scelta dei brani musicali da ascoltare sull’Iphone generò una discussione tra i due, culminata con l'omicidio.



Marocchino ruba nello yacht: condannato a quattro anni
24 ottobre, 2018 | Lidia Monetta

http://www.occhiodisalerno.it/tag/marocchino-condannato

Lo scorso maggio un ladro di origini marocchine si era intrufolato su una barca di lusso rubando un orologio e un cellulare. L'uomo era ai domiciliari



Olginate, droga: marocchino irregolare condannato a 4 anni
Leccoonline
21 dicembre 2018

http://www.leccoonline.com/articolo.php ... o+a+4+anni

Era stato tratto in arresto lo scorso 18 ottobre nell'appartamento del fratello ad Olginate: oggi il ventinovenne marocchino, presente illegalmente sul suolo italiano, è stato condannato a pagare una multa pari a 12.000 euro, oltre a scontare quattro anni di reclusione, al termine dei quali è stata disposta l'espulsione dal nostro Paese.
All'arrivo dei Carabinieri nell'abitazione di via Sant'Agnese il giovane aveva consegnato 16 dosi di cocaina -circa 9,5 grammi- di cui era in possesso al momento, poi nel corso della perquisizione i militari hanno trovato un quantitativo di droga più ingente: 96 grammi, pari a 157 dosi.
Approdata la vicenda in Tribunale con un capo di imputazione per traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti, oggi il giudice monocratico Enrico Manzi ha emesso la sentenza di condanna.
Nel corso della requisitoria il Vpo Mattia Mascaro ha richiesto per il ventinovenne una pena di 5000 euro di multa, quattro anni e sei mesi di carcere, mentre l'avvocato Alessandro Dell'Oro per la difesa ha chiesto il minimo della pena ed attenuanti generiche, vista la collaborazione e il riconoscimento delle proprie responsabilità da parte del suo assistito.
Oltre a cocaina e hashish, nell'appartamento sono stati rinvenute banconote per un valore di 1490 euro -probabilmente proventi dell'attività illecita-, un bilancino ed un foglio recante i contatti telefonici di circa 700 persone.



«Lasciatemi stare altrimenti vi faccio saltare in aria»: condannato marocchino che minacciò due carabineri
Martedì 20 Novembre 2018
Maria Letizia Riganelli

https://www.ilmessaggero.it/viterbo/las ... 17913.html

«Lasciatemi stare altrimenti vi faccio saltare in aria». Marocchino, residente a Civita Castellana, minaccia e ferisce due carabinieri: condannato a quattro mesi di reclusione.

A giugno del 2012 i carabinieri della compagnia di Civita Castellana intervennero per sedare una lite in via Mazzini. «Era in atto – ricorda in aula un militare – un’accesa discussione tra un ragazzo di origini marocchine visibilmente ubriaco, la sua ex fidanzata e la madre di quest’ultima. Urlavano talmente tanto che hanno svegliato tutto il palazzo. Lui era particolarmente agitato e non voleva farsi identificare. Così abbiamo provato a farlo calmare. Ma lui ha iniziato a colpirci. Dopo qualche colpo abbiamo aperto la portiera dell’auto per farlo salire ma lui l’ha chiusa ed è scappato. Ma essendo ubriaco dopo pochi metri è caduto. Nel tentativo di rialzarlo da terra ci ha dato calci e spintoni. Fino a che non siamo riusciti a farlo salire».

L’uomo viene portato in caserma ma la situazione non migliora. «Continuava a gridare e non voleva darci la sua carta d’identità. Urlava che ci avrebbe ammazzato – continua il carabiniere -, che ci avrebbe fatto saltare tutti in aria. Alla fine abbiamo trovato un documento nei pantaloni e lo abbiamo denunciato. Noi siamo finiti in ospedale con lesioni al polso e alla spalla».

La giudice Elisabetta Massini, nonostante la difesa dell’imputato abbia sottolineato che si è trattato di una resistenza passiva, lo ha condannato a 4 mesi di reclusione (pena sospesa).


Avezzano: droga e violenta una ragazza, 28 enne marocchino condannato a 8 anni
Antonella Micolitti
17/11/2018

http://www.rete8.it/cronaca/309769

Un 28 enne marocchino è stato condannato, dal Tribunale di Avezzano, a otto anni di reclusione per aver drogato, picchiato e violentato una ragazza del posto.

Il giovane era accusato di violenza sessuale e lesioni personali. I fatti risalgono alla notte dell’11 marzo dello scorso anno quando, secondo l’accusa, il 28 enne ha offerto una dose di crack da fumare a una ragazza di 30 anni. Poi, l’aveva portata nel cantiere di un luogo che in passato era stato usato per lo spaccio o come dormitorio. Sotto la minaccia di una lametta, la donna aveva tentato di ribellarsi ma il giovane l’ha colpita ripetutamente con calci e pugni, fino a stordirla, per poi abusarne sessualmente, facendola finire in ospedale con una prognosi di dieci giorni e con lesioni alla testa e all’orecchio. Una notte da incubo per la 30 enne che si era rivolta ad alcuni familiari i quali hanno subito contattato la Polizia. Avviate le indagini, condotte dalla squadra anticrimine del commissariato di polizia, le ricerche hanno portato a individuare il giovane marocchino, senza fissa dimora, che dopo la violenza era fuggito a Milano. Lo straniero, dopo diversi giorni, era stato arrestato. L’uomo aveva già compiuto atti di violenza. Il pubblico ministero aveva chiesto 8 anni e 4 mesi. L’uomo è stato condannato
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Messaggioda Berto » gio gen 24, 2019 7:04 am

Terrorismo, condannato marocchino: per i pm era pronto ad arruolarsi, inflitti 5 anni e 10 mesi di reclusione
24 gennaio 2019

http://www.giustizianews24.it/2018/11/2 ... reclusione

Il giudice Cinzia Perrone del Tribunale di Genova ha condannato a 5 anni e 10 mesi Nabil Benhamir, il cittadino marocchino arrestato nel dicembre dello scorso anno con l’accusa di associazione a delinquere con la finalità di terrorismo. Il sostituto procuratore Federico Manotti, che ha coordinato le indagini della Digos, aveva chiesto la condanna a otto anni e otto mesi. L’uomo è tuttora detenuto nel carcere di massima sicurezza di Sassari. Oggi non era in aula a Genova, ma collegato in videoconferenza. Il marocchino, che viveva nel capoluogo ligure in una casa popolare occupata abusivamente, era stato fermato ad agosto per maltrattamenti nei confronti della compagna. Il suo nome però era inserito nella black list dei foreign fighters, ed era segnalato come importante esponente dell’Isis, di qui l’arresto per terrorismi. In particolare, la Digos di Genova aveva trovato nelle memorie del suo telefono le istruzioni per costruire ordigni con vecchi cellulari e per compiere stragi con tir e auto rubate. A far sospettare gli investigatori che fosse pronto a colpire l’Italia, alcune conversazioni intercettate in cui Benhamir aveva detto di avere ricevuto la «chiamata del Chiamante».




Brescia, un foreign fighter condannato a sei anni per terrorismo
23 gennaio 201915:17

https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca ... 902a.shtml

È stato condannato a sei anni di carcere dalla Corte d'assise di Brescia un foreign fighter 26enne, marocchino, cresciuto a Vobarno. Arrestato nel 2013 per apologia di terrorismo, Anas El Abboubi era stato scarcerato per mancanza di gravi indizi e, una volta partito per la Siria, aveva fatto perdere le sue tracce. La famiglia dichiara che è morto, ma il pm ritiene che non ci siano le prove del decesso. Ora El Abboubi è ricercato a livello internazionale.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Messaggioda Berto » mar feb 19, 2019 9:57 am

Denunciare le marocchinate? "Razzismo". Minacce a Salvini: "Devi morire"
Massimo Malpica - Mar, 19/02/2019

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 47500.html

Nel mirino finisce anche il presidente dell'associazione delle vittime Ciotti
Roma - «Leghisti, razzisti, bastardi. dovete morire impiccati tu, Salvini, Zicchieri e Tripodi.

Fate attenzione a quello che fate. W gli immigrati W i musulmani». La speranza è che a scrivere il volantino, «decorato» dall'immagine di un cappio e depositato sul lunotto dell'auto del presidente dell'Associazione nazionale vittime delle marocchinate, Emiliano Ciotti, sia stato un troll. La certezza, invece, è che si tratta di un ignorante, qualcuno che confonde la storia col razzismo, e la presentazione di un libro che racconta fatti incontestabili con un tentativo di denigrare gli «immigrati».

Succede nel Frusinate, a margine della presentazione del volume «Le marocchinate. Cronaca di uno stupro di massa». Un libro che ripercorre, appunto, i terribili episodi di violenza seguiti allo sfondamento della linea Gustav da parte degli Alleati. Come «premio» per aver aggirato le difese tedesche, ai goumiers marocchini inquadrati nel cordo di Spedizione francese, alla fine di maggio del 1944, sarebbe stato riconosciuto una sorta di diritto al saccheggio. E allo stupro. Quel che è certo è che i goumier se lo presero, quel diritto. E le violenze, i furti, gli omicidi, gli stupri, ai danni di donne, uomini, bambine e bambini, sono una pagina nera di cronaca e di storia che in tanti comuni del Frusinate ancora ricordano bene, a 75 anni da quei giorni e da quegli eventi.

A condannare la minaccia di morte per il ministro dell'Interno sono gli altri due citati nel volantino, il vicecapogruppo del Carroccio a Montecitorio, Francesco Zicchieri, e il capogruppo leghista in regione, Orlando Angelo Tripodi: «Gesto vigliacco», sospirano, ricordando che insisteranno per introdurre «il giorno del ricordo anche per le vittime delle marocchinate». Mentre Ciotti ricorda come la minaccia sia arrivata «a pochi giorni da una giornata storica: la corte dei Conti ha accolto il ricorso di una delle vittime delle Marocchinate per il riconoscimento della pensione di guerra. Un diritto per il quale la signora ha dovuto combattere contro il Mef e la Ragioneria territoriale dello Stato di Frosinone che si opponevano al riconoscimento eccependo la tardività della domanda».

Una storia già sentita. Nel 2015 aveva visto riconosciuto il suo diritto alla pensione anche una donna che era stata violentata dai goumiers a 27 anni, il 22 maggio 1944. E che aveva dovuto aspettare di compiere 98 anni per veder fatta giustizia. Ma in fondo, appunto, delle violenze perpetrate dalle truppe marocchine nel Basso Lazio si è sempre parlato poco, di quella odiosa ondata di omicidi e stupri perpetrati ai danni della popolazione civile da quelli che credevano essere i «liberatori». Eppure a raccontarle era stato, tra gli altri, Alberto Moravia, che nella Ciociara racconta lo stupro della protagonista Cesira e della figlia 13enne, Rosetta, in un finale poi trasposto in pellicola da Vittorio De Sica per la scena più terribile dell'omonimo film che valse a Sophia Loren l'Oscar nel 1962. Di «razzista», questa storia, non ha dunque nulla: tra i politici che più si impegnarono per dare alle vittime giustizia (e risarcimenti), denunciando le violenze carnali in serie c'è stata anche Maria Maddalena Rossi, presidente dell'Udi e parlamentare comunista. Al di là dell'idiozia generale del volantino, prendersela con Salvini (al quale il libro che racconta questa oscura pagina di storia è stato regalato dall'associazione vittime solo alla fine di settembre) e col «razzismo» non ha alcun senso.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Messaggioda Berto » ven feb 22, 2019 3:22 am

Il blitz anti-terrorismo in Germania, dodici islamisti in arresto: "Preparavano attentato"
Pina Francone - Gio, 21/02/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 5gAv0p9zQU

L'operazione anti-terrorismo in Germania, dove le forze dell’ordine hanno arrestato dodici presunti islamisti

Dodici presunti islamisti sono stati arrestati in Germania con l'accusa di preparare attentanti in terra teutonica. Durante alcune perquisizioni di abitazioni nel Land tedesco del Nord Reno-Vestfalia sono stati fermati dodici islamisti, tedesco-marocchini, tutti tra i 22 e i 33 anni, sospettati di pianificare un attacco in Germania e di aver aiutato altre persone ad unirsi alla Jihad in Siria, come riporta TgCom24.

Tra i sospettati fermati dalla polizia tedesca c’è anche una coppia sposata che si sarebbe dovuta unire nel 2016 allo Stato islamico ma, durante il viaggio in Turchia, era stata fermata e rispedita in Germania.

Perquisizioni sono in corso fin dalle prime ore di giovedì 21 febbraio in diverse abitazioni di città della Germania occidentale per sventare un presunto "grave attacco" in preparazione ad opera di sospetti islamisti. Ad annunciarlo il portavoce dell'ufficio della procura di Francoforte. Perquisizioni sono state compiute a Biebesheim, Raunheim e Ruesselsheim.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

Re: Crimini dei nazisti maomettani marocchini in Europa

Messaggioda Berto » ven feb 22, 2019 8:25 am

“Vi taglio la testa!”, clandestino minaccia e aggredisce clienti e carabinieri
Federico Garau - Gio, 21/02/2019

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 49655.html

Il marocchino, un clandestino pluripregiudicato ubriaco, è stato trovato anche in possesso di merce rubata all’interno dello stesso centro commerciale: per lui 8 mesi di reclusione con obbligo di firma

Paura in un centro commerciale di Carrara, dove uno straniero in palese stato di ebbrezza ha dato in escandescenze, terrorizzando gli avventori ed aggredendo i rappresentanti delle forze dell’ordine, intervenuti per bloccarlo.

In un più che evidente stato di alterazione psicofisica, il nordafricano ha iniziato a molestare i clienti, ad insultarli ed a gridare minacce nei loro confronti. Qualcuno ha contattato pertanto il 112 per richiedere l’intervento dei carabinieri sul posto. I militari del comando di Carrara sono stati attaccati dall’extracomunitario il quale, come riportato da “La Nazione”, ha esteso le intimidazioni anche nei loro confronti. “Vi spezzo le ossa! Vi taglio la testa!”, avrebbe urlato il facinoroso all’indirizzo dei carabinieri, che sono comunque riusciti ad avere la meglio su di lui.

L’uomo, un 43enne originario del Marocco, aveva anche rubato all’interno dell’esercizio commerciale, portando via delle birre ed un pollo, occultati dentro il giubbotto. Dopo gli accertamenti è risultato anche il suo stato di clandestino sul territorio nazionale, oltre ad una lunga lista di precedenti penali.

Stando a quanto riferito dai quotidiani locali, l’episodio si è verificato nel pomeriggio di ieri, anche se la notizia è stata diffusa solo nella giornata di oggi dai carabinieri. Il giudice del tribunale di Massa Giovanni Maddaleni ha infatti condannato con rito abbreviato il marocchino. Per lui otto mesi di reclusione con obbligo di firma, oltre al divieto di far nuovamente ritorno nel medesimo centro commerciale in cui in più di un’occasione aveva già commesso crimini e creato disordini.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

PrecedenteProssimo

Torna a Africa ed Europa

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite