Rhohttp://www.comune.rho.mi.it http://it.wikipedia.org/wiki/RhoRho (Rò in dialetto milanese) è un comune italiano di 50.648 abitanti della provincia di Milano in Lombardia.
Con le invasioni barbariche nella zona si realizza una profonda depressione economica (???) e il dominio passa di mano in mano fino ai Longobardi e quindi ai Franchi. Sotto i Longobardi il borgo assume nella sua topografia una terminologia tuttora rintracciabile, a partire dal Pomero, che deriva da Post Moerus, ossia fuori dalle mura fortificate. L'origine di questo termine però non è riconosciuta universalmente: alcuni attribuiscono il nome alla presenza nei secoli scorsi di numerosi alberi di mele. Il termine Fare invece è riscontrabile oggi nella periferica Cascina Fara.
Sempre nel periodo di dominazione longobarda viene attribuito alla futura Rho l'appellativo di Curtis (corte), una particolare forma di organizzazione della società nel periodo del feudalesimo.
Un atto di permuta, rogato il 9 gennaio 864 dal notaio Agatone, cita per la prima volta il nome della cittadina chiamandola Vico Rhaudo, ed accenna ad una chiesa di Sant'Ambrogio e ad un rozzo castello ivi esistenti. Ancora nell'871 due pergamene ne riportano il nome.
Intorno all'anno 1000 Rho inizia a rivendicare la sua libertà come comune, cercando di liberarsi dall'influenza dei nobili della zona. Nel 1004 l'imperatore Enrico II, dopo aver vinto i longobardi di Arduino e fattosi incoronare Re d'Italia a Pavia (14 maggio), staziona a Rho, dove firma alcuni documenti "decisi" in Rodo o in campo qui dicitur Raudo, ricambia l'ospitalità concedendole il titolo di borgo e capopieve, staccandola da Nerviano, e provvede all'istituzione di un mercato settimanale. Il mercato si tiene tuttora ogni lunedì.
A Rho viene istituita anche una Corte di Giustizia e realizzato un canale (riale) per l'irrigazione dei campi usando l'acqua dell'Olona.
Risale all'XI secolo anche la figura semileggendaria di Giovanni da Raude, detto anche Giovanni della Croce, vessillifero dell'esercito crociato durante la Prima Crociata; fu lui che il 15 luglio 1099, data della presa di Gerusalemme, issò sulle mura della Città Santa la bandiera dei cristiani.
Nel maggio 1160, durante l'assedio di Milano, Federico Barbarossa fece distruggere Rho, che venne però rapidamente ricostruita. Tra il 1130 e il 1215 ben nove consoli rhodensi sono attestati nello Stato milanese, e alcuni di essi appartengono alla famiglia dei Capitanei de Raude documentata ufficialmente come residente in città dal 1196.
Come confermato da un documento conservato presso l'Archivio dell'Ospedale Maggiore di Milano, intorno al 1300 venne edificato il primo ospedale di Rho; i suoi beni furono poi in seguito acquistati dai frati Agostiniani del luogo Pio di Santa Maria del Pasquerio di Rho, nel 1481.
Nel 1305 il nobile Cressone Crivelli tentò con i suoi soldati di impadronirsi di Rho e Nerviano, ma fu sconfitto e respinto dalla reazione popolare. Otto anni più tardi il borgo fu comunque conquistato da Milano, che uccise o imprigionò quasi tutti gli abitanti.
Grazie all'abbondanza di acqua e di terre feritili nel XV secolo molti nobili milanesi si trasferirono a Rho, costruendo sontuosi palazzi, in gran parte oggi distrutti. La nobile frequentazione è tale che era stata costituita una Universitas nobilium dicti loci de Raude. Fra il Cinquecento ed il Seicento furono costruiti anche due conventi: degli Agostiniani e dei Cappuccini (sulla strada che conduce a Lucernate), entrambi distrutti nell'invasione napoleonica.