Caro Lucio Chiavegato

Re: Caro Lucio Chiavegato

Messaggioda Berto » sab mag 17, 2014 9:39 pm

Nasce “Chiavegato per l’Indipendenza”, movimento che punta al Veneto libero

http://www.lindipendenza.com/nasce-chia ... -al-veneto

Lucio Chiavegato, leader indipendentista arrestato e poi scarcerato nell’inchiesta sugli indipendentisti veneti, «chiama a raccolta tutti i veneti che gli hanno dimostrato stima e vicinanza in questi mesi e scalda i motori in vista del prossimo obiettivo politico: conquistare la Regione Veneto con le elezioni del 2015».

Lo fa sapere lo stesso Chiavegato annunciando la presentazione della nuova Associazione, «Chiavegato per l’indipendenza» che porta il suo nome che ha come scopo, «conquistare la maggioranza dei voti attraverso una coalizione indipendentista e proclamare in via unilaterale l’indipendenza del Veneto».

«La via politica è oggi il mezzo più plausibile per raggiungere la costruzione di uno Stato veneto e uscire dalla condizione di sudditanza in cui l’Italia ci obbliga a vivere – sottolinea – Per questo parleremo con tutti i movimenti e partiti che hanno come obiettivo l’indipendenza veneta, al fine di presentarci uniti e determinati».

Secondo Chiavegato «il momento è propizio, la crisi economica in Veneto è accentuata da uno Stato italiano parassitario, inadempiente e burocratico. I veneti sono arrivati al limite della sopportazione; ogni giorno un nostro imprenditore si toglie la vita e contemporaneamente sempre più persone abbracciano la causa indipendentista. È ora di concretizzare, i sondaggi danno il fronte indipendentista vincente, inutile dunque perdersi in tante altre iniziative, siamo in un sistema democratico-partitocratico e dunque presentiamoci ai veneti, prendiamo i voti e diamo l’addio all’Italia».


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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... osaove.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... saove2.jpg
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Re: Caro Lucio Chiavegato

Messaggioda Berto » lun ott 13, 2014 9:01 pm

Veneto Indipendente, partito Chiavegato per regionali

http://www.lindipendenzanuova.com/chiav ... endentisti


DEMETRIO RELA
Non sarebbe finita così. Dopo il comitato per il referendum Veneto decida, qualcosa sarebbe accaduto, lo avevamo scritto che il come e il quando arrivare al referendum e, soprattutto, come arrivarci con le elezioni regionali ad un tiro di schioppo, qualcosa sarebbe accaduto. Non abbiamo visto male. E così lunedì, nuova secessione nella secessione.
Nasce il Comitato NOI VENETO INDIPENDENTE. La notizia è ufficiale, e il suo leader, Chiavegato, la divulga con statuto e missione.
Ecco il testo che circola sul web, che è la rete di collegamento di tutto il mondo indipendenstista in tempo reale.
I Movimenti indipendentisti si uniscono, nasce il Comitato
NOI VENETO INDIPENDENTE
I Movimenti indipendentisti: Veneti Indipendenti, Liga Veneta Repubblica, Veneto Stato, Chiavegato per l’indipendenza, Progetto Nord – Est, Tea Party Veneto e Pro Veneto si uniscono nel Comitato NOI VENETO INDIPENDENTE al fine di svolgere unitariamente la propria attività politica.
Lo scopo è quello di consentire ai Movimenti Politici Veneti che si riconoscono nel principio di Autodeterminazione del Popolo Veneto di sostenere unitariamente, con ogni mezzo pacifico, legale e democratico, il percorso verso l’indipendenza del Veneto, a partire dal sostegno alla legge referendaria approvata dal Consiglio regionale.
I Movimenti indipendentisti, altresì, si presenteranno uniti alle prossime elezioni regionali del Veneto previste per l’anno 2015.
I sottoscrittori convengono sulle seguenti linee fondamentali di programma politico ed elettorale:
a) dare al Veneto un impulso politico istituzionale per rendere concreto il processo di Autodeterminazione del nostro Popolo in una prospettiva di Indipendenza e Sovranità quale moderno Stato europeo direttamente protagonista di relazioni con le istituzioni UE e con gli altri Stati;
b) dare avvio a una fase Costituente Veneta per la redazione della Carta Costituzionale del Popolo Veneto;
c) dare risposta concreta alle richieste di governo dei cittadini veneti sulle materie: Sicurezza, Identità e Appartenenza, Solidarietà, Difesa della qualità della Vita, Ambiente e Territorio, Autorealizzazione e Libertà Economica e Sociale, Volontariato, nonché su ogni altra materia di competenza dello Stato Sovrano;
d) aprire un confronto con tutte le altre organizzazioni politiche che intendono presentarsi alla prossima competizione elettorale regionale, attualmente prevista per il 2015, purché sia condiviso nei suoi punti salienti il nostro principio di autogoverno politico e la piena attuazione del diritto del Popolo Veneto alla propria autodeterminazione.
La partecipazione all’attività politica del Comitato NOI VENETO INDIPENDENTE è aperta a quanti si riconoscono nei suddetti principi, condividendone altresì i metodi, ed auspica il sostegno di tutte le Associazioni, anche non politiche, che sostengono il percorso del Veneto verso l’indipendenza.

Luca Azzano Cantarutti – Veneti Indipendenti
Fabrizio Comencini – Liga Veneta Repubblica
Antonio Guadagnini – Veneto Stato
Lucio Chiavegato – Chiavegato per l’indipendenza
Mariangelo Foggiato – Progetto Nord – Est
Michele Varini – Tea Party Veneto
Roberto Agirmo – Pro Veneto
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Re: Caro Lucio Chiavegato

Messaggioda Berto » lun ott 13, 2014 9:02 pm

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Lucio, dimandaghe al to amigheto Buxato se la so comision la ga xa fenesto de spojar i vori del referendo de marso, daromai a xe pasà pì de 5 mexi, sa dixito ke li sipia ancora drio laorar?



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Tra tuta sta xente no ghè gnaon de divin mandà da Dio o de soran kel sipia degno e kel merite el voto e soratuto no ghè nè ono a cu se posa darghe ła dełega en bianco ... anca parké darghe ła dełega en bianco a coalkedon, ke nolpaga co ła vita e łi so beni personałi a xe da ensemenii e da eresponsabiłi.

Casta veneta e omani casta, fanfaroni, poledeganti e kapò
viewtopic.php?f=22&t=32
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Re: Caro Lucio Chiavegato

Messaggioda Berto » lun ott 13, 2014 9:02 pm

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 8283554605

Par sti fanfaroni el referendo consoultivo en Veneto lè legal;

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... gal-no.jpg

Alberto Pento En Catalogna el catalan Mas el ris-cia la prexon. La libertà non si conquista con le cadreghe

http://www.lindipendenzanuova.com/il-ca ... -rischia...

di CATTOLICI PER L’INDIPENDENZA DEL VENETO

Dopo la consultazione scozzese concordata col Governo di Londra dello scorso 18 settembre, un altro passaggio storico epocale è avvenuto in Europa.

Il governatore della Catalogna Artur Mas ha firmato il decreto per la convocazione del Referendum indipendentista del 9 novembre.

Nei prossimi giorni, forse già domani, il Governo di Mariano Rajoy approverà l’impugnazione del provvedimento davanti alla Corte costituzionale, per la sospensione del Referendum.

Il dado è tratto e ciò che sta accadendo in Catalogna è molto simile a quanto si sta verificando in Veneto, se non per la determinazione ed il coraggio del Governatore, certamente per lo scontro istituzionale in atto.

Ricordiamo infatti che anche il governo italiano ha impugnato la L.R. 16 approvata dalla Regione Veneto per l’indizione del Referendum sulla nostra indipendenza, di cui peraltro si attendono ancora i decreti attuativi per la concreta convocazione della consultazione popolare.

Il decreto firmato da Mas permette il voto ai catalani con più di 16 anni, ai residenti all’estero, ai cittadini UE residenti in Catalogna da almeno un anno ed agli extracomunitari residenti in Catalogna da almeno tre anni.

La corruzione della legalità formale spagnola è tale per cui Artur Mas rischia potenzialmente l’incriminazione per insubordinazione, reato per cui è previsto anche il carcere, e le istituzioni catalane il commissariamento.

Di fronte alla permanente e confermata apertura al dialogo dei catalani, per arrivare ad una convocazione referendaria condivisa con Madrid, il governo centralista spagnolo continua a manifestare tutta la sua ottusa rigidità.
Alle articolate argomentazioni storiche, giuridiche, democratiche e di diritto naturale, da Madrid come da Roma, si risponde puramente con il refrain della presunta incostituzionalità.

“Senza legge non c’è democrazia”- ha aggiunto Soraya Sanz de Santamaria, vice premier spagnolo. La storia insegna invece esattamente il contrario: senza democrazia, e rispetto per i diritti naturali delle persone e dei popoli, non vi sono leggi legittime, e quindi doveri di cieca obbedienza.
Ancora una volta siamo colpiti dalla povertà intellettuale e morale con cui i difensori dei poteri degli Stati centralisti pretendono di giustificare la riduzione in schiavitù dei popoli, volendo vietargli la libera autodeterminazione.

Legalità formale e minaccia dell’uso della forza qualificano da sole i loro propugnatori, sono la cifra della loro antistoricità. In Europa, nell’anno del Signore 2014, non possono che soccombere sotto la volontà dei popoli liberi decisi a far valere i propri diritti naturali.

Madrid: referendum attentato a Stato. Mas procede o va ad elezioni?

http://www.lindipendenzanuova.com/madrid-referendum...

di GIULIO ARRIGHINI

C’era da aspettarselo. Il governo spagnolo, riunito in seduta straordinaria, ha approvato il ricorso alla Corte Costituzionale contro il referendum sull’indipendenza convocato dal governo regionale catalano per il 9 novembre: lo ha reso noto il premier Mariano Rajoy, sottolineando come “niente e nessuno possa infrangere la sovranità dello Stato spagnolo”.

Artur Mas rischia anche il carcere, come già il nostro giornale ha scritto stamane e come riportano fonti di stampa. Sentite le illuminate parole del premier: Rajoy ha definito il referendum “illegale” e “demagogico”, ritenendo che “vada oltre i limiti della democrazia”: “Non fa che dividere i catalani, li allontana dall’Europa e mette a rischio il loro benessere, senza parlare della frustrazione alla quale condanna una parte dei cittadini catalani spingendoli a partecipare a una consultazione che non potrà mai aver luogo”. La sentenza della Corte sarà scontata e ripeterà l’esperienza della consultazione promossa a suo tempo dall’ex presidente regionale basco Juan José Ibarretxe, bocciata sia dalle Cortes che dal tribunale.

Il fatto che si tratti di un referendum “consultivo” non ammorbidirà il pensiero dei giudici.
L’Estatut approvato sotto il governo Zapatero e approvato dalle Cortes a maggioranza socialista con un regolare iter parlamentare venne infatti denunciato da alcuni gruppi dell’ultradestra con l’appoggio del Partido Popular e fortemente limitato dalla Corte, i cui giudici sono a maggioranza conservatori: un “vulnus” che Barcellona non ha mai perdonato, e che il successivo governo conservatore non ha fatto nulla per sanare. Di fatto, e lo scrivono anche i media, l’esecutivo di Rajoy ha peggiorato la situazione con una polemica legge sull’istruzione che – secondo la Catalogna – ha l’obbiettivo di promuovere l’insegnamento in lingua castigliana a dispetto del vigente bilinguismo scolastico; né è stato trovato un equilibrio fiscale in grado di aumentare il grado di autosufficienza finanziaria della Catalogna, come accade al contrario per i Paesi Baschi (ai quali nemmeno la dittatura franchista, grata per l’appoggio della grande borghesia industriale, osò abolire i tradizionali “Fueros”, diritti di origine medievale).
Ora il boccino è in mano a Mas. Referendum subito o elezioni anticipate?
Una prima possibilità è quella di far svolgere il referendum del 9 novembre, col rischio di esporre gli organizzatori (e i membri dei seggi) a sanzioni amministrative o penali; l’alternativa spostare la resa dei conti con un peso politico diverso alle elezioni regionali anticipate. Ma che porrebbe il partito di Mas a confrontarsi gli altri indipendentisti di Erc. Poi ci sono i socialisti catalani del Psc, sostenitori di un negoziato fra le parti per una maggiore autonomia ma si trovano prigionieri fra l’incudine del Pp e il martello del Psoe: quest’ultimo, pur essendo un partito a statuto federale, non è certo disposto a guadagnare mezzo milione di voti in Catalogna schierandosi per il voto ma per lo stesso motivo di perderne molti di più a livello nazionale: il peso politico del Psc appare quindi secondario e rischia inoltre di perdere ulteriori consensi a sinistra a vantaggio di movimenti come “Podemos”.
Insomma, l’indipendenza ha sturato un lavandino politico tappato dal centralismo e da una visione ideologica dello Stato nazionale.
La scelta di Mas non sarà semplice.
Segretario Indipendenza Lombarda

???
Il catalano Mas rischia il carcere. La libertà non si conquista con le cadreghe
di CATTOLICI PER L’INDIPENDENZA DEL VENETO...
LINDIPENDENZANUOVA.COM
30 settembre alle ore 7.14 · Mi piace · Rispondi · Rimuovi anteprima

Lucio Chiavegato Alberto Pento te vojo ben ma te disi dele putanade. Artur Mas el xe un caregaro anca lu, secondo la to teoria!!! È stato inoltre il rettore dell' Ayuntamiento de Barcelona ed è deputato nel Parlamento Catalano dal 1995. In quello stesso anno fu nominato consigliere della politica territoriale e delle opere pubbliche nel governo di Jordi Pujol, carica che occupò fino al 1997, quando fu nominato consigliere dell'Economia e delle Finanze.
1 ottobre alle ore 18.17 · Mi piace · Rispondi

Lucio Chiavegato Alberto Pento in sto caso la libertà la se conquista anca co la carega! E ti? Ghe spuito sora? Daiiii basta dir putanade.
1 ottobre alle ore 18.17 · Mi piace · Rispondi

Alberto Pento Caro Lucio no so miga mi ke digo putanae, go lomè postà scriti de altri par servir ła descusion. Ła Catałogna lè na realtà aotonoma lonsi ani luxe da ła nostra condision de suditansa; łi połedeganti fanfaroni veneti no łi xe gnanca da confrontar co coełi catałani.
Mi xe dal 1998 ke no vago a votar e sta pur seguro ke no ghe darò pì el me voto a kikesipia tanto manco a ti caro Lucio.
Te soviento de coełi del 9 deçenbre: diexe mexi endrio łi sigava ke łi garia mandà caxa tuti i parasidi e łi połedeganti ladroni e fanfaroni ma a poki mexi de distansa a nar caxa łi xe stà coełi del 9 deçenbre!
Parké no te ghe dixi a ła to xente ke el referendo de cu se parla lè lomè consoultivo e ke se anca vinçese i sì a l’endependensa no se garia gnaona endependensa parké no lè on referendo połedego vero?
Parké te scrivi ke sto referendo consoultivo lè legal coando ke no lè previsto da gnaona łej rexonal e del stato tałian e prasiò no standoghe na lej nol ga gnaona legałetà?
Ghe vol poco a parlar ciàro e a esar onesti e ver creansa par ła purpia xente o se ga sprèso par ła purpia xente a cu se pol contarghe on mucio de bàle?
Te soviento de ła figura ke ghì fato a łe elesion de Verona co ła Patrisia candedà a sinico?
Xe 20 ani ke łi połedeganti fanfaroni caregari leghisti (tałego-veneto-leghisti)łi ghe conta bàłe a łi pori veneti, vuto far anca ti come lori? No se concoista ła łebartà de on popoło co łe careghe del nemigo!
Mi a sò ke se manco e moro el mondo el va vanti isteso sensa far na piega ... ma forse se te mancasi ti Lucio Chiavegato o staltri "grandi e xluxeganti omani e połedeghi" Buxato, Moroxin, Comencini, Goadagnin, Cantaruti, (co Xaia el somo warnador) ... el mondo el se fermaria come kel se ga fermà par Cristo el venare santo e sta pur seguro ke mi no saria envedioxo gnanca na s-cianta!
2 ottobre alle ore 7.27 · Modificato · Mi piace · Rispondi

Ferdinando Marcassa ma in Veneto se dixe CAREGHE non cadreghe. 'Sta paroea i la dixe in Lombardia. Dovemo essar sempre succubi dei mianesi anca sul parlar?
3 ottobre alle ore 9.20 · Mi piace · Rispondi

Alberto Pento Cadrega lè voxe taliana: http://www.etimo.it/?term=cadrega viewtopic.php?f=44&t=1039
Etimologia : cadrega;
cadrega
ETIMO.IT
3 ottobre alle ore 18.57 · Mi piace · Rispondi · Rimuovi anteprima

Lucio Chiavegato Alberto Pento se quel che te disi fusse verità a stora te gavaressi milioni de Veneti che te vien drio. Purtropo no xe così. E star senpre a criticar te fa mal anca a la salute. Mi vo vanti. Che te piaxa o no vo vanti.
3 ottobre alle ore 19.03

Alberto Pento Se mi a ghese xente ke a me vien drio a li pararia via a pelàdoni. Me vargognaria par lori! No go mai sercà de rancurar su xente, no so on pastor ke serca piegore da menar al pascolo, par po' toxarle e masarle co xe ora. Ti fa i conti co la to cosiensa ke mi li faso co la mia. Mi no dimando el voto e no dago el me voto a kikesipia. No vendo fumo! E tendar i fanfaroni me piaxe me fa star ben e i fanfaroni li xe on fracon. No credo gnanca de esar on Dio o on mexo Dio o on so vicario o de esar on mesia o on salvador del mondo o del povolo veneto e no go el cogno o el dexiderio de piaxerghe a tuti o a tanti. Soratuto a çerco de no contarghe bale a kikesipia e no me piaxe ke me vegna drio can, simioti o adoranti disepoli, a prefariso star co omani ke li me sipia conpagni e ke li raxone co la so cràpa. Me basta çercar de far ben kel poco ke poso e so bon de far. Stame ben.
10 h · Modificato
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Re: Caro Lucio Chiavegato

Messaggioda Berto » lun ott 13, 2014 9:07 pm

https://www.facebook.com/lucio.chiavegato

Io non ho mai cercato lo scontro tra Veneti, lo trovo controproducente.
Io auspico che tutti, con percorsi diversi, si confrontino e non si insultino o si denigrino attraverso post di dubbia interpretazione.
Sono mesi che parlo di unione di intenti, che non vuol dire perdere la propria natura, ma solo condividere percorsi FATTIBILI E REALIZZABILI con la materia prima a disposizione.
Un corso di sopravvivenza farebbe bene a qualcuno!
E' inutile parlare di tiramisù se sei su un'isola deserta e non hai nemmeno l'acqua!
Se ti devi tirar fuori dai guai usi tutte le strade percorribili, magari non conformi alla propria etica, ma sai che ti porterà via da quell'isola che ti imprigiona e che ti offre solo che morire di fame e di sete.
Ora nel 2014, parlare di percorsi immaginari e rievocare la storia passata è molto bello, fa sognare, rilassa chi ne parla e quei pochi che ti stanno ad ascoltare, gli altri ti guardano come fossi un pazzo! La realtà piaccia o non piaccia è questa.
Che fare allora? Come entrare nella testa di un popolo assopito da 148 anni di menzogne e truffe?
I percorsi sono tanti, ma devono essere tutti pacifici e democratici.
Personalmente sarei la persona più felice del mondo sei Veneti domattina si autoproclamassero indipendenti andando tutti per la strada!
Nessuno potrebbe opporsi.

Ma non è così.
Ho spiegato il mio percorso di 20 anni di lotta assieme a molti amici, in strada, con proteste e azioni clamorose, che sono servite per tenere accesa la luce della libertà.
Ma ora dobbiamo percorrere la strada che non abbiamo mai intrapreso, ovvero quella dell'unità politica per dare rappresentatività al nostro Popolo all'interno delle stesse istituzioni occupanti italiche.

Piaccia o no, manca questo passaggio. Dopo le nostre azioni potranno essere MOLTO più forti e conosciute, altrimenti resteremo a combattere tra tribù opposte su facebook.

Se non vi piace questo percorso, lasciate perdere gli slogan gratuiti contro chi ha scelto questo, fate il vostro, onestamente, senza sottrarre risorse e soprattutto senza confondere la gente che ha già aderito ad altri gruppi, con menzogne gratuite.
Ripeto. IL VENETO HA BISOGNO DELLA MAGGIORANZA DEI VENETI e non di una minoranza ottusa che crede di avere la verità in tasca. Comportarsi così vuol dire fare del male a NOI stessi.
Capisca chi vuole capire ma io non smetterò mai di predicare questo comportamento.
PS Se anche questo non funzionasse, vuol dire che i Veneti stanno bene così come sono. Io non ne farò un dramma, ma accetterò il verdetto.
Io non ho mai cercato lo scontro tra Veneti, lo trovo controproducente.
Io auspico che tutti, con percorsi diversi, si confrontino e non si insultino o si denigrino attraverso post di dubbia interpretazione.
Sono mesi che parlo di unione di intenti, che non vuol dire perdere la propria natura, ma solo condividere percorsi FATTIBILI E REALIZZABILI con la materia prima a disposizione.
Un corso di sopravvivenza farebbe bene a qualcuno!
E' inutile parlare di tiramisù se sei su un'isola deserta e non hai nemmeno l'acqua!
Se ti devi tirar fuori dai guai usi tutte le strade percorribili, magari non conformi alla propria etica, ma sai che ti porterà via da quell'isola che ti imprigiona e che ti offre solo che morire di fame e di sete.
Ora nel 2014, parlare di percorsi immaginari e rievocare la storia passata è molto bello, fa sognare, rilassa chi ne parla e quei pochi che ti stanno ad ascoltare, gli altri ti guardano come fossi un pazzo! La realtà piaccia o non piaccia è questa.
Che fare allora? Come entrare nella testa di un popolo assopito da 148 anni di menzogne e truffe?
I percorsi sono tanti, ma devono essere tutti pacifici e democratici.
Personalmente sarei la persona più felice del mondo sei Veneti domattina si autoproclamassero indipendenti andando tutti per la strada!
Nessuno potrebbe opporsi.
Ma non è così.
Ho spiegato il mio percorso di 20 anni di lotta assieme a molti amici, in strada, con proteste e azioni clamorose, che sono servite per tenere accesa la luce della libertà.
Ma ora dobbiamo percorrere la strada che non abbiamo mai intrapreso, ovvero quella dell'unità politica per dare rappresentatività al nostro Popolo all'interno delle stesse istituzioni occupanti italiche.
Piaccia o no, manca questo passaggio. Dopo le nostre azioni potranno essere MOLTO più forti e conosciute, altrimenti resteremo a combattere tra tribù opposte su facebook.
Se non vi piace questo percorso, lasciate perdere gli slogan gratuiti contro chi ha scelto questo, fate il vostro, onestamente, senza sottrarre risorse e soprattutto senza confondere la gente che ha già aderito ad altri gruppi, con menzogne gratuite.
Ripeto. IL VENETO HA BISOGNO DELLA MAGGIORANZA DEI VENETI e non di una minoranza ottusa che crede di avere la verità in tasca. Comportarsi così vuol dire fare del male a NOI stessi.
Capisca chi vuole capire ma io non smetterò mai di predicare questo comportamento.

PS Se anche questo non funzionasse, vuol dire che i Veneti stanno bene così come sono. Io non ne farò un dramma, ma accetterò il verdetto.



Alberto Pento
Caro Lucio
L’onedà poƚedega (da entendar partetega vero Lucio!) ke ƚa podaria dar boni fruti no ƚa xe coeƚa de ƚ’ognon de tuti i clan de ƚa megnoransa de ƚi “veneti endependentisti” (veri o falbi) ke no ƚa saria mai majoransa en Consejo Rejonal ma tra ƚa majoransa de tuti i partiti veneti, lomè se sti kive ƚi fuse folgorà come veneti da na cosiensa veneta e da l’endependensa veneta e no ƚi se sentise pì taliani e ƚi ghe ƚa moƚàse de fra ƚi poƚedeganti caregari (ma a te sovegno ƚa foƚa de ƚa cruna de ƚa gucia, de ƚa grosa gomena (ƚeta come cameƚo) e del sior) .
Naltra onedà ke ƚa daga boni fruti no ƚa ghè.
Alearse co ƚa Lega e Forsa Italia xe come alearse col demogno pa' ver ƚa ciave del paradixo.
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Re: Caro Lucio Chiavegato

Messaggioda Berto » mar ott 14, 2014 7:16 pm

Il primo pensiero di stamattina, appena appresa la notizia dello slittamento del referendum Catalano, è stato quello di vedere chi avrebbe commentato questa notizia per denigrare il lavoro che stiamo facendo. Ed infatti ho letto qualche commento compiaciuto di chi, invece di LAVORARE per la nostra libertà, gode di questo fatto.
Intanto sappiate che la strada referendaria non è poi così facile come qualche cantastorie va raccontando, ma comunque è un passaggio che va fatto.
Ma per tornare alla Catalunya volevo ricordare ciò che ho sempre espresso e ciò che qualcuno non ha capito.
Mi ripeto... chissà che San Marco non illumini le menti di qualche "patriota".
Stare divisi e usare il nostro prezioso tempo a farci le battagline lepantine mentali non porta a nulla.
Ovvio che ognuno di noi ha una propria visione, ovvio che alcuni pensano di avere la verità in tasca.
ieri sera ho spiegato, filo per segno, in ogni dettaglio, il nostro percorso NOI VENETO INDIPENDENTE senza tralasciare nulla: lista unica, partecipazioni alle elezioni regionali 2015, unire le forze, dritti alla meta, evitare baruffe cioxote su FB, non denigrare gli altri gruppi, entrare in Regione (italiota), fare politica (itagliota) e usare le regole (itaglianeidi), per fare cosa?
MA OVVIO !!! Essere la prima forza di potere in Regione Veneto.
Vinciamo? DICHIARAZIONE UNILATERALE DI INDIPENDENZA.
Zaia? Non Zaia? Lega? Non Lega? Dx Sx e cosa altro? Ecchemefrega!
PENSIAMO A NOI E AL VENETO !
Le strade degli altri ci interessano se sono le nostre, e se non sono le nostre le diventeranno, se sapremo essere UNITI, COESI, .....
DIFFICILE?
Sembra di no per molti , incomprensibile per altri che pensano che ora, post-Catalunya, sia finito tutto!
ASSOLUTAMENTE NO.
Ossignor dame na man! San Marco e San Gaspare del Bufalo iuteme!
SIETE CONNESSI? Ci siete?
https://www.facebook.com/lucio.chiavegato?fref=nf

Rispondete a questa domanda.

ESSERE DENTRO O FUORI DAL GOVERNO REGIONALE ..E' LA STESSA COSA O E' MEGLIO ESSERE DENTRO?

Non divagate, rispondete a questa domanda.
Non cercatevi scuse ma capite la differenza.
Essere dentro per dare spinta propulsiva o fuori per fare post contro quelli dentro?
Lascio quindi alle RATATUJE le risate e le misere soddisfazioni di credere che sia tutto finito.
NOI VENETO INDIPENDENTE va avanti, la possibilità c'è per tutti, è stata offerta e qualcuno non l'ha accettata.
ora mi raccomando, continuate a scrivere che partecipare alle votazioni italiote è da caregari, scrivete pure le vostre dementi considerazioni, ma da oggi in avanti sarà sempre più dura.
NOI ce la metteremo tutta, voi decidete. Se stare li ad ascoltare le RATATUJE o se darvi da fare.
Scordatevi le rivoluzioni, le sommosse di piazza, le rivolte fiscali, gli assalti ai palazzi del potere.
Avete una possibilità, usatela, oppure preparatevi a ridere se non ce la faremo.
La sconfitta sarà di tutti e non del nostro partito.
Se vi basta questo....auguri!
PS Mi scuso con Ratatouille per la traduzione in Ratatuja ma la parola Veneta è perfetta per descrivere alcuni personaggi.
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Re: Caro Lucio Chiavegato

Messaggioda Berto » gio ott 16, 2014 7:58 am

Łexo kì:

Catalogna come il Kosovo. Veneto come la Catalogna?
http://www.lindipendenzanuova.com/catal ... o-infinite
"Un po’ come si sta tentando di fare in Veneto (vedi Chiavegato, ndr): “Se ci voti e ci fai prendere più del 50% facciamo la DUI”. Per il Veneto è una aspirazione, per la Catalogna è qualcosa più alla portata numerica dei consensi."

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... a-bona.jpg

Me dispiaxe par i credenti e i fedenti (coełi łi ga fede) ma xe da macaki o ensemenii (par no dir altro) pensar ke l'aleansa de NOI VENETO INDIPENDENTE de Chiavegato con ła Lega, Forsa Italia a Caxa Paund łi posa portar a na DUI : dichiarazione unilaterale d'indipendenza.

http://www.lindipendenzanuova.com/casa- ... ova-destra
http://www.lindipendenzanuova.com/cara- ... casa-pound
http://www.lindipendenzanuova.com/la-de ... dipendenza

Se Chiavegato el crede a ste robe o lè mato patoco o lè en mala fede.
N'omo co ła cràpa drita so ła skena nol pol credar a ste ensensade.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Berto
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