Difetto assoluto di giurisdizione: ensemense venetiste

Re: Difetto assoluto di giurisdizione: ensemense venetiste

Messaggioda Berto » lun giu 18, 2018 8:40 pm

Questi sono dementi

Legge 212 del 2010

Comitato Liberazione Nazionale Veneto

https://www.facebook.com/clnveneto/vide ... 4956353588

Alle autorità italiane
Non ci pieghiamo di fronte alle vostre intimidazioni, non abbiamo paura delle vostre denunce. Abbiamo la forza del diritto, siamo orgogliosi cittadini di uno Stato indipendente. Non riuscirete mai a farci riconoscere l’illegittima sovranità dello stato Italia sui Territori Veneti
Non ce la potete imporre perché non avete alcun diritto per farlo, e non potete più fermare la forza dei nostri diritti che è la forza del Diritto contro ogni arbitrio.
Non riuscirete mai a fermarci perché noi moriremo per la nostra causa ma non la abbandoneremo. Noi siamo cittadini dei Territori Serenissimi Veneti e voi siete solo ospiti nel nostro Stato. Ricordatevelo.
Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Re: Difetto assoluto di giurisdizione: ensemense venetiste

Messaggioda Berto » mar giu 19, 2018 5:35 pm

Non pagano le multe Due immigrati difesi dai Venetisti
03.03.2018

http://www.larena.it/home/veneto/non-pa ... -1.6338877

Due immigrati marocchini di Vicenza hanno collezionati 26 atti impositivi, cioè rischiano i pignoramenti perché non hanno pagato multe, tasse, sanzioni o ticket.

Si sono rivolti al Comitato liberazione nazionale Veneto (Clnv) che ha deciso di tutelarli, ed ha scritto a tutti gli enti statali e pubblici che li stanno cercando per farsi pagare: «Sono iscritti al registro della Gente Veneta», hanno spiegato i venetisti, e pertanto non riconoscono lo Stato italiano.

Le tasse le hanno già pagate, dicono, all’Autorità nazionale veneta, come stabilito dalla Commissione tributaria del Clnv, e quindi non debbono più pagare niente altro. Del caso, assai singolare, si sta occupando la guardia di finanza.


http://247.libero.it/rfocus/34534532/1/ ... -venetisti


Evasione fiscale 32 venetisti a Vicenza
19/06/2018

http://www.ilgiornaledivicenza.it/terri ... -1.6579948

VICENZA. La sensazione è che quella di giovedì sarà un'udienza preliminare piuttosto movimentata. In aula, infatti, davanti al gup Roberto Venditti, si discuterà sulla richiesta di rinvio a giudizio, avanzata dalla procura, nei confronti di 32 persone legate a movimenti venetisti, e in particolare al Comitato liberazione nazionale del Veneto (diviso in due gruppi).

Gli indagati, a vario titolo, sono accusati di avere costituito un'associazione per delinquere allo scopo di istigare i contribuenti a non pagare le tasse. Secondo gli inquirenti si tratta di una banda organizzata che pianificava riunioni offrendo assistenza per la disobbedienza fiscale. E a muovere il tutto sarebbe stato il disconoscimento dello Stato italiano. Dati i presupposti dell'udienza, quindi, si starebbe predisponendo, da parte del tribunale e delle forze dell'ordine, un dispositivo di sicurezza in grado di garantirne lo svolgimento senza problematiche.



Venetisti a processo per evasione: tribunale blindato
18 giugno 2018

http://www.vicenzatoday.it/cronaca/vice ... digos.html

La manifestazione dei Venetisti davanti al tribunale di Rovigo

Giovedì mattina alle 10:30 nizia l'udienza preliminare a porte chiuse per 32 venetisti accusati di aver evaso il fisco e di aver incitato all'evasione fiscale. La Digos di Vicenza è in stato di allerta per la prevista manifestazione dei supporter degli attivisti del "Comitato Liberazione Nazionale del Veneto" che, chiamati all'appello attraverso i social network, saranno presenti davanti al palazzo di giustizia berico.

Si preannuncia un processo "caldo" e affollato tra imputati, avvocati e - appunto - la rappresentanza degli indipendentisti che lo scorso sabato hanno manifestato davanti al tribunale di Rovigo per un processo analogo. Il tam tam per richiamare i sostenitori è partito da alcuni giorni attraverso i social network con la chiamata alle armi sui profili del Comitato Liberazione Nazionale e quello di Tutela Genti Venete.

"Siamo chiamati a difendere tutti noi autodeterminati ed in particolare chi lotta per la nostra autodeterminazione e quindi per la nostra libertà - si legge sulla pagina FB - Ci hanno chiamati a rispondere di associazione a delinquere ed istigazione a non pagare le tasse. Come voi sapete alle serate diciamo chiaramente che in questo momento di passaggio non paghiamo le tasse al governo occupante ed è nostro diritto non farlo, in quanto il governo è in difetto di giurisdizione sul nostro territorio e non ce le può chiedere. La partecipazione si potrebbe dire che è quasi obbligatoria per ciascuno di noi! Solo se saremo in tanti faremo capire che non possono calpestare i nostri diritti, né la nostra terra senza una chiara risposta da parte nostra".

I 32 Venetisti sono imputati per episodi accaduti tra marzo e settembre 2016 e gennaio 2017 per associazione a delinquere con lo scopo di istigazione alla disobbedienza fiscale


CLNV comitato liberazione nazionale veneto ???
viewtopic.php?f=126&t=2423
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Re: Difetto assoluto di giurisdizione: ensemense venetiste

Messaggioda Berto » lun mar 30, 2020 2:52 pm

Per quanto riguarda la vicenda dell'abrogazione del Regio Decreto ottocentesco, da parte di Calderoli,


La storia raccontata da Vittorio Selmo di Verona
viewtopic.php?f=148&t=2901



ecco quello che ha scritto Selmo da Verona:

... Adesso anche quest’ultimo insulto alla nostra identità e diversità etnica e mentale, con intollerabile provocazione alla nostra sensibilità umana di Popolo Veneto, dell’esposizione gigantesca, teatrale , ostentata e forzata della bandiera tricolore dello Stato Italiano, a rivendicare la sua prevaricazione e occupazione violenta e truffaldina dei Territori Veneti. Occupazione dei Territori Veneti, che resta illegittima sopratutto dopo il decr. leg.vo 212/2010 che ha abrogato le leggi di annessione dei Territori Veneti allo Stato Italiano.

Nell’ordinamento giuridico italiano non esiste la previsione per cui una abrogazione di legge possa venire interpretata semplicemente quale : “solo una svista formale”, allo scopo di invalidarne a posteriori l’effetto legale.
Ai fini della portata giuridica, resta perfettamente indifferente qualsiasi opinione postuma sulle motivazioni di qualsiasi natura, che avevano portato all’emanazione della legge di abrogazione. Ciò è tanto vero che nessuno, per lo stesso extravagante motivo, ha mai messo in dubbio tale legge con riferimento all’abrogazione ex decr. leg.vo 212/2010 anche di tutte le altre leggi abrogate insieme a quella dell’annessione dei Territori Veneti allo Stato italiano.
Dunque questa abrogazione, piaccia o non piaccia, spiega tutto il suo effetto restitutorio dei Territori Veneti alla loro indipendenza, in quanto non più esistente (anzi, piú precisamente come non fosse mai avvenuta l’annessione. ...





Gino Quarelo osserva citando quanto già osservato e scritto da Alberto Pento:

Alberto Pento
Questa argomentazione è di una demenzialità pura che più demenziale non si può. Da un punto di vista logico e del buon senso. l'abrogazione di un Decreto poi convertito in Legge non ha alcun effetto poiché ciò che era affidato al Decreto è stato trasmesso/trasferito alla Legge che è ancora in vigore e il Decreto in sè è diventato inutile in quanto era un provvedimento provvisorio e momentaneo in attesa della Legge che poi è arrivata e ne ha assurbito il compito e la funzione.
Un ministro e un governo non hanno alcuna facoltà di abrogare una Legge del Parlamento, solo il Parlamento può abrogare o cambiare una sua Legge.
La CEDU ha respinto come irricevibile e non pertinente l'istanza o il ricorso della LIFE che si rifaceva a questa fantomatica abrogazione di Calderoli, come Difetto assoluto di giurisdizione.
Nessun organo dello Stato italiano: né il Governo né il Presidente della Repubblica né il Parlamento né la Corte Costituzionale né alcun giudice ordinario si è mai preoccupato o ha ritenuto necessario di intervenire con un qualsiasi provvedimento legislativo per annulllare gli effetti o per ripristinare gli effetti dell'abrogazione dei provvedimenti da te citati. Se quanto abrogato a suo tempo da Calderoli avesso avuto un qualche effetto giuridico sensato stai pur certo che lo Stato Italiano avrebbe già legiferato per porvi rimedio.
È più che sensato e logico ritenere che quanto è stato abrogato, sia stato semplicemente assorbito da altre leggi successive che ne hanno perpetuato e ne perpetuano il contenuto.



Angelo Ruben ha scritto:
Alberto Pento concordo in pieno . Questo decreto legislativo del 2010 non ha fatto altro che abolire un regio decreto, cioè un atto emesso da uno Stato che non esiste più dal 2 giugno 1946 . Il decreto legislativo tante volte chiamato in causa avrebbe avuto valore giuridico solo se avesse intaccato la Costituzione repubblicana la quale all'art. 131 indica le regioni che fanno parte dell'Italia e tra esse c'è anche il Veneto .


Gino quarelo scrive:
In ogni caso nessun provvedimento governativo può modificare la Costituzione italiana e il suo assetto territoriale e politico unitario, solo il Parlamento con grande maggioranza lo potrebbe fare nel rispetto delle procedure costituzionali e mi pare che ciò non sia mai avvenuto.
L'abrogazione effettuata da Calderoli è un atto senza alcun valore giuridico e costituzionale.


Difetto assoluto di giurisdizione: ensemense venetiste
http://www.filarveneto.eu/forum/viewtop ... 122&t=2478


Come si modifica la costituzione
https://www.openpolis.it/parole/come-si ... tituzione/

Definizione

Le leggi di rango costituzionale possono essere di diverso tipo, ed è importante non fare confusione. Le leggi di revisione costituzionale operano una modifica alla carta fondamentale, mentre le leggi costituzionali hanno una funzione integrativa. Entrambe, per entrare in vigore, devono seguire un iter più complesso rispetto alle leggi ordinarie.
Secondo quanto prescritto dall’articolo 138 cost., sono necessarie due deliberazioni da parte di entrambe le camere, a distanza di almeno tre mesi.
Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi […]
Se nella seconda votazione entrambe le camere approvano la legge a maggioranza dei 2/3 dei componenti, il testo si considera definitivamente approvato. Se invece nella seconda votazione si raggiunge la maggioranza assoluta, si può sottoporre la legge a referendum popolare. La richiesta di referendum deve essere fatta entro tre mesi dalla pubblicazione della legge, da parte di 1/5 dei membri di una camera, 500mila elettori o 5 consigli regionali.
Per il referendum non è previsto quorum, dunque la votazione si considera valida a prescindere dal numero di partecipanti. Per l’approvazione è necessaria la maggioranza dei voti validi.
La lunghezza e complessità dell’iter è necessaria per assicurare un dibattito completo e approfondito.
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