Alpini e tricolor - n'oror

Re: Alpini e tricolor - n'oror

Messaggioda Berto » lun giu 15, 2015 10:30 am

Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Alpini e tricolor - n'oror

Messaggioda Berto » lun ago 17, 2015 7:35 pm

La Diocesi censura una preghiera cattolica!

http://radiospada.org/2015/08/diocesi-censura-preghiera

Un momento della sfilata della 84/a Adunata Nazionale degli Alpini questa mattina 8 Maggio 2011 in P.zza San Carlo a Torino/ANSA/DI MARCO

(ANSA) – TREVISO, 17 AGO – Nervi scoperti in Veneto su ogni episodio che richiami la ‘difesa’ del territorio da ingressi stranieri. Così ha suscitato polemica, nell’Associazione Alpini, il fatto che la Diocesi di Vittorio Veneto abbia ‘censurato’ la Preghiera dell’Alpino nella messa a passo San Boldo. La modifica della frase “…rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci la patria e la nostra civiltà cristiana”, non è stata accolta dall’Ana che dopo la messa ha letto per conto proprio la preghiera contestata.

Sapevamo di essere in un momento di grave apostasia, ma non avremmo mai immaginato che la Diocesi potesse censurare una preghiera del genere.

Sarebbe curioso sapere quali sono le nuove indicazioni pastorali su San Francesco d’Assisi e sul suo colloquio col sultano durante la quinta Crociata, ad esempio…

Speren ke la sipia la vota bona e ke li proibisa anca el canto orendo de li taliani!





Censurata la preghiera degli alpini - Festa con polemiche e irritazione
Disappunto alla celebrazioni sul San Boldo. Le Penne Nere: «Malafede o pacifismo ideologico» dopo il no alla tradizionale supplica


http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/TREV ... 8813.shtml

di Fulvio Fioretti

CISON DI VALMARINO - Vietata la preghiera dell'alpino, al termine della cerimonia religiosa che da decenni si ripete sul passo San Boldo in occasione della Festa dell'Assunta organizzata dal Gruppo di Tovena.

È stata purtroppo una festa rovinata, un ulteriore episodio increscioso nel rapporto tra gli alpini della sezione di Vittorio Veneto e alcuni sacerdoti della Diocesi che probabilmente seguono troppo alla lettera le disposizioni del vescovo sui contenuti dei brani alpini cantati o letti in chiesa.

Così sabato, al termine della messa celebrata da un giovane sacerdote dell’Abbazia di Follina nella chiesetta alpina sul San Boldo, per inciso costruita interamente dal gruppo alpini di Tovena, la comunità e gli alpini presenti hanno guardato interdetti il presidente e il capogruppo: nessuno ha letto la Preghiera dell'Alpino che precede la benedizione.
È successo che prima della cerimonia il prete ha preteso categoricamente la lettura di una preghiera dell'alpino in versione riveduta e corretta. Gli alpini, guidati dal presidente Angelo Biz hanno rifiutato, non senza indignarsi.

Il capogruppo, terminata la messa, ha quindi chiesto ai presenti di dedicarsi ancora al raccoglimento, fuori dalla chiesa, per la lettura della Preghiera originale, alla presenza del Vessillo sezionale, dei gagliardetti, e delle autorità. Poi al "riposo" è scattata la protesta: «Senza spirito di polemica -prova a spiegare Angelo Biz- ci si chiede perché nella nostra Diocesi il rapporto con gli alpini sia spesso diventato così problematico per questo motivo».

Anche Matteo Salvini interviene sull'argomento sulla sua pagina Facebook: «Vietata la Preghiera dell’Alpino a Messa!. Pazzesco. La Diocesi di Vittorio Veneto ha proibito la lettura di questo brano alla fine della Messa al Passo San Boldo, tra Treviso e Belluno. “Rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci la nostra patria, la nostra bandiera, la nostra millenaria civiltà cristiana”. Le Penne Nere, giustamente, hanno protestato. Sono sempre più sconcertato da “certi Vescovi”. W gli alpini».

Lunedì 17 Agosto 2015
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Re: Alpini e tricolor - n'oror

Messaggioda Berto » mar ago 18, 2015 7:09 pm

Preghiera dell’alpino censurata, il vescovo tende la mano alle penne nere
18 Agosto 2015

http://www.lazione.it/Attualita/Preghie ... o-Pizziolo

Il presule, monsignor Pizziolo, interviene dopo che un sacerdote della diocesi di Sacile e Vittorio Veneto ha impedito che si recitasse l’invocazione: “Pronto a trovare un modo per evitare il ripetersi di questi fatti, in dialogo con gli alpini”

SACILE. Il giorno dell’Assunta, nella cappella alpina del passo San Boldo, al confine tra le province di Treviso e Belluno, il sacerdote che celebrava la messa per le penne nere di Cison non ha permesso la recita della tradizionale “preghiera dell’alpino”, perché intrisa di riferimenti alle armi, e ha proposto una versione più pacifica. L’Ana si è rifiutata di leggere il testo in chiesa e l’ha, invece, fatto all’esterno, seguendo tuttavia il brano originario.

Matteo Salvini da Ponte di Legno non ha perso l’occasione di prendersela, ancora una volta, con i vescovi. E proprio un vescovo, il presule di Vittorio Veneto e Sacile, monsignor Corrado Pizziolo, è intervenuto oggi sulla vicenda per gettare acqua sul fuoco delle polemiche e tende idealmente la mano alle penne nere, invitando gli alpini a un dialogo che eviti altri episodi analoghi.

“Mi sono accuratamente informato, da persone presenti, sui fatti accaduti al San Boldo. La stampa parla di proibizione di leggere la preghiera degli alpini, di “censura” e così via. In realtà il sacerdote celebrante (un padre Servita da poco giunto in diocesi) si era limitato a chiedere, in una celebrazione dell'Assunta in cui gli alpini erano non più del 30-40 per cento dei presenti, la sostituzione della parola "armi" con "animi" e della parola “contro” con “di fronte”.

"Questo non è stato accettato dai responsabili che hanno deciso di far leggere la preghiera all’esterno della chiesa. Mi è stato segnalato che, probabilmente per disattenzione, l’invito a lasciare la chiesa e la conseguente uscita degli alpini sono avvenuti prima della normale conclusione della messa, con evidente disagio e disorientamento degli altri fedeli presenti. Ciò mi sembra molto spiacevole”.

“Desidero aggiungere che, volendo rispettare una tradizione lunga qualche decennio e facendo conto sul buon senso delle persone, io finora non ho emanato, nella mia diocesi, nessuna indicazione sul fatto di leggere o non leggere o come leggere la preghiera degli alpini. Evidentemente questo fatto e la risonanza mediatica assolutamente esagerata che sta avendo, mi costringerà a intervenire per trovare, ovviamente in dialogo con gli alpini, una posizione che eviti il ripetersi di questi fatti”.

Alberto Pento
Mi sembra giusto, il Vangelo è il Vangelo per ogni buon e vero cristiano, se ci credi devi convenire che il prete ha ragione; se non sei cristiano come me non è un problema perché nella chiesa cristiana non ci vai. Sarebbe ora che nelle chiese cattoliche non si cantasse nemmeno l'Inno di Mameli che è un orrendo canto strapieno di violenza. Inoltre sarebbe il caso che i preti cattolico romani la smettessero di accusare gli ebrei, in chiesa, di essere gli assassini dell'ebreo Cristo e raccontassero la verità che ad uccidere Cristo sono stati i romani e non gli ebrei. Cristo era tutto fuorché un nazionalista ebraico, Barabba sì, era un nazionalista e patriota ebraico che se poteva ammazzava, a ragione, gli invasori romani. Gli alpini possono sempre disdire o rinunciare alla fede cristiano-cattolica-romana come ho fatto io senza problemi, perché per me Cristo è un uomo e non Dio. L'uomo nasce uomo, una creatura della creazione, non nasce cristiano o mussulmano o ebreo. Anche Cristo era un uomo come tutti, poi qualcuno lo ha divinizzato, a torto perché nessun uomo può essere Dio. Cristo non è un servo di Cesare e il Vangelo non è al servizio del potere di Cesare.


Justo, jera ora ke la cexa catolega romana la se endrisase na scianta, anca l'orenda canta mamelega (Inno di Mameli), la dovaria esar bandia da le cexe, par tuta la violensa ke la ga. Se a li alpini no ghe sta ben ke li devente atei o ke li canvie relijon. Anca mi a so on credente ke nol crede ente li idoli de le relijon monodeiste. Naltra roba ke dovaria far i preti catoleghi lè coela de no encolpar pì li ebrei de esar li sasini de l'ebreo Cristo, par farghe pagar a altri e scondar el delito dei romani (a xe stà i romani a copar Cristo e no li ebrei). No xe mai màsa tardi.
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Re: Alpini e tricolor - n'oror

Messaggioda Berto » mer ago 19, 2015 7:24 am

I preti debbono trattare gli alpini in chiesa come Cristo ha trattato i mercanti nel tempio, a frustate. Le chiese non sono caserme o piazze d'armi o moschee dove si predica la violenza contro i non credenti e i diversamente credenti. Cristo non era un romano e le chiese cristiane non sono succursali delle scuole italiane dove si indottrina al nazionalismo italiano e si fa cantare ai poveri bambini innocenti l'orrendo Inno di Mameli pieno di insulsa violenza.
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Re: Alpini e tricolor - n'oror

Messaggioda Berto » sab apr 16, 2016 2:22 pm

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Re: Alpini e tricolor - n'oror

Messaggioda Berto » lun mag 16, 2016 9:28 pm

Trento è Tirolo - Trient ist Tirol
Ieri alle 16:21 •

https://www.facebook.com/Trento.Tirolo/ ... 2090562504
https://www.facebook.com/Trento.Tirolo/?fref=photo
Vertici degli Alpini: l'ennesima VERGOGNA nei confronti dei nostri nonni e bisnonni durante la Prima Guerra. Ma perché mentire? Perché cancellare la nostra storia e la memoria di 60.000 dei nostri nonni? Qual è la paura?

Ad Asti, durante l'adunata degli Alpini, lo speaker afferma senza alcun timore di fare brutta figura che sull'Adamello hanno combattuto Alpini trentini. Probabilmente il pubblico che lo ascoltava ignora la nostra storia, ma bisogna dire che sull'Adamelo combattevano i nostri Cacciatori Imperiali Tirolesi (Tiroler Kaiserjäger) dei regimenti del Tirolo Italiano e che non erano "trentini alpini". Sull'Adamello, i nostri nonni e bisnonni combatterono per l'AUSTRIA!

Avete letto bene, Alpini? I nonni e bisnonni della popolazione della Provincia di Trento hanno combattuto PER L'AUSTRIA perché dal 1363 al 1918 la nostra popolazione sempre fu AUSTRIACA.

E per fare ancora brutta figura, lo stesso signore ha elogiato gli Alpini che nel 1916 hanno fatto saltare la montagna di Col di Lana, dove hanno ammazzato i soldati austriaci di cui il 40% erano della nostra regione, dell'attuale Provincia AUTONOMA di Trento.

E cosa hanno fatto gli Alpini trentoni presenti al discorso che diventò commemorazione dell'esplosione di Col di Lana? APPLAUSI! Ma siete la vergogna dei vostri nonni e la vergogna di questa provincia autonoma!

Tra i soppravviventi dell'esplosione sul Col di Lana, c'era anche l'allora giovane Cacciatore Imperiale Eduard Reut-Nicolussi, nato a Trento, figlio del maestro Mathäus Nicolussi di Luserna (Altopiano di Luserna/Lusern). Eduard Reut-Nicolussi frequentò il ginasio tedesco della città di Trento, diventò giurista e uno dei grandi difensori del diritto della nostra gente, poi rettore dell'università di Innsbruck e oggi totalmente DIMENTICATO dal Consiglio Provinciale di Trento.

BASTA BUGIE SU TRENTO! Rispettate la memoria dei nostri nonni!


Tirołexi/trołexi
viewtopic.php?f=117&t=397
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Re: Alpini e tricolor - n'oror

Messaggioda Berto » mer mag 18, 2016 11:27 am

Zaia: reintrodurre la leva negli Alpini
18 May 2016

http://www.lindipendenzanuova.com/zaia- ... gli-alpini

Alpini demonstration in Milan“Nella riforma del Terzo Settore venga inserito il servizio di leva civile, fra gli alpini”. L’auspicio è del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, intervenuto peraltro alla celebrazione ad Asti dell’89/a adunata delle penne nere. “Il servizio civile è un’esperienza di vita – ha aggiunto Zaia – e penso che chi la farà negli alpini, nei lagunari, negli artiglieri o in altre realtà associative avrà modo di conoscere un mondo che altrimenti non conoscerebbe”.

Coanti xełi i fiłoleghisti entel mondo dell'endependentixmo veneto ?
Ghè coerensa tra endependentisti e fiło leghixmo? Mi a credo de no ca ghe sipia lomè encoerensa, encosiensa, buxiari e fanfaroni.



Veneti portadori del tricolor: Jentilini e Xaia a Trevixo, Toxi a Verona, Brugnaro a Venesia, anca çerte bronse coerte dei vixentini.
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Re: Alpini e tricolor - n'oror

Messaggioda Berto » mar mar 28, 2017 8:55 pm

INDIPENDENTISTI VENETI CONTRO IL TRICOLORE. GENTILINI: BASTARDI!
di LUIGI POSSENTI


Guerra aperta fra indipendentisti veneti e “ex-indipendentisti veneti” (almeno a parole).
L’oggetto del contendere è la bandiera italiana e l’adunata degli alpini. Andiamo per gradi:

Scrive sul suo profilo Facebook, Sergio Bortotto, Presidente del MLNV e del Governo Veneto Provvisorio: “L’ostentazione del tricolore italiota appeso quasi ad ogni palo delle nostre strade non fa che aumentare il sentimento anti-italiano. Per quanto strano possa apparire tutto ciò sta incidendo sfavorevolmente sull’opinione pubblica. In giro, per la strade e nel locali pubblici, non ho udito una sola parola di compiacimento per tale insolente e grottesca iniziativa. O non ci si bada o da al voltastomaco. A quasi due mesi dall’adunata degli alpini italiani, una forza armata dello stato invasore, questi ci impongono il loro tricolore. Ma badate bene come questo infame vessillo dello stato straniero occupante italiano è issato ben in alto ad ogni palo, lontano da mani che lo strapperebbero volentieri. I tricolori non sventolano dalle finestre delle abitazioni o dai terrazzi (se non forse di qualche italiano verace) ma sono vergognosamente imposti e issati sui pali pubblici della luce. Ma con tutti i problemi che ci sono e che lo stato italiano ci sta creando c’è da chiedersi quanti soldi sono stati spesi per ostentare la <strasa italiana>. Vergognatevi alpini… meritate di essere e rimanere italiani, sicuramente non Veneti, perché la Serenissima Patria non potrà mai riconoscere come suoi figli coloro i quali omaggiano la bandiera del nemico. WSM”.

Apriti cielo, l’ex borgomastro di Treviso – Giancarlo Gentilini – spara ad alzo zero contro i “venetisti”. Riporta la Tribuna di Treviso: “I venetisti sono impazziti, gli alpini sono sacri, certe affermazioni sputano in faccia alle migliaia di persone che sono morte per la Patria. Autonomia? Indipendenza? In questo caso non c’entrano nulla, io non appoggerò mai le loro parole e anzi penso che il loro movimento dovrebbe essere cancellato, eliminato”.

Così il parlò il leghista, che in vero s’è sempre distinto per essere più vicino all’ideologia del duce, che a quella indipendentista.
Così è che Gentilini equipara “i venetisti ai bolscevichi, ai comunisti che dicevano di sparare contro i soldati italiani. Epiteta tutti come «bastardi» e ribadisce di essere orgoglioso dello sventolare di tricolori e dell’adunata di Treviso sui cui oggi sembra essersi alzata una tensione prima inattesa”. Probabilmente, qualcuno non ha detto a Gentilini che a sparare agli italiani – durante la Grande Guerra – erano proprio gli italiani alle dipendenza di Cadorna.
Ovviamente, Bortotto e gli appartenenti al MLNV non hanno intenzione di retrocedere rispetto alle loro affermazioni. Ergo, la polemica continua…


Gentilini inneggia il tricolore e sui leghisti contrari dice: Io me ne frego! (11/10/'11)

https://www.youtube.com/watch?v=zyAyMRI6gMQ
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Re: Alpini e tricolor - n'oror

Messaggioda Berto » sab apr 01, 2017 3:44 pm

Endipendensa veneta ła stà co'l tricolor e łi alpini.
https://www.facebook.com/groups/2376236 ... 2511316164


VENETO, INSOPPORTABILE L’ATTACCO DEGLI INDIPENDENTISTI AGLI ALPINI

https://www.miglioverde.eu/veneto-insop ... gli-alpini

Risulta insopportabile l’attacco perpetrato da Sergio Bortotto di Mlnv al corpo più amato ed al tricolore: manca di educazione e di cultura del rispetto in una visione miope e partitica. Esattamente le stesse carenze che ha palesato Giancarlo Gentilini nel suo scomposto commento alla vicenda.
Gli Alpini sono portatori di valori talmente importanti che è quasi impossibile esprimersi sul merito senza incorrere in fraintendimenti. Può essere d’aiuto ricorrere ad un concetto di psicologia che si chiama eliminazione delle dissonanze. E’ la strategia che usa il cervello per evitare continui conti coi sensi di colpa che le scelte comportano. In sostanza si tratta di concentrarsi sull’aspetto positivo per dimenticare il prezzo pagato.
Chi non ricorda la frase: “Fatta l’Italia bisogna fare gli italiani!”. Intere generazioni spazzate via sui vari fronti per raggiungere la sacralità della bandiera tricolore, dove domina il rosso-sangue. La storia conferma l’inutile strumentalità di molti sacrifici di Alpini sui campi di battaglia.
Ecco le dissonanze che la maggior parte degli osservatori elimina: un bagno di sangue per una nazione che non funziona, al punto che ancor oggi continua a chiedere agli stessi Alpini una mano per risolvere le continue emergenze. Ma come non voler bene a questa gente ancora e sempre disponibile al sacrificio per il prossimo?
Indipendenza Veneta nel suo percorso pacifico e democratico rispetta tutte le bandiere, ma soprattutto rispetta gli Alpini.

Massimo Vidori

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Manco mal k'a me so cavà fora da tuto e da tuti, ke oror!
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Re: Alpini e tricolor - n'oror

Messaggioda Berto » sab apr 01, 2017 4:00 pm

ANPI e 'l so 25 april, n'oror tuto tałian
viewtopic.php?f=178&t=799

Festa di San Marco in mano ai venetisti
Oggi la celebrazione del Patrono voluta dal Comune, ma saranno in migliaia gli indipendentisti che approfitteranno dell'invito per invadere la Piazza con le bandiere di Enrico Tantucci
25 aprile 2016

http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/ ... 1.13360422


El sinico de Venesia Brugnaro, ła matina col tricołor, a ła sera col gondalon de San Marco

???
Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... sinico.jpg

E sti ki łi xe i veneti ke łi dixe de vołer l'endependensa. No a ghè purpio gnaona speransa.Tuta sta xente da mi non ła ciaparà pì gnanca el saludo.
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