I falsi buoni che fanno del male - falsi salvatori del mondo

Re: I falsi buoni che fanno del male

Messaggioda Berto » ven apr 14, 2017 7:44 am

La Svizzera è un paese serio che condanna i falsi buoni irresponsabili e ladri; non è un diritto umano entrare in casa, nella città o nel paese degli altri in modo fraudolento e illegale; violare il domicilio e la proprietà sono crimini e non diritti.

Aiutava i migranti a entrare in Svizzera, deputata condannata. "Ignorata del tutto l'attenuante umanitaria"
"Impossibile non agire davanti a tanta disumanità". Lisa Bosia Mirra del Gran consiglio del Canton Ticino è stata anche premiata per il suo impegno. Avrebbe aiutato 9 persone. "Questa è una battaglia di tutti, quello che succede ai confini viola ogni principio sui diritti dell'uomo"
13 aprile 2017

http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... -162885784

Basta scorrere il suo diario per capire che la battaglia per i diritti dei migranti è la sua vita. Nell'ultimo post che pubblica su Facebook 'alza addirittura la voce'. "Sono stata zitta a lungo ma adesso sono pronta a raccontare a chiunque abbia la voglia e il tempo di ascoltare quello che ho visto a Como - scrive - delle ferite ancora aperte, delle donne stuprate, dei minori respinti. Di come quel parco antistante la stazione si sia trasformato nella dimostrazione più evidente della fine di qualunque umanità". È per questo che "era impossibile fare diversamente da come ho agito".

Migranti, condannata deputata svizzera: "Sconcertata, è una battaglia per i diritti di tutti"

Lisa Bosia Mirra - deputata svizzera del Gran consiglio del Canton Ticino, tra l'altro premiata insieme a un sacerdote per quanto fatto per i migranti diretti verso il nord Europa - è stata condannata perché colpevole di "ripetuta incitazione all'entrata, alla partenza e al soggiorno illegale". Nei suoi confronti è stato emanato un decreto d'accusa (in sostanza un decreto penale di condanna) per violazione della Legge federale sugli stranieri. Alla consigliera è stata inflitta una condanna alla pena pecuniaria di 80 franchi al giorno e l'esecuzione è stata sospesa condizionalmente per un periodo di prova di due anni. Stando alle accuse, nel settembre scorso, Lia Bosia Mirra era stata fermata dalle Guardie di confine "per aver collaborato all'entrata illegale in Svizzera di cittadini stranieri sprovvisti dei documenti necessari di legittimazione".


Migrare e non migrare, accogliere e non accogliere, diritti e doveri
viewtopic.php?f=194&t=2498
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Re: I falsi buoni che fanno del male

Messaggioda Berto » ven apr 21, 2017 7:37 pm

Nomi, finanziatori e intrighi. Ecco tutti i segreti delle navi Ong
Da Soros al tifoso di Hillary Clinton, ecco dove prendono i soldi e come li spendono le Ong che portano migranti in Italia
Giuseppe De Lorenzo - Ven, 21/04/2017

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 88158.html

Le Ong di nuovo nell'occhio del ciclone. Dopo le accuse di Frontex, le indagini di tre procure e il sospetto di "affari sporchi", ieri anche Matteo Renzi ha accusato le organizzazioni umanitarie di "non rispettare le regole".

È vero? Chissà. Di certo ci sono molti lati oscuri su cui è doveroso fare un po' di luce.

Medici Senza Frontiere

Partiamo dalle associazioni più grandi. In cima alla lista va messa ovviamente Medici Senza Frontiere, che nel 2016 poteva contare su tre navi: la Dignity I, la Bourbon Argos e Aquarius. Oggi è rimasta attiva solo la Aquarius, a cui però è stato affiancato il nuovo acquisto "Prudence", un'imbarcazione commerciale da 75 metri e 1000 posti a bordo. Un gigante del salvataggio.

Niente da ridire sulle attività che Msf porta avanti nel mondo. Anzi. Fa però sorridere il fatto che tra i suoi fondatori compaia Bernard Kouchner, medico francese che ha visto più palazzi della politica che sale operatorie. Nel 2007 infatti è stato nominato ministro degli Affari Esteri da Nicolas Sarkozy, ovvero di quel governo che ha bombardato Muhammad Gheddafi e trasformato la Libia nel porto senza regole da cui oggi partono i barconi carichi di immigrati.

E così, in qualche modo, persone collegate a Msf sono al tempo stesso causa e palliativo della crisi migratoria. Oggi l'associazione per salvare stranieri dalle bagnarole sostiene spese ingenti, ma i fondi non sembrano essere un problema. Nel 2016 ha raccolto 38 milioni di euro grazie al contributo di 319.496 donatori, 9,7 milioni di euro dal 5x1000 (di cui 1,5 andati per la nave Bourbon Argos) e 3,3 milioni da aziende e fondazioni. Tra queste chi appare? La Open Society Foundation di George Soros, il magnate ungherese col vizio del buonismo. Peraltro, la Open Society e Msf sono soliti scambiarsi collaboratori come se facessero le cose in famiglia. Un esempio? Marine Buissonnière, per 12 anni dipendente Msf, poi direttrice del programma per la Sanità pubblica di Soros e ora di nuovo consulente per le migrazioni della Ong.


Save The Children

Guarda caso, Soros ha finanziato (anche se per altre iniziative) pure un’altra organizzazione attivissima nel recupero clandestini: Save The Children. La nota associazione internazionale ha nel suo parco navi la Vos Hestia, un’imbarcazione da 62metri, che batte bandiera italiana e si avvale di due gommoni di salvataggio. I soldi? No problem: nel 2015 a bilancio sono segnati 80,4 milioni di euro di incassi.


Proactiva Open Arms

Un anno fa a gestire il famoso peschereccio Golfo Azzurro, “beccato” dai radar a raccogliere stranieri vicino alle coste libiche, ci pensava l’olandese Life Boat Refugee Foundation. Da inizio 2017 la fondazione non organizza più salvataggi in mare, ma la Golfo Azzurro continua la sua opera al servizio della Ong spagnola Proactiva Open Arms, che una volta usava il vascello di lusso Astral. Per le due navi, gli spagnoli spendono 1,4 milioni di euro, di cui il 95% usati per le azioni di salvataggio (700mila euro al largo della Libia e 700mila euro a Lesbo) e il restante 5% in strutture, comunicazione e via dicendo. L’incasso però è più alto, con una raccolta fondi che supera i 2,1 milioni di euro. Secondo il direttore Oscar Camps, la Golfo Azzurro può ospitare 400 persone a bordo e un giorno di navigazione costa "solo" 5mila euro.


SOS Mediterranée

Spende invece almeno il doppio la Ong italo-franco-tedesca Sos Mediterranée, fondata dall’ex ammiraglio Klaus Vogel. Per sostenere 24 ore di mare, alla Acquarius servono circa 11mila euro. E se desiderate fare una donazione sappiate che con 30 euro si riesce a mettere in mare per un’oretta solo la lancia di salvataggio.


Sea Watch Foundation

Il mistero dei costi si infittisce osservando le attività della Sea Watch Foundation. Nel 2014 Harald Höppner investe con un socio 60.000€ nell’acquisto di un vecchio peschereccio olandese. Oggi vanta attrezzature di tutto rispetto: oltre alle due unità navali (una battente bandiera olandese e l’altra neozelandese), a breve dovrebbe essere operativo il “Sea Watch Air”, un aereo col compito di pattugliare dall'alto il Mediterraneo. Da dove vengono i soldi? Non è dato sapere.


Life Boat

Sia Sea Watch che la sorella Life Boat condividono una curiosità interessante. Tra i loro partner spicca la Fc St. Pauli, una società sportiva di Amburgo più famosa per sposare cause buoniste che per meriti calcistici. Per dirne una, è stata la prima squadra a vietare l’ingresso allo stadio ai tifosi di destra. Altro che accoglienza. La base operativa sarebbe a Malta, ma l’equipaggio della Minden sembra preferire i porti italiani per “scaricare” i migranti. Solitamente effettuano missioni da 10 giorni per 24 ore di navigazione e il costo giornaliero del carburante ruota attorno ai 25 euro. Sulla piattaforma betterplace.org sono riusciti a raccogliere 6mila euro per radar e comunicazioni satellitari, 7.500 euro per comprare un gommone di salvataggio e 12 mila euro per il combustibile. Troppi pochi per gestire così tante missioni. Gli altri da dove arrivano? Lecito chiederselo, visto che a breve dovrà comprare una barca tutta sua e per ora i generosi sostenitori hanno versato solo 1.800 euro.


Sea-Eye e Jugend Rettet

All’appello delle cinque Ong tedesche mancano la Sea-Eye e la Jugend Rettet. La prima è stata fondata nel 2015 da Michael Buschheuer, conta circa 200 volontari e sul sito è scritto che gli bastano 1.000 euro per pagare un’intera giornata alla ricerca di clandestini. La seconda invece è formata da un gruppo di ragazzi che per 100mila euro ha comprato il peschereccio Iuventa. Ogni missione in mare costa circa 40 mila euro al mese e viene finanziata con donazioni private. La loro raccolta fondi funziona molto bene, visto che da ottobre 2016 ad oggi hanno racimolato 166.232 euro.


Moas

Il caso più curioso è però quello della Migrant Offshore Aid Station, associazione maltese con due imbarcazioni (Phoenix e Topaz responder), diversi gommoni Rhib e alcuni droni. Moas è stata fondata nel 2013 da due imprenditori italo-americani, Christopher e Regina Catambrone, diventati milionari grazie alla Tanghere Group, agenzia assicurativa specializzata in “assistenza nelle emergenze e servizi di intelligence”. Tra i vari (e ricchi) partner, ha ricevuto 500mila euro da Avaaz.org, cioè la comunità riconducibile a Moveon.org, che a sua volta fa capo all'onnipresente George Soros. Non è tutto. Perché Christopher è stato tra i finanziatori (416mila dollari) di Hillary Clinton durante l’ultima deludente campagna elettorale e negli anni si è contornato di personaggi a dir poco particolari. Nel circolo di amici appare tal Robert Young Pelton, proprietario di un’azienda (Dpx) che produce coltelli da guerra. Esatto: armi bianche già testate in zone di conflitto come Afghanistam Somalia, Iraq e Birmania. Non basta? Una seggiola del Consiglio di Moas è riservata a Ian Ruggier, ex ufficiale maltese famoso per aver represso con la violenza le proteste dei migranti ospitati sull’isola. Strano, no? Professano accoglienza e poi usano il pugno duro. Oltre ad avere alcuni lati oscuri, pare che lo Ong pecchino anche di coerenza.


Gommoni scortati fino alle navi umanitarie”. La nuova tecnica dei trafficanti di migranti
E il ministro Minniti: le nostre motovedette alla Libia per monitorare le irregolarità
24/04/2017
fabio albanese, grazia longo

http://www.lastampa.it/2017/04/24/itali ... agina.html

Non solo l’inchiesta di tre procure - Catania, Palermo e Cagliari - ma anche l’attenzione vigile del Viminale. Sull’ipotesi di contatti diretti tra scafisti e alcune Organizzazioni non governative (Ong), il ministro dell’Interno Marco Minniti viene costantemente aggiornato dai magistrati. All’origine della preoccupazione del governo sul reale compito di alcune organizzazioni non governative c’è il sospetto che la rotta verso le nostre coste non sia casuale. In teoria sarebbero più comode, come meta, le coste di Malta e della Tunisia. Destinazioni più facili da raggiungere, che vengono invece snobbate da Ong straniere. E poiché oltre all’emergenza del traffico di esseri umani c’è sempre l’insidia dell’allarme terrorismo islamico, all’attività delle procure si aggiunge quella più sotterranea ma ugualmente capillare dell’Intelligence.

La posta in gioco è troppo alta, contro il rischio di connessioni tra network criminali e alcune Ong si deve intervenire anche a livello preventivo. Preziosa, a tal fine, l’attività delle 10 motovedette che l’Italia consegnerà alla guardia costiera libica. «Le prime due sono state assegnate venerdì scorso - ricorda il ministro Minniti - entro maggio saranno tutte operative e potranno monitorare non solo gli imbarchi degli immigrati ma anche il ruolo svolto dalle Ong».

Intanto la fotografia del fenomeno registra un’inversione di tendenza. «È cambiato tutto in questi ultimi anni, non ci sono più scafisti delle organizzazioni criminali ad accompagnare i migranti, su imbarcazioni sempre più piccole, affollate e insicure, ma li guidano ugualmente a distanza e li indirizzano verso le navi al largo della Libia», racconta un investigatore che da anni si occupa di sbarchi in una zona della Sicilia, il Ragusano, dove negli ultimi quattro anni sono arrivati decine di migliaia di migranti (3020 solo da gennaio a ora) e dove la Squadra mobile di Ragusa ha arrestato centinaia di scafisti, 200 nel 2016 e già 32, quattro dei quali minorenni, in questo scorcio di 2017.

Non può rivelarsi ma il suo racconto è preciso e dettagliato: «Abbiamo documentazione fotografica dell’ultima tecnica adottata dai trafficanti - spiega -. I migranti vengono ammassati su gommoni che possono galleggiare solo poche miglia o su barchini e li scortano con le moto d’acqua fino a quando non si vede all’orizzonte un’imbarcazione delle Ong o una ufficiale. Dopo di che, invertono la loro rotta e tornano in Libia. Sui gommoni, il timone è stato invece affidato a uno o due migranti; qualche volta sono costretti, spesso però sono loro stessi a proporsi ai trafficanti perchè così si pagano il loro viaggio. I più coraggiosi e sfrontati sono i nigeriani ma ultimamente perfino migranti del Bangladesh, che sono miti e non aprono mai bocca, sono disposti a trasformarsi in scafisti». L’investigatore aggiunge che «per salvare quella gente bisogna stare per forza ai limiti delle acque territoriali». Tesi sostenuta dalle stesse Ong che respingono sdegnate i sospetti che possano avere contatti diretti con i trafficanti libici.


Migranti, le Ong reagiscono indignate. Cei: «Accuse ipocrite e vergognose»
24 aprile 2017

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... m=facebook

Le Organizzazioni non governative reagiscono con indignazione alle accuse del vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, sul ruolo di alcune ong attive nel salvataggio dei migranti nel mar Mediterraneo. Dopo la difesa di ieri dell’ex premier Matteo Renzi, oggi sono scesi in campo anche il ministro della Giustizia, Andrea Orlando e la Cei. In serata, dopo che dal blog di Grillo si torna a chiedere «tutta la verità sul ruolo delle Ong», Di Maio controreplica: «Chi reagisce chiudendosi a riccio o minacciando evidentemente ha qualcosa da nascondere».

Cei: accuse ipocrite e vergognose
«Fermo restando che queste accuse debbano trovare dei riscontri che finora non ci sono stati. Credo che queste accuse abbiano dietro una visione ipocrita e vergognosa di chi non vuole salvare in mare persone in fuga e di chi non vuole fare canali umanitari attraverso i quali le persone potrebbero arrivare in sicurezza, combattendo così ciò che va combattuto realmente: il traffico di esseri umani che finanzia il terrorismo». Lo ha detto il direttore di Migrantes (Cei), mons. Giancarlo Perego, a Tv2000, sulle polemiche relative alle Ong.

“Polemica strumentale che nasconde le vere responsabilità di istituzioni e politiche, che hanno creato questa crisi umanitaria lasciando il mare come unica alternativa e hanno fallito nell’affrontarla e nel fermare il massacro”

Migranti, Di Maio: «Le Ong hanno trasportato criminali». Amnesty contrattacca: «Salviamo vite»

Msf: indignati, reagiremo
L’organizzazione medico-umanitaria Medici senza frontiere si è detta «indignata per i cinici attacchi al lavoro delle ong in mare da parte di alcuni esponenti della politica, che hanno visto nelle ultime ore un crescendo di veleni e false accuse» e ha annunciato che «valuterà in quali sedi intervenire a tutela della propria azione, immagine e credibilità». Per Msf si tratta di una « polemica strumentale che nasconde le vere responsabilità di istituzioni e politiche, che hanno creato questa crisi umanitaria lasciando il mare come unica alternativa e hanno fallito nell'affrontarla e nel fermare il massacro». E ribadisce che se ci fossero canali legali e sicuri per raggiungere l'Europa le persone in fuga non prenderebbero il mare e si ridurrebbe drasticamente il business dei trafficanti e che se ci fosse un sistema europeo di aiuti e soccorsi in mare non ci sarebbe bisogno delle ong».

I soccorsi sono coordinati dalla Guardia costiera italiana
Msf ha anche ribadito che i soccorsi avvengono sotto il coordinamento e le indicazioni della Guardia Costiera italiana e che le ong non ricevono telefonate dirette dai trafficanti. Ha spiegato che le ong lavorano in acque internazionali e solo in pochi casi eccezionali, in presenza di naufragi imminenti e sotto autorizzazione delle autorità competenti, sono entrate in acque libiche. La Ong ha anche ricordato che il lavoro di Msf in mare è sostenuto esclusivamente da fondi privati, ma anche che non ci sono prove che i soccorsi siano un fattore di attrazione. Per Msf le persone disperate, torturate, afflitte da guerre, persecuzioni e povertà continueranno a partire. E fino a quando non verranno garantiti canali legali e sicuri per arrivare in Europa i migranti continueranno a rischiare e perdere la propria vita nel Mediterraneo. Medici senza Frontiere esporrà il proprio punto di vista alle istituzioni il 2 maggio, nel corso di un’audizione alla Commissione Difesa del Senato.

Save The children: la nostra missione è salvare i bambini
Indignata anche la reazione di Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia: «Le operazioni della nostra nave avvengono sotto il coordinamento della Guardia Costiera italiana e respingiamo con forza ogni accusa della più minima connessione con i trafficanti. La 'Vos Hestia' opera solo in acque internazionali e non è mai entrata in acque libiche». Neri ha anche ricordato che la missione di Save the Children «è quella di salvare i bambini e non possiamo rimanere a guardare mentre affogano». Ha ringraziato il premier Paolo Gentiloni che ha invitato a «non criminalizzare in maniera generalizzata Ong che da molti anni aiutano la gente a sopravvivere in tutte le parti del mondo». Quanto ai finanziamenti, ha precisato Neri, «c’è tanta gente, dall’Italia all’America a Hong Kong che non sopporta di vedere affogare le persone. Si rende conto delle problematiche dell'accoglienza in Europa ma anche del dramma di queste centinaia di migliaia di persone chiuse tra due inferni, quello del Sahara e quello della Libia, e dà il suo contributo con donazioni alla nostra causa».


Alberto Pento
Questi "salvatori" a nostre spese sono dei criminali, dei prodighi con le nostre risorse e perciò dei malversatori e dei ladri che danneggiano i cittadini italiani ed europei. Che riportino in Libia quelli che raccolgono in mare. È un orrendo mestiere quello di "salvare" a danno di altri. Questi trafficanti delle ong vanno fermati e arrestati e le loro navi sequestrate.


Non deprediamo e non uccidiamo la nostra gente con l'irresponsabile accoglienza indiscriminata e scriteriata a spese delle scarse risorse pubbliche, dei nostri figli e nipoti e dei nostri compaesani e concittadini
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Re: I falsi buoni che fanno del male

Messaggioda Berto » lun apr 24, 2017 9:04 am

Accoglienza o ospitalità imposta o forzata è un crimine contro l'umanità
viewtopic.php?f=196&t=2420

Se accogliete indiscriminatamente islamici e africani come vorrebbero le caste irresponsabili e parassitarie, criminali e demenziali, vi farete irreparabilmente del male con le vostre mani e lo farete alle vostre famiglie, ai vostri figli, alla vostra gente.


Diritti Umani Universali che non esistono
viewtopic.php?f=25&t=2584

La demenza irresponsabile di Bergoglio
viewtopic.php?f=132&t=2591
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Re: I falsi buoni che fanno del male

Messaggioda Berto » dom mag 14, 2017 8:08 am

Il messaggio dal Cairo - Papa Francesco: "Meglio non essere credenti, che essere cristiani ipocriti"
29 Aprile 2017

http://www.liberoquotidiano.it/news/sfo ... criti.html

L'occasione era ghiotta, vista l'attenzione mediatica dedicata al suo viaggio in Egitto. E il Papa non se l'è lasciata scappare, per una delle sue uscite destinate a fare i titoloni dei giornali e ad animare il dibattito sulla fede. Ai suoi saluti in arabo, replicai ieri alla moschea di Al-Azhar, siamo ormai abituati. Oggi, però, Papa Francesco parlava di cristiani e non di islam, quando ha pronunciato una delle frasi più forti del suo Pontificato: "Meglio essere non credenti, piuttosto che cristiani ipocriti". Cioè, meglio non credere proprio, piuttosto che definirsi credenti e poi dire o tenere comportamenti che non sono consoni al messaggio di Cristo. Una cosa gli va riconosciuta: banale, Bergoglio, mai.
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Re: I falsi buoni che fanno del male

Messaggioda Berto » dom mag 14, 2017 8:18 am

L'intervista alla 17enne aggredita in stazione: "Voleva ammazzarmi ma mi sono difesa"
Parla la studentessa diciassettenne picchiata in stazione da un iracheno. «Mi ha tappato la bocca e preso per i capelli costringendomi a salire sul treno»
di Gianpaolo Sarti
2017/05/12

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cro ... 1.15325411

Diventa un caso politico nazionale la frase usata da Debora Serracchiani per commentare la vicenda. "La violenza sessuale è un atto odioso e schifoso sempre ma risulta socialmente e moralmente ancor più inaccettabile quando è compiuto da chi chiede e ottiene accoglienza nel nostro Paese".

TRIESTE. La voce trema. Le pupille si muovono veloci, come se cercasse di mettere in fila, uno a uno, quei fotogrammi di terrore. Lei, appena diciassettenne, tra le mani di un uomo che le tappa la bocca afferrandola per i capelli. Che la picchia, che vuole stuprarla nel vagone di un treno fermo. «Mi colpiva alla testa con un pezzo di ferro, voleva ammazzarmi», racconta.

L’aggressore è un iracheno di ventisei anni, Mekail Govand, già arrestato dalla polizia. Ieri è stato sentito dal giudice per le indagini preliminari Giorgio Nicoli. È difeso dall’avvocato Cesare Stradaioli. Dentro di sé la minorenne ha lo choc di quegli interminabili attimi e la paura di ciò che pensano i compagni di scuola. «Non mi ha violentata», protesta lei con rabbia, come a proteggersi dal giudizio altrui. In realtà, sul piano giuridico, pure un tentativo di stupro, sebbene non consumato, si configura a tutti gli effetti come una violenza sessuale.

"Stupro più odioso se commesso da chi chiede accoglienza". Polemica sulla frase di Serracchiani
Roberto Saviano definisce "leghista" la presidente del Friuli Venezia Giulia dopo il suo commento sul tentato stupro di martedì, a Trieste. Si schierano contro di lei anche molti deputati Pd, Ics e Articolo 1 - Mdp. La replica della governatrice affidata a un post su Facebook: "Ho detto una cosa di buonsenso, anche se scomoda"

La giovane ha ferite sul viso, coperto dal fondotinta, schiena, gambe e braccia. «Guardi qua...», dice scoprendo la pelle. È un morso. La testimonianza, prima che la ragazza sia interrotta da un poliziotto che la riporta in Questura, non riesce però a dissipare tutti gli interrogativi. In che modo è stata costretta a montare sulla carrozza? E per quanto tempo è rimasta con il suo aggressore?

Occorre scomporre l’intero quadro con ordine. È martedì. La giovane arriva in centro con un’autocorriera dopo una giornata trascorsa con la scuola fuori Trieste. In piazza Oberdan, e non in piazza Libertà come si leggeva mercoledì dal primo comunicato ufficiale in cui la polizia riferiva dell’arresto dell’iracheno. È pomeriggio inoltrato, ma il ricordo della studentessa, in fatto di orari, non riesce ad essere preciso. «Credo le sei, le sei e mezza... o le sette e mezza».





"Stupro più odioso se commesso da profugo", bufera su Debora Serracchiani
12 maggio 2017

http://www.repubblica.it/politica/2017/ ... -165264189

Social in rivolta e presa di distanza dai consiglieri pd di Milano dopo il commento del governatore del Friuli Venezia Giulia ad un episodio di cronaca. Saviano: "Salvini la candidi con la Lega nord". Ma lei si difende: "Non sono razzista, ho detto una cosa evidente agli italiani"

ROMA - A distanza di due giorni continuano a suscitare indignazione le parole usate dal presidente della regione Friuli Venezia Giulia per commentare il tentativo di stupro subito martedì scorso da una giovane di Trieste. "La violenza sessuale è un atto odioso e schifoso sempre - aveva sostenuto la governatrice del Pd - ma risulta socialmente e moralmente ancor più inaccettabile quando è compiuto da chi chiede e ottiene accoglienza nel nostro Paese". Serracchiani poi aggiungeva: "In casi come questi riesco a capire il senso di rigetto che si può provare verso individui che commettono crimini così sordidi. Sono convinta che l'obbligo dell'accoglienza umanitaria non possa essere disgiunto da un altrettanto obbligatorio senso di giustizia, da esercitare contro chi rompe un patto di accoglienza. Per quanto mi riguarda, gesti come questo devono prevedere l'espulsione dal nostro paese, ovviamente dopo assolta la pena. Se c'è un problema di legislazione carente in merito bisogna rimediare".

Durissima la presa di posizione di Francesco Laforgia, presidente dei deputati di Articolo 1 - Mdp a Montecitorio. "Qui non si tratta, solamente, della deriva di un partito, che mi interessa meno. Ma dello scivolamento di un intero paese sul piano della civiltà, innanzitutto nell'uso delle parole. Spero che qualcuno fermi questo delirio", afferma l'ex esponente del Pd.

Roberto Fico, presidente grillino della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai, ha detto di augurarsi "che i telegiornali Rai affrontino il caso delle parole razziste di Serracchiani. Sono frasi inaccettabili".

Ma sconcerto per il linguaggio usato dalla dirigente dem è stato espresso anche dalle file del suo stesso partito. "Siamo sconcertati da questa dichiarazione a commento dello stupro avvenuto a Trieste - scrivono alcuni consiglieri del Pd del Comune di Milano - Questo quanto scrive: 'La violenza sessuale è un atto odioso e schifoso sempre, ma risulta socialmente e moralmente ancor più inaccettabile quando è compiuto da chi chiede e ottiene accoglienza nel nostro Paese'. I 'ma' e gli 'ancor più' non sono accettabili. E i 'socialmente' e 'moralmente' ugualmente ingiustificabili. È 'più' accettabile, più 'socialmente' e 'moralmente' accettabile quella di un compagno, di un amico, di un marito, un vicino di casa, un compaesano? La lista potrebbe continuare. I reati e delitti hanno forme e aggettivi diversi a seconda di chi li fa? La violenza e la violenza su una donna, è sempre inaccettabile e non si pesa", affermano in una nota i consiglieri democratici a palazzo Marino Paola Bocci, Natascia Tosoni, David Gentili, Simonetta D'Amico, Sumaya Abdel Qader, Diana De Marchi, Elena Buscemi, Angelica Vasile, Angelo Turco.

Posizione da cui ha parzialmente preso le distanze il sindaco pd di Milano Giuseppe Sala. "Secondo me - ha sottolineato - alla Serracchiani, che è persona che stimo, è scappata questa frase. Ha sbagliato, ma adesso si sta facendo una polemica eccessiva. Uno stupro è comunque sempre un fatto gravissimo. Non farei classifiche su questo. Rimane il fatto che certamente non è peggio" se commesso da un richiedente asilo.

Ma oltre alle forze politiche, a sentirsi indignato per l'uscita della governatrice è stato anche un vasto numero di utenti dei social network, pronti a sottolineare l'uso di un linguaggio lontano dalla tradizione e dall sensibilità di sinistra. Caustica in particolare la battuta rilanciata dallo scrittore Roberto Saviano via Twitter: "E Matteo Salvini saluta l'ingresso di Debora Serracchiani nella Lega nord - scrive l'autore di Gomorra - Spero la candidi lui, perché se la candida ancora il Pd, significa che il Pd è diventato la Lega nord".
Ieri pomeriggio per cercare di ariginare la crescente onda di proteste, Serracchiani aveva tentato di rettificare in parte il senso delle sue affermazioni con un nuovo tweet in cui spiegava che "non esistono stupri di serie A o serie B. Sono tutti ugualmente atroci. In questo caso all'atrocità si aggiunge rottura patto di accoglienza". Distinguo che non è stato però evidentemente sufficiente a placare le polemiche. "Non esistono stupri di serie A e stupri di serie B - ha rincarato il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni - Semmai esistono politici di serie A e politici di serie B. Evidentemente la governatrice del Friuli Venezia Giulia appartiene alla seconda categoria. A furia di inseguire la destra sul suo terreno per un pugno di voti dalle parti del Pd si distrugge via via una cultura politica che ha fatto la storia dell'Italia migliore. Amarezza e raccapriccio".

Condivisione, per quanto dai toni sarcastici, verso la presa di posizione di Serracchiani è arrivata solo da Matteo Salvini, che la definisce "la bella addormentata nel bosco...". "Peccato - aggiunge il leader leghista - che lei e il suo partito siano complici di una invasione senza precedenti, e abbiano sulla coscienza ogni reato e ogni violenza commessa da questa gentaglia. P.S. A prescindere dalla razza, castrazione chimica e buonanotte, con buona pace di saviani e boldrine".

Serracchiani ha poi cercato di chiarire ulteriormente il suo pensiero affidadosi ad un post su Facebook. "Ho sentito il dovere di dire una cosa che credo di buon senso, anche se scomoda". "I razzisti - si difende ancora la ex vicesegretaria del Pd - vogliono respingere i richiedenti asilo, io voglio accogliere chi scappa dalla guerra. I razzisti pensano che una violenza fatta da uno straniero sia peggiore di quella fatta da un italiano, per me la violenza è sempre e comunque da condannare, senza colore e senza graduatorie. Se occorre lo ripeto. Un richiedente asilo chiede un atto di solidarietà e la comunità che lo accoglie instaura con lui un rapporto di fiducia. Solidarietà e fiducia tengono insieme le famiglie. Per questo una violenza su un minore è odiosa, ma se viene compiuta in famiglia è ancora più odiosa. A renderla tale è il fatto che a commetterla è stata una persona 'di fiducia'. Oltre alla vittima, della quale ci si dimentica sempre quando scoppiano polemiche ideologiche e pretestuose, vengono infatti traditi gli altri richiedenti asilo e tutti quelli che si battono per l`accoglienza dei migranti.

La presidente del Friuli Venezia Giulia conclude quindi affermando di aver semplicemente detto "una cosa evidente alla stragrande maggioranza dei nostri concittadini. Non rendersene conto significa fare il gioco di quelli che razzisti lo sono veramente".




Sì, caro Saviano, lo “stupro straniero” è ancora peggiore: ecco perché

http://www.oltrelalinea.news/2017/05/13 ... cco-perche

Debora Serracchiani, non di certo un pozzo di brillantezza, per una volta nella vita ha espresso un concetto condivisibile.

L’essenza della sua frase, messa sotto accusa da ogni testata giornalistica, non è che lo stupro non sia un reato inaccettabile, ma che diventa ancora più barbaro e vomitevole quando a compierlo è un individuo che, nel Paese dove è “ospite, gli sono state mostrate solidarietà, accoglienza e, soprattutto, beneficienza.

La differenza è quindi morale, non materiale, caro Roberto Saviano. Se avessi studiato Dante Alighieri, avresti potuto constatare come i traditori dei benefattori sono relegati nel girone più basso dell’Inferno, appunto perché l’offesa a loro rivolta è una ferita che difficilmente si rimargina.

Ovvio, nel 2017, la pena non deve essere la medesima, ma nemmeno il canonico “giorno in Questura” a titolo di beneficio, dato che andrebbe ad aumentare il sentimento di riprovazione nei suoi confronti se si analizza il trattamento, a parità di reato, riservato agli autoctoni, spesso messi in stato di custodia cautelare anche a fronte di prove poco chiare. Siamo al solito teatrino; i tuttologi da friggitoria, dall’alto delle loro case dorate, parlano di questioni delle quali ignorano completamente origini e contesti.

Se mai le vivessero, e dovessero convivere con le difficoltà di integrazione nelle realtà periferiche della città data la scarsa vigilanza di chi si occupa dell’accoglienza, credo proprio che cambierebbero opinione. “La bontà disarmata, incauta, inesperta e senza accorgimento non è neppure bontà, è ingenuità stolta e provoca solo disastri”, diceva Antonio Gramsci.

Se lo legga, Roberto Saviano, e per una volta faccia silenzio.

(di Davide Pellegrino)
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: I falsi buoni che fanno del male

Messaggioda Berto » dom mag 21, 2017 8:40 pm

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Re: I falsi buoni che fanno del male

Messaggioda Berto » dom mag 21, 2017 8:40 pm

Non deprediamo e non uccidiamo la nostra gente con l'irresponsabile accoglienza indiscriminata e scriteriata a spese delle scarse risorse pubbliche, dei nostri figli e nipoti e dei nostri compaesani e concittadini
viewtopic.php?f=196&t=2605

Non deprediamo e non uccidiamo la nostra gente e i nostri figli, ricordiamoci che
in un paese come l'Italia, in crisi economica e sociale profonda, senza lavoro, con un'imposizione fiscale spaventosa e con un debito che è tra i più alti del mondo,
ogni clandestino, ogni finto profugo, ogni migrante irregolare senza risorse e senza lavoro, ogni vero profugo in eccesso che per irresponsabile umanitarismo favorite e per cui sostenete e giustificate l'accoglienza, l'assistenza e il mantenimento a spese delle risorse comuni, del bene di tutti i cittadini, magari aumentando ulteriormente e irresponsabilmente il debito pubblico e l'imposizione fiscale
è un rubare risorse e vita ad almeno due cittadini italiani ed europei o impedire la nascita di almeno due nostri figli che le nostre famiglie e i nostri giovani non possono generare per mancanza di lavoro, per povertà, perché non riescono a metter su casa e famiglia.
Poi ricordiamoci che tutta questa gente foresta assistita e mantenuta, che non lavora perché non c'è lavoro o perché trova più comodo farsi mantenere e/o che delinque rubando, rapinando, spacciando, sfruttando la prostituzione e che è inculturalmente diversa e senza rispetto per noi e per i nostri sacrosanti diritti umani in casa nostra e che ci disprezza perché cristiani e che magari per questo vorrebbe sterminarci, sono un grave pericolo per tutta la nostra società, per la nostra umanità e la nostra vita.



Tutto quello che viene dato a questi invasori
viene tolto a te,
alla tua famiglia,
ai tuoi figli,
ai tuoi vecchi,
alla tua gente,
ai tuoi concittadini,
ai tuoi ammalati,
ai tuoi disoccupati,
ai tuoi lavoratori,
alle tue imprese,
ai tuoi poveri,
ai tuoi nipoti,
alla tua terra,
alla tua cultura,
al tuo futuro
e alla tua vita;

senza contare
che nessuno di questi invasori ha un diritto assoluto ad essere accolto,
e che molti non hanno nemmeno alcun diritto relativo, all'accoglienza e all'ospitalità;
che buona parte sono criminali comuni e parassiti
e che tanti altri sono terroristi e nazisti maomettani che possono nuocere gravemente alla tua gente, al tuo paese, alla tua famiglia e alla tua vita;

che lo stato italiano è pieno di debiti che gravano sulle spalle dei cittadini per generazioni e che non ha risorse e lavoro nemmeno per le sue genti, per i suoi figli già nati e per farne nascere altri.
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Re: I falsi buoni che fanno del male

Messaggioda Berto » dom mag 21, 2017 8:44 pm

Centomila persone a Milano per il corteo a sostegno dei migranti. Grasso: “Chi è nato e studia qui è italiano”
In piazza politici, associazioni culturali e gruppi che lavorano per l’integrazione degli extracomunitari. La contestazione dei centri sociali
20/05/2017
chiara baldi

http://www.lastampa.it/2017/05/20/edizi ... agina.html

Centomila persone. Dieci volte la stima di chi la manifestazione a favore dell’accoglienza dei migranti, ispirata a quella che il sindaco di Barcelona Ada Colau ha organizzato nella sua città, l’ha voluta con tutte le sue forze: l’assessore milanese alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino, che l’aveva annunciata lo scorso febbraio. Centomila persone che, in un corteo coloratissimo che si è snodato da Porta Venezia a piazza del Cannone nel parco Sempione, hanno cantato, ballato e gridato slogan per dire che Milano accoglie tutti. «Siamo 100 mila e salutiamo Matteo Salvini: questa è Milano».

Una manifestazione che fino all’ultimo i partiti di centrodestra hanno chiesto di annullare, visto quello che è successo a Milano giovedì sera, quando un 21 enne nato in Italia ha accoltellato in stazione Centrale un militare e un agente della Polfer: ieri il ragazzo è stato iscritto nel registro degli indagati per terrorismo internazionale. Ma Sala e Majorino non hanno arretrato di un centimetro: «Vedo che alcuni che chiedono l’annullamento della marcia di domani e ripenso a quanti erano in coda per rubare un selfie con il Papa nel corso della sua visita a Milano. Forse un po’ di coerenza non guasterebbe», aveva commentato ieri Sala.

Ma non è stata una manifestazione senza contestazioni. Al corteo, infatti, hanno preso parte anche le associazioni riunite sotto la piattaforma “Nessuno è illegale”, che racchiude molti centri sociali della città ma anche associazioni storiche come il Naga, che da 31 anni a Milano si occupa di accoglienza e migranti. Critici verso il decreto Minniti-Orlando e verso le precedenti leggi (Bossi-Fini e Turco-Napolitano), hanno contestato il sindaco Sala e in particolare l’assessore milanese alla sicurezza Carmela Rozza: «Vergogna, vergogna, siete la peggior destra, Minniti razzista». In particolare gli antagonisti hanno contestato la posizione del Partito Democratico in merito all’immigrazione e ricordano il blitz del 2 maggio scorso in Stazione Centrale a Milano quando circa 50 migranti furono portati in Questura e lì identificati.

Il corteo aveva in testa molti migranti, Emma Bonino e Beppe Sala. Poi si è aggiunto anche il presidente del Senato Piero Grasso: «Chi è nato e studia qui è italiano» ha spiegato «Oggi diciamo che non torniamo indietro. Non costruiremo con i mattoni dell’intolleranza nuovi muri e divisioni». E ancora: «Un muro - ha aggiunto - porta a una chiusura, a essere carcerieri di se stessi e noi non cederemo al ricatto della paura». Tantissimi i bambini delle scuole elementari milanesi che hanno partecipato cantando canzoni che invitano alla pace e alla accoglienza. E poi ancora, le comunità straniere in strada coi vestiti tradizionali e le loro danze tipiche. Tra i sindaci anche quello di Bergamo, Giorgio Gori, e gli 80 dell’area metropolitana che hanno firmato il protocollo per l’accoglienza diffusa: 3 migranti ogni mille abitanti. Alla marcia “Insieme senza muri” hanno aderito oltre 3600 personalità.



Marcia pro-migranti, Mentana attacca chi la critica
Mentana: "Non avete mai mosso un dito contro mafiosi e camorristi, però per voi la vergogna sono quei manifestanti di Milano"
Angelo Scarano - Sab, 20/05/2017 - 22:18

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 99787.html

Enrico Mentana non è uno che le manda a dire. Anzi, ormai il direttore del Tg di La7 dice la sua spesso sui social network.

E l'ha fatto anche sulla marcia pro-migranti di Milano. C'è chi non ha apprezzato la manifestazione. Ed è proprio contro queste persone che Mentana si scaglia. "Sui social tanto tanto livore per chi manifesta a Milano oggi. Si può non essere d'accordo in nulla con le ragioni di chi marcia, ma perché tutto questo veleno? Perché un odio così forte verso l'idea di accoglienza? Perché quelle litanie sul sostegno che non si darebbe invece agli italiani poveri? Chi non lo darebbe, l'Unicef? Emergency? La Caritas? O invece, molto più probabilmente, una buona parte degli stessi autori dei commenti? Vi rode forse che tutto questo avvenga nella città che è stata sempre l'emblema dell'accoglienza, negli anni delle migrazioni dal sud, che tuttora accoglie più di tutti, e ciò nonostante produce occupazione e sviluppo? Vi piacerebbe che le cose andassero male, che la festa si trasformasse in qualcos'altro", scrive il giornalista.

Che poi continua rincarando la dose: "Non avete mai mosso un dito contro mafiosi e camorristi, contro gli evasori e i corrotti, sbraitate solo quando acciuffano un politico ladro, purché della parte opposta alla vostra, avete fatto il tifo per la banda di Romanzo Criminale e i Savastano di Gomorra, parcheggiate in seconda fila e ve ne fregate della differenziata, e però per voi la vergogna sono quei manifestanti di Milano. Non concepite che uno possa aiutare chi ha bisogno, e infatti diffondete la calunnia che le Ong siano spinte dal lucro e dal malaffare. Mi sono chiesto per tanto tempo come sia stato possibile che da noi, 80 anni fa, le leggi razziali siano state varate e attuate senza nessuna reazione popolare. Ma come, noi, gli "italiani brava gente", restammo zitti, e anzi partecipammo con zelo alla loro applicazione, alcuni fino alle estreme conseguenze? Grazie a voi, al cinismo ferino delle vostre parole, ho potuto capire di chi siete ideali eredi. E siccome, è cosa nota, la storia si ripete in farsa, magari arriverà il giorno, come avvenne dopo la Liberazione, in cui cancellerete in fretta e furia i vostri tweet e correrete a giurare e spergiurare che quel 20 maggio a Milano, a manifestare per una buona causa c'eravate pure voi..".



"Sapete dove dovete mettere gli immigrati?". La fucilata di Vittorio Feltri: uccisa la sinistra
21 Maggio 2017
di Vittorio Feltri

http://www.liberoquotidiano.it/news/opi ... talia.html

Quelli della sinistra non hanno mai capito niente dell' Italia. Lo dimostra il fatto che non sono riusciti a governarla per più di 24 mesi. Romano Prodi col suo Ulivo profumato di incenso è stato due volte presidente del Consiglio e in entrambe le circostanze è durato un paio di anni, poi si è dovuto dimettere essendogli crollata addosso la maggioranza.
Un tentativo lo ha fatto pure Massimo D' Alema. Anche lui ha resistito poco tempo. Fu costretto a cedere il timone ad Amato, prima craxiano, quindi opportunista e pronto a saltare qualsiasi fosso. Di Monti è nota la mesta vicenda.

Di lui si ricordano tre cose: il loden, le tasse e la mancata spending review. Egli rimase al comando un annetto. In seguito arrivò Bersani, ma non ebbe fortuna: i grillini lo mandarono a defecare. Discese dal cielo democristiano Letta, il nipote, e alcuni mesi più tardi fu scalzato da Renzi, sostituito dal mite Gentiloni, asservito alle banche, tanto è vero che ha regalato 8 miliardi al Monte dei Paschi di Siena, l' istituto di credito gestito con le terga dai suoi compagni del Pd.

Nel giro di alcuni lustri i progressisti hanno dimostrato platealmente di essere incapaci di guidare anche una carriola, figuriamoci Palazzo Chigi. Il che dovrebbe bastare a convincere gli italiani a non votarli più. Ma non sarà così in quanto gli avversari della sinistra sono spariti nelle nebbie della stupidità. La prossima battaglia elettorale sarà la comica finale. I signorini del Pd e i loro sodali si stanno portando avanti per perdere consensi. Basti pensare che oggi scendono in piazza a Milano con l' intento di favorire l' immigrazione, persuasi che le migliaia di neri e di islamici giunti nel nostro Paese non siano sufficienti a garantirci la felicità. È incredibile.

I suddetti signorini affermano che i profughi sono una ricchezza per la Patria e reclamano nuovi arrivi. Promettono festosa accoglienza e integrazione, case, assistenza e lavoro per gli stranieri. Premono perché si abbattano i muri e si costruiscano ponti. Mentre almeno il 70 per cento dei nostri concittadini è esasperato a causa delle invasioni barbariche, i bamba milanesi, con in testa il sindaco Sala, sfilano in corteo affinché i famosi barconi intensifichino il trasporto nella penisola di sfigati, che poi siamo obbligati a mantenere nelle nostre città già abbastanza infestate. Siamo al paradosso. Coloro che ci amministrano, invece di risolvere il drammatico problema delle immigrazioni di massa, fanno il diavolo a quattro per aggravarlo, e minacciano di portare a termine il progetto suicida, addossando al popolo l' onere di finanziare la folle operazione.

Dato che la gente non è scema come i progressisti, se ne guarderà bene dal dare il suffragio a questi fighetti animati dal proposito di ricevere le orde di extracomunitari nelle periferie che scoppiano e sono ai limiti della sopportazione. Sia chiaro, se i partecipanti alla marcia pro africani sono generosi al punto da volerli sul nostro territorio, non ci opponiamo. A una condizione: se li portino a casa loro, in corso Venezia, in San Babila, in via Manzoni e li facciano accomodare in salotto o in camera da letto. Non osino parcheggiarli al Lorenteggio o a Lambrate.
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Re: I falsi buoni che fanno del male

Messaggioda Berto » dom mag 21, 2017 9:03 pm

L'ipocrisia cattocomunista
In tv chiamano i profughi "fratelli migranti" con la faccia contrita ma al telefono parlano di loro come i "negri da spellare"
Alessandro Sallusti - Mar, 16/05/2017

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 97507.html

Queste non sono, come scritto ieri da qualcuno, «le mani della mafia sulla pelle degli immigrati», anche perché la mafia le mani le ha sempre e ovunque circoli denaro.

Queste sono le mani sugli immigrati della gioiosa macchina dell'accoglienza e delle porte aperte che sull'immigrazione ha intascato, e intasca, centinaia e centinaia di milioni. Cioè di quella lobby cattocomunista che ha bollato di razzismo chiunque - noi per primi - in questi anni ha chiesto regole e paletti, messo in dubbio regolarità e trasparenza dei soccorsi. Queste sono le mani sui migranti di una certa politica al di sopra di ogni sospetto e invece vicina, troppo vicina, a cardinali e ad Angelino Alfano che come ministro degli Interni avrebbe dovuto controllare e vigilare le organizzazioni umanitarie cattoliche come la Misericordia.

Questi sono i responsabili dello scacco allo Stato messo in atto a Capo Rizzuto, nel più grande centro di prima accoglienza del Paese. Poi c'è anche la mafia, che tutto dispone. E nel tempo ha disposto anche di un prete leader dell'accoglienza, Edoardo Scordio e di un politico, Leonardo Sacco, uomo di Dorina Bianchi, parlamentare alfaniana, e legato alla famiglia Alfano (propose anche di affidare uno di questi centri a un parente del ministro che non aveva alcuna competenza specifica).

I verbali di questa inchiesta che ha portato all'arresto di oltre sessanta persone sono un manuale di malaffare e smascherano i presunti angeli dell'accoglienza. Quelli che in tv chiamano i profughi «fratelli migranti» con la faccia contrita ma che al telefono parlano di loro come i «negri da spellare».

La domanda da farsi non è «perché la mafia», ma «perché le confraternite cattoliche», «perché le coop rosse». Cioè perché il sistema solidale si è alleato con le cosche, affamato di soldi e privo di scrupoli come e più di loro. Le cooperative sono parenti stretti dei partiti di centro e di sinistra. E allora forse oggi capiamo perché gli ultimi governi non hanno fermato, anzi hanno agevolato, un flusso migratorio incondizionato: soldi, tanti, maledetti e subito.

Adesso però basta. E si può fare, come dimostra il fatto che a fine mese durante il G7 di Taormina è stato elaborato un piano per vietare gli sbarchi in Sicilia. Trump, Macron e soci non devono essere disturbati o infastiditi durante il loro soggiorno. E noi chi siamo? Opto per un G7 permanente.



Accoglienza o ospitalità imposta o forzata è un crimine contro l'umanità
viewtopic.php?f=196&t=2420

Non deprediamo e non uccidiamo la nostra gente con l'irresponsabile accoglienza indiscriminata e scriteriata a spese delle scarse risorse pubbliche, dei nostri figli e nipoti e dei nostri compaesani e concittadini
viewtopic.php?f=196&t=2605

I disoccupati non aumentano il PIL e non pagano le pensioni ai pensionati
È chiaramente una menzogna quello che raccontano certi fanfaroni che questi "migranti irregolari e nuovi disoccupati" possano contribuire con la loro disoccupazione ad aumentare il PIL e a pagare le pensioni dei pensionati.
viewtopic.php?f=194&t=1800

Le bugie dei radicali, del Papa e di altri sui migranti regolari e sugli immigrati clandestini
viewtopic.php?f=194&t=2460

Amare e aiutare chi ti fa del male non è un bene ma un male
viewtopic.php?f=141&t=2542

Ospitalità, non sempre è sacra - accoglienza come crimine e tortura
viewtopic.php?f=141&t=1911

La schiavitù è un crimine contro l'umanità, sempre
La solidarietà e l'accoglienza imposta e obbligatoria è una delle peggiori e più odiose forme di schiavitù e di oppressione
viewtopic.php?f=149&t=2599

Diritti Umani Universali che non esistono
viewtopic.php?f=25&t=2584

Il falso lavoro è un furto legalizzato di stato, nuovo parassitismo
viewtopic.php?f=94&t=2525

Povertà, poartà/povartà e mexeria venete
viewtopic.php?f=161&t=2444

La proprietà non è un furto e un male ma un bene prezioso e rubare non è un bene ma un male
viewtopic.php?f=141&t=2495

Rifugiati, asilanti, clandestini, migranti, diritti umani, obblighi internazionali e realismo
viewtopic.php?f=194&t=1811

Migrare e non migrare, accogliere e non accogliere, diritti e doveri
viewtopic.php?f=194&t=2498
Non esiste alcun dovere assoluto ad accogliere e alcun diritto assoluto ad essere accolti
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Re: I falsi buoni che fanno del male

Messaggioda Berto » dom giu 25, 2017 7:48 pm

Manipolazione criminale dei valori e dei diritti umani universali, quando il male appare come bene
viewtopic.php?f=25&t=2484
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