Re: Rialto ke entel XIII° secoło łi ła/ło ga ciamà Venesia
Inviato: lun feb 15, 2016 7:53 am
Ƚe çità sepeƚie da ƚa mota dei fiumi e ƚe ixle magnà dal mar
viewtopic.php?f=177&t=1280
Le çita de ara veneta spareste soto tera e soto aca, secondo Plinio:
Storia Natural de Plinio el Vecio: livro III
Plinio el vecio (Como, 23 – Stabia, dopo l'8 settembre. 79 d.C)
http://spazioinwind.libero.it/popoli_an ... cchio.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Gaio_Plinio_Secondo
http://it.wikipedia.org/wiki/Naturalis_historia
http://la.wikisource.org/wiki/Naturalis_Historia
http://la.wikisource.org/wiki/Naturalis ... /Liber_III
...
119
nec alius amnium tam brevi spatio maioris incrementi est. urguetur quippe aquarum mole et in profundum agitur, gravis terrae, quamquam diductus in flumina et fossas inter Ravennam Altinumque per CXX, tamen, qua largius vomit, Septem Maria dictus facere. Augusta fossa Ravennam trahitur, ubit Padusa vocatur, quondam Messanicus appellatus. proximum inde ostium magnitudinem portus habet qui Vatreni dicitur, qua Claudius Caesar e Britannia triumphans praegrandi illa domo verius quam nave intravit Hadriam.
120
hoc ante Eridanum ostium dictum est, ab aliis Spineticum ab urbe Spina, quae fuit iuxta, praevalens, ut Delphicis creditum est thesauris, condita a Diomede. auget ibi Padum Vatrenus amnis ex Forocorneliensi agro. proximum inde ostium Caprasiae, dein Sagis, dein Volane, quod ante Olane vocabatur, omnia ea fossa Flavia, quam primi a Sagi fecere Tusci egesto amnis impetu per transversum in Atrianorum paludes quae Septem Maria appellantur, nobili portu oppidi Tuscorum Atriae, a quo Atriaticum mare ante appellabatur quod nunc Hadriaticum.
121
inde ostia plena Carbonaria, Fossiones ac Philistina, quod alii Tartarum vocant, omnia ex Philistinae fossae abundatione nascentia, accedentibus Atesi ex Tridentinis Alpibus et Togisono ex Patavinorum agris. pars eorum et promum portum facit Brundulum, sicut Aedronem Meduaci duo ac fossa Clodia. his se Padus miscet ac per haec effundit, plerisque, ut in Aegypto Nilus quod vocant Delta, triquetram figuram inter Alpes atque oram maris facere proditus, stadiorum II circuitu.
122
pudet a Graecis Italiae rationem mutuari, Metrodorus tamen Scepsius dicit, quoniam circa fontem arbor multa sit picea, quales Gallice vocentur padi, hoc nomen accepisse, Ligurum quidem lingua amnem ipsum Bodincum vocari, quod significet fundo carentem. cui argumento adest oppidum iuxta Industria vetusto nomine Bodincomagum, ubi praecipua altitudo incipit.
...
132
Alpis in longitudinem |X| p. patere a Supero mari ad Inferum Caelius tradit, Timagenes XXV p. deductis, in latitudinem autem Cornelius Nepos C, T. Livius III stadiorum, uterque diversis in locis. namque et centum milia excedunt aliquando, ubi Germaniam ab Italia summovent, nec LXX inplent reliqua sui parte graciles, veluti naturae providentia. latitudo Italiae subter radices earum a Varo per Vada Sabatia, Taurinos, Comum, Brixiam, Veronam, Vicetiam, Opitergium, Aquileiam, Tergeste, Polam, Arsiam DCCXLV p. colligit.
===============================================================================
Ammiana, Ammianella, Castrazio o Caltrazio
http://it.wikipedia.org/wiki/Ammiana
Ammiana era un importante centro della Laguna Veneta, da secoli completamente scomparso. Sorgeva tra le attuali isole di Santa Cristina e della Salina, a nord-ovest di Lio Piccolo.
Era contigua ad un altro sito abbandonato, Costanziaco.
La prima citazione scritta proviene dal Pactum Lotharii dell'840, dove l'imperatore Lotario sancisce alcuni diritti di sfruttamento: vengono qui ricordate, probabilmente in ordine d'importanza, Torceli, Amianae e Buriani.
I nomi dei tre centri sono di nuovo riportati, con lo stesso ordine, anche nel documento del 967 con il quale Ottone conferma gli accordi precedenti.
Appare tuttavia sicuro che Ammiana fosse sorta ben prima, probabilmente durante le invasioni barbariche (?) che portarono alla decadenza di Altino e, conseguentemente, al suo spopolamento a favore della Laguna (V-VII secolo).
Il Chronicon Gradense, scritto nella metà dell'XI secolo, riporta con precisione una cronologia di Ammiana incentrata sulle fondazioni delle numerose chiese e monasteri.
Secondo quanto si legge, la prima chiesa fu intitolata a San Lorenzo e venne costruita dalle famiglie dei Frauduni dei Willareni Mastalici (de jenia jermanega?).
Le stesse si trasferirono sull'isola ed edificarono poi anche un ponte, un castello e altri luoghi di culto, anche nella vicina Costanziaco.
In seguito alcune concessioni permisero lo sfruttamento di paludi e valli da pesca e la realizzazione di vigne e mulini.
Il centro si estendeva su tre isole che erano l'Ammiana vera e propria, Ammianella e Castrazio o Caltrazio ed ebbe varie chiese e monasteri.
Separato da un canale era invece il monastero dei Santi Felice e Fortunato.
Quest'ultimo e il monastero di San Lorenzo erano i centri religiosi più ricchi e importanti da cui dipendevano molti altri conventi e proprietà.
Per questo motivo, non erano infrequenti polemiche e attriti.
Presso Castrazio inoltre, contiguo a San Lorenzo, si trovava un fortilizio (un castrum, donde il toponimo ???).
Già nel XII secolo la zona cominciò a decadere soprattutto a causa del mutare delle condizioni ambientali e geografiche e, tra il XIV e il XV secolo, fu abbandonata del tutto.
Costanziaco o Costanziaca e Centranica
http://it.wikipedia.org/wiki/Costanziaco
Costanziaco o Costanziaca era un fiorente centro abitato, oggi scomparso, della Laguna Veneta, posto a nord-est di Torcello.
Fu fondata durante l'età barbarica da fuggiaschi dell'entroterra (?), così come Torcello, Burano, Mazzorbo, Murano e la stessa Venezia.
In particolare, la tradizione indica il 650 come data di fondazione per almeno due delle sette chiese che aveva la città.
Il nome sarebbe legato al personale Costantino (?) a ricordo di un personaggio rilevante se non del noto imperatore romano; altre ipotesi lo correlano a Costanzo, marito di Galla Placidia (?), o lo fanno derivare dalle legioni Costantiacae che, secondo Ammiano Marcellino, stazionavano in zona (???).
Il centro era contiguo ad Ammiana, da cui forse dipendeva, e questa vicinanza ha creato non poche difficoltà agli storici attuali nel ricostruirne i confini. Si ritiene che gli abitati fossero separati da una terza località, l'isola di Centranica, che avrebbe dato il nome all'attuale palude della Centrega.
Costanziaco è indirettamente citata in un documento risalente al dogato di Tribunio Menio (fine X secolo), dove si ricorda un Dominicus, filius Georgii Gambasyrica, de Costanciaco.
Una bolla del 1064, invece, emessa da papa Alessandro II cita esplicitamente alcuni monasteri e la pieve di Costanziaco.
Come testimonia un documento del 1105, era amministrata da un gastaldo (istituto jermanego).
Altre (de cu calkedouna forse la xe encora viva come Equilo rente Jexolo e Cittanova rente Eraclea ?)
http://it.wikipedia.org/wiki/Categoria: ... una_Veneta
Albiola, Cittanova (Eraclea), Equilio, Heraclia, Lio Piccolo, Metamauco, Porto di Cavergnago, Poveglia, Vigilia o Abbondia ...
Ƚe fonti greghe e latine so i veneti
http://picasaweb.google.it/pilpotis/LeF ... eSuiVeneti
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Ixle de ƚa lagouna venesiana spareste o sconparse, magnà o desfà dal mar
http://digilander.libero.it/venexian/ita/scompa.htm
Molte delle isole della laguna, per vari fattori naturali o storici, sono scomparse: si può scoprire la loro ubicazione grazie ad alcuni reperti che si trovano tra barene o canali, isole che probabilmente facevano parte di comunità importanti, ma ormai scomparse.
Antichi insediamenti
Ammiana
Si pensa che Ammiana, oggi isola scomparsa, dovesse trovarsi nella zona di S.Cristina, in direzione di Lio Piccolo. Questo centro di notevole importanza era composto da varie isole collegate da ponti; presentava numerose chiese e come ogni altro luogo lagunare anche questo fu fondato verso il V secolo dagli Altinati in fuga davanti alle invasioni barbariche. Il nome della città venne dato forse per ricordare una delle porte della originaria città di Altino. Verso il 1300 quest'isola fu abbandonata a causa delle condizioni ambientali che erano in continuo mutamento ed oggi la zona è diventata una grande distesa di barene e ghebi.
Costanziaca
Altra isola molto importante fu Costanziaca, probabile contrada di Torcello. Il nome le venne dato in onore dell'imperatore Costantino ed era situata tra le isole di S.Ariano e S.Cristina. La storia della sua fondazione è simile a quella delle altre isole della laguna, ed anche l'aspetto: doveva presentarsi come un grande centro con numerosi monasteri e chiese. Di certo sappiamo che esisteva almeno un monastero che ospitava delle monache di S. Maffio che in seguito al deterioramento ambientale dell'isola vennero trasferite a Murano. Delle attività e delle testimonianze di questa comunità non rimane nulla se non fango ed acqua.
S. Ariano
S. Ariano fu un altro centro vicino a Torcello ed anch'esso possedeva molti conventi. Dopo essere stata abbandonata a causa della malaria intorno al 1400, fu adibita a cimitero per quelli che morivano di malattie infettive: il luogo si presenta oggi pieno di rovi che crescono sopra ad uno strato di ossa ed un muro ricoperto da croci. In estate l'isola è popolata da piccoli serpenti che apparvero con la malattia che fece allontanare la popolazione.
S.Ilario
Nell'isola di S.Ilario il doge Angelo Partecipazio fece costruire un'abbazia che affidò ai Benedettini. Divenne rapidamente uno dei più importanti siti religiosi della laguna, ma subì numerosi attacchi dai Padovani e dalle forze imperiali dell'imperatore Federico II. Alcuni scavi archeologici hanno portato alla luce alcuni reperti che sono ora conservati al Museo Correr.
S.Marco in Boccalama
Lungo il Lama, un antico ramo del Brenta che serviva per arrivare a S.Ilario, si trovava l'isola di S.Marco in Boccalama, ed è per via di una chiesa dedicata a S.Marco che l'isola venne chiamata così. Verso il 1300 la località fu seriamente minacciata dall'erosione, ma in seguito alla diversione (taglio) del fiume Brenta la comunità rifiorì; furono allora costruiti numerosi edifici facendo diventare quest'isola un centro molto importante per i commerci. In seguito, a causa delle numerose pestilenze, questa zona fu adibita a cimitero assieme a diverse altre isole lontane dalla città. Anche questa è oggi diventata solo una grande distesa di barene.
San Cristoforo della pace
Questa isola è scomparsa solo di nome, in quanto unita all'isola di S.Michele (l'attuale cimitero di Venezia) nel 1836 mediante l'interramento del rio che le separava. Appare nell'elenco delle isole scomparse perchè ormai "l'isola" tra Murano e Venezia è diventata soltanto "S.Michele" anche tra i veneziani. Questa unione fu una conseguenza del proclama emesso da Napoleone Bonaparte riguardo l'istutuzione del "cimitero generale" per la sepoltura di tutti i morti della città. Prima di questa operazione l'isola era abitata ed utilizzata quale luogo di detenzione; ebbe ad ospitare anche Silvio Pellico dopo un anno di "piombi" (le prigioni del Palazzo Ducale). Per il visitatore ricordo che l'originale isola di S.Michele, detta "cavana de Muran" coincide con la parte più vicina all'isola di Murano.
http://it.wikipedia.org/wiki/Laguna_di_Venezia
Ammiana, Costanziaco, Metamauco, San Marco in Boccalama, Vigilia, La Caderna, Lio Major
Gli antichi centri lagunari
Nel corso dell'Alto Medioevo, con lo spopolamento dei maggiori centri urbani della terraferma, la laguna di Venezia fu un fiorire di centri urbani più o meno importanti, che declinarono poi successivamente con il parallelo sviluppo di Venezia, sino a scomparire in gran parte.
Albiola (scomparsa)
Ammiana (scomparsa)
Ammianella (scomparsa)
Bureana (odierna Burano)
Clodia Maior (odierna Chioggia)
Clodia Minor (odierna Sottomarina)
Costanziaco (scomparsa)
???
La Caderna (scomparsa)
Lio Maior (scomparso)
Lio Minor (odierno Lio Piccolo)
Maiurbo (odierna Mazzorbo: semi-disabitata)
Metamauco (scomparsa)
Mureana (odierna Murano)
Olivolo (odierno Castello, oggi parte di Venezia)
Pastene (odierna Pellestrina)
Popilia (odierna Poveglia: disabitata)
Rivoalto (odierno Rialto, oggi parte di Venezia)
Spinalonga (odierna Giudecca, oggi parte di Venezia)
Turricello (odierna Torcello: semi-disabitata)
Tre Porti (odierna Treporti)
Vigilia (scomparsa)
A queste si aggiungevano poi una miriade di isole minori e insediamenti monastici.
Meƚidisa (Melidissa-ixla) o Eraklia
http://it.wikipedia.org/wiki/Heraclia
Heraclia (o Civitas Heracliana o semplicemente Heracliana in latino, Eraklianè, Ηρακλιανή, in greco-bizantino, italianizzato in Eraclea, anticamente Melidissa, Μελιδίσσα in greco antico) era un fiorente centro della Laguna Veneta, scomparso verso il IX secolo. Nel 1950 il comune di Grisolera, nel cui territorio sorgeva la città, ha cambiato la propria denominazione in Eraclea, oggi nota località balneare della costa veneziana.
Medoacos, Meduna, Medola/e, ... Metamauco, Metauro... -meola, , -mego, -maza, -macia, -mede, -mide, -maize, -mato, ...
viewtopic.php?f=151&t=498
Spina, Adria, Altin, Akiƚeja tute çità de fiume e no de mar
viewtopic.php?f=177&t=1272
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... eleja1.jpg
Altin (Altino)
viewtopic.php?f=151&t=99
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... romani.jpg
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... Altin-.jpg
viewtopic.php?f=177&t=1280
Le çita de ara veneta spareste soto tera e soto aca, secondo Plinio:
Storia Natural de Plinio el Vecio: livro III
Plinio el vecio (Como, 23 – Stabia, dopo l'8 settembre. 79 d.C)
http://spazioinwind.libero.it/popoli_an ... cchio.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Gaio_Plinio_Secondo
http://it.wikipedia.org/wiki/Naturalis_historia
http://la.wikisource.org/wiki/Naturalis_Historia
http://la.wikisource.org/wiki/Naturalis ... /Liber_III
...
119
nec alius amnium tam brevi spatio maioris incrementi est. urguetur quippe aquarum mole et in profundum agitur, gravis terrae, quamquam diductus in flumina et fossas inter Ravennam Altinumque per CXX, tamen, qua largius vomit, Septem Maria dictus facere. Augusta fossa Ravennam trahitur, ubit Padusa vocatur, quondam Messanicus appellatus. proximum inde ostium magnitudinem portus habet qui Vatreni dicitur, qua Claudius Caesar e Britannia triumphans praegrandi illa domo verius quam nave intravit Hadriam.
120
hoc ante Eridanum ostium dictum est, ab aliis Spineticum ab urbe Spina, quae fuit iuxta, praevalens, ut Delphicis creditum est thesauris, condita a Diomede. auget ibi Padum Vatrenus amnis ex Forocorneliensi agro. proximum inde ostium Caprasiae, dein Sagis, dein Volane, quod ante Olane vocabatur, omnia ea fossa Flavia, quam primi a Sagi fecere Tusci egesto amnis impetu per transversum in Atrianorum paludes quae Septem Maria appellantur, nobili portu oppidi Tuscorum Atriae, a quo Atriaticum mare ante appellabatur quod nunc Hadriaticum.
121
inde ostia plena Carbonaria, Fossiones ac Philistina, quod alii Tartarum vocant, omnia ex Philistinae fossae abundatione nascentia, accedentibus Atesi ex Tridentinis Alpibus et Togisono ex Patavinorum agris. pars eorum et promum portum facit Brundulum, sicut Aedronem Meduaci duo ac fossa Clodia. his se Padus miscet ac per haec effundit, plerisque, ut in Aegypto Nilus quod vocant Delta, triquetram figuram inter Alpes atque oram maris facere proditus, stadiorum II circuitu.
122
pudet a Graecis Italiae rationem mutuari, Metrodorus tamen Scepsius dicit, quoniam circa fontem arbor multa sit picea, quales Gallice vocentur padi, hoc nomen accepisse, Ligurum quidem lingua amnem ipsum Bodincum vocari, quod significet fundo carentem. cui argumento adest oppidum iuxta Industria vetusto nomine Bodincomagum, ubi praecipua altitudo incipit.
...
132
Alpis in longitudinem |X| p. patere a Supero mari ad Inferum Caelius tradit, Timagenes XXV p. deductis, in latitudinem autem Cornelius Nepos C, T. Livius III stadiorum, uterque diversis in locis. namque et centum milia excedunt aliquando, ubi Germaniam ab Italia summovent, nec LXX inplent reliqua sui parte graciles, veluti naturae providentia. latitudo Italiae subter radices earum a Varo per Vada Sabatia, Taurinos, Comum, Brixiam, Veronam, Vicetiam, Opitergium, Aquileiam, Tergeste, Polam, Arsiam DCCXLV p. colligit.
===============================================================================
Ammiana, Ammianella, Castrazio o Caltrazio
http://it.wikipedia.org/wiki/Ammiana
Ammiana era un importante centro della Laguna Veneta, da secoli completamente scomparso. Sorgeva tra le attuali isole di Santa Cristina e della Salina, a nord-ovest di Lio Piccolo.
Era contigua ad un altro sito abbandonato, Costanziaco.
La prima citazione scritta proviene dal Pactum Lotharii dell'840, dove l'imperatore Lotario sancisce alcuni diritti di sfruttamento: vengono qui ricordate, probabilmente in ordine d'importanza, Torceli, Amianae e Buriani.
I nomi dei tre centri sono di nuovo riportati, con lo stesso ordine, anche nel documento del 967 con il quale Ottone conferma gli accordi precedenti.
Appare tuttavia sicuro che Ammiana fosse sorta ben prima, probabilmente durante le invasioni barbariche (?) che portarono alla decadenza di Altino e, conseguentemente, al suo spopolamento a favore della Laguna (V-VII secolo).
Il Chronicon Gradense, scritto nella metà dell'XI secolo, riporta con precisione una cronologia di Ammiana incentrata sulle fondazioni delle numerose chiese e monasteri.
Secondo quanto si legge, la prima chiesa fu intitolata a San Lorenzo e venne costruita dalle famiglie dei Frauduni dei Willareni Mastalici (de jenia jermanega?).
Le stesse si trasferirono sull'isola ed edificarono poi anche un ponte, un castello e altri luoghi di culto, anche nella vicina Costanziaco.
In seguito alcune concessioni permisero lo sfruttamento di paludi e valli da pesca e la realizzazione di vigne e mulini.
Il centro si estendeva su tre isole che erano l'Ammiana vera e propria, Ammianella e Castrazio o Caltrazio ed ebbe varie chiese e monasteri.
Separato da un canale era invece il monastero dei Santi Felice e Fortunato.
Quest'ultimo e il monastero di San Lorenzo erano i centri religiosi più ricchi e importanti da cui dipendevano molti altri conventi e proprietà.
Per questo motivo, non erano infrequenti polemiche e attriti.
Presso Castrazio inoltre, contiguo a San Lorenzo, si trovava un fortilizio (un castrum, donde il toponimo ???).
Già nel XII secolo la zona cominciò a decadere soprattutto a causa del mutare delle condizioni ambientali e geografiche e, tra il XIV e il XV secolo, fu abbandonata del tutto.
Costanziaco o Costanziaca e Centranica
http://it.wikipedia.org/wiki/Costanziaco
Costanziaco o Costanziaca era un fiorente centro abitato, oggi scomparso, della Laguna Veneta, posto a nord-est di Torcello.
Fu fondata durante l'età barbarica da fuggiaschi dell'entroterra (?), così come Torcello, Burano, Mazzorbo, Murano e la stessa Venezia.
In particolare, la tradizione indica il 650 come data di fondazione per almeno due delle sette chiese che aveva la città.
Il nome sarebbe legato al personale Costantino (?) a ricordo di un personaggio rilevante se non del noto imperatore romano; altre ipotesi lo correlano a Costanzo, marito di Galla Placidia (?), o lo fanno derivare dalle legioni Costantiacae che, secondo Ammiano Marcellino, stazionavano in zona (???).
Il centro era contiguo ad Ammiana, da cui forse dipendeva, e questa vicinanza ha creato non poche difficoltà agli storici attuali nel ricostruirne i confini. Si ritiene che gli abitati fossero separati da una terza località, l'isola di Centranica, che avrebbe dato il nome all'attuale palude della Centrega.
Costanziaco è indirettamente citata in un documento risalente al dogato di Tribunio Menio (fine X secolo), dove si ricorda un Dominicus, filius Georgii Gambasyrica, de Costanciaco.
Una bolla del 1064, invece, emessa da papa Alessandro II cita esplicitamente alcuni monasteri e la pieve di Costanziaco.
Come testimonia un documento del 1105, era amministrata da un gastaldo (istituto jermanego).
Altre (de cu calkedouna forse la xe encora viva come Equilo rente Jexolo e Cittanova rente Eraclea ?)
http://it.wikipedia.org/wiki/Categoria: ... una_Veneta
Albiola, Cittanova (Eraclea), Equilio, Heraclia, Lio Piccolo, Metamauco, Porto di Cavergnago, Poveglia, Vigilia o Abbondia ...
Ƚe fonti greghe e latine so i veneti
http://picasaweb.google.it/pilpotis/LeF ... eSuiVeneti
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Ixle de ƚa lagouna venesiana spareste o sconparse, magnà o desfà dal mar
http://digilander.libero.it/venexian/ita/scompa.htm
Molte delle isole della laguna, per vari fattori naturali o storici, sono scomparse: si può scoprire la loro ubicazione grazie ad alcuni reperti che si trovano tra barene o canali, isole che probabilmente facevano parte di comunità importanti, ma ormai scomparse.
Antichi insediamenti
Ammiana
Si pensa che Ammiana, oggi isola scomparsa, dovesse trovarsi nella zona di S.Cristina, in direzione di Lio Piccolo. Questo centro di notevole importanza era composto da varie isole collegate da ponti; presentava numerose chiese e come ogni altro luogo lagunare anche questo fu fondato verso il V secolo dagli Altinati in fuga davanti alle invasioni barbariche. Il nome della città venne dato forse per ricordare una delle porte della originaria città di Altino. Verso il 1300 quest'isola fu abbandonata a causa delle condizioni ambientali che erano in continuo mutamento ed oggi la zona è diventata una grande distesa di barene e ghebi.
Costanziaca
Altra isola molto importante fu Costanziaca, probabile contrada di Torcello. Il nome le venne dato in onore dell'imperatore Costantino ed era situata tra le isole di S.Ariano e S.Cristina. La storia della sua fondazione è simile a quella delle altre isole della laguna, ed anche l'aspetto: doveva presentarsi come un grande centro con numerosi monasteri e chiese. Di certo sappiamo che esisteva almeno un monastero che ospitava delle monache di S. Maffio che in seguito al deterioramento ambientale dell'isola vennero trasferite a Murano. Delle attività e delle testimonianze di questa comunità non rimane nulla se non fango ed acqua.
S. Ariano
S. Ariano fu un altro centro vicino a Torcello ed anch'esso possedeva molti conventi. Dopo essere stata abbandonata a causa della malaria intorno al 1400, fu adibita a cimitero per quelli che morivano di malattie infettive: il luogo si presenta oggi pieno di rovi che crescono sopra ad uno strato di ossa ed un muro ricoperto da croci. In estate l'isola è popolata da piccoli serpenti che apparvero con la malattia che fece allontanare la popolazione.
S.Ilario
Nell'isola di S.Ilario il doge Angelo Partecipazio fece costruire un'abbazia che affidò ai Benedettini. Divenne rapidamente uno dei più importanti siti religiosi della laguna, ma subì numerosi attacchi dai Padovani e dalle forze imperiali dell'imperatore Federico II. Alcuni scavi archeologici hanno portato alla luce alcuni reperti che sono ora conservati al Museo Correr.
S.Marco in Boccalama
Lungo il Lama, un antico ramo del Brenta che serviva per arrivare a S.Ilario, si trovava l'isola di S.Marco in Boccalama, ed è per via di una chiesa dedicata a S.Marco che l'isola venne chiamata così. Verso il 1300 la località fu seriamente minacciata dall'erosione, ma in seguito alla diversione (taglio) del fiume Brenta la comunità rifiorì; furono allora costruiti numerosi edifici facendo diventare quest'isola un centro molto importante per i commerci. In seguito, a causa delle numerose pestilenze, questa zona fu adibita a cimitero assieme a diverse altre isole lontane dalla città. Anche questa è oggi diventata solo una grande distesa di barene.
San Cristoforo della pace
Questa isola è scomparsa solo di nome, in quanto unita all'isola di S.Michele (l'attuale cimitero di Venezia) nel 1836 mediante l'interramento del rio che le separava. Appare nell'elenco delle isole scomparse perchè ormai "l'isola" tra Murano e Venezia è diventata soltanto "S.Michele" anche tra i veneziani. Questa unione fu una conseguenza del proclama emesso da Napoleone Bonaparte riguardo l'istutuzione del "cimitero generale" per la sepoltura di tutti i morti della città. Prima di questa operazione l'isola era abitata ed utilizzata quale luogo di detenzione; ebbe ad ospitare anche Silvio Pellico dopo un anno di "piombi" (le prigioni del Palazzo Ducale). Per il visitatore ricordo che l'originale isola di S.Michele, detta "cavana de Muran" coincide con la parte più vicina all'isola di Murano.
http://it.wikipedia.org/wiki/Laguna_di_Venezia
Ammiana, Costanziaco, Metamauco, San Marco in Boccalama, Vigilia, La Caderna, Lio Major
Gli antichi centri lagunari
Nel corso dell'Alto Medioevo, con lo spopolamento dei maggiori centri urbani della terraferma, la laguna di Venezia fu un fiorire di centri urbani più o meno importanti, che declinarono poi successivamente con il parallelo sviluppo di Venezia, sino a scomparire in gran parte.
Albiola (scomparsa)
Ammiana (scomparsa)
Ammianella (scomparsa)
Bureana (odierna Burano)
Clodia Maior (odierna Chioggia)
Clodia Minor (odierna Sottomarina)
Costanziaco (scomparsa)
???
La Caderna (scomparsa)
Lio Maior (scomparso)
Lio Minor (odierno Lio Piccolo)
Maiurbo (odierna Mazzorbo: semi-disabitata)
Metamauco (scomparsa)
Mureana (odierna Murano)
Olivolo (odierno Castello, oggi parte di Venezia)
Pastene (odierna Pellestrina)
Popilia (odierna Poveglia: disabitata)
Rivoalto (odierno Rialto, oggi parte di Venezia)
Spinalonga (odierna Giudecca, oggi parte di Venezia)
Turricello (odierna Torcello: semi-disabitata)
Tre Porti (odierna Treporti)
Vigilia (scomparsa)
A queste si aggiungevano poi una miriade di isole minori e insediamenti monastici.
Meƚidisa (Melidissa-ixla) o Eraklia
http://it.wikipedia.org/wiki/Heraclia
Heraclia (o Civitas Heracliana o semplicemente Heracliana in latino, Eraklianè, Ηρακλιανή, in greco-bizantino, italianizzato in Eraclea, anticamente Melidissa, Μελιδίσσα in greco antico) era un fiorente centro della Laguna Veneta, scomparso verso il IX secolo. Nel 1950 il comune di Grisolera, nel cui territorio sorgeva la città, ha cambiato la propria denominazione in Eraclea, oggi nota località balneare della costa veneziana.
Medoacos, Meduna, Medola/e, ... Metamauco, Metauro... -meola, , -mego, -maza, -macia, -mede, -mide, -maize, -mato, ...
viewtopic.php?f=151&t=498
Spina, Adria, Altin, Akiƚeja tute çità de fiume e no de mar
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Altin (Altino)
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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... Altin-.jpg