A ła Festa dei Popołi, de Thiene, xe stà negà a on s-ciapo de veneti de parteçipar come Popoło Veneto a sta festa; se trata de caxo de rasixmo antiveneto, da parte de tałiani ?

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Thiene. Casarotto ai venetisti: 'Un polverone sulla Festa dei Popoli, ora abbassiamo i toni'
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Un invito deciso e fermo ad abbassare i toni dopo giorni di polemiche accese, a volte furiose. Arriva dal sindaco di Thiene Giovanni Casarotto, che ha preso carta e penna nel tentativo di chiudere le diatribe in corso sul tema dell’indipendenza del Veneto.
E per farlo rispolvera una locuzione latina di Virgilio, “Paulo maiora canamus”, che letteralmente vuol dire “cantiamo di cose un po’ più elevate”, ma che in pratica significa “parliamo di argomenti più elevati, più seri”.
Ma prima di passare a questi argomenti, Casarotto vuol chiarire alcuni punti.
“Ritengo sia venuto il momento di dire ad alcune forze politiche di abbassare i toni – scrive il sindaco di Thiene -, toni che in questi giorni hanno superato, a mio giudizio, la soglia del dialogo democratico e ciò indipendentemente dal fatto che tutti, in democrazia, hanno il diritto di manifestare le proprie idee, purché vengano espresse in maniera corretta.
Mi riferisco al polverone che è stato sollevato in occasione della Festa dei Popoli. A questo proposito, come è già stato segnalato dai responsabili e cioè che la manifestazione viene da loro ogni anno organizzata in maniera autonoma ed indipendente dal Comune, sottolineo che la Festa dei Popoli è un percorso articolato che, per quanti vi partecipano, prevede una serie di incontri di formazione e preparazione, un percorso che viene fatto all’insegna dell’accoglienza e del rispetto reciproco, della ricerca di ciò che unisce e non di ciò che divide, per favorire l’integrazione e la pacifica convivenza tra le diversità Comunità presenti nel nostro territorio.
Ora mi è difficile credere che possano incarnare questo spirito e questi ideali Movimenti i cui aderenti indossano una maglietta con la scritta ‘Veneto is not Italy’, oppure che alcuni di essi vogliano veramente portare avanti idee di serena e pacifica convivenza dal momento che, come ben noto alle cronache, stavano costruendo un, seppur rudimentale, carro armato. Per non parlare di certi volantini, anonimi, che incitano chiaramente alla violenza, come quelli che sono stati distribuiti ieri in giro per la città”.
“Quanto poi alle mie affermazioni, secondo cui ad oggi non esiste uno Stato del Veneto indipendente – prosegue Casarotto -, mi pare di poter dire che il fatto stesso che la Regione Veneto abbia in questi giorni approvato una legge per indire un referendum propositivo per l’indipendenza del Veneto mi dia ragione.
A questo proposito merita ricordare che su questo tema si è già espresso il Consiglio Comunale di Thiene nella seduta del 25 giugno 2013, che a maggioranza ha approvato un Ordine del Giorno che invita sia la Regione Veneto, sia lo Stato Italiano, sia l’Unione Europea ad impegnarsi nell’ottica di una maggiore autonomia locale e di federalismo, che mantenga però l’unità nazionale, in quanto ‘alle sfide della globalizzazione non si risponde con le piccole patrie ma con l’esercizio dell’autonomia responsabile nei territori e con il pieno compimento del progetto Europa, una vera e propria “rivoluzione post-nazionale” che conduca all’unione federale Europea’ (dalla delibera consiliare n. 83 del 25/6/2013).
E su questa linea mi conforta anche la presa di posizione di Confindustria, espressa attraverso le parole del Presidente Provinciale Giuseppe Zigliotto”.
Intanto domani è attesa la manifestazione degli Indipendentisti veneti, alla quale prenderà parte anche il leader Lucio Chiavegato.
La partenza del corteo è prevista per le 10,30 dal piazzale della Stazione, corteo che arriverà in piazza Chilesotti, dove si terrà il comizio finale.
di redazione Thiene on line
Thiene. La Commissione Festa dei Popoli: 'Il Comune non c'entra, venetisti fuori per nostra decisione'
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“Non sparate sul Comune di Thiene. Non è del Comune la responsabilità della programmazione e della gestione della Festa dei Popoli. Se gli Indipendentisti non sono entrati è soltanto per decisione del Comitato Organizzatore. Scelta dettata esclusivamente da questioni burocratiche. La politica in questa vicenda non c’entra affatto”. Loro lo scrivono con altre parole ma sono questi
i concetti di base che il Comitato Organizzatore della Festa dei Popoli ha ritenuto opportuno mettere nero su bianco, dopo quattro giorni di polemiche, accuse e prese di posizione in merito all’accesso alla Festa negato ai venetisti. Con l’intento proprio di spazzare via dal tavolo della discussione ogni possibile strumentalizzazione politica. E ricordare, come infatti spiegano alla fine del loro comunicato, testualmente, che “…dal 2010 la Commissione coinvolge al suo interno anche cittadini stranieri affinché la festa sia sempre più DEI popoli e non PER i popoli. Malgrado le sue radici, la Commissione Festa dei Popoli è un organismo aconfessionale e apartitico, un organismo che si confronta con le persone in quanto uomini e donne, abitanti del Pianeta, al di là dei punti di vista che ognuno ha il diritto di avere”. Quando si dice parlar chiaro. Mentre per sabato prossimo resta in programma la manifestazione proprio degli Indipendentisti, che partirà alle 10,30 dalla Stazione ferroviaria per finire con un comizio in piazza Chilesotti.
Ma torniamo all’inizio del documento, quel comunicato sostenuto dall’autorevolezza di 20 firme che merita d’esser letto fino alla fine proprio come un contributo alla chiarezza, per una corretta ricostruzione di quanto accaduto. “Alla luce di quanto stiamo leggendo sui media, in merito alla presenza di un gruppo di appartenenti al movimento indipendentista veneto alla Festa dei Popoli di domenica 15 giugno 2014, riteniamo doveroso che si dia voce anche a chi la festa la pensa, la organizza, la prepara, la gestisce, ne assume i costi, ossia la Commissione Festa dei Popoli”.
“Rifiutiamo l’affermazione – scrivono gli organizzatori, che sottolineano in neretto i passaggi che evidentemente ritengono indispensabili - con cui alcuni ci hanno definito ‘organizzazione che risponde alla giunta del sindaco Giovanni Battista Casarotto e dell’assessore Maurizio Fanton’. Siamo nati prima dell’attuale Giunta e auspichiamo di poter continuare ad esistere anche dopo. Tutte le edizioni della Festa dei Popoli (quest’anno siamo arrivati alla 5ª), sono state possibili grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale a mettere a disposizione gratuitamente spazi ed attrezzature.
Nonostante il colore diverso delle due amministrazioni, la Festa dei Popoli ha sempre trovato accoglienza
nell’Amministrazione del Comune di Thiene e il Sindaco, in carica nelle varie edizioni, ha sempre accettato di presenziare e offrire un saluto nella cerimonia di apertura. Il fatto che dal 2012 il Sindaco guardi con maggiore simpatia alla Festa dei Popoli e che un sostenitore della Commissione Festa dei Popoli abbia assunto anche il ruolo di Assessore, ha sicuramente reso più agili alcuni iter burocratici, dato maggior
visibilità all’evento e maggior coraggio ai membri della Commissione, tutti esclusivamente volontari”.
“La preparazione, organizzazione, gestione, copertura dei costi della Festa – precisano i firmatari - continua, però, ad essere a totale ed esclusivo carico della Commissione Festa dei Popoli. Come ogni manifestazione che si rispetti, anche la Festa dei Popoli si è data, e continuerà a darsi, delle regole al fine di garantire la buona riuscita dell’evento; regole che di anno in anno la commissione modifica, rettifica, integra.
Tra queste, c’è l’obbligo di iscriversi e non soltanto per chi chiede un gazebo, ma anche per quei Popoli che danno la disponibilità solo per la sfilata del mattino: ogni bandiera, quindi ogni Paese, deve partecipare a un pomeriggio di formazione e preparazione, presentare una scheda di iscrizione in cui indicare anche i dati della persona di riferimento per quell’etnia o gruppo.
Niente nella festa è lasciato all’improvvisazione, in considerazione dei grandi numeri e dell’eterogeneità delle presenze. In questa edizione 2014, ad esempio, abbiamo avuto la presenza anche di due realtà che hanno chiesto e ottenuto il permesso di volantinare iniziative che la Commissione ha ritenuto idonee e in sintonia con la Festa.
Se tutti indistintamente possono visitare la Festa, pur attenendosi ad alcune regole come quella che vieta l’uso di qualsiasi sostanza alcoolica anche a scopo personale, SOLO chi ha chiesto autorizzazione può farlo al fine di far conoscere la propria associazione o gruppo, il proprio punto di vista su alcuni temi, eccetera”.
Poi il comunicato entra nello specifico della questione che riguarda i venetisti: “Il gruppo, quasi tutti adulti, di indipendentisti veneti aveva avuto il permesso di entrare purché senza bandiere, nel rispetto dei criteri sopra citati. Derogare, avrebbe creato un precedente, e legittimato, per il futuro, la presenza disordinata di gruppi o associazioni o imprese”.
Chiarito questo punto, fondamentale per una corretta ricostruzione di quanto accaduto, la Commissione parla un po’ della sua storia. Partendo dal 2008, quando nasce a Thiene il Coordinamento Missionario Vicariale: “Ne fanno parte i gruppi missionari parrocchiali e gruppi/associazioni laicali particolarmente attenti ai temi della mondialità. Tra queste anche l’Associazione A.S.A. onlus che, tra gli obiettivi statutari, ha quello di essere ponte tra la Diocesi di Padova e le missioni diocesane in Ecuador. A rappresentare A.S.A. onlus ci sono i soci Maurizio Fanton e Maria Novella Sacchetto, delegati anche dal Centro Missionario di Padova.
Nel 2009 il Coordinamento Missionario Vicariale fa propria l’affermazione assai diffusa “la missione ora è qui, con tutti gli stranieri che abitano i nostri territori” e avvia un percorso di formazione sul tema dell’immigrazione che culmina con la Festa dei Popoli, che torna dopo cinque anni, il 20 giugno 2010.
Il Coordinamento Missionario Vicariale affida la preparazione e organizzazione dell’evento a un gruppo di persone, la “Commissione Festa dei Popoli”, in rappresentanza del Vicariato, delle associazioni cattoliche (Azione Cattolica e Scout) nonché alcuni giovani che avevano organizzato la Festa del 2005. A.S.A. onlus, associazione iscritta al registro delle OdV della Regione Veneto, risulta essere capofila della Commissione, di conseguenza ne fanno parte anche i soci Fanton e Sacchetto”.
Fino al 2010, anno in cui la Commissione si allarga e coinvolge al suo interno anche cittadini stranieri.
Infine le venti firme. Le elenchiamo per completezza d’informazione: Michela Barbieri, Gianni Cavraro, Patricia Dalla Lasta, Elio Dall’Igna, Daniele Dal Maso, Samad Darmouch, Marcel Galatanu, Ouahiba Harrathi, Ghizlan Jaouad, Sadek Lahrache, Khemissa Mameni, Mariangela Mazzarano, Sara Pedemonte, Salwa Rahmouni, Joyce Ranieri, Maria Novella Sacchetto, Elisa Trevisan, Richard Vasquez, Habiba Zerifi, Michela Zuccollo.
di redazione Thiene on line
Sì sì sti kì łi me par purpio rasisti, falbi cristiani rasisti (col concorso de misionari catołego veneti), co l’agravo de esar rasisti contro ła so xente e de far na połedega coulturałe poco omana e poco cristiana, de bàsa coultura e tanto edeołojega.