L’antiebraismo e l’antisraelismo di certi veneti marciani

L’antiebraeixmo e l’antisemetixmo de çerti veneti marciani

Messaggioda Berto » sab gen 02, 2016 6:52 pm

Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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L’antiebraeixmo e l’antisemetixmo de çerti veneti marciani

Messaggioda Berto » gio gen 07, 2016 10:11 am

Le verità sul medio oriente oltre la propaganda antisemita
http://veromedioriente.altervista.org
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L’antiebraeixmo e l’antisemetixmo de çerti veneti marciani

Messaggioda Berto » ven gen 08, 2016 11:39 pm

Me despiaxe ke sti veneti łi ła gapie co łi ebrei e co Ixarel:

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... /Dario.jpg

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... -ebrei.jpg


Mi stò co Ixrael e co łi ebrei ke łi se defende e no co i pałestinexi arabi e musulmani.


Idiozie e odio contro Israele e gli ebrei
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L’antiebraeixmo e l’antisemetixmo de çerti veneti marciani

Messaggioda Berto » sab gen 09, 2016 8:08 am

La difesa di Israele dagli attacchi dei nazisti maomettani palestinesi di Gaza è una questione vitale di legittima difesa, per gli ebrei di Israele che hanno tutto il diritto di esercitarla

Comunque i diserbanti li abbiamo adoperati e ancora li adoperiamo anche noi nelle nostre campagne, nelle nostre distese ortofrutticole e nei nostri vigneti.

???

Pioggia di diserbanti su Gaza. Israele conferma 'operazione di sicurezza'
Aerei agricoli israeliani hanno irrorato con erbicidi almeno 150 ettari di terreni fertili palestinesi, distruggendo le coltivazioni di centinaia di famiglie.
Redazione
giovedì 31 dicembre 2015 21:15

http://megachip.globalist.it/Detail_New ... -sicurezza

Nei giorni scorsi aerei agricoli israeliani hanno irrorato con gli erbicidi almeno 150 ettari di terreni fertili palestinesi, distruggendo le coltivazioni di centinaia di famiglie. Si temono rischi per la salute della popolazione. ONU: nel 2015 sono morti in scontri e attacchi 170 palestinesi e 27 israeliani.
di Michele Giorgio.
«È un disastro per centinaia di famiglie contadine e non conosciamo gli effetti che questi prodotti chimici potranno avere sulla popolazione di Gaza». Scuote la testa Khalil Shahin, vice direttore del Centro per i Diritti Umani, che sta indagando sull'irrorazione, con diserbanti e defolianti, fatta nei giorni scorsi da aerei agricoli israeliani di almeno 150 ettari di terreni coltivati nella fascia orientale di Gaza, adiacente alle linee di confine. «Non è la prima volta che accade, l'Esercito israeliano sostiene che distruggendo la vegetazione si impediscono i lanci di razzi e altri attacchi» ci spiega Shahin «ma negli anni passati questa irrorazione era limitata a pochi terreni vicini alle recinzioni di confine. Nei giorni scorsi gli aerei israeliani invece si sono spinti in profondità, per molte centinaia di metri. In alcuni casi i liquidi, spinti dal vento, sono arrivati fino a due km di distanza dal confine, quindi a ridosso dei centri abitati di Gaza».
Da parte israeliana si conferma l'uso di erbicidi e di inibitori di germinazione, allo scopo di «garantire lo svolgimento delle operazioni di sicurezza lungo il confine», ha spiegato un portavoce militare. Anche gli Stati Uniti, negli anni Sessanta, parlavano di «condizioni di sicurezza da garantire» quando spruzzavano ampie porzioni del Vietnam con il famigerato Agente Arancio, per rimuovere le foglie degli alberi e privare i Vietcong della copertura del manto vegetale. Il conto negli anni successivi lo hanno pagato tanti civili vietnamiti, soggetti agli effetti cancerogeni dell'Agente Arancio, senza dimenticare i neonati malformati. La comunità internazionale intervenne con una convenzione del 1978 che vieta o limita fortemente l'uso degli erbicidi durante i conflitti, alla luce alle conseguenze devastanti che hanno sulle persone. Israele non l'ha firmata.
Cosa significherà questa pioggia di diserbanti peruna porzione della popolazione di Gaza si saprà solo in futuro. Così come si stanno ancora studiando le possibili contaminazioni causate dai bombardamenti dal cielo e da terra compiuti da Israele nell'estate del 2014 - nella stessa fascia di territorio orientale di Gaza irrorata nei giorni scorsi - e quelle precedenti provocate delle offensive militari del 2012 e del 2008-9 (sono proprio questi i giorni dell'anniversario dell'Operazione "Piombo fuso"). La conseguenza immediata è economica: centinaia di famiglie con i campi nelle zone di Qarara e Wadi al Salqa hanno visto distrutti in poche ore spinaci, piselli, prezzemolo e fagioli. Contadini che già devono fare i conti tutto l'anno con le restrizioni imposte da Israele all'ingresso nella cosiddetta "no-go zone", la zona lungo il confine, larga fino a 300 metri (è la più fertile della Striscia), dove i palestinesi non possono entrare. Qui l'Esercito negli ultimi tre mesi ha ucciso almeno 16 persone e ferito altre 400 durante le manifestazioni innescate dall'Intifada di Gerusalemme.
Di cosa potranno ora vivere i contadini palestinesi rimasti senza raccolto non è un problema che interessa all'esercito israeliano. Senza dimenticare che raramente le produzioni agricole riescono ad uscire da Gaza. E quando accade, sempre con l'autorizzazione di Israele, la spedizione non va sempre a buon fine. Nei giorni scorsi alcune tonnellate di pomodori sono state rispedite al mittente dagli israeliani. Perchè, secondo le autorità militari, erano state aggiunte illegalmente a un carico di altri ortaggi. A Gaza però sono circolate altre voci. Pare che i pomodori contenessero alte concentrazioni di un pesticida, usato in modo improprio, quindi pericoloso per la salute. Il ministero dell'agricoltura palestinese però ha smentito, sostenendo che queste voci «fanno solo il gioco dell'occupante israeliano».
Intanto Ocha, l'ufficio di coordimento delle attività umanitarie dell'Onu, ha diffuso alcuni dati sull'anno che finisce oggi. Nel 2015, fino al 28 dicembre, sono stati uccisi almeno 170 palestinesi e 26 israeliani (ieri è morto un colono ferito a metà mese a Hebron), in attacchi e scontri nel territorio palestinese occupato e in Israele, avvenuti in maggioranza dopo il 1 ottobre, data con la quale si indica l'inizio dell'Intifada di Gerusalemme. Durante il 2015, le autorità israeliane hanno fatto demolire "per mancanza di permesso" 539 edifici palestinesi in Cisgiordania e a Gerusalemme Est. Sono state ridotte in macerie, a scopo punitivo, altre 19 case appartenenti a palestinesi accusati di attacchi contro gli israeliani.


Pioggia di diserbanti su Gaza, Israele conferma «operazione di sicurezza»
Michele Giorgio
Israele/Territori occupati. Nei giorni scorsi aerei agricoli israeliani hanno irrorato con gli erbicidi almeno 150 ettari di terreni fertili palestinesi, distruggendo le coltivazioni di centinaia di famiglie. Si temono rischi per la salute della popolazione. ONU: nel 2015 sono morti in scontri e attacchi 170 palestinesi e 27 israeliani.
1.1.2016

https://ilmanifesto.it/pioggia-di-diser ... -sicurezza

«È un disastro per centinaia di famiglie contadine e non conosciamo gli effetti che questi prodotti chimici potranno avere sulla popolazione di Gaza». Scuote la testa Khalil Shahin, vice direttore del Centro per i Diritti Umani, che sta indagando sull’irrorazione, con diserbanti e defolianti, fatta nei giorni scorsi da aerei agricoli israeliani di almeno 150 ettari di terreni coltivati nella fascia orientale di Gaza, adiacente alle linee di confine. «Non è la prima volta che accade, l’Esercito israeliano sostiene che distruggendo la vegetazione si impediscono i lanci di razzi e altri attacchi» ci spiega Shahin «ma negli anni passati questa irrorazione era limitata a pochi terreni vicini alle recinzioni di confine. Nei giorni scorsi gli aerei israeliani invece si sono spinti in profondità, per molte centinaia di metri. In alcuni casi i liquidi, spinti dal vento, sono arrivati fino a due km di distanza dal confine, quindi a ridosso dei centri abitati di Gaza».

Da parte israeliana si conferma l’uso di erbicidi e di inibitori di germinazione, allo scopo di «garantire lo svolgimento delle operazioni di sicurezza lungo il confine», ha spiegato un portavoce militare. Anche gli Stati Uniti, negli anni Sessanta, parlavano di «condizioni di sicurezza da garantire» quando spruzzavano ampie porzioni del Vietnam con il famigerato Agente Arancio, per rimuovere le foglie degli alberi e privare i Vietcong della copertura del manto vegetale. Il conto negli anni successivi lo hanno pagato tanti civili vietnamiti, soggetti agli effetti cancerogeni dell’Agente Arancio, senza dimenticare i neonati malformati. La comunità internazionale intervenne con una convenzione del 1978 che vieta o limita fortemente l’uso degli erbicidi durante i conflitti, alla luce alle conseguenze devastanti che hanno sulle persone. Israele non l’ha firmata.

Cosa significherà questa pioggia di diserbanti peruna porzione della popolazione di Gaza si saprà solo in futuro. Così come si stanno ancora studiando le possibili contaminazioni causate dai bombardamenti dal cielo e da terra compiuti da Israele nell’estate del 2014 – nella stessa fascia di territorio orientale di Gaza irrorata nei giorni scorsi – e quelle precedenti provocate delle offensive militari del 2012 e del 2008-9 (sono proprio questi i giorni dell’anniversario dell’Operazione “Piombo fuso”).

La conseguenza immediata è economica: centinaia di famiglie con i campi nelle zone di Qarara e Wadi al Salqa hanno visto distrutti in poche ore spinaci, piselli, prezzemolo e fagioli. Contadini che già devono fare i conti tutto l’anno con le restrizioni imposte da Israele all’ingresso nella cosiddetta “no-go zone”, la zona lungo il confine, larga fino a 300 metri (è la più fertile della Striscia), dove i palestinesi non possono entrare. Qui l’Esercito negli ultimi tre mesi ha ucciso almeno 16 persone e ferito altre 400 durante le manifestazioni innescate dall’Intifada di Gerusalemme.

Di cosa potranno ora vivere i contadini palestinesi rimasti senza raccolto non è un problema che interessa all’esercito israeliano. Senza dimenticare che raramente le produzioni agricole riescono ad uscire da Gaza. E quando accade, sempre con l’autorizzazione di Israele, la spedizione non va sempre a buon fine. Nei giorni scorsi alcune tonnellate di pomodori sono state rispedite al mittente dagli israeliani. Perchè, secondo le autorità militari, erano state aggiunte illegalmente a un carico di altri ortaggi. A Gaza però sono circolate altre voci. Pare che i pomodori contenessero alte concentrazioni di un pesticida, usato in modo improprio, quindi pericoloso per la salute. Il ministero dell’agricoltura palestinese però ha smentito, sostenendo che queste voci «fanno solo il gioco dell’occupante israeliano».

Intanto Ocha, l’ufficio di coordimento delle attività umanitarie dell’Onu, ha diffuso alcuni dati sull’anno che finisce oggi. Nel 2015, fino al 28 dicembre, sono stati uccisi almeno 170 palestinesi e 26 israeliani (ieri è morto un colono ferito a metà mese a Hebron), in attacchi e scontri nel territorio palestinese occupato e in Israele, avvenuti in maggioranza dopo il 1 ottobre, data con la quale si indica l’inizio dell’Intifada di Gerusalemme. Durante il 2015, le autorità israeliane hanno fatto demolire “per mancanza di permesso” 539 edifici palestinesi in Cisgiordania e a Gerusalemme Est. Sono state ridotte in macerie, a scopo punitivo, altre 19 case appartenenti a palestinesi accusati di attacchi contro gli israeliani.








Ixlam, pałestinexi, ebraixmo, ebrei, Ixraełe
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Messaggioda Sixara » sab gen 09, 2016 12:25 pm

Berto ha scritto:Mi stò co Ixrael e co łi ebrei ke łi se defende e no co i pałestinexi arabi e musulmani.

Nò senpre: co i ghe buta zo el napalm so i canpi de i palestinexi : .
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Messaggioda Berto » sab gen 09, 2016 2:24 pm

Sixara ha scritto:
Berto ha scritto:Mi stò co Ixrael e co łi ebrei ke łi se defende e no co i pałestinexi arabi e musulmani.

Nò senpre: co i ghe buta zo el napalm so i canpi de i palestinexi : .


No no, no i ghe buta xo el napalm ( ... mi però a saria tentà de farlo ... ) łi ebrei i xe màsa boni, łi tien lomè xneti i tereni longo el confin parké no se sconda i teroristi pałestinexi musulmani ke i vive lomè par stermenar łi ebrei ixraełiani, ke par ke no łi gapia altra mision al mondo.
Far pasar del dixerbante par napalm lè na całunia antiebraega, on cremene contro l'omanedà. Se i pałestinexi no łi ghe sparàse i rasi bonba a Ixrael, łi ebrei no łi dopararia gnaon dexerbante.
Dixighe ai vostri amighi pałestinexi e musulmani ke łi ghe ła mołe de spararghe doso a łi ebrei ixraełiani.
Mi no go mai sentesto de ebrei ke en volta pal mondo łi ghe fasa malegràsie a ła xente e ke łi ghe fasa viołensa a łe done come ke xe capità l'altro dì a Colonia a opara de cremenałi musulmani arabi, afregani e magrebini.

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... onia-3.jpg

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Naltri ke amemo Ixrael
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Messaggioda Sixara » sab gen 09, 2016 4:58 pm

Berto ha scritto:Dixighe ai vostri amighi pałestinexi e musulmani ke łi ghe ła mołe de spararghe doso a łi ebrei ixraełiani.

Dixighe ai vostri amighi... a ki? de còsa?
Drento te on canpo somenà faxòi, parsenbolo, bixi e spinaci no se ghe sconde on bel gnente e lì no ghè àlbori, mi credo, solo ke i canpi somenà e napalm o dixerbo lè la stesa roba par mi, no ghe vedo tanta difaren'za so i dani ke i ghe fà a l anbiente e le persone ca ghe stà: l aria i la respira anca i ixraeliani e faxòi, bixi e spinaci i se li magna anca lori.
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Messaggioda Berto » sab gen 09, 2016 6:41 pm

Sixara ha scritto:
Berto ha scritto:Dixighe ai vostri amighi pałestinexi e musulmani ke łi ghe ła mołe de spararghe doso a łi ebrei ixraełiani.

Dixighe ai vostri amighi... a ki? de còsa?
Drento te on canpo somenà faxòi, parsenbolo, bixi e spinaci no se ghe sconde on bel gnente e lì no ghè àlbori, mi credo, solo ke i canpi somenà e napalm o dixerbo lè la stesa roba par mi, no ghe vedo tanta difaren'za so i dani ke i ghe fà a l anbiente e le persone ca ghe stà: l aria i la respira anca i ixraeliani e faxòi, bixi e spinaci i se li magna anca lori.


Li ixraełiani łi sa ben coel ke łi fa, no łi xe macaki e se łi ło fa i ga łe so bone raxon par defendarse e a mi me sta pì ke ben parké a go amor, stima e respeto par łori e no sta çerto a mi dirghe coel ke łi ga o no łi ga da far.


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Messaggioda Sixara » sab gen 09, 2016 8:00 pm

"Li ixraełiani łi sa ben coel ke łi fa, no łi xe macaki e se łi ło fa i ga łe so bone raxon par defendarse e a mi me sta pì ke ben parké a go amor, stima e respeto par łori e no sta çerto a mi dirghe coel ke łi ga o no łi ga da far."

Sì, l è vero. I xraeliani i sà ben cueo ke i fà o ca ghe toca fare. Naltri no savemo gnente o scoaxi de còsa ca pòe voler dire mandare scòla i putini ono so n autobus e kelaltro so naltro ( ke cusì se l salta pararia a te ne resta almanco ono so 2); de doverselo inparare dalbon còsa fare tel caxo de n ataco aereo, bonbardamenti, bonbe, morti e feriti; de còsa ca vòe dire perdare on fiòlo soldà, de dixdòto ani, e continuare a scrivare ke no xe ben de fare cusì ma savere anca ke no ghè tanto altro da fare se no de ndare vanti...
sì, a te ghè raxon, no saremo 'zerto naltri a dirghe de còsa e de come.
Però, insoma, de darghe el dixèrbo so i canpi de i palestinexi... oltre a èsare stupido porasè ( ke l vento el ghe lo porta endrio) el ciàma anca bruti ricordi, ke lori i dovarìa savere ben. Anca cueo, i dovarìa savere, oltre el resto.

Dògnimodo, so l antiebraixmo e antisionixmo de 'zerti vèneti marciani e nò, penso ke l sia pì ke altro gnoran'za. Speren ke i sia finìi i tenpi de portarghe la parte a tuti ( ma propio tuti) basta ke no i sia ebrei. A me li ricordo, i tenpi de RV a ghe ne jera pì de calkedùn ke l ghe tegnea parfìn pa kel insemenio de l presidente de l Iràn, pur de darghe adòso a i ixraeliani o de no darghe raxon. I ixraeliani no i ghe n à de raxon, gnanca ona, secondo lori.
No lo sò... me fa pia'zere ke te gàpi tuto sto " amor, stima e rispeto" pa lori ma noè ke no se pòe criticare cueo ke i fà, se i lo fà male. :)
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Messaggioda Berto » sab gen 09, 2016 9:30 pm

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סופרוומן!!!! - גבר חלש צריך אישה חזקה!!
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https://www.facebook.com/HEBPMO/?fref=nf
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BENYAMIN NETANYAHU
A nome di tutti i cittadini di Israele,
Ringrazio la polizia, lo Shin Bet, e le forze speciali antiterrorismo - hanno fatto il loro lavoro con professionalità, metodicamente, giorno e notte. Comunico a coloro che vogliono colpire gli israeliani, prima o poi arriviamo a tutti, all'interno del paese e fuori del paese. Nessuno è immune. Arriveremo agli assassini e raggiungeremo tutti coloro che li hanno aiutati.
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