Ensemenii contro el Nadal, el prexepio, el croxefegà

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Messaggioda Berto » sab nov 28, 2015 3:11 pm

Ensemenii contro el Nadal, el prexepio, el croxefegà
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Re: Ensemenii contro el Nadal, el prexepio, el croxefegà

Messaggioda Berto » sab nov 28, 2015 3:13 pm

Norvegia, giornalista tg conduce con croce al collo, esonerata per offese Islam
La conduttrice allontanata dalla tv dopo le proteste: "Quella catenina offende l'Islam"
12 novembre 2013

https://www.repubblica.it/esteri/2013/1 ... e-70833162

ROMA - Una catenina al collo può essere motivo di un licenziamento? A quanto pare si se siamo in Norvegia e se si tratta di un noto volto televisivo della Nrk. Sir Kristin Saellmann, nota conduttrice di telegiornale ha indossato una collanina con una croce durante la conduzione.

Secondo quanto riferito dai vertici della tv, alcuni spettatori - soprattutto esponenti della comunità islamica locale - hanno protestato sostenendo che la "catenina con la croce offende l'Islam" e "quel simbolo non garantisce l'imparzialità del canale". La giornalista, una delle più apprezzate e conosciute della tv pubblica norvegese, è stata sollevata dall'incarico e le è stato vietato di ripresentrasi in video con quei 1.4 centimetri motivo di discordia e offesa.

Un caso che ricorda molto da vicino l'incredibile vicenda di Nadia Eweida, dipendente della compagnia aerea British Airways che dopo sette anni ha vinto la sua battaglia legale. La Corte Europea dei diritti umani ha infatti riconosciuto, nel gennaio scorso, che la donna era stata discriminata quando i suoi superiori le impedirono di portare una croce al collo sul posto di lavoro.

Nel caso della cristiana copta Eweida, la sentenza di Strasburgo aveva messo in evidenza "l'importanza della libertà di religione, elemento essenziale dell'identità dei credenti e fondamento, tra altri, delle società democratiche pluraliste". Al contempo, però, la Corte aveva messo in guardia dai casi in cui "la pratica religiosa di un individuo sconfina sui diritti altrui". In quei casi può essere "oggetto di restrizioni". Chissà la collanina di Kristin in quale caso ricade.
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Re: Ensemenii contro el Nadal, el prexepio, el croxefegà

Messaggioda Berto » sab nov 28, 2015 3:17 pm

Rozzano, il preside cancella la festa di Natale. E la scuola rimuove anche i crocifissi
Proteste dei genitori per le scelte dei dirigenti del Garofani
di MASSIMILIANO MINGOIA
Niente crocifissi nelle aule Niente crocifissi nelle aule

http://www.ilgiorno.it/sud-milano/rozza ... -1.1522604

Rozzano (Milano), 27 novembre 2015 - Concerto di Natale cancellato e crocifisso rimosso. I vertici dell’Istituto comprensivo Garofani di Rozzano (scuole dell’infanzia, primaria e secondaria in via Garofani e in via Milano), alle porte di Milano, hanno deciso di applicare una linea rigorosamente improntata alla laicità in occasione dei festeggiamenti natalizi che cadono dopo la strage terroristica di Parigi. Una linea contestata da un gruppo di genitori, che sta preparando una lettera di protesta contro la scelta del dirigente scolastico reggente Marco Parma (già candidato sindaco per una lista civica e per il M5S a Rozzano) sulla cancellazione della Festa di Natale e contro la decisione del Consiglio di Istituto di non esporre i crocifissi nelle aule.
Nel mirino dei genitori è finita innanzitutto la cancellazione del "Festa musicale di Natale" che negli ultimi anni si era tenuta al Teatro Fellini di Rozzano. Una appuntamento con canti e cori, non solo natalizi, frutto del lavoro dei bambini con i maestri dell’Associazione 11 Note. L’anno scorso i bimbi cantarono canzoni natalizie stile "Jingle Bells". Quest’anno un paio di genitori ha chiesto al preside di inserire anche canti più propriamente religiosi come "Tu scendi dalle stelle", "Adeste fideles" e "Stille Nacht". La risposta del dirigente scolastico è stata un secco "no" in nome della laicità della scuola pubblica. Certo, le festicciole natalizie nelle aule del Garofani ci saranno, ma la decisione finale dei vertici scolastici, in accordo con l’Associazione 11 Note, è stata quella di far slittare il saggio musicale dopo Natale, il 21 gennaio. E l’appuntamento è stato ribattezzato: da "Festa di Natale" a "Festa d’Inverno". Ma perché? "Per evitare strumentalizzazioni – sottolinea la vicepreside Ornella Godi –. Il programma del saggio quest’anno è basato sulle filastrocche di Gianni Rodari e sulle canzoni di Sergio Endrigo". Niente "Tu scendi dalle stelle", ma nemmeno "Jingle Bells". Niente concerto di Natale.

Tutto rimandato a gennaio. Un rinvio che i vertici scolastici giustificano con "il rispetto delle diversità". Il timore era che qualche genitore di religione musulmana potesse essere in imbarazzo nel far partecipare i propri figli a una festa con canti religiosi di stampo cristiano e cattolico. Una motivazione che a un gruppo di genitori non è piaciuta, tanto che già si parla di "boicottaggio" della Festa d’Inverno. Il secondo elemento di polemica tra dirigenti scolastici e genitori riguarda l’esposizione del crocifisso nelle aule. E le versioni dei vertici divergono. Parma sostiene che "i crocifissi non ci sono da tempo, un paio di genitori ha proposto di metterli nelle aule e il Consiglio di Istituto a giugno ha respinto la proposta". La Godi, invece, spiega "che in due aule i crocifissi c’erano e nelle altre no. La decisione del Consiglio di Istituto è stata quella di uniformare e togliere i crocifissi che c’erano". Risultato finale: concerto di Natale cancellato e crocifisso rimosso.
di MASSIMILIANO MINGOIA


Rozzano, preside M5S: “I canti di Natale sono una provocazione pericolosa”
novembre 28, 2015
http://italiapatriamia.eu/rozzano-presi ... pericolosa
Cancellare li Natale come festa religiosa? “Un passo in avanti verso l’integrazione e il rispetto reciproco”. A parlare, intervistato dal Corriere della Sera, è Marco Parma, il preside della scuola di Rozzano (Milano), dove il Natale verrà festeggiato in maniera rigorosamente laica, e il concerto di fine anno è stato ribattezzato Festa d’Inverno.
Il preside motiva così la sua scelta: “Rispettare la sensibilità delle persone che appartengono ad altre religioni non è un passo indietro”. Anzi. “Se noi avessimo organizzato un concerto a base di canti religiosi dopo quello che è accaduto (a Parigi, ndr) certo qualcuno poteva interpretarla come una provocazione, forse anche pericolosa”.
Secondo Marco Parma, che nel 2009 si era candidato a sindaco per il Movimento 5 Stelle, la festa di Natale non è mai stata in programma. Solo canti laici. Quanto ai crocefissi, la linea del consiglio d’istituto sembra chiara: non devono esserci. E allora perché i genitori protestano? “Sono venute in presidenza due mamme chiedendo di poter insegnare ai bambini dei canti religiosi. A questo io ho opposto un diniego. Escludere gli alunni di altre religioni non sarebbe stato il massimo”, ha obiettato il preside.
E dire che i genitori degli alunni musulmani – che nella scuola di Rozzano sono circa il 20 per cento – non sembrano dello stesso parere del preside: “La festa di Natale? Per noi non è un problema”, dice un papà al Corriere. E una mamma: “Mio figlio non avrebbe partecipato perché è musulmano, ma non abbiamo nulla contro la festa di Natale”.
Il commento di Salvini non si è fatto attendere: “Se non invertiamo la rotta siamo allo sfacelo, mi pare una cazzata galattica” ha commentato il segretario del Carroccio. “In quella scuola ci sono mamme che stanno raccogliendo firme perché il Natale sia Natale. La chiameranno ‘Festa d’inverno, ‘per evitare strumentalizzazioni’, ma anche i genitori musulmani, secondo me, sarebbero solo contenti di festeggiare il Natale”.


La vera storia della scuola di Rozzano che cancella il Natale
Dopo la bufala della mostra di crocifissi a Firenze un'altra emergenza democratica per i valori della cristianità viene lanciata sulla pelle dei bambini. Coincidenze?
Alessandro D'Amato
venerdì 27 novembre 2015
http://www.nextquotidiano.it/la-vera-st ... -il-natale

La via della cristianità, si sa, è irta di bufale. E di solito si moltiplicano con l’avvicinarsi delle feste natalizie, come la scuola di Firenze che avrebbe annullato la visita alla mostra per i crocifissi, non a caso portata alla “luce” si fa per dire dalla Nazione, che aveva parlato qualche tempo fa anche del tumore curabile del Papa poi scopertosi inesistente. Ed oggi il Giorno, quotidiano dello stesso gruppo editoriale che pubblica la Nazione, ci racconta un’altra storia del genere, con protagonista l’Istituto comprensivo Garofani (che ingloba scuole dell’infanzia, primaria e secondaria) di Rozzano nel milanese.
La vera storia della scuola di Rozzano che cancella il Natale
Nella scuola il dirigente scolastico reggente Marco Parma ha deciso, secondo il racconto del Giorno, di cancellare il Concerto di Natale e di rimuovere i crocifissi dalle aule. che Una doppia scelta che ha provocato la reazione indignata dei genitori degli studenti, motivata dalla volontà di applicare, scrive il Giorno, “una linea rigorosamente improntata alla laicità in occasione dei festeggiamenti natalizi che cadono dopo la strage terroristica di Parigi”. Ma basta leggere perbene il racconto per scoprire che le cose sono diverse da come le raccontano. La Festa musicale di Natale – appuntamento che negli ultimi anni si è tenuto al Teatro Fellini di Rozzano, fatto di canti e cori, natalizi e non, e frutto del lavoro dei bambini – è stata rinviata a gennaio e tramutata in Festa d’Inverno. E ad alcuni genitori, che oltre a canzoni come Jingle Bells’, hanno chiesto di inserirne con caratteristiche più religiose Tu scendi dalle stelle, il preside Parma – già candidato sindaco per una lista civica e per il MoVimento 5 Stelle – ha replicato con un secco ‘no’. Secondo il Giorno “in nome della laicita’ della scuola pubblica”. Perché lo spostamento della festa? La vicepreside Ornella Godi ha così replicato: “Per evitare strumentalizzazioni. Il programma del saggio quest’anno è basato sulle filastrocche di Gianni Rodari e sulle canzoni di Sergio Endrigo. Niente Tu scendi dalle stelle’ ma nemmeno Jingle Bells”. Intanto, alcuni genitori avrebbero già palesato l’intenzione di boicottare la festa. Quella sui crocefissi rimossi però è una mezza bufala: attualmente nelle aule non ci sono da tempo: “un paio di genitori ha proposto di metterli nelle aule e il Consiglio di Istituto a giugno ha respinto la proposta”, ha fatto sapere Parma. La vicepreside, invece, spiega “che in due aule i crocifissi c’erano e nelle altre no. La decisione del Consiglio di Istituto è stata quella di uniformare e togliere i crocifissi che c’erano”.
Scende in campo Matteo salvini
Nel frattempo è sceso in campo Matteo Salvini. In diretta a Radio Padania il leader della Lega ha cercato di rintracciare telefonicamente il preside reggente, Marco Parma, dopo aver mandato in onda la canzone ‘Tu scendi dalle stelle’. A rispondere al segretario della Lega è stato solo il direttore amministrativo della scuola di Rozzano, che pacatamente ha sostenuto che sulla vicenda “i giornalisti hanno mescolato un po’ le situazioni”, promettendo a breve “un comunicato stampa” del preside. “Pensate quelli dell’Isis se ci stanno ascoltando quanto ci prendono per coglioni”, ha concluso Salvini, che alla fine del giro di telefonate in diretta non è riuscito a parlare con il preside. Nel frattempo, e in attesa del comunicato, è necessario far notare che anche alla scuola di Firenze era stato un membro del consiglio d’istituto, arrivato in ritardo alla riunione, a raccontare alla stampa della presunta – e poi rivelatasi falsa – decisione di bandire la visita per i crocifissi. L’impressione insomma è che più che difendere la cristianità, i luoghi di incontro tra genitori e responsabili scolastici siano diventati i posti in cui si fa propaganda politica inventandosi emergenze inesistenti. Sulla pelle dei bambini, ma questo – per chi è senza scrupoli – è secondario.
Edit: Marco Parma, come promesso, interviene sulla storia:
“Le beghe degli adulti non devono ricadere sui bimbi e a me interessa che a scuola ogni momento sia condivisibile per tutti e che nulla possa creare imbarazzo o disagio a qualcuno”. Lo ha detto il preside dell’Istituto Garofani di Rozzano, Marco Parma, finito nella bufera per aver rinviato la festa prenatalizia delle elementari. “Prima di tutto non era un Concerto di Natale ma un Concerto di inverno e si svolgerà 21 gennaio – ha detto – Poi non ho rimosso alcun crocifisso perchè nelle aule non ci sono più da anni”.

Queste le dichiarazioni del preside che ha vietato di festeggiare il Natale a scuola. Guarda caso è candidato con il Movimento 5 Stelle.
"Credo sia un passo avanti verso l'integrazione e non indietro rispettare la sensibilità di chi la pensa diversamente, ha altre culture o religioni - ribatte il preside - Questa è una scuola multietnica, sarebbe stato giusto se nelle feste di classe una parte dei bambini avessero cantato della canzoni dalle quali erano esclusi altri? e poi dopo quello che è successo a Parigi qualcuno lo avrebbe considerato una provocazione"
Insomma per lui integrazione significa annullare la nostra cultura e ritiene una provocazione festeggiare il Natale.
Il movimento 5 stelle cambi nome in movimento 5 mezze lune e intanto rimuoviamo questo preside grillino, una persona che la pensa così non può avere in mano l'educazione dei nostri ragazzi.



Natalino Balasso
https://www.facebook.com/natalinobalasz/?fref=nf

C'è qualcosa di malato nella decisione dell'istituto Garofani di Rozzano, che nega ad un gruppo dei genitori la possibilità di insegnare i canti di Natale ai bambini delle primarie in nome della laicità e del rispetto delle minoranze.
Calma, la laicità è una cosa e questo paese non la conosce, il rispetto delle minoranze è altra cosa, ma in questo caso cosa significherebbe? Significherebbe forse che qualcuno dovrebbe sentirsi offeso a sentire i canti di Natale, che da noi sono tradizionali? Ma che senso ha? Non scambiamo la tolleranza con l'accettazione dell'intolleranza! Chi è da poco cittadino dei nostri paesi, deve abituarsi a tollerare le abitudini che ci sono nei nostri paesi, a meno che non abbia da proporci abitudini più sane o migliori, è così che dovrebbero funzionare le cose. E i canti di Natale non fanno male a nessuno.
I canti di Natale sono molto belli e appartengono a una tradizione che va oltre la religione, che senso ha vietare ai bimbi di apprenderli? Piuttosto evitate di fare entrare i bimbi nel tunnel del premio e della punizione, con voti, giudizi e commenti su cosa fanno di giusto o di sbagliato. Quando saranno più grandi avranno insegnanti che con molta seriosità insegneranno loro quanti morti hanno provocato le guerre dei condottieri e li faranno innamorare della violenza e della sopraffazione, dicendo loro che si tratta di politica, ora che son piccoli, facciamoli innamorare di una magia che non proveranno mai più in seguito e che parla di pace e di amore.
Viva i canti di Natale. E viva la laicità, che da noi non esiste.



El me comento:

Il Natale ai credenti ricorda la nascita dell'ebreo Cristo, ma a tutti gli uomini ricorda la loro nascita e a tutti ricorda la nascita di un bambino, ai genitori ricorda quella del primo figlio e di tutti gli altri figli, ai fratelli e alle sorelle ricorda la nascita dei nipoti e a tutti i nonni, le zie e i genitori la nascita di ogni figlio della terra. Per me che nato cristiano mi sono fatto credente di un Dio che sta aldilà di ogni credo, di ogni dottrina e ideologia religiosa, di ogni mistero e di ogni sacralità, il Natale è una festa dei bambini di tutti gli uomini della terra, di ogni etnia, cultura e credo religioso e perciò travalica la fede cristiana e si trasforma in una festa comune e universale di tutti gli uomini di ogni fede e non fede e anche di tutti gli animali.

Ricordo agli atei anticristiani che l'ebreo Cristo non ha mai fatto del male a una mosca e che il cristianismo è religione di pace (anche se poi molti cristiani si sono dimostrati molto poco cristiani e ne hanno fatte di ogni crimine contravvenendo a Cristo), mentre l'islamismo è religione di guerra e terrore sanciti e prescritti nel Corano e che Maometto fu il primo terrorista guerrafondaio islamico.

L'islam non è tanto una religione ma una dottrina o ideologia politico-religiosa razzista molto più del nazismo, che non risconosce e non rispetta i Diritti Umani della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e che dovrebbe essere bandita come e più del nazismo. A ogni imam che predica il Corano dovrebbe essere applicata la Legge Mancino. Il Corano prescrive e obbliga tutti i veri credenti mussulmani a discriminare, a perseguitare, a esiliare, a uccidere, a sterminare i diversamente religiosi e i non credenti se si rifiutano di abiurare e di diventare islamici, come pure obbliga all'uccisione degli apostati di Allah.
Chi difende l'islam facendolo passare per religione di pace e discrimina o vieta il Natale e le sue manifestazioni folcloristiche si fa complice del razzismo terrorista e criminale islamico.
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Re: Ensemenii contro el Nadal, el prexepio, el croxefegà

Messaggioda Berto » sab nov 28, 2015 3:22 pm

I genitori contro i canti arabi, gli insegnanti: "O così o niente Natale"

Ad unirsi alla protesta anche l'europarlamentare della Lega Nord, Mara Bizzotto: "Se qualche musulmano o straniero si sente offeso, è libero di tornare a festeggiare il 25 dicembre nel suo Paese d'origine"
Adriano Palazzolo - Ven, 27/11/2015

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 99189.html

C'è un Comune in provincia di Vicenza dove il Natale già l'anno scorso ha avuto un sapore, anzi un suono, diverso e l'episodio quest'anno potrebbe ripetersi o, in alternativa, lasciare un rumoroso silenzio.
I genitori degli studenti di Romano d'Ezzelino, 15mila abitanti, sono di nuovo sul piede di guerra dopo che l'anno scorso nell'Istituto Comprensivo delle scuole primarie e secondarie, si è tenuto un concerto di Natale fatto con canti in arabo e africani che hanno relegato i canti della trazione natalizia e cristiana ad un ruolo marginale o, come l'ha definita la sindaco Rossella Olivo, "lo spazio amaro di una nota di fondo pagina". Alla fine della manifestazione, il vicesindaco presente all'evento, Remo Serraglio, si era addirittura rifiutato di salire sul palco, avendo già subodorato il malcontento di molti genitori che, puntuali, il giorno dopo sono andati in municipio a protestare.
La prima cittadina di Romano d'Ezzelino, dopo aver chiesto alla dirigenza scolastica un chiarimento sulla natura dell'evento - più simile ad un legittimo concerto multientico e non a un concerto natalizio -, si è ritrovata contro un muro di gomma dal quale non sono arrivate risposte per un anno intero, fino a 15 giorni fa.
Infatti, durante il collegio docenti al quale ha partecipato due settimane fa, Olivo ha ricevuto la precisazione che i genitori tanto hanno aspettato, sentendosi dire che "gli insegnanti, se sono insegnanti, significa che sono capaci e che nessuno può dirgli niente" e che "se i cittadini non hanno capito la proposta didattica, la colpa è di un'amministrazione ignorante", ha rivelato al telefono.
La vicenda adesso è ritornata sulla bocca degli abitanti del Comune vicentino, perché agli alunni non è ancora stato detto quali saranno i piani per quest'anno. Voci di paese, arrivate fino all'ufficio del sindaco, dicono che i bambini e i ragazzi non festeggeranno il Natale a scuola, quindi nessun concerto, né natalizio, né multientico, e nessuna festicciola per salutare i compagni di classe e gli insegnanti.
Il sindaco, che amareggiata ha rivelato di avere la quasi certezza che "quest'anno non faranno nulla", sperando di essere smentita da un ravvedimento dell'ultimo minuto, parla di "ripicca per lesa maestà", un messaggio che sembrerebbe dire: "Se non vi è piaciuta la nostra idea di Natale, non avrete nessun altro Natale".
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Re: Ensemenii contro el Nadal, el prexepio, el croxefegà

Messaggioda Sixara » sab nov 28, 2015 8:02 pm

Scuxa Alberto: se la polemica lè so i insemenii contro el Nadal, el prexepio e l crocefìso parké te ghè da metarghe proprio l imajne de l Croxefàto a rente de el cavaliere de l Ixlàm? Spèta Pascoa, nò a metarghe kel cristo lì sanguinante ke ogni volta me vien ingosa co lo vedo... 2 termini contro 1 : Nadal e Prexepe, còsa ghe entrelo el cristo n croxe? Metaghe na figura de l Banbìn co so Mama e so Opà, nò? :)
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Re: Ensemenii contro el Nadal, el prexepio, el croxefegà

Messaggioda Berto » sab nov 28, 2015 11:23 pm

"Chi cancella la festa del Natale non è adatto a fare il preside"

Il caso di Rozzano diventa politico. Levata di scudi del centrodestra. Salvini tuona contro il dirigente scolastico. In serata le dimissioni di quest'ultimo
Adriano Palazzolo - Sab, 28/11/2015 - 21:00

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... ok+Interna

Non si placano le polemiche sulla decisione del preside della scuola di Rozzano, nel Milanese, a forte componente straniera di evitare festeggiamenti natalizi per non turbare gli alunni di altra fede religiosa.

E per lunedì il dirigente è stato convocato dall'Ufficio regionale scolastico della Lombardia, dopo l'intervento dell'assessore regionale all'Istruzione, Valentina Aprea, che vuole capire le motivazioni "che stanno alla base del grave gesto da lui compiuto nel cancellare ogni iniziativa scolastica che riguarda il Natale cristiano".

In serata però si è appreso che il preside Marco Parma ha rimesso il mandato di reggente ma limitatamente alla scuola primaria dell'istituto comprensivo Garofani di Rozzano.

A dare il là alle critiche stamani è stata proprio l'Aprea - già sottosegretario all'Istruzione nel governo Berlusconi - eletta a suo tempo alla Camera nelle liste di Forza Italia proprio nel collegio uninominale di Rozzano, dove si trova la scuola "incriminata": "È inconcepibile che un dirigente scolastico possa togliere i riferimenti di una delle più importanti festività cristiane dalla sua scuola. Così non si rispetta il credo religioso di altre persone che comunque hanno nella fede cristiana il loro riferimento; e così facendo non si rispettano neppure le normative scolastiche nazionali che prevedono gli insegnamenti religiosi".

Licenziare presidi e insegnanti contrari alla celebrazione del Natale nelle scuole. È questa la soluzione suggerita dal segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, dopo che improvvisamente le festività natalizie nelle scuole sono diventate un problema sociale, che adesso si sta trasformando in politico. "Secondo me, qualche insegnante o qualche preside dovrebbe essere licenziato. Chi cancella il presepe e la storia del Natale dalle scuole non è adatto a fare quel lavoro", ha detto il leader del Carroccio.

Sono tanti gli esponenti politici che nelle ultime ore stanno intervenendo, soprattutto tramite i social network, per dire la propria sui recenti fatti di cronaca che si succedono giorno dopo giorno in merito alla celebrazione del Natale nelle scuole, diventata improvvisamente una questione di tolleranza e rispetto nei confronti degli stranieri.

Mara Carfagna scrivere su Facebook: "Cancellare il Natale, o solo valutare l'idea di renderla una festa laica come risposta o reazione agli attentati di Parigi, significa alzare le mani in segno di resa incondizionata. Proprio in questo momento in cui ci sentiamo più minacciati, dobbiamo invece aggrapparci alle nostre radici e alla nostra storia. Non siano noi a dover cambiare il nostro modo di vivere, la nostra cultura, le nostre tradizioni. Ma è chi viene nel nostro Paese che deve accettarle e rispettarle, così come facciamo noi quando andiamo all'estero".

Il ragionamento della deputata di Forza Italia si conclude così: "Trovo davvero inaccettabile la proposta del dirigente della scuola di Rozzano di voler trasformare il Natale dei suoi studenti in una festa laica. È fondamentale infatti in questo momento far capire e spiegare ai bambini che l'Italia è un Paese forte, che non si fa piegare e che la loro vita non cambierà a causa di fanatismi estremistici".

Critiche per la decisione del preside della scuola di Rozzano di abolire il Natale arrivano anche dal Pd, e più precisamente dal Sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone. "Una scuola multiculturale rimasta senza il Natale perché, a detta del dirigente scolastico, è così che si rispettano le diverse identità dei singoli alunni stranieri. Una decisione che si fregia del vanto del rispetto dell'alterità. In realtà una decisione miope, presa da chi ancora confonde l'inclusione con il quieto vivere", commenta sul social network.

"No a un'inclusione per sottrazione. Nascondere è una soluzione di comodo - continua Faraone - che, invece di creare coesione sociale, non fa altro che alzare barriere di risentimento e diffidenza. L'inclusione passa per la conoscenza. Ogni tradizione è il filo di una trama che permette di ricostruire identità che si sono formate nel tempo, risultato di stratificazioni e sincretismi. "Colpire i simboli - tanto più il Natale, una festa trasversale, che unisce al di là di appartenenze e credi religiosi - non garantisce il rispetto di alcunché, non produce una scuola e una società accoglienti e inclusive".

Intanto arriva anche la rassicurazione del coordinatore delle associazioni islamiche di Milano, Davide Piccardo, che in un'intervista a "inBlu Radio", network delle radio cattoliche italiane, ha affermato che "non è il caso di svuotare ulteriormente la nostra società dalle tradizioni religiose e culturali, bisogna assolutamente preservarle. La celebrazione di feste cristiane non è mai stato un problema per i musulmani in questo Paese". Poi arriva la precisazione: "Crediamo però che ci sia da prendere atto - ha aggiunto Piccardo - di una presenza sempre più numerosa di studenti musulmani in tutte le scuole. Quindi bisognerebbe aggiungere e non sottrarre, questo è importante. È necessario considerare le diverse sensibilità religiose in Italia".


Me despiaxe tanto ma l'islam el va bandio come ke xe stà bandio el nasixmo.
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Re: Ensemenii contro el Nadal, el prexepio, el croxefegà

Messaggioda Berto » dom nov 29, 2015 8:55 am

Rozzano, Natale laico a scuola dopo la strage di Parigi: niente saggio né crocifisso.
Polemiche
Le decisioni prese in nome della laicità. La protesta partita da un gruppo di genitori. Salvini regala un presepe: "Cancellare le tradizioni un favore ai terroristi". Il preside: "Le beghe degli adulti non devono ricadere sui bimbi"
27 novembre 2015

http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... -128275588

'rimosso' in nome "della laicità". L'episodio, che segue quello avvenuto in un istituto del Bergamasco, è accaduto all'istituto comprensivo Garofani di Rozzano (Milano) dove, secondo quanto riportato da Il Giorno, hanno deciso di applicare una linea rigorosamente improntata alla laicità in occasione dei festeggiamenti natalizi che cadono dopo la strage terroristica di Parigi. Una vicenda che ha scatenato le polemiche politiche, con Matteo Salvini pronto lunedì a presentarsi a scuola con un presepe.
Il caso. La linea è stata contestata da un gruppo di genitori, che sta preparando una lettera di protesta contro la scelta del dirigente scolastico reggente Marco Parma (già candidato sindaco per la lista civica 'Aria pulita' e per il M5S a Rozzano). "Nel mirino dei genitori - si racconta - è finita innanzitutto la cancellazione della 'Festa musicale di Natale' che negli ultimi anni si era tenuta a teatro". Un appuntamento con canti e cori non solo natalizi. Ma quest'anno alcuni genitori avevano chiesto di inserire alcun canti più squisitamente natalizi come 'Adeste fideles' e 'Tu scendi dalle stelle'.
Le reazioni. La reazione di Salvini appunto non si è fatta attendere. "Cancellare le tradizioni è un favore ai terroristi", ha detto ai microfoni di Radio Padania il segretario della Lega, cercando in mattinata di rintracciare telefonicamente il preside reggente, Marco Parma, e dopo aver mandato in onda la canzone Tu scendi dalle stelle. "Pensate quelli dell'Isis se ci stanno ascoltando quanto ci prendono per co..." ha concluso Salvini, che alla fine del giro di telefonate in diretta non è riuscito a parlare con il preside. il legista lunedì sarà a scuola, ha poi annunciato in serata. "Porterò in dono agli alunni dell'istituto un presepe con garbo, discrezione e senza voler imporre nulla a nessuno. Ma il presepe fa parte delle nostre tradizioni e della nostra cultura e religione: non è giusto che i nostri figli siano costretti a rinunciarvi".
Rozzano, l'ira del genitore musulmano: "Anche noi festeggiamo il Natale''
La questione in Regione. Il vice-presidente del Consiglio comunale e capogruppo di FdI-An in Regione, Riccardo De Corato, ha annunciato un'interrogazione in Regione, chiedendo l'intervento dell'Ufficio scolastico provinciale e del Prefetto. Mentre Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera, ha chiamato in causa provveditore e il ministro dell'Istruzione Giannini: "Tolleranza e dialogo non vogliono dire la rinuncia alle nostre radici". Le Lega vuole escludere le scuole che decidono di vietare i simboli del Natale dai contributi pubblici, FdI organizzerebbe il concertino nella sede della Regione, a Palazzo Lombardia.
La posizione del preside. E mentre il sindaco di Rozzano, Barbara Agogliati, ricordando che il comune "è cresciuto con i valori della tolleranza e dell'accoglienza", ha fatto sapere di voler chiedere all'Istituto di reintegrare la festa, il preside ha assicurato che la scuola non tornerà indietro sulle sue decisioni. "Le polemiche non mi interessano e questa è la classica palla di neve che si è trasformata in una valanga". "Le beghe degli adulti non devono ricadere sui bimbi - ha detto chiaro Parma - a me interessa che a scuola ogni momento sia condivisibile per tutti e che nulla possa creare imbarazzo o disagio a qualcuno. Prima di tutto non era un Concerto di Natale ma un Concerto di inverno e si svolgerà 21 gennaio,
poi non ho rimosso alcun crocifisso perché nelle aule non ci sono più da anni". La festa 'rinviata' era quella dei bambini delle elementari e negli anni scorsi, era l'appuntamento prenatalizio prima della chiusura per le vacanze. "I ragazzi delle medie invece faranno il loro evento di Natale il 17 dicembre al Teatro Fellini - ha aggiunto il preside - e in ogni caso ogni classe, se lo vuole, potrà organizzare la sua festicciola".
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Re: Ensemenii contro el Nadal, el prexepio, el croxefegà

Messaggioda Berto » dom nov 29, 2015 6:13 pm

Si dimette il preside che non voleva il Natale
La rivincita della Tradizione. L'ex grillino Marco Parma rimette il mandato. E Mattarella ospita ventuno presepi al Quirinale
Gian Maria De Francesco - Dom, 29/11/2015

http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... ok+Interna

Roma - Il Colle difende la tradizione cattolica italiana. A Rozzano, invece, cade - limitatamente alla sola scuola primaria - la testa del preside che voleva cancellare il Natale.
Dopo le polemiche generate dalla soppressione delle celebrazioni natalizie in alcune scuole, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deciso di ospitare nei corridoi del Palazzo del Quirinale una mostra di presepi provenienti da tutte le Regioni d'Italia. L'iniziativa era decisa da tempo, fa sapere l'ufficio stampa per non gettare benzina sul fuoco, ma proprio l'averla ricordata in concomitanza con le polemiche causate dai casi di Rozzano e Fonte Nuova, evidenzia - sebbene non dichiaratamente - l'intenzione della Presidenza della Repubblica di non arretrare rispetto a una festività che unisce tutti.
La mostra, che in questi giorni viene definita negli ultimi dettagli, ospiterà ventuno presepi provenienti (Trento e Bolzano ne invieranno uno ciascuna) anche per simboleggiare una sorta di «federalismo dell'arte», un incontro di stili e generi diversi nella rappresentazione della Natività che troveranno la sintesi nel luogo che rappresenta l'unità nazionale. In particolare l'Umbria invierà due opere provenienti dal Museo Prosperi di Assisi ispirate alla tradizione di San Francesco, inventore del primo presepe nel 1223. La rassegna, che rappresenta una novità, verrà affiancata anche dall'albero di Natale, tradizionalmente allestito nel cortile d'onore del Quirinale.Intanto, non si placano le polemiche scatenate dalla decisione del preside dell'Istituto «Garofani» di Rozzano di evitare le celebrazioni natalizie per evitare di turbare gli alunni di altre confessioni religiose. Il dirigente scolastico Marco Parma, ex grillino, ha rimesso il mandato da reggente della scuola primaria conservando gli altri incarichi. Parma è stato convocato domani dall'Ufficio regionale scolastico della Lombardia e sarà presente anche l'assessore regionale Valentina Aprea, già sottosegretario all'Istruzione nel governo Berlusconi.
«Così non si rispetta il credo religioso di altre persone che comunque hanno nella fede cristiana il loro riferimento e così facendo non si rispettano neppure le normative scolastiche nazionali che prevedono gli insegnamenti religiosi», ha dichiarato Aprea. Il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri (Fi) e il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, hanno chiesto al ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, di «allontanare dirigenti e insegnanti che cancellano il Natale». Anche il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone (Pd), ha parlato di «decisione miope, presa da chi ancora confonde l'inclusione con il quieto vivere». A Fonte Nuova, vicino Roma, non si placano le polemiche per un'analoga iniziativa anti-Natale alla scuola dell'infanzia.
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Re: Ensemenii contro el Nadal, el prexepio, el croxefegà

Messaggioda Berto » dom nov 29, 2015 10:40 pm

???

Prof. comunisti e islamisti scendono in piazza per difendere il preside anti-Natale

http://www.riscattonazionale.it/2015/11 ... nti-natale

Dopo la bufera al «Garofani» e le dimissioni del dirigente, un gruppo di insegnanti si è schierato davanti all’istituto con uno striscione. tensione all’arrivo dell’assessore Aprea
Si sono rifiutate di parlare ai cronisti «per non essere strumentalizzate», le insegnanti dell’Istituto comprensivo Garofani di Rozzano che, domenica mattina, hanno manifestato davanti alle scuola elementare per esprimere la loro solidarietà al preside Marco Parma e chiedere il ritiro delle dimissioni. Dopo le polemiche che lo hanno travolto per la decisione di non inserire canti religiosi nei festeggiamenti natalizi, in nome della laicità della scuola, già sabato sera il dirigente scolastico si è detto pronto a fare un passo indietro. Domenica mattina, in silenzio, le insegnanti si sono schierate davanti ai cancelli di via Garofani reggendo uno striscione con scritto «Io sto con Parma».

Il programma

Per loro ha preso la parola Maria Sbrescia, rappresentante dei genitori nel Consiglio d’Istituto che ha ribadito come non ci sia stato nessun annullamento della festa di Natale, ma una programmazione non connotata religiosamente già stabilita da mesi. «Siamo molto amareggiati perché quello che è accaduto non ha niente a che fare con la realtà. Non è stata cancellata nessuna festa di Natale. Anzi, ne è stata aggiunta un’altra, quella per celebrare l’inverno, a fine gennaio», ha detto Sbrescia prima di leggere l’elenco delle iniziative in programma nell’istituto tra dicembre e gennaio. Al presidio hanno partecipato una cinquantina di persone. Marco Parma ha ringraziato i manifestanti «per la solidarietà e la stima» con un messaggio pubblicato sul suo profilo Facebook. Scintille tra alcuni genitori e Valentina Aprea, assessore lombardo all’Istruzione, Formazione professionale e Lavoro, arrivata in via Garofani quando il presidio delle insegnanti non era ancora iniziato. Aprea ha ribadito la sua soddisfazione per le dimissioni del preside.
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Re: Ensemenii contro el Nadal, el prexepio, el croxefegà

Messaggioda Sixara » lun nov 30, 2015 11:04 am

Tute ensemen'ze proprio : e l crocefìso ke nol ghe jera e bixogna tacarghelo da nòvo, e i canti de stàno ke no ghe va ben ( còsa gàle le filastroke de Rodari e le can'zon de Endrigo ke no va ben - ghe paréle màsa cumuniste?), e i jenitori cristiani ke i s incorze de el Nadàe solo ke pa xbatarghelo sol muxo a i musulmani, kelaltro ciapà dal pànico ke l sposta la festa a zenàro come sa fùse la stésa roba, salvini ke l dixe la soa ( ke lu el sa de scòla, dato ke lu el sa de tuto)... ghè altro? E sti pòri-putini, de tute le ra'ze e relijon ( e anca sen'za relijon) ke i vuria solo ke fare-festa, cantare e stare asieme co le so maestre e insegnanti, i so jenitori n pace e contente'za.
Cari putìni, fèvela par conto vostro la festa, sen'za i grandi ke i ve la rovina co tute le ciòde ke i ga inpiantà n testa. Catève da coalke parte e - de sconton da mama-papà-maestra-matèo - festeggiate il Santo Natale per conto vostro e a modo vostro. :D
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