Ordigno gli esplode addosso, giostraio perde una mano: «Era un residuato» ???
Sabato 20 Maggio 2017
http://www.ilgazzettino.it/nordest/trev ... m=facebook
ODERZO - Ha perso una mano e ha riportato gravi lesioni al torace e ad un occhio a causa dell'esplosione di un ordigno. Una deflagrazione tremenda che avrebbe potuto costargli la vita. Vittima di questo incidente Teddy Battistutti, giostraio di 27 anni, arcinoto alle forze dell'ordine della Marca, che ora si trova ricoverato all'ospedale di Oderzo. Il giovane, residente con il padre Franco a Musano di Trevignano, si era presentato poco dopo la mezzanotte di ieri al pronto soccorso del nosocomio opitergino in condizioni gravissime: qualcuno lo aveva certamente accompagnato fin li, lasciandolo poi solo.
Il 27enne, sedato, presentava lesioni compatibili appunto con l'esplosione di un ordigno: prima di essere sedato ha raccontato ai medici di aver trovato un fantomatico residuo bellico sul greto del fiume Piave e di essere stato investito dalla deflagrazione maneggiandolo. Per Battistutti, dopo le prime cure a cui è stato sottoposto a Oderzo, è scattato il trasferimento al Ca' Foncello di Treviso.
La versione fornita, per ora senza riscontri, non convince gli investigatori: l'ipotesi è che Teddy Battistutti possa essere rimasto ferito da un ordigno artigianale che stava maneggiando o preparando per un eventuale utilizzo. Solitamente, trapela dagli investigatori, si utilizzano per creare gli ordigni, zone nascoste, all'aperto ma lontane da occhi indiscreti.
Accusati di aver assaltato 35 bancomat tornano (ancora) liberi i giostrai
Arrestati a fine settembre, poi liberati a inizio ottobre e riarrestati a gennaio, da venerdì in libertà per un pasticcio giudiziario
Milvana Citter
http://corrieredelveneto.corriere.it/tr ... 8467.shtml
Tornano in libertà i giostrai accusati di aver messo a segno 35 assalti ai bancomat tra Veneto e Friuli. Quelli arrestati a fine settembre liberati a inizio ottobre e riarrestati a gennaio. Da venerdì mattina sono tutti nuovamente liberi. Il motivo? Dopo il secondo arresto non sono stati interrogati dal gip Umberto Donà, lo stesso che ha firmato le due ordinanze d’arresto. E per questo i loro avvocati hanno chiesto la revoca della misura cautelare. Il gip non ha potuto che accordarla, anche alla luce della sentenza del tribunale del Riesame al quale, per lo stesso motivo, si erano appellati i legali di uno degli indagati. Insomma un vero e proprio pasticcio giudiziario iniziato con l’annullamento della prima ordinanza da parte del Riesame che aveva rilevato «vizi procedurali».
Era seguita una nuova ordinanza, questa volta confermata dal Riesame. Ma qualcosa è andato storto, nuovamente. Gli indagati non sono stati sottoposti a interrogatorio di garanzia come invece avrebbero dovuto per poter contestare le nuove esigenze cautelari espresse dal gip Donà nel nuovo provvedimento. Da venerdì mattina quindi, sono di nuovo liberi i presunti capi Davide Massaroni Gabrieli, Gionata Floriani, Rodolfo Cavazza, Jody Garbin e i relativi presunti complici Donal Major, Robin Cavazza, Angelo e Alberto Garbin, Matteo Cavazza, Lorenzo Cassol, Moreno Pietrobon, Andrea Rossetto, Fracasso Rienzi, Charli Gabrielli, Claudio Major, Renato Pietrobon e Davide Scitorri (difesi dagli avvocati Stefano Pietrobon, Fabio Crea, Giuseppe Muzzupappa, Giovanni Gentilini, Carlo Augenti, Pietro Sartori, Andrea Frank e Massimo Bissi).
Notte di assalti ai bancomat, guardia giurata spara ad un giostraio
Banda in fuga dopo aver tentato di far saltare lo sportello di Veneto Banca a Trevignano. Inseguimento lungo la strada tra Vedelago e Barcon: malvivente alla guida colpito al volto, complici in fuga
22 aprile 2017
http://www.trevisotoday.it/cronaca/vede ... -2017.html
VEDELAGO Un giovane giostraio, Manuel Major, 36 anni di Giavera del Montello, si trova ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale Ca' Foncello di Treviso: il malvivente è stato ferito da un colpo di pistola esploso da una guardia giurata che stava cercando di fermare la fuga dell'uomo che con alcuni complici aveva tentato poco prima, senza successo, di far saltare in aria il bancomat di Veneto Banca di Trevignano. L'episodio è avvenuto alle 4.35 circa. L'auto dei banditi (una Bmw rubata a Silea), in fuga lungo via Pomini, la strada che collega Barcon a Vedelago, era inseguita da una pattuglia dei carabinieri, allertati dallo scattare del sistema d'allarme dell'istituto di credito. Lungo il tragitto era presente la vettura di una guardia giurata dei Rangers che proveniva dall'opposto senso di marcia e ha cercato di bloccare, mettendo di traverso l'auto di servizio, la via di fuga dei banditi, esplodendo alcuni colpi di pistola. Una delle pallottole ha attinto il guidatore al capo.
I complici si sono dileguati attraverso i campi facendo perdere le proprie tracce (inutili per ora le ricerche) mentre il ferito è stato subito bloccato e accompagnato presso l'ospedale Ca' Foncello di Treviso dove si trova ricoverato in fin di vita, piantonato dai carabinieri. Il giovane è stato sottoposto ad una delicata operazione chirurgica. Il giovane è residente a Giavera con la madre Carmen in via Nogariole; il padre Giuseppe fece parte del commando di cinque giostrai che tentò nel 1984 il sequestro ai danni dell'imprenditore Snaidero.
In precedenza si erano verificati altri due assalti a danno di altrettanti bancomat della Marca, colpi forse riconducibili alla stessa banda fermata a Barcon: alle 4 a finire nel mirino era stato lo sportello Unicredit di Carbonera (anche qui i ladri non erano riusciti a portare a termine l'assalto), alle 4.15 il dispositivo della Banca Popolare di Vicenza a Fontane di Villorba (unico colpo riuscito, con bottino ancora da quantificare). Nella giornata di domenica i carabinieri hanno perlustrato l'auto a bordo della quale viaggiavano il giostraio ferito e la sua banda. All'interno sono stati trovati un piccone, una mazza, una batteria per torcia e una leva per scassinare i bancomat.
https://www.youtube.com/watch?v=y9ZFY5uyrTQ