Rozzano, il preside cancella la festa di Natale. E la scuola rimuove anche i crocifissiProteste dei genitori per le scelte dei dirigenti del Garofani
di MASSIMILIANO MINGOIA
Niente crocifissi nelle aule Niente crocifissi nelle aule
http://www.ilgiorno.it/sud-milano/rozza ... -1.1522604Rozzano (Milano), 27 novembre 2015 - Concerto di Natale cancellato e crocifisso rimosso. I vertici dell’Istituto comprensivo Garofani di Rozzano (scuole dell’infanzia, primaria e secondaria in via Garofani e in via Milano), alle porte di Milano, hanno deciso di applicare una linea rigorosamente improntata alla laicità in occasione dei festeggiamenti natalizi che cadono dopo la strage terroristica di Parigi. Una linea contestata da un gruppo di genitori, che sta preparando una lettera di protesta contro la scelta del dirigente scolastico reggente Marco Parma (già candidato sindaco per una lista civica e per il M5S a Rozzano) sulla cancellazione della Festa di Natale e contro la decisione del Consiglio di Istituto di non esporre i crocifissi nelle aule.
Nel mirino dei genitori è finita innanzitutto la cancellazione del "Festa musicale di Natale" che negli ultimi anni si era tenuta al Teatro Fellini di Rozzano. Una appuntamento con canti e cori, non solo natalizi, frutto del lavoro dei bambini con i maestri dell’Associazione 11 Note. L’anno scorso i bimbi cantarono canzoni natalizie stile "Jingle Bells". Quest’anno un paio di genitori ha chiesto al preside di inserire anche canti più propriamente religiosi come "Tu scendi dalle stelle", "Adeste fideles" e "Stille Nacht". La risposta del dirigente scolastico è stata un secco "no" in nome della laicità della scuola pubblica. Certo, le festicciole natalizie nelle aule del Garofani ci saranno, ma la decisione finale dei vertici scolastici, in accordo con l’Associazione 11 Note, è stata quella di far slittare il saggio musicale dopo Natale, il 21 gennaio. E l’appuntamento è stato ribattezzato: da "Festa di Natale" a "Festa d’Inverno". Ma perché? "Per evitare strumentalizzazioni – sottolinea la vicepreside Ornella Godi –. Il programma del saggio quest’anno è basato sulle filastrocche di Gianni Rodari e sulle canzoni di Sergio Endrigo". Niente "Tu scendi dalle stelle", ma nemmeno "Jingle Bells". Niente concerto di Natale.
Tutto rimandato a gennaio. Un rinvio che i vertici scolastici giustificano con "il rispetto delle diversità". Il timore era che qualche genitore di religione musulmana potesse essere in imbarazzo nel far partecipare i propri figli a una festa con canti religiosi di stampo cristiano e cattolico. Una motivazione che a un gruppo di genitori non è piaciuta, tanto che già si parla di "boicottaggio" della Festa d’Inverno. Il secondo elemento di polemica tra dirigenti scolastici e genitori riguarda l’esposizione del crocifisso nelle aule. E le versioni dei vertici divergono. Parma sostiene che "i crocifissi non ci sono da tempo, un paio di genitori ha proposto di metterli nelle aule e il Consiglio di Istituto a giugno ha respinto la proposta". La Godi, invece, spiega "che in due aule i crocifissi c’erano e nelle altre no. La decisione del Consiglio di Istituto è stata quella di uniformare e togliere i crocifissi che c’erano". Risultato finale: concerto di Natale cancellato e crocifisso rimosso.
di MASSIMILIANO MINGOIA
Rozzano, preside M5S: “I canti di Natale sono una provocazione pericolosa”novembre 28, 2015
http://italiapatriamia.eu/rozzano-presi ... pericolosa Cancellare li Natale come festa religiosa? “Un passo in avanti verso l’integrazione e il rispetto reciproco”. A parlare, intervistato dal Corriere della Sera, è Marco Parma, il preside della scuola di Rozzano (Milano), dove il Natale verrà festeggiato in maniera rigorosamente laica, e il concerto di fine anno è stato ribattezzato Festa d’Inverno.
Il preside motiva così la sua scelta: “Rispettare la sensibilità delle persone che appartengono ad altre religioni non è un passo indietro”. Anzi. “Se noi avessimo organizzato un concerto a base di canti religiosi dopo quello che è accaduto (a Parigi, ndr) certo qualcuno poteva interpretarla come una provocazione, forse anche pericolosa”.
Secondo Marco Parma, che nel 2009 si era candidato a sindaco per il Movimento 5 Stelle, la festa di Natale non è mai stata in programma. Solo canti laici. Quanto ai crocefissi, la linea del consiglio d’istituto sembra chiara: non devono esserci. E allora perché i genitori protestano? “Sono venute in presidenza due mamme chiedendo di poter insegnare ai bambini dei canti religiosi. A questo io ho opposto un diniego. Escludere gli alunni di altre religioni non sarebbe stato il massimo”, ha obiettato il preside.
E dire che i genitori degli alunni musulmani – che nella scuola di Rozzano sono circa il 20 per cento – non sembrano dello stesso parere del preside: “La festa di Natale? Per noi non è un problema”, dice un papà al Corriere. E una mamma: “Mio figlio non avrebbe partecipato perché è musulmano, ma non abbiamo nulla contro la festa di Natale”.
Il commento di Salvini non si è fatto attendere: “Se non invertiamo la rotta siamo allo sfacelo, mi pare una cazzata galattica” ha commentato il segretario del Carroccio. “In quella scuola ci sono mamme che stanno raccogliendo firme perché il Natale sia Natale. La chiameranno ‘Festa d’inverno, ‘per evitare strumentalizzazioni’, ma anche i genitori musulmani, secondo me, sarebbero solo contenti di festeggiare il Natale”.
La vera storia della scuola di Rozzano che cancella il NataleDopo la bufala della mostra di crocifissi a Firenze un'altra emergenza democratica per i valori della cristianità viene lanciata sulla pelle dei bambini. Coincidenze?
Alessandro D'Amato
venerdì 27 novembre 2015
http://www.nextquotidiano.it/la-vera-st ... -il-nataleLa via della cristianità, si sa, è irta di bufale. E di solito si moltiplicano con l’avvicinarsi delle feste natalizie, come la scuola di Firenze che avrebbe annullato la visita alla mostra per i crocifissi, non a caso portata alla “luce” si fa per dire dalla Nazione, che aveva parlato qualche tempo fa anche del tumore curabile del Papa poi scopertosi inesistente. Ed oggi il Giorno, quotidiano dello stesso gruppo editoriale che pubblica la Nazione, ci racconta un’altra storia del genere, con protagonista l’Istituto comprensivo Garofani (che ingloba scuole dell’infanzia, primaria e secondaria) di Rozzano nel milanese.
La vera storia della scuola di Rozzano che cancella il Natale
Nella scuola il dirigente scolastico reggente Marco Parma ha deciso, secondo il racconto del Giorno, di cancellare il Concerto di Natale e di rimuovere i crocifissi dalle aule. che Una doppia scelta che ha provocato la reazione indignata dei genitori degli studenti, motivata dalla volontà di applicare, scrive il Giorno, “una linea rigorosamente improntata alla laicità in occasione dei festeggiamenti natalizi che cadono dopo la strage terroristica di Parigi”. Ma basta leggere perbene il racconto per scoprire che le cose sono diverse da come le raccontano. La Festa musicale di Natale – appuntamento che negli ultimi anni si è tenuto al Teatro Fellini di Rozzano, fatto di canti e cori, natalizi e non, e frutto del lavoro dei bambini – è stata rinviata a gennaio e tramutata in Festa d’Inverno. E ad alcuni genitori, che oltre a canzoni come Jingle Bells’, hanno chiesto di inserirne con caratteristiche più religiose Tu scendi dalle stelle, il preside Parma – già candidato sindaco per una lista civica e per il MoVimento 5 Stelle – ha replicato con un secco ‘no’. Secondo il Giorno “in nome della laicita’ della scuola pubblica”. Perché lo spostamento della festa? La vicepreside Ornella Godi ha così replicato: “Per evitare strumentalizzazioni. Il programma del saggio quest’anno è basato sulle filastrocche di Gianni Rodari e sulle canzoni di Sergio Endrigo. Niente Tu scendi dalle stelle’ ma nemmeno Jingle Bells”. Intanto, alcuni genitori avrebbero già palesato l’intenzione di boicottare la festa. Quella sui crocefissi rimossi però è una mezza bufala: attualmente nelle aule non ci sono da tempo: “un paio di genitori ha proposto di metterli nelle aule e il Consiglio di Istituto a giugno ha respinto la proposta”, ha fatto sapere Parma. La vicepreside, invece, spiega “che in due aule i crocifissi c’erano e nelle altre no. La decisione del Consiglio di Istituto è stata quella di uniformare e togliere i crocifissi che c’erano”.
Scende in campo Matteo salvini
Nel frattempo è sceso in campo Matteo Salvini. In diretta a Radio Padania il leader della Lega ha cercato di rintracciare telefonicamente il preside reggente, Marco Parma, dopo aver mandato in onda la canzone ‘Tu scendi dalle stelle’. A rispondere al segretario della Lega è stato solo il direttore amministrativo della scuola di Rozzano, che pacatamente ha sostenuto che sulla vicenda “i giornalisti hanno mescolato un po’ le situazioni”, promettendo a breve “un comunicato stampa” del preside. “Pensate quelli dell’Isis se ci stanno ascoltando quanto ci prendono per coglioni”, ha concluso Salvini, che alla fine del giro di telefonate in diretta non è riuscito a parlare con il preside. Nel frattempo, e in attesa del comunicato, è necessario far notare che anche alla scuola di Firenze era stato un membro del consiglio d’istituto, arrivato in ritardo alla riunione, a raccontare alla stampa della presunta – e poi rivelatasi falsa – decisione di bandire la visita per i crocifissi. L’impressione insomma è che più che difendere la cristianità, i luoghi di incontro tra genitori e responsabili scolastici siano diventati i posti in cui si fa propaganda politica inventandosi emergenze inesistenti. Sulla pelle dei bambini, ma questo – per chi è senza scrupoli – è secondario.
Edit: Marco Parma, come promesso, interviene sulla storia:
“Le beghe degli adulti non devono ricadere sui bimbi e a me interessa che a scuola ogni momento sia condivisibile per tutti e che nulla possa creare imbarazzo o disagio a qualcuno”. Lo ha detto il preside dell’Istituto Garofani di Rozzano, Marco Parma, finito nella bufera per aver rinviato la festa prenatalizia delle elementari. “Prima di tutto non era un Concerto di Natale ma un Concerto di inverno e si svolgerà 21 gennaio – ha detto – Poi non ho rimosso alcun crocifisso perchè nelle aule non ci sono più da anni”.
Queste le dichiarazioni del preside che ha vietato di festeggiare il Natale a scuola. Guarda caso è candidato con il Movimento 5 Stelle.
"Credo sia un passo avanti verso l'integrazione e non indietro rispettare la sensibilità di chi la pensa diversamente, ha altre culture o religioni - ribatte il preside - Questa è una scuola multietnica, sarebbe stato giusto se nelle feste di classe una parte dei bambini avessero cantato della canzoni dalle quali erano esclusi altri? e poi dopo quello che è successo a Parigi qualcuno lo avrebbe considerato una provocazione"
Insomma per lui integrazione significa annullare la nostra cultura e ritiene una provocazione festeggiare il Natale.
Il movimento 5 stelle cambi nome in movimento 5 mezze lune e intanto rimuoviamo questo preside grillino, una persona che la pensa così non può avere in mano l'educazione dei nostri ragazzi.
Natalino Balassohttps://www.facebook.com/natalinobalasz/?fref=nfC'è qualcosa di malato nella decisione dell'istituto Garofani di Rozzano, che nega ad un gruppo dei genitori la possibilità di insegnare i canti di Natale ai bambini delle primarie in nome della laicità e del rispetto delle minoranze.
Calma, la laicità è una cosa e questo paese non la conosce, il rispetto delle minoranze è altra cosa, ma in questo caso cosa significherebbe? Significherebbe forse che qualcuno dovrebbe sentirsi offeso a sentire i canti di Natale, che da noi sono tradizionali? Ma che senso ha? Non scambiamo la tolleranza con l'accettazione dell'intolleranza! Chi è da poco cittadino dei nostri paesi, deve abituarsi a tollerare le abitudini che ci sono nei nostri paesi, a meno che non abbia da proporci abitudini più sane o migliori, è così che dovrebbero funzionare le cose. E i canti di Natale non fanno male a nessuno.
I canti di Natale sono molto belli e appartengono a una tradizione che va oltre la religione, che senso ha vietare ai bimbi di apprenderli? Piuttosto evitate di fare entrare i bimbi nel tunnel del premio e della punizione, con voti, giudizi e commenti su cosa fanno di giusto o di sbagliato. Quando saranno più grandi avranno insegnanti che con molta seriosità insegneranno loro quanti morti hanno provocato le guerre dei condottieri e li faranno innamorare della violenza e della sopraffazione, dicendo loro che si tratta di politica, ora che son piccoli, facciamoli innamorare di una magia che non proveranno mai più in seguito e che parla di pace e di amore.
Viva i canti di Natale. E viva la laicità, che da noi non esiste.
El me comento:
Il Natale ai credenti ricorda la nascita dell'ebreo Cristo, ma a tutti gli uomini ricorda la loro nascita e a tutti ricorda la nascita di un bambino, ai genitori ricorda quella del primo figlio e di tutti gli altri figli, ai fratelli e alle sorelle ricorda la nascita dei nipoti e a tutti i nonni, le zie e i genitori la nascita di ogni figlio della terra. Per me che nato cristiano mi sono fatto credente di un Dio che sta aldilà di ogni credo, di ogni dottrina e ideologia religiosa, di ogni mistero e di ogni sacralità, il Natale è una festa dei bambini di tutti gli uomini della terra, di ogni etnia, cultura e credo religioso e perciò travalica la fede cristiana e si trasforma in una festa comune e universale di tutti gli uomini di ogni fede e non fede e anche di tutti gli animali.
Ricordo agli atei anticristiani che l'ebreo Cristo non ha mai fatto del male a una mosca e che il cristianismo è religione di pace (anche se poi molti cristiani si sono dimostrati molto poco cristiani e ne hanno fatte di ogni crimine contravvenendo a Cristo), mentre l'islamismo è religione di guerra e terrore sanciti e prescritti nel Corano e che Maometto fu il primo terrorista guerrafondaio islamico.
L'islam non è tanto una religione ma una dottrina o ideologia politico-religiosa razzista molto più del nazismo, che non risconosce e non rispetta i Diritti Umani della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e che dovrebbe essere bandita come e più del nazismo. A ogni imam che predica il Corano dovrebbe essere applicata la Legge Mancino. Il Corano prescrive e obbliga tutti i veri credenti mussulmani a discriminare, a perseguitare, a esiliare, a uccidere, a sterminare i diversamente religiosi e i non credenti se si rifiutano di abiurare e di diventare islamici, come pure obbliga all'uccisione degli apostati di Allah.
Chi difende l'islam facendolo passare per religione di pace e discrimina o vieta il Natale e le sue manifestazioni folcloristiche si fa complice del razzismo terrorista e criminale islamico.