La Siria degli ingenui, dei confusi, dei dementi e dei nazi-fascisti europei
Anche Magdi Allam è stato preso in questa rete nazionalista, antiamericana, antieuropea, filoputiniana, sovranista, nostalgica del fascismo e dell'uomo forte.
LO STATO DI DIRITTO PUGNALATO ALLE SPALLE
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Buongiorno amici. Donald Trump si è comportato come un boss mafioso che si arroga arbitrariamente il ruolo di “Gendarme del mondo”, facendo eseguire la sentenza di morte prima ancora che venga emessa dall’autorità costituita, addirittura senza neanche attendere che inizi l’attività investigativa finalizzata a raccogliere le prove dell’eventuale colpevolezza.
Trump di fatto più che punire il regime siriano legittimo, laico, mobilitato su vari fronti di guerra per sconfiggere il terrorismo islamico e riscattare la sovranità nazionale, ha ucciso la democrazia e lo stato di diritto.
Gli Stati Uniti d’America si sono comportati da campioni della tirannia.
Trump ha dimostrato che ciò che ispira la politica estera della maggiore potenza mondiale non è l’ottemperanza del diritto internazionale ma la soddisfazione dei profitti delle multinazionali produttrici di armi, che per essere garantiti necessitano che ci siano delle guerre costi quel che costi.
Ieri Trump ha ordinato il lancio sul territorio siriano di oltre 100 Tomahawk, missili da crociera con una gittata di 2500 km. Ciascuno di questi missili costa 1,7 milioni di euro, quindi 100 missili costano 170 milioni di euro. Poi ci sono i costi notevolmente superiori della mobilitazione permanente di basi militari, navi e aerei da guerra.
I missili Tomahawk, che Trump preannunciando il bombardamento li aveva definiti “belli, nuovi e intelligenti”, quasi fossero dei figlioli di cui essere orgogliosi, avrebbero colpito un centro di ricerca scientifica a Damasco, un sito di stoccaggio per armi chimiche a ovest della città di Homs e un importante posto di comando situato nei pressi del secondo obiettivo.
Ebbene questi oltre cento missili sono stati lanciati mentre Trump annunciava il bombardamento e soprattutto mentre si attende l’arrivo in Siria degli ispettori dell’Opac (Organizzazione per la Proibizione delle armi chimiche), che è una istituzione dell’Onu, invitati dal governo siriano per accertare la verità sull’uso delle armi chimiche a Duma, dopo che per ben tre volte gli Stati Uniti si sono opposti in seno al Consiglio di Sicurezza dell’Onu all’invio a Duma di ispettori dell’Opac.
Cari amici, oggi è un giorno triste per la nostra democrazia e il nostro stato di diritto che hanno finora avuto negli Stati Uniti d’America il loro emblema.
Perché se al centro di tutto primeggiano, non più i diritti fondamentali della persona e la giustizia certa, ma i profitti delle multinazionali produttrici di armi e della grande finanza speculativa globalizzata, significa che abbiamo toccato il fondo della nostra civiltà decadente.
Dobbiamo acquisire e diffondere informazione corretta. Dobbiamo ribellarci alla nuova dittatura finanziaria e guerrafondaia.
Dobbiamo mobilitarci per riscattare la nostra civiltà e consegnare ai nostri figli una casa comune dove possano continuare ad avere la certezza dei valori inalienabili della vita, dignità e libertà.”
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Finalmente gli ispettori dell’Onu sono arrivati in Siria per indagare sull’uso di armi chimiche a Duma. Il fatto che l’Occidente abbia bombardato senza attendere l’esito dell’indagine e senza l’autorizzazione dell’Onu, è una sconfitta per la nostra democrazia e per il nostro stato di diritto
Buongiorno amici. Le armi chimiche, che sono armi di distruzione di massa, vengono indicate come la “atomica dei poveri” per la facilità e economicità della loro produzione. Grandi, medie e piccole potenze, a partire da Stati Uniti e Russia, hanno arsenali di armi chimiche. Così come è stato accertato il possesso e l’uso di armi chimiche da parte di gruppi terroristi islamici in Siria e in Iraq. Le armi chimiche che deteneva l’Esercito siriano erano state distrutte dagli Stati Uniti nel 2014, sulla base della risoluzione 2118 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Ciononostante il Presidente americano Donald Trump ha accusato l’aviazione siriana di aver bombardato sabato 7 aprile con armi chimiche la popolazione civile a Duma, città di circa 50 mila abitanti vicina a Damasco, provocando la morte di 47 persone. Il 7 aprile Duma era sotto il controllo dell’Esercito siriano che l’aveva appena liberata dai terroristi islamici del gruppo Jaysh al-Islam (Esercito dell’islam), sostenuto dall’Arabia Saudita. Non si comprende come avrebbe potuto l’aviazione siriana bombardare con armi chimiche una città controllata dal proprio Esercito. Così come se fossero state effettivamente usate delle armi chimiche lanciandole dall’alto in una città di 50 mila abitanti, avrebbero provocato migliaia di morti, non solo 47 morti che oltretutto si trovavano all’interno di un rifugio anti-aereo.
Domenica 8 aprile Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna hanno deciso di bombardare la Siria come rappresaglia, nonostante non ci sia alcuna certezza sull’uso effettivo di armi chimiche e nonostante che il governo siriano abbia subito smentito di aver usato armi chimiche a Duma. Oltretutto, non solo la decisione di bombardare la Siria è del tutto arbitraria non essendo stata autorizzata dalle Nazioni Unite, ma la Siria e la Russia hanno subito chiesto l’invio a Duma degli ispettori dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac), che è una istituzione delle Nazioni Unite, per verificare la fondatezza dell’accusa di Trump e per ben tre volte gli Stati Uniti si sono opposti in seno al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Venerdì 13 aprile Trump ha annunciato il bombardamento della Siria con il lancio di oltre 100 missili da crociera Tomahawk con una gittata da 2.500 chilometri, da lui definiti “belli, nuovi e intelligenti”, che avrebbero colpito un centro di ricerca scientifica a Damasco, un sito di stoccaggio per armi chimiche a ovest della città di Homs e un importante posto di comando situato nei pressi del secondo obiettivo.
Ieri invece, il Presidente francese Macron ha detto che sono stati colpiti “tre siti di produzione e trattamento di armi chimiche, identificati da mesi. Un sito è stato colpito da noi con gli americani e i britannici, il secondo soltanto dagli americani, il terzo solo dai francesi". Secondo Macron il bombardamento sarebbe stato comunque legittimo perché “siamo intervenuti in modo legittimo nel quadro multilaterale". Se ne desume che se Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia decidono di bombardare uno Stato, il bombardamento sarebbe legittimo perché deciso in un “quadro multilaterale”.
Cari amici, finalmente ieri gli ispettori dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) sono arrivati in Siria per avviare la loro indagine sul presunto uso di armi chimiche a Duma. Se Trump, May e Macron avessero avuto rispetto per la legalità internazionale, avrebbero dovuto attendere l’esito delle indagini. E in ogni caso un eventuale bombardamento avrebbe dovuto essere ratificato dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Ecco perché la loro decisione del tutto arbitraria e la loro azione di guerra rappresenta una sconfitta per la nostra democrazia e il nostro stato di diritto. Aggiungo che Assad andrebbe sostenuto e non combattuto. Perché, pur essendo un regime dittatoriale, è stato legittimato da elezioni popolari, è laico, sostiene i cristiani, combatte i terroristi islamici, persegue il riscatto della sovranità nazionale. Accanirsi contro Assad, operare per la caduta del suo regime, favorire la frammentazione della Siria, significa di fatto sostenere i terroristi islamici e condannare a morte i cristiani. Ecco perché questo Occidente irresponsabilmente si comporta come chi odia se stesso e sta dando il colpo di grazia alla propria civiltà decadente.
Alberto Pento
Assad è il servo sciocco del regime nazista maomettano iraniano che consente a questi criminali di espandersi e insediarsi in Siria per distruggere Israele e tutti gli ebrei. Poi non capisco perché Magdi Allam non se la prenda anche e più con gli israeliani che hanno bombardato due insediamenti siro-iraniani uccidendo 7 soldati iraniani, mentre i bombardamenti di Trump e compari non hanno ammazzato nessuno.
Anche il povero Salvini purtroppo fa parte di questa schiera assieme alla Meloni
Siria: Salvini contro l'attacco, Berlusconi vorrebbe essere al fianco di Trump
Di Mirko Nicolino sabato 14 aprile 2018
http://www.polisblog.it/post/390097/sir ... anco-trump
USA, Inghilterra e Francia attaccano la Siria e il centrodestra italiano si divide. La politica estera della Lega di Salvini non sembra essere la stessa di Forza Italia e non è un bel segnale in vista della formazione di un presunto nuovo governo. Ieri, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha dichiarato che rispetto ad una settimana fa non siano stati fatti passi avanti e il quadro rimane molto intricato. Salvini invita Silvio Berlusconi e Luigi Di Maio a smetterla con i veti incrociati, ma a quanto pare anche all’interno della stessa coalizione di centrodestra vi sarebbe più di un problemino. Appreso dell’attacco ad Assad, Salvini ha twittato:
Twitta Salvini “Stanno ancora cercando le "armi chimiche" di Saddam, stiamo ancora pagando per la folle guerra in Libia, e qualcuno col grilletto facile insiste coi "missili intelligenti", aiutando peraltro i terroristi islamici quasi sconfitti. Pazzesco, fermatevi
Raid in Siria, Salvini: "Pazzesco, fermatevi" | Berlusconi: "Meglio tacere"
Ennesimo botta e risposta via social tra i leader della Lega e di Forza Italia, stavolta sullʼattacco missilistico contro Assad
14 aprile 2018
http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/ra ... 802a.shtml
Missili sulla Siria, Matteo Salvini non ci sta: "Errore tremendo, Italia non sia complice"
Per il leghista l'attacco può aiutare i terroristi.
2018/04/14
https://www.huffingtonpost.it/2018/04/1 ... a_23411088
Siria, da Vauro a Gino Strada: i pacifisti rossi "lodano" Salvini
Sergio Rame - Lun, 16/04/2018
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 16039.html
Vauro su Facebook: "Condivido e sottoscrivo parola per parola l'appello di Salvini". Lo stesso fa Strada, ma si lascia scappare una brutto attacco
Chi l'avrebbe mai detto? Due pacifisti rossi "costretti" a lodare Matteo Salvini.
Dopo i raid americani in Siria, la posizione del leader leghista è stata condivisa e, in un certo qual senso, lodata da Vauro Senesi e da Gigo Strada. E, mentre il vignettista lo fa senza distinguo ("Condivido e sottoscrivo parola per parola l'appello di Matteo Salvini"), il fondatore di Emergency non riesce proprio a trattenersi dal fare una battutaccia ("Sono contento di vedere che anche Matteo Salvini dice qualcosa di intelligente").
Non capita spesso di vedere gente come Vauro e Strada trovarsi d'accordo su qualcosa. da sempre divisi su tutto, a partire dall'emergenza immigrazione. La guerra in Siria, invece, li trova perfettamente d'accordo. Tanto che sabato scorso il vignettista non solo ha condiviso un post di Salvini ma ha anche commentato: "Condivido e sottoscrivo parola per parola l'appello di Matteo Salvini". Lostesso ha fatto Gino Strada, intervistato oggi da Circo Massimo su Radio Capital. Il fondatore di Emergengy, però, ci ha messo una battuta al vetriolo che avrebbe anche potuto risparmiarsi. "Sono contento di vedere che anche Matteo Salvini dice qualcosa di intelligente - ha detto - è molto meglio questa posizione contro la guerra che non quelle contro i migranti".
Dopo i raid dei giorni scorsi, anche Strada è intervenuto per elencare i guai del fare un'altra guerra. "Non si vede altra alternativa per risolvere problemi seri e crisi importanti. È una follia totale, e rischiosa. Macron e May - ha, poi, aggiunto a Circo Massimo - non hanno neanche consultato il Parlamento. Non c'è più una fase di dialogo, di pensiero, di riflessione". "Di fronte a qualsiasi problema, si pensa solo a quante truppe mandare o a quante bombe sganciare. C'è questa idea folle secondo cui per far finire una guerra bisogna iniziarne un'altra. In realtà così ci sono due guerre. Lo trovo irrazionale e pericoloso per il pianeta". Ai microfondi di Radio Capital, Strada ha, infine, puntato il dito contro l'Onu: "Non capisco l'assenza di reazione. Sembra stia sparendo. Ormai fa solo raccomandazioni, come la mamma al bambino che va a scuola".
Anche molti "veneti indipendentisti venezianisti" stanno con Assad e protestano per i raid aerei senza vittime contro i centri militari dove si presume vi siano trattate o stoccate armi chimiche per gasare. Molti di costoro sono anche cristiano cattolico romani antisemiti e antisraeliani.
https://www.facebook.com/mario.sandrin/ ... &ref=notif
Mazarol Veneto
Questa è solo l'ultima,per il momento, prova di forza dell'america e dei suoi alleati contro popoli diversi da loro ma che hanno qualcosa che a loro interessa,continuando a professarsi difensori del mondo e della democrazia, ma quale democrazia,si esporta con le bombe? Democrazia significa potere al popolo,non ha visto nessuno di questi stati occuparsi di situazioni antidemocratiche in paesi "amici" vedi referendum Catalano o in paesi dove non hanno materie prime che a loro interessano,vedi Niger! Sveglia popoli democratici,non siete in paesi dove il volere vostro sia sovrano,se stiamo un pò più attenti ce ne rendiamo conto quotidianamente anche da noi! Non fidatevi delle dichiarazioni del capo del governo,le basi in Italia non sono state coinvolte non per volontà del governo,ma perchè,in questo caso non servivano! W la libertà e WSM!!!
Mario Sandrin
Bella riflessione!
Mario Sandrin
A te che te ne viene andare a bombardare uno Stato sovrano, ti senti il paladino del mondo, perché non vai a bombardare anche il cancaro di Erdogan ?
Uno Stato che ha resistito ai rifiuti umani dell’ISIS finanziati dagli alleati USA e dell’occidente Arabi, (dove la si diritti umani sono rispettati).
È che ora e prima tiene botta così , vuol dire che il Popolo siriano è con lui..... certo le capre, to amiche, mussulmane estremiste appoggiate dall’occidente rompono i coglioni, ma quelli se li ammazza tutti sono anche contento.
Poi cosa c’è di male a cambiare la religione?... se uno si accorge di essere in mezzo a una banda di invasati sanguinari e ha del sale in zucca, fa bene a mandarli in figasomare;
O NO??
Alberto Pento
Riflessione demenziale, incoerente e assurda motivata solo da stupido antiamericanismo, da ignoranza e da incapacità di analisi. In Siria la guerra è nata come guerra civile e non è stata importata dall'America o dall'occidente; è nata nel conflitto millenario tutto interno al nazismo maomettano tra sciiti e sunniti; in Siria il 16% è sciita filo iraniano compreso gli alawiti di Assad e oltre il 60% è sunnita filo arabo.
Mario Sandrin
Alberto, puoi fare la tua, di propaganda, senza offendere le opinioni degli altri, mi sembri troppo attivo su questo fronte, i tuoi spunti sono interessanti, ma ti scopro un po’ troppo militante .
Alberto Pento
Io dico la mia in modo chiaro e senza ambiguità. Io sto con l'uomo di buona volontà, che ama la libertà e Israele e i suoi ebrei. Non sto con i dittatori, con i nazisti maomettani con gli antisemiti. In tutto ciò sono militante. L'Arabia sunnita è un regime nazi maomettano però oggi è meno opprimente di quello iraniano e al momento non è nemica di Israele e geopoliticamente è legata agli USA e tanto mi basta: preferisco avere come amicizia gli USA che la Cina, la Corea del Nord e la Russia. Il mondo è intriso di bene e di male io cerco di ridurre la quota di male e di stare dalla parte del bene e del male minore. Si può sempre sbagliare ma tra essere con Israele o contro Israele io preferisco stare con Israele a ogni costo e Israele bombarda la Siria e le sue armi iraniane antisraeliane. I veneti indipendentisti-venezianisti che stanno con Assad, con gli iraniani, con la Russia e che sono anche generalmente contro Israele mi fanno orrore.
Mescolare la questione catalana, i conflitti etnici e politico religiosi della Nigeria, gli interessi economici degli USA e le complicate vicende siriane è del tutto insensato. Non sta agli USA risolvere la questione catalana ma ai catalani che non sono affatto in maggioranza per l'indipendenza, perché se lo fossero al 60% sarebbero già indipendendenti purtroppo la loro "maggioranza" è risicata al 50%.
Io ringrazio gli USA che ci hanno liberato dal nazismo, tenuto fuori dalla miseria e dai gulag comunisti, che con Trump difendono il mercato dall'invasione cinese, che sono un argine al nazismo maomettano mondiale e che difendono Israele e i suoi ebrei.
Mario Sandrin
Alberto Pento io invece non parlerei di amicizia, ma di terzietà, di una posizione dignitosa e autonoma dell’Europa , una equidistanza ne avremmo da guadagnare in tutti i sensi, invece di rimetterci; hanno tutti la rogna dalla CIA in giù, nell’elenco dei tuoi “buoni”
ti sei dimenticato dell’ISIS il principale alleato del fronte guerrafondaio occidentale.
Non vi è bisogno di nessuno scontro e bisogna smettere di fare da reggicoglioni agli americani.
Certo, una Europa dignitosa passa dal l’abbattimento delle burocrazie Statuali più criminali, colluse, sfuggite al controllo democratico.
Di una, sembrava ce ne fossimo liberati, mi riferisco al Regno Unito, invece con la sceneggiata pietosa, fatta in casa, quella della spia russa gasata, si è dimostrato che ce li abbiamo ancora tra i coglioni.
Il gruppo di Stati europei patologici oltre ai sudditi sopra citati sono Francia, Spagna e Italia.
Se non saltano questi mostri pericolosi saremo relegati a province di confine di un impero in disfacimento, quindi pericoloso; quello della massoneria economica/finanziaria occidentale.
Sia in Europa che in USA il Popolo è sano ma ingenuo(e massacrato dalla propaganda), esiste un fronte interno più i meno organizzato o che si sta oraganizzando contro questi pidocchi , Trump può essere considerata una timida risposta, la Scozia, la Catalunya, il blocco delle democrazia dell’Europa Centrale e del nord, i cui Popoli fanno ancora ben sperare. Credo che il male assoluto dell’Europa sia islam integralista tout court , senza distinzioni e l’invasione in atto orchestrata è voluta dai tuoi alleati in chiave destabilizzatoria, pensa alla primavera araba e il tafazzismo delle Burokràzie vendute europee (citate sopra).
Per i Popoli Europei ce ne da fare sul fronte interno senza andare dietro agli invasati della Nato).
Tra altro, se si finisse di massacrare il medio oriente anche il cancro turco si ridimensionerebbe e non saremmo costretti a limonare con un dittatore sanguinario come Erdogan, ficcandoci nel culo ipocritamente i fondamenti e i principi delle democrazie Europee sempre più a rischio anche per “noi”.
Quindi ... keep calm and carry on
Assad, perché i fascisti di CasaPound e Forza Nuova sostengono la Siria
15.04.2018
Andrea Mollica
https://www.giornalettismo.com/archives ... orza-nuova
Assad è stato sostenuto in modo esplicito da CasaPound e Forza Nuova dopo i raid di Usa, Regno Unito e Francia contro l’attacco con armi chimiche che sarebbe stato compiuto dall’esercito della Siria a Douma. L’estrema destra si è schierata a favore del dittatore di Damasco da ormai molto tempo. e non manca di rinnovare il suo appoggio esplicito ogni volta che c’è un’occasione, come capitato anche ieri.
Perchè ai fascisti di CasaPound e Forza Nuova piace Assad
CasaPound ha esposto centinaia di striscioni contro il bombardamento della Siria, mentre Forza Nuova ha organizzato un comizio di Roberto Fiore a Milano – dove partecipava a una manifestazione contro la legge 194 che consente l’aborto – in sostegno di Assad. Il dittatore siriano piace all’estrema destra da molto tempo, per diversi motivi.
LEGGI ANCHE> USA, GB E FRANCIA BOMBARDANO LA SIRIA. TRUMP: «MISSIONE COMPIUTA». PUTIN: «È UN’AGGRESSIONE»
Il primo è l’antiatlantismo: la destra radicale è contro la Nato e l’alleanza militare tra Usa e Europa che ha abbattuto i regimi dittatoriali di Mussolini e Hitler nella Seconda Guerra mondiale. Il secondo motivo è il socialismo nazionale che Bashar al-Assad prosegue, seppure con più di una contraddizione, seguendo la linea baathista del padre. L’estrema destra attuale in Italia segue la linea più sociale seguita da Mussolini, a parole, durante la Repubblica di Salò, per mascherare l’occupazione nazista della parte settentrionale del nostro Paese. La radicale contrapposizione a Israele tipica del socialismo nazionalista arabo di Assad è un altro elemento che spiega il sostegno di CasaPound e Forza Nuova ad Assad.
L’ELOGIO DI CASAPOUND AD ASSAD, ILLOGICO SECONDO AL-JAZEERA
Simone Di Stefano, il vicepresidente di CasaPound, aveva spiegato così il sostegno del suo movimento ad Assad durante un’intervista ad al-Jazeera di un paio di mesi fa. Sotto il regime di Assad, i cristiani possono celebrare il Natale apertamente e le donne non sono costrette a indossare il velo. Ci piace l’ideologia dello stato siriano, ma sosteniamo soprattutto ciò che Assad rappresenta: libertà, apertura rispetto al fondamentalismo e socialismo moderno. Al-Jazeera aveva trovato illogico l’appoggio così esplicito ad Assad, in contrapposizione alla radicale ostilità all’accoglienza dei rifugiati siriani.
ASSAD E LA LOTTA ALL’ISIS
Un altro motivo per cui Assad è così appoggiato dai movimenti neofascisti è la sua lotta ai terroristi dell’ISIS, che aiuterebbe anche l’Italia. Questa posizione è però vera solo in parte. In Siria il regime lotta senza pietà contro la ribellione sunnita sostenuta anche da formazioni come al-Nusra affiliate con al-Qaida, ma contro l’ISIS lo scontro è sempre stato limitato.
ASSAD E L’ESTREMA DESTRA EUROPEA
Il legame tra l’estrema destra europea e il regime di Damasco, senza alleati nelle cancellerie continentali, non è una novità. Germano Monti li descriveva così nel 2012: «Gli stretti legami esistenti fra il regime di Assad e l’estrema destra europea non sono un mistero per nessuno: in Francia, a lavorare per Assad troviamo Frederick Chatillon (un passato da neonazista ed attualmente braccio destro di Marine Le Pen), lo storico negazionista Robert Faurisson ed il comico Dieudonnè, passato anni fa dalla sinistra all’estrema destra. In Italia, oltre agli squadristi di Controtempo ed al quotidiano Rinascita Nazionale, gli alleati del regime di Assad sono i rossobruni del circuito di Eurasia e di Stato e Potenza, oltre ad altre sigle afferenti al network internazionale di ‘eurasiatico’, strutturato da Mosca a Lisbona, ed il cui principale ideologo è il russo Alexander Dugin, traduttore degli scritti di Julius Evola».
Un filo unisce i fascisti di CasaPound e Forza Nuova al regime di Bashar al Assad in Siria
Luciana Grosso
15/2/2018
https://it.businessinsider.com/un-filo- ... d-in-siria
A scriverlo è Al Jazeera in un lungo reportage nel quale accosta al governo siriano non solo la destra italiana (CasaPound, ma anche Forza Nuova e altri gruppi minori che orbitano nella galassia nera) ma anche le destre nere europee di Polonia, Grecia Gran Bretagna e Germania, oltre all’Alt Right americana e il Ku Klux Klan.
A unire buona parte di queste formazioni e a avvicinarle al regime siriano è l’adesione all’ESFS, il Fronte europeo di solidarietà per la Siria – una coalizione di gruppi neofascisti e di estrema destra che sostengono il governo di Assad.
A spiegare la vicinanza ad Assad della destra europea è stato Simone Di Stefano, leader di CasaPound, in un’intervista ad Al Jazeera: “Sotto il regime di Assad, i cristiani possono celebrare il Natale apertamente e le donne non sono costrette a indossare il velo. Ci piace l’ideologia dello stato siriano, ma sosteniamo soprattutto ciò che Assad rappresenta: libertà, apertura rispetto al fondamentalismo e socialismo moderno“.
Non solo, secondo Al Jazeera a piacere alla destra italiana ed europea ci sono anche, per buona parte, l’antisionismo di Assad e, soprattutto, la sua tensione antiglobalista visto che la guerra civile è partita come effetto secondario del contagio delle rivolte della Primavera Araba.
Posizioni ideologiche che non possono che rendere ‘amici’ i gruppi di destra neofascista e il governo di Assad. Si può essere o meno d’accordo ma la compatibilità ideologica è cristallina e coerente. Non fa una piega.
Quello che invece sembra non tornare ad Al Jazeera e sembra sfuggire alle regole della logica è come si concilii la solidarietà al governo siriano alla palese ostilità ai rifugiati e ai richiedenti asilo mostrata dalla destra, italiana ed europea.
La posizione di CasaPound, per cui i profughi sarebbero vicini ad Assad e perseguitati dai ribelli e dall’Isis, è incompatibile con il rifiuto di accogliere i profughi.
Delle due l’una: o i siriani in fuga sono perseguitati dall’Isis (come sostiene Di Stefano nell’intervista) e allora logica vorrebbe venissero aiutati dai loro ‘fratelli italiani’ oppure sono (come dimostrano i numeri) persone perseguitate da Assad stesso che, per non cadere nelle braccia dell’Isis, non hanno avuto altra scelta se non la fuga.
Entrambe le posizioni, secondo Al Jazeera, sono difficili da mantenere perché vanno contro la logica. E contro i numeri: secondo un sondaggio del 2015 di circa 900 rifugiati siriani in Germania, più della metà sarebbe tornata nel loro paese se Assad avesse smesso con le persecuzioni e circa il 70% ha accusato il governo di violenze, mentre il 31,5% ha puntato il dito contro l’Isis).