Re: Censimento dei nomadi o seminomadi (rom, sinti e altri)

Re: Censimento dei nomadi o seminomadi ( rom, sinti e altri)

Messaggioda Berto » lun apr 17, 2023 10:31 pm

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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Censimento dei nomadi o seminomadi ( rom, sinti e altri)

Messaggioda Berto » mar apr 18, 2023 5:47 am

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Re: Censimento dei nomadi o seminomadi ( rom, sinti e altri)

Messaggioda Berto » mar apr 18, 2023 5:47 am

11)
Dove sono e perché non si sono mai palesati e non si palesano ancora le ipotizzate decine e decine di miliaia, se non centomila e oltre, di ex zingari nomadi divenuti stanziali, che si presuppone vivano del loro onesto e regolare lavoro e che pagano le tasse e versano i contributi assistenziali?
Perché questa presunta maggioranza non si palesa mai in piazza a protestare contro la minoranza criminale che delinque e che vive predando il prossimo e che rende gli zingari odiosi a tutti?
Perché non sentono il bisogno di mostrarsi pubblicamente per riscattarsi come etnia umana e civile agli occhi di tutto il Mondo?



Ecco come la raccontano
Che lavoro fanno i rom e i sinti nel nostro Paese
29/04/2015
https://www.famigliacristiana.it/artico ... orano.aspx

Almeno 130.000 rom e sinti, vivono nel nostro paese svolgendo un lavoro regolare e pagando le tasse, in abitazioni normalissime. Solo uno su cinque vive nei campi nomadi. Ecco in una mostra fotografica ripresi durante il loro lavoro.

Concetta non chiede l’elemosina, ma lavora come stilista a Isernia.
Manuel fa l’infermiere a Sant'Angelo, Susi è barista a Lucca.
E ancora Dolores, videomaker, Claudia, attrice, Laura regista e Rebecca pittrice.
E tanti altri che lavorano “mimetizzati” in mezzo a noi, orgogliosi della loro origine e della loro cultura sinta e rom. Le loro foto, scattate sul posto di lavoro in diverse città italiane, sono diventate una mostra itinerante. Si chiama “Viaggio tra Rom e Sinti nell’Italia che lavora” e fino al 5 maggio si può visitare a Bologna nel quadriportico del poliambulatorio "Saragozza", area monumentale Roncati, via Sant’Isaia numero 90.

Dietro ogni scatto fotografico c’è una storia che merita di essere raccontata. La mostra, organizzata con il contributo di Roma Matrix (Mutual Action Targeting Racism Intolerance and Xenophobia), un progetto co-finanziato dal Programma Europeo Diritti Fondamentali e Cittadinanza e con il Comune di Bologna come partner, si propone di rompere un pregiudizio ancora molto diffuso, per cui rom e sinti sono visti, ingiustamente, solo come persone che rubano o chiedono l’elemosina. Uno stereotipo che si contrappone a una realtà che oggi è molto diversa.

Io, Rom, lascio il campo per amore di un italiano
https://www.youtube.com/watch?v=XNQBLdGAfbk

Se fosse vero che i quattro quinti o i cinque sesti degli zingari o nomadi (rom e sinti), non sono più nomadi ma stanziali e di questi almeno il 90% vive onestamente del proprio lavoro e non delinquendo e predando il prossimo, e abita in casa propria o in affitto, perché questa presunta maggioranza di decine e decine di migliaia di persone non si è mai vista in piazza a manifestazione pubblicamente contro la minoranza della loro etnia che delinque e che li infanga vergognosamente tutti?
Perché non si vedono e non si presentano in massa davanti a tutti gli taliani, con il proprio documento anagrafico, il proprio certificato di residenza o il permesso di soggiorno, il codice fiscale e la partiva iva se lavoratori autonomi, il contratto di lavoro o il certificato di iscrizione alla CCIAA, l'estratto contributivo INPS-INAIL, la denuncia dei redditi degli ultimi anni, il certificato penale, la patente di guida, ...
e dimostrano che veramente esistono e che il Popolo romanì non è rappresentato dalla minoranza criminale che infesta le cronache quotidiane di ogni di ogni paese d'Italia ma dalla lro maggioranza umanamnete civile e degna di rispetto?
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Re: Censimento dei nomadi o seminomadi ( rom, sinti e altri)

Messaggioda Berto » mer apr 19, 2023 6:53 am

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Re: Censimento dei nomadi o seminomadi (rom, sinti e altri)

Messaggioda Berto » mer apr 19, 2023 6:54 am

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Re: Censimento dei nomadi o seminomadi ( rom, sinti e altri)

Messaggioda Berto » mer apr 19, 2023 6:54 am

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Re: Censimento dei nomadi o seminomadi ( rom, sinti e altri)

Messaggioda Berto » mer apr 19, 2023 6:54 am

12)
I difensori, i sostenitori, i complici di questi predatori umani criminali, disumani e incivili, fatti passare per vittime.



Continua dal capitolo 7)
Vittimismo e realtà, criminalità e razzismo dei nomadi, discriminazione come naturale legittima difesa, i diritti violati non sono quelli di queste categorie definite tradizionalmente e comunemente come minoranze nomadi





«Mai più avvisi anti rom sulla metro». Per rieducare l’Atac c’è la Onlus Lgbt
Francesco Bonazzi, Patrizia Floder Reitter
https://www.laverita.info/mai-piu-avvis ... 88601.html
Quante falsità che dice costui!
https://www.facebook.com/GennaroSpinell ... 310388748/
Gennaro Spinelli ArtPage
Non si ruba per una questione etnica
Si ruba per disperazione
E l'accanimento sui Rom
Crea sempre più disperazione
Ci chiedono spesso di risolvere la situazione
dei furti nelle metro e della criminalità nelle nostre comunità, come chiedere ad ogni italiano di risolvere il problema della mafia con le proprie mani!
Gli zingari non esistono
Esistono i Rom e Sinti
Zinagro è un modo con cui ci chiamano
Soprattutto quando vogliono insultarci
ma che non definisce la nostra etnia
Ricordiamoci sempre che
"Prima di tutto vennero a prendere gli zingari"
E poi...
Adesso sta a voi rispondere, cosa ne pensate?


Quante falsità che dice Gennaro Spinelli, si sente che pratica la menzogna vittimistica imbastita negli anni dalla sinistra politicamente corretta.
A cominciare da quelle sulla parola "zingari" che indica un certo tipo di persone un tempo dedite al nomadismo e che oggi sono in parte seminomadi e stanziali e che sono caratterizzate da comportamenti criminali: a parte le borseggiatici (vi sono anche i mafiosi come gli Spada, i Casamonica, i Di Silvio, gli Halilovich, i Rango-Zingari e tanti altri clan e famiglie semimafiose, sparse ovunque in ogni regione e città della penisola, i sequestratori di persona come certi giostrai, i rapinatori di banche, di oreficerie, di gioiellerie, i ladri dei negozi, delle case e della uto, i truffatori degli anziani, e tutto il resto come il parassitismo pubblico e l'irresponsabilità sociale...segue il lungo elenco dei crimini in cui sono specializzati sistemicamente e diffusamente, con violenza, minacce, intimidazioni, ricatti, omicidi), .

Un'altra falsità è quella che "costoro" compirebbero crimini per disperazione e perché discriminati etnicamente: il lungo elenco dei crimini che li caratterizzano, sottoriportato, indica proprio il contrario. La giusta e naturale diffidenza per legittima difesa e la discriminazione che ne consegue è dovuta esclusivamente a questi comportamenti criminali ferocemente predatori e questi sì razzisti al massimo grado, disumani e incivili e a null'altro, non vi è alcuna discriminazione etnica dovuta a pregiudizio etnico-razziale e culturale ma solo comportamentale dovuta ai crimini e alla pericolosità.

Se vi è un popolo vero e innocente che è stato e che viene ancora demonizzato per pregiudizio e discriminato ingiustamente sino al suo sterminio di massa (ieri da parte prevalentemente dei nazisti-fascisti e comunisti e oggi da parte prevalentemente dei nazi maomettani), questo è il popolo ebraico che non ha mai praticato nella sua lunga storia e che non pratica oggi la delinquenza organizzata, la mafiosità più incivile, che non ruba, non rapina, non truffa, che non sequestra le persone, che non vive di parassitismo pubblico, che non depreda nessuno e non fa del male a chichessia ma che fa solo del bene all'umanità con la sua moralità, civiltà, ragionevolezza e scienza (il popolo che ha il maggior numero di premi nobel per la scienza, si pensi solo al medico Sabin quello del vaccino contro la poliomelite e ad Einstein).

La menzogna ricorrente, riportata anche da costui è che gli zingari o nomadi rom e sinti o che le etnie rom e sinta sarebbero discriminati in quanto tali, per pregiudizio etnico razziale. Nessuno è in grado di citare casi documentati e documentabili a sostegno della veridicità di questa ipotesi menzognera. Infatti non esiste alcun episodio di cronaca che lo provi, in verità e nella realtà, nessun rom o sinto che viva onestamente del suo lavoro, che rispetti il prossimo, i valori umani e le leggi civili che faccia del bene e non del male viene discriminato e maltrattato in quanto tale, proprio non esistono casi del genere. Al contrario esistono casi o esempi di persone di origine zingara che proprio per essere buoni uomini e brave persone sono accettati, rispettati e amati, a prova che la discriminazione per pregiudizio etnico razziale non esiste e che esiste solo la discriminazione per legittima difesa da i rom e i sinti che si comportano male e che vivono predando il prossimo sino a togliergli non solo le cose ma anche la vita.

Ecco l'elenco dei crimini che li caratterizzano e per cui sono avversati:

I lavori reali dei nomadi che la gente italiana normalmente conosce e sperimenta quotidianamente
1/8) borseggiatrici
2/8) raccoglitori e commercianti di rame tramite il furto dei cavi elettrici e dei manufatti nei cimiteri
3/8) raccoglitori di ferro vecchio tramite il furto presso rottamatori regolari con partita iva
4/8) furti nelle abitazioni anche con l'uso dei minori
5/8) furti con destrezza agli anziani, l'abbraccio - predazione degli anziani e dei disabili - predazioni dei turisti, furti di altro tipo non meglio specificati in questo indice di atti criminali
6/8) truffe delle case comprate con caparra falsificando l'identità per poi ricattare i venditori rivelandosi come nomadi
7/8) truffe con la lettura delle carte e delle mani, truffe dello specchietto, truffe/furto del controllo contatori acqua e gas
8/8) rapine alle gioiellerie e ai rappresentanti di gioielli
9/8) furti con scasso esplosivo ai bancomat da parte dei giostrai
10/8) rapine varie
11/8) furti d'auto dei pezzi di ricambio e nelle auto, nei camion e nei furgoni degli artigiani
12/8) furti nei negozi, nei supermercati e nei bar e in altri luoghi pubblici, nei cantieri e nelle aziende
13/8) spaccio di banconote false
14/8) clan mafiosi, criminalità organizzata: estorsioni, ricatti, usura e altro
15/8) caporalato esperienza presso i gitani francesi e altri casi
16/8) truffe agli artigiani e ai commercianti lavori e forniture non pagate
17/8) furti, truffe e minacce degli arrotini nomadi che affilano gli utensili delle officine e dei privati
18/8) accattonaggio delle donne e dei minori
19/8) lavori socialmente utili non e mal svolti
20/8) furto di energia elettrica
21/8) abusivismi di ogni tipo: dalla guida senza patente, alla mancanza di assicurazione; dalle case costruite abusivamente, alle occupazioni delle case altrui; dalle soste ai campi abusivi
22/8) evasione totale e nessun versamento contributivo, ricchezza predata nascosta ed esportata
23/8) truffe all'assistenza pubblica e alla carità cristiana
24/8) inquinamento e deturpamento ambientale
25/8) violenza predatoria e per disprezzo razzista
26/8) sfruttamento della prostituzione e vendita delle figlie, ricatti ed estorsioni sessuali, riduzione in schiavitù, induzione al crimine, maltrattamento di minori, costrizione al matrimonio forzato
27/8) spaccio droga
28/8) omicidi
29/8) conflitti tra bande di delinquenti, regolamenti di conti, altro
30/8) sequestri di persona, furto di animali: bestiame, cavalli, cani
31/8) disumanità e inciviltà, ferocia demenziale e razzismo etnico
32/8) gli argati, ossia i bambini affittati, comprati o rapiti e ridotti in servitù o schiavitù e costretti a mendicare e a rubare


???
Rom e sinti. Dieci cose che dovresti sapere.
https://www.ibs.it/rom-sinti-dieci-cose ... 1259790347
Ci sono diverse visioni, quasi sempre stereotipate, della cultura romaní. Da un lato, la visione romantica del viaggiatore libero e senza regole, di colui che vive alla giornata e senza schemi; dall'altro, l'immigrato, nomade e criminale, che ruba e invade le periferie della società. Ma qual è la verità? Chi sono Rom e Sinti? Come vivono davvero e in cosa si rispecchiano culturalmente, socialmente e storicamente? Questo libro nasce dalla volontà di diffondere alcune conoscenze di base sulla cultura, la storia e la società romaní, partendo proprio dai comuni stereotipi per arrivare alle domande più diffuse e le tante curiosità su questo popolo unito ma anche molto diversificato. Un intero bagaglio culturale in poche pagine, facili, veloci, per tutte e tutti. Una guida alla cultura Rom scritta da una persona Rom.
Elisabetta Somaglia
Gennaio 6, 2022


???
Per la maggior parte degli italiani vale l’espressione matematica rom=zingaro. Ma siamo proprio sicuri che la realtà sia questa? Lo chiediamo a Gennaro Spinelli, una persona colta, aperta, difensore dei diritti di tutti.

https://parolapertamagazine.it/rom-genn ... i-diritti/
Gennaro, il suo nome sembra tipicamente italiano, ma in realtà lei appartiene a un popolo molto discusso e discriminato. Ci racconti…
«Mi piace presentarmi in questo modo. Sono Gennaro Spinelli, un cittadino italiano di etnia Rom. Gennaro in quanto avente un nome come persona singola, Spinelli come portatore di una famiglia, di una storia e di certe tradizioni, cittadino italiano avente diritti e doveri dello Stato italiano di etnia Rom. Ho quindi una cultura in più, non in meno, parlo una lingua in più, non in meno, non ho assolutamente nulla in meno rispetto alla mia italianità, ma apporto tradizioni, emozioni, qualcosa in più di ciò che io sono. Sono nato in Italia, siamo italiani e le culture romanesc sono italiane, i Rom e i Sinti sono italiani, presenti in Italia da oltre sei secoli, da molto prima che l’Italia fosse Italia, da molto prima che molti italiani si reputassero italiani, poi esistono anche i Rom legati all’immigrazione, che sono arrivati con le guerre dei Balcani dalla ex Jugoslavia, che oggi vengono in Italia da profughi, non da nomadi. E questo è il problema: oggi si sono creati campi nomadi, che nomadi non sono. Sono campi profughi in cui quando le persone devono essere aiutate sono tenute segregate, con l’idea di una presunta vocazione nomade. E molti, su questo, ci guadagnano».
Avendo studiato in Italia, è mai stato discriminato, a scuola, per le sue origini?
«Ho studiato in Italia, ho frequentato il Conservatorio a Pescara, così come Lingue e Letterature Straniere all’Università. I ragazzi Rom entrano a scuola con la consapevolezza di essere Rom ed escono con il marchio di essere zingari. Il primo razzismo si subisce a scuola, è il posto più terribile perché da piccoli non si sa proprio come rispondere, come affrontare le situazioni di discriminazione. Difficile, davvero, non capire perché gli altri ti considerino sbagliato».
Lei è un musicista e suona uno strumento meraviglioso, il violino. C’è un legame tra le sue origini e la scelta di questo strumento?
«Suono il violino che, sì, è uno strumento tipico delle comunità romanesc, ma non c’è nessuna correlazione tra le mie origini e il mio strumento perché la musica è qualcosa che trascende l’appartenenza etnica. La musica è emozione, l’emozione fa parte dell’essere umano e gli esseri umani sono tutti uguali».
Ha aperto la manifestazione a favore del Ddl Zan, a Milano, proprio suonando il violino. Quanto è importante a suo parere una legge che protegga da qualsiasi tipo di discriminazione e violenza, che essa sia legata all’etnia di appartenenza, all’orientamento sessuale o alla religione?
«Ho partecipato perché chi lotta per i diritti umani lotta per i diritti di tutti, ma soprattutto ci sono tantissimi ragazzi gay o lesbiche all’interno delle comunità romanesc che si devono isolare, scappare, a volte anche “smettere” di dire di essere Rom e Sinti perché le comunità stesse li disciminano. Con questa rivoluzione interna stiamo proprio legittimizzando, dando forza a questi ragazzi dicendo loro “siate voi stessi!” perché la discriminazione è brutta sia all’interno che all’esterno. Avere appoggiato il Ddl Zan ha significato appoggiare i diritti di tutti, che siano Rom o meno, perché se noi lottiamo oggi per i diritti delle persone LGBT, domani lottiamo per quelli degli ebraici, per quelli delle persone di colore e qualcuno lo farà per noi quando a noi servirà. Ovviamente non è solo questa la motivazione, ma il concetto è che aiutarsi all’interno delle minoranze è assolutamente essenziale».
A suo parere, chi discrimina lo fa con qualsiasi persona ritenga diversa?
«Assolutamente sì. Purtroppo l’essere discriminati oggigiorno è sempre qualcosa che esclude e non include. Naturalmente tanti anche di sinistra, che lottano in piazza per i diritti umani per le comunità LGBT, discriminano i Rom. A volte, anche chi va a combattere per i diritti degli immigrati discrimina i Rom. I Rom sono discriminati dall’83% della popolazione italiana, che li ritiene fastidiosi e soprattutto non vuole avere rapporti umani con loro».
Crede che diffondere una maggiore conoscenza degli aspetti positivi del suo popolo, la vostra cultura, la vostra musica, già a partire dalle scuole e dai bambini, possa aiutare a ottenere maggiore integrazione e maggior rispetto?
«Assolutamente sì. Valorizzare gli aspetti positivi è il modo principale per far cambiare idea alle persone e per dare una nuova narrativa rispetto alla nostra comunità, che oggettivamente non ha mai avuto il potere della controparola, cioè il diritto di risposta. C’è sempre stata una narrativa a senso unico, purtroppo; nessuno ha mai chiesto chi siamo. Solo ultimamente si è cominciato a fare qualcosa e le cose stanno poco a poco cambiando. Dunque, credo che questa sia la sola strada da percorrere».
Come si impegna, lei, per diffondere la sua cultura in modo positivo e per limitare le discriminazioni?
«Suono, scrivo libri, sono il Presidente di UCRI, l’Unione delle Comunità Romanesc in Italia. Abbiamo aperto l’Accademia Nazionale Romanì dove ventiquattr’ore su ventiquattro, sette giorni su sette, si possono imparare nozioni sulla storia, la lingua, l’arte, la cultura. Le nostre videolezioni e il nostro materiale didattico, completamente gratuiti, sono scaricabili dal sito http://www.accademianazionaleromani.it. Abbiamo scritto i vocabolari delle lingue romanesc, stiamo firmando un protocollo d’Intesa tra MIUR e UCRI per insegnare la cultura romanì nelle scuole, ci stiamo battendo perché venga riconosciuto il 2 agosto, il giorno del sabato Porajmos, l’olocausto dei Rom e dei Sinti. Quello che portiamo avanti è un discorso di cultura, di bellezza, di tradizioni, che mai è stato portato avanti. Questa è la nostra grande forza».




Considerazioni sulla falsa argomentazione tipica della narrazione improntata al vittimismo degli zingari e di chi li sostiene, basata sull'equivalenza dell'accusa pregiudizio generalizzata che vorrebbe gli zingari rom e sinti tutti criminali dediti alla predazione e l'accusa di mafiosità che vorrebbe gli italiani tutti mafiosi.


Ma non vi possono essere equivalenze e analogie tra queste due accuse generalizzanti, perché:

1) la mafiosità in Italia caratterizza etnicamente, socialmente e inculturalmente solo alcune delle regioni del sud (Sicila, Campania, Calabria e Puglia) e al loro interno una certa minoranza; caratterizzazione che è propria anche di una minoranza dei migranti, da queste regioni d'Italia nel resto del Mondo;
2) chiunque può rendersi conto della estensione di questa minoranza etnicamente e regionalmente caratterizzata e quindi della sua incidenza e pericolosità; tutti nel Mondo sono consapevoli di questa caratterizzazione e di come gli altri italiani non siano affatto mafiosi;
3) nel caso degli zingari che sono presenti e diffusi in tutta Italia, nessuno sa quanti essi siano veramente e quanti di loro siano integrati e vivano onestamente e quanti invece non lo siano e vivano predando il prossimo e l'assistenza pubblica e la carità cristiana.
4) Nessuno in Italia è in grado di distinguere gli uni dagli altri e nessuno è in grado di quantificare quanti e chi siano i buoni e quanti e chi siano i cattivi che risultano invece individuabili attraverso le esperienze personali, le cronache mediatiche e giudiziarie con le loro statistiche.
Nessuno è in grado di dire con sicurezza che la stragrande maggioranza degli zingari è brava gente che vive del suo onesto lavoro e che quindi non è pericolosa e dannosa per il prossimo.
La maggior parte degli italiani conosce solo gli zingari malvagi e criminali che vivono predando e facendo del male, gli altri, quelli buoni e onesti non sa nemmeno chi siano, quanti siano e dove stiano o vivano.
Questa incertezza è dovuta alla mancanza di un censimento che metta in luce la realtà delle cose in tutta la sua complessità sociale, famigliare e individuale, con la sua cruda verità di bene e di male; il censimento è abborrito dagli zingari e dalla sinistra che li difende proprio perché si teme che possa mettare in luce una verità negativa sulla realtà delle cose e che chiaramente palesi la malvagità e la pericolosità della maggioranza degli zingari nomadi, seminomadi e stanziali. italiani, italianizzati e stranieri.
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Re: Censimento dei nomadi o seminomadi ( rom, sinti e altri)

Messaggioda Berto » mer apr 19, 2023 6:55 am

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Re: Censimento dei nomadi o seminomadi ( rom, sinti e altri)

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