Legittima difesa umana e cristiana

Re: Legittima difesa umana e cristiana

Messaggioda Berto » lun apr 03, 2017 7:59 pm

Legittima difesa, vincono i criminali: così il Pd aiuta sempre i delinquenti
03 Aprile 2017
di Antonio Castro

http://www.liberoquotidiano.it/news/ita ... inali.html

Gli unici che dormono sonni tranquilli sembrano essere i politici del Pd. Gli italiani, in casa loro, a bottega o al lavoro, proprio sereni non sembrano essere. E se provano a difendersi, e a proteggere i propri cari o la «roba», rischiano di finire nei guai. Magari in galera, sicuramente in un tribunale. E mentre aumentano furti ed effrazioni, alla Camera delle 4 proposte di legge che fanno la spoletta tra Aula e Commissione Giustizia, da quasi 2 anni, non ce n' è una che riesca ad andare in porto.

I fatti di cronaca rimettono ciclicamente sotto i riflettori la materia, ma è dal 2015 che se ne discute senza trovare un' intesa. Tanto che la Lega a Verona per il prossimo 25 aprile, ha pure organizzato una manifestazione («La difesa è sempre legittima»), facendo infuriare i partigiani che non vogliono altri «cappelli» sulla Festa di Liberazione.

Matteo Salvini ieri ha ribadito da che parte vuole stare: «Se muore un rapinatore non mi dispiace». Sottolineando che l' altra notte «a Budrio è morta la persona sbagliata». E torna a reclamare un rapido aggiornamento della legislazione. La riforma del 2006, che prevede oggi che la difesa debba essere, comunque, «proporzionata all' offesa», viene reputata insufficiente. E infatti la Lega da anni (primo firmatario Nicola Molteni), sta portando avanti la riforma che preveda «la legittima difesa in tutti i casi di violazione dell' abitazione o del luogo in cui si svolge il proprio lavoro», prendendo a modello il codice penale francese.
In sostanza la Lega vuole modificare l' articolo 52 del codice di procedura penale, introducendo la facoltà, per il cittadino, di difendersi appellandosi al presupposto che l' aggredito «abbia agito per difesa legittima». Ovvero «per respingere l' ingresso, mediante effrazione o contro la volontà del proprietario, con violenza o minaccia di uso di armi da parte di persona travisata o di più persone riunite, in un' abitazione privata, o in ogni altro luogo ove sia esercitata un' attività commerciale, professionale o imprenditoriale».

Ma al Pd la proposta leghista non è va giù, e infatti ha riscritto un altro pdl durante la discussione in commissione Giustizia, approvando un proprio emendamento a firma di David Ermini. Il Pd non vuole mettere mano all' articolo 52 del codice penale (legittima difesa), ma al 59 (Circostanze non conosciute o erroneamente supposte), e ipotizza che «è sempre esclusa la colpa di colui che, legittimamente presente in un domicilio, usa un' arma legittimamente detenuta contro l' aggressore, se si verificano contemporaneamente», e qui cominciano i sofismi, «due condizioni: se l' errore nel valutare la situazione di pericolo è conseguenza di «un grave turbamento psichico, e se è stato causato, volontariamente o colposamente, dalla persona contro cui è diretto il fatto». Per esempio, «se si rientra in casa la sera e si trova un estraneo che si dirige verso la stanza da letto di un minore presente nella stanza stessa, è considerato errore, quindi circostanza che esclude la pena».

Differenze non da poco che lo scorso 23 marzo hanno fatto infuriare proprio gli esponenti leghisti in commissione. Ma sono sulle barricate anche quelli di Fratelli d' Italia. Non a caso ieri il presidente di Fdi, Giorgia Meloni, ha sposato pienamente la linea leghista, cogliendo il fatto di cronaca per criticare l' immobilismo a sinistra: «Nel nome di Davide (il barista morto durante la rapina a Budrio, ndr), Fratelli d' Italia continuerà a battersi per chiedere più sicurezza e una legge che sancisca un principio sacrosanto: la difesa è sempre legittima. Alle anime belle della sinistra che si scandalizzano quando i cittadini si difendono da soli», scandisce su Facebook la Meloni, «la storia di Davide racconta il destino tragico al quale spesso va incontro chi non riesce a difendersi».

Se alla Camera l' iter di riforma sembra impantanato, al Senato si discute solo di "stretta sui furti in casa" nel ddl di riforma del processo penale. Sulla carta si prevedono pene maggiori per questi reati, senza alcun riferimento alla legittima difesa di chi subisce il furto. E comunque questo testo, se mai approvato, dovrà tornare a Montecitorio per una nuova lettura.
Insomma, si spara e si muore. Ma i politici ronfano, sereni, sulle scartoffie.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Legittima difesa umana e cristiana

Messaggioda Berto » mar apr 04, 2017 1:41 pm

Vai Silvana!


Cattivi maestri. Se la scrittrice per ragazzi Silvana De Mari impugna l’ascia…
Il medico con la passione per la scrittura fantasy è intervenuto a un incontro a Verona dove si è presentata armata per spiegare il diritto a difendersi «come faceva San Giuseppe» e per sostenere tesi sessiste. La donna non è nuova a esternazioni dai toni eccessivi e a tratti violenti, che l'hanno portata a finire sotto indagine
di Massimiliano Jattoni Dall'Asén

http://www.iodonna.it/attualita/in-prim ... -i-ragazzi

L'uomo dev’essere armato, perché quando un popolo è disarmato ha rinunciato a combattere per la giustizia». Silvana De Mari, la dottoressa-blogger nota per i suoi romanzi fantasy, ma ultimamente ancora di più per la sua crociata contro l’omosessualità e la parità di genere, i cui toni eccessivi l’hanno portata a finire sotto indagine da parte della Procura di Torino per istigazione all’odio razziale, torna sotto i riflettori della cronaca. E questa volta lo fa in maniera, se possibile, ancora più plateale: brandendo un’ascia “contro gli infedeli”.

L’episodio si è svolto il 19 marzo scorso (ma il video che ritrae la De Mari armata è stato postato dal sito Gayburg solo nei giorni scorsi), quando la scrittrice è intervenuta a una conferenza pubblica organizzata dal circolo, molto vicino alle posizioni dell’estrema destra, Christus Rex di Verona, per parlare del ruolo dell’uomo e della donna nella società. Appena presa la parola, De Mari si è alzata e, spostandosi in mezzo alla platea, mentre spiegava che Gesù è nato in una famiglia dove il padre (non biologico) era un falegname e «i falegnami dell’epoca disponevano di asce», ha esibito un’ascia per illustrare meglio al pubblico che «la Madonna e Gesù bambino vengono affidati a un uomo che è fisicamente in grado di difendersi, perché il compito dell’uomo è la sua forza». Dalla “sacra famiglia armata” alle guerre di religioni il passo è breve: con certe realtà, ha assicurato De Mari, «non ci può essere dialogo, gli orchi si fermano militarmente o militarmente si spingono gli orchi a non essere orchi, così si salva anche la loro anima».

Subito dopo, De Mari si è abbandonata a una delle sue teorie più care: quella che vuole le donne sottomesse all’uomo per ragioni biologiche ma anche psicologiche. «Il coraggio è una virtù virile e ci vuole il testosterone», ha spiegato De Mari. Il coraggio è infatti prerogativa degli uomini come «quelli che nelle fiabe vanno a salvare le principesse, ma le fiabe classiche sono state vietate in Francia e anche in Italia perché troppo sessiste», ha insistito la scrittrice.

Anche se le fiabe classiche erano molto più violente e sessualmente esplicite della vulgata novecentesca in stile Disney, e le figure femminili molto meno sottomesse di quanto si vorrebbe credere, De Mari dell’argomento dovrebbe intendersene, dato che dal 2000 ha già pubblicato una quindicina di romanzi fantasy rivolti ai ragazzi. Debuttando con l’editore Salani, per poi passare a Fanucci, e dal 2015 a Giunti. E possiamo solo immaginare il sospiro di sollievo tirato dalle prime due case editrici quando, nel corso del 2016, la De Mari è finita nell’occhio del ciclone per i suoi toni discutibili. «A tutti i lettori che ci hanno scritto negli scorsi mesi abbiamo spiegato che le posizioni di De Mari sono esclusivamente sue», fanno sapere dalla casa editrice Giunti, in questi giorni al Bologna Children’s Book Fair con un suo stand. «Quando abbiamo firmato il contratto con Silvana De Mari noi abbiamo valutato esclusivamente la sua produzione letteraria. Ma, ovviamente, i toni violenti di certe sue recenti affermazioni non ci sono sfuggiti».

Toni violenti, ma anche posizioni sessiste. Nell’incontro veronese De Mari è tornata infatti su un tema a lei caro: il «delirio dell’uguaglianza» tra i sessi. Per la scrittrice, infatti, «fino all’epoca attuale, una donna non poteva sopravvivere senza un uomo». E questa sottomissione della donna dovrebbe continuare. Un esempio delle conseguenze nefaste della parità uomo-donna? «In California e in Canada le donne possono fare il pompiere» è stata la denuncia di De Mari, che ha raccolto applausi divertiti dalla platea. «Quindi per evitare di discriminare hanno abbassato lo standard minimo per fare il pompiere. Prima dovevi sollevare 70 chili, ora basta che ne sollevi 40. Io peso 70 chili, se mi trovo in un incendio in Canada, crepo».

A questo punto, urge una riflessione: è giusto che una donna che sostiene simili tesi e che non esita a presentarsi a un convegno pubblico con un’ascia in mano, invitando i presenti a usare violenza verso chi critica la Chiesa («Noi dobbiamo porgere l’altra guancia se gli offesi siamo noi, ma quando l’offeso è Dio, Gesù ha preso a scudisciate gli altri. Questo particolare potremmo anche ricordarcelo quando le Femen entrano nelle nostre chiese a profanarle»), trovi rispettabili case editrici disposte a pubblicare i suoi romanzi rivolti a un pubblico giovane che necessita invece di esempi positivi di rispetto e di uguaglianza? «Il contratto con la scrittrice è stato firmato precedentemente a certe sue esternazioni», ci tengono a chiarire alla Giunti. «Il contratto è ancora in essere, e la sua scadenza non è lontana». Nell’immediato futuro, per Silvana De Mari, scrittrice armata, forse non sarà più così facile trovare un nuovo editore…


De Mari
Come penso si sarà notato degli insulti non me ne importa un fico, ma mi irrita, sempre, l'accusa di incoerenza. Quante sono le mie interviste dove dico che gli orchi si fermano militarmente, quando un popolo è arrivato a uccidere intenzionalmente i bambini e a festeggiare di averlo fatto ( non basta ucciderli come in un bombardamento, occorre anche essere contenti e fare festa) non ci sono più margini di dialogo. Gli orchi si fermano militarmente .
Nei campi di sterminio sono arrivati dei carri armati. A Mosul donne cristiane e yazide sono state stuprate, bambini cristiani sono stati crocifissi o buttati vivi nelle macchine per impastare e adesso non lo fanno più perché uomini armati li hanno fermati.
Raccontano menzogne ai bambini: raccontano che i popoli che non sono disposti a combattere per la libertà possano conservarla. I popoli disarmati si candidano a diventare popoli di schiavi o popoli di morti. La storia non è carina. Le fiabe dicono la verità : che gli uomini e le donne devono completarsi e amarsi. Nasciamo uomo o donna e questa è la nostra realtà , una realtà che va accettata, protetta, coltivata nel confronto con l'altro. Rosalba è armata e sarebbe andata a salvare i bambini di Mosul, Hania è armata e non avrebbe permesso il loro martirio. A tutti gli uomini d'onore che usano la forza per proteggere: che siate benedetti. E quando il coraggio degli uomini è stato travolto e il loro corpo giace sui campi di battaglia, allora si battono le madri, con l'ascia, umile strumento per fare il fuoco e cucinare.
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Re: Legittima difesa umana e cristiana

Messaggioda Berto » mer apr 05, 2017 5:40 pm

Oklahoma, entrano i ladri in casa e li ammazza tutti e tre a colpi di fucile: non sarà nemmeno indagato
Zachary Peters
05 Aprile 2017

http://www.liberoquotidiano.it/news/est ... agato.html

Negli Stati Uniti la legittima difesa è un concetto assoluto, inviolabile. E lo dimostra una vicenda che arriva dall'Oklahoma, dove un ragazzo ha ucciso tre rapinatori, uno alla volta, tre giovani malviventi che si erano introdotti nel cuore della notte all'interno della casa dei suoi genitori forzando la porta della cucina. Li ha ammazzati, tutti e tre, con un fucile semiautomatico AR-15. A sparare è stato Zacarhy Peters, 23 anni, senza alcun precedente e, come rivela Il Giornale, studente modello al Tulsa Community College. E per quelle tre vittime, per i tre ladri che ha ucciso all'interno di casa sua, non riceverà né un avviso di garanzia né men che meno dovrà andare a processo. Il procuratore capo della contea di Wagoner, nell'Oklahoma, mister Brian Kuester, di comune accordo con lo sceriffo locale ha deciso di scagionare il diretto interessato da ogni accusa poiché ha agito per legittima difesa e poiché Zachary ha regolare porto d'armi. L'unica indagata della vicenda è tal Elisabeth Marie Rodriguez, 21enne, la quale ha organizzato la rapina facendo poi da "palo" ai tre amici.
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Re: Legittima difesa umana e cristiana

Messaggioda Berto » mar apr 18, 2017 7:04 am

Igor Vaclavic-Norbert Feher, ancora in fuga il killer di Budrio. “Ha bisogno di cure”
Sono centinaia le forze dell’ordine impegnate nell’immensa area boschiva tra le oasi di Campotto e Marmorta. "Lasceremo questo spiegamento di forze sul territorio finché non lo avremo trovato" ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ai funerali di Valerio Verri a Ospital Monacale
di F. Q. | 16 aprile 2017

http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/04 ... re/3527100

Continua senza sosta anche a Pasqua, nelle terre di confine tra il bolognese e il ferrarese, la caccia a Norbert Feher alias Igor Vaclavic, il killer serbo ricercato da due settimane per gli omicidi del barista Davide Fabbri, ucciso la sera dell’1 aprile a Riccardina di Budrio durante un tentativo di rapina, e della guardia ecologica volontaria Valerio Verri, assassinato una settimana dopo nella zona di Portomaggiore mentre era impegnato con un collega della polizia provinciale in un servizio anti-bracconaggio. Sono centinaia le forze dell’ordine impegnate quotidianamente nell’immensa area boschiva (40 chilometri quadrati) tra le oasi di Campotto e Marmorta. “Lasceremo questo spiegamento di forze sul territorio finché non lo avremo trovato”, ha detto ieri – rispondendo anche alla preoccupazione degli abitanti – il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, intervenuto a nome del Governo ai funerali di Verri a Ospital Monacale. Gli investigatori lavorano anche sulle celle telefoniche e sui possibili appoggi del killer.

Norbert potrebbe aver avuto bisogno di cure. L’attenzione si rivolge anche ai centri abitati e a chi potrebbe coprire o aver aiutato il killer, ad esempio facendogli avere disinfettanti e garze trovati nei giorni scorsi a bordo del Fiorino rubato che usava quando è stato sorpreso dalla pattuglia a Portomaggiore. Si passano al setaccio pure le farmacie, dove il killer potrebbe essersi procurato garze e disinfettante, ma nessuno dice di averlo riconosciuto.

Forze dell’ordine e reparti speciali continuano a setacciare quell’ampio territorio tra le province di Ferrara e Bologna palmo a palmo, senza tregua, considerando ogni segnalazione, come quella che dava Norbert/Igor forse all’interno di una chiesa sconsacrata. Un falso allarme, come altri che hanno impegnato militari e agenti fino al Riminese. C’è anche una rete di possibili conoscenze su cui gli investigatori operano nel riserbo: diversi gli stranieri che abitano in zona monitorati e ascoltati.





RAMBO KILLER NEL PAESE DEI BALOCCHI...

Proviamo a ricapitolare. Le nostre strade sono infestate da tutor e autovelox utili più a far cassa per i comuni che a difendere il codice della strada dai contravventori. Vigili e finanzieri solerti multano la parrucchiera che si fa la piega da sè, il barista che nel proprio bar consuma un caffè, le mamme che al parco spalmano marmellata sulle fette di pane per darle ai bambini, l'imprenditore che scarica un metro fuori dal proprio cancello. Equitalia ci corre dietro senza pietà chiedendo milioni per pochi centesimi. Dei grandi evasori però nessuna traccia. E dei delinquenti nessuna traccia. Degli immigrati clandestini svaniti nel nulla sul nostro territorio nessuna traccia. Dei fantasmi dai tanti alias che fra barconi e centri accoglienza e campi rom vivono da predoni di poveracci nessuna traccia. Persino dei criminali passati per le patrie galere e poi scarcerati senza averne ricostruito una identità nessuna traccia. Ma se Caino assalta e Abele si difende, vale più il nessuno tocchi Caino. E chi se ne fotte di Abele se è vivo o se è morto, a meno che non abbia mostrato i muscoli e allora meglio punirlo. E se ti prendono con trecento dosi di droga in tasca, vivi tranquillo: dopo dodici ore sarai libero di andare in discoteca e massacrare a calci e pugni il primo che ti passa davanti. Il buonismo esasperato ha confuso il garantismo con l'impunità e lo Stato si fa forte con i deboli e debole con i forti. Siamo il Bengodi della criminalità, dove le leggi non funzionano e servono a nulla contro i delinquenti. Dove sotto inchiesta va l'agente che fa il suo dovere e non il malfattore cui spetta ogni attenuante. L'ultimo esempio è il killer di Budrio, Rambo dell'est in fuga da Molinella. Passato per i centri accoglienza e le prigioni italiane e regolarmente scarcerato per buona condotta senza sapere neppure come si chiamasse realmente nè dove sarebbe andato a far danni. Igor? Ezechiele? Paperino? È russo? È serbo? È un profugo sbarcato a Topolinia? È un ex militare? È un ex mercenario? È uno degli Avengers ribelli? Ha ucciso un uomo? Ha ucciso più uomini e stuprato una donna? Ha fatto strage di tutto il cucuzzaro? Nessuno lo sa. Intanto vive fra muschi e licheni, sfugge a mille uomini che lo cercano e terrorizza due province. E se ti entra in casa, secondo la giustizia italiana, gli devi offrire il caffè e farlo mettere comodo perchè se per sbaglio gli spari o sei un uomo morto o sei rovinato per sempre: i webeti da corteo ti diranno che sei un assassino, mentre i magistrati da libro 'Cuore' ti prenderanno la casa e prosciugheranno i conti per risarcirlo dello spavento. Come in un romanzo di Valerio Varesi fugge fra nebbie e delitti, paludi e casolari. Lì si aggira un mostro sanguinario che tiene in scacco un esercito. Si ciba di bacche e di sangue. Mentre questo Stato insegue uno scontrino e una finta misericordia, la brava gente è schiacciata fra una morale immonda che protegge i cacciatori e sadici tribunali che vessano le prede. Igor, Ezechiele o come cazzo si chiama è un uomo già morto perchè disposto a morire, che sta mettendo a nudo la paura di un popolo che vorrebbe invece vivere ma è schiacciato dalla inefficienza e dalle ideologie. Chissenefrega se il panettiere regala a un povero una pagnotta e non batte il registratore di cassa. Siamo in piena Pulp Fiction, ostaggi di una politica pagliaccia, dei suoi profeti pacifisti col culo degli altri e di pazzi psicopatici pronti a tutto, coccolati da teorie sociologiche e sbornie da politicamente corretto. Sparate a vista. È l'ultima occasione per tornare un paese civile, mentre ancora i negrieri si arricchiscono su sconosciuti giovinotti muscolosi e nativi digitali prelevati al largo e trasformati in profughi un tanto al chilo...
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Re: Legittima difesa umana e cristiana

Messaggioda Berto » mer apr 19, 2017 8:41 am

Una religione così non è una buona religione ma un male dello spirito.

https://www.facebook.com/alberto.pento/ ... 4008956413


Una religione o meglio una morale religiosa che ti impedisce di difenderti, di difendere la tua vita, la tua gente, i tuoi beni, la tua libertà, la tua terra, la tua casa, le tue tradizioni, la tua cultura, non è affatto una buona religione, anzi essa si fa complice del male ed entra in grave conflitto con i Diritti Umani Universali è una pessima e deleteria religione, è una dottrina religiosa disumana.

Una religione che ti consegna al carnefice a chi ti riduce in schiavitù a chi ti deruba e ti espropria a chi ti fa del male e viola la tua casa, il tuo paese e violenta la tua famiglia e la tua gente non è un bene ma un male gravissimo e assoluto.

Una religione che ti porta il nemico in casa, che ti obbliga ad accoglierlo e a subirlo, che favorisce l'invasione di chi non ha rispetto per te, per la tua famiglia e per la tua gente che provoca guerre civili, che porta morte e distruzione non è una buona religione.

Una religione che privilegia la vita dopo la morte, a questa vita sulla terra, non è affatto una buona religione ma una grave malattia dello spirito.

Una religione che ti porta a prediligere, ad amare, a fraternizzare, ad aiutare altri dalla tua famiglia, dalla tua gente, dal tuo popolo, dalla tua comunità e a violare i loro Diritti Umani Universali non è una buona religione.

Una religione così si fa crimine contro l'umantità e i loro adepti diventano dei veri e pericolosi criminali.



Legittima difesa umana e cristiana
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Manipolazione criminale dei valori e dei diritti umani universali, quando il male appare come bene
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La proprietà non è un furto e un male ma un bene prezioso e rubare non è un bene ma un male
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Accoglienza o ospitalità imposta o forzata è un crimine contro l'umanità
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L'uomo di buona volontà e l'ipocrita
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Amare e aiutare chi ti fa del male non è un bene ma un male
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La peggio morte, morire martire per un idolo
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Morire per amore della vita, dell'umanità, della libertà, della dignità umana, per difendersi e difendere la propria famiglia, la propra casa, terra, patria e i propri beni ... è una buona morte, ma non vi è morte peggiore che morire per un idolo, magari uccidendo il prossimo e facendo morire i poropri figli come fanno gli islamici con il loro ossessionante fanatismo o come fanno certi cristiani che invece di difendersi si lasciano uccidere.
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Re: Legittima difesa umana e cristiana

Messaggioda Berto » gio apr 20, 2017 10:33 pm

https://www.facebook.com/islamicamentan ... f=NEWSFEED

Il "terrorismo psicologico" di matrice politically correct è molto più letale del terrorismo messo in atto dai combattenti islamici. Il terrorismo islamico fa morti qua e la, ma è arginato da quelle difese che una società può attuare attraverso le leggi e l'applicazione di esse, per cui non potrà mai vincere contro una società sana. Tuttavia le leggi e la loro applicazione sono il prodotto di un ragionamento logico e libero, per cui, se tramite il terrorismo psicologico viene impedito ai cittadini di ideare buone leggi o di applicarle, la società non avrà più difese contro la mano armata del terrorismo islamico.


Religione e religiosità come ossessione, come grave malattia, grave disturbo della mente e dell'anima o psico-emotivo
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Immagine
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Re: Legittima difesa umana e cristiana

Messaggioda Berto » ven apr 21, 2017 7:58 am

Cristiani e mussulmani - il cristianismo ti porta alla morte, ad essere ucciso contro le leggi di Dio
viewtopic.php?f=141&t=2000
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Re: Legittima difesa umana e cristiana

Messaggioda Berto » dom mag 07, 2017 7:18 pm

Vittorio Feltri: i progressisti sono dei vigliacchi
4 Maggio 2017
di Vittorio Feltri

http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... ifesa.html

Nuova legge sulla legittima difesa sulla spinta degli ultimi fatti di cronaca: gente che è stata uccisa dal bandito (il famoso o famigerato Igor, ricercato invano da 1200 carabinieri) e gente che ha sparato al malvivente e si è inguaiata dal punto di vista giudiziario. Ma che razza di precetto sarà mai quello fresco? Un brodino o un pasticcio.

Come al solito, il Partito Democratico si rivela inadatto a risolvere il problema. Non ha avuto il coraggio di comportarsi secondo logica e dà un colpo al cerchio e uno alla botte. Cosicché la opposizione, da Forza Italia alla Lega, si è incavolata e voterà contro. Giustamente. La regola imposta dai dem, mollaccioni e sprovveduti, è questa.

So già che il lettore leggendola riderà o bestemmierà. Udite. Se un farabutto entra in casa tua forzando la serratura, tu aggredito puoi sparargli o dargli una botta in testa come merita. Ma a una condizione: che sia notte. Se invece il Sole è alto, o siamo all' imbrunire, allora devi riflettere anche se in certi momenti non hai voglia né la opportunità di farlo. Insomma, sei obbligato a trattare col figlio di puttana che si è intrufolato nelle tue stanze. Vietato premere il grilletto. Una idiozia del genere non si comprende da quale zona del cervello dei democratici sia scaturita. Sta di fatto che, all' ingrosso, la norma è quella descritta.

Non c' è verso di far capire ai pirlacchioni progressisti che la violazione del domicilio, con le tenebre o la luce splendente di mezzogiorno, è una forma di violenza intollerabile da respingersi con ogni mezzo, inclusa un' arma da fuoco. Essi sono testoni o teste di rapa incapaci di immaginare lo stato d' animo di chi è minacciato nella propria abitazione e teme per sé, la famiglia e i beni di cui è in possesso? Non so rispondere. Ma so che la difesa è sempre legittima nei confronti di chi tenta, o pretende, di danneggiarti nel corpo o nel patrimonio. Essere insensibili a questo sacrosanto principio significa proteggere i ladri e infischiarsene delle loro vittime.

Mesi e mesi di discussioni parlamentari per arrivare a simili conclusioni che assomigliano a un aborto. Siamo disgustati.
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Re: Legittima difesa umana e cristiana

Messaggioda Berto » mar mag 09, 2017 12:02 pm

GIORNO E NOTTE NELLA LEGITTIMA DIFESA
di RICCARDO DI SEGNI
La Stampa, 9 maggio 2017
*Rabbino capo della comunità ebraica di Roma

https://www.facebook.com/ProgettoDreyfu ... 4572657234

Caro Direttore, nel vivace dibattito politico e parlamentare sulla nuova legge sulla legittima difesa ha sollevato particolare attenzione la distinzione proposta, e che sembra ora ritirata tra le polemiche, tra notte e giorno. Qualcuno ha fatto notare che questo richiamo alla notte, come tempo in cui il rischio aumenta e c'è maggiore necessità e liceità di difendersi, sia già presente in un testo molto antico, le XII tavole dei romani, databili intorno al 450 avanti e.c. Ma il richiamo alla legge romana è stato fatto per sottolineare l'arcaicità e la rozzezza di questa distinzione, che nel testo delle XII tavole si accompagna ad altre leggi ora improponibili. L'ignoranza diffusa in tema di Bibbia ha fatto sì che non si tenesse conto che molto prima delle XII tavole è il libro dell'Esodo che propone questa distinzione. All'inizio del capitolo 22, versetti 1 e 2, è detto: «Se il ladro viene trovato nel corso di uno scasso e viene colpito e muore, ciò non è considerato spargimento di sangue. Ma se il sole è sorto su di lui, è spargimento di sangue».

La tradizione giuridica ebraica si è soffermata a lungo su queste scarne righe, proponendo importanti interpretazioni. Rashì, il commentatore dell'XI sec., le riassume in questi termini: «Non è spargimento di sangue, significa che non è un omicidio; qui ti viene insegnato il principio che se qualcuno viene a ucciderti, precedilo e colpiscilo; e questo - lo scassinatore - è venuto con propositi omicidi, perché sa che le persone non si trattengono in silenzio quando subiscono un furto, pertanto è venuto con questo proposito, di uccidere il proprietario se gli fa resistenza». Ma a commento del verso successivo la durezza di questa interpretazione viene mitigata: «Ma se il sole è sorto su di lui è una metafora; se ti è chiaro che è in pace con te, come il sole che è pace per il mondo, così se ti è chiaro che non ha intenzioni omicide, allora se lo colpisci sei considerato omicida. Altri interpretano (la metafora del sole) nel senso che se vi sono testimoni che hanno visto il ladro e avvisato il proprietario questi non ha più diritto di colpire, perché ormai il ladro non ha intenzioni omicide».

Da queste letture rabbiniche impariamo cose rilevanti nel dibattito attuale: che l'istituto della legittima difesa deriva proprio dalla situazione del furto con scasso in casa, e non viceversa; che la distinzione tra notte e giorno, che la Bibbia propone letteralmente, parlando del sorgere del sole, va intesa in senso simbolico, e riferita non tanto al tempo quanto alla chiarezza delle condizioni in cui avviene il malaugurato incontro tra ladro e proprietario. Se si lavorasse facendo uso della saggezza antica, forse si riuscirebbero a evitare contrapposizioni inutili.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Legittima difesa umana e cristiana

Messaggioda Berto » mar mag 16, 2017 7:49 pm

Nel napoletano - Spara ai rapinatori entrati in casa nella notte: ferito un ladro
Felice Naddeo
16 maggio 2017

http://corrieredelmezzogiorno.corriere. ... e384.shtml

Lago Patria, il proprietario della villetta è un poliziotto che dopo aver sentito dei rumori in giardino ha scoperto i malviventi. Poi è iniziato un conflitto a fuoco

Una banda di ladri albanesi ha tentato di fare irruzione in una villetta con giardino a Lago Patria, nel comune di Giugliano, questa mattina intorno alle 4.30, per piazzare un colpo. Ma il proprietario dell’abitazione, un poliziotto, in casa con la moglie e il figlio, è stato svegliato da alcuni rumori in giardino. L’agente si è affacciato dal balcone e ha intimato l’alt dopo essersi qualificato come appartenente alle forze dell’ordine. Ma in risposta, uno dei criminali ha iniziato a sparare. L’agente, a quel punto, ha preso la pistola di ordinanza e ha risposto al fuoco, colpendo uno dei malviventi alla clavicola. Il proiettile ha, però, anche forato un polmone. Il ladro ferito è stato portato all’ospedale di Napoli ed è in gravi condizioni ma non in pericolo di vita. Gli altri rapinatori sono riusciti a fuggire. I rilievi della polizia hanno permesso di trovare la pistola usata dai criminali e il proiettile sparato conficcatosi nella porzione in muratura del balcone.

Il criminale ferito

L’uomo ferito dal poliziotto ha 36 anni e, come confermato dal questore di Napoli Antonio De Iesu, numerosi precedenti penali per furto e ricettazione. L’albanese era in compagnia di altri due complici, membri di una banda che ha piazzato diversi colpi nella zona, e in possesso di una pistola «Walther» 7.65 rubata nel 2015.

L’elogio del questore

Il poliziotto che ha sparato all’ alba di questa mattina contro un malvivente albanese entrato armato nel giardino della sua abitazione «ha agito con professionalità ed in presenza dei presupposti integranti l’ esimente della legittima difesa, di cui all’ art. 52 del codice penale». Lo afferma il questore di Napoli, Antonio De Iesu in una dichiarazione diffusa a margine dell’ incontro con i giornalisti di questa mattina. «Purtuttavia - aggiunge il questore De Iesu - la valutazione spetta istituzionalmente ai magistrati della Procura di Napoli Nord che stanno svolgendo le indagini e di cui si ha piena fiducia». .
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