La vergogna dei veneti e dei leghisti pro Russia di Putin

La vergogna dei veneti e dei leghisti pro Russia di Putin

Messaggioda Berto » sab mar 12, 2022 9:09 am

10)
Cari Serenissimi 8 di San Marco,

dalla piega e deriva che ha preso il vostro venetismo aridtico, dogmatico e fideistico, fossilizzatosi nel Mito di voi stessi i Serenissimi che ha portato i più vecchi di voi ha portato all'infantile e demenziale, perché inutile e insensata, iniziativa del Tanko 2, e i più giovani all'adesione all'altrettanto infamtile e demenziale Veneto Serenissimo Governo affianco del nazifascista ed ex comunista di estrema sinistra Serraglia, al vostro sostegno ai criminali separatisti filorussi del Donbass che violano i dritti umani, civili e politici degli ucraini e da ultimo per il vostro insensato e malvagio sostegno e favore all'invasione armata dell'Ucraina da parte della Russia nazifascista del falso cristiano Putin, mi vedo assolutamente pentito di avervi sostenuto, di esservi stato amico e di aver rischiato di finire in prigione per una sorta di solidarietà fraterna veneta che non meritavate e oggi mi trovo costretto a esprimervi il mio grande dispiacere e la mia totale condanna per questa vostra deriva antiveneta, incivile e disumana ed esservi schierati dalla parte del male assoluto, dell'ignoranza, della violenza e di una falsa cristianità.



Come a suo tempo vi siete fatti ingannare dalla falsa interpretazione della storia elaborata dai primi venetisti tra cui spicca l'ignorantissimo Ettore Beggiato, che raccontava e ancora racconta i veneti e la Serenissima come povere innocenti e pure vittime cristiane del malvagio complottismo ateo e giudaio-massonico che avrebbe dapprima generato le malvage idee democratiche, il giacobinismo e la sua Rivoluzione francese, la successiva invasione napoleonica della Serenissima e la sua dissoluzione come Stato imperiale e poi il Risorgimento italiano e da ultimo l'annessione all'Italia risorgimentale dei veneti e del Veneto avvenuta secondo la vulgata di questo venetismo, con l'inganno, la minaccia, la costrizione violenta e un Plebiscito Truffa quello del 1866, propaganda da cui sono stato tratto in inganno e incantato anch'io, incantesimo da cui mi sono liberato ingagando per bene la storia, i suoi fatti, le varie responsabilità e le falsità del racconto venetista in parte copiato da quello del meridionalismo antirisorgimentale e antitaliano.

Allo stesso modo oggi vi siete fatti ingannare dalla propaganda nazi fascista, ex comunista, antiamericana, antiNATO, antisemita/antisraeliana, antiUcraina, complottista, novax/nogreenpass e filo Russia di Putin con tutte le sue falsità e demenzialità, fatta propria anche da un certo integralismo idolatra cristiano che ha eletto a paladino e redentore del cristianismo europeo il despota criminale russo.


El sogno mito dei Serenisimi - Venesia e i so limiti
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 134&t=1571

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... issimi.jpg

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 3/11/1.jpg

https://docs.google.com/file/d/0B_VoBnR ... wxU1U/edit

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 3/11/9.jpg




Per capire dove sta il male non è difficile:

Putin, no grazie! La Russia di Putin con il male della terra, come la Russia dell'URSS
Difendiamo il Mondo Libero, difendiamo l'Ucraina!
viewtopic.php?f=144&t=2998
Capitolo 19
Ucraina e Russia
Criteri elementari e universali per orientarsi tra opposte propagande e in contesti sconosciuti dove la menzogna è sempre possibile, in assenza di esperienza diretta, al fine di individuare dove stanno il bene e la verità e il male e la menzogna:

1) amicizie e alleanze geopolitiche delle parti in conflitto
2) democraticità politica e libertà civile ed economica interne alle parti (stati, nazioni, etnie) in conflitto
3) rispetto e tolleranza delle minoranze e dei dissidenti
4) libertà di critica e di satira, di pensiero e di stampa
5) libertà di mercato e di concorrenza, quantità di monopoli e di oligopoli, libertà associative e sindacali, disparità economiche
6) grado di dogmaticità, di fideismo, di coerenza e ragionevolezza interna, di verificabilità delle fonti e di discutibilità della notizia e del racconto
7) uso della censura, della minaccia, della violenza all'interno del paese e all'esterno con i paesi limitrofi
8) la sindrome della colpevolezza e della responsabilità nascosta
9) il metodo/criterio di Salomone



Il bullo del Cremlino.


Il bullo del Cremlino è un criminale assassino,
un brigante, un grassatore, un ladro, un farabutto.

Il bullo del Cremlino è un demenziale fallito
fallito come uomo, come cristiano, come statista.

Questo bullo criminale con il suo Impero del male ha minacciato il Mondo di sterminio nucleare.

Il bullo del Cremlino come ha detto Trump è un genio ma del male
e per questo verrà ricordato come un criminale assassino,
uno stupratore di popoli e di cristiani,
come Moametto, Hitler e Stalin,
come i peggiori dittatori e assassini della storia,
una vergogna dei cristiani e dell'umanità.

E come per lui vi sarà grande vergogna anche per tutti coloro che demenzialmente lo hanno eletto a eroe, a santo, a paladino, a messia, a redentore dei cristiani.

Costui dovrà essere bannato dall'ONU e da tutti i paesi del Mondo Libero e condannato dalla Corte Internazionale dell'Aia per gravi crimini contro l'umanità, dovrà essere braccato e arrestato da tutte le polizie dei paesi civili, sulla sua testa si dovrà mettere una taglia adeguata vivo o morto e i paesi che gli daranno rifugio dovranno essere boicottati in tutto.


La triplice alleanza del Male:

la Russia nazi fascista e imperiale di Putin, prosegue quella degli Zar e quella internazi comunista dell'URSS;
Putin è un falso cristiano che usa il cristianismo per legittimarsi con il suopopolo e con l'Occidente cristiano, dove una parte dei cristiani abbandonati dall'Europa e dal Papa sinistrati e politicamente corretti, lo hanno eletto a loro paladino ed eroema che e con il suo imperialismo nazionalista opprime e ammazza i cristiani d'Europa;
la Russia dal primo novecento è sempre alleata dei paesi canaglia, di tutta la terra, come oggi con:
Cina/Corea del Nord/Venezuela di Maduro/Cuba nazi comunisti,
Iran nazi maomettano ed altri paesi islamici, che vogliono distruggere Israele,
da ricordare sempre:
i pogrom russi contro gli ebrei,
la persecuzione degli ebrei nella Russia sovietica,
I Protocolli dei Savi di Sion per demonizzazre calunniosamente gli ebrei elaborati dalla Russia antisemita,
l'invenzione del Popolo palestinese e l'organizzazione del suo terrorismo ad opera dell'URSS,
gli scud sovietici che nel 1991 Saddam Hussein fece piovere su Israele,
mai dimenticare che la Russia di Putin all'ONU ha sempre votato contro Israele.
Il regime russo sovietico dell'URSS ha oppresso come mai nessun'altro i popoli d'Europa su cui era riuscito a imporre il suo dominio e questi popoli al crollo dell'URSS hanno scelto l'Europa e la NATO come anche l'Ucraina liberatasi dal gioco russo moscovita con il Referendo del 1991 scegliendo il Sì con oltre il 90%.



Il male della terra:
i nazifascismi (hitleriano, maomettano, putiniano, coreano),
il comunismo a partire dall'internazi comunismo dell'URSS e dei suoi nostalgici,
il tribalismo africano,
il totalitarismo occidentale politicamente corretto con le sue menzogne, i suoi inganni, le sue illusioni utopiche, le sue demenziali manipolazioni e falsificazioni dei diritti umani, naturali, civili e politici


Al nazifascismo hitleriano, a quello internazi comunista di Stalin (poi anche quello di Mao e delle varie dittature comuniste asiatiche, africane, sudamericane come quella venezuelana di Maduro e della Corea del Nord)
e a quello nazifascista della Russia falsamente cristiana di Putin con le sue invasioni criminali di cui quella ucraina in atto è solo l'ultima dopo quella della Cecenia, della Georgia e del Kasakistan (assieme a quello della Cina di Xi-Jnping che ha provocato il doloso genocidio mondiale della pandemia da Covid),
e a quello millenario nazi maomettano di Maometto e dei suoi seguaci (ben incarnato oggi nell'Iran degli Ayatollah, nell'Afganistan dei Talebani, nella Palestina degli impropri palestinesi e dai vari paesi canaglia africani e asiatici),
infine possiamo aggiungere a pieno titolo il totalitarismo moderno e internazionale, sviluppatosi e diffuso nell'Occidente euro e nordamericano chiamato Politicamente Corretto,
con la sua demenziale ideologia utopica menzognera,
con le sue calunnie razziste verso i bianchi i cristiani e gli ebrei e l'Occidente tra cui anche Israele così brutalmente demonizzati,
che istiga l'odio e il disprezzo per le genti bianche d'Europa e d'America e la violenza verso di loro e ne criminalizza persino la legittima difesa,
con le sue criminali violazioni dei diritti umani, civili e politici delle persone, delle comunità, dei popoli, delle nazioni e degli stati europei e del nordamerica
totalitarismo ideologico che ha fomentato, fomenta e sostiene l'invasione dei clandestini,
la denazionalizzazione delle genti euroamericane,
il meticciato forzato delle razze e delle etnie,
l'ignobile e subdolo schiavismo dell'accoglienza e della solidarietà obbligatoria con chichessia,
il criminale suprematismo razzista del nazismo maomettano, degli africani neri e della comunità LGBT,
il terrorismo stragista dei nazi maomettani,
che arriva a giustificare lo stupro delle donne bianche e cristiane nei loro stessi paesi,
l'esproprio dei loro beni materiali guadagnati con il sudore della loro fronte,
la cancellazione delle loro culture di uomini bianchi,
la violenza delle bande di stranieri immigrati regolari e clandestini di prima e seconda generazione che devastano, incendiano, depredano, stuprano, insultano e rendono infernale e insicura la vita nei quartieri delle città italiane ed europee specialmente delle donne, dei bambini e degli anziani,
che disprezzano i valori cristiani e distruggono i simboli e i luoghi del culto cristiano e tagliano le gole ai cristiani e ai loro preti persino nelle chiese,
che ammazzano gli uomini bianchi a picconate per la strada perché sentono delle voci che li incitano a uccidere i demoni bianchi,
che uccidono, tagliano a pezzi e cannibalizzano povere ragazzine bianche finite nel giro della droga e nella rete di bande di spacciatori nigeriani,



Perché io veneto sto con l'Ucraina contro la Russia e sono contro di voi

https://www.filarveneto.eu/wp-content/u ... 68x327.jpg
https://www.filarveneto.eu/wp-content/uploads/2022/03/Zelensky-300x128.jpg


perché mi hanno insegnato fin da bambino a stare con il bene e non con il male,
con Abele più che con Caino,
con il piccolo Davide e contro il gigante prepotente Golia,
con le vittime veramente innocenti piuttosto che con i carnefici sopraffatori,
con i veri buoni e non con i malvagi che si danno arie da buoni,
con i derubati e non con i ladri, gli estorsori, i rapinatori, i truffatori, i mafiosi,
con chi vive del suo onesto lavoro e non con i parassiti che campano alla grande depredando il lavoro degli altri anche con le tasse,
con gli schiavi che si vogliono liberare dopo aver pagato abbondantemente i loro debiti e contro gli schiavisti che non lo vogliono lasciarli liberi,
con chi pratica la giustizia sempre contro chi preferisce l'ingiustizia,

perché mi hanno insegnato che il lavoro nobilita l'uomo, migliora la sua vita e quello dell'intera umanità e quindi sto con i lavoratori impenditori e sono contro chi li demonizza perché datori di lavoro, capitalisti e industriali, per poterli depredare,
perché preferisco stare con chi dice il vero che sembra falso a molti e di cui mi posso fidare contro il bugiardo che pare dica il vero ai più e di cui non ci si deve fidare mai,
e sto con chi si difende dalle aggressioni contro il delinquente che aggredisce,
sto con chi entra piano nelle rotatorie, mantiene le distanze di sicurezza e lascia passare gli altri che stanno lì prima di lui,
preferisco stare con chi dà il buon esempio a costo della sua vita,
per questo io veneto sto con l'Ucraina contro la Russia,

e ci sto
perché mi hanno insegnato a disprezzare i bugiardi, i delinquenti, i prepotenti, gli stupratori, gli assassini, i mafiosi, i ladri, i truffatori, gli ingannatori, ...
perché proverei grande vergogna a tare dalla parte del male,
perché gli errori e il male fatto mi hanno insegnato a fare meglio e a preferire il bene,
perché la Russia sta da tanto tempo con il male della terra, con i paesi canaglia che opprimono, uccidono, sterminano, aggrediscono, ... come la Corea del Nord, la Cina, l'Iran dei nazi maomettani ceh vogliono distruggere Israele e sterminare gli ebrei, come il Venezuela di Maduro e la Cuba degli eredi di Castro.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

La vergogna dei veneti e dei leghisti pro Russia di Putin

Messaggioda Berto » sab mar 12, 2022 9:09 am

Ettore Beggiato e il revisionismo truffa del Plebiscito del 1866

https://www.filarveneto.eu/wp-content/u ... veneto.jpg
Immagine


Caro Ettore Beggiato

ti invito caldamente e fraternamente a verificare il tuo revisionismo storico che ha portato i veneti fuori starada, e che fa loro perdere ancora un sacco di tempo e di energie per nulla,
specialmente quello riguardante il Plebiscito del 1866 che tu hai definito una truffa, beh mi ci sono voluti anni per capire che la truffa non è quella del Plebiscito ma il tuo revisionismo infondato.
I veneti dell'800 sono stati ammaliati, illusi e ingannati dal mito risorgimentale italiano che nelle aspettative avrebbe dovuto portare tanto bene alla terra veneta e alle sue genti venete, ma che purtroppo alla maggioranza dei veneti ha portato più male che bene, e il riconoscimento di ciò non richiede di falsificare la storia che ha visto i veneti volere l'annessione al Regno d'Italia.
Nell'800 i veneti hanno sbagliato ma non avevano alternative, come nel 700 hanno sbagliato i veneziani a non volere la democrazia e a non estendere la sovranità della Repubblica a tutti i sudditi veneti.
I veneti sono un popolo, una nazione e uno stato che ancora non si sono mai costituiti come tali di fronte al Mondo perché la Serenissima era lo Stato imperiale di Venezia e dell'oligarchia veneziana e non lo stato nazionale dei veneti in cui tutti i territori veneti e le loro genti erano sovrani.


Differenze tra un popolo vero e un popolo mancato
viewtopic.php?f=153&t=2884
https://www.facebook.com/groups/2376236 ... 4363839307


La truffa ideologica venetista della falsa tesi secondo cui il Pebiscito del 1866 fu una truffa
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 176&t=2859
Si tratta di uno dei dogmi del venetismo indipendentista e venezianista.
Per quanto mi riguarda se i veneti lo volessero veramente potrebbero diventare indipendenti senza la necessità di sostenere le loro ragioni con dogmi siffatti.

Coel parlamento veneto de tuti i veneti, mai nato e ke i venesiani ke łi gheva el poder no łi ga mai promòso
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 183&t=2597

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... i-nato.jpg


Comitato 1866 (area fiło leghista)
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 126&t=2161

Con Cristiano Corazzari, Davide Guiotto, Gianfranco Maschio, Marina Dalla Costa, Ilaria Brunelli, Roberto Ciambetti, Ettore Beggiato, Alberto Montagner, Marco Zonta, Miatello Patrizio, Claudio Scomazzon, Davide Lovat, Mattia Giolo e Antonio Guadagnini.

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... o-1866.jpg



Caro Zaia
ti invito a modificare questo Comitato sul 1866, e a costiuirne uno non di parte per indagare la verità sul Plebiscito, perché l'attuale Comitato è costituito da persone di parte che sostengono le menzogne della propaganda venetista che guarda caso è perfettamente allineata con le menzogne della propaganda russa sul Donbass e che ha portato alla criminale invasione dell'Ucraina.
Zaia non farti complice di costoro, cerchiamo insieme la verità storica a beneficio di tutti veneti, qualsiasi essa sia anche se in contrasto sia con il racconto dei venetisti sia con il racconto degli italianisti che contengono entrambi molte menzogne e omissioni e che inducono a illusioni e inganni
.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

La vergogna dei veneti e dei leghisti pro Russia di Putin

Messaggioda Berto » sab mar 12, 2022 9:09 am

.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

La vergogna dei veneti e dei leghisti pro Russia di Putin

Messaggioda Berto » sab mar 12, 2022 12:34 pm

11)
La Russia di Putin ma nemmeno quella degli Zar, per non parlare di quella ateo comunista dell'URSS
non è e non è mai stata un Paradiso per i cristiani e per l'umanità cristiana, mai nei secoli.

E oggi la Russia di Putin nonostante le magagne dell'Occidente cristiano, poco cristiano, diversamente cristiano, non cristiano, a egemonia sinistrata e politicamente corretto, è lo stesso una fonte di male assoluto sia per i cristiani di Russia che per i cristiani d'Europa, d'America e del Mondo intero assediati dal Politicamente Corretto e discriminati e sterminati dal nazismo maomettano.
Nulla di buono viene dal cristianismo politico della Russia di Putin per il Mondo cristiano e per l'umanità tutta.



La menzogna degli uni sta con la menzogna degli altri.

La minoranza separatista filorussa del Donbass racconta menzogne come quella del secessionismo venetista;
le due propagande coincidono e si reggono vicendevolmente, si sono unite in un reciproco scambio di aiuti.
Due propagande menzognere sia quella dei filorussi del Donbass (minoranza anche se a due cifre stando al referendo per l'indipendenza dell'Ucraina del 1991, ai successivi censimenti, votazioni e sondaggi) sia quella dei venetisti secessionisti (minoranza a meno di 1 cifra, 0,... stando alle ultime elezioni regionali venete).

https://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni_ ... o_del_2020
Il Partito dei Veneti ha ottenuto meno dell'1% dei voti espressi e non è risuscito al eleggere nemmeno un consigliere regionale, però a sentir parlate i venetisti la stragrande maggioranza dei veneti sarebbe per l'indipendenza e questa demenziale minoranza avrebbe il diritto ad imporre al resto dei veneti la sua volontà.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

La vergogna dei veneti e dei leghisti pro Russia di Putin

Messaggioda Berto » sab mar 12, 2022 12:34 pm

Il paradiso infernale russo che tanto piace ai nazi fascisti, ai comunisti, ai maomettisti palestinesi e ai venetisti.

Il suprematismo infernale russo della Russia di Putin che si trascina i rilevanti residui dell'inferno sovietico e anche di quello precedente l'inferno russo zarista:


1)
un paese totalitario in mano a un deposta e alla sua oligarchia predatoria che si appropriata di tutte le risorse della nazione e dello stato e che opprime la maggioranza dei suoi cittadini costringendoli e mantenendoli nell'indigenza;


2)
tra i meno democratici del pianeta

Indice di democraticità dei paesi
https://it.wikipedia.org/wiki/Democracy_Index
Finlandia 9,27
Danimarca 9,09
Svizzera 8,90
Canada 8,87
Germania 8,67
USA 7,85
Italia 7,68
Albania 6,11
Ucraina 5,57
Turchia 4,35
Russia 3,24
Cuba 2,59
Bielorussia 2,41
Cina 2,21
Veneziela 2,11
Corea del Nord 1,08

3)
La Russia di Putin si alimenta del male del Mondo e a sua volta lo alimenta.

La Russia è alleata di tutti i paesi canaglia della terra e sostiene tutte le dittature comuniste e nazi maomettane del Mondo: Corea del Nord, Cina, Iran, Venezuela, ...

4)
tra i paesi con meno libertà di stampa e nei media

https://it.wikipedia.org/wiki/Libert%C3 ... _in_Russia
La libertà dei media in Russia riguarda sia la capacità dei direttori dei mezzi di comunicazione di massa di attuare politiche indipendenti sia la capacità dei giornalisti di accedere a fonti di informazione e di lavorare senza pressioni esterne. I media russi includono canali televisivi e radiofonici, periodici e media su Internet, che secondo le leggi della Federazione Russa possono essere proprietà statale o privata.
Nel 2013 la Russia si è classificata al 148º posto su 179 paesi nell'indice della libertà di stampa di Reporters Without Borders. Nel 2015 Freedom House riporta che la Russia ha ottenuto un punteggio di 83 (su 100), soprattutto a causa delle nuove leggi introdotte nel 2014 che hanno ulteriormente esteso il controllo statale sui mass media. La situazione è ancora peggiore in Crimea dove, dopo l'annessione della Russia, sia la giurisdizione russa che i mezzi extra-giudiziali sono applicati di routine per limitare la libertà di espressione.
Vari aspetti della libertà di stampa sono criticati da molteplici organizzazioni internazionali. Mentre molta attenzione viene prestata alle influenze politiche, l'esperto di media William Dunkerley della American University di Mosca, sostiene che la genesi della libertà di stampa della Russia risiede nella disfunzione economica che caratterizza il settore.
Una delle organizzazioni più famose contro la corruzione in Russia è la Fondazione per la lotta alla corruzione di Alexei Navalny.

5)
tra i paesi e i regimi più corrotti della terra

Corruzione in Russia
https://it.wikipedia.org/wiki/Indice_di ... corruzione
Russia 129° posto su 179 paesi, la meno corrotta è la Danimarca
Ucraina al 117 posto, quindi meno corrotta della Russia

6)
tra i più poveri del Mondo industrializzato e sviluppato;

Chediamoci perché la Russia che è grande quasi il doppio degli USA, dotata di incommensurabili ricchezze minerarie ed energetiche, con 150 milioni abitanti 2,5 volte gli abitanti dell'Italia e poco meno della metà degli USA, abbia un PIL inferiore a quello italiano e 1/12 di quello USA

Russia
https://it.wikipedia.org/wiki/Russia

superfice 17 098 242 kmq (il doppio deglu USA e della Cina e più di 60 volte l'Italia)
abitanti 146 838 993 (meno della metà degli USA e più di 2 volte quelli dell'Italia)
PIL 1.578 mld di $ (meno di quello italiano)
Russia, vivere con 133 euro al mese. Così la prof smaschera il trucco del governo sulla soglia di sussistenza
ROSALBA CASTELLETTI
9 settembre 2017
https://www.repubblica.it/economia/2017 ... -174819371

MOSCA - L'inflazione aumentava, il livello minimo di sussistenza si abbassava. Un paradosso che un'insegnante di Sterlitamak, nella Repubblica del Bashkortostan, Sud degli Urali, ha voluto denunciare nel modo più estremo: vivendo per un semestre sotto la soglia di povertà. Dara Goldberg, 29 anni, ha lanciato il suo esperimento lo scorso marzo dopo che il governo russo ha ulteriormente ribassato il livello minimo di sussistenza in Russia portandolo a 9.142 rubli, circa 133 euro, al mese. Un espediente per ridurre le spese per la previdenza sociale. Più basso è il minimo di sussistenza, meno sono le persone che vivono sotto la soglia di povertà e che hanno dunque diritto alle prestazioni sociali. L'anno scorso, secondo il ministero del Lavoro, 19 milioni di russi vivevano al di sotto della soglia di povertà. Secondo gli economisti, i poveri nella Federazione sarebbero molti di più perché il minimo di sussistenza sarebbe sottostimato di almeno due volte.

7)
tra i paesi industrializzati meno sviluppati scientificamente e tecnologicamente, come indice significativo si può usare la classifica dei premi nobel per la scienza:


Premi Nobel per la scienza e l'economia (esclusa la letteratura e la pace)
https://it.wikipedia.org/wiki/Vincitori ... ato#Russia

Russia (URSS) 9
Cina 3
India 6
Giappone 24
USA 350
Germania 90
Svizzera 22
Sudafrica 10
Israele 7, tutti ebrei (da aggiungervi i nobel tedeschi, statunitensi e di altri paesi di origine ebrea circa 160/170)
Austria 8
Norvegia 6
Italia 14
Paesi Bassi 18
Polonia 5

8)
tra i paesi con un alto indice di violenza domestica contro le donne


Russia: approvata la legge che depenalizza le violenze domestiche
2 Febbraio 2017

https://www.direcontrolaviolenza.it/rus ... omestiche/

In Russia, il paese con uno dei più alti tassi di donne uccise da un proprio famigliare (oltre 12.000 nel 2016) è stata approvata dalla Duma con 380 voti favorevoli e 3 contrari, la legge che depenalizza le violenze domestiche, ribattezzata la “legge del ceffone” che, teoricamente, dovrebbe consentire ai genitori di educare i figli senza la minaccia di conseguenze penali. Se prima si rischiava una pena di due anni di reclusione, secondo questa legge l’aver picchiato i figli o il coniuge, se è la prima volta, si tradurrà in una multa di circa 500 euro mentre, in caso di reiterazione del reato, si verrà giudicati secondo il codice penale.

In Russia secondo i dati del Servizio di Statistica, il 40 per cento delle donne è vittima di molestie verbali e una su cinque è maltrattata pesantemente dal marito. Si attendeva da tempo un disegno di legge contro la violenza domestica. La deputata Saliya Murzabayeva del Comitato della Duma di Stato per la tutela della salute, aveva anche presentato un disegno di legge atteso da 20 anni, scritto in collaborazione con Marina Pisklakova-Parker, che dirige “Anna”, il centro nazionale per la prevenzione della violenza domestica.

E invece le donne e i difensori dei diritti umani sono stati sconfitti. Per essere varata, la nuova legge, ha bisogno ora del via libera del Consiglio della Federazione (il Senato) e della firma del presidente Vladimir Putin. Entrambi questi atti vengono dati già per scontati.

La Corte Suprema aveva già depenalizzato le percosse che non infliggono danni fisici, ma aveva lasciato fuori le violenze contro i familiari, lasciando scontenti i parlamentari più conservatori, secondo i quali la nuova legge «renderà più forti le famiglie».

“Molte donne non hanno un’alternativa ai loro rapporti violenti, per questo tollerano in silenzio gli atti di violenza da parte dei loro partner in silenzio. Una delle cause della violenza domestica è il forte squilibrio di genere e la convinzione generalizzata che, a dispetto delle leggi di parità, le donne non abbiano pari diritti” ha dichiarato Marina Pisklakova-Parker e ha sottolineato che la Chiesa ortodossa russa ha annunciato di voler aprire delle case rifugio a livello nazionale. Le case rifugio gestite da “Anna” sono appena 30 in tutto il Paese.

Il dittatore Putin sembra dunque voler agire in piena armonia con il suo sodale Donad Trump, attaccando e riducendo i diritti delle donne, il cui rispetto è cartina al tornasole di quello dei diritti umani.

Il movimento globale delle donne che si è unito a dispetto delle frontiere e delle barriere linguistiche in queti ultimi mesi, che si è reso visibile in tutta l’America Latina, in Europa, a Roma il 26 novembre e ora nell’immensa marea di Washington, delle città grandi e piccole degli Usa, resisterà un giorno dopo l’altro, nelle scuole, nei posti di lavoro, nelle istituzioni e nelle strade contro il tentativo dei dittatori di ributtarci indietro, di calpestare i nostri diritti e di spegnere le nostre vite.

Noi ci riuniremo il 4 e il 5 febbraio a Bologna per ultimare il Piano nazionale femminista contro la violenza maschile, e l’8 marzo saremo di nuovo in piazza come le nostre compagne e sorelle in tutto il mondo.

9)
tra i paesi con il maggior tasso di alcolismo


Aumenta l'alcolismo e in Russia tornano le celle per ubriachi
Rosalba Castelletti
4 gennaio 2021

https://www.repubblica.it/esteri/2021/0 ... 301049125/

"Il nuovo è un vecchio che è stato ben dimenticato", recita un vecchio detto russo. E così, per combattere l'alcolismo che - a detta dei politici - ha raggiunto "vette preoccupanti" in molte parti della Federazione, il Cremlino ha pensato di rispolverare le vytrezviteli, letteralmente "stazioni di disintossicazione". Create in epoca zarista e diventate tristemente rinomate sotto Stalin, queste celle dove gli ubriachi prelevati dalle strade venivano rinchiusi finché non smaltivano la sbornia erano state abolite dieci anni fa. Ma per i deputati della Duma che hanno caldeggiato la legge siglata a fine anno da Vladimir Putin ed entrata in vigore il primo gennaio, i "rifugi per ubriachi" sono l'ultima arma nella lotta all'alcolismo. Circa 50mila russi continuano a morire ogni anno per il troppo bere, fino a 10mila per ipotermia dopo essersi accasciati all'aperto per la sbronza. E, se è vero che durante il ventennio di Putin al potere il consumo di alcol è crollato del 40 percento, il 2020 ha visto le vendite di vodka aumentare del 65 percento durante il lockdown.

La prima vytrezvitel fu aperta nel novembre 1902 a Tula, a Sud di Mosca. Finanziata dalla città e equipaggiata da uno staff di paramedici, aveva l'obiettivo di soccorrere i lavoratori congelati per strada e ridurne la mortalità. Pochi anni dopo, istituzioni simili erano sorte in quasi tutte le province dell'Impero russo, ma vennero chiuse dopo la Rivoluzione. Nell'Unione sovietica la prima "stazione per smaltire la sbornia" apparve nel 1931. Ma sotto Stalin questi rifugi divennero ben presto uno dei tanti mezzi di repressione. Con ordinanza del Commissario del popolo degli affari interni dell'Urss Lavrentij Beria del 1940, i centri medici per la sobrietà furono subordinati alla famigerata Nkvd, la polizia politica segreta responsabile delle purghe. Nel 1974 ci passò una notte pure il dissidente Andrej Sakharov. E non perché avesse alzato il gomito, ma perché aveva avuto l'ardire di partecipare a una manifestazione.

Le stazioni sovietiche fornivano solo due "servizi": una doccia fredda e un letto. Ma costavano quanto una notte in un buon hotel. I detenuti venivano svestiti (perché, sostenevano i medici, "un uomo nudo è più sottomesso"), rianimati con acqua ghiacciata e lasciati a dormire. I più violenti venivano legati alle brandine e talora picchiati. Il cittadino veniva dimesso solo smaltita la sbornia, di regola non prima delle 5 del mattino. Una notifica veniva inviata al datore di lavoro che poteva costare una censura o il licenziamento.

Negli anni di Breznev, l'epoca della zastoj, stagnazione, che i sovietici ribattezzarono zastolje, sbronza, le stazioni erano così parte del "folclore urbano" da essere circondate da un'aura di romanticismo. Ne cantava Vladimir Vysotskij e Georgij Danelija le ricordava nei film Afonja e Maratona di autunno. Ogni anno tra 2,5 e 5 milioni di cittadini finivano in un centro per la sobrietà. Nel 1990 se ne contavano più di 1.200. Crollata l'Urss, il loro numero si dimezzò. Finché nel 2011 l'allora presidente Dmitrij Medvedev non ne decretò l'abolizione: dagli Interni, l'assistenza agli ubriachi sarebbe dovuta passare alla Sanità. In pochi anni, di fronte alla congestione degli ospedali, le autorità di una ventina di regioni sono tornate alla pratica collaudata delle stazioni per ubriachi: più simili a ospedali che a carceri, niente sbarre alle finestre né lucchetti alle porte e pernottamento gratis. Mentre lo Stato ha ripreso a discuterne. E nel 2018 le ha persino riesumate nelle 11 città che ospitavano i Mondiali di calcio.

Ora, in base alla nuova legge, il sistema si baserà su un partenariato pubblico-privato e i "pazienti" dovranno pagare. La tariffa sarà definita su base regionale, ma dovrebbe aggirarsi tra i 1.500 e i 2mila rubli a notte, circa 16-22 euro. Gli agenti di polizia potranno prelevare dalla strada gli ubriachi "incapaci di muoversi o orientarsi" anche senza il loro consenso. "Il principale vantaggio è che nessuno congela", sostiene il primario della clinica "Nezavisimost 24" Aleksej Kazantsev. Ma non mancano i dubbi. Molti ricordano i casi di percosse, fino alla morte, e di saccheggio che avvenivano nelle istituzioni prima della loro abolizione. Nel 2010 un giornalista venne ucciso a Tomsk dopo essere stato picchiato da un agente di polizia. Un anno prima un caso simile si verificò a Perm, mentre ad Arzamas una donna fu violentata. "Sappiamo che cosa è successo lì, quali violazioni dei diritti sono state commesse", ricorda la narcologa Ljubov Shishenkova. Pur condividendo le perplessità, per Lev Levinson, capo del Programma di politiche anti-droga dell'Istituto dei diritti umani, si tratta di "un servizio necessario". Più pessimista lo psichiatra Pjotr Kamenchenko che, all'inizio della sua carriera di medico negli Anni '80, si trovò a prestare servizio in un vytrezvitel: "Temo che tutto andrà secondo la formula "Volevamo il meglio, ma è andata come sempre"". Come il vecchio che è stato ben dimenticato.

10)
la Russia post URSS dove vigeva un atesimo forzato e la pesecuzione religiosa è diventua un orrido paese teocratico in cui le gerarchie della chiesa cristiana sono strumento ideologico al servizio della dittatura putiniana e del suo demenziale suprematismo imperialista con la sua connaturata violenza interna ed esterna.

Il Patriarca moscovità capo dei preti della chiesa ortodossa incita alla guerra santa contro l'Ucraina e l'Occidente, come un qualsiasi califfo o iman nazi maomettano.


"Quelle parate gay...". E il patriarca di Mosca giustifica la guerra
Francesco Boezi
7 marzo 2022

https://www.ilgiornale.it/news/mondo/pa ... 15872.html
Il patriarca di Mosca Kirill, Cirillo I, è convinto che combattere la guerra in Ucraina sia giusto. Anzi, il vertice della Chiesa ortodossa moscovita, che è molto vicina a Vladimir Putin, ha attribuito al combattimento un significato di carattere "filosofico". E ha citato l'esistenza di una prova di fedeltà.
Dopo aver rimarcato le "sofferenze" provate dal popolo del Donbass, il patriarca di Mosca ha parlato di quella zona come di un luogo "dove c'è un rifiuto fondamentale dei cosiddetti valori che oggi vengono offerti da chi rivendica il potere mondiale". Il vertice religioso, per quel che concerne la prova di fedeltà - quella che ha chiamato "test" - ha iniziato a citare le "parate gay", che sarebbero il simbolo, per Kirill, di quello che il Donbass non vorrebbe diventare e che per qualcuno, sembra di capire, tenendo sempre in considerazione le dichiarazioni espresse nel sermone, dovrebbe diventare.
Kirill, durante la Divina Liturgia nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca - così come ripercorso dall'Ansa - , ha dunque individuato in quanto avvenuto di recente in Donbass il principio del conflitto. Non c'è stata - com'era pronosticabile - la ferma condanna per l'invasione di Vladimir Putin, che ha scatenato la guerra, violando con le armi e con le bombe i confini ucraini.
Per Kirill il pendio scivoloso è stato intrapreso quando con "il deterioramento" della situazione del Donbass, si sarebbe offuscata "la primavera" e, al contempo, avrebbero avuto inizio le ostilità. Nessun riferimento, quindi, alla scelta dello Zar. Quella che è arrivata circa due settimane fa.
Poi il discorso si è spostato su un altro piano tematico: "Se l'umanità riconosce che il peccato non è una violazione della legge di Dio - ha argomentato -, se l'umanità concorda sul fatto che il peccato è una delle opzioni per il comportamento umano, allora la civiltà umana finirà lì", ha detto. Di seguito le bordate dirette a quelle che aveva già avuto modo di definire "parate gay": "Sono progettate per dimostrare che il peccato è una delle variazioni del comportamento umano".
E ancora: "Ecco perché per entrare nel club di quei paesi è necessario organizzare una parata del gay pride - ha insistito il patriarca -. Non per fare una dichiarazione politica "siamo con te", non per firmare accordi, ma per organizzare una parata gay. E sappiamo come le persone resistono a queste richieste e come questa resistenza viene repressa con la forza. Ciò significa che si tratta di imporre con la forza un peccato condannato dalla legge di Dio, e quindi, di imporre con la forza alle persone la negazione di Dio e della sua verità".
Il vertice della Chiesa ortodossa moscovita ha poi esposto quelle che, secondo il suo punto di vista, sono le ragioni filosofiche della battaglia:"Tutto quanto sopra indica che siamo entrati in una lotta che non ha un significato fisico, ma metafisico. So come, sfortunatamente, gli ortodossi, i credenti, scegliendo la via di minor resistenza in questa guerra, non riflettano su tutto ciò a cui pensiamo oggi, ma seguono umilmente la strada che mostrano loro i poteri costituiti".



Russia non raccontata: Putin e le milizie del Patriarca
Putin e l’uso dei media
Putin, Kiril I e gli Ortodossi
Putin e Cattolicesimo, Islam, Testimoni di Geova
2 novembre 2017

– Putin e l’uso dei media

https://mcc43.wordpress.com/2017/11/02/ ... patriarca/


Sappiamo tutto di Putin e della sua politica estera, poco di quello che accade dentro la Russia. E’ l’effetto di un meccanismo creato per distrarre la nostra attenzione. Quando, nel 2008, con l’invasione della Georgia i media internazionali fecero a pezzi l’immagine della Russia, Putin ribattè trasformando Russia Today in un congegno guastatore della fede che l’Occidente nutre per il proprio sistema politico. Per raggiungere un’audience globale, la rinominò RT, le assegnò il ruolo di moltiplicatore dei messaggi distruttivi propri dell’estrema destra occidentale, anche inserendosi nelle crisi internazionali, come visto di recente nella questione della Catalogna. (*nota1) Inoltre, dal vecchio canale radiofonico The Voice of Russia nacque l’aggressivo Sputnik News che pubblica in 40 lingue. In qualsiasi social media ci si imbatte in centinaia di rilanci degli articoli di queste testate.
Ai lettori intellettualmente più sofisticati la macchina dell’informazione propagandistica russa provvede con Saker, anche in modesta edizione italiana, e Russia Insider, che si qualifica specializzata in analisi militari, questioni di intelligence, geopolitica russa, ortodossia cristiana tradizionale.
A questi fa eco una fonte che non si dichiara russa: l’aggregatore di articoli Zeroedge, creato dal bulgaro Daniel Ivandjiiski, un ex-analista di hedge fund. Pubblica articoli anonimi – siglati Tyler Durden, un personaggio di Fight Club- caratterizzati da una visione anti-establishment e pessimista sul futuro economico; alla *nota2 in calce il giudizio dell’esperto sull’ambiguità di Zeroedge.
Abbondano, altresì, i think tank filo russi, come Katehon e il Valdai Club Foundation; al Valdai forum del 2017 è intervenuto un candido Putin per rammaricarsi che “Il nostro errore più serio nelle relazioni con l’ Occidente è stato un eccesso di fiducia”!

Il 18 marzo 2018 Putin affronterà le elezioni, necessita pertanto di tutta la potenza pervasiva dei media per sostenere nei confronti del pubblico interno le versioni ufficiali. Si veda ad esempio il malessere giovanile, per la crisi economica la corruzione la diseguaglianza sociale, esploso a marzo 2017 svalutato a fenomeno occasionale su istigazione di Aleksei Navalnii (unico potenziale avversario elettorale di Putin), incarcerato due volte e rilasciato il 22 ottobre.

Ma l’arma mediatica più potente verso la cittadinanza sta diventando TSARGRAD.TV (*nota3), canale religioso in impressionante crescendo di ascolti di proprietà di Konstantin Malofeev. Il fondamento della comunicazione è che la religione cristiano ortodossa ha plasmato l’identità russa e Putin è l’uomo che Dio ha dato alla Russia.
Il caporedattore della tv a proposito del carisma di Putin afferma: “E’ un simbolo. Riflette la società russa, il popolo russo. Rappresenta un’eccezione: non appartiene all’élite globale. Non fa parte di quel milieu satanico e ciò è sufficiente per guardare a lui come a una specie di santo”.
Sicuramente il Presidente si adopera per gonfiare l’orgoglio nazionale. Nel reportage di AlJazeera: Russia: The Ortodox connection si vede il Presidente arringare l’uditorio:
“Siamo una nazione di vincitori, ce l’abbiamo nei nostri geni, lo riceviamo di generazione in generazione. Io vi chiedo: volete voi vincere?” Al che la platea erompe “Sì….”.
Sono meccanismi che a noi italiani ricordano qualcosa.

– Putin, Kiril I e gli Ortodossi
Dopo decenni di persecuzioni staliniane, poi di vessazioni e traversie, la Chiesa Ortodossa di Russia riconquista libertà religiosa dal 1991, con Gorbaciov e Eltsin. ( *nota4 ). Infine arriva Vladimir Putin e crea con Valdimir Michajlovič Gundjaev, Kiril I, uno stretto sodalizio.
Il Patriarca Kiril archivia il passato, 30 anni di lager del nonno e 3 di lavori forzati del padre, e dichiara che Putin è un miracolo di Dio.

Il sodalizio diventa ferreo nel 2013 quando il Parlamento promulga la legge contro la blasfemia : il testo si presta ad applicazioni arbitrarie e commina pene severissime. Il Patriarca, pur considerandola una legge mite, contraccambia intromettendosi nella questione ucraina: prima con la propaganda di Tsargrad, poi con i preti-soldato della Legione Imperiale nel Dombass. Appena proclamata la Repubblica di Donetsk due dipendenti di Maloofeev diventano rispettivamente Ministro della Difesa e Primo Ministro. Ancora più saldi e palesi i vincoli tra i due si fanno allorché Kiril benedice l’intervento russo in Siria: guerra giusta, guerra santa per salvare Damasco.

Kiril I non si appaga della sua autorità morale sull’80% circa della popolazione: “Negli anni 90 gli oligarchi russi volevano avere la loro milizie private, adesso anche il Patriarca sta facendo la stessa cosa e gira sempre attorniato da bodyguard.” A dirlo è Andrei Kuraev, protodiacono dissenziente, a dimostrarlo sono gruppi come Sorok Sorokov.

Fondata da Vladimir Nosov, campione di boxe e da Andrei Kormukhin, musicista, attivista sociale, l‘organizzazione Sorok Sorokov è il braccio del Patriarca ed ha per mission: aiutare la Chiesa Ortodossa russa ad attuare il programma “200 chiese” a Mosca, promuovere uno stile di vita sano col programma “Ortodossia e Sport”, decostruire l’immagine dell’ortodossia come religione dei deboli.
Questo progetto della costruzione delle chiese comporta talvolta la distruzione di aree verdi, le manifestazioni di protesta dei cittadini vengono represse e gli organizzatori arrestati.
Profondamente convinti che la Russia sia il centro del mondo per la spiritualità e la fede, i membri di Sorok Sorokov organizzano incontri sportivi, festival, esibizioni militaresche in cui anche i bambini si avviano alla famigliarità con l’uso delle armi. Qui la video intervista, sottotitolata in inglese, del fondatore Kormukhin.

– Putin e Cattolicesimo, Islam, Testimoni di Geova

Il Cattolicesimo in Russia è presente con 300 parrocchie, altrettanti sacerdoti e un seminario; i fedeli sono sia minoranza religiosa sia etnica: polacchi, lituani, tedeschi, ucraini. La diplomazia di Papa Francesco sta con prudenza coltivando il rapporto con il Patriarca (*nota5), di conseguenza con Putin. Se per una componente che è appena l’ 1% della popolazione e che guarda a un centro spirituale forte come il Vaticano non si profilano persecuzioni, il senso di opportunità ha imposto ai Cattolici di muoversi in punta di piedi. Nel 1992 la Pontificia commissione “Pro Russia” allo scopo di promuovere un’armoniosa convivenza con la Chiesa ortodossa ha assunto l’impegno di segnalare preventivamente alle gerarchie ecclesiastiche ortodosse tutte le principali iniziative pastorali, in particolare l’istituzione di nuove parrocchie.

All’Islam appartiene, ma i dati sono incerti, un numero di fedeli oscillante fra il 6 e il 14% sparso fra un gran numero di etnie dei 22 stati della Federazione; in almeno 6 stati tutta la popolazione è musulmana. Questa componente religiosa fa parte della storia nazionale e, secondo le località, ha avuto burrascosi trascorsi con l’autorità moscovita (vedere articolo).
Sotto Putin il dato numerico è positivo: sono state aperte circa 7500 moschee in tutto il territorio, tuttavia, in concomitanza con la crescente sfida jihadista internazionale, il Presidente seleziona quali correnti islamiche ammettere o vietare. E’ avvenuto palesemente nel 2016 attraverso Ramzan Kadyrov, suo fedele autocrate della Cecenia. Nella capitale Grozny sono stati chiamati a convegno un centinaio di Ulema per mettere nero su bianco ( vedere articolo ) chi sono i veri Sunniti: solamente quelli che in teologia seguono la scuola del Kalam (Ash’ariti e Maturidites) e aderiscono a uno dei quattro madhhabs (scuole giuridiche). La dichiarazione esorta Putin, il Governo e l’Assemblea della Federazione a vietare “tutto il Salafismo” e equiparare le critiche all’Islam (quello da essi classificato come l’unico vero) ad attività terroristica.

La religione che sotto Putin subisce sia repressione sia persecuzione è quella dei Testimoni di Geova, già perseguitati dal nazismo. Poiché essi considerano Dio l’unica vera autorità, non votano, non partecipano alle cerimonie nazionaliste, rifiutano di compiere violenze e obiettano al servizio militare. I 175mila fedeli sono accusati di praticare una fede radicale e di non essere abbastanza patriottici.
Quest’anno la Corte suprema della Federazione ha vietato ogni loro attività, chiuso le sedi, confiscato i beni a favore dello Stato, e iscritto la congregazione nella lista delle organizzazioni terroristiche, insieme allo Stato Islamico e al Qaida. Avendo la Russia aderito alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali sarebbe tenuta per legge a garantire la libertà religiosa e la libertà di parola. Human Rights Watch si è espressa contro queste violazioni dei diritti umani, l’Onu ha mormorato, ma la sia pur minima eco che il bando ha avuto nei media si deve probabilmente solo all’arresto di un cittadino europeo, Dennis Christensen, nel bel mezzo di una riunione religiosa. La sentenza di bando emessa dalla corte federale contro i Testimoni di Geova viene applicata dalla polizia nei modi più brutali, con irruzioni ovunque si tengano – ormai in condizioni di segretezza – riunioni per la lettura della Bibbia, con percosse e arresti.
La battaglia, pacifica e legale, condotta dall’organizzazione dura da oltre dieci anni, praticamente dal secondo mandato presidenziale di Putin. Secondo alcuni, tanto accanimento potrebbe spiegarsi con il fatto che i JW hanno la loro sede mondiale negli Stati Uniti, ma a spiegarlo potrebbe semplicemente bastare il loro essere apolitici e pacifisti. Una diversità inconcepibile per un militarista come Putin, pertanto atta a suscitare il suo sospetto.



Testimone di Geova

Note

*nota1 L’11 ottobre il portale RT, ha pubblicato la “notizia” che dodici paesi europei avrebbero riconosciuto lo stato della Catalogna, accompagnandola con la mappa colorata della “nuova Europa”. Le strategie di disinformazione sono tradizione in Russia, dall’Okhrana, polizia segreta zarista, al KGB sovietico, e ora si sono arricchite dei mezzi digitali.

*nota2 – Il Dr. Craig Pirrong è direttore di Energy Markets, professore di scienze della finanza presso il College of Business di Bauer dell’Università di Houston. Investiga da anni su ZH e Ivandjiiski.
Nel 2011: “La linea editoriale di ZH sulle economie statunitensi e europee è quasi esattamente quella di RT. Inoltre, anche se ZH non si risparmia nelle critiche a quasi ogni leader occidentale, non sussurra mai la minima parola di rimprovero su Vladimir Putin o la Russia. Infatti, un tweet che menzionava questo fatto quasi immediatamente ha richiamato una risposta da ZH, cioè un collegamento a un pezzo dello stesso ZH che ripeteva pari pari la propaganda russa sulla superiorità fiscale della Russia rispetto agli Stati Uniti. “

*nota3 qualche trasmissione con sottotitoli inglese in YouTube

*nota4 La Chiesa ha subito sotto Stalin persecuzioni efferate e sanguinarie, oltre al tentativo di provocare uno scisma creando il movimento della “chiesa vivente” fedele regime. Durante la II guerra mondiale, Stalin compie un opportunistico rivolgimento: riapre qualche chiesa, dà libertà di azione ai sacerdoti superstiti e comunica a Roosevelt e agli Alleati che la Chiesa era libera e patriottica. Con Krushev e Breznev furono vessazioni: controllo sui riti religiosi, settimana con la festività mobile per allontanare dalla liturgia domenicale, Pasqua giorno lavorativo, ed essere credenti rimase colpa grave che portava emarginazione, se non addirittura gulag o esilio. Altro rivolgimento con Gorbaciov e Eltsin: dal 1991 si riannodarono i fili con la tradizione religiosa e la Chiesa Ortodossa ottenne centralità sociale e politica.

*nota5 Francesco e Kirill si sono incontrati a L’Avana nel 2016 e hanno rilasciato una dichiarazione congiunta; senza aver affrontato le barriere teologiche, pastorali e storiche che separano le due Chiese, hanno espresso comune compiacimento per la sconfitta dei regimi atei: TESTO 14. Nell’affermare l’alto valore della libertà religiosa, rendiamo grazie a Dio per il rinnovamento senza precedenti della fede cristiana che sta accadendo ora in Russia e in molti paesi dell’Europa orientale, dove i regimi atei hanno dominato per decenni.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

La vergogna dei veneti e dei leghisti pro Russia di Putin

Messaggioda Berto » dom mar 13, 2022 9:29 am

.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

La vergogna dei veneti e dei leghisti pro Russia di Putin

Messaggioda Berto » dom mar 13, 2022 9:29 am

.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

La vergogna dei veneti e dei leghisti pro Russia di Putin

Messaggioda Berto » dom mar 13, 2022 6:35 pm

12)
L'ignobile e demenziale venetismo schierato contro l'Ucraina e a favore del criminale russo.


I poveri e demenziali venetisti che vorrebbero il ritorno della Serenissima, che oramai e da oltre 220 anni è stata cancellata definitivamente dalla storia dall'invasione delle armate francesi di Napoleone per la sua antidemocraticità che non ha mai promosso la costituzione di uno stato nazionale a sovranità di tutti i veneti e sopratutto per non aver vigliaccamente e ignobilmente combattuto Napoleone e difeso i suoi domini e sudditi veneti abbandonandoli alla mercé del nemico invasore, questi poveri e demenziali venetisti oggi si schierano altrettanto ignobilmente contro l'Ucraina che onorevomente, coraggiosamente, ammirevolmente si difendono e difendono la loro patria, la loro libertà e la loro dignità dalla criminale invasione russa con il suo abominevole e falso cristiano dittatore Putin.



Le vere vittime del Donbass sono gli ucraini, la maggioranza ucraina di questa terra e non la minoranza filorussa. Questa terra è terra ucraina e non russa e gli ucraini questa terra non l'anno rubata, rapinata, estorta, sottratta a nessuno, l'hanno semplicemente avuta dalla storia.
Sono loro le vere vittime, la maggioranza autoctona che ha il diritto su questa terra che ha subito l'aggressione della minoranza filorussa istigata alla violenza separatista dalla Russia di Putin che voleva e vuole ricostruire con la violenza l'Impero degli Zar e dell'URSS a spese dei popoli che si sono liberati della loro oppressione.
I poveri venetisti e tutti gli altri nazi fascisti e comunisti del Veneto, dell'Italia e dell'Europa hanno preso un accecante abbaglio dovuto alle menzogne della propaganda russa, della Russia di Putin, e si sono fatti utili idioti di questo malvagio e criminale dittatore.
La popolazione vittima di aggressione e di oppressione è quella ucraina e non quella filo russa che è stata la prima a sparare con le armi fornite dalla Russia di Putin che in queste settimane sta aggredendo con il suo esercito l'Ucraina e il suo popolo che non è russo e che non vuole più aver nulla a che fare con il regime russo di cui ha lungamente sperimementato la malvagità e l'oppressione che ben si manifesta con l'aggressione violenta sotto gli occhi dell'intero Mondo.



Alla dissoluzione dell'Impero russio sovietico dell'URSS,
l'Ucraina nel 1991 ha scelto di non fare più parte dell'URSS e di essere nazione e stato indipendente dalla Russia e più tardi nel 2004 con la rivoluzione arancione di voler abbandonare l'orbita nell'orrido ed opprimente mondo russo euroasiatico degli zar, dell'URSS e della Russia di Putin e dei suoi oligarchi ed entrare a far parte del più civile, democratico ed evoluto mondo europeo occidentale.



1991
L'Ucraina come stato è nata dalla disgregazione dell'URSS

https://it.wikipedia.org/wiki/Referendu ... a_del_1991
Nel 1991 al crollo dell'orrido regime comunista dell'URSS organizzato attorno alla Russia di Mosca in Ucraina si tenne un referendo per l'indipendenza
Le città e i cittadini del Donbass in questo referendo del 1991 dissero in massa sì all'indipendenza dell'Ucraina dalla Russia dell'URSS.
Nello stesso giorno, si tennero anche le elezioni presidenziali, nella quale gli ucraini elessero Leonid Kravčuk (all'epoca Capo del Parlamento) Presidente dell'Ucraina.
L'Atto di Indipendenza fu sostenuto dai cittadini di tutte le regioni amministrative dell'Ucraina: 24 oblast', 1 repubblica autonoma e 2 città con status speciale.
https://commons.wikimedia.org/wiki/Cate ... uselang=it

Il primo dicembre 1991 fu tenuto in Ucraina il referendum sull’indipendenza dalla URSS/Russia
e fu una votazione libera, democratica, senza violenze ne brogli.

https://it.wikipedia.org/wiki/Referendu ... a_del_1991
Il referendum riguardo all'indipendenza dell'Ucraina si è svolto il 1º dicembre 1991. L'unica domanda scritta sulle schede era: "Approvi l'Atto di Dichiarazione di Indipendenza dell'Ucraina?" con il testo dell'Atto stampato prima della domanda. Il referendum fu richiesto dal Parlamento dell'Ucraina per confermare l'Atto di Indipendenza, adottato dal Parlamento il 24 agosto 1991.
I cittadini ucraini espressero un sostegno schiacciante per l'indipendenza. Al referendum votarono 31.891.742 (l'84.18% dei residenti) e tra di essi 28.804.071 (il 90.32%) votarono "Sì".
Nello stesso giorno, si tennero anche le elezioni presidenziali, nella quale gli ucraini elessero Leonid Kravčuk (all'epoca Capo del Parlamento) Presidente dell'Ucraina.


Rivoluzione arancione in Ucraina
https://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzione_arancione
Con rivoluzione arancione si intende il movimento di protesta sorto in Ucraina all'indomani delle elezioni presidenziali del 21 novembre 2004, parte del più ampio fenomeno delle rivoluzioni colorate.
I primi risultati vedevano il delfino dell'ex presidente Leonid Kučma - Viktor Janukovyč - in vantaggio. Ma lo sfidante Viktor Juščenko contestò i risultati, denunciando brogli elettorali, e chiese ai suoi sostenitori di restare in piazza fino a che non fosse stata concessa la ripetizione della consultazione. Il nome deriva dal colore arancione, adottato da Juščenko e dai suoi sostenitori, e divenuto il tratto distintivo della "rivoluzione" pacifica. I partecipanti alle proteste brandivano sciarpe e striscioni arancioni, oppure nastri del medesimo colore.
A seguito delle proteste, la Corte Suprema ucraina invalidò il risultato elettorale e fissò nuove elezioni per il 26 dicembre. Questa volta ad uscirne vincitore fu proprio Juščenko, con il 52% dei voti contro il 44% del suo sfidante. Il nuovo presidente si insediò il 23 gennaio 2005. La rivoluzione arancione è anche nota come prima rivoluzione ucraina, in seguito alla Rivoluzione ucraina del 2014 generata dalle proteste del movimento Euromaidan e dalla rivolta di Kiev, sempre contro Janukovyč.


È da questa svolta storica che gli ucraini filo russi e la Russia di Putin hanno iniziato le loro sporche politiche separatiste che hanno causato conflitti civili armati nel Donbass e l'invasione-occupazione- annessione della Crimea nel 2014 a seguito della seconda rivoluzione ucraina del 2014 che ribadiva e confermava la svolta del 2004 con l'Europa e non con la Russia e oggi all'invasione militare dell'Ucraina da parte della Russia del dittatore Putin.

L'annessione della Crimea alla Russia fu il primo evento della crisi russo-ucraina iniziata nel 2014.
https://it.wikipedia.org/wiki/Annession ... lla_Russia
Nello specifico, in seguito alla rivoluzione ucraina del 2014, la Russia inviò proprie truppe senza insegne a prendere il controllo del governo locale; il nuovo governo filorusso dichiarò la propria indipendenza dall'Ucraina.
Il 16 marzo fu quindi tenuto un referendum sull'autodeterminazione della penisola, criticato e non riconosciuto da gran parte della comunità internazionale, segnato dalla vittoria del "Sì" con il 95,32% dei voti: le autorità della Crimea firmarono il 18 marzo l'adesione formale alla Russia.

La rivoluzione ucraina del 2014, nota anche come rivoluzione di Maidan, ha avuto luogo nel febbraio 2014 a conclusione delle proteste dell'Euromaidan, quando scontri violenti tra i manifestanti e le forze di sicurezza nella capitale Kiev culminarono con la fuga del presidente eletto Viktor Janukovyč e la caduta del governo di Mykola Azarov.
https://it.wikipedia.org/wiki/Rivoluzio ... a_del_2014
La rivoluzione fu accompagnata da una rapida serie di cambiamenti nel sistema politico dell'Ucraina, tra cui il ripristino della costituzione del 2004, l'installazione di un nuovo governo provvisorio presieduto da Arsenij Jacenjuk, l'abolizione di una legge che riconosceva il russo come lingua regionale ufficiale e lo svolgimento di elezioni presidenziali anticipate con l'elezione di Porošenko il 25 maggio 2014.
Dopo una prima rivoluzione, la "rivoluzione arancione" del 2004, l'Ucraina era rimasta impantanata da anni di corruzione, cattiva gestione, mancanza di crescita economica, svalutazione della moneta e impossibilità di ottenere finanziamenti sui mercati internazionali. Perciò Janukovyč aveva cercato di stabilire relazioni più strette con l'Unione europea e la Russia al fine di attrarre investimenti nel paese. Una di queste misure fu un accordo di associazione con l'Unione europea, che avrebbe fornito all'Ucraina sostegno economico in cambio di riforme allo scopo di accrescere gli scambi commerciali e di allentare i legami economici con la Russia. Janukovyč in un primo momento entrò in trattative con l'UE, ma infine si rifiutò di firmare l'accordo perché preoccupato dalle misure di austerità ad esso collegate e dalla minaccia russa di applicare sanzioni economiche. Inoltre l'UE come condizione essenziale per l'accordo di associazione aveva chiesto la liberazione di Julija Tymošenko, ex primo ministro ed esponente del partito "Patria" in carcere dal 2011. Janukovyč firmò invece un accordo di cooperazione economica con la Russia, che scatenò proteste a Kiev ("Euromaidan") e infine violenti scontri tra manifestanti e forze dell'ordine. Mentre le tensioni aumentavano, Janukovyč lasciò il Paese per non più tornarvi.
Dopo la rivoluzione del 2014, la Russia ha rifiutato di riconoscere il nuovo governo provvisorio, chiamando la rivoluzione un colpo di Stato, ha accusando gli Stati Uniti e l'UE di aver finanziato e diretto la rivoluzione e ha preso il controllo della penisola di Crimea in Ucraina. Il governo ucraino ha concluso l'accordo di associazione con l'UE e si è impegnato ad adottare le riforme nel sistema giudiziario e politico e le politiche finanziarie ed economiche necessarie per rispettarne i termini. Il governo ad interim ha inoltre adottato ulteriori provvedimenti[quali?], poiché dopo la rivoluzione non era in grado di soddisfare diversi punti dell'accordo e aveva bisogno di investimenti esteri[senza fonte]. Investimenti internazionali sono provenuti dal Fondo Monetario Internazionale in forma di prestiti per un importo di quasi 18 miliardi di dollari (corrispondenti a 15,4 miliardi di euro) condizionati all'adozione di ampie riforme, tra cui l'eliminazione dei sussidi statali per le bollette del gas. Anche l'Unione europea, la Banca Mondiale e gli Stati Uniti hanno prestato sostegno finanziario alle riforme in Ucraina negli anni 2014-2015, per un impegno complessivo poco superiore agli 8 miliardi di euro.
Secondo i dati dei sondaggi di GfK raccolti tra il 4 e il 18 marzo in tutte le regioni d'Ucraina (compresa la Crimea), il 48% degli ucraini sosteneva il cambiamento di potere mentre il 34% vi si opponeva. Nelle regioni meridionali ed orientali la rivoluzione era sostenuta solo dal 20% della popolazione, mentre oltre il 57% della popolazione nel resto del paese sosteneva il cambiamento di governo. Inoltre, solo il 2% degli intervistati ha dichiarato totalmente o parzialmente attendibile l'ex presidente Viktor Janukovyč.[
La rivoluzione fu seguita da scontri nelle regioni sud-orientali del paese, dall'intervento militare della Russia e dalla annessione della Crimea, e dall'aumento delle truppe russe in prossimità delle frontiere dell'Ucraina.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

La vergogna dei veneti e dei leghisti pro Russia di Putin

Messaggioda Berto » dom mar 13, 2022 6:35 pm

Tipiche demenzialità di certo venetismo ignorante, presuntuso e insensato.



I territori non appartengono agli Stati, così come il popolo non appartiene a chi lo governa.
Alessandro Santin
13 marzo 2022

https://www.facebook.com/roberto.gresle ... 0136827572

I cittadini sono proprietari della propria esistenza e hanno diritto di rideterminarsi. Questo stabilisce il diritto internazionale.
Sono gli Stati a fare le guerre, non i cittadini che se resi liberi, scambiano beni e servizi spontaneamente e in pace.
Se una comunità vuole autodeterminarsi lo deve poter fare senza essere aggredita con la violenza. Vale per la Crimea, il Donbass, la Catalogna, la Scozia, il Veneto, il Tibet, e chiunque ne senta la necessità.
Le comunità devono essere spontanee e soprattutto omogenee negli intenti e nelle determinazioni.
Lo stato è il nostro nemico, combatterlo un nostro dovere.



Alberto Pento
Questo ragionamento è di una ignoranza e di una demenzialità irragionevole, tratta dell'autodetermminazione dei popoli come i veri proprietari di un territorio e di se stessi ma scambia per "popoli aventi questo diritto" delle minoranze minimali di questo popolo o delle maggioranze divenute tali successivamente con l'immissione di altre popolazioni e trascura il diritto naturale e democratico prevalente delle maggioranze autoctone e native sulle minoranze non autoctone e delle minoranze autoctone o native sulle maggioranze non autoctone e divenute maggioranza per una serie di circostanze storiche.
Se io a casa mia dove abito da solo, ospito cinque persone queste non acquisiscono il diritto alla proprietà e all'uso della mia casa a prescindere dalla mia volontà ne tanto meno il diritto di espropriarmi e di cacciarmi dalla mia casa.
Questo vale per molti casi come il Veneto dove la maggioranza del Popolo veneto non si vuole indipendente e si riconosce più come italiana che non italiana, vale anche pe la Crimea e il Donbass che sono territori ucraini delle popolazioni ucraine anche se vi sono maggioranze o minoranze filo russe, e vale per la Catalogna in cui non vi è una maggioranza chiaramente indipendentista.


Lascio a voi immaginare come è stato realizzato il referendo del Donbass con l'ausilio della Russia di Putin

Il referendo del 2014 nel Donbass
https://it.wikipedia.org/wiki/Referendu ... s_del_2014
Il referendum sull'indipendenza del Donbass (in ucraino: Референдум про незалежність Донбасу?) è stato un referendum organizzato l'11 maggio 2014 dai separatisti ucraini filo-russi della Nuova Russia. Il referendum è stato fortemente criticato dal governo centrale dell'Ucraina, dagli Stati Uniti, dall'Unione europea, dal Giappone e parzialmente dalla Bielorussia.
Organizzazioni internazionali e osservatori hanno denunciato forti brogli elettorali e repressioni militari.
L'unico Stato a riconoscere il referendum è stata la Federazione Russa di Vladimir Putin.
Il referendum si è svolto in tre regioni ucraine: Oblast' di Donec'k (79%), Oblast' di Luhans'k (86%) e Oblast' di Charkiv (60%). Nell'ultima il referendum è fallito.
Secondo la dichiarazione del Presidente f.f. dell'Ucraina Oleksandr Turčynov, circa il 32% degli elettori ha preso parte al referendum nella regione del Donbass.



Gedeone Nenzi
Certo che mi è molto difficile comprendere come un presidente ebreo possa sostenere reparti militari filo nazisti … ma come è possibile?? Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano Fiano e la senatrice Segre di questi neonazisti!
Comunque la dedico a quelli “sicuri”, che “credono” nella bontà e capacità del Presidente ucraino e sono certi che il presidente russo sia incapace e pazzo, non è così che fermeremo la guerra.

https://www.facebook.com/watch?v=454593726410130

Volodymyr Zelensky è il presidente ucraino, oggi considerato uno degli uomini politici più carismatici al mondo.
Dopo la laurea in giurisprudenza inizia a occuparsi della sua più grande passione, la recitazione comica, che presto diventerà il suo lavoro. La sua carriera di attore lo rende celebre in tutta l'Ucraina e perfino in Russia. Il successo della serie tv "Servitore del popolo" contribuisce a lanciarlo in politica, e nel 2019 è eletto presidente dell'Ucraina.
Oggi, a soli tre anni dall'inizio del suo mandato, è di fatto il leader del popolo ucraino, che esorta i suoi cittadini a combattere e a resistere all'invasione della Russia di Putin.
La sua storia ce la racconta il nostro Riccardo Haupt.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

La vergogna dei veneti e dei leghisti pro Russia di Putin

Messaggioda Berto » dom mar 13, 2022 6:35 pm

.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
Avatar utente
Berto
Site Admin
 
Messaggi: 38318
Iscritto il: ven nov 15, 2013 10:02 pm

PrecedenteProssimo

Torna a Vargogne venete

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

cron