Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Re: Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Messaggioda Berto » mer feb 28, 2018 7:12 am

Catalogna: 650 avvocati denunciano violazioni a Strasburgo
2018/02/27

http://www.ansa.it/europa/notizie/rubri ... afe77.html


STRASBURGO - L'ufficio del commissario dei diritti umani del Consiglio d'Europa, Nils Muiznieks, ha reso noto di aver ricevuto il rapporto del Col.lectiu Praga, sottoscritto da 650 avvocati, contenente una lunga lista di violazioni commesse prima durante e dopo il referendum per l'indipendenza catalana avvenuto lo scorso 1 ottobre. Nel documento, di una cinquantina di pagine, si chiede a Muiznieks di aprire "un'inchiesta approfondita e indipendente" sulle violazioni denunciate nel rapporto.

Secondo il Col.lectiu Praga, i fatti narrati, che non vogliono essere un resoconto esaustivo di tutto quanto è avvenuto, "forniscono prove sufficienti" affinché il commissario possa procedere. Nel rapporto sono elencate le violazioni di numerosi diritti tra cui quello alla libertà d'espressione e di manifestare, il diritto al voto, quello a essere giudicati da tribunali indipendenti e imparziali. Ma sono anche denunciate violazioni del diritto a non essere sottoposti a trattamenti inumani.
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Re: Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Messaggioda Berto » ven mar 02, 2018 7:16 am

Catalogna: risoluzione Parlament appoggia Puigdemont
1 marzo 2018
KEYSTONE/EPA/STEPHANIE LECOCQ

https://www.swissinfo.ch/ita/tutte-le-n ... 8.facebook

Il Parlament catalano ha approvato oggi nella sua prima riunione dalle elezioni del 21 dicembre una risoluzione di appoggio al presidente deposto da Madrid Carles Puigdemont, ora in esilio in Belgio inseguito da mandato di arresto spagnolo.

Nel documento approvato dalla maggioranza indipendentista, il Parlament afferma che la destituzione del President e del Govern "è stata illegale e illegittima" e che Puigdemont è stato confermato dal risultato delle elezioni di dicembre.

Il legislativo catalano ha anche denunciato "la deriva autoritaria dello Stato spagnolo" e espresso "il rifiuto più assoluto" dell'applicazione dell'articolo 155 della Costituzione che ha permesso al governo di Madrid di destituire il governo e il presidente della Catalogna.
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Re: Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Messaggioda Berto » ven mar 02, 2018 1:58 pm

PUIGDEMONT INCORONA SANCHEZ E LANCIA IL GOVERNO IN ESILIO
02/03/2018

https://www.miglioverde.eu/puigdemont-i ... rno-esilio

Il deposto presidente catalano Carles Puigdemont, dall’esilio belga, ha annunciato ieri sera in un video diffuso attraverso le reti sociali (VEDI QUI) che rinuncia “in maniera provvisoria” alla propria candidatura alla rielezione alla presidenza della Generalità della Catalogna e ha proposto come candidato il numero due della sua lista JxCat, Jordi Sanchez, detenuto per presunta ribellione a Madrid.
Puigdemont ha anche annunciato l’inizio di “una nuova tappa” verso “l’obiettivo irrinunciabile” della Repubblica di Catalogna. “Non ci arrenderemo” ha affermato, annunciando l’imminente costituzione a Bruxelles di un “consiglio della Repubblica” di cui sarà presidente nell’esilio accanto al “governo dell’interno” che sarà formato a Barcellona. “C’è bisogno di fare politica all’interno e all’esterno”, ha detto.
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Re: Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Messaggioda Berto » ven mar 09, 2018 10:24 pm

DiarioCatalano - domenica per la repubblica

https://www.facebook.com/pedro.valdesgr ... 1qRXh0WfCA

Questo weekend si svolgerà a Barcellona una nuova manifestazione moltitudinaria, convocata dall'Assemblea Nacional Catalana, per difendere la democrazia e la necessità di riprendere la strada della Repubblica Catalana.
Purtroppo le forze politiche indipendentiste non si sono finora mostrate all'altezza del mandato ricevuto lo scorso 21 Dicembre. Nel corso di questi due mesi e mezzo, esse non sono riuscite a mostrare la stessa solidità e la stessa lucidità che aveva caratterizzato la loro azione, nel settembre e nell'ottobre del 2017.

Il momento è complicato, inutile negarlo.
Il sistema di potere spagnolo sta facendo di tutto, del resto, per condizionare il funzionamento delle istituzioni catalane. Basti pensare che, dopo aver boicottato giuridicamente la candidatura di Puigdemont alla Presidenza, ora gli spagnoli stanno cercando di rendere impraticabile anche quella di Jordi Sanchez, l'ex presidente dell'ANC, ancora in carcere dopo oltre quattro mesi dal suo arresto.
Lunedì prossimo è stata convocata una sessione plenaria del Parlament, proprio allo scopo di consentire l'investitura di Sanchez, ed ecco che il giudize Llarena, che segue la causa contro gli indipendentisti, ha rifiutato di concedere al prigioniero politico di partecipare alla seduta (precondizione necessaria per poter essere votato dai colleghi).

Il giudice inquisitore spagnolo ha motivato il suo diniego su una base puramente politica, sostenenendo che Sanchez non possa essere nominato presidente della Catalogna precisamente in quanto separatista. Il fatto stesso di non aver rinunciato alle sue idee lo rende automaticamente sospettato di "voler reiterare la condotta delittuosa". Come ben capirete, si tratta di processo alle intenzioni allo stato puro.

A questo punto, la speranza è che domenica si compia un piccolo grande miracolo, a Barcellona. La speranza è che la forza della gente spinga i politici indipendentisti catalani a scegliere la sola strada possibile, di fronte ad uno stato apertamente tirannico: la strada della disobbedienza e della resistenza.
(che, tradotto, significa innanzitutto nominare un presidente a prescindere dai veti legali imposti da Madrid)
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Re: Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Messaggioda Berto » mer mar 14, 2018 3:26 am

DiarioCatalano - libertà d'espressione

https://www.facebook.com/fabio.cintoles ... 7440823254

Oggi si è saputo che la Guardia (in)Civil ha citato una cinquantina di cittadini del gironese, colpevoli, secondo gli agenti del corpo paramilitare, di aver telefonato all'Hotel Travé, presso il quale gli agenti stessi alloggiavano nei concitati giorni del referendum. Le telefonate sarebbero state caratterizzate da toni di minaccia e, quindi, rientrerebbero nei famigerati "delitti d'odio": quelli per cui sono sotto accusa un sindaco che si è fatto fotografare con un naso da clown a fianco ad un agente spagnolo e un carrozziere per non aver accettato di riparare la macchina di un poliziotto.

Ma attenzione, proprio oggi è giunta anche un'altra notizia, davvero significativa e di tenore esattamente opposto. Il Tribunale Europeo per i Diritti dell'Uomo ha cassato le sentenze con cui la magistratura spagnola aveva condannato, qualche anno fa, due giovani sempre del gironese -zona calda...-, colpevoli di aver bruciato una fotografia dei reali di Spagna e, in quanto tali, precursori dei condannati per delitti d'odio.

Inizialmente la magistratura aveva inflitto ad Enric Stern e Jaume Roura, autori del gesto di protesta risalente al 2007, ben 15 mesi di prigione, poi commutati in 2.700 Euro di ammenda. Questa condanna pecuniaria era stata infine confermata dal Tribunale Costituzionale, nel 2015. Oggi, a distanza di 11 anni dai fatti, la giustizia comunitaria dà torto su tutta la linea allo stato spagnolo, imponendo il risarcimento dell'ammenda ai due condannati, oltre a 9.000 euro di risarcimento. Con cancellazione della condanna, naturalmente.

Si tratta di una sentenza storica, che potrebbe costituire un precedente importantissimo per tutti quegli accusati e condannati catalani e spagnoli che stanno subendo la repressione borbonica. Ultimi in ordine di tempo i rappers Valtonyc e Pablo Hasél, condannati al carcere per oltraggio alla Corona.
Non a caso, proprio citando la vicenda giudiziaria di Hasél e quella della studentessa Cassandra Vera, incriminata per alcuni post su Twitter, Amnesty International ha pubblicato un report fortemente critico verso la Spagna, accusata di utilizzare le normative antiterrorismo per terrorizzare i cittadini, nell'esercizio del loro diritto di manifestazione del pensiero.

Nubi scure si addensano sui cieli di Madrid. I nodi illiberali della repressione giudiziaria e poliziesca stanno cominciando ad arrivare al pettine del diritto comunitario e dei trattati internazionali sui diritti civili. E lì non ci saranno Tajani o Juncker che tengano.
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Re: Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Messaggioda Berto » sab mar 17, 2018 8:04 pm

Quella setta wahabita di Barcellona che preoccupa i servizi spagnoli
Lorenzo Vita
Mar 17, 2018

http://www.occhidellaguerra.it/wahabita ... ona-servzi

Gli attentati di Barcellona e Cambrils hanno mostrato al mondo che la Catalogna aveva un problema, l’islamismo radicale. Negli anni, con una certa complicità delle autorità locali che hanno lasciato che il fondamentalismo islamico serpeggiasse all’interno della regione e, in particolare, di Barcellona, le moschee illegali sono sorte copiosamente. Molte volte, con imam che predicavano messaggi di odio.

In questo sottobosco fondamentalista, il fenomeno del terrorismo può dilagare. Non nei mandanti, certamente, ma nella conquista della “manovalanza”. I reclutatori dell’Isis o di altre sigle terroristiche pescano in questo mondo. Come spiegato a El Confidencial Digital , nelle settimane e nei mesi successivi agli attentati, la polizia nazionale ha effettuato un monitoraggio dei gruppi e delle organizzazioni musulmane con sede in Catalogna, analizzando gli imam e tutti i gruppi precedentemente sospettati di reclutamento jihadista.

“Da tutto questo lavoro sono state tratte importanti conclusioni, evidenziando soprattutto l’alto livello di radicalismo esistente in alcuni gruppi islamisti formati in tutta la regione, specialmente a Barcellona”, spiegano le fonti della polizia al sito internet spagnolo. Alcune di queste organizzazioni, le più pericolose, hanno i loro membri istruiti nel wahabismo e difendono la violenza come strumento per “difendere la morale”.

Dopo le indagini, la Comisaria general ha individuato alcune di queste sette wahabite nella regione. Sono tutte monitorate attentamente. Tuttavia, aggiungono, c’è una cellula che, a causa della sua attività e della violenza dei suoi membri, preoccupa più degli altri. Questo gruppo, con sede a Barcellona, è “molto attivo” e la sua missione principale è reclutare nuovi adepti. “Hanno idee radicali e giustificano la violenza”, avvertono le fonti citate.

La polizia ha già documentato diversi attacchi. La setta wahabita che vive a Barcellona e che più preoccupa la polizia ha, tra i suoi membri, islamisti violenti che, oltre a reclutare più fedeli possibili attraverso messaggi assolutamente contrari alla legge, hanno compiuto atti di fanatismo.

La polizia ha registrato numerosi attacchi contro omosessuali da parte di seguaci di questo gruppo radicale negli ultimi due anni. Assalti che hanno messo in allerta i servizi di informazione poiché, in molte occasioni, “è il passo precedente verso azioni più serie”.

Le stesse fonti spiegano che “c’è anche qualche procedimento aperto” relativo a questo tipo di attacchi: “La settimana scorsa, due marocchini sono stati processati nella Corte provinciale per lapidazione di un omosessuale a Sitges. Ora stiamo controllando se entrambi, come molti altri, seguono la branca wahabita dell’Islam”.

Non è una novità che questi gruppi pratichino questo tipo di atti all’interno delle città dove vivono. In Germania e in Svezia sono già noti casi che testimoniano la nascita di vere e proprie polizie della morale che colpiscono chiunque ritengano viva al di sopra delle norme imposte dall’interpretazione più integralista dell’islam. Ma preoccupa pensare che, nonostante quello che sia successo a Barcellona, queste sette si conoscano, si monitorino ma continuino a proliferare.

Il problema è anche politico. Molte moschee sono illegali, ma molte altre sono nate anche grazie al finanziamento di potenze straniere, specialmente del Golfo Persico, che utilizzano queste forme di inserimento nel tessuto sociale dei Paesi stranieri per costruire una loro rete di interessi e collegamento con le realtà locali.
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Re: Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Messaggioda Berto » gio mar 22, 2018 6:09 pm

DiarioCatalano - ostaggi politici


La Spagna è una democratura, ormai è certificato dagli eventi.

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 8286305188

Oggi il Tribunale Supremo ha respinto la richiesta di liberazione di Joaquim Forn, ex Consigliere degli Interni del Govern Puigdemont, nonché supervisore e responsabile politico della reazione di straordinaria efficacia, messa in campo dalla Generalitat de Catalunya contro la cellula terrorista islamica di Ripoll, quella che colpì Barcellona lo scorso agosto.

Probabilmente il sentimento di odio e vendetta, con cui la magistratura spagnola sta trattando Forn, si deve proprio al fatto che fu lui, insieme al Maggiore dei Mossos Trapero, a dimostrare che la Catalogna poteva farcela benissimo senza lo stato borbonico che ha per capitale Madrid.
Quando mancavano poche settimane al referendum del 1° di Ottobre, con un atto terroristico infame che avrebbe messo al tappeto molti governanti occidentali. Ma non quelli catalani.

Forn seppe reagire con grande fermezza e al contempo con grande compostezza all'attacco terrorista: non con il blabla complottista che contraddistinse, al contrario, il Governo Aznar all'indomani della stazione di Atocha (2004), quando la Moncloa accusò l'ETA della strage, salvo doversi rimangiare questa sciocchezza nel volgere di poche ore, compromettendo il risultato delle allora imminenti elezioni, vinte non a caso da Zapatero.

Oggi la Spagna decide di tenere in carcere Joaquim Forn, dopo che questi ha già detto che intende ritirarsi dalla politica, dopo che ha rinunciato alla carica di deputato cui era stato eletto il 21 Dicembre scorso, dopo che è stato trovato positivo al test della tubercolosi (contratta in prigione a Madrid), dopo che la stessa procura accusatrice aveva chiesto la sua liberazione dietro cauzione (100.000 euro, la più alta individuale sinora), dopo che Forn si trova in cella da quasi 150 giorni.

Joaquim Forn non è un prigioniero politico. E' un vero e proprio ostaggio. Tenuto in carcere in quanto indipendentista.
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Re: Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Messaggioda Berto » gio mar 22, 2018 8:56 pm

DiarioCatalano - (s)fiducia
22/03/2018

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 8286305188

Il 30 gennaio scorso si sarebbe dovuta svolgere la seduta del Parlament catalano di (ri)nomina di Puigdemont, poi sospesa il giorno stesso dal presidente dell'assemblea, Torrent, per via degli impedimenti fisici, posti dallo stato spagnolo, alla presenza di Puigdemont stesso, ritenuta imprescindibile a termini regolamentari per poter essere eletto alla massima carica della Catalogna.

In seguito, dopo la rinuncia di Puigdemont alla (ri)nomina presidenziale, JuntsXCat ed ERC, le due principali formazioni indipendentiste, hanno concordato di eleggere Jordi Sanchez, ex presidente dell'Assemblea Nacional Catalana, nonché numero due di JuntsXCat e prigioniero nelle carceri madrilene da oltre cinque mesi. Una mossa molto politica e per certi versi ancor più controversa di quella di confermare Puigdemont.
Fatto sta che, anche in questo caso, la Spagna si è messa pesantemente di traverso, attraverso il braccio armato giudiziario. Come? Impedendo a Sanchez di partecipare alla seduta, mettendolo così fuori gioco allo stesso modo di Puigdemont. E nonostante un precedente dell'87 facesse pensare che la presenza del candidato prigioniero fosse un atto dovuto. Niente da fare, insomma.

A questo punto i due partiti separatisti hanno indicato un nuovo nome, quello di un altro Jordi, l'ex consigliere di governo Turull, già in carcere per qualche tempo a fine 2017 con la medesima accusa di sedizione e ribellione di Sanchez, ma adesso libero ed eletto deputato nelle urne imposte del 21 Dicembre scorso. E cosa ti fa la Spagna allora? E' presto detto.
Il presidente del Parlament, Roger Torrent, aveva messo in calendario la seduta di nomina per la prossima settimana, quella di Pasqua. Ebbene, il procuratore spagnolo Llarena, quello che sta istruendo la causa generale contro l'indipendentismo, convoca lo stesso Turull e altri cinque parlamentari catalani imputati per domani, venerdì 23 marzo, con la possibilità concreta di arrestarli. In sostanza, entra in scivolata a gamba tesa per bloccare una procedura di nomina parlamentare.

A questo punto, il presidente Torrent decide di convocare d'urgenza la seduta, oggi stesso, in questi attimi. Per arrivare ad avere domani un Jordi Turull già nominato alla massima carica della Generalitat. Obbligando in tal modo il giudice Llarena a decidere se arrestare il 131esimo Presidente della Catalogna all'indomani della sua stessa nomina, pienamente democratica e legittima.

Il problema è che la CUP ha comunicato poco fa che non intende dare il suo voto favorevole alla nomina di Turull, preferendo astenersi. Ciò impedisce che in prima seduta Turull ottenga la maggioranza necessaria. Quindi domani egli si dovrà presentare a Madrid dal giudice inquisitore come deputato semplice. In attesa di vedere se nelle votazioni successive, a quorum ridotto, potrà ottenere la carica. Sempre che nel frattempo non venga trattenuto dai carcerieri spagnoli.

Una rivoluzione per cuori solidi, non c'è che dire.
Visca Catalunya. Endavant. Si spera.
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Re: Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Messaggioda Berto » gio mar 22, 2018 10:17 pm

Interceptan a dos presuntos agentes de la Guardia Civil intentando entrar en la residencia de Puigdemont en Bélgica
Beatriz Talegón
21/03/2018

http://diario16.com/interceptan-dos-age ... nt-belgica

En el día de ayer, en Waterloo (Bélgica) la policía belga identificó a dos ciudadanos españoles que se encontraban en las proximidades de la Casa de la República de Cataluña. Uno de ellos iba vestido con uniforme de la Guardia Civil, y el otro, vestido de “paisano” que también manifestó pertenecer al Cuerpo. Los agentes de la policía belga obligaron a quitarse el uniforme y a abandonar la zona, a la que habían llegado en un coche de alquiler.

Los dos hombres estuvieron haciéndose fotos en las proximidades del edificio, portando una bandera de España. Según informa El Mon, intentaron acceder a la vivienda, sin disponer de ningún tipo de orden judicial ni justificación.

Estos hechos acontecen cuando el Presidente Puigdemont se encontraba en Ginebra, acudiendo a una serie de conferencias y reuniones con distintas personalidades políticas del ámbito internacional, entre otras, la ex presidenta del gobierno de Suiza.

Consultadas fuentes cercanas al presidente, se plantean una serie de dudas al respecto de lo sucedido: ¿Están estos agentes trabajando? Al llevar el uniforme, podría pensarse que se encuentran de servicio, y por lo tanto: ¿cuál es su objetivo? ¿están destinados en Bruselas o han sido enviados específicamente aprovechando que el Presidente está fuera estos días? ¿Quién paga el viaje y la estancia de estos agentes y bajo qué consigna? ¿Podríamos encontrarnos ante un GAL que, con dinero público, se dedica a perseguir, espiar y poner en riesgo la seguridad del Presidente?

Ninguna de estas preguntas tienen, por el momento, respuesta. Pero sin duda, son repetidas en el entorno y a tenor de los acontecimientos que, como éste, se vienen produciendo.
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Re: Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Messaggioda Berto » ven mar 23, 2018 8:38 pm

DiarioCatalano - "Vi voglio bene"

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 8286305188

Prima di entrare in carcere, Jordi Turull ha lasciato alcune righe per i propri cari e per il popolo della Catalogna.
Qui di seguito la traduzione, a cura del collettivo traduim.

"Sono stato imprigionato per esser stato leale al mandato di coloro che mi hanno eletto come rappresentante del popolo di Catalogna, al Presidente, al Governo e al Parlamento.

Per favore, dedicate tutte le energie a difendere pacificamente la democrazia e la dignità della Catalogna. Conservo tutta la fiducia e la speranza nel popolo di Catalogna. Non ha mai ceduto e nemmeno ora lo farà.

Bianca, Laura, Marta, genitori, fratelli e amici, non siate tristi per me. Sto bene perchè sono convinto di ciò che ho fatto, non ho commesso delitti nè ho fatto male ad alcuno.

Vi voglio bene.

Viva la democrazia.
Viva la Catalogna."

(Jordi Turull, 23 marzo 2018)


Manifestació convocada pels CDR als Jardinets de Gràcia després de conèixer que el jutge Llarena decreta presó per Turull, Rull, Romeva, Bassa i Forcadell
https://www.facebook.com/btvnoticies/vi ... 5833379034

http://beteve.cat/concentracions-barcel ... biranistes
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