Corusion tałiana e romana

Re: Corusion tałiana e romana

Messaggioda Berto » gio mar 31, 2016 8:54 pm

La ministra Guidi si è dimessa per l'intercettazione con il compagno: "Domani passa l'emendamento"

31 marzo 2016

http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni ... -136632773

Agli atti una telefonata tra il responsabile delle Attività produttive e il compagno, Gianluca Gemelli, indagato per traffico d'influenze illecite dalla procura di Potenza. E viene citata anche la Boschi

ROMA - La ministra Federica Guidi si è dimessa, travolta da un'intercettazione in cui - parlando con il suo compagno Gianluca Gemelli - gli garantiva il via libera a un emendamento alla legge di Stabilità che andava incontro ai suoi interessi imprenditoriali. Un'intercettazione che chiama in causa il centro del potere del governo Renzi, visto che la Guidi cita anche la ministra Maria Elena Boschi: "Anche Maria Elena è d'accordo".

"Caro Matteo - scrive la Guidi nella sua lettera di dimissioni - sono assolutamente certa della mia buona fede e della correttezza del mio operato. Credo tuttavia necessario, per una questione di opportunità politica, rassegnare le mie dimissioni da incarico di ministro. Sono stati due anni di splendido lavoro insieme. Continuerò come cittadina e come imprenditrice a lavorare per il bene del nostro meraviglioso Paese". Così si conclude l'incarico della ministra, che sin dalla sua nomina ha segnato la storia governo Renzi per i suoi conflitti d'interesse.

Tutto parte da un'inchiesta della procura di Potenza sulla gestione dei rifiuti nel centro Eni, inchiesta che ha un filone parallelo sull'impianto di Tempa Rossa nella Val d'Agri. In questo filone è indagato Gemelli, accusato di traffico di influenze illecite proprio per i suoi rapporti con il ministro. Il pm aveva anche chiesto l'arresto di Gemelli, che però non è stato concesso.

REAZIONI POLITICHE / M5s e Lega: dimissioni

Questa parte di indagine ruota intorno a un emendamento alla Legge di Stabilità, approvato all'ultimo momento nel dicembre del 2014, con il quale si dava il via libera al progetto di estrazione di petrolio Tempa Rossa, opera contestatissima dalle associazioni ambientaliste, ma sul quale Gemelli aveva forti interessi.

La storia è ricostruita negli atti dell'inchiesta con cui sono state arrestate sei persone. Atti nei quali c'è anche una serie di conversazioni telefoniche dirette tra Guidi e Gemelli, tra i quali c'era "una relazione di convivenza", come si legge nelle carte. L'imprenditore era interessato a fare in modo che si sbloccasse l'operazione Tempa Rossa, gestita dalla Total, perché secondo l'accusa le sue aziende avrebbero guadagnato circa due milioni e mezzo di sub appalti. E di questo parla al telefono con la compagna.

Che, il 13 dicembre, lo rassicura: "Dovremmo riuscire a mettere dentro al Senato se... è d'accordo anche Mariaelena la... quell'emendamento che mi hanno fatto uscire quella notte. Alle quattro di notte... Rimetterlo dentro alla legge... con l'emendamento alla legge di stabilità e a questo punto se riusciamo a sbloccare anche Tempa Rossa... ehm... dall'altra parte si muove tutto!".

Il compagno le chiede se la cosa riguardasse i suoi amici e il ministro gli risponde: "Eh certo, capito? Per questo te l'ho detto".

VIDEO Il timelapse dell'impianto contestato - LA SCHEDA

Avuta la notizia Gemelli chiama subito il rappresentante della Total: "La chiamo per darle una buona notizia..ehm.. .si ricorda che tempo fa c'è stato casino..che avevano ritirato un emendamento...ragion per cui c'erano di nuovo problemi su Tempa Ross ... pare che oggi riescano ad inserirlo nuovamente al senato..ragion per cui..se passa...e pare che ci sia l'accordo con Boschi e compagni...(...) se passa quest'emendamento... che pare... siano d'accordo tutti...perché la boschi ha accettato di inserirlo... (...) è tutto sbloccato! (ride ndr)...volevo che lo sapesse in anticipo! (...) e quindi questa è una notizia...".

Dalle indagini fatte poi dagli agenti della squadra mobile della Polizia di Potenza che hanno svolto le indagini è emerso che l'emendamento era stato inserito nel maxiemendamento alla Legge di stabilità del 2015, modificato dal Senato il 20 dicembre, con il quale si dava il via al progetto Tempa Rossa.
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Re: Corusion tałiana e romana

Messaggioda Berto » dom apr 03, 2016 6:47 am

Blog di Beppe Grillo - Tutti sapevano: ci sono le prove!
2 Apr 2016

http://www.beppegrillo.it/2016/04/tutti_sapevano.html

Adesso cercano anche di intimidire minacciando querele. Parlano di diffamazione solo nel tentativo di nascondere e fuorviare la verità che è una sola: tutti sapevano che l’emendamento “Total” era un emendamento marchetta, scritto dal Governo della Lobby, questa volta per le Lobby del petrolio. Ci sono le prove, certe, pacifiche ed incontestabili sin dal 17.10.2014. Il M5S, infatti, prima costringe la maggioranza a ritirare l’emendamento presentato allo Sblocca Italia attraverso la denuncia e l’opposizione in particolare della Deputata Mirella Liuzzi. Poi accade di nuovo il 13.12.14, quando a seguito della riproposizione, questa volta al Senato, dello stesso emendamento da parte del Governo, con il previo assenso del Consiglio dei Ministri ed il “total” accordo della Boschi, il Senatore M5S Cioffi denunciava in Aula l’emendamento marchetta quasi preannunciando quello che poi nei fatti starebbe emergendo dalle indagini della Procura di Potenza e coordinate dall’Antimafia. E cioè una grave commistione tra Governo e Lobby del petrolio, un evidente conflitto di interessi tra cariche governative e interessi privati, ed un groviglio di reiterate menzogne da parte del PD e del Governo ai danni dei cittadini. Tutti, dunque, sapevano o avrebbero dovuto sapere a seguito delle denunce del M5S di quali fossero i rischi e/o le finalità che l’emendamento incriminato avrebbe potuto comportare. Dall’intero Parlamento al Governo che adesso ha l’obbligo di dimettersi. Ci sono le prove. Ed il M5S auspica che possano essere acquisite dai Magistrati agli atti come ulteriore supporto alle indagini, anche in vista della prossima chiamata davanti alla Procura sia della Guidi che della stessa Boschi. Nel frattempo, l’emendamento va immediatamente ritirato. Questo si che è un atto dovuto!
MoVimento 5 Stelle Parlamento



Ex Ministro Guidi al fidanzato: Italiani un popolo di vacche da mungere | Blog di ilfattoquotidiano
marzo 31, 2016
Nessuno dice che questa viene dalla Confindustria e che il suo compagno è un grillino?

http://ilfatoquotidiano.altervista.org/ ... he-mungere

Fanno scalpore le parole dette dall’ex Ministra Guidi al fidanzato prima di dimettersi per lo scandalo degli appalti; infatti, una gola profonda che si è confessata in esclusiva col nostro blog rivela la delusione del ministro colto con le mani nel sacco che avrebbe detto al fidanzato (coinvolto nello scandalo) le seguenti parole: “e adesso dove lo troviamo un popolo di vacche da mungere più fesso degli italiani?”. Probabile che l’ex ministra venga ora ricollocata a gestire appalti nel nord Italia.
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Re: Corusion tałiana e romana

Messaggioda Berto » mer apr 06, 2016 6:39 pm

Cantone: "Sanità scorribanda delinquenti di ogni risma"
Raffaele Cantone
Corruzione per sei mld l'anno. Sprechi per un mld l'anno. Complessivamente, considerando anche le inefficienze, il danno per il Ssn è di 23,6 mld l'anno. La ministra della Salute, Lorenzin: "Reato di corsia odioso. Ecco il mio piano anticorruzione"

di ALBERTO CUSTODERO
06 aprile 2016

http://www.repubblica.it/politica/2016/ ... -137015392

ROMA - "La sanità, per l'enorme giro di affari che ha intorno e per il fatto che anche in tempi di crisi è un settore che non può essere sottovalutato, è il terreno di scorribanda da parte di delinquenti di ogni risma". Lo ha affermato il presidente dell'Autorità nazionale anti corruzione, Raffaele Cantone, intervenendo alla presentazione del Rapporto di Transparency Italia, Censis e Ispe-Sanità in occasione della prima giornata nazionale contro la corruzione in sanità. Secondo i dati del governo, sprechi inefficienze e corruzione presenti nella sanità ci costano complessivamente 23,6 miliardi di euro l'anno.
Solo per infezioni e epidemie in corsia, il costo è di due miliardi l'anno.

Lorenzin d'accordo con Cantone. La ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, è sulla stessa linea di Cantone. "Concordo pienamente - ha commentato - con il Presidente dell'Anac quando ricorda che la Sanità è un settore ad alto rischio di corruzione, ma ciononostante garantisce standard elevatissimi di qualità delle prestazioni agli assistiti. Trasparenza, legalità, contrasto della corruzione devono costituire obiettivi precisi per tutti gli attori del Ssn. Con l’Anac, con l’ausilio di Agenas, abbiamo recentemente lavorato per varare la nuova 'sezione del Piano nazionale anticorruzione' dedicata alla Sanità. Fra qualche giorno io e il Presidente Cantone sottoscriveremo un apposito Protocollo per attuare controlli congiunti per garantire la piena e puntuale attuazione del Piano".

"La corruzione - ha detto Cantone - si è trasformata e la mazzetta tradizionale è rimasta un ricordo. Nel nostro piano anticorruzione abbiamo indicato come una delle maggiori criticità le liste di attesa. Sarebbe bello se potessero essere trasparenti, ma sappiamo che è difficile perchè ci sono in ballo i valori della privacy. Però dobbiamo intervenire, fatti come quello di Salerno mi inquietano".

LO SCANDALO DELLE LISTE DI ATTESA

"Ditte farmaceutiche e sale mortuarie". "La sanità - ha aggiunto Cantone - è ai primi posti per il rischio di corruzione con un trend stabile e abbiamo provato a mettere in campo strumenti nuovi col ministero della Salute, provando a individuare gli snodi problematici e gli strumenti su cui intervenire. Le liste di attesa sono fra questi snodi, anche le imprese farmaceutiche, come la gestione delle sale mortuarie. Proveremo a dare delle indicazioni e stiamo per firmare un nuovo protocollo che consentirà di verificare se le asl stanno facendo davvero quello che è previsto nelle linee guida anticorruzione.
Dobbiamo fare squadra e far capire che queste battaglie non sono nostre ma di tutti, una sanità senza corruzione potrà rendere più sostenibile il Ssn.

La corruzione non si vince solo con gli arresti, ma con una rivoluzione culturale".

Corruzione per 6 mld l'anno.
La corruzione in Sanità sottrae fino a 6 miliardi l'anno all'innovazione e alle cure ai pazienti. E in una azienda sanitaria su tre (37%) si sono verificati episodi di corruzione negli ultimi 5 anni, "non affrontati in maniera appropriata". Lo affermano i dirigenti delle 151 strutture sanitarie che hanno partecipato all'indagine sulla percezione della corruzione, realizzata da Transparency International Italia, Censis, Ispe-Sanità e Rissc.

Coinvolta un'azienda sanitaria su 3.
Nel 37% delle aziende sanitarie italiane si sono verificati episodi di corruzione negli ultimi cinque anni, e in circa un terzo dei casi non sono stati affrontati in maniera appropriata. Ad affermarlo sono gli stessi dirigenti delle 151 strutture sanitarie che hanno partecipato all'indagine sulla percezione della corruzione realizzata nell'ambito del progetto "Curiamo la corruzione" da Transparency International Italia, Censis, Ispe-Sanità e Rissc. Il 77% dei dirigenti sanitari ritiene che ci sia il rischio concreto che all'interno della propria struttura si verifichino fenomeni di corruzione (e questo rischio è giudicato elevato dal 10% di loro).

Sprechi per un mld.
Sprechi in calo nella sanità italiana, ma ancora ingenti: un miliardo di euro l'anno. La sanità fa gola per l'ingente valore della spesa pubblica, pari a 110 miliardi di euro l'anno. Dall'analisi dei conti economici di asl e aziende ospedaliere emerge che dal 2009 al 2013 gli sprechi in questi settori sono diminuiti in media del 4,4% l'anno, ma la loro incidenza rispetto alla spesa complessiva non si è ridotta. Tali sprechi nelle spese non direttamente collegate all'efficacia delle cure ammontano a 1 miliardo di euro l'anno: risorse che potrebbero essere altrimenti destinate alla salute dei pazienti.

La ministra: "In corsia reato odioso".
"Il tema della corruzione in Sanità - ha sottolineato la ministra della Salute Beatrice Lorenzin - lo abbiamo aggredito fin dall’inizio del mio mandato, e abbiamo promosso e attuato ogni iniziativa per combattere contro criminali che, come ripeto sempre, quando rubano in sanità commettono un reato ancora più grave perché i loro atti finiscono con l’incidere in modo diretto sulla qualità di assistenza e cura delle persone più fragili. Rubano allo Stato e il loro atto diventa ancora più odioso perché commesso in danno dei malati".

Lorenzin: "Ecco il mio piano anticorruzione". "Nessuno - ha detto la ministra - in passato ha prodotto sul terreno della lotta alla corruzione in Sanità quanto ha fatto questo Governo. E su questa strada continueremo ad operare". Ecco alcuni esempi: "Nella Legge di stabilità 2016 è stato introdotto l’obbligo per tutte le aziende sanitarie di effettuare acquisti in modo accentrato, tramite Consip o tramite le centrali uniche regionali". "Su mia proposta, il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare un decreto legislativo in materia di conferimento degli incarichi di direttore generale nelle Aziende sanitarie. Nello specifico il decreto istituisce presso il Ministero della salute un elenco nazionale di aspiranti direttori generali, cui si accede tramite selezione sulla base di criteri meritocratici".

"La circolazione dei dati". "Sono convinta - ha spiegato Lorenzin - che il grande strumento contro la corruzione sia la circolazione, la condivisione e dunque la trasparenza dei dati. Per questo nel Patto per la salute 2014-2016 sono stati previsti non soltanto il rafforzamento dei controlli nelle aziende sanitarie, ma anche un Patto per la sanità digitale e un piano di evoluzione dei flussi informativi del Nuovo sistema informatico sanitario".
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Re: Corusion tałiana e romana

Messaggioda Berto » mar apr 12, 2016 3:19 pm

Mazzette per avere la patente, il passaggio di tangenti filmato dalla polizia
Vasta operazione anti-corruzione a Frosinone: fino a 4 mila euro per prendere la patente senza esami. Venti arresti, 135 persone indagate
di Antonio Mariozzi
http://www.corriere.it/video-articoli/2 ... e861.shtml
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Re: Corusion tałiana e romana

Messaggioda Berto » gio apr 14, 2016 4:07 pm

Inps, premi fino a 200mila euro Indagati 80 funzionari e dirigenti
Le casse dell’Inps come il forziere di Paperon de Paperoni al quale potevano attingere, incassando fior di milioni di euro, dirigenti e funzionari dell’istituto di Previdenza sociale nazionale. Sono... di Rosaria Federico
10 aprile 2016

http://lacittadisalerno.gelocal.it/sale ... 1.13277880

Le casse dell’Inps come il forziere di Paperon de Paperoni al quale potevano attingere, incassando fior di milioni di euro, dirigenti e funzionari dell’istituto di Previdenza sociale nazionale. Sono 80 i dipendenti campani iscritti nel registro degli indagati per aver incassato, fraudolentemente, premi di produttività sui dati – fasulli – immessi nel sistema informatico centrale dell’istituto previdienziale. Dirigenti e funzionari che accedevano al forziere dell’Inps, attraverso un meccanismo semplicissimo, e riuscivano ad incassare anche 200mila euro l’anno di premi di produttività. Ottanta le persone, dislocate nei vari uffici provinciali e regionali, ma anche nella sede centrale di Roma che circa un mese fa sono state iscritte nel registro degli indagati, per falso ideologico e truffa aggravata, dal sostituto procuratore Roberto Lenza che sta coordinando le indagini nell’inchiesta Mastrolindo.

A ottobre scorso erano scattate le perquisizioni in tutta Italia, al vaglio dei carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore e della sezione di Pg della Procura la posizione di centinaia di funzionari, ispettori e dirigenti centrali e locali che avrebbero lucrato indebitamente somme erogate a titolo di incentivo e produttività. Da nord a sud della Penisola, un sistema collaudato per il quale tra il 2012 e il 2013, l’Inps avrebbe erogato 400 milioni di euro ai suoi dipendenti. Il sistema era semplice gli addetti inserivano nel sistema informatico dell’Ente dati falsi circa il numero di disconoscimenti di rapporti di lavoro alle dipendenze delle aziende controllate. In questo modo i funzionari dimostravano di aver raggiunto gli obiettivi di produttività imposti dall’Inps, ottenendo le somme. Più disconoscimenti, più incentivi e per anni i furbetti hanno raddoppiato o triplicato i propri stipendi annui. Nell’informativa redatta dagli inquirenti e al vaglio del sostituto procuratore Roberto Lenza vi sono cifre da capogiro e nomi altisonanti che potrebbero causare un terremoto giudiziario capace di scuotere le fondamenta dell’istituto di previdenza sociale nazionale.

A giorni il nuovo filone di indagine avviato dalla procura nocerina, nell’ambito dell’operazione Mastrolindo che ha esaminato migliaia di falsi lavoratori e ditte fantasma che hanno depredato le casse dell’Inps, arriverà ad una svolta. Tremano i vertici romani dell’Istituto ma anche i funzionari e i dirigenti dislocati in tutta la Campania negli uffici decentrati.

Intanto, si attende la fissazione dell’udienza dinanzi al Tribunale del Riesame per l’Appello proposto dal Pm contro il mancato sequestro di quattro milioni di euro a carico di cinque alti funzionari dell’Ente, accusati di truffa aggravata per non aver segnalato le imprese fasulle e per aver consentito che finti lavoratori incassassero erogazioni previdenziali e assistenziali. In questa tranche dell’inchiesta Mastrolindo sono indagati Gabriella Zaccaria, 61 anni salernitana, direttore provinciale dell’Inps di Salerno; Angela Santopietro, 50 anni, di Salerno, responsabile dell’ufficio ispettivo provinciale Inps Salerno all’epoca dei fatti; Antonello Crudo, 47 anni, di Roma, oggi direttore per la previdenza dell’Inps che ha rivestito il ruolo di direttore generale dell’Istituto nel 2015, succedendo a Mauro Nori; Dario Dolce, 65 anni di Treviso, residente a Roma, dirigente della direzione centrale entrate dell’Inps e Antonello Lilla, 52 anni, originario di Napoli, dirigente della direzione centrale sistemi informatici e tecnologici dell’Inps di Roma.
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Re: Corusion tałiana e romana

Messaggioda Berto » gio apr 14, 2016 4:13 pm

Truffa all’Inps, trevigiano nei guai
È accusato di non avere bloccato per anni le indennità destinate a falsi lavoratori
13 aprile 2016

http://tribunatreviso.gelocal.it/trevis ... 1.13294232

L’Inps non ha bloccato per due anni le indennità destinate a falsi lavoratori, assunti da imprese inesistenti, erogando prestazioni assistenziali per 4 milioni e 73mila euro. A tanto ammonta il danno prodotto da cinque alti funzionari dell’Istituto di previdenza sociale alle casse dello Stato per la mancata cancellazione dagli archivi informatici dell’Istituto delle matricole di lavoratori e imprese. Tra questi il trevigiano Dario Dolce, 65 anni, dirigente della direzione centrale entrate dell’Inps. La Procura di Nocera Inferiore ha chiesto anche il sequestro di immobili, conti correnti e quote societarie in possesso dei dirigenti Inps accusati di truffa aggravata. Un sequestro per equivalente rigettato dal Gip Paolo Valiante e che ora è approdato dinanzi ai giudici del Riesame di Salerno dopo l’appello della Procura.

Nel mirino degli inquirenti di Nocera Inferiore sono finite cinque persone alle quali si contesta di aver prodotto un danno erariale rilevante con la propria condotta omissiva. In particolare, la richiesta di sequestro è stata effettuata nei confronti di Gabriella Zaccaria, 61 anni di Salerno, direttore provinciale dell’Inps di Salerno; Angela Santopietro, 50 anni, di Salerno, responsabile dell’ufficio ispettivo provinciale Inps Salerno; Antonello Crudo, 47 anni, di Roma, oggi direttore per la previdenza dell’Inps che ha rivestito il ruolo di direttore generale dell’Istituto nel 2015, succedendo a Mauro Nori. Indagato per truffa aggravata anche Dario Dolce, 65 anni di Treviso, residente a Roma, dirigente della direzione centrale entrate dell’Inps e Antonello Lilla, 52 anni, originario di Napoli, dirigente della direzione centrale sistemi informatici e tecnologici dell’Inps di Roma. Per due anni, secondo le accuse, avrebbero omesso di adottare i provvedimenti per cancellare dagli archivi informatici le ditte che l’ufficio ispettivo di Salerno aveva segnalato il 17 maggio del 2012 per le assunzioni fittizie di lavoratori. Imprese coinvolte nell’inchiesta denominata Mastrolindo della Procura di Nocera Inferiore e per le quali sono state emesse dal Tribunale numerose ordinanze di custodia cautelare per associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello stato. Con Crudo, ai vertici dell'istituto di previdenza sociale, rispondono di truffa aggravata ai danni dello stato anche Dolce e Lilla. La Procura contesta ai tre vertici nazionali l’indebito pagamento di 2milioni e 439mila euro circa. Hanno volutamente ignorato, secondo la Procura, cinque segnalazioni inoltrate dalla responsabile della direzione regionale Inps Campania.
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Re: Corusion tałiana e romana

Messaggioda Berto » sab mag 28, 2016 3:32 pm

Terremoto Emilia, cemento depotenziato per costruire una scuola media: 15 indagati
di David Marceddu | 27 maggio 2016

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05 ... ti/2773008

Tutte le persone sotto inchiesta lavorano a vario titolo per le due grandi aziende coinvolte nell'inchiesta coordinata dal procuratore Lucia Musti e dal sostituto Claudia Ferretti due grosse aziende del settore edilizio: la Betonrossi di Piacenza, attiva nella fornitura di calcestruzzi e l'Aec di Modena che si occupava direttamente delle costruzioni ed è stata molto presente in questi anni nei cantieri della ricostruzione nella Bassa modenese. I reati contestati sono truffa e falso

Cemento depotenziato per la costruzione di una scuola media che doveva sostituirne una messa fuori uso dal terremoto del maggio 2012. È questa l’accusa della procura della Repubblica di Modena a 15 indagati oggetto di diverse perquisizioni in tutta Italia. Tutte le persone sotto inchiesta lavorano a vario titolo per le due grandi aziende coinvolte nell’inchiesta coordinata dal procuratore Lucia Musti e dal sostituto Claudia Ferretti due grosse aziende del settore edilizio: la Betonrossi di Piacenza, attiva nella fornitura di calcestruzzi e l’Aec di Modena che si occupava direttamente delle costruzioni ed è stata molto presente in questi anni nei cantieri della ricostruzione nella Bassa modenese. I reati contestati sono truffa e falso. L’opera in questione è l’istituto scolastico “Cesare Frassoni” di Finale Emilia, che oltre a dovere ospitare gli alunni sarebbe dovuto diventare uno dei luoghi più sicuri della cittadina emiliana, un centro di ritrovo per la popolazione in caso di terremoto.

L’iter dell’opera era partito un anno fa e un contributo per i lavori, del costo di quasi cinque milioni di euro in totale, era arrivato dall’Italia dei Valori, dal Lions Club e da un comune francese gemellato con Finale Emilia da cinquant’anni. Tuttavia il giorno dell’inaugurazione, ad aprile 2016, non era arrivato il collaudo e la cerimonia si era dovuta svolgere fuori all’aperto.

Il nome dell’operazione, “Cubetto”, portata avanti dalla Squadra mobile di Modena e dai vigili urbani del Comune di Modena, deriva dai dal nome dei campioni di cemento, detti appunto cubetti, che sarebbero stati utilizzati per alterare le analisi di laboratorio effettuate. La stessa indagine era nata per puro caso durante una intercettazione per un’inchiesta antidroga in cui le due aziende non c’entrano niente. Uno degli intercettati, dipendente di una delle due ditte, parlava continuamente di cubetti. Inizialmente gli investigatori erano convinti che si parlasse di stupefacenti: poi invece si sono accorti che si parlava proprio di cemento.

La truffa ipotizzata dai pm sarebbe partita quando l’impresa Aec a novembre 2015 aveva segnalato alla BetonRossi “un problema” di resistenza del calcestruzzo fornito. È a questo punto che uomini delle due ditte si sarebbero accordati per sostituire tutta la partita dei cubetti relativa al cantiere Frassoni. E il tutto all’insaputa della Direzione lavori, cioè del rappresentante del comune di Finale Emilia, che non è coinvolto nell’inchiesta se non come persona offesa.

Già in passato le scuole della ricostruzione di Finale Emilia erano finite al centro di un’altra inchiesta giudiziaria, che tuttavia nulla ha a che fare con questa. Le carte dell’inchiesta di ‘ndrangheta Aemilia della Dda di Bologna, avevano infatti parlato della presenza di uomini vicini alle ‘ndrine all’interno dei cantieri di una scuola già nel 2012, poco dopo il sisma. Gli stessi uomini, che secondo i pm antimafia lavoravano per conto della Bianchini costruzioni (azienda della vicina San Felice sul Panaro) sono accusati dai pm antimafia di avere abbandonato dell’amianto anche in un’area esterna di un’altra scuola di Finale, durante la ricostruzione.
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Re: Corusion tałiana e romana

Messaggioda Berto » sab mag 28, 2016 8:54 pm

MARATONA TELETHON CON RAI E BNL: RETROSCENA INQUIETANTI DENUNCIATI DAL PARTITO ANIMALISTA EROPEO.
21.12.15
di Cinzia Marchegiani

http://laici.forumcommunity.net/?t=58403727

A rischio la credibilità delle istituzioni, si faccia chiarezza
Stefano Fuccelli, il presidente del PAE denuncia:"Telethon destina solo il 35,5% alla voce "delibere per ricerca" tutto il resto ed esattamente il 64,5% è destinato ad altre voci : personale, servizi, spese materiale e di struttura, acquisti, ammortamenti, oneri commerciali oneri finanziari, altri oneri. La voce ‘Personale’ comprende compensi, stipendi, emolumenti dei dirigenti e dello staff di segreteria e non dei medici, ricercatori o scienziati. Circa 8 milioni di euro in un anno da spartire tra poche persone; mentre la voce ‘Servizi’ e ‘Spese materiali e di struttura’ comprende i costi di locazione, utenze, noleggio auto, viaggi aerei in business class, lussuosi hotel e ristoranti, ecc. sempre riferito ai dirigenti ed allo staff di segreteria. Circa 9 milioni di euro, il tutto vergognosamente esagerato.”

Continua far parlare di se la maratona per la raccolta dei fondi che sulla rete ammiraglia italiana sta raccogliendo soldi per la fondazione Telethon iniziata l’8 dicembre. Caustico tuona il presidente del PAE, Partito Animalista Italiano:” che è iniziata la campagna mediatica per la raccolta fondi di Telethon sulle reti Rai all'insegna della menzogna, la conduttrice del programma La Vita in Diretta, Cristina Parodi insieme al direttore generale Telethon Francesca Pasinelli, nella presentazione dell'iniziativa ha dichiarato che l'intero importo delle donazioni viene destinato totalmente alla ricerca scientifica per sconfiggere le malattie genetiche e rare. Niente di più falso.”
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Re: Corusion tałiana e romana

Messaggioda Berto » mar giu 21, 2016 7:55 pm

Campi Rom in mano alle coop, arrestato fondatore di Ermes: riceveva più soldi di Buzzi
Salvatore Di Maggio è indagato per un giro di mazzette che sarebbero state pagate da alcuni imprenditori ai funzionari di Roma per agevolare appalti per la gestione dei campi rom. Il consorzio di Di Maggio è una delle coop che riceve più finanziamenti per quanto riguarda la gestione dei campi nomadi. Molti di più di quanti ne prendeva la cooperativa 28 giugno di Salvatore Buzzi.
21 giugno 2016

http://roma.fanpage.it/campi-rom-in-man ... i-di-buzzi

Salvo Di Maggio, presidente del Consorzio Alberto Bastiani, di cui fanno parte anche Cooperativa Ermes e Comunità Capodarco, si occupa di Rom e nomadi a Roma da circa 25 anni. Da questa mattina è indagato per un giro di mazzette che sarebbero state pagate da alcuni imprenditori ai funzionari di Roma per agevolare appalti per la gestione dei campi rom. Il consorzio di Di Maggio nella Capitale è una delle coop che riceve più finanziamenti per quanto riguarda la gestione dei campi nomadi. Molti di più di quanti ne prendeva la cooperativa 28 giugno di Salvatore Buzzi, a processo dopo la maxi inchiesta su Mafia Capitale. Stando ai dati riportati in un dossier dell'associazione 21 Luglio, solo nel 2013 le coop Ermes e il Consorzio Bastiani hanno ricevuto tra i 500mila e un milione di euro di finanziamenti per i loro servizi all'interno dei campi rom. La cooperativa di Buzzi, sempre secondo il rapporto, ne avrebbe presi tra i 100mila e i 250mila. La cooperativa Ermes riceveva soldi per la scolarizzazione dei giovani abitanti dei campi rom, mentre il consorzio Bastiani riceveva finanziamenti dal Comune per la gestione ordinaria e la bonifica dei campi.

Nel 2013 il dipartimento Politiche Sociali della giunta Marino ha affidato al Consorzio Bastiani la bonifica del campo rom di via di Salone per affidamento diretto e quindi senza alcun bando di gara. Questo nonostante gli importi superassero i limiti imposti dalla legge, ha detto nel 2015 in un'interrogazione parlamentare del senatore Andrea Augello al ministro Angelino Alfano. Il 23 maggio 2014 il Comune provvedeva a liquidare un importo di 161.635 euro "per l'intervento urgente di bonifica presso il villaggio Rom di via di Salone, in favore del Consorzio di cooperative sociali Alberto Bastiani Onlus". L'affidamento diretto risale al 19 Dicembre 2013, che va a sommarsi a un altro precedente del 10 dicembre di 97.814 euro. Totale, oltre 260 mila.
Bastiani, Capodarco ed Ermes: da vent'anni operano nel sociale a Roma.

Il Consorzio Bastiani, si legge sul sito, nasce nell’ottobre del 2001 dall’esperienza della Comunità Capodarco di Roma, per promuovere l’inserimento lavorativo delle persone in situazione di disagio. Il Consorzio promuove le cooperative nate dal Movimento di Capodarco di Roma ed è impegnato nella diffusione della Cooperazione sociale nel tessuto locale. Come detto, ne fanno parte la cooperativa Ermes e la Comunità Capodarco di Roma.

Presidente attuale di Capodarco è Augusto Battaglia, esponente del Partito democratico, Ds prima, ed ex assessore regionale alla Sanità. Recentemente la cooperativa Ermes, insieme ad altre, aveva protestato contro un bado del commissario Tronca sulla sulla gestione dei campi rom a Roma: 5 milioni di euro per manutenzione e servizio di vigilanza. Niente più servizi sociali, come la scolarizzazione di cui prima si occupavano queste cooperative. Il bando veniva definito "un ritorno all’era Alemanno, a un sistema inefficace e fallimentare sul fronte della sicurezza e del controllo a discapito dell’integrazione sociale. Così gli operatori sociali si trasformano in vigilantes dei campi rom”.
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Re: Corusion tałiana e romana

Messaggioda Berto » lun lug 04, 2016 8:27 pm

Roma, corruzione e riciclaggio: 24 arresti. Indagati parlamentare Marotta (Ncd) ed ex sottosegretario Pizza - In manette anche due impiegati dell'Agenzia delle Entrate
di FABIO TONACCI
04 luglio 2016

http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/ ... -143379891

ROMA - Un labirinto di tangenti, come una grande catacomba sotterranea nella Roma degli intrallazzi che unisce politici, funzionari e imprenditori per spartirsi gli appalti dei ministeri. Un flusso finanziario illecito di 12,8 milioni di euro. Indagati un parlamentare in carica, Antonio Marotta e un ex sottosegretario del governo Berlusconi, Giuseppe Pizza, arrestati per corruzione aggravata due impiegati infedeli dell'Agenzia delle Entrate. È' questo lo scenario criminale disegnato dalla nuova inchiesta della procura guidata da Giuseppe Pignatone e dal Nucleo centrale valutario della Guardia di Finanza guidato dal generale Giuseppe Bottillo.

Gli arresti. Oggi all’alba sono scattati 24 ordini di custodia cautelare -12 in carcere e 12 ai domiciliari - centinaia di perquisizioni delle Fiamme Gialle, con un'operazione estesa a diverse città italiane ma che ha il suo epicentro nella capitale. Cinque misure interdittive (obbligo di dimora e divieto di attività professionale) e sequestrato più di 1,2 milioni di euro tra immobili, conti correnti e quote societarie a carico di altrettanti indagati, gravemente indiziati dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale, corruzione e riciclaggio, truffa ai danni dello Stato e appropriazione indebita, nell'ambito dell'operazione denominata "Labirinto". Complessivamente sono 50 tra arrestati e indagati.

Il faccendiere Pizza al centro dell'organizzazione. Tra gi arrestati, la figura centrale del sistema criminale è il faccendiere Raffaele Pizza, che adoperando i suoi legami stabili con il mondo della pollitica, rappresentava lo snodo tra il mondo impreditoriale e quello degli enti pubblici, svolgendo secondo gli investigatori "un'incessante e prezzolata opera di intermediazione tra i suoi interessi e quellidi imprenditori senza scrupolo" allo scopo di aggiudicarsi gare pubbliche. L'uomo sempre grazie ai propri contatti con i politici si adoperava anche per favorire la nomina ai vertici di enti e società, di persone a lui vicine, allo scopo di riceverne favori e facilitazioni. Il faccendiere usava uno studio vicino al Parlamento, per ricevere denaro di illecita provenienza, nasconderlo e smistarlo grazie alla collaborazione in un caso di Antonio Marotta, parlamentare in carica dell Ncd, la formazione politica che fa capo all'attuale ministro dell'Interno Angelino Alfano, che ha detto: "Sono sicuro che si farà chiarezza". Marotta è indagato per traffico di influenze illecite e ricettazione. Per il politico era stata chiesta la misura cautelare per corruzione e associazione a deliquere, ipotesi di reato escluse dal gip. Il suo nome è stato fatto nel corso di alcune intercettazioni.
Ma è indagato per riciclaggio anche Giuseppe Pizza, fratello di Raffaele, politico calabrese ex sottosegretario all'Istruzione del governo Berlusconi, che rivendica il simbolo della Democrazia Cristiana. Arrestato perchè considerato anch'egli al centro dell'organizzazione il commercialista Alberto Orsini.

Chi è Antonio Marotta. Deputato di area Popolare Ncd-Udc, Marotta, 68 anni, avvocato originario di Torchiara (Salerno). Già deputato nella passata legislatura con l'Udc, è stato eletto nel 2013 nelle liste di Forza Italia-Pdl, da dove poi nel giugno 2015 è passato a Area Popolare. E' stato anche consigliere laico del Csm nel 2002 in quota Udc. Da agosto 2006 al febbraio 2009 è stato vice capo del Dipartimento di Giustizia del Personale e dei servizi. Nel maggio del 2012 il Senato lo ha eletto vice presidente del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa.
"È un equivoco" ha commentato "Io credo di essere al di fuori di tutto al cento per cento".

L'appalto call center Inps-Inail. C'è anche la gestione dell'appalto del call center unico Inps Inail al centro dell'indagine. Secondo gli inquirenti l'appalto sarebbe stato affidato in maniera regolare ma condotte illecite si sarebbero verificate in un secondo momento, nei rapporti con i subappaltatori. Nella distribuzione di lavori e subappalti il gruppo avrebbe realizzato tutta una serie di false fatturazioni e frodi fiscali per generare denaro extra contabile poi usato per tangenti, riciclaggio e finanziamento illecito ai partiti.

Le indagini. Sono partite nel 2013 da segnalazioni per operazioni sospette nei confronti di un consulente tributario romano e di un labirinto di società a lui riferibili che movimentavano grandi somme di denaro tra i conti correnti personali ed aziendali. Gli investigatori hanno ricostruito l'operatività di una ramificata struttura imprenditoriale illecita che negli anni oggetto d'indagine ha movimentato oltre dieci milioni di euro giustificati da fatture false a scopo di evasione e per costituire riserve nascoste al fisco da usare attraverso una galassia di società gestite da prestanome. Per 'ammorbidire' eventuali controlli fiscali e agevolare le pratiche di rimborso delle imposte, il consulente si avvaleva anche di due dipendenti infedeli dell'Agenzia delle Entrate di Roma, finiti in manette con l'accusa di corruzione aggravata
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