Tirołexi/trołexi

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Messaggioda Berto » mar gen 14, 2014 5:52 pm

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Referendum Sud Tirolo: su 61 mila votanti, il 92,17% per via dall’Italia

http://www.lindipendenza.com/referendum ... dallitalia


di REDAZIONE

Su un totale di 61.189 votanti (circa 402mila gli aventi diritto) il 92,17% si è espresso a favore dell’autodeterminazione del Sud Tirolo, in sostanza per il distacco dall’Italia. Sono i risultati del referendum autogestito organizzato dalla Pasionaria Eva Klotz, col suo partito, Suedtiroler Freiheit, che vede in Consiglio provinciale a Bolzano tre rappresentanti: la stessa Klotz, Sven Knoll e Bernhard Zimmerhofer.

Si tratta, come hanno spiegato in una conferenza stampa oggi a Bolzano, alla presenza di rappresentanti dei movimenti indipendentisti di Catalogna e Veneto, del primo referendum del genere. Un risultato, è stato detto con soddisfazione dal partito, che «dà un mandato politico chiaro sul futuro del Sud Tirolo». Il partito aveva spedito le schede elettorali autogestite a tutti i sudtirolesi, creando anche polemiche nella politica locale per queste buste giunte nelle case con la dicitura ‘documenti elettoralì’.

Comenti===============================================================================================================================

Eco el comento de on talian antixerman: on nasionalista roso, orbo de odio e falbo:

Ulderico Tazzoli
14 Gennaio 2014 at 1:47 am #
Egregi Signori Piva e Heinrich, il sostantivo “camerata” è roba vostra. Sia nell’accezione militare che in quella politica (fascista) “Kamerad” è chi apprezza le nostalgie neonaziste della Klotz , che vuole spacciare i folli “ideali” etnico-razziali suoi e del defunto padre criminale con progetti pseudo-democratici-indipendentisti. Chiarita l’attribuzione di questo appellativo, rispondo ora alle vostre critiche.

1) I soldati dell’esercito italiano, mandati a morire in Russia da quell’imbecille di Mussolini, camicie nere incluse, non sono stati mai accusati di feroci eccidi contro la popolazione civile. Quelli tedeschi, al contrario, hanno mostrato al mondo la loro bestiale attitudine alla violenza immotivata, genocida. Wehrmacht inclusa. Gli Italiani dovettero partecipare a questa incomprensibile campagna militare in quanto vincolati dalla vergognosa alleanza con i tedeschi voluta dal dittatore romagnolo. I tedeschi scatenarono a tradiimento l’attacco contro gli alleati russi (patto Ribbentrop-Molotov) con l’obiettivo razzista di schiavizzare gli “Slavi subumani” e di annientare le pacifiche comunità ebraiche residenti in quegli immensi territori. E mentre la Wehrmacht aggrediva di sorpresa le impreparate truppe russe, gli Einsatzkommando delle SS,nelle retrovie, orientate dalla stessa Wehrmacht ( che indicava ai futuri assassini l’ubicazione di municipi, luoghi pubblici atti alla raccolta degli arrestati, gli elenchi dei nativi ebrei, ecc..) procedevano all’arresto ed alla fucilazione di masse di prigionieri ebrei od esponenti del partito comunista. Non risulta in nessun documento che le truppe italiane in Russia, camicie nere incluse, procedessero a massacri di civili o di ebrei. Nonostante Mussolini avesse varato, nel 1938, le leggi razziali antiebraiche. In Jugoslavia ci furono azioni italiane contro civili ; perchè questi aiutavano ovviamente i loro partigiani contro le truppe occupanti. Ma mai azioni violente, per motivi razziali, contro Ebrei. Al contrario, tra gli alleati uncinati, persino migliaia di donne tedesche , inserite sia nelle forze armate che in quelle di polizia, parteciparono convinte ai massacri di intere comunità ebraiche. La storica statunitense, professoressa WENDY LOWER(insegna in California ed a Monaco di Baviera) ha studiato migliaia di documenti (ormai dimenticati) contenenti testimonianze dei sopravvissuti (russi, polacchi, ucraini,ebrei, ecc) convocati nei processi contro criminali nazisti.Processi celebrati negli scorsi decenni in tanti Paesi europei. Sconvolta da abituali comportamenti criminali di migliaia di giovani tedesche in servizio nei territori occupati dell’Est Europa, ha pubblicato un volume intitolato “Le furie di Hitler”-Rizzoli 2013-. Cito le testimonianze sulle azioni della signorina Johanna Altvater, distintasi per le sue “attitudini umanitarie” : “Vladimir-Volynskij (città al confine ucraino-polacco), 16 settembre 1942. La Altvater entrò nel ghetto e avvicinò due bambini ebrei, uno di 6 anni ed uno ai primi passi, che abitavano vicino al muro del ghetto. Fece loro un cenno, come se volesse offrirgli qualcosa. il più piccolo le andò incontro. Lei lo sollevò tra le braccia ..afferrandolo per le gambe, lo capovolse e gli sbattè la testa contro il muro, come se fosse un tappetino impolverato. Poi gettò il corpicino senza vita ai piedi del padre ecc..”. E ancora :”Il comandante tedesco del vicino campo per prigionieri di guerra vide Johanna, nei suoi pantaloni da cavallerizza, mentre sospingeva uomini, donne e bambini ebrei su un camion. Si aggirava per il ghetto facendo schioccare il frustino, cercando di mettere ordine nel caos come un mandriano..”(pag. 161). “la specialità di Johanna Altvater ..era uccidere i bambini..era solita attirarli con una caramella. Quando le si avvicinavano aprivano la bocca , lei gli sparava in gola con la piccola pistola color argento che teneva sul fianco”(pag.162). Ma chi era la Altvater prima della guerra ? Proveniva da Minden (città del Nord Reno-Westfalia); il padre era caporeparto di una fonderia. Dal 1935 al 1938 , fece pratica come segretaria d’azienda in una fabbrica, ... stanca di quel lavoro sedentario, dopo lo scoppio della guerra, divenne irrequieta, ... fece domanda di trasferimento nei territori occupati dell’Ucraina, .. il suo datore di lavoro provò a dissuaderla, ... il suo supervisore l’aveva valutata come MOLTO PUNTUALE, SOLERTE, ONESTA ED ENTUSIASTA DI LAVORARE ” (PAG 78). Accipicchia, mica una terrona , direbbe il raffinato Borghezio. Per motivi di spazio e tempo non cito altri allucinanti esempi femminili di “onestà germanica” elencati nel libro, Nel lager di Buchenwald(56.000 assassinati !), Ilse Koch, moglie del comandante del lager, Karl Koch, faceva preparare paralumi con la pelle tatuata e scorticata dei deportati assassinati. “Oggetti” filmati dai fanti statunitensi dell’85 divisione, liberatori del campo. Secondo degli antropologi occidentali, studiosi delle tribù primitive del Borneo e della Nuova Guinea, pare che nessun “manufatto” comparabile a questi di Buchenwald, richiesti dalla gentile Frau Koch, sia mai stato prodotto da quegli indigeni .

2) Ai giudizi negativi sulle guerre imperialiste dei Romani si contrappongono descrizioni altrettanto orripilanti sulla barbarie dei Germani invasori. Basta ricordare l’abitudine di staccare le teste dai cadaveri dei vinti , e di usare i crani scarnificati come coppe da riempire col vino, per celebrare le vittorie militari (Bevi Rosmunda..). Basta leggere Paolo Diacono (nefandissima langobardorum gens), o Procopio. Inoltre, il teutonico Heinrich, che cita i crimini dell’imperialismo romano effettivamente avvenuti, fa finta di dimenticare il periodo storico in cui accaddero . 2.000 ANNI or sono ! Quando lo schiavismo era legge in quasi tutto il mondo ; quando non c’era nessuna Convenzione di Ginevra per la protezione dei prigionieri ; quando il Cristianesimo, con il suo sublime messaggio di pace, era ancora agli albori. Invece i terrificanti crimini razziali degli Austro-Tedeschi sono stati commessi appena 69 anni addietro !
3) Se ad Affile è stato eretto un monumento al fascista Graziani, i responsabili sono i politici dei locali consigli comunali. Aderenti ad un partito da tempo alleato , a livello nazionale, con la lega “padana.

4)Se in Austria non hanno ancora eretto monumenti ad Hitler o al criminale triestino Globocnik, non significa che manifestino sdegno o pentimento per i loro immensi crimini. Visto che in recenti sondaggi, il 60% non condanna ma continua ancora oggi ad apprezzare l’ordinata società nazista.


Paolo Diacono cusì el scriveva:

http://it.wikipedia.org/wiki/Portale:Longobardi

(Latino)
«Erat hoc mirabile in regno Langobardorum: nulla erat violentia, nullae struebantur insidiae; nemo aliquem iniuste angariabat, nemo spoliabat; non erant furta, non latrocinia; unusquisque quo libebat securus sine timore»

(Italiano)
« C'era questo di meraviglioso nel regno dei Longobardi: non c'erano violenze, non si tramavano insidie; nessuno opprimeva gli altri ingiustamente, nessuno depredava; non c'erano furti, non c'erano rapine; oguno andava dove voleva, sicuro e senza alcun timore »

(Veneto)
Tradusion da scrivar

(Paolo Diacono, Historia Langobardorum, III, 16)
http://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Diacono

Historia Langobardorum:
http://it.wikipedia.org/wiki/Historia_Langobardorum
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Re: Tirolexi

Messaggioda Berto » lun feb 03, 2014 8:26 am

Homes4life, il nuovo video del gruppo rap sudtirolese è un inno alla convivenza in Alto Adige

http://video.gelocal.it/altoadige/local ... 4291/24317

Dopo la canzone Wählt mi che prendeva in giro i partiti in occasione delle elezioni provinciali dello scorso ottobre, torna il gruppo rap sudtirolese Homies4Life con il secondo video del nuovo album Augn Au.
La canzone Love/Hate è un inno alla convivenza in Alto Adige.
"Non conta se sei italiano, tedesco, ladino o di un’altra nazionalità. Viviamo in un paese bellissimo, pieno di diversità culturale. Dovremmo esserne solo contenti". Il video è uscito il 2 febbraio, l’album uscirà il 7 febbraio con un mini tour. Le date: 07.02.2014 Kuba, Caldaro; 14.02.2014 Club Est-Ovest, Merano; 21.02.2014 Soggiorno giovanile Longomoso/Collalbo, Renon; 28.02.2014 Juice, Silandro. Video: Homies4Life
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Re: Tirolexi

Messaggioda Berto » lun feb 03, 2014 8:31 am

Italiani, immigrati, mistilingui: tutti puntano sulla scuola tedesca

Immagine

http://altoadige.gelocal.it/cronaca/201 ... -1.8577688

Le famiglie: «Cerchiamo di favorire l’apprendimento dell’altra lingua». Per evitare che i bambini si trovino in difficoltà, si aiutano con la baby sitter tedesca o la Tagesmutter


BOLZANO. Di fronte al no della Svp alla creazione di una scuola bilingue, fortemente voluta dai genitori italiani e tedeschi, la scuola italiana in questi anni ha investito parecchio in progetti, sperimentazioni, potenziamenti per migliorare l’apprendimento del tedesco tra gli studenti italiani. Si è fatto molto e i miglioramenti ci sono, ciononostante è in continuo aumento il numero dei genitori italiani che preferiscono iscrivere i figli nella scuola tedesca. Una tendenza confermata anche dalle ultime iscrizioni alle scuole materne: 54 bambini in meno a Bolzano, 28 in meno a Merano.
Ma cosa spinge le famiglie a puntare sulla scuola tedesca?
«Ormai non è più solo una questione linguistica - dice il consigliere provinciale verde Riccardo Dello Sbarba, padre di tre figli che hanno fatto tutto il percorso scolastico in lingua italiana -: la verità è che il gruppo italiano si sente sempre più ghettizzato e vuole un futuro diverso per i propri figli. Vuole che si integrino perfettamente in una società a maggioranza tedesca e quindi scelgono di mandarli nelle scuole dell’altro gruppo. Inutile dire che l’ideale sarebbe una scuola bilingue, dove entrambe le identità vengano valorizzate».
Laura Giordano, informatore farmaceutico bolzanina, e suo marito bolognese, quando hanno scelto dove iscrivere il figlio non hanno avuto dubbi: «Prima la scuola materna e adesso le elementari le sta facendo in tedesco. Oggi mio figlio ha 10 anni e frequenta la IV alle Pestalozzi, sezione Montessori. Volevo evitare che facesse la trafila che ho fatto io dovendo andare ogni anni in Germania, d’estate».
Un’esperienza da consigliare a tutti? «Sì, se il bambino è socievole, perché altrimenti, messo in un contesto in cui si parla una lingua sconosciuta, rischia di isolarsi. E poi a mio avviso va sostenuto: noi abbiamo preso una baby sitter tedesca e adesso che è più grande c’è una persona che qualche giorno in settimana gli dà una mano con i compiti. Costa un po’, ma penso che spenderemmo comunque se da grande lo dovessimo mandare all’estero ad imparare la lingua».
Anche Mauro Ferrari, dentista bolzanino, e sua moglie trentina hanno optato per l’insegnamento nella lingua di Goethe: «Il grande, che aveva sentito parlare tedesco dalla Tagesmutter, ha fatto l’asilo in tedesco: non ha avuto alcun problema e sono contento perché oggi ha un’ottima pronuncia. Questo si ottiene solo con un’immersione totale. Alle elementari lo abbiamo iscritto in via Roen, perché mi è piaciuto il progetto che prevede metà lezioni in italiano e metà in tedesco. Vista l’ottima esperienza con il bimbo, anche la piccola l’abbiamo mandata all’asilo tedesco».
S’iscrivono alle scuole tedesche anche gli extracomunitari. «Se non sei perfettamente bilingue - commenta Artan Mullaymeri, sindacalista della Uil, di origine albanese come la moglie, - in Alto Adige non vai da nessuna parte. Noi siamo una famiglia di ex insegnanti e le nostre due figlie hanno fatto le scuole in tedesco: la grande oggi fa il liceo, la piccola le elementari. Abbiamo pensato che l’italiano lo avrebbero imparato comunque. E così è stato: a casa si parla albanese e loro passano indifferentemente dal tedesco all’italiano, all’inglese».
E le famiglie bilingui? La scuola di partenza è in tedesco. È il caso dell’assessore provinciale Christian Tommasini, lui italiano, la moglie tedesca: «Il più grande ha fatto la scuola materna e adesso le elementari in tedesco, la bimba l’asilo tedesco. L’idea è di iscriverli poi alle medie nella scuola italiana: è chiaro che in quanto figli di una coppia mista sono avvantaggiati».
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Re: Tirolexi

Messaggioda Berto » ven feb 21, 2014 8:10 am

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Re: Tirołexi

Messaggioda Berto » ven feb 21, 2014 8:15 am

Andreas Hofer (Mantova)

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... -Hofer.jpg

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http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... 0348_2.jpg

http://www.turismo.mantova.it/index.php ... eda/id/932

ANDREAS HOFER - Monumento

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Andreas Hofer (Sankt Leonhard in Passeier oggi San Leonardo in Passiria, 22 novembre 1767 - Mantova, 20 febbraio 1810), oste e commerciante di cavalli, divenne patriota tirolese contro la dominazione francese. Nel corso della guerra di liberazione del 1809, Andreas Hofer condusse i tirolesi alla vittoria per ben tre volte contro le truppe francesi al comando di Napoleone Bonaparte. In seguito a tali vittorie, Hofer si mise a capo del movimento antibavarese e si insediò all'Hofburg di Innsbruck come comandante supremo del Tirolo. Altre insurrezioni del fronte Tirolese non ebbero in seguito uguale fortuna, tanto che Hofer dovette fuggire, fu tradito da Franz Raffl e il 28 gennaio 1810 fu preso prigioniero nella baita del Pfandleralm (un pascolo alpino della fattoria di Prantach di fronte a San Martino in Passiria). Condotto a Mantova, fu portato dinanzi a un tribunale militare e fucilato il 20 febbraio 1810. Le sue ultime parole si ritiene siano state "Franz, Franz, questo lo devo a te!", con ciò riferendosi a Francesco I, dal 1804 imperatore austriaco, che era passato dalla parte di Napoleone. Verrà anche riferito tuttavia che Hofer abbia esclamato, dopo che la prima salva sparata dal plotone d'esecuzione aveva mancato il bersaglio: "Ah, come sparate male!". Il canto "Zu Mantua in Banden der treue Hofer war" ("Il fedele Hofer era a Mantova in catene") è oggi l'inno del Tirolo, un'area che comprende i Lander del Nord-Tirol, Ost-Tirol (in Austria) e SüdTirol-Alto Adige (in Italia). La salma di Andreas Hofer giace sepolta dal 1823 nella Hofkirche a Innsbruck. Egli è ritenuto da parte della popolazione un eroe nazionale, e la sua opera è onorata in una serie di monumenti. Con cadenza annuale viene festeggiato il giorno 20 febbraio come eroe della patria. La Commemorazione è realizzata ogni anno presso la Città di Mantova, nel quartiere di Cittadella. All'interno del parco pubblico "Andreas Hofer" è presente il monumento che ne ricorda la la nascità e la morte, l'iniziativa è organizzata dalla Circoscrizione Nord del Comune di Mantova e da delegazioni di Schutzen provenienti da tutto il Tirolo.

Ogni anno a Mantova, il 20 febbraio presso il giardino pubblico a lui intitolato nella frazione di Cittadella, viene celebrato l`eroe tirolesedalla compagnia di Schützen della valle dell`Alto Adige.
Indirizzo: Strada Montata - loc. Porta Giulia - MANTOVA - Mantova

Mantova 2011 -çeremogna
http://www.youtube.com/watch?v=qNfrmam8FvM



Verrà anche riferito tuttavia che Hofer abbia esclamato, dopo che la prima salva sparata dal plotone d'esecuzione aveva mancato il bersaglio: "Ah, come sparate male!".
Il canto "Zu Mantua in Banden der treue Hofer war" ("Il fedele Hofer era a Mantova in catene") è oggi l'inno del Tirolo,
un'area che comprende i Lander del Nord-Tirol, Ost-Tirol (in Austria) e SüdTirol-Alto Adige (in Italia).

Zu Mantua In Banden (Tiroler Landeshymne)
http://www.youtube.com/watch?feature=pl ... sIU2hq-QIw
http://www.youtube.com/watch?v=ZsIU2hq-QIw

Version trentina en łengoa tałiana
http://www.youtube.com/watch?v=4JsaioVWuRw

http://www.youtube.com/watch?v=4cYebgJfVyM

http://www.youtube.com/watch?v=Mb44_suvC5w
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Re: Tirołexi

Messaggioda Berto » gio ago 07, 2014 4:00 pm

Lo Stato vuol chiudere in Sudtirolo ospedali, scuole e imprese

http://www.lindipendenzanuova.com/affam ... suditirolo

di ROLAND LANGsudtirolo non è italia
Vengono sottoscritti accordi per poi disattenderli continuamente. Fu così per l’accordo di Milano, la convenzione di Bolzano, e le grandi promesse di Cstello Prosel.
In realtà si tratto solo di fumo romano negli occhi. L’Italia, nonostante i begli accordi, saccheggia e continua a saccheggiare il Sudtirolo. Prima che il Sudtirolo si riduca a mucca da mungere per l’Italia, dovremo staccarci da questo Stato esausto.
Se si vuole che i nostri ospedali, le nostre scuole e imprese continuino a funzionare e produrre, i politici che sono a Roma, debbono esigere immediatamente l’autodeterminazione. E’ completamente inutile continuare a raccontare storie sull’amicizia di ogni primo ministro per il Sudtirolo e di sproloquiare su una nuova prospettiva di collaborazione.
lang
Roma ha in realtà svolto nei confronti di noi Tirolesi sempre la medesima politica, sebbene con metodi diversi. Prima Roma ha tentato, negli anni venti, di strapparci la nostra identità tirolese con la frusta. Seguirono poi concessioni e ammissioni, le quali furono tuttavia sempre contrastate e minimizzate mediante i cosiddetti compromessi.
Ora si attua la politica di affamare la nostra autonomia. Il Sudtirolo viene salassato e svuotato. I debiti romani vengono ripagati da politici italiani con ridenti abbracci del Presidente sudtirolese.
Quali sacrifici economici il Sudtirolo dovrà ancora sopportare, prima di liberarsi dal mortale abbraccio dell’Italia? Vuole veramente il Sudtirolo essere trattato com l’ultima colonia dell’Italia e pagare docilmente quando Roma fischia? Oppure noi sudtirolesi ce ne infischiamo finalmente di Roma?

Roland Lang, Obmann des Südtiroler Heimatbundes/ Presidente del Südtiroler Heimatbund.
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Re: Tirołexi

Messaggioda Berto » mer ago 13, 2014 7:25 am

Non è ora di far sparire il fascismo da Piazza della Vittoria?

http://www.lindipendenzanuova.com/sud-t ... ta-bolzano

Piazza della Vittoria deve sparire: La Süd-Tiroler Freiheit chiede che sia chiamata Piazza Antifascismo.

Nell’ambito di una conferenza stampa la Süd-Tiroler Freiheit ha richiesto l’abolizione della Piazza della vittoria a Bolzano e la sua rinomina in Piazza dell’Antifascismo.

Con questa iniziativa il Movimento intende rammentare che il messaggio della dedica ‘Piazza della vittoria’ è offensivo e falsificatore della storia. Non è quindi il caso di relativizzarlo e di reinterpretarlo quale “storicizzante”.
Mentre il monumento alla Vittoria è di proprietà dello Stato italiano, la decisione sulla dedica della piazza è esclusiva competenza del Comune di Bolzano.
Il Movimento rinforza la propria proposta di demolire il monumento alla vittoria, il bassorilievo di Mussolini, gli ossari e altri spregevoli relitti del regime terroristico fascista e di esporli nei dintorni di un museo di storia contemporanea da realizzarsi a Fortezza. Detti relitti non potrebbero ulteriormente essere abusati per scopi nazionalistici e come relativizzazione della storia.
L’abolizione del monumento alla vittoria e la ridedica del luogo in Piazza dell’Antifascismo è un primo passo per tutto ciò. La dinamica della storia sarebbe poi la seguente: (Parco Talvera (fino al 1928) – Piazza della Vittoria (1928-2002) – Piazza della Pace (2002) – Piazza della Vittoria (2002-2014) – Piazza dell’Antifascismo (dal 2014?).
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Re: Tirołexi

Messaggioda Berto » mer ago 13, 2014 7:28 am

Bilinguismo, Lang: un diritto ancora calpestato

http://www.lindipendenzanuova.com/sudti ... icurazione

Il Presidente del Südtiroler Heimatbund ha inoltrato al Tribunale Amministrativo di Bolzano un ricorso contro una compagnia di assicurazioni, che gli ha spedito una lettera esclusivamente in lingu italiana. L’iniziativa è intesa ad accentuare il diritto all’uso della lingua madre.

Un reclamo inviato in precedenza al Comune di Terlano a norma dell’art. 8 del D.P.R. N. 574 del 15.7.1988, era rimasto senza risposta da parte della Compagnia di Assicurazioni che ha una filiale anche a Bolzano. Il ricorso sarà probabilmente trattato il 23 settembre.

L’ultimo ricorso di questo genere al Tribunale Amministrativo a norma dell’art. 10. secondo comma dell’art. 8 del D.P.R. N. 574 del 15 giugno 1988, è sato trasmesso e trattato nel 2004, quindi 10 anni fa.

Dal momento in cui le violazioni del dovere del bilinguismo da parte di uffici pubblici, banche, ma anche di strutture concessionarie, non sono di certo diminuite ma al contrario perfino aumentate, era diventato necessario richiamare che tale diritto esiste sicuramente ancora.
Uno dei fondamentali diritti di un gruppo linguistico in uno Stato straniero è l’uso della propria lingua madre. Ciò deve realizzarsi sia mediante la possibilità dell’insegnamento nella scuola sia dell’uso nella vita pubblica. Questo è un diritto garantito dall’Italia ai sudtirolesi! E’ nostro dovere morale valersene e, se necessario, pretenderlo.

Roland Lang
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Re: Tirołexi

Messaggioda Berto » mer ago 20, 2014 7:58 am

Via i confini tra i due Tirolo

http://www.lindipendenzanuova.com/sud-t ... e-tirolese

I Consiglieri Regionali della SÜD-TIROLER FREIHEIT Sven Knoll e Bernhard Zimmerhofer (nella foto, da sinistra) hanno partecipato al Forum Europeo di Alpbach, che si è svolto interamente sotto il segno del futuro della Euroregione del Tirolo. Ancora una volta è risultato chiaro che le belle parole domenicali non contano nulla. Necessitano azioni concrete per lo sviluppo congiunto delle due parti del Tirolo.
Nel suo intervento il Consigliere Regionale Sven Knoll ha ribadito che l’Euroregione del Tirolo non deve essere ridotta a una semplice collaborazione transfrontaliera, poiché l’attraversamento dei confini significa che le barriere rimangono al loro posto.
Più importante è l’abolizione del confine per realizzare in tal modo una vera crescita congiunta
dei due territori tirolesi.
L’ingiusto confine frena in tre punti la realizzazione di strutture congiunte: Politica, Economia, Cultura.
• La formazione di una struttura amministrativa comune fino a giungere a una rappresentanza politica comune (p.es. Mediante una propria circoscrizione elettorale della Euroregione del Tirolo per l’elezione del Parlamento Europeo) è impedita dal confine di stato.
• La formazione di una struttura imprenditoriale tirolese unitaria è resa impossibile a causa delle differenti normative giuridiche e fiscali, con conseguente fallimento operato dal confine di stato.
• La formazione di associazioni unitarie tirolesi è parimente impossibile per la eccessiva differenzadelle norme di legge . Essa fallirebbe a causa del confien di stato.
Gli esperti giuridici dell’Università di Innsbruck hanno confermato che anche la EVTZ non comporterebbe alcuna soluzione del problema.
La questione della Euroregione del Tirolo non è quindi tanto basata su una eventuale collaborazione transfrontaliera, bensì sulla possibilità di rimuovere il confine per una riunificazione del Tirolo.
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Re: Tirołexi

Messaggioda Berto » lun set 01, 2014 9:47 pm

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