Siria, scomparso jet russo con 15 soldati a bordo. "Abbattuto da Damasco, ma azione irresponsabile di Israele"18 settembre 2018
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... le/4633023È scomparso dai radar lunedì, forse – dice un ufficiale dell’esercito americano citato da Cnn – abbattuto per errore dall’antiaerea di Damasco. Dell’aereo militare russo da ricognizione con 15 soldati a bordo si sono perse le tracce mentre Latakia veniva colpita da razzi che Mosca ha detto essere stati lanciati da Israele e, secondo Cnn, nel momento in cui l’artiglieria siriana tentava di fermarli.
Ma la Russia punta il dito anche contro Israele e convoca l’ambasciatore di Tel Aviv a Mosca. Perché per quanto siano stati i sistemi di difesa siriani a provocare l’incidente, il ministero della difesa denuncia “l’azione irresponsabile di Israele” come causa della tragedia aerea. Israele ha avvertito dell’attacco con gli F16 contro siti siriani con un solo minuto di anticipo, “non assicurando agli aerei russi il tempo necessario di mettersi in sicurezza” è l’accusa del Cremlino.
La sorte del personale militare a bordo è “sconosciuta”, ha aggiunto in una nota trasmessa dalle agenzie di stampa russe, e le ricerche del velivolo sono in corso. Il ministero ha spiegato che il velivolo era scomparso dai radar intorno alle 23, durante un attacco di quattro jet israeliani su infrastrutture siriane in provincia di Latakia, roccaforte del presidente Bashar Assad.
L’agenzia Ria Novosti, citando fonti di sicurezza, ha riferito che il sistema antiaereo siriano ha contrastato l’attacco con razzi. Il governo siriano non ha commentato. Un portavoce dell’esercito di Israele, quando gli è stato domandato dell’attacco con razzi e dell’aereo, ha rifiutato di commentare.
Inoltre, secondo il ministero di Mosca i razzi sono stati lanciati dalla fregata della Marina francese Auvergne, che al momento era in quell’area. Un portavoce delle forze armate di Parigi ha però negato ogni coinvolgimento nell’attacco.
ISRAELE: LA RUSSIA SI ASSUMA LE PROPRIE RESPONSABILITA' SULLA SIRIA Di Gabor H. Friedman
https://www.facebook.com/noicheamiamois ... __tn__=K-R L’incidente di pochi giorni fa nel quale la contraerea siriana ha abbattuto un aereo russo ha innalzato la tensione tra Russia e Israele. Anche se sembra chiarito che nel momento in cui l’aereo è stato abbattuto i caccia israeliani reduci da un raid su Latakia fossero già rientrati in Israele e che Siria e Iran abbiano cercato di approfittare della situazione indicando il raid israeliano come causa principale dell’incidente, ieri sera il viceministro degli esteri russo, Sergey Vershinin, ha minacciosamente affermato che «da oggi la Russia prenderà le misure necessarie per eliminare qualsiasi minaccia alla vita dei militari russi in Siria» con un velato (ma non tanto) riferimento a possibili futuri raid israeliani in territorio siriano.
Ieri una delegazione israeliana guidata dal comandante delle IAF (Israeli Air Force), Amikam Norkin, si è recata a Mosca per spiegare ai russi le dinamiche che hanno portato all’incidente. Norkin ha spiegato ai russi che il raid israeliano ha colpito un deposito di armi e di sistemi d’arma avanzati iraniani destinati a Hezbollah e che gli iraniani avevano deliberatamente stoccato nei pressi di Latakia in quando, essendoci nella zona una forte presenza russa, pensavano che Israele non avrebbe attaccato per il timore di fare vittime russe. Invece il raid israeliano è stato chirurgico e ha colpito gli obiettivi senza fare vittime russe, dopo di che i caccia israeliani sono rientrati in Israele. l’abbattimento dell’aereo russo è avvenuto dopo che i caccia israeliani erano rientrati in territorio amico. Ci sono tracciati e immagini satellitari a dimostrarlo.
Dalla ricostruzione dei fatti emerge quindi che non solo Israele è totalmente estraneo all’abbattimento dell’aereo russo, ma che i russi, proprio per la loro massiccia presenza nella zona, non potevano non essere a conoscenza del deposito di armi iraniano bombardato dalle IAF.
Questo apre un altro capitolo delle vicenda. Israele sostiene che in qualità di “garante del regime siriano” la Russia ha il dovere di vigilare su quanto avviene in Siria, compreso fare in modo che gli iraniani non usino il territorio siriano per i loro torbidi scopi. In caso contrario Israele ha il Diritto di difendersi dalla minaccia iraniana. E se a Teheran pensano di nascondersi dietro alle istallazioni russe in Siria, questo non fermerà le azioni israeliane volte a impedire che l’Iran consegni armi a Hezbollah o che si posizioni stabilmente in Siria. Su questo la delegazione israeliana è stata chiarissima.
Mano a mano che i fatti vengono chiariti tra gli esperti si fa sempre più strada l’idea che l’abbattimento dell’aereo russo sia stato studiato a tavolino da siriani e iraniani allo scopo di incolpare Israele e spingere la Russia a rompere l’accordo di coordinamento con Gerusalemme. Sin dall’inizio sia i siriani che gli iraniani hanno sostenuto che i caccia israeliani si erano “nascosti” dietro alla traccia radar dell’aero russo provocandone così l’abbattimento. Una notizia che come dimostrano i fatti si è rivelata del tutto priva di fondamento. Possibile che i sistemi radar siriani, per quanto obsoleti, non abbiano riconosciuto il codice di tracciamento radar dell’aereo russo? In pochi ci credono. Per questo, per quanto difficile da digerire per i russi, anche a Mosca tendono a smorzare i toni. Non ci sono prove che l’incidente sia stato studiato a tavolino, ma gli indizi sono davvero tanti.
Russia, Siria, Israele: incroci pericolosi sui cieli del Medio OrienteUgo Volli
https://www.progettodreyfus.com/russia-siria-israele https://www.facebook.com/ProgettoDreyfu ... 4962883523 Nei giorni scorsi, mentre gli ebrei di tutto il mondo erano concentrati sulla ricorrenza di Kippur, un grave incidente è accaduto sui cieli del Mediterraneo prospiciente la Siria. Subito dopo che l’aviazione israeliana aveva bombardato un sito vicino al porto di Latakia, dove sembra ci fosse una fabbrica di guide di precisione per i missili destinati all’uso di Hizbullah per colpire Israele, la contraerea siriana ha abbattuto un aereo russo di raccolta dati e coordinamento militare di ultima generazione, uccidendo 15 soldati russi. Immediatamente il ministero della difesa della Russia ha dato la colpa a Israele, ma poi Putin ha smorzato la polemica. L’incidente è molto grave perché rompe un equilibrio delicatissimo fra Israele e Russia, la quale è alleata dell’Iran ma vuole mantenere buoni rapporti con lo stato ebraico. Ma perché è accaduto?
Vale la pena di guardare alla dinamica dei fatti. Ci sono due versioni. La prima è quella russa, che sostiene che i jet israeliani si siano infilati nella scia del loro aereo spia per condurre il bombardamento senza rischio, approfittando della traccia radar molto più grande di quest’ultimo per non essere rilevati e usandolo come scudo contro l’antiaerea siriana. Israele inoltre avrebbe avvertito la Russia solo un minuto prima dell’azione, violando il patto di consultazione militare reciproca che è stato stabilito fra i due paesi per evitare incidenti, impedendo in pratica all’aereo spia di togliersi dal teatro di battaglia. La versione israeliana è assai diversa: l’aereo spia non sarebbe stato vicino durante l’azione e sarebbe stato colpito dagli spari indiscriminati dei siriani quando già i bombardieri erano nello spazio aereo israeliano, distante circa 400 chilometri da Latakia (un quarto d’ora di volo). Israele ha mandato il capo dell’aviazione a Mosca a esibire i documenti (probabilmente le tracce radar) che dimostrano la sua versione e lo stesso Putin ha parlato di “una catena di casualità”.
Bisogna notare che questo incidente mostra una fragilità insospettata dello schieramento militare russo in Siria. Se davvero le forze russe sono rimaste sorprese dall’azione israeliana, questo significa che il loro decantato sistema radar, che dovrebbe coprire l’intero Medio Oriente, funziona malissimo, anche perché Latakia è la loro principale base navale in Siria e avrebbe potuto essere colpita facilmente da qualunque nemico. Inoltre un aereo di guerra elettronica dell’ultima generazione, che non solo viaggiava non scortato, ma non si era accorto neanche lui del pericolo e soprattutto non era stato in grado di mettere in atto le contromisure elettroniche per evitare i razzi dell’antiaerea, che pure sono di fabbricazione russa, non i più moderni e dunque conosciuti benissimo dall’aviazione russa. Infine, è evidente che l’antiaerea siriana funziona molto male essendo incapace di distinguere amici (che pure dovrebbero essere forniti di un segnale in codice nel trasponder radar, che li identifica) dai nemici. Fra l’altro l’aereo spia è un quadrielica molto più lento dei jet israeliani, tanto più per il fatto di essere su una rotta di atterraggio. O forse i siriani (e i loro capi iraniani) non si fidano dei russi, credono, come si era detto in altre circostanze, che i russi abbiano passato i codici a Israele.
Insomma, la posizione russa risulta seriamente indebolita, al di là della perdita di una aereo e dei militari. Ma la Russia è una potenza mondiale, che può rafforzare il suo dispositivo in Medio Oriente, anche se a rischio di innescare una spirale di guerra che potrebbe coinvolgere tutta la potenza di Israele e anche gli Usa. Putin ha scelto di bloccare l’escalation anche verbale. Probabilmente è consapevole del costo dell’egemonia che ha ottenuto in Medio Oriente e del rischio di un’alleanza con paesi infidi e aggressivi come l’Iran e i suoi satelliti. Nel migliore dei casi potrebbe capire perché Israele chiede con forza che sia smantellato l’apparato militare iraniano in Siria, che mette a rischio la pace nella regione. Certamente però nella calma raggiunta dopo l’incidente ha avuto grande peso il rapporto personale di fiducia che Netanyahu ha raggiunto con Putin, la credibilità che Israele ha come potenza forte e responsabile nella regione. Sono risorse essenziali nella lunga guerra che Israele si trova a condurre contro l’aggressione iraniana.
I DENTI DEL PETTINENiram Ferretti
24 settembre 2018
https://www.facebook.com/permalink.php? ... 4575318063 "Perchè i nodi vengano al pettine bisogna che ci sia il pettine", diceva Leonardo Sciascia. Ora, non è del tutto chiaro se il pettine ci sia ancora, ma, come era prevedibile, i rapporti tra Russia e Israele fondati su pragmatismo e reciproca convenienza relativamente al teatro di guerra siriano, si stanno modificando.
Tutto è successivo all'abbattimento da parte dell'aviazione siriana di un aereo russo, con conseguente morte dei 15 membri dell'equipaggio e dura reazione russa.
Per Israele la causa dell'abbattimento sarebbe stata la risposta sproporzionata della contraerea siriana, per Mosca, Israele avrebbe agito in modo "negligentemente criminale", facendo sì che dopo il suo raid aereo in Siria, l'apparecchio russo fosse colpito.
Conclusione. Putin avrebbe deciso di fornire il regime di Assad del sistema difensivo S-300 che renderebbe a Israele molto più difficili le sue incursioni a scopo di deterrenza in Siria.
Benjamin Netanyahu ha ribadito che Israele continuerà a difendersi e a perseguire il proprio interesse principale per quanto riguarda la Siria, impedire sul suo suolo il radicamento iraniano.
La posizione di Israele è sempre stata cristallina fin dall'inizio delle sue incursioni aeree. Diversamente da Mosca, non deve tenere i piedi in più scarpe. La Russia è stata fondamentale per permettere ad Assad di contrastare le forze islamiche che volevano farlo cadere, e l'Iran ha fatto la sua parte. Solo che mentre Mosca non è interessata a espandersi regionalmente ma a mantenere e a consolidare la propria posizione, l'Iran ha ben altre mire. Insediarsi strategicamente sul confine siriano da dove costituirebbe una minaccia oggettiva per Israele.
Da Washington, il Consigliere per la Sicurezza Nazionale, John R. Bolton, ha affermato che fornire Assad del sistema S-300 sarebbe un grave errore che metterebbe ulterirmente a rischio la stabilità regionale.
Sì, il pettine non c'è ancora completamente, ma iniziano a vedersi i primi denti.