Re: Giornata europea delle vittime del nazismo zigano
Inviato: dom mag 14, 2017 4:28 pm
Chi deruba il prossimo e si comporta senza alcun rispetto, come fanno costoro, sono tra i peggiori razzisti e vanno neutralizzati e esplulsi immediatamente
L'isola d'Elba espelle i rom
Alessandro Sallusti - Mar, 19/07/2016 - 15:42
I sindaci dell'isola d'Elba hanno espulso la comunità rom che si era accampata sulle coste senza rispettare leggi e regolamenti comunali.
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 86108.html
Qualche decina di zingari che molestavano turisti e residenti nel pieno della stagione sono stati imbarcati e riportati sulla terraferma. Non abbiamo memoria di provvedimenti simili, quantomeno non di decisioni così drastiche. Non sappiamo neppure quale sia il colore politico di questi primi cittadini, né ci importa conoscerlo. E non importa che si stia parlando di piccoli numeri e di piccole amministrazioni. È il fatto in sé che merita attenzione in un momento in cui nelle nostre città pare si sia perso il senso della legalità e del rispetto. Tolgo il «pare»: gli accampamenti di disperati nei pressi delle stazioni ferroviarie, nei giardini e parchi pubblici, a volte pure nei centri storici, è indegno sia per loro che per noi, costretti a convivere con un degrado sociale che non meritiamo. È vero che siamo alle prese con un'emergenza, ma è anche vero che prefetti e sindaci badano più ad accontentare i loro referenti istituzionali e politici che a difendere i diritti della comunità loro affidata.
Nelle scorse ore la ministra Boschi ha detto che votando sì al referendum sulla riforma del Senato si metterà il Paese al sicuro dal terrorismo. Detto che alla stupidità non c'è limite, io mi sentirei molto più al sicuro se i sindaci italiani seguissero l'esempio dei colleghi dell'Elba, perché non potrà mai esserci sicurezza senza il rigoroso rispetto delle regole, che si tratti di accampamenti abusivi di rom, di clandestini lasciati liberi di circolare senza limiti e controlli, di imam che predicano l'odio in moschee abusive. Il nuovo terrorismo non si abbevera al pozzo delle riforme costituzionali ma nel caos e nel disordine sociale.
Non so come la gente si dividerà sul sì o no alla riforma Boschi, ma mi pare unito nel pretendere che d'ora in avanti possa rimanere con noi solo chi rispetta questo paese, le sue leggi, la sua storia e quindi noi. Per questo la decisione dei sindaci dell'Elba va oltre un fatto locale di banale ordine pubblico. È la prova che nel nostro ordinamento ci sono già gli strumenti per rimettere le cose un po' a posto. È la prova - come sosteniamo da tempo - che quello che manca è solo la volontà di farlo.
Non solo Elba, rom via anche in mezza Europa
L'allontanamento dall'isola diventa un caso nazionale. Ma in molti Paesi è ormai prassi
Nino Materi - Mer, 20/07/2016
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 86833.html
Alla domanda: «Scusi sindaco, ma lei si è ispirato alla gauche anti-rom del ministro degli Interni, Valls?», sulla testa del sindaco di Portoferraio (Livorno), Mario Ferrari, spunta un enorme punto interrogativo.
Il sospetto che la domanda - considerata la zona geografica - venga da un bischero del mensile satirico Il Vernacoliere è forte, ma Ferrari non si scompone: «I rom in Francia non mi interessano, io mi preoccupo dei nomadi nel mio Comune». Ferrari è sulla bocca di tutti; l'ordinanza con cui, giorni fa, ha allontanato dal suo Comune un gruppo di famiglie rom - diventate un «problema di ordine pubblico e sanitario» - lo ha trasformato nell'uomo del giorno.
La «cacciata» dei rom dall'isola d'Elba è assurta a caso nazionale. C'è chi ha gridato allo scandalo e chi, più pacatamente, ha rilevato una cosa molto semplice: e cioè che liberare il proprio territorio dai nomadi «fuorilegge» è una procedura a norma di legge. E che nessuno parli di razzismo. Salvo che si voglia dare del razzista anche a un personaggio come Hollande che, all'indomani del suo insediamento sulla poltrona che fu di Sarkozy, fece dichiarare per bocca del suo ministro degli Interni (per di più «socialista») che «i rom hanno uno stile di vita in contrasto col nostro». E poi, per chi non avesse capito l'antifona, aggiunse: «Non ci sono soluzioni alternative allo smaltimento progressivo dei campi occupati dai rom al loro rinvio alla frontiera. La verità è che solo poche famiglie rom sono interessate all'integrazione». Risultato: nei primi tre mesi del suo governo furono subito migliaia i rom sgomberati. Nel 2014 fu la volta delle elezioni amministrative e la questione-rom divenne ancora più stringente (con inevitabili venature strumentali). Un esempio per tutti: le parole della candidata del centrodestra alla municipali di Parigi, Nathalie Koschiunko-Morizet: «Ho l'impressione che i rom molestino i parigini; vanno ripristinate le ordinanze contro l'accattonaggio aggressivo; basta con le bande di rom che tentano di depredare la popolazione». Roba che neppure Matteo Salvini sul prato di Pontida... Risultato della politica anti-rom di Hollande? Ad oggi quasi la metà dei 20 mila rom che vivevano sul territorio francese sono rientrati nelle nazioni di origine: per lo più Romania e Bulgaria. Trend simile, anche se con percentuali inferiori, si registrano anche in un paese tradizionalmente all'avanguardia nel rispetto dei diritti umani come la Gran Bretagna. Stesso discorso in Spagna e Belgio.
L'«accordo» stipulato quindi dai sei sindaci dell'Elba per tenere lontane dall'isola i rom, trova quindi dei precedenti in importanti paesi europei. Riscontri internazionali che interessano poco il sindaco di Portoferraio: «A farmi intervenire sono state le lamentele arrivate in Comune per situazioni intollerabili di sporcizia, degrado ed elemosina in spiaggia».
Le famiglie rom venerdì mattina si sono imbarcate, guidate dai carabinieri e dalla polizia municipale, su un traghetto diretto a Piombino. Alla vicenda di Portoferraio è seguita una reazione a catena da parte degli altri comuni dell'Isola d'Elba; tra giovedì e venerdì tutti hanno emesso la stessa ordinanza.
Soddisfatta la popolazione. A cominciare dalla signora Linda Del Bono che ha spedito la seguente letterina al consigliere comunale Pd, Pino Coluccia, molto critico nei riguardi dell'ordinanza dei sindaci elbani: « Sono stata un pomeriggio con mia figlia al mare, per lungo tempo senza fare i l bagno per controllare che non mi venisse sottratta la borsa, e sinceramente, sarò esagerata, con la paura che mi venisse sottratta la figlia. Una "tribù", mi si passi il termine, composta da trenta persone di cui una quindicina di bambini che hanno battuto tutto il giorno la spiaggia puntando con evidente intento furtifero borse, zaini, passeggini».
Basta con il razzismo predatorio e criminale degli zingari.
L'isola d'Elba espelle i rom
Alessandro Sallusti - Mar, 19/07/2016 - 15:42
I sindaci dell'isola d'Elba hanno espulso la comunità rom che si era accampata sulle coste senza rispettare leggi e regolamenti comunali.
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 86108.html
Qualche decina di zingari che molestavano turisti e residenti nel pieno della stagione sono stati imbarcati e riportati sulla terraferma. Non abbiamo memoria di provvedimenti simili, quantomeno non di decisioni così drastiche. Non sappiamo neppure quale sia il colore politico di questi primi cittadini, né ci importa conoscerlo. E non importa che si stia parlando di piccoli numeri e di piccole amministrazioni. È il fatto in sé che merita attenzione in un momento in cui nelle nostre città pare si sia perso il senso della legalità e del rispetto. Tolgo il «pare»: gli accampamenti di disperati nei pressi delle stazioni ferroviarie, nei giardini e parchi pubblici, a volte pure nei centri storici, è indegno sia per loro che per noi, costretti a convivere con un degrado sociale che non meritiamo. È vero che siamo alle prese con un'emergenza, ma è anche vero che prefetti e sindaci badano più ad accontentare i loro referenti istituzionali e politici che a difendere i diritti della comunità loro affidata.
Nelle scorse ore la ministra Boschi ha detto che votando sì al referendum sulla riforma del Senato si metterà il Paese al sicuro dal terrorismo. Detto che alla stupidità non c'è limite, io mi sentirei molto più al sicuro se i sindaci italiani seguissero l'esempio dei colleghi dell'Elba, perché non potrà mai esserci sicurezza senza il rigoroso rispetto delle regole, che si tratti di accampamenti abusivi di rom, di clandestini lasciati liberi di circolare senza limiti e controlli, di imam che predicano l'odio in moschee abusive. Il nuovo terrorismo non si abbevera al pozzo delle riforme costituzionali ma nel caos e nel disordine sociale.
Non so come la gente si dividerà sul sì o no alla riforma Boschi, ma mi pare unito nel pretendere che d'ora in avanti possa rimanere con noi solo chi rispetta questo paese, le sue leggi, la sua storia e quindi noi. Per questo la decisione dei sindaci dell'Elba va oltre un fatto locale di banale ordine pubblico. È la prova che nel nostro ordinamento ci sono già gli strumenti per rimettere le cose un po' a posto. È la prova - come sosteniamo da tempo - che quello che manca è solo la volontà di farlo.
Non solo Elba, rom via anche in mezza Europa
L'allontanamento dall'isola diventa un caso nazionale. Ma in molti Paesi è ormai prassi
Nino Materi - Mer, 20/07/2016
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 86833.html
Alla domanda: «Scusi sindaco, ma lei si è ispirato alla gauche anti-rom del ministro degli Interni, Valls?», sulla testa del sindaco di Portoferraio (Livorno), Mario Ferrari, spunta un enorme punto interrogativo.
Il sospetto che la domanda - considerata la zona geografica - venga da un bischero del mensile satirico Il Vernacoliere è forte, ma Ferrari non si scompone: «I rom in Francia non mi interessano, io mi preoccupo dei nomadi nel mio Comune». Ferrari è sulla bocca di tutti; l'ordinanza con cui, giorni fa, ha allontanato dal suo Comune un gruppo di famiglie rom - diventate un «problema di ordine pubblico e sanitario» - lo ha trasformato nell'uomo del giorno.
La «cacciata» dei rom dall'isola d'Elba è assurta a caso nazionale. C'è chi ha gridato allo scandalo e chi, più pacatamente, ha rilevato una cosa molto semplice: e cioè che liberare il proprio territorio dai nomadi «fuorilegge» è una procedura a norma di legge. E che nessuno parli di razzismo. Salvo che si voglia dare del razzista anche a un personaggio come Hollande che, all'indomani del suo insediamento sulla poltrona che fu di Sarkozy, fece dichiarare per bocca del suo ministro degli Interni (per di più «socialista») che «i rom hanno uno stile di vita in contrasto col nostro». E poi, per chi non avesse capito l'antifona, aggiunse: «Non ci sono soluzioni alternative allo smaltimento progressivo dei campi occupati dai rom al loro rinvio alla frontiera. La verità è che solo poche famiglie rom sono interessate all'integrazione». Risultato: nei primi tre mesi del suo governo furono subito migliaia i rom sgomberati. Nel 2014 fu la volta delle elezioni amministrative e la questione-rom divenne ancora più stringente (con inevitabili venature strumentali). Un esempio per tutti: le parole della candidata del centrodestra alla municipali di Parigi, Nathalie Koschiunko-Morizet: «Ho l'impressione che i rom molestino i parigini; vanno ripristinate le ordinanze contro l'accattonaggio aggressivo; basta con le bande di rom che tentano di depredare la popolazione». Roba che neppure Matteo Salvini sul prato di Pontida... Risultato della politica anti-rom di Hollande? Ad oggi quasi la metà dei 20 mila rom che vivevano sul territorio francese sono rientrati nelle nazioni di origine: per lo più Romania e Bulgaria. Trend simile, anche se con percentuali inferiori, si registrano anche in un paese tradizionalmente all'avanguardia nel rispetto dei diritti umani come la Gran Bretagna. Stesso discorso in Spagna e Belgio.
L'«accordo» stipulato quindi dai sei sindaci dell'Elba per tenere lontane dall'isola i rom, trova quindi dei precedenti in importanti paesi europei. Riscontri internazionali che interessano poco il sindaco di Portoferraio: «A farmi intervenire sono state le lamentele arrivate in Comune per situazioni intollerabili di sporcizia, degrado ed elemosina in spiaggia».
Le famiglie rom venerdì mattina si sono imbarcate, guidate dai carabinieri e dalla polizia municipale, su un traghetto diretto a Piombino. Alla vicenda di Portoferraio è seguita una reazione a catena da parte degli altri comuni dell'Isola d'Elba; tra giovedì e venerdì tutti hanno emesso la stessa ordinanza.
Soddisfatta la popolazione. A cominciare dalla signora Linda Del Bono che ha spedito la seguente letterina al consigliere comunale Pd, Pino Coluccia, molto critico nei riguardi dell'ordinanza dei sindaci elbani: « Sono stata un pomeriggio con mia figlia al mare, per lungo tempo senza fare i l bagno per controllare che non mi venisse sottratta la borsa, e sinceramente, sarò esagerata, con la paura che mi venisse sottratta la figlia. Una "tribù", mi si passi il termine, composta da trenta persone di cui una quindicina di bambini che hanno battuto tutto il giorno la spiaggia puntando con evidente intento furtifero borse, zaini, passeggini».
Basta con il razzismo predatorio e criminale degli zingari.