Giornata europea delle vittime del nazismo zigano

Re: Giornata europea delle vittime del nazismo zigano

Messaggioda Berto » dom mag 14, 2017 4:28 pm

Chi deruba il prossimo e si comporta senza alcun rispetto, come fanno costoro, sono tra i peggiori razzisti e vanno neutralizzati e esplulsi immediatamente


L'isola d'Elba espelle i rom
Alessandro Sallusti - Mar, 19/07/2016 - 15:42
I sindaci dell'isola d'Elba hanno espulso la comunità rom che si era accampata sulle coste senza rispettare leggi e regolamenti comunali.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 86108.html

Qualche decina di zingari che molestavano turisti e residenti nel pieno della stagione sono stati imbarcati e riportati sulla terraferma. Non abbiamo memoria di provvedimenti simili, quantomeno non di decisioni così drastiche. Non sappiamo neppure quale sia il colore politico di questi primi cittadini, né ci importa conoscerlo. E non importa che si stia parlando di piccoli numeri e di piccole amministrazioni. È il fatto in sé che merita attenzione in un momento in cui nelle nostre città pare si sia perso il senso della legalità e del rispetto. Tolgo il «pare»: gli accampamenti di disperati nei pressi delle stazioni ferroviarie, nei giardini e parchi pubblici, a volte pure nei centri storici, è indegno sia per loro che per noi, costretti a convivere con un degrado sociale che non meritiamo. È vero che siamo alle prese con un'emergenza, ma è anche vero che prefetti e sindaci badano più ad accontentare i loro referenti istituzionali e politici che a difendere i diritti della comunità loro affidata.

Nelle scorse ore la ministra Boschi ha detto che votando sì al referendum sulla riforma del Senato si metterà il Paese al sicuro dal terrorismo. Detto che alla stupidità non c'è limite, io mi sentirei molto più al sicuro se i sindaci italiani seguissero l'esempio dei colleghi dell'Elba, perché non potrà mai esserci sicurezza senza il rigoroso rispetto delle regole, che si tratti di accampamenti abusivi di rom, di clandestini lasciati liberi di circolare senza limiti e controlli, di imam che predicano l'odio in moschee abusive. Il nuovo terrorismo non si abbevera al pozzo delle riforme costituzionali ma nel caos e nel disordine sociale.

Non so come la gente si dividerà sul sì o no alla riforma Boschi, ma mi pare unito nel pretendere che d'ora in avanti possa rimanere con noi solo chi rispetta questo paese, le sue leggi, la sua storia e quindi noi. Per questo la decisione dei sindaci dell'Elba va oltre un fatto locale di banale ordine pubblico. È la prova che nel nostro ordinamento ci sono già gli strumenti per rimettere le cose un po' a posto. È la prova - come sosteniamo da tempo - che quello che manca è solo la volontà di farlo.



Non solo Elba, rom via anche in mezza Europa
L'allontanamento dall'isola diventa un caso nazionale. Ma in molti Paesi è ormai prassi
Nino Materi - Mer, 20/07/2016

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 86833.html

Alla domanda: «Scusi sindaco, ma lei si è ispirato alla gauche anti-rom del ministro degli Interni, Valls?», sulla testa del sindaco di Portoferraio (Livorno), Mario Ferrari, spunta un enorme punto interrogativo.

Il sospetto che la domanda - considerata la zona geografica - venga da un bischero del mensile satirico Il Vernacoliere è forte, ma Ferrari non si scompone: «I rom in Francia non mi interessano, io mi preoccupo dei nomadi nel mio Comune». Ferrari è sulla bocca di tutti; l'ordinanza con cui, giorni fa, ha allontanato dal suo Comune un gruppo di famiglie rom - diventate un «problema di ordine pubblico e sanitario» - lo ha trasformato nell'uomo del giorno.

La «cacciata» dei rom dall'isola d'Elba è assurta a caso nazionale. C'è chi ha gridato allo scandalo e chi, più pacatamente, ha rilevato una cosa molto semplice: e cioè che liberare il proprio territorio dai nomadi «fuorilegge» è una procedura a norma di legge. E che nessuno parli di razzismo. Salvo che si voglia dare del razzista anche a un personaggio come Hollande che, all'indomani del suo insediamento sulla poltrona che fu di Sarkozy, fece dichiarare per bocca del suo ministro degli Interni (per di più «socialista») che «i rom hanno uno stile di vita in contrasto col nostro». E poi, per chi non avesse capito l'antifona, aggiunse: «Non ci sono soluzioni alternative allo smaltimento progressivo dei campi occupati dai rom al loro rinvio alla frontiera. La verità è che solo poche famiglie rom sono interessate all'integrazione». Risultato: nei primi tre mesi del suo governo furono subito migliaia i rom sgomberati. Nel 2014 fu la volta delle elezioni amministrative e la questione-rom divenne ancora più stringente (con inevitabili venature strumentali). Un esempio per tutti: le parole della candidata del centrodestra alla municipali di Parigi, Nathalie Koschiunko-Morizet: «Ho l'impressione che i rom molestino i parigini; vanno ripristinate le ordinanze contro l'accattonaggio aggressivo; basta con le bande di rom che tentano di depredare la popolazione». Roba che neppure Matteo Salvini sul prato di Pontida... Risultato della politica anti-rom di Hollande? Ad oggi quasi la metà dei 20 mila rom che vivevano sul territorio francese sono rientrati nelle nazioni di origine: per lo più Romania e Bulgaria. Trend simile, anche se con percentuali inferiori, si registrano anche in un paese tradizionalmente all'avanguardia nel rispetto dei diritti umani come la Gran Bretagna. Stesso discorso in Spagna e Belgio.

L'«accordo» stipulato quindi dai sei sindaci dell'Elba per tenere lontane dall'isola i rom, trova quindi dei precedenti in importanti paesi europei. Riscontri internazionali che interessano poco il sindaco di Portoferraio: «A farmi intervenire sono state le lamentele arrivate in Comune per situazioni intollerabili di sporcizia, degrado ed elemosina in spiaggia».

Le famiglie rom venerdì mattina si sono imbarcate, guidate dai carabinieri e dalla polizia municipale, su un traghetto diretto a Piombino. Alla vicenda di Portoferraio è seguita una reazione a catena da parte degli altri comuni dell'Isola d'Elba; tra giovedì e venerdì tutti hanno emesso la stessa ordinanza.

Soddisfatta la popolazione. A cominciare dalla signora Linda Del Bono che ha spedito la seguente letterina al consigliere comunale Pd, Pino Coluccia, molto critico nei riguardi dell'ordinanza dei sindaci elbani: « Sono stata un pomeriggio con mia figlia al mare, per lungo tempo senza fare i l bagno per controllare che non mi venisse sottratta la borsa, e sinceramente, sarò esagerata, con la paura che mi venisse sottratta la figlia. Una "tribù", mi si passi il termine, composta da trenta persone di cui una quindicina di bambini che hanno battuto tutto il giorno la spiaggia puntando con evidente intento furtifero borse, zaini, passeggini».


Basta con il razzismo predatorio e criminale degli zingari.
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Re: Giornata europea delle vittime del nazismo zigano

Messaggioda Berto » dom mag 14, 2017 4:28 pm

Il pugno di ferro del Questore, cacciate 4 famiglie di nomadi: "Dal loro arrivo boom di furti in tutta l'area"
Il Questore di Perugia Francesco Messina ha emesso il foglio di via obbligatorio ad un gruppo di rom che da alcune settimane aveva deciso di stabilirsi nel piazzale dell'ospedale
13 novembre 2016 13:11

http://www.perugiatoday.it/cronaca/peru ... furti.html

Non ci ha pensato due volte il Questore di Perugia Francesco Messina ad emettere il foglio di via obbligatorio da Perugia a quattro capofamiglia rom che, insieme a mogli e figli, da alcune settimane avevano deciso di stabilirsi nel piazzale dell’ospedale. La loro presenza non era passata inosservata: totale degrado per l’area occupata, imbrattata di rifiuti organici ed escrementi, con conseguente estremo disagio per gli utenti e gli automobilisti in cerca di postesso.

Inoltre, come scritto dalla Questura, "la loro presenza in quell’area coincideva con un incremento di casi di furti riscontrati sia nell’ospedale, in danno di pazienti e utenti, sia nella zona". A bordo dei tre camper, tutti con targa italiana, sono state ritracciate 12 persone tre dei quali con numerosi precedenti per furto. Da qui la decisione del Questore di emettere il Foglio di via obbligatorio (per tre anni) a carico dei 4 soggetti considerati pericolosi.
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Re: Giornata europea delle vittime del nazismo zigano

Messaggioda Berto » dom mag 14, 2017 6:23 pm

Roma, sequestrato tesoro da 30 milioni a 5 famiglie sinti
Giovedì 9 Febbraio 2017

http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca ... 48338.html

Dalle prime ore di questa mattina, personale della Dia di Roma e del Gruppo Carabinieri di Ostia, con l'ausilio di quello della Guardia di Finanza, stanno eseguendo nel territorio di Ladispoli (RM) e Cerveteri (RM), un sequestro di beni nei confronti di 5 famiglie di etnia Sinti, accomunate da stretti vincoli familiari e gravate da numerosi precedenti penali, che avevano dato vita ad un'associazione per delinquere attiva sia nel Lazio che in note località turistiche del territorio nazionale e estero.

La misura è stata emessa dal Tribunale di Roma - Sezione Misure di Prevenzione - Presidente Guglielmo Muntoni, su proposta del Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, Nunzio Antonio Ferla, nei confronti dei capifamiglia Mosè Cavazza (cl. 88), Massimo Fè (cl. 88), Daniele Bacicalupi (cl. 73), Antonio Fusser (cl. 67), Remo Fusser (cl. 77), i quali risultano tutti sconosciuti al fisco. Si tratta in sostanza di tre ceppi familiari di origine Sinti che si sono successivamente fusi in un unico gruppo familiare stanziatosi definitivamente a Cerveteri (RM) fin dagli anni '80.

Il provvedimento scaturisce dagli esiti di un'attività investigativa avviata nel 2016 dal Centro Operativo Dia di Roma e diretta ad individuare possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nell'hinterland capitolino, che ha consentito di accertare, oltre alla pericolosità sociale dei citati soggetti, anche evidenti profili di sperequazione tra il patrimonio posseduto e i redditi dichiarati dagli stessi. Il valore dei beni oggetto di sequestro ammonta a oltre 30 milioni di euro, che riguarda, in particolare, 23 immobili, tra cui 9 ville di lusso (alcune con piscina e campo di calcetto annessi), terreni agricoli, ditte individuali, società, numerosi veicoli e conti correnti.



Famiglia rom con 2 milioni di euro (e una pista privata per i cavalli)
Sequestrati villa, terreni e persino una Jaguar: al fisco non veniva dichiarato nulla. I cavalli partecipavano a gare ufficiali di trotto e spesso le vincevano.
di Marco Gasperetti
04 maggio 2017

http://www.corriere.it/cronache/17_magg ... 0c5a.shtml

C’era anche una pista privata per allenare una quindicina di cavalli da trotto nel tesoro che la famiglia rom custodiva gelosamente a Borgo a Buggiano, in provincia di Pistoia. E poi, oltre alla villa trasformata in una tenuta, la famiglia era proprietaria di altri sette immobili, sei auto tra le quali una Jaguar di lusso, camper, e una decina di terreni. Valore oltre due milioni di euro. Il patrimonio è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza di Pistoia per motivi fiscali ma anche perché al centro di complesse indagini della magistratura.

Il proprietario e capofamiglia, V.L., 54 anni di origini rom (la Finanza non ha diffuso le complete generalità del sospettato), è stato condannato in passato per tentato omicidio e denunciato per furto, ricettazione, rapina e porto abusivo di armi. Il provvedimento di sequestro ha raggiunto anche altre quattro persone appartenenti allo stesso nucleo familiare. Secondo gli investigatori le persone inquisite avrebbero dichiarato redditi praticamente vicini allo zero a fronte di un tenore di vita elevato e a un patrimonio che aumentava di anno in anno. I cavalli, quasi tutti di valore, partecipavano a gare ufficiali e spesso vincevano.
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Re: Giornata europea delle vittime del nazismo zigano

Messaggioda Berto » dom mag 14, 2017 6:28 pm

Parigi invasa dagli zingari, figuraccia per la sinistra
Bande di ragazzi rom si aggirano per il centro della capitale francese, terrorizzando i turisti

http://www.ilgiornaleditalia.org/news/e ... accia.html

Immagine

l ministro dell’Interno, Manuel Valls, ha disposto misure straordinarie di sicurezza. Intanto, avanza l'estrema destra

Anche la Francia vive il problema degli zingari. E questo ci fa sentire un po’ meno soli in questa Unione Europea. D’altronde, come dice il detto popolare “mal comune, mezzo gaudio”, anche se, i diretti interessati delle malefatte della comunità rom non saranno molto d’accordo con questo proverbio. A quanto pare, la criminalità nel centro di Parigi è andata aumentando negli ultimi mesi. Addirittura, ad Aprile il Museo del Louvre aveva bloccato le entrate in segno di protesta contro le bande di borseggiatori disseminati per le zone più frequentate dai turisti. I bersagli più presi di mira erano i cittadini cinesi, perché soliti ad avere il portafoglio pieno di soldi. I delinquenti? Sono sempre loro: i rom. Così come fanno anche da noi, la mattina abbandonano camper e baracche, prendono il treno e si dirigono verso il centro città. Alcuni si piazzano agli angoli delle strade a chiedere l’elemosina, usando i bambini come leva per impietosire i passanti. Altri, ragazzini spesso, si riuniscono in vere e proprie bande e vanno a caccia di malcapitati. Sono decine i gruppi che stazionano qua e là per il centro. Il più delle volte, se la prendono con persone sole o con coppie di turisti. Li provocano, aspettano la reazione, dopodiché parte il saccheggio. Due ragazzi americani sono stati spogliati completamente dei loro averi: valigie, portafogli, occhiali da sole, cellulari e altri oggetti personali. Ovviamente, appena scoppiato il problema, si è tentato di nascondere tutto sotto il tappeto, facendo finta di niente. Troppo sconveniente ammettere che le politiche di integrazione sono fallimentari e, soprattutto, troppo pesante sarebbe un calo del turismo in un momento così drammatico per l’economia del paese. Ma tempo pochi mesi, la situazione non poteva più essere ignorata. La chiusura del Museo del Louvre è stato uno dei segnali più forti, che ha costretto il ministro dell’Interno, Manuel Valls, ad intervenire. L’operato del Titolare del dicastero, nel suo complesso, non è stato dei più lodevole. Lui è infatti l’artefice della dura repressione nei confronti dei manifestanti de La Manif Pour Tous, spesso arrestati in maniera arbitraria. Nonostante ciò, quando dei teppisti di fede islamica hanno messo a ferro e fuoco Trappes, la polizia ha reagito con inaspettata morbidezza. Ma lo stesso errore non poteva essere commesso anche per un fenomeno che invece sta trovando sempre più radicamento. Il ministro Valls ha, infatti, disposto delle unità di sicurezza straordinarie per fronteggiare il problema. Circa 200 poliziotti sono stati messi a pattugliare il centro di Parigi, in particolar modo per le zone turistiche. Inoltre, sono state applicate altre 26 misure di sicurezza, per sensibilizzare i visitatori al problema. In altre parole, si è preferito mettere in guardia il potenziale bersaglio degli zingari. Le ambasciate penseranno, infatti, a tenere aggiornati i visitatori sulla situazione della criminalità e sul rischio di incorrere in rapine. Si sconsiglia, infatti, di girare con oggetti troppo vistosi e di evitare di tenere troppi soldi nel portafogli.Anche il quotidiano inglese Daily Mail si interessa del problema Rom francese. Ma il giornale britannico si preoccupa di evidenziare soprattutto della resurrezione dell’estrema destra. Non si tratta solo del Front National, che da sempre denuncia questa situazione di degrado ed ora si aggira attorno al 21% dei consensi elettorali, ma anche di altre formazioni.Intanto, l’Ump si prende una rivincita. Poco meno di un mese fa, il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, ha infatti chiamato alla “rivolta” (legale) dei sindaci contro gli zingari. Le sue parole sono state oggetto di una dura contestazione da parte del Partito Socialista, che le hanno definite “pericolose”. A quanto pare, la sinistra francese colleziona un’altra figuraccia e si appresta ad una brusca retromarcia. Anche la Francia vive il problema degli zingari. E questo ci fa sentire un po’ meno soli in questa Unione Europea. D’altronde, come dice il detto popolare “mal comune, mezzo gaudio”, anche se, i diretti interessati delle malefatte della comunità rom non saranno molto d’accordo con questo proverbio. A quanto pare, la criminalità nel centro di Parigi è andata aumentando negli ultimi mesi. Addirittura, ad Aprile il Museo del Louvre aveva bloccato le entrate in segno di protesta contro le bande di borseggiatori disseminati per le zone più frequentate dai turisti. I bersagli più presi di mira erano i cittadini cinesi, perché soliti ad avere il portafoglio pieno di soldi. I delinquenti? Sono sempre loro: i rom. Così come fanno anche da noi, la mattina abbandonano camper e baracche, prendono il treno e si dirigono verso il centro città. Alcuni si piazzano agli angoli delle strade a chiedere l’elemosina, usando i bambini come leva per impietosire i passanti. Altri, ragazzini spesso, si riuniscono in vere e proprie bande e vanno a caccia di malcapitati. Sono decine i gruppi che stazionano qua e là per il centro. Il più delle volte, se la prendono con persone sole o con coppie di turisti. Li provocano, aspettano la reazione, dopodiché parte il saccheggio. Due ragazzi americani sono stati spogliati completamente dei loro averi: valigie, portafogli, occhiali da sole, cellulari e altri oggetti personali. Ovviamente, appena scoppiato il problema, si è tentato di nascondere tutto sotto il tappeto, facendo finta di niente. Troppo sconveniente ammettere che le politiche di integrazione sono fallimentari e, soprattutto, troppo pesante sarebbe un calo del turismo in un momento così drammatico per l’economia del paese. Ma tempo pochi mesi, la situazione non poteva più essere ignorata. La chiusura del Museo del Louvre è stato uno dei segnali più forti, che ha costretto il ministro dell’Interno, Manuel Valls, ad intervenire. L’operato del Titolare del dicastero, nel suo complesso, non è stato dei più lodevole. Lui è infatti l’artefice della dura repressione nei confronti dei manifestanti de La Manif Pour Tous, spesso arrestati in maniera arbitraria. Nonostante ciò, quando dei teppisti di fede islamica hanno messo a ferro e fuoco Trappes, la polizia ha reagito con inaspettata morbidezza. Ma lo stesso errore non poteva essere commesso anche per un fenomeno che invece sta trovando sempre più radicamento. Il ministro Valls ha, infatti, disposto delle unità di sicurezza straordinarie per fronteggiare il problema. Circa 200 poliziotti sono stati messi a pattugliare il centro di Parigi, in particolar modo per le zone turistiche. Inoltre, sono state applicate altre 26 misure di sicurezza, per sensibilizzare i visitatori al problema. In altre parole, si è preferito mettere in guardia il potenziale bersaglio degli zingari. Le ambasciate penseranno, infatti, a tenere aggiornati i visitatori sulla situazione della criminalità e sul rischio di incorrere in rapine. Si sconsiglia, infatti, di girare con oggetti troppo vistosi e di evitare di tenere troppi soldi nel portafogli.Anche il quotidiano inglese Daily Mail si interessa del problema Rom francese. Ma il giornale britannico si preoccupa di evidenziare soprattutto la resurrezione dell’estrema destra. Non si tratta solo del Front National, che da sempre denuncia questa situazione di degrado ed ora si aggira attorno al 21% dei consensi elettorali, ma anche di altre formazioni extraparlamentari. Intanto, l’Ump si prende una rivincita. Poco meno di un mese fa, il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, ha infatti chiamato alla “rivolta” (legale) dei sindaci contro gli zingari. Le sue parole sono state oggetto di una dura contestazione da parte del Partito Socialista, che le hanno definite “pericolose”. A quanto pare, la sinistra francese colleziona un’altra figuraccia e si appresta ad una brusca retromarcia.

Federico Campoli
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Re: Giornata europea delle vittime del nazismo zigano

Messaggioda Berto » dom mag 14, 2017 6:28 pm

CHE SCHIFO!!!
"Gli italiani sono MERDE". Così la "signora" ROM che chiede il pizzo ai senzatetto per dormire all'aeroporto di Linate. Chi già soffre e non ha casa né lavoro viene TAGLIEGGIATO da una banda di DELINQUENTI.
Spero che questa gentaglia venga cacciata dall'Italia a calci in c..o!

https://www.facebook.com/salviniofficia ... 8883513155
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Re: Giornata europea delle vittime del nazismo zigano

Messaggioda Berto » dom mag 14, 2017 6:47 pm

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Re: Giornata europea delle vittime del nazismo zigano

Messaggioda Berto » dom mag 14, 2017 6:47 pm

Borseggiatrice colta sul fatto, Brugnaro è lì presente e le intima di lasciare la città
Il tentativo di furto della giovane era già stato fermato dai "Cittadini non distratti", ma l'intervento del primo cittadino ha rappresentato un gesto politico prezioso per i cittadini
14 maggio 2017 10:24

http://www.veneziatoday.it/cronaca/brug ... -2017.html

Un fatto piuttosto singolare, quello accaduto nella serata di sabato, che ciò nonostante deve aver inorgoglito i cittadini che vi hanno assistito: il sindaco Luigi Brugnaro, lo riporta il Gazzettino, di ritorno dall'inaugurazione della scultura di Lorenzo Quinn a Ca' Sagredo, ha infatti discusso, intimandole infine di lasciare la città, con una borseggiatrice.

Quello dei furti ai danni di turisti e cittadini sui mezzi che collegano le varie parti della città è un problema noto alla giunta comunale e ai veneziani, stanchi di doversi guardare le spalle e schiacciare i palmi contro le tasche per impedire che qualcuno vi infili la mano.

Fermatosi con il motoscafo vicino al ponte degli Scalzi con lo staff al seguito, il sindaco ha notato che un uomo stava discutendo animatamente con una giovane zingara, sorpresa in un tentativo di furto evidentemente fallito. Compresa la situazione, Brugnaro avrebbe attirato l’attenzione della donna alzando la voce, le avrebbe detto di smetterla di rubare. La donna avrebbe provato a giustificarsi sostenendo che si trattava della sua prima volta a Venezia, al che il sindaco le avrebbe chiesto di fare in modo che diventasse anche l’ultima, chiedendole dunque di lasciare la città. La giovane, secondo quanto riportato da alcuni testimoni, sarebbe salita sul primo treno verso la terraferma.




Già nel XVI secolo li zingari erano considerati un tormento e una disgrazia per la gente veneta della Repubblica Serenissima tanto da motivare la promulgazione di leggi apposite per contenerla, come risulta in questo documento

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 270001.jpg

Se uno stato liberale ed estremamente rispettoso delle diversità etniche e tollerante anche nei confronti degli ebrei, arriva a promulgare delle leggi contro i crimini degli zingari significa che questi crimini dovevano essere feroci, sitematici, costanti e diffusi e costituire un comportamento normale degli zingari.
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Re: Giornata europea delle vittime del nazismo zigano

Messaggioda Berto » lun mag 15, 2017 1:08 pm

Ecco cosa capita alla LIDL

quella che ha licenziato i dipendenti italiani che hanno fatto il loro dovere per prendere le difese degli zingari che molestavano i clienti e che rubavano dai cassoni del supermercato:

Milano, agevolavano gli affari dei clan mafiosi: commissariati i supermercati Lidl e i vigilantes del tribunale
I militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Varese e personale della Squadra Mobile della Questura di Milano hanno arrestato 15 persone accusate a vario titolo di far parte di un'associazione per delinquere che ha favorito gli interessi, in particolare a Milano e provincia, della famiglia mafiosa catanese dei «Laudani» o «Mussi i ficurinia».
Lunedì 15 Maggio 2017

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/c ... 40832.html

Sono in corso di esecuzione inoltre oltre 60 perquisizioni locali tra Lombardia, Piemonte, Puglia e Sicilia, sequestri preventivi di beni immobili, quote sociali, disponibilità finanziarie e ordinanze di amministrazione giudiziaria nei confronti di società operanti nel settore della grande distribuzione, della vigilanza e sicurezza privata. Sempre in mattinata, la Polizia e la Finanza stanno eseguendo, in provincia di Catania, un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di quella sede, nei confronti di 2 indagati accusati di far parte dell'associazione di tipo mafioso riconducibile sempre alla famiglia dei «Laudani».

In particolare, secondo quanto si è appreso, sono state poste in amministrazione giudiziaria quattro direzioni generali della società di grande distribuzione Lidl, cui afferiscono circa 200 punti vendita. Ci sarebbero anche alcune società del consorzio che ha in appalto la vigilanza privata del Tribunale di Milano tra le attività commerciali destinatarie delle misure emesse dalla Dda di Milano. Secondo quanto si è appreso si tratterebbe di società che forniscono i vigilantes del Palagiustizia.

Nell'operazione che ha coinvolto il consorzio di società di vigilanza che ha in appalto la sicurezza del Tribunale di Milano, secondo quanto si è appreso, sarebbero emersi dunque stretti rapporti tra alcuni dirigenti delle società coinvolte e messe in amministrazione giudiziaria e alcuni personaggi ritenuti appartenenti alla famiglia dei Laudani. Nel corso dell'operazione, il gip del tribunale di Milano, su richiesta della Dda, ha emesso 15 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti a vario titolo accusati di far parte di un'associazione per delinquere che ha favorito gli interessi, in particolare a Milano e provincia, della famiglia mafiosa catanese dei Laudani. Altri due fermi di indiziato di delitto sono stati eseguiti a Catania.

La presunta associazione per delinquere smantellata oggi dalla Dda di Milano avrebbe ottenuto «commesse e appalti di servizi in Sicilia» da Lidl Italia e Eurospin Italia attraverso «dazioni di denaro a esponenti della famiglia Laudani», clan mafioso «in grado di garantire il monopolio di tali commesse e la cogestione dei lavori in Sicilia». Gli arrestati, inoltre, avrebbero ottenuto lavori da Lidl Italia «in Piemonte» attraverso «dazioni corruttive». Lo si legge nell'ordinanza cautelare.

Stando all'ordinanza del gip di Milano Giulio Fanales, emessa su richiesta del pm della Dda Paolo Storari, la presunta associazione per delinquere, composta da 16 persone, avrebbe commesso «una pluralità di delitti di emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta mediante l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione Iva, omesso versamento IVA, appropriazione indebita, ricettazione, traffico di influenze, intestazione fittizia di beni, corruzione tra privati». In particolare, Luigi Alecci, Giacomo Politi e Emanuele Micelotta, tutti «con il ruolo di capi e promotori», nel 2008 avrebbero costituito «dapprima la Sigi Facilities e poi, nel 2015, la Sigilog, società consortile a cui fanno capo una serie di imprese, che si occupano di logistica e servizi alle imprese, intestate a prestanome al fine di permettere agli indagati una totale mimetizzazione». Queste imprese, poi, come si legge sempre nell'ordinanza, avrebbero versato somme di denaro a Simone Suriano «dipendente Lidl Italia srl, con il ruolo di associato» e finito oggi agli arresti domiciliari. Suriano sarebbe stato «stabilmente a libro paga al fine di far ottenere appalti a favore di imprese facenti parte dei consorzi Sigi Facilitis e Sigilog».

La società Lidl Italia, invece, non è indagata. Soldi sarebbero stati versati, poi, anche a Salvatore Orazio Di Mauro, «fino al suo arresto intervenuto in data 10.2.2016». Di Mauro sarebbe un «esponente di spicco della famiglia Laudani, uomo di fiducia di Laudani Sebastiano classe '69, detto Iano il grande». Le imprese della presunta associazione, tra l'altro, avrebbero versato denaro anche a «Enrico Borzì», anche lui presunto esponente dell'associazione. I rapporti tra gli indagati e la famiglia Laudani, si legge negli atti, «risalgono a tempo addietro» e tra le finalità dei versamenti c'era anche quella «di provvedere al sostegno dei detenuti della famiglia mafiosa dei Laudani».


Follonica, il caso delle rom chiuse nel gabbiotto dei rifiuti: licenziati i due dipendenti della Lidl
29 Aprile 2017

http://tv.liberoquotidiano.it/video/ita ... video.html

I due dipendenti della Lidl che lo scorso febbraio, stanchi dei continui furti, avevano rinchiuso delle rom in un gabbiotto dei rifiuti, filmando la scena e postando il video in rete, sono stati licenziati. Il caso era accaduto su un piazzale davanti a un supermercato di Follonica, in provincia di Grosseto, e la notizia aveva suscitato non poche polemiche. Per i lavoratori, assistiti dall'avvocato Roberto Cerboni, era inizialmente stato emesso un provvedimento disciplinare, con la sospensione temporanea dal servizio, ma adesso la decisione è ufficiale: il 35enne assunto a tempo indeterminato è stato licenziato, mentre al 25enne l'azienda non ha rinnovato il contratto. Nei loro confronti anche una denuncia con l'accusa di sequestro di persona.


Lo sfogo dei dipendenti Lidl licenziati: "Le ladre rom rubavano ogni giorno e importunavano i clienti, ma nessuno ha fatto nulla..."

http://www.norazzismoversoitaliani.it/2 ... suno-nulla

Adesso parla uno dei dipendendi della Lidl di Follonica.Dopo il caso delle due rom “rinchiuse” nella gabbia dei rifiuti del noto supermercato, i due dipendendi che hanno realizzato il video diventato virale in rete sono stati licenziati dall’azienda. Loro non ci stanno e ora Ramon Zurita, uno dei due ragazzi, ha deciso di fare chiarezza con un messaggio su Facebook.

“Per rispetto dell’azienda e per la speranza di rientrare non ho mai voluto (potuto) parlare in questi due mesi – scrive – ma chi meglio di me può sapere le cose?”. Poi elenca la sua verità: “La merce che buttiamo è roba buona e vi garantisco che ne buttiamo molta ma molta! E non va a nessuna associazione per i poveri, va dritta alla discarica del Coseca!” Secondo: “Chiunque butti le cosiddette rotture in presenza di estranei viene licenziato secco e duro, questo è quello che ci è sempre stato detto da capi-area, responsabili e capi-filiale”. Terzo: “Margherita, la Popova, due rumene, due uomini italiani, un anziano zoppo in macchina e un signore che veniva con il furgone a caricare per poi rivendere la roba buona a gente più povera di loro: queste sono le persone che realmente dalle 6 del mattino (perchè noi entriamo alle 6 del mattino) sono già li ad aspettare”. Quarto: “I lucchetti credo di aver perso il conto di quanti venivano rotti due minuti dopo essere stati messi”. E ancora: “Appena io e Andrea uscivamo a buttare la roba (le colleghe femmine avevano paura con quella gente attorno e si rifiutavano sempre), partivano le spinte, i colpi, le minacce e la roba da mangiare spariva nemmeno fatti due passi dall’uscita del negozio. Per darvi un idea? Buttate una bistecca a due leoni affamati…ma poi scappate però…”

Le accuse di Zurita sono rivolte anche alla Lidl: “I capi-area lo sapevano da anni, Lidl lo sa da anni: i Carabinieri venivano spesso e quando arrivavano avevano già finito di fare quello che stavano facendo, li allontanavano e dopo 10 minuti erano di nuovo lì ad importunare i clienti”. Secondo quanto racconta l’ex dipendente, la Lidl gli avrebbe proposto di fare lui la denuncia contro le nomadi. “Scusa, come io?” – si chiede l’ex dipendente – disturbano i clienti, rubano in negozio più volte al giorno, e te azienda te ne lavi le mani e lasci fare la denuncia a un tuo dipendente da privato cittadino?”

Infine la verità sul filmato. “Il video era uno scherzo, nonostante Margherita mi ha rigato tutta la fiancata della mia macchina sul posto di lavoro. Andrea gli fa il verso di urlare e di toccarsi la mano. Stupido certo, ma pur sempre uno scherzo. La porta si apriva, sono due porte non una. La sua amica rideva e continuava a prendere la roba: passati 49 secondi vi dovreste far dare i video del negozio che erano dentro a scherzare con noi e a chiedere se era uscita bene nel video”. Peraltro, Zurita non era nemmeno di servzio perché in quel momento era in pausa. “Il video – continua – è stato messo da me nella chat di whatsapp composta dai soli 24 dipendenti Lidl Follonica e il video non l’ha fatto uscire Andrea come detto all’inizio, ma da qualche altro collega (per questo è in corso una denuncia presso la Polizia Postale)”. L’ex dipendente conclude respingendo ogni accusa di razzismo: “Sono per metà sardo e metà peruviano per di più nero anzi mulatto come direbbero i miei amici, quindi figuriamoci se sono razzista, però vi dico: non confondiamo la tolleranza col razzismo”.


Follonica, chiesta l'archiviazione per i dipendenti Lidl che chiusero in gabbia una rom. "Non fu sequestro di persona"
Gabriele Bertocchi
Mar, 12/09/2017

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 40731.html

Il sostituto procuratore ha ritenuto non fondata la denuncia, chiedendo l’archiviazione, presentata dai carabinieri contro i due dipendenti Lidl che ingabbiarono le rom

Il video della due rom rinchiuse nel gabbiotto dei rifiuti di un noto supermercato fece il giro del web e dei tg.

Il filmato costò il posto e una denuncia per sequestro di persona ai due dipendenti Lidl che prima le avevano ingabbiate e poi filmate. Ora il sostituto procuratore ha infatti ritenuto non fondata la denuncia, chiedendo l’archiviazione.

Accusa infondata

I due dipendenti erano stati denunciati per sequestro di persone dopo l'intevento dei carabinieri. I militari dopo aver identificato una delle due rom e i dipendenti della Lids, di 26 e 36 anni, avevano presentato denuncia proprio contro questi ultimi.

Una denuncia che poi si arrichì con il rigido provvedimento della Lidl che prima commentò con "Lidl Italia - scriveva l'azienda in post su Facebook - si dissocia e condanna fermamente comportamenti di questo tipo. L'azienda sta verificando le circostanze legate al video e si avvarrà di tutti gli strumenti a disposizione, al fine di adottare i provvedimenti". E poi decise di non rinnovare il contratto a tempo determinato a uno dei dipendenti e licenziò il secondo.

Dal canto loro, i due finiti sotto accusa hanno sempre affermato che il video era solo uno scherzo. Ora il pm pare darli ragione: infondata la denuncia nei confronti dei due ragazzi riguardo all’accusa di sequestro di persona.
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Re: Giornata europea delle vittime del nazismo zigano

Messaggioda Berto » mer mag 17, 2017 8:20 am

???

Boldrini (senza vergogna) riceve i rom alla Camera: "Non siete un problema"
2017/05/16

http://www.secoloditalia.it/2017/05/bol ... n-problema

Accoglienza da capi di Stato per i rom a Montecitorio. A deciderlo Laura Boldrini, in occasione dell’anniversario della giornata in cui si celebra la Resistenza dei rom. «È interesse nazionale affrontare e risolvere la questione dell’integrazione dei Rom e dei Sinti». Così la presidente della Camera, al termine dell’incontro con una delegazione della comunità Rom e Sinti, guidata dall’attrice e attivista Dijana Pavlovic, vicepresidente della Federazione Rom e sinti Insieme. «Purtroppo – prosegue Boldrini – in Italia c’è grande ignoranza sulla storia di questa minoranza che è nel nostro Paese da oltre settecento anni. Anche l’idea dei campi dove si pensa debbano stare per scelta loro è tutta italiana, visto che non esiste nel resto d’Europa. In Andalusia e in Camargue vivono perfettamente integrati e addirittura la loro presenza è significativa di una cultura di quei territori, rappresenta un’attrattiva». «Molti pensano che chissà quanti sono, e invece sono al massimo 180mila, per metà italiani. Chi può pensare che 180mila persone possano essere un problema per un Paese così vasto come l’Italia? Purtroppo – conclude – c’è chi crea questo problema ad hoc, pensando che sia un tema scottante, quando invece diventa tale solo se non lo si gestisce, emarginando e ostacolando la piena integrazione».

La Lega: “Per Boldrini i rom vengono prima degli italiani”

Immediata la replica della Lega. «Interesse nazionale è sostenere e aiutare i circa 7 milioni di italiani che vivono in condizioni di povertà estrema». Lo dice la vice presidente del gruppo Lega Nord alla Camera, Barbara Saltamartini. «Invece della solita conferenza stampa organizzata, la Boldrini potrebbe partecipare a un incontro pubblico con tutti quei romani che vivono nei pressi di accampamenti abusivi di rom e sinti obbligati ad assistere inermi a criminalità, illegalità e degrado dove i bambini sono ridotti all’accattonaggio e non mandati a scuola in barba alle centinaia di migliaia di euro pubblici stanziati per la loro educazione. Il presidente della Camera esca dal guscio dorato di Montecitorio, si svesta del suo consueto e stucchevole buonismo, apra finalmente gli occhi e capisca che integrare l’integrabile è tutto tranne che interesse nazionale», conclude Saltamartini.
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Re: Giornata europea delle vittime del nazismo zigano

Messaggioda Berto » mer mag 17, 2017 7:02 pm

Che orrore questi carnefici che si fanno e che vengono fatti passare per vittime!


“Italiani vivono tra topi e container marci. Chi sono? Rom e sinti”. La loro protesta a Montecitorio
di Angela Gennaro 17 maggio 2017

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05 ... io/3591163

Rom e Sinti in piazza davanti a Montecitorio, nell’anniversario della rivolta dei Rom nel campo di concentramento di Auschwitz (16 maggio 1944). Per chiedere giustizia per Elizabeth, Angelica e Francesca, le tre sorelle rom morte bruciate vive nel rogo del camper del 10 maggio scorso nel parcheggio di un centro commerciale a Centocelle a Roma. “La situazione per noi è peggiorata, gli italiani sono sempre più razzisti. E tanta colpa è della politica”, racconta Mujesira. La presidente della Camera, Laura Boldrini, al termine dell’incontro con una delegazione guidata da Dijana Pavlovic, attrice e attivista dei diritti dei rom, definisce la questione dell’integrazione dei Rom e dei Sinti “di interesse nazionale”. “È vero che tra di noi c’è chi ruba”, racconta Fiorello Lebbiati, candidato a Lucca come consigliere comunale. “Non lo nego. Ma voglio lottare per cambiare questa situazione di discriminazione”. A Lucca, alla notizia della sua candidatura “me ne hanno dette di ogni. Ma sono sciocchezze e non mi fermeranno”. “Rubano come ruba il sottoproletariato”, dice Marco Brazzoduro, professore di statistica e presidente dell’associazione Cittadinanza e Minoranze. Il 60% dei rom in Italia “è di cittadinanza italiana“, spiegano dal presidio. “Ma ce lo dimentichiamo”. “E per legge vivono in quelli che sono dei veri e propri campi di concentramento, con i container che stanno marcendo e i topi”, chiosa Brazzoduro.
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