La scuola pubblica istituita a Vicenza nel IX secolo d.C.

La scuola pubblica istituita a Vicenza nel IX secolo d.C.

Messaggioda Berto » dom mag 28, 2017 8:13 am

La scuola pubblica istituita a Vicenza e a Verona nel IX secolo d.C.
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Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: La scuola pubblica istituita a Vicenza nel IX secolo a.C

Messaggioda Berto » dom mag 28, 2017 8:14 am

Con un capitolare dell'825 Lotario I istituì in Vicenza una pubblica scuola, destinata ad accogliere i giovani studiosi di Vicenza, Treviso, Padova, Ceneda, Feltre e Asolo.
https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Vicenza


Lotario I (795 – Prüm, 29 settembre 855) è stato re d'Italia dall'822 all'850, poi re di Lotaringia e imperatore carolingio dall'840 alla sua morte.
https://it.wikipedia.org/wiki/Lotario_I


Il capitolare è una legge o un'ordinanza emanata dai re o dagli imperatori franchi e i loro successori. Il termine deriva dal latino capitulare (diviso in capitoli o paragrafi). I capitolari erano il principale strumento di governo utilizzato dai re carolingi e regolavano moltissime questioni, dalla vita pubblica, sia laica che ecclesiastica, all'agricoltura, dalla politica economica, alle scuole, ecc.
https://it.wikipedia.org/wiki/Capitolare


L'Università degli Studi di Pavia è una università statale italiana fondata nel 1361. È fra le più antiche del mondo.
https://it.wikipedia.org/wiki/Universit ... i_di_Pavia
825 e 1361: queste due date segnano l’inizio dell’Università di Pavia, l’Ateneo più antico della Lombardia e uno dei più antichi del mondo. All’anno 825 risale il capitolare dell'imperatore Lotario I che costituì a Pavia la scuola di retorica per i funzionari del regno (ereditando a sua volta la tradizione della scuola di diritto, fondata dall'imperatore romano Teodosio I). Per tutto il periodo medioevale la scuola fu in fiorente attività; nell'XI secolo, Pavia divenne sede anche di un'attestata scuola giuridica. Esistono tuttavia diverse fonti legate all'effettiva origine del centro di studi pavesi.


Flavio Teodosio, conosciuto anche come Teodosio I (Coca, 11 gennaio 347 – Milano, 17 gennaio 395), è stato un imperatore romano dal 379 fino alla sua morte.
https://it.wikipedia.org/wiki/Teodosio_I
Fu l'ultimo imperatore a regnare su di un impero unificato e fece del Cristianesimo la religione unica e obbligatoria dell'Impero; per questo fu chiamato Teodosio il Grande dagli scrittori cristiani e dalle Chiese orientali è venerato come santo (San Teodosio I il Grande, commemorato il 17 gennaio).



Istruzione e educazione nel Medioevo - a cura di Carla Frova

© 1973-2005 – Carla Frova
Sezione I – Disposizioni dell'autorità laica

http://www.rm.unina.it/didattica/fonti/ ... 1/par7.htm

7. Il capitolare di Corteolona

Il capitolare che l’imperatore Lotario emanò da Corteolona nel maggio 825 è il documento più importante della legislazione scolastica imperiale in Italia prima del 1000. Esso fornisce notizie particolareggiate soltanto sulla distribuzione geografica delle scuole, mentre non ci dice molto sulla loro organizzazione interna e sulle materie insegnate. Erano evidentemente scuole superiori, dove si studiavano le arti liberali e le scienze religiose. Possiamo pensare che i maestri fossero in gran parte reclutati fra i membri del clero, e che anche molti fra gli scolari fossero destinati alla carriera ecclesiastica. Ma l’importante è che si tratta di una scuola organizzata dall’autorità statale (solo ad Ivrea il compito è demandato al vescovo), in un periodo che vede la scuola ecclesiastica chiudersi verso i propri interessi interni. Il capitolare olonese è pubblicato con commento dal Muratori nei «Rerum Italicarum Scriptores», parte II, tomo I, p. 151.

Fonte: HLOTARII Constitutiones Olonnenses. A. 825, in Monumenta Germaniae Historica, Leges, II, pp. 248-250.

Disposizioni emanate dall’Imperatore nel sesto anno del suo impero nel placito generale a Corteolona.

Quanto all’istruzione, che per l’eccessiva incuria e il disinteresse di alcuni vescovi è dappertutto in completo abbandono, questo da noi è stato stabilito, e questo da tutti sia osservato: coloro che per nostra disposizione sono stati collocati in determinate località per istruire altri pongano la massima cura a che gli scolari loro affidati traggano profitto dall’insegnamento e si applichino allo studio, come la necessità del momento richiede. Tuttavia per la comodità di tutti abbiamo provveduto a stabilire alcune località opportunamente distinte per l’esercizio degli studi, affinché l’impedimento della distanza e la mancanza di mezzi non siano di scusa per nessuno.

Queste località sono le seguenti. A Pavia, presso il maestro Dungalo, converranno gli studenti di Milano, Brescia, Lodi, Bergamo, Novara, Vercelli, Tortona, Acqui, Genova, Asti, Como. Ad Ivrea il vescovo provvederà egli stesso alle scuole. A Torino converranno gli studenti di Ventimiglia, Albenga, Vado, Alba. A Cremona andranno a scuola quelli di Reggio, Piacenza, Parma, Modena. Firenze raccoglierà quelli della Tuscia. A Fermo converranno anche gli studenti delle città del ducato di Spoleto. A Verona si recheranno da Mantova, da Trento. A Vicenza, da Padova, Treviso, Feltre, Ceneda, Asolo. Gli studenti delle rimanenti città si raduneranno a Forlì.

Dato a Corteolona, nel dodicesimo anno dell’impero dell’imperatore Ludovico e nel sesto dell’imperatore Lotario, nel mese di maggio.
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Re: La scuola pubblica istituita a Vicenza nel IX secolo a.C

Messaggioda Berto » dom mag 28, 2017 9:20 am

Se pol dir ke ła xe na prima forma de ogneversedà, tre secołi prima de coeła de Pava.

Si può senz'altro affermare che questa scuola può considerarsi come una prima forma di università, tre secoli prima di quella di Pava; tutti ambiti in cui Venezia e i veneziani non c'entrano nulla.
Scuole laiche non promosse dalla chiesa e dai suoi apparati.


L’ogneversetà ente ła tera veneta ła xe nasesta a Pava ente łi ani veneto-xermani e no a Venesia o ente łi ani veneto venesiani de ła Repiovega Serenisima.
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Re: La scuola pubblica istituita a Vicenza nel IX secolo d.C

Messaggioda Berto » mar mag 30, 2017 7:31 am

??? Articoli all'insegna dell'ignoranza e del pregiudizio ???

La scuola nel Medioevo

http://www.studenti.it/foto/la-storia-d ... ioevo.html

Durante il Medioevo l'istruzione era affidata principalmente alla Chiesa. La maggior parte delle scuole religiose erano sorte per formare il nuovo clero, ma esistevano anche scuole parrocchiali che fornivano una istruzione limitata ad una parte della popolazione. Il livello di analfabetismo era comunque molto elevato, anche se tutti potevano accedere all'istruzione elementare (le scuole dei monasteri erano destinate principalmente ai figli dei contadini). Spesso le famiglie nobili assumevano dei religiosi per l'istruzione dei propri figli. Nel XII secolo la situazione della scuola inizia a cambiare. Mentre iniziano a scomparire le scuole parrocchiali, sorgono nuove scuole religiose, affidate a benedettini e a domenicani. Ed iniziano a sorgere le prime scuole laiche private e comunali. In genere in ogni scuola insegnava un solo maestro, che poteva avere più di 100 allievi. Durante il XIII secolo iniziano a diffondersi le scuole laiche secondarie, rivolte agli alunni che già sapevano leggere o scrivere: le scuole d'abaco erano destinate allo studio della matematica, mentre le scuole di grammatica allo studio della lingua latina e alla lettura di autori classici e medievali. Nel corso del XIII secolo sono state inoltre istituite le prime università.


L'istruzione nel Medioevo

http://historiemedievali.blogspot.it/20 ... ioevo.html

Frequentare la scuola è qualcosa che i bambini ed i ragazzi di oggi danno per scontato. Ovviamente l'educazione scolastica non è stata sempre così come oggi la conosciamo. In passato, i giovani, di sovente, non frequentavano la scuola ma venivano educati in casa da precettori privati, qualora le condizioni economiche della famiglia lo permettessero, mentre era la stessa madre ad occuparsi dell'istruzione dei figli (se ne era capace) nei casi riguardanti le famiglie più povere.

Entrando più nello specifico, bisogna dire che, il Medioevo diverse forme di istruzione e di scuole, durante i suoi dieci secoli di storia. Alcuni tipi di scuola sono sopravvissuti fino ad oggi, pur subendo radicali cambiamenti, mentre altri sono completamente scomparsi. Comunque sia, prima di addentrarci all'interno dell'argomento in questione, è bene precisare che, nel Medioevo, l'istruzione scolastica rappresentava un lusso che non tutti potevano permettersi. Inoltre, non era obbligatoria.

San Girolamo nello studio
L'autorità pubblica non aveva le capacità e le risorse per garantire l'obbligatorietà e soprattutto la gratuità dell'istruzione per tutte le classi sociali. Ed è per questo che, nell'Alto Medioevo, fu soprattutto la chiesa ad occuparsi dell'istruzione dei giovani, all'interno dei monasteri. Tutto ciò era possibile perchè erano stati proprio i monaci a conservare ed a tramandare la cultura non solo cristiana, ma anche classica, greca e latina, durante i complicati secoli caratterizzati dalle invasioni barbariche, seguite alla caduta dell'Impero Romano d'occidente. I monaci amanuensi ricopiavano gli antichi codici con cura e perizia, ed è proprio grazie al lavoro certosino di questi uomini che molte opere si sono salvate e non sono andate perdute.

Per quanto riguarda l'istruzione all'interno dei monasteri, si distinguevano due tipi di scuole: una era la schola exterior, destinata ai bambini sia ricchi che poveri, che vivevano con le loro famiglie nelle zone circostanti il monastero e che ogni mattina si recavano a scuola nel convento; l'altra era la schola interna, dove venivano educati i cosiddetti oblati. Gli oblati erano bambini di sei o sette anni di età che venivano letteralmente donati al monastero. Tra le mura del chiostro seguivano il loro percorso formativo e lì trascorrevano tutto il resto della loro vita dopo aver pronunciato i voti. Questa drastica scelta effettuata dai genitori, presa in maniera unilaterale, evidentemente segnava per sempre la vita del figlio.

Nonostante il grande impegno profuso dai monaci per la trasmissione del sapere nell'Alto Medioevo, la maggior parte della popolazione era comunque priva di qualsiasi tipo di istruzione.

Fu l'imperatore Carlo Magno a dare grande impulso alla diffusione delle istituzioni scolastiche, durante la sua reggenza. Egli non aveva ricevuto una istruzione particolarmente accurata durante l'infanzia. Leggenda vuole che fosse addirittura analfabeta. In realtà, Carlo sapeva leggere e far di conto, ma aveva grosse difficoltà nella scrittura, anche perchè, a quel tempo, scrivere era un'operazione tutt'altro che facile e molto meno frequente di quanto non sia oggigiorno. Ed è proprio per questo che l'imperatore promosse l'utilizzo e la diffusione di un nuovo tipo di scrittura, antenata dei nostri caratteri di stampa, ovvero la scrittura "carolina", di cui ci siamo già occupati in un precedente post.

Malgrado tutto, Carlo Magno era un uomo decisamente votato alla cultura. durante il suo regno, ci fu una vera e propria rinascita culturale con la fondazione di molte scuole, sia all'interno di monasteri che presso le chiese cattedrali delle maggiori città dell'Impero. Inoltre, intorno alla corte del re si nacque l'accademia della schola palatina, diretta dal monaco anglosassone Alcuino. Questa accademia doveva educare principi ed aristocratici, i quali si formavano nell'arte militare e nel governo del popolo. Fu anche un importante centro di studi di alto livello, in cui trovarono spazio alcuni dei maggiori intellettuali europei dell'epoca. Purtroppo questa istituzione non sopravvisse a lungo dopo l'887, ovvero dopo la deposizione di Carlo il Grosso, ultimo successore di Carlo Magno.

La cattedrale di Reims
Nei secoli successivi, e più precisamente tra la fine del X e l'inizio dell'XI, le scuole monastiche si occuparono, esclusivamente, dell'istruzione elementare e di quella dei futuri monaci. L'istruzione superiore invece, si trasferì in pianta stabile all'interno delle scuole nate accanto alle cattedrali cittadine. Le cosiddette scuole cattedrali si diffusero soprattutto nelle città del nord della Francia, da Parigi a Reims, passando per Chartres e Laon.
Nelle scuole cattedrali gli studenti deputati a diventare sacerdoti sostenevano gli studi con i fondi della cattedrale stessa; gli altri pagavano una modesta retta.
Per quanto concerne le materie oggetto di studio, c'è da dire che il programma iniziava con le basi della grammatica, della retorica e della logica che, insieme, costituivano, le cosiddette "arti del trivio". Soltanto in un secondo momento si affrontavano le materie scientifiche, ossia aritmetica, geometria, astronomia e musica, ovvero le "arti del quadrivio".
Queste scuole non erano organizzate come quelle odierne. Non si sostenevano esami ed il livello dell'insegnamento era tutt'altro che uniforme, in quanto dipendeva sostanzialmente dalla preparazione e bravura del maestro. Inoltre, gli insegnanti non erano obbligati da nessun vincolo contrattuale a rimanere nella stessa scuola per un determinato numero di anni. Anzi, si spostavano frequentemente da una scuola all'altra, seguiti spesso dai loro studenti.
A partire dal XII secolo però, il numero dei giovani che chiedeva di ricevere un'istruzione superiore aumentò in maniera esponenziale. Fu proprio questa enorme domanda di cultura che portò alla nascita delle università, tema che però richiede un particolare approfondimento e di cui ci occuperemo in un prossimo post.


https://it.wikipedia.org/wiki/Universit%C3%A0
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