Accogliere tutta questa gente migrante/clandestina che arriva dal resto del mondo senza sapere chi sia e senza poter garantire loro un lavoro e un futuro non è un bene ma un male;
specialmente accogliere coloro che per incultura tribale africana e per ideologia politico regligiosa criminale come i nazisti maomettani possono derubarti, stuprarti, ridurti in schiavitù e ucciderti.Accogliere costoro non è da esseri uomini buoni (cristiani e umani) ma da essere uomini stupidi (irresponsabili, irragionevoli e creduloni).Non farti prendere/sorprendere acriticamente dai "buoni sentimenti dell'istinto, dell'ideologia, della carità, dell'umanità", prima pensa, rifletti, soppesa, valuta per bene i rischi, le incertezze, le conseguenze, le implicazioni, i costi;
non sempre è un bene aiutare il prossimo che appare come bisognoso di soccorso e di aiuto;
a volte credendo ingenuamente e stupidamente di fare del bene potresti in realtà farti del male e fare del male alla tua famiglia e al tuo paese, magari irrimediabilmente.
Spesso questo prossimo bisognoso è in realtà un prossimo criminale che potrebbe derubarti, ferirti, ridurti in schiavitù, ucciderti.
Amare e aiutare chi ti fa del male non è un bene ma un maleviewtopic.php?f=141&t=2542https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 7401811401La realtà oltre la demagogia e la paura05/07/2018
Deputata Pd-responsabile minori, docente universitaria
https://www.huffingtonpost.it/vanna-ior ... t-homepage Il 18 giugno il Ministro dell'Interno Matteo Salvini ha annunciato un censimento su base etnica dei rom in Italia, raccogliendo consenso in larga parte di un'opinione pubblica sempre più arrabbiata, risentita e assuefatta alla cattiva informazione. Ebbene, neanche un mese dopo questo chiaro pronunciamento di odio antizigano, il Consiglio regionale della Lombardia con una mozione ha dato mandato alla giunta di procedere al censimento di rom, sinti e caminanti presenti sul territorio.
Un atto di matrice razzista e demagogica. Come altro si potrebbe definire una rilevazione dei cittadini su base etnica? Una schedatura che evoca terribili pagine del nostro passato a partire dalla circolare dell'8 agosto del 1926 con cui il governo Mussolini ordinò l'epurazione dal territorio nazionale delle carovane di zingari oppure la schedatura dei cittadini ebrei che ottant'anni fa fu il primo passo verso l'approvazione delle leggi razziali che resteranno una vergogna indelebile per il nostro Paese.
Il censimento su base etnica dei rom viola le norma a partire dall'articolo 3 della Costituzione che stabilisce: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" ma anche una serie di norme internazionali che vietano il trattamento di dati personali che rivelino l'origine razziale o etnica, a partire dalla Convenzione europea dei diritti umani. Tra l'altro l'Italia è uno dei paesi della Ue in cui abitano meno rom, la maggior parte di essi sono di nazionalità italiana e molti di quelli che non lo sono hanno un permesso regolare.
Questo ultimo dato apre una questione più complessa e importate. Ancora una volta, come notava in un bell'articolo sul Foglio, Claudio Cerasa, prevale il divario tra la percezione e la realtà: l'opinione pubblica che deve cominciare a "saper distinguere un fatto per quello che è, e non per quello che sembra, e stanare senza pietà la demagogia vuota di chi non ha altro strumento per governare un paese se non quello della paura". Ma qual è la possibilità che hanno i cittadini di informarsi in modo non distorto? E quale la volontà della politica di veicolare dati corretti, ispirati al principio di realtà e di proporre un'etica del linguaggio che non spinga i cittadini (elettori) all'odio e al rancore anche quando non ve n'è alcuna ragione?
Le fake news sui bimbi morti soccorsi nel mare davanti alla Libia ci dicono che erano bambolotti, frutto di una messinscena buonista ordinata da Soros per creare pietà e riempire l'Italia di schiavi. E questo ripeteva un'intervista di una donna a Pontida. Come è possibile che la verità dei post e dei tweet abbia inquinato in modo così pericoloso il dibattito pubblico, mettendo in discussione principi basilari di umanità e di rispetto per l'altro?
C'è un sentimento che oggi si sta largamente diffondendo nel Paese: quello del "padroni in casa nostra" che crede di essere invaso, che odia il prossimo suo, che crede che i migranti vivano in alberghi di lusso mentre gli italiani muoiono di fame, che vorrebbe armarsi di pistole per difendere la roba sua, che vorrebbe deportare i rom il più lontano possibile, che è disposto a vedere morire gente in mare senza provare pietà, ma saziando la propria rabbia. Ma spesso quel popolo è lo stesso che vuole difendere le nostre radici cristiane e applaude un leader mentre agita il Vangelo.
Quel popolo allora dovrebbe conoscere le nostre radici della cultura occidentale. Poiché già nell'Iliade (canto XI) Omero ci raconta di Patroclo che, nell'infuriare della battaglia, salva Euripilo ferito perché "n'ebbe compassione" e dice "non lascerò te così sofferente". Buonista anche Omero? E magari si dovrebbe anche far sapere che nel Vangelo c'è la parabola del samaritano che era un uomo semplicemente normale che incontra un altro uomo ferito e malmenato e, senza tanti perché, "si prese cura di lui". Non passa oltre. Non si volta dall'altra parte. Semplicemente "lo vide". La demagogia e la disinformazione ci impediscono di vedere.
Finto ferito rapina in strada automobilistaCristina Bonfatti
2016/11/15
http://www.trc.tv/news/cronaca/2016/11/ ... omobilistaHa finto di essere rimasto ferito in un incidente per rapinare un automobilista. E’ accaduto ieri pomeriggio a Piacenza.
Ha finto di essere rimasto ferito in un incidente per rapinare un automobilista. E’ accaduto ieri pomeriggio a Piacenza. Un 42enne del posto stava guidando il suo furgone in via Bubbia quando vicino a un sottopassaggio che attraversa la tangenziale ha visto un uomo disteso a terra, incosciente e con accanto uno scooter rovesciato. L’autista piacentino ha subito pensato a un incidente ed è corso verso il ferito per prestargli aiuto e chiamare i soccorsi. Ma appena sceso dal furgone ha sentito un oggetto premuto contro la schiena, mentre una persona – che la vittima non aveva visto prima perchè probabilmente nascosta vicino alla strada – ha detto di consegnare il portafogli. Per il 42enne, che temeva di avere puntata contro una pistola, non è rimasto che ubbidire e ha gettato a terra il portafoglio con dentro 120 euro. Il falso ferito nel frattempo ha “ripreso” conoscenza, si è alzato ha preso il bottino ed è scappato assieme al complice sulle scooter, ovviamente funzionante, e senza targa. Ora sull’accaduto indagano i carabinieri.
Arrestato per rapina il truffatore che fingeva di essere stato investitoTruffava ignari automobilisti facendosi consegnare piccole somme di denaro dopo aver finto di essere stato colpito durante le manovre di parcheggio. La polizia l'ha identificato dopo l'ennesima messinscena nel posteggio del Barilla Center
21 marzo 2015
http://parma.repubblica.it/cronaca/2015 ... -110122482Arrestato per rapina il truffatore che fingeva di essere stato investito
La polizia è riuscita a incastrare il truffatore dei finti investimenti stradali, arrestato per rapina: si tratta di Emanuele Caracciolo, 45enne di origini palermitane.
Le indagini che hanno portato all'identificazione del malvivente sono scattate in seguito un fatto accaduto il 24 febbraio scorso: alle 19 una Volante è intervenuta nel parcheggio del Barilla Center perché un giovane aveva subito una rapina.
Il ragazzo ha raccontato agli agenti che poco prima, mentre stava parcheggiando, aveva sentito un tonfo: aperto lo sportello aveva visto un uomo steso a terra che lamentava dolori alla gamba dicendo di essere stato investito durante la manovra.
Pioveva a dirotto e il giovane ha fatto salire sulla sua auto il presunto ferito, che gli ha mostrato una cicatrice all'inguine dicendogli che a causa della caduta gli faceva molto male. Insospettito dalla messinscena, il ragazzo ha chiesto all'uomo di uscire dall'auto e per tutta risposta si è visto mostrare un paio di occhiali rotti con la richiesta di cinquanta euro per la riparazione. L'automobilista, sempre più convinto di essere vittima di una truffa, gli ha di nuovo intimato di scendere dall'auto e per tutta risposta lo sconosciuto ha estratto dalla tasca un coltello e gliel'ha puntato contro.
Prima gli ha chiesto dei soldi, ma vedendo che il giovane nel portafogli aveva solo 20 euro, gli ha intimato di andare al bancomat a prelevarne altri. La vittima gli ha fatto notare di non avere carte da usare nel bancomat e a quel punto il rapinatore è sceso dall'auto e si è allontanato sotto la pioggia.
Denunciato l'accaduto, gli investigatori dell'Antirapina hanno subito pensato a un noto pluripregiudicato, tossicodipendente e nullafacente che, da alcuni mesi
per racimolare soldi è solito buttarsi contro le auto in manovra nei parcheggi inscenando poi finti investimenti e inducendo gli ignari automobilisti a liquidare piccole somme di denaro per evitare l'intervento della polizia municipale.
La vittima ha riconosciuto il volto del sospettato e il gip Maria Cristina Sarli, su richiesta del pm Andrea Bianchi, ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'indagato, che ora si trova in via Burla.
Motociclisti derubano il camionista che si ferma a soccorrerli.Fingono l’incidente, scatta la rapina
L'Aquila
di PIETRO GUIDA 27 ottobre 2009
http://www.ilcentro.it/l-aquila/fingono ... -1.1389801CARSOLI. Simulano un incidente stradale e rapinano un camionista. Il colpo, lungo la Tiburtina, è stato messo a segno da due motociclisti che sono riusciti ad accaparrarsi un bottino di circa mille euro. L’autotrasportatore è sceso per soccorrere i due, credendoli feriti, ma si è ritrovato di fronte a banditi armati. IL TRANELLO.
La rapina è avvenuta a pochi chilometri da Carsoli, all’altezza del bivio per la frazione di Tufo. I motociclisti hanno sorpassato il camion, in servizio per un’azienda di profilati del nucleo industriale di Avezzano, e qualche chilometro più avanti hanno preparato il tranello. Hanno quindi messo in scena l’incidente posizionando a terra la moto di grossa cilindrata. Uno dei due si è accasciato e l’altro ha finto di essere ferito. Il camionista, A.G.
, 32 anni, di Luco dei Marsi, quando è arrivato sul posto, dopo aver accostato il mezzo, è sceso per prestare soccorso ai due, credendoli feriti.
L’AGGUATO. A quel punto è stato aggredito. I motociclisti, armati, si sono fatti consegnare il portafogli con 700 euro e il telefono cellulare. Tutto è avvenuto nel giro di pochi secondi. L’autotrasportatore ha dovuto attendere l’arrivo di un automobilista per lanciare l’allarme.
UN PIANO STUDIATO. Il colpo è stato studiato nei particolari. Secondo quando accertato dagli investigatori, i rapinatori hanno ispezionato il tratto di strada compreso tra Carsoli e Tagliacozzo e scelto un punto e un orario (erano circa le 15) in cui la Tiburtina è poco trafficata. I due rapinatori forse hanno pensato che il camionista avesse appena consegnato un carico e fosse in possesso del denaro. Coì non era ma a quel punto si sono accontentati del portafogli e del telefono, per un totale di circa mille euro.
DUBBI SULL’ARMA. Sull’arma utilizzata per la rapina ci sono ancora punti oscuri. L’autotrasportatore ha infatti raccontato di non aver visto la pistola. E’ alquanto improbabile, però, che due banditi mettano in atto una rapina in strada senza un’arma. Su questo punto, infatti, i carabinieri stanno cercando di fare chiarezza e di ottenere maggiori indizi.
LE INDAGINI. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Tagliacozzo. Sono stati istituiti posti di blocco nella zona e una vasta area è stata circoscritta.
Dei motociclisti, però, nessuna traccia. Con ogni probabilità hanno imboccato l’autostrada, visto che il casello è a pochi chilometri dal luogo dove è avvenuta la rapina. Il camionista, inoltre, non è stato in grado di vedere la targa della moto.
CRESCE L’ALLARME. Nella Marsica, nelle ultime settimane è cresciuto l’allarme criminalità. Sono state otto in meno di un mese le rapine avvenute sul territorio. I controlli da parte delle forze dell’ordine sono stati intensificati, soprattutto nelle ore notturne, ma gli episodi sembrano non arrestarsi. L’ultimo che ha visto agire due motociclisti stato quello ai danni di un benzinaio sulla superstrada del Liri.
Mamma e figlia aggredite e derubate Consoli: "Fatto grave da accertare"2017/10/26
http://catania.livesicilia.it/2017/10/2 ... ate_436806CATANIA - Un altro presunto episodio di violenza. Una storia atroce quella raccontata questa mattina sulle colonne de La Sicilia, che ha creato molta indignazione nell'opinione pubblica catanese.
Secondo la ricostruzione del quotidiano regionale che ha raccolto la testimonianza di un ex vigile urbano una donna e una figlia di sei anni sarebbero state rapinate e violentemente aggredite. I fatti sarebbero accaduti qualche giorno fa, intorno alle 18,30 del pomeriggio. La donna - secondo la ricostruzione - stava percorrendo una delle strade del rione Pigno dopo aver fatto shopping al centro commerciale Le Porte di Catania. All'improvviso si sarebbe abbattuta in un falso incidente. Uno scooter Liberty 150 sull'asfalto e accanto due ragazzi che si sarebbero finti feriti. La giovane mamma si sarebbe fermata per prestare soccorso ma i due giovanotti si sarebbero scaraventati su di lei strappandole anche i vestiti. A questo dopo aver schiaffeggiato la figlia di 6 anni le avrebbero derubate di 70 euro e delle colannina che la piccola portava al collo. Qualche minuto dopo attirato dalle urla delle vittima sarebbe arrivato l'ex poliziotto della Municipale che avrebbe chiamato i familiarie le avrebbe aiutate. La donna che abiterebbe nella zona non avrebbe voluto denunciare la rapina, sempre secondo il racconto dell'ex vigile urbano, perché spaventata da possibili ripercussioni.
Sia la polizia municipale che la Questura di Catania, contattati da LiveSicilia, non sanno fornire indicazioni utili sui fatti raccontati questa mattina su La Sicilia. Si sta procedendo ad effettuare le dovute verifiche. Quello che lascia un po' l'amaro in bocca è che i fatti non siano stati denunciati, soprattutto visto il coinvolgimento di un ex agente della polizia municipale. Quindi un uomo delle istituzioni. Per questo motivo, ancora una volta, dalla Questura tengono ad evidenziare l'importanza della denuncia dei cittadini, sia come vittime che come testimoni di un reato.
Anche il vice sindaco Marco Consoli esorta i cittadini a denunciare ed evidenzia che al momento non ci sono riscontri alla notizia. "Bisogna verificare la fondatezza di quanto riportato sul giornale - dice Consoli. L'episodio se accertato resta grave e mi fa rinnovare l'appello ai cittadini: denunciare sempre per non rischiare di essere involontariamente complici di questi fatti inqualificabili", dichiara.
La denuncia del sindaco: “Preso a calci e pugni in strada da due finti feriti”antonio e. piedimonte
2015/06/09
http://www.lastampa.it/2015/06/09/itali ... agina.htmlHa fatto il giro del web la foto di Edgardo Tiveron, sindaco di Corneliano d’Alba - 2000 abitanti in provincia di Cuneo a una decina di chilometri dalla capitale delle Langhe-, selvaggiamente picchiato per un cellulare e 50 euro. Il risultato: fratture al setto nasale, a uno zigomo, a una costola e una lussazione alla scapola.
Aggressione misteriosa
È successo sabato sera, mentre il primo cittadino, 54 anni, carabiniere in pensione, rientrava a casa da Torino dove aveva visto in tv la finale di Champions League. «Ero in auto e con me c’era anche un autostoppista a cui avevo dato un passaggio poco prima. All’altezza di La Loggia, ancora nel Torinese - racconta il sindaco -, abbiamo visto un uomo a terra e un altro che chiedeva aiuto. Neanche il tempo di scendere, che il finto ferito si è alzato. Ci hanno spinti a forza di nuovo nell’abitacolo e ci hanno portati in una stradina secondaria isolata, dove ci hanno buttati a terra e presi a calci e pugni, prima di portarci via quel poco che avevamo con noi, qualche decina di euro nel portafogli e i cellulari».
Secondo il racconto del sindaco, ancora sotto choc, dopo minuti sembrati ore, e dopo essere stati minacciati di non raccontare quanto accaduto, l’aggressione è improvvisamente finita e i due si sono dileguati a piedi nella notte. Le vittime, ferite, senza chiavi dell’auto prese dagli aggressori e senza telefoni, si sono messe a gridare in cerca di aiuto. A prestare i primi soccorsi un carabiniere non in servizio che passava con l’auto.
La rabbia su Facebook
«Una assurda bestialità, una violenza inaudita e gratuita – ha scritto Tiveron sfogandosi su Facebook e postando una foto che lo ritraeva in ospedale con il volto tumefatto, dopo le prime medicazioni (alcune ore dopo la foto è stata tolta dal social network) -. Sembravano stranieri, con accento dell’Est. Più gli ripetevo di non farci del male, che gli avrei dato ogni cosa, anche l’auto, e più colpivano». Il suo messaggio carico di rabbia e di accuse, e decisamente poco «istituzionale» sia nei toni sia nel contenuto, è stato condiviso centinaia di volte, tra parole di indignazione per l’accaduto e di solidarietà.
Le indagini
Ieri mattina, il sindaco della piccola comunità del Roero si è presentato in caserma a Moncalieri per sporgere denuncia e fornire particolari utili, dando il via alle indagini che cercheranno di fare luce sui punti ancora oscuri della vicenda e di risalire all’identità degli aggressori. Le due vittime hanno riportato fratture e abrasioni, ma sono state entrambe dimesse.
I falsi buoni che fanno del male - I falsi salvatori del mondoviewtopic.php?f=141&t=2574 https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 0904548886 Non portarti la morte in casa, non hai colpe né responsabilitàviewtopic.php?f=194&t=2624 Non deprediamo e non uccidiamo la nostra gente con l'irresponsabile accoglienza indiscriminata e scriteriata a spese delle scarse risorse pubbliche, dei nostri figli e nipoti e dei nostri compaesani e concittadiniviewtopic.php?f=196&t=2605 Pensa prima alla tua gente e al tuo paese che ne hanno bisogno, invece che agli africani e all'Africaviewtopic.php?f=205&t=2681