Gender una schifosa violazione dei diritti umani

Gender una schifosa violazione dei diritti umani

Messaggioda Berto » ven feb 24, 2017 9:18 pm

Follia in Piemonte, lezioni gay nelle scuole materne e superiori: scoppia la rivolta dei genitori
Con fonte Il Secolo D’Italia
2017/02/23

http://www.riscattonazionale.it/2017/02 ... i-genitori

Propaganda gay e lavaggio del cervello negli asili e nelle scuole piemontesi, progetti finanziati dall’Unar, l’ente inutile che regala soldi alle associazioni delle orge gay e della prostituzione, finite nella bufera in questi giorni. Parte la rivolta di 250 famiglie e delle associazioni cattoliche in difesa dei bambini, carne da macello della dittatura mondialista.

Dagli asili alle scuole superiori, la campagna massiccia di propaganda della teoria gender (gay, lgbt e trans) stavolta non è passata sotto silenzio. A denunciarlo 250 famiglie della provincia di Cuneo, che hanno inviato una lettera di protesta ai giornali. I dirigenti scolastici di Savignano, paese del Cuneese di 20mila abitanti, hanno avviato dei corsi «mascherati dietro la lotta al bullismo». In realtà, come riporta la denuncia de La Stampa, i corsi sono promossi per diffondere la teoria gender.

“Lotta al bullismo o propaganda gay?”

Questa la difesa di Vilma Bressi, presidente della Consulta pari opportunità: «Queste proposte sul genere e l’orientamento sessuale servono soltanto a favorire una cultura delle differenze e del rispetto della persona, in tutte le sue sfaccettature». Sfaccettature, guarda caso, che riguardano principalmente l’orientamento sessuale.

250 famiglie contro la campagna scolastica gay

Non a caso, dal 2009, la locale Consulta ha proposto alle scuole una serie di progetti per contrastare il “bullismo omofobico”. Insomma, a scuola un bambino può essere preso in giro perché porta gli occhiali o l’apparecchio ai denti. Può venire schernito perché sovrappeso o se troppo alto, ma se gli viene detto che piange come una “femminuccia” allora scattano le sentinelle arcobaleno.

I precedenti delle campagne gay mascherate come anti-bullismo

Intanto 250 famiglie hanno scritto una lettera per chiedere di essere anticipatamente messi a conoscenza di «ogni progetto sull’educazione di genere, visionando libri e video che s’intendono utilizzare, per valutare il senso di queste proposte didattiche per decidere se farvi partecipare i figli». La storia è nota, ed è ricca di precedenti. In alcuni casi, si mette la masturbazione come gioco, in altri la fonte didattica è Gay.it. Il tutto sponsorizzato, in alcune occasioni, dall’Unar, l’ente finito nella bufera per la prostituzione omosessuale finanziata da Palazzo Chigi. Insomma, con la scusa della lotta al bullismo molti testi sono diventati dei veri e propri libelli di propaganda su quanto sia meraviglioso essere gay, lesbica o transgender.
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Re: Xughi jender (giochi gender)

Messaggioda Berto » lun mar 20, 2017 7:28 am

Gender, i pediatri americani escono allo scoperto: "È abuso sui minori".
I Pediatri americani escono allo scoperto con un documento chiarissimo, rigoroso sotto il profilo scientifico e decisamente coraggioso sul GENDER.


Nicola Pasqualato
martedì 14 marzo 2017

http://genderfluidbook.blogspot.it/2017 ... o.html?m=1
https://www.acpeds.org/the-college-spea ... s-children

Ora basta indottrinare i nostri ragazzi: QUESTO DA OGGI IN POI SARA' CONSIDERATO ABUSO SUI MINORI!

Ecco l'octalogo, da mandare a memoria e diffondere in ogni dove!

1. La sessualità umana è oggettivamente binaria: xx=femmina, XY= maschio

2. Nessuno è nato con un genere, tutti sono nati con un sesso

3. Se una persona crede di essere ciò che NON è, questo è da considerare quantomeno come uno stato di confusione.

4. La pubertà non è una malattia e gli ormoni che la bloccano possono essere pericolosi.

5. Il 98% dei ragazzini e l'88% delle ragazzine che hanno problemi di identità di genere durante la pubertà li superano riconoscendosi nel proprio sesso dopo la pubertà.

6. L'uso di ormoni per impersonare l'altro sesso può causare sterilità, malattie cardiache, ictus, diabete e cancro

7. Il tasso di suicidi tra i transessuali è 20 volte quello medio, anche nella Svezia che è il paese più gay friendly del mondo

8. È da considerarsi abuso sui minori convincere i bambini che sia normale impersonare l'altro sesso mediante ormoni o interventi chirurgici
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Re: Xughi jender (giochi gender)

Messaggioda Berto » ven mar 24, 2017 5:53 am

Na dona orenda ke ła vioła i diriti omàni dei toxeti!


Cornedo, Povia e lo show anti gender finiscono in Parlamento
La senatrice del PD Rosanna Filippin ha depositato un'interrogazione parlamentare urgente al ministro Valeria Fedeli, a firma anche, tra gli altri, del senatore Sergio Lo Giudice e di Monica Cirinnà
23 marzo 2017

http://www.vicenzatoday.it/politica/cor ... mento.html

„Non si è fatta attendere la risposta di Arcigay Vicenza sull'evento in programma a Cornedo sabato, "Invertiamo la rotta", con Giuseppe Povia e l’avvocato Gianfranco Amato, presidente del gruppo “Giuristi per la vita” e segretario nazionale de “Il popolo della famiglia”.

"Ancora una volta dovremo assistere allo show pubblicitario del Popolo della Famiglia all’interno di una scuola pubblica - spiega Thomas Tedesco - Riteniamo che la scuola debba essere un luogo inclusivo, volto al rispetto ed alla valorizzazione delle minoranze, e non di certo teatro di deliranti propagande politiche. Esponiamo anche viva perplessità nel modo in cui il Comune di Cornedo ha concesso l’uso dell’Aula Magna senza nemmeno interpellare la Dirigente Scolastica e/o il Consiglio di Istituto".

"Questi show propagandistici ad una sola voce, molto ma molto lontani da un vero dibattito, seguono un pietoso copione che va in scena ciclicamente facendo leva nella buonafede dei genitori, tirando in ballo e strumentalizzando quanto di più sacro ed inviolabile abbiamo nella nostra comunità, cioè i bambini - prosegue Tedesco - In questi monologhi, assolutamente non in linea con quanto dice l’Ordine degli Psicologi, vengono esposti in maniera arbitraria, faziosa ed artefatta comprovati concetti scientifici indiscutibili, come il sesso, l’orientamento sessuale e l’identità di genere, generando, quando va bene, il caos più completo, oppure alla peggio idee sbagliate che spargono odio verso la comunità LGBT".

Infine "Troviamo oltraggioso leggere le dichiarazioni di Battilana e Sbicego, del Comune di Cornedo, che schierandosi dalla parte della famiglia tradizionale dimenticano il loro impegno che deve essere rivolto all’intera comunità di Cornedo, e non di certo ad una sola parte. Informiamo con piacere che al riguardo la senatrice Rosanna Filippin ha depositato un’interrogazione parlamentare urgente alla ministra Valeria Fedeli, a firma anche, tra gli altri, del senatore Sergio Lo Giudice e da Monica Cirinnà".“


Alberto Pento
Persona lurida, buxiara e skifoxa a te mensiono ke i prexunti diriti de łe megnoranse no łi ga da negar i diriti veri e natureałe de ła majoransa.
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Re: Xughi jender (giochi gender)

Messaggioda Berto » ven mar 24, 2017 2:47 pm

«Sono cresciuta nel mondo Lgbt, avrei voluto una mamma e un papà»
di Heather Barwick
da The Federalist, 17/03/15
Calendar 24 marzo 2017

http://www.uccronline.it/2017/03/24/son ... -e-un-papa

La lettera aperta che qui sotto abbiamo tradotto è apparsa qualche tempo fa su The Federalist e ha attirato moltissima attenzione negli USA, senza però arrivare sui media europei. L’autrice è Heather Barwick, una giovane donna cresciuta con due mamme che ha voluto raccontare la sua esperienza rivolgendosi direttamente alla comunità gay, a cui è ancora molto affezionata.

Comunità gay, io sono tua figlia. Mia madre mi ha cresciuto assieme alla sua partner dello stesso sesso negli anni ’80 e ’90. Lei e mio padre sono stati sposati per un periodo, lei sapeva di essere omosessuale prima di sposarsi, ma le cose erano diverse allora. Lo lasciò quando avevo due o tre anni perché voleva la possibilità di essere felice con qualcuno che veramente amava: una donna.

Mio padre non era un brav’uomo, non si è mai preoccupato di venire a cercarmi. Ho vissuto in una piccola casa accogliente nei sobborghi di una zona molto liberale. La partner di mia madre mi ha cresciuto come fossi sua figlia e sono stata ereditata dalla loro affiatata comunità di amici gay e lesbiche.

Ad ogni modo, sento ancora che le persone gay sono le mie persone. Ho imparato così tanto da voi. Mia avete insegnato ad essere coraggiosa, soprattutto nei momenti difficili. Mi avete insegnato empatia. Mi avete insegnato ad ascoltare. E come ballare. Mi avete insegnato a non avere paura delle cose che sono diverse.
E mi avete insegnato a stare in piedi da sola, anche se questo significa isolarsi.

Sto scrivendo a voi perché sto uscendo dall’armadio: non sostengo il matrimonio gay. Ma non per le ragioni che pensate, non è perché siete gay. Vi amo tanto. È a causa della natura del rapporto dello stesso sesso. Ho sempre sostenuto il matrimonio gay, ma solo oggi con un po’ di esperienza e di distanza dalla mia infanzia sono in grado di riflettere sulle mie esperienze e riconoscere le conseguenze a lungo termine che i genitori dello stesso sesso genitori hanno avuto su di me. Ed è solo ora, mentre guardo i miei figli amare ed essere amati da loro padre ogni giorno, che io posso vedere la bellezza e la saggezza del matrimonio tradizionale e della genitorialità.

Alcuni bambini che crescono all’interno di un matrimonio omosessuale dicono che non gli importa non avere una madre o un padre. Che è lo stesso. Ma non lo è. Molti di noi, un sacco di vostri bambini, stanno male. L’assenza di mio padre ha creato un enorme buco in me e questa assenza mi ha fatto male. Ho amato la compagna di mia madre, ma un’altra mamma non è mai riuscita a sostituire il padre che ho perso.

Sono cresciuta circondata da donne che dicevano non volere o aver bisogno di un uomo. Eppure, da bambina, ho disperatamente voluto un papà. È una cosa strana e confusa andare in giro con questo inestinguibile e profondo dolore per un padre, per un uomo, in una comunità che dice che gli uomini sono inutili. Ci sono stati momenti che mi sono sentita così arrabbiato con mio padre per non essere lì con me, e poi altre volte mi sono sentita arrabbiata con me stessa per questo desiderio.

Non sto dicendo che non si può essere buoni genitori. Si può esserlo. Ne ho avuta una delle migliori. Non sto dicendo che essere cresciuti da genitori etero significa che tutto andrà bene. Sappiamo che ci sono tanti modi diversi per far crollare l’unità familiare e causare così sofferenza ai bambini: il divorzio, l’abbandono, l’infedeltà, gli abusi, la morte, ecc. Ma in generale, la migliore e più efficace struttura familiare è quella in cui i bambini vengono allevati sia dalla loro madre che dal loro padre.

Il matrimonio gay non si limita a ridefinire il matrimonio, ridefinisce anche i genitori. Promuove e normalizza una struttura familiare che necessariamente ci nega qualcosa di prezioso e fondamentale. E ci nega qualcosa di cui abbiamo bisogno e tanto desideriamo, mentre allo stesso tempo ci dice che non abbiamo bisogno di ciò che naturalmente desideriamo. Che saremo a posto. Ma noi non lo siamo. Stiamo male.

I bambini di genitori divorziati sono autorizzati a dire: “Ehi, mamma e papà, vi voglio bene, ma il divorzio mi ha schiacciato ed è stato così difficile. La mia fiducia in voi è in frantumi e mi ha fatto sentire come se fosse colpa mia. È così difficile vivere in due case diverse”. I bambini adottati sono autorizzati a dire: “Ehi, genitori adottivi, vi amo. Ma è davvero difficile per me. Soffro perché il mio rapporto con i miei progenitori si è rotto. Sono confuso e mi mancano, anche se non li ho mai incontrati”. Ma i figli di genitori dello stesso sesso non hanno la stessa voce. Non sono solo io, siamo così tanti come me. Molti di noi sono troppo spaventati per parlare e raccontare il nostro male e il nostro dolore, perché ci sentiamo come se nessuno ci stesse ascoltando. Nessuno desidera ascoltarci. Se diciamo che stiamo male perché siamo stati cresciuti da genitori dello stesso sesso, siamo ignorati o etichettati come nemici.

Ma non si tratta affatto di odio. Capisco il dolore per una etichetta che viene utilizzata per diffamare. So che siete stati veramente odiati e che realmente vi hanno ferito. Ero lì anch’io, durante le marce, quando c’era chi teneva dei cartelli con scritto: “Dio odia i froci” e “L’AIDS cura l’omosessualità”. Ho pianto e mi sono voltata con rabbia proprio lì, in strada con voi. Ma noi non vi stiamo dicendo queste cose.

So che questa è una conversazione difficile. Ma dobbiamo parlarne. Se qualcuno vuole parlare di queste cose difficili, lo faccia. Voi mi avete insegnato questo.
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Re: Xughi jender (giochi gender)

Messaggioda Berto » ven mar 31, 2017 10:00 pm

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Re: Xughi jender (giochi gender)

Messaggioda Berto » gio apr 06, 2017 6:59 pm

Approvata legge pro-gay che istituisce il reato di libero pensiero
L'Umbria approva la norma regionale contro l'omofobia. Che però di fatto fa nascere un tribunale degli omosessuali in ambito lavorativo e scolastico
Giuseppe De Lorenzo - Gio, 06/04/2017

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 83253.html

La scusa è sempre la stessa: evitare le discriminazioni gay. Ma dietro la norma contro le "violenze determinate dall'orientamento omosessuale" approvata dal Consiglio regionale dell'Umbria si nasconde molto di più.

Un retroterra ideologico con l'unico malcelato obiettivo di mettere un bavaglio, coprire i dissenzi, importare un modello unico di pensiero così tanto alla moda quanto minoritario.

La legge è tutt'altro che un semplice elenco di buone intenzioni per evitare che i gay vengano ghettizzati. Anzi. Si è trasformata in una sorta di editto con cui le associazioni Lgbt potranno diventare gli inquisitori unici in ambito sanitario, lavorativo e scolastico. Grazie alla leggina voluta dalla maggioranza Pd che sostiene la governatrice Catiuscia Marini, sigle come Arcigay e Anddos avranno libertà di azione nel trasmettere alle scuole l'ideologia gender, nel controllare aziende e enti pubblici e nel promuovere iniziative per far conoscere (e apprezzare) la cultura Lgbt. Non vorremmo esagerare, e neppure rimediare nuova querela, ma se la dottrina da diffondere è quella dei circoli delle dark room, dei glory hole e delle orge omo documentate in più servizi giornalistici, allora c'è motivo di essere preoccupati.

Discriminati per cosa?

Per capire tutte le ambiguità della norma umbra pro-Lgbt bisogna partire da una lacuna di fondo che rende tutti gli articoli museruole alla libertà di parola: nell'articolo 1 si parla infatti di "lotta alle discriminazioni omosessuali", senza però spiegare nello specifico quali atti o espressioni vadano considerate offensive. Come spiegato dal consigliere regionale Sergio De Vincenzi, "la legge non definisce la fattispecie della discriminazione, ma afferma il principio della percezione della discriminazione slegata dal fatto reale accaduto". In sostanza, basta che un gay si senta emarginato per accusare chiunque di omofobia. Anche se non è successo nulla. Per esempio: un padre racconta al figlio che i gay non possono avere bimbi? Potrebbe essere considerata una posizione lesiva della dignità omosessuale. E così potrebbe essere punito da chi ha di fatto istituito il reato di libero pensiero.

Controllo di "qualità gender" nelle imprese

Chi ha avuto l'ardire di leggere fino a questo punto, si sieda e si prepari ad osservare da vicino i punti oscuri dell'ignobile legge. Partiamo dal mondo del lavoro. Il Pd ha avuto la straordinaria idea di assegnare alle suddette associazioni il ruolo di "monitoraggio" in ambito professionale. Costringendo imprese, aziende e pmi a sottostare alle regole dettate dai leader gay. Diranno che non è vero, ovviamente. Ma sono stati gli stessi promotori ad ammettere nel corso della discussione in aula che alcuni commi sono stati scritti da "loro", ovvero sotto dettatura delle sigle omosessuali.

Le mani sulle scuole

La legge infatti non è difensiva, ma offensiva. Nel senso che non intende solo limitare gli atti di bullismo, ma vuole "favorire la diffusione" della cultura dell'identità di genere. Per trasmettere l'idea che il sesso sia la "percezione che una persona ha di sé, anche se non corrisponde al proprio sesso biologico", è prevista l'offerta di eventi culturali pro-gay, la promozione di "corsi di formazione professionale per il personale scolastico", di "seminari di formazione per i genitori e di "interventi di consulenza" da parte delle Asl in modo da "rimuovere gli ostacoli" all'accettazione della propria identità di genere. Se dunque un genitore non vuole che a suo figlio venga insegnato che il martedì può mettersi il trucco e il mercoledì vestirsi di azzurro, si faccia da parte. Non spetta a lui decidere come educare il pargolo, ma alle sempreverdi associazioni Lgbt in collaborazione con l'Asl. Per fortuna le opposizioni sono riuscite a far emendare l'articolo in cui era previsto l'indottrinamento diretto sui giovani, eliminando i corsi sul gender da scuola e limitandoli a genitori ed insegnanti. E non è poco.

L'Osservatorio-tribunale

Poi però per elevare le sigle gay a giudici di ultima istanza sulle realtà (omo)sessuali, l'Umbria ha ben pensato di creare un Osservatorio regionale speciale che profuma di dittatura della minoranza. Ne faranno parte 6 membri del mondo Lgbt e solo 3 delle associazioni delle famiglie. E hanno il coraggio di chiamarla parità, maledetta coerenza. L'Ente peraltro avrà l'importante ruolo di monitoraggio dei fenomeni di discriminazione e di denuncia di eventuali atti omofobi. A dargli man forte ci sarà il Co.Re.Com, il Comitato Regionale per le Comunicazioni con il compito di imporre la linea del pensiero unico a televisioni, giornali e pubblicità. Controllando i "contenuti" scomodi e organizzando programmi appositi per trattare tematiche omosessuali. Guai a chi non s'allinea.
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Re: Xughi jender (giochi gender)

Messaggioda Berto » dom apr 23, 2017 2:32 pm

"Educare ai valori Lgbt fin dai 2 anni", dice la maestra
di Benedetta Frigerio23-04-2017
Scuole ideologia gender

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-edu ... -19610.htm

Non è uno scherzo, perché in effetti è già dagli anni Cinquanta che gli attivisti Lgbt lo avevano capito: per riuscire a sovvertire l’ordine naturale della società bisogna incominciare a diseducare gli uomini fin dalla più tenera età, oscurando la prima fra le evidenze, la differenza uomo/donna. È così che, instancabilmente, colpo dopo colpo, con pazienza certosina anche quando al mondo apparivano ancora folli, i figli della “rivoluzione sessuale” sono arrivati ad ottenere risultati sconvolgenti come questi.

RIEDUCAZIONE DI STATO - Settimana scorsa l’Associazione nazionale degli insegnanti inglesi ha formulato ufficialmente la sua richiesta al governo di parlare di sessualità ai bambini di due anni, per spiegare loro che le relazioni omoerotiche sono normali. Il governo inglese, che sta già lavorando per l’obbligatorietà dell’educazione sessuale nelle scuole di qualsiasi ordine e grado, invadendo una sfera che dovrebbe essere mera prerogativa della famiglia, dovrà rispondere alla mozione passata con la maggioranza dei voti. All’inizio dell’anno il ministro dell’Istruzione, Justine Greening, aveva annunciato l’avvio di un piano rivolto ai ragazzini delle medie e delle superiori che rendeva non più facoltativa l’ora di “educazione” sessuale: “D’ora in poi – aveva chiarito la Greening – tutte le scuole saranno legate a quest’obbligo”. Ovviamente, anche la Chiesa di Stato inglese si era detta favorevole. Nonostante ciò secondo Annette Pryce, membro della Associazione nazionale degli insegnanti, “l’ala destra e religiosa” avrebbe impedito al ministro di proporre un’agenda più “inclusiva” riguardo alla sessualità che parlasse esplicitamente a tutti gli alunni della normalità delle relazioni fra persone dello stesso sesso. Per questo la mozione sarebbe un passo in avanti.

SENZA ECCEZIONI - Secondo il quotidiano inglese Telegraph il suo contenuto prevede che gli insegnati “si impegnino per promuovere le istanze Lgbt in tutte le scuole dall’asilo nido e per tutti gli stadi educativi”. Senza eccezioni. Questo per via della “mancanza di politiche che promuovano gli Lgbt nelle scuole”, con un “impatto significativamente negativo” sul benessere degli studenti e degli insegnanti che appartengono a tale gruppo. E’ così che, per la buona pace degli adulti, si colpirebbero i bambini utilizzando aberrazioni lontanissime dai loro interessi. In attesa della risposta del ministro, Kiri Tunks, insegnante londinese dell’Associazione nazionale insegnanti, ha aggiunto che “la nuova legislazione è una vittoria”, ma “il cammino è ancora lungo”. Perciò i membri dovranno “continuare a promuovere l’obbligatorietà dell’educazione sessuale in tutte le scuole di ogni ordine e grado”. Il segretario generale dell’Associazione, Kevin Courtney, ha aggiunto: “L’inclusione delle istanze Lgbt” è necessaria “per un modo moderno e all’avanguardia di pensare alla società e di abbracciare le differenze interne alle nostre comunità”. Dulcis in fundo, tutto viene furbamente giustificato come una “necessaria informazione” che dovrebbe combattere la disinformazione legata all’emergenza pornografia. Sebbene così non si faccia che incrementare il problema: “Parlare ai bambini di queste questioni è devastante” e “li deruba della loro innocenza”, ha affermato l’Ad dell’organizzazione inglese Christian Concern, Andrea Williams.

LA VERA SOLUZIONE - Tim Diepped, anche lui membro Christian Concern, ha commentato che “viviamo in una società ipersessualizzata. Un incremento dell’educazione sessuale a scuola non farebbe che ingrandire il problema”. Inoltre le linee guida ministeriali e le lezioni sulla prevenzione, che trattano il sesso come una tecnica o come qualcosa di necessario a soddisfare bisogni fisiologici, ma da cui occorre difendersi, “insegna loro a concepirsi come fossero oggetti sessuali. E a pensare a cose a cui non vorrebbero nemmeno pensare a quell’età”. Quello che occorrerebbe insegnare ai giovani è invece il bisogno di “relazioni stabili”, perché l’unico e “vero posto per la sessualità sono queste”. Dove il “per sempre” e l’apertura alla vita rendono il sesso una donazione priva di egoismo e in cui non bisogna difendersi da nulla, perché si è liberi da qualsiasi paura e preoccupazione sulle sue conseguenze. E’ solo così, dunque, che la sessualità e perfino il piacere sarebbero realmente valorizzati.
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Re: Xughi jender (giochi gender)

Messaggioda Berto » mar mag 02, 2017 12:56 pm

Dove osano gli Lgbt: festival per l'infanzia, si parla di "inclusione" e si arriva al porno
di Benedetta Frigerio02-05-2017
Uscire dal guscio

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-dov ... -19688.htm

Dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza e fare “mea culpa” tutti quelli (chierici e alti prelati compresi) che parlano di tolleranza dei diversi, di ponti, di “vivere e lasciar vivere” in nome della pace sociale. Dovrebbero chiedere scusa quanti, attraverso ragionamenti arzigogolati, parlano di inutilità dei valori, di desiderio confuso da reindirizzare, tacciando di rigidità bigotta tutti coloro che denunciano una delle più grandi e violente ideologie del nostro secolo. L’ideologia Lgbt. Perché in chi conduce la battaglia arcobaleno non c’è confusione alcuna. I confusi, se mai, siamo noi. Loro, invece, sanno bene di chi sono e dove vogliono arrivare: al male perverso che colpisce gli innocenti. I nostri bambini.

UN LINGUAGGIO SUBDOLO - Guardando al sito “Uscire dal guscio”, festival di letteratura per l'infanzia, di cui sono partner fra gli altri l’associazione “Famiglie Arcobaleno” e “Genitori Rilassati”, si capisce bene cosa si nasconde dietro a quelle terminologie con cui vengono presentati i numerosi progetti, corsi, spettacoli educativi e scolastici e che, piano piano, attraverso un certo linguaggio, spingono ad accettare aberrazioni che si possono, senza essere tacciati di esagerazioni, definire diaboliche. Aprendo il sito, appunto, si apprende innanzitutto della promozione del festival della lettura per bambini 2017, finanziato dal Comune di Castel Maggiore, di Pieve di Cento, di San Pietro in Casale, che ha come partner istituzionali “Città metropolitana di Bologna” e “Unione Reno Galliera” che comprende otto Comuni della provincia bolognese. Lo scopo del festival, si legge, è quello di “andare fuori da sé” per “immaginare nuovi eroi ed eroine”. Ma in che senso nuovi? Lasciamo momentaneamente aperta la domanda. E, intanto, vediamo che giovedì 4 maggio alle 21 a Castel Maggiore, si parlerà di “Maschilità, omofobia e violenze”, mentre il giorno successivo a San Pietro in Casale di “Educare al genere: identità, sessualità, valore della diversità”. Infine, sabato 6 maggio, a Pieve di Cento si terranno tutto il giorno laboratori di lettura per bambini.

OLTRE LA "BELLA" MASCHERA - Proseguiamo leggendo che il progetto serve a “scoprire sentieri fantastici che conducono le bambine e i bambini verso mondi nuovi, luoghi distanti e vicini inosservati o inesplorati, regioni del sé ancora inespresse o censurate dalla uni-direzionalità di certe immagini e di certi schemi narrativi consolidati”. Che c’è di male, si potrebbe pensare, ripetendo a chi denuncia i corsi per “l’inclusione” e “antibullismo” che non si può cercare il marcio dove non c’è? Che non si può mica vivere con l’ossessione del gender. Eppure cliccando su “partenr” e poi su “Progetto Alice” si scoprono legami a dir poco osceni. Infatti, fra i vari link c’è anche quello alla sezione “Sexy shock”, un vero e proprio portale di immagini di cartoni pornografiche. Volti di eroine femminili in atteggiamenti sadomaso che solo a doverne scrivere vengono i conati. Non solo, qui si trovano anche link a siti di lesbo-pornografia, dove ci sono ragazzine orgogliose della loro ribellione autoerotica. E il tutto viene spiegato così: “Pensiamo che le donne debbano riappropriarsi della rappresentazione della sessualità, della pornografia. Perché gli oggetti "del piacere" possano essere finalmente agiti anche dalle donne e da tutti quelli che decidono di arricchire il loro immaginario. Una sessualità più libera non potrà esistere se non nella misura in cui degli uomini e delle donne si vedranno garantito il loro diritto di costruire e ricostruire la loro sessualità”.

DA PROVARE VERGOGNA. In sintesi, eravamo partiti dal leggere di un festival di lettura per l’infanzia che spinge a “mondi nuovi e inesplorati” per poi scoprire che il sito ha collegamenti con il mondo della pornografia. Forse a questo mira l’abolizione degli stereotipi? Alla sessualizzazione dei bambini che piace tanto alla pedofilia? Altro che lotta al bullismo (che per altro la pornografia non fa che incrementare). Domandiamo quindi: sono queste le stesse eroine da proporre ai bambini?; è questo il mondo adulto che organizza festival e corsi per i piccoli? Lasciamo a voi la risposta. Un tempo di fronte a oscenità del genere si sarebbe chiesto quantomeno l’avvio di un’indagine, oggi se va bene si fa si silenzio, se va male si parla di creare ponti. Il tutto mentre ai nostri bambini viene rubata subdolamente, con l’aiuto della nostra inerzia, l’innocenza. Non ci sono commenti da fare, solo una parola: vergogna. Perché di fronte all’accettazione omissiva della violenza sui piccoli, il sentimentalismo tollerante che ci fa sentire buoni e il buonismo stesso sono peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio.
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Re: Xughi jender (giochi gender)

Messaggioda Berto » ven mag 19, 2017 9:07 pm

Lezioni gender: impossibile esonerare i figli
Se è possibile esonerare i propri figli dalle lezioni di religione, la stessa cosa non vale quando tra i banchi si parla di gender
Elena Barlozzari - Gio, 18/05/2017 - 17:53

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 98825.html

Un caso che fa discutere quello che arriva da Milano, dove la mamma di una bambina di quarta elementare ha scritto alla preside dell’istituto scolastico allarmata da un corso sulla parità di genere, inserito nel piano triennale di offerta formativa, al quale sua figlia avrebbe dovuto partecipare.

La donna, che di professione fa la pedagogista, si è però vista negare la richiesta di esonerare la figlia dalle lezioni. Il corso è obbligatorio. L’unica chance per gli alunni “dissidenti” è quindi quella di restare a casa accumulando assenze perchè, fanno sapere dalla scuola, “non sono previste attività alternative”.

Il corso in questione si chiama “A scuola di parità” e, come riporta La Bussola Quotidiana, “è tenuto dall’Ala Milano Onlus, un’associazione che collabora con l’Arcigay, l’Agedo, la Chiesa Valdese, la Casa dei diritti (il braccio ideologico, pagato con soldi pubblici, dell’assessore milanese Pierfrancesco Majorino), il colosso di preservativi Durex, il network Parks, il sito Pianetagay, l’Unar e varie altre realtà vicine all’universo Lgbt e femminista”. Lo scopo dell’iniziativa, come si legge sulla scheda del progetto, è “la messa in discussione di stereotipi e luoghi comuni”. Tra cui, secondo i propugnatori della teoria del gender, rientrerebbe anche la distinzione tra i sessi.

“Un atteggiamento prevaricatore” e contrario all’articolo 26 della Dichiarazione dei diritti dell’uomo che attribuisce ai genitori “la priorità di diritto nella scelta del genere di istruzione da impartire ai propri figli”. Questo il commento di Gianfranco Amato, presidente dei Giuristi per la Vita, il quale si è detto pronto a supportare legalmente questa “sacrosanta” causa.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Xughi jender (giochi gender)

Messaggioda Berto » mar giu 06, 2017 9:08 pm

Ho deciso di fondare le Brigate di Resistenza Fratelli Grimm
Silvana De Mari

https://www.facebook.com/silvana.demari ... 6208742858

Ho deciso di fondare le Brigate di Resistenza Fratelli Grimm: ci vedemmo di notte e ci scambieremo agli angoli dei vicoli più piccoli e bui e ci scambieremo ciclostilati di Biancaneve e i sette nani, Le fiabe ormai sempre più vietate perché troppo sessiste. Nelle fiabe c'è il mito che contiene intuizioni che attraversano il tempo in quanto universali. Nelle fiabe c’è la realtà biologica dell’enorme differenza tra maschi e femmine: diversi nel fisico e nella mente, in quanto creature complementari di un’unica meravigliosa specie. La parola mammifero deriva da mammelle e da mamma. L’asse portante di tutta la categoria è l’allattamento. La femmina dei mammiferi adora nutrire. Se così non fosse i cuccioli creperebbero. Il cucciolo dell’essere umano impiega un anno per imparare a camminare due per imparare a parlare di un periodo che oscilla tra i nove e i quattordici anni per rendersi autonomo. (In epoca contemporanea questo periodo si prolunga per tutta la scolarizzazione e il tempo necessario all’inizio dell’attività lavorativa). Perché esistiamo? Perché le madri nutrono i figli allattandoli nei primi mesi e poi preparando il loro cibo negli anni successivi. Se così non fosse ci saremmo estinti. Quindi è evidente che madre natura ha messo all’interno del cranio femminile un piacere feroce assoluto, un piacere basato sulle mitiche endorfine, nel nutrire. Quando le donne non hanno prole a disposizione le donne nutrono i gatti: avete presente la cosiddetta gattara? Oppure i piccioni o i pesci rossi del laghetto. Una creatura piccola che apre la bocca e inghiotte: mio Dio, è un piacere superiore all’orgasmo. Infatti le neuroscienze ci dicono che una donna che nutra qualcuno ( meglio se il suo bambino) si illuminano alla pet ( tomogrfia a emissione di positroni le stesse aree del piacere sessuale. Il sesso a cosa serve? A creare la generazione successiva. Il nutrire a cosa serve? A creare la generazione successiva. La vita tendo a continuare.
Perché nelle immagini classiche dei vecchi libri scolastici le donne sono sempre in cucina? Perché quello è il luogo. Dove altro accidente dovrebbe stare una creatura nel cui cranio è stato messo da madre natura il piacere di nutrire? Quando mi alzavo la domenica e scoprivo che mamma si era svegliata alle 5 per farci i biscotti, il suo sorriso era di felicità. Basta vedere la differenza tra cuochi e cuoche. Il grandi chef trasformano la cucina in arte, vogliono stupire, non nutrire. I loro piatti sono composizioni architettoniche. Se volete cavarvi un’onesta fame senza essere dissanguati, meglio andare a mangiare in un ristorante che si chiami mamma Rosa.
Con l’unica eccezione dell’ornitorinco, che fa l’uovo, tutti gli altri mammiferi dispongono di femmine che hanno le viscere fatte in maniera da ospitare un’altra creatura. La donna ha le viscere fatte in maniera da poter ospitare un altro essere umano. Cioè noi siamo naturalmente accoglienti. Non solo accogliamo un altro essere umano nei nostri viscere, ma lo accogliamo poi per gli anni successivi: accogliamo le sue infinite esigenze e proviamo piacere a soddisfarli. Se così non fosse l’umanità si sarebbe estinta.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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