Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Re: Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Messaggioda Berto » dom apr 15, 2018 9:42 pm

DiarioCatalano - Barcelona Calling
15/04/2018

https://www.facebook.com/profile.php?id=100008286305188

Oggi, giornata di mobilitazione in tutta la Catalogna e in Europa, con l'epicentro moltitudinario a Barcellona. Nella capitale, infatti, contrariamente alle previsioni che facevano pensare a tanti eventi medio-piccoli, si è svolta una manifestazione di massa cui hanno preso parte ben 750mila persone, come riportato dall'Espai Democràcia i Convivència, ossia il tavolo di lavoro per la democrazia che ha convocato il meeting, a sostegno della liberazione dei prigionieri politici e per il diritto di decidere dei catalani (al di là della scelta a favore o contro l'indipendenza).

La società catalana sta dando prova, ancora una volta, della capacità di mobilitarsi ad ogni livello e oltre le differenze di appartenenza politica, anche riuscendo a coinvolgere migliaia di cittadine e di cittadini che non sono sostenitori del procés indipendentista. Basti pensare che oggi sono scesi in piazza ufficialmente i due principali sindacati, CCOO e UGT.
È un segnale importante, per la Spagna e, soprattutto, per l'Europa, in cui cresce il nervosismo per l'incapacità del governo golpista Rajoy di affrontare, con gli strumenti della politica e della trattativa civile, una crisi istituzionale senza precedenti.

Abbiamo manifestato anche a Milano, che si sta ritagliando un ruolo importante nella costruzione di uno spazio di libertà a sostegno del diritto di decidere per la popolazione catalana. Ma di questo vi parlerò in un altro post.




Le foto della grande manifestazione indipendentista a Barcellona
15 aprile 2018

https://www.ilpost.it/2018/04/15/manife ... barcellona

Più di 300mila persone hanno chiesto il ritorno in patria e la scarcerazione dei leader catalani, a partire da Carles Puigdemont

A Barcellona più di 300mila persone – secondo la stima della polizia – hanno partecipato a una manifestazione per chiedere la liberazione o il rimpatrio dei sedici leader politici catalani che si trovano in prigione o all’estero dallo scorso ottobre, dopo il referendum sull’indipendenza della Catalogna e la successiva dichiarazione unilaterale di indipendenza.

Il corteo è stato organizzato dalle due principali associazioni civili indipendentiste catalane, l’Assemblea Nazionale Catalana e Omnium, ed è stato sostenuto dalle sezioni catalane dei due principali sindacati spagnoli, UGT e CCOO. Secondo gli organizzatori, hanno partecipato oltre 700mila persone, che hanno sfilato pacificamente per le vie del centro. I manifestanti hanno esposto le foto degli altri leader in carcere, tra cui Oriol Junqueras, ex vicepresidente catalano, Joaquim Forn, ex ministro degli Interni, e Carme Forcadell, ex presidente del Parlamento catalano, e di quelli in esilio, tra cui Puigdemont. Tra le richieste dei manifestanti, come da mesi a questa parte, c’era anche la liberazione dei “due Jordi”, cioè Jordi Sánchez e Jordi Cuixart, i due popolari leader indipendentisti arrestati lo scorso ottobre.

Secondo Elsa Artadi, una portavoce della coalizione di partiti guidata da Puigdemont, Junts pel Catalunya, il corteo che c’è stato a Barcellona dimostra che non è vero che il movimento indipendentista catalano ha perso forza. L’ex presidente catalano Carles Puigdemont, uno dei leader in esilio, ha scritto su Twitter commentando la manifestazione: «Siamo solo cittadini europei che vogliono vivere in pace, liberi e senza paura».

Attualmente Puigdemont si trova in Germania ed è in attesa di sapere se i giudici dello stato tedesco di Schleswig-Holstein riterranno valida l’accusa di malversazione che il governo spagnolo ha sporto nei suoi confronti: da questa decisione dipende l’esito della richiesta di estradizione fatta dalla Spagna alla Germania.
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Re: Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Messaggioda Berto » sab mag 12, 2018 3:28 am

DiarioCatalano - isolare lo spagnolismo
09 maggio 2018

https://www.facebook.com/permalink.php? ... 8286305188

Il più influente think tank spagnolo, il Real Institut Elcano, ha rilevato, nella sua pubblicazione annuale dedicata alla percezione della Spagna nel mondo, che il livello di apprezzamento del paese iberico subirà un netto calo, a causa della crisi con la Catalogna.
Si tratta di una presa d'atto importante, perchè dimostra che la campagna di internazionalizzazione del conflitto sta finalmente giungendo ad un livello di maturazione dal quale sarà più difficile tornare indietro, specialmente se le sentenze sulle richieste di estradizione degli esiliati confermeranno, nelle prossime settimane, che la giustizia spagnola non è affidabile.

E proprio per dimostrarvi che della crisi ispano-catalana e del deterioramento della democrazia spagnola ormai si discute anche ben al di là dei settori dell'indipendentismo, vi segnalo due articoli e un dibattito di questi giorni (link nel primo dei commenti, come di consueto):
- l'avvocatessa Bianca Berardicurti ha scritto su formiche.net "Affaire Catalogna, perchè è una questione di diritti civili e politici", pezzo significativo e con approfondimento sul ricorso di Puigdemont presso il Comitato ONU per i Diritti Umani;
- la giornalista Elena Marisol Brandolini ha pubblicato su affarinternazionali "Spagna: una questione giustizia irrisolta e multiforme", che incrocia le limitazioni alla libertà d'espressione patite da cittadini e artisti iberici ai casi specifici vissuti dai leaders indipendentisti catalani;
- si svolgerà questo venerdì, 11 maggio, il dibattito organizzato dall'AICVAS, Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti in Spagna, presso la Casa della Cultura di Milano (Via Borgogna 3, ore 21:00), dal titolo "Repubblica e confini. indipendentismo catalano e monarchia spagnola nell'Europa attuale"

Buona lettura e, se vorrete partecipare al dibattito milanese, ci vediamo là. Visca Catalunya!

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Re: Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Messaggioda Berto » mer mag 16, 2018 8:36 pm

Catalogna, il Belgio respinge la richiesta di estradizione contro tre ministri catalani
Comín, Serret e Puig lasciarono Barcellona diretti in esilio a Bruxelles insieme a Carles Puigdemont, subito dopo il commissariamento dell'autonomia regionale votato dal Senato spagnolo. Non potranno tornare in Spagna per un cavillo legale
dal nostro inviato OMERO CIAI
16 maggio 2018

http://www.repubblica.it/esteri/2018/05 ... -196537701

BARCELLONA - Il Belgio ha respinto la richiesta di estradizione presentata dal Tribunale supremo spagnolo contro tre ex consellers (ministri) del governo catalano sciolto dopo la dichiarazione unilaterale di indipendenza il 27 novembre dell'anno scorso. Uno dei tre ex ministri, Toni Comìn, è accusato di "ribellione", reato che in Spagna può comportare una pena fino a 30 anni di carcere. Gli altri due ex ministri, Lluís Puig e Meritxell Serret, sono accusati di peculato e disobbedienza. Il giudice belga non ha valutato nel concreto le accuse ma ha respinto l'estradizione su richiesta del procuratore e della difesa dei tre accusati per un cavillo legale, un difetto di procedura nell'ordine di arresto europeo emesso dagli spagnoli.

Sulla decisione belga gli spagnoli non possono presentare ricorso ma, eventualmente, un nuovo ordine di cattura europeo. Comín, Serret e Puig lasciarono Barcellona diretti in esilio a Bruxelles insieme all'ex presidente catalano, Carles Puigdemont, subito dopo il commissariamento dell'autonomia regionale votato dal Senato spagnolo. E prima che gli altri ex ministri, tra cui il vicepresidente Oriol Junqueras, venissero arrestati in Spagna. Comín, Serret e Puig, erano a Bruxelles in libertà provvisoria dietro cauzione dallo scorso 6 aprile. Mentre Puigdemont è sempre in libertà provvisoria a Berlino, in Germania, dopo che venne arrestato su richiesta dell'intelligence spagnola che lo pedinava grazie a un chip satellitare collocato nella sua auto. Per la stessa causa sono in carcerazione preventiva in Spagna altre nove persone: sette ex ministri e i due leader dei movimenti civici indipendentisti, Anc e Òmnium cultural, Jordi Sánchez e Jordi Cuixart.
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Re: Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Messaggioda Berto » lun mag 21, 2018 8:14 pm

Nuovo governo in Catalogna, subito scintille tra Barcellona e Madrid
2018/05/19

http://gds.it/2018/05/19/nuovo-governo- ... rid_854271

Subito scintille fra Barcellona e Madrid all’indomani dell’elezione del nuovo presidente catalano, l’indipendentista Quim Torra. L’aria si è fatta incandescente con l’annuncio oggi della composizione del nuovo Governo, con 4 ministri su 13 in carcere a Madrid o in esilio, accusati di 'ribellione' dalla giustizia spagnola per avere portato avanti con il precedente presidente Carles Puigdemont il progetto politico dell’indipendenza.

L’immediata risposta del premier spagnolo Mariano Rajoy è stata durissima. Ha definito «una provocazione» la composizione del Governo che «dimostra che la volontà di dialogo» annunciata da Torra «non è sincera», e ha minacciato di bloccarne l’entrata in funzione mercoledì. Il governo di Madrid, ha avvertito, "unico competente per autorizzare la pubblicazione del decreto di nomina, analizzerà la fattibilità del nuovo Govern viste le circostanze personali di alcuni designati». Torra oggi ha lanciato un duplice messaggio a Rajoy. Gli ha scritto, mano tesa, proponendo un incontro al più presto «senza condizioni». Ma nel pomeriggio lo ha sfidato annunciando il nuovo governo con due ex ministri di Carles Puigdemont in carcere preventivo (Jordi Turull e Josep Rull) e gli esiliati a Bruxelles (Lluis Puig e Toni Comin). Torra prevede di visitare lunedì i 9 leader catalani in carcere a Madrid. Potrebbe far giurare in prigione i due nuovi ministri. Turull ritrova il portafoglio della Presidenza che aveva con Puigdemont fino alla destituzione del Govern dopo la proclamazione della 'repubblicà, Rull torna al Territorio. Un simbolo della restituzione del Govern di Puigdemont che gli indipendentisti ritengono sempre il presidente legittimo, «illegalmente» destituito da Madrid. Simbolica sarebbe anche la gestione da Bruxelles dei ministeri della Cultura e della Salute da parte di Puig e Comin, nel quotidiano però pilotati dagli altri ministri.

Nel nuovo Govern indipendentista gli 'uomini fortì sono però il vicepresidente Pere Aragones, Economia e Finanze, e Elsa Artadi, vicina a Puigdemont, nuova portavoce. Avranno un ruolo chiave anche agli Esteri Ernest Maragall, fratello dell’ex President socialista Pasqual Maragall, che dovrà ricostruire la rete di ambasciate disfatta da Madrid durante il commissariamento, e agli Interni Miquel Buch, che dovrà riprendere il controllo, della polizia regionale dei Mossos e restituirne il comando al maggiore Josep Lluis Trapero, destituito da Madrid.

La prossima mossa ora dipenderà da Rajoy, che ieri si era detto disposto al dialogo con Torra, spinto anche dai partner europei. Il suo margine di manovra però è oggi strettissimo davanti all’impennata del nazionalismo spagnolo innescata dal conflitto catalano che cavalca su posizioni sempre più populiste e di destra - chiedendo pugno di ferro contro Torra - l'alleato-rivale Albert Rivera di Ciudadanos. Che così è balzato dal quarto al primo posto nei sondaggi, ai danni proprio dei popolari di Rajoy.
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Re: Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Messaggioda Berto » mer mag 23, 2018 8:24 pm

Arresto Puigdemont, la corte tedesca dice no
Il tribunale tedesco dello Schleswig Holstein ha respinto la richiesta della procura
22/05/2018

https://www.tio.ch/estero/attualita/126 ... ca-dice-no

MADRID - Il tribunale tedesco dello Schleswig Holstein ha respinto la richiesta della procura, che rappresenta gli interessi della Spagna, di rimettere in detenzione fino al termine della procedura di estradizione il presidente catalano deposto Carles Puigdemont, riferisce la stampa catalana.

Il giudice delle indagini preliminari del tribunale supremo di Madrid Pablo Llarena ha incriminato Puigdemont per presunta ribellione e malversazione. Oggi la procura ha chiesto che venga riesaminata l'imputazione per 'ribellione' che la Corte tedesca, in una prima ordinanza, aveva dichiarato non ammissibile.

La decisione della giustizia tedesca di respingere l'accusa di ribellione in assenza di episodi di violenza contro Puigdemont aveva indebolito il già contestato castello accusatorio di Llarena contro i leader indipendentisti catalani.

I giudici dello Schleswig Holstein avevano deciso di esaminare la richiesta di estradizione solo per la presunta 'malversazione' per il possibile uso di denaro pubblico per il referendum sull'indipendenza del 1 ottobre. Rappresentanti delle procure spagnola e tedesca hanno tenuto riunioni di concertazione all'Aja per cercare di riproporre l'accusa di ribellione contro Puigdemont. Oggi il pm tedesco ha chiesto alla corte di riesaminare questo aspetto.

Nove leader indipendentisti sono in carcere preventivo da mesi a Madrid accusati di 'ribellione', una incriminazione che denunciano come 'illegale' per l'assenza di violenza nel 'proces' politico per l'indipendenza portato avanti l'anno scorso. Il tribunale di Bruxelles a sua volta ha respinto la settimana scorsa la richiesta di estradizione, sempre per presunta ribellione e malversazione, presentata da Llarena contro i tre ex-ministri di Puigdemont in esilio da sei mesi in Belgio, portando un altro duro colpo alla maxi-causa contro l'indipendentismo catalano.
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Re: Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Messaggioda Berto » ven giu 01, 2018 12:37 pm

Spagna, Rajoy sfiduciato. Sanchez nuovo premier
La mozione di sfiducia contro il capo del governo popolare è passata con 180 voti a favore. Il leader socialista gli succede
01 giugno 2018

http://www.repubblica.it/esteri/2018/06 ... -197890226

MADRID - Il parlamento spagnolo ha approvato la mozione di sfiducia contro il governo di Mariano Rajoy con 180 voti a favore, 169 contro e una astensione. Il leader dei socialisti, Pedro Sánchez, diventa nuovo presidente del governo e nei prossimi giorni presenterà programma e lista dei ministri. A favore di Sánchez hanno votato i deputati di Podemos, i nazionalisti moderati baschi (Pnv), i radicali (Bildu), i due partiti catalani (Erc e PDeCat) e i valenziani di Compromís. Contro Ciudadanos di Albert Rivera e il Partito popolare di Rajoy.

L'incognita adesso è che tipo di governo formerà Pedro Sánchez. Se farà un monocolore di minoranza oppure se accetterà una coalizione con Podemos come gli ha chiesto Pablo Iglesias. Due le promesse che hanno sbloccato la situazione a suo favore. Sánchez ha garantito ai baschi che rispettare la Finanziaria, già approvata, dove ci sono importanti investimenti infrastrutturali per Euskadi. Mentre al nuovo governo catalano ha promesso "dialogo". Dubbi, ovvi, sulle possibilità di durata del nuovo governo. Sánchez ha detto che resterà al potere "alcuni mesi" per restituire "stabilità" al Paese e affrontare con un altro spirito la crisi catalana e poi convocherà nuove elezioni.

Molte polemiche per l'atteggiamento del premier sconfitto, Rajoy, che ieri pomeriggio non è tornato in aula per ascoltare le dichiarazioni di voto dei gruppi parlamentari e oggi si è presentato in Parlamento solo al momento della votazione. Ieri pomeriggio Rajoy ha trascorso otto ore nella saletta privata di un ristorante, "Arahai", non lontano dalle Cortes con i suoi collaboratori e i ministri più fedeli. Inizia ora anche nel partito popolare la guerra di successione al premier destituito. Due i candidati più forti. La sua vice, Soraya Sáenz de Santamaria, e il presidente della regione Galizia Alberto Nuñez Feijóo.
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Re: Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Messaggioda Berto » sab lug 14, 2018 6:37 pm

La battaglia di Carles Puigdemont
13/07/2018

http://it.euronews.com/2018/07/13/la-ba ... puigdemont

Tramite i suoi legali, Carles Puigdemont fa sapere che continuerà a portare avanti la sua battaglia fino alla vittoria.

Una sfida che diventa sempre più dura specie dopo la decisione dei giudici tedeschi che hanno autorizzato l'estradizione in Spagna dell'ex presidente indipendentista della Catalogna per malversazione ma non per ribellione. Secondo il portavoce della procura generale dello Schleswig-Hollstein non sarà possibile ricorrere in appello contro le sentenze dei tribunali. Sono state prese tutte le procedure legali e ora l'accusa deve fare in modo che la sentenza del tribunale venga attuata.”

Puigdemont si è dichiarato sollevato che sia stata bocciata dai giudici tedeschi la "bugia principale", e cioè che il referendum del 1 ottobre scorso per l'indipendenza della Catalogna sia stato un atto di "ribellione". Se la giustizia in Belgio, in Germania, e sono convinto anche in Scozia e in Svizzera, non ritiene che sia stato commesso un crimine, perché invece il sistema giudiziario spagnolo tiene le persone in prigione per un reato inesistente? "

Intanto Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha detto che la decisione della giustizia tedesca sarà rispettata, ma si è detto soddisfatto che saranno finalmente dei magistrati spagnoli a giudicare Puigdemont che rischia fino a 30 anni di carcere.
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Re: Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Messaggioda Berto » gio lug 19, 2018 8:42 pm

Catalogna, Spagna ritira mandato d'arresto internazionale per Puigdemont
Giovedì 19 Luglio 2018

http://www.lapresse.it/catalogna-spagna ... emont.html

Il giudice spagnolo incaricato dell'inchiesta sul tentativo di indipendenza della Catalogna con il referendum del primo ottobre 2017, Pablo Llarena, ha ritirato i mandati d'arresto europei e internazionali a carico dell'ex governatore catalano Carles Puigdemont e degli altri cinque leader separatisti fuggiti all'estero. Lo riferisce la Corte suprema spagnola.

Il ritiro giunge dopo che la settimana scorsa la giustizia tedesca ha deciso di autorizzare l'estradizione di Puigdemont in Spagna solo per il capo d'accusa di malversazione e non per ribellione, un reato passibile di 25 anni di carcere in Spagna. Nella sua decisione, Llarena scrive anche che rifiuta l'estradizione dell'ex presidente catalano per questo solo capo d'accusa.

La decisione del giudice Llarena implica che Puigdemont, che si trova attualmente in Germania in attesa delle procedure di estradizione - come pure gli altri cinque leader indipendentisti catalani che si trovano in Scozia, Belgio e Svizzera - sono liberi di muoversi da Paese a Paese. Resta però in vigore il mandato d'arresto spagnolo, il che significa che i sei verranno arrestati se decideranno di tornare in Spagna. Puigdemont è uno dei 13 leader separatisti accusati di ribellione per il loro ruolo nel fallito tentativo di secessione della Catalogna. Nove di loro sono in custodia in Spagna in attesa di processo.
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Re: Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Messaggioda Berto » lun lug 30, 2018 8:15 pm

Puigdemont torna a Bruxelles: “La causa indipendentista va avanti”
LUIGI GRASSIA
2018/07/28

http://www.lastampa.it/2018/07/28/ester ... agina.html

L’ex presidente della Catalogna, Carles Puigdemont, è tornato a Bruxelles. Il leader indipendentista ha potuto viaggiare dalla Germania al Belgio, dove ha una casa, dal momento che non rischia più l’estradizione in Spagna a seguito della decisione della Corte suprema spagnola, che ha ritirato il mandato d’arresto europeo a suo carico. In una conferenza stampa tenuta a Bruxelles, Puigdemont ha promesso di continuare a «difendere la giusta causa del popolo catalano». «Non è la fine del viaggio. Viaggerò fino all’ultimo angolo del nostro continente per difendere la giusta causa del popolo catalano», ha dichiarato in inglese.

Il messaggio a Sanchez

«Speriamo che il presidente Sanchez approfitti delle sue vacanze per proporre una soluzione per la Catalogna perché il suo periodo di grazia sta finendo» l’avvertimento lanciato dall’ex presidente catalano al premier spagnolo Pedro Sanchez nella conferenza stampa. «Continuiamo a pensare che il modo migliore sia quello di raggiungere accordi, ma ciò non significa che rinunciamo alla nostra sovranità».

L’appuntamento a Waterloo

Prima della conferenza stampa, l’ex governatore della Catalogna ha incontrato in mattinata dei membri del governo catalano ed ex ministri in esilio. Poi si recherà a Waterloo, fuori Bruxelles, per una cerimonia di accoglienza che si terrà a partire dalle 16. È da qui, luogo della sconfitta di Napoleone nel 1815, che il leader 55enne catalano conta di guidare la lotta indipendentista. Proprio qui abita in una villa benestante che è stata ribattezzata “Maison de la République”, cioè “Casa della Repubblica”, la base a partire dalla quale proverà a mettere in piedi un “Consiglio della Repubblica”, organo non ufficiale della causa separatista in esilio, mirando alla sua internazionalizzazione.

La vicenda giudiziaria

Puigdemont era arrivato la prima volta in Belgio in autoesilio poco dopo che il governo centrale spagnolo aveva preso il controllo della Catalogna a seguito del fallimento della dichiarazione di indipendenza del 27 ottobre del 2017. Quattro mesi fa poi, il 25 marzo, era stato arrestato in Germania mentre rientrava in Belgio tornando in macchina dalla Finlandia, in applicazione di un mandato d’arresto emesso dalla Spagna. A luglio la giustizia tedesca si era però rifiutata di estradarlo in Spagna per l’accusa più grave, cioè quella di “ribellione”, limitandosi a dare il via libera solo per l’accusa di malversazione. Il giudice istruttorio spagnolo, allora, ha deciso il 19 luglio di ritirare il mandato d’arresto europeo a carico di Puigdemont e di altri cinque indipendentisti stabilitisi in Belgio, Svizzera e Scozia, mantenendo invece il mandato d’arresto per la Spagna.
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Re: Catalogna, indipendenza e Islam in Catalogna

Messaggioda Berto » dom ago 26, 2018 10:17 am

Governo spagnolo fa causa alle autorità della Catalogna
23.08.2018

https://it.sputniknews.com/politica/201 ... nza-estero

Il ministero degli Esteri spagnolo presenterà un esposto contro il governo catalano per la riapertura delle sue sedi di rappresentanza all'estero, hanno fatto sapere da Madrid.

In particolare si tratta delle sedi di rappresentanza nel Regno Unito, in Irlanda, in Germania, negli Stati Uniti, in Italia, in Svizzera e in Francia.

Il ministero degli Esteri spagnolo ritiene che la decisione di riaprire le sedi catalane in questi Paesi, chiuse alla fine di ottobre dello scorso anno dopo il commissariamento delle autorità regionali e il controllo diretto di Madrid, è stata presa violando le leggi nazionali.
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