"Via il crocifisso. Le europee? Idiote"
Roberto Derta
Londra, 28 ago 2017
http://www.ilprimatonazionale.it/primo- ... iote-71782
Una bambina inglese, bianca, battezzata, affidata a una coppia di immigrati, musulmani osservanti. È scandalo, nel Regno Unito, dopo l’articolo del Times che ha reso noto il dramma della piccola. Accade a Londra, dove i servizi sociali del distretto di Tower Hamlets (dove solo il 31% della popolazione è bianco) hanno affidato una bambina cristiana di 5 anni a due famiglie di musulmani osservanti nonostante l’opposizione dei genitori. Un cambio repentino di abitudini, per la bambina: via la collanina con il crocifisso, niente più spaghetti alla carbonara, il suo piatto preferito, perché il bacon è alimento proibito. Un supervisore dei servizi sociali, che ha chiesto l’anonimato, ha raccontato che la bambina piange perché nella famiglia affidataria “non parlano inglese”.
Eppure la legge richiede che, nella scelta dell’affido, si tengano presenti “la religione, il background linguistico e culturale, la razza”. Sarebbe peraltro la seconda famiglia musulmana ad aver ricevuto la tutela della piccola: nella prima la madre indossava il niqab, in questa le donne si mettono il burqa per uscire di casa. I racconti che trapelano circa la nuova vita della piccola sono drammatici: sembra che alla bambina venga raccontato che “Pasqua e Natale sono feste stupide” e che “le donne europee sono alcolizzate e idiote”. “Questa è una bambina bianca, inglese, che ama il calcio ed è stata battezzata in una chiesa. Ha già subito il trauma di essere separata dai genitori e ha bisogno di essere circondata da una cultura che conosce e ama. Invece è intrappolata in un mondo che non conosce e la spaventa”, ha riferito un amico di famiglia.
Londra Caso bambina affidata a famiglia musulmana
agosto 28, 2017
Le hanno tolto la collanina con il crocefisso, l’hanno incoraggiata a studiare l’arabo e le hanno proibito di mangiare la carbonara
http://www.tempi.it/inghilterra-il-caso ... aQKdzbOPqB
Una bambina di cinque anni, bianca, inglese, è stata affidata dai servizi sociali, per due volte negli ultimi sei mesi, a famiglie musulmane osservanti, nonostante l’opposizione dei genitori. Nella prima famiglia le donne indossano il niqab, l’indumento che lascia scoperti solamente gli occhi, mentre nella seconda mettono il burqa quando escono di casa. Il caso, riportato in esclusiva dal quotidiano britannico Times, ha suscitato scalpore nella capitale. Un supervisore dei servizi sociali ha raccontato che la bambina ha chiesto in lacrime di non tornare alla famiglia affidataria perché «non parlano inglese». La piccola ha raccontato che le è stata tolta la collanina con il crocefisso, è stata incoraggiata a studiare l’arabo e le è stato proibito di mangiare la carbonara, il suo piatto preferito preparatole dalla madre, perché contiene la pancetta. Inoltre, sembra che la bambina abbia detto a sua madre che «il Natale e la Pasqua sono feste stupide» e che «le donne europee sono stupide e alcolizzate».
TRAUMA. La madre della bambina, parlando con un amico, ha detto di essere sconvolta dall’ambiente totalmente estraneo in cui la figlia ha vissuto negli ultimi sei mesi. «Ha cinque anni, è nata in questo paese, parla inglese come prima lingua, ama il calcio, ha il passaporto inglese ed è stata battezzata in chiesa. Ha sofferto un terribile trauma per essere stata separata dalla sua famiglia. Ha bisogno di sentirsi al sicuro e amata. Invece, è stata intrappolata in un mondo dove tutto le appare alieno e la spaventa».
AFFIDAMENTO. Il distretto di Tower Hamlets, a cui fanno riferimento i servizi sociali che si occupano della bambina, hanno rifiutato di fornire spiegazioni al Times. In effetti, le legge prevede che nella scelta dell’affido si tenga conto del «background religioso, culturale, linguistico e di razza». In alcune aree del paese però, a causa della carenza di famiglie affidatarie appartenenti a etnie di minoranza, capita che bambini non bianchi vengano affidati a famiglie inglesi, mentre è assai raro che avvenga il contrario. Secondo le statistiche inglesi, l’anno scorso sono stati dati in affidamento 51.800 bambini, di cui il 77 per cento (cioè 39.900) sono bianchi. Dal censimento nazionale del 2011 risulta che l’80 per cento della popolazione è composta da bianchi inglesi, percentuale che scende al 45 per centro a Londra e al 31 per cento nel quartiere di Tower Hamlets. L’anno scorso, a Londra, il 39 per cento dei bambini dati in affidamento era bianco, mentre a Tower Hamlets solo il 24 per cento. Non ci sono però percentuali che indichino quanti bambini vengano affidati a famiglie dall’etnia diversa rispetto a quella del bambino.
IL CASO. I dirigenti del municipio di Tower Hamltes, citando gli obblighi di riservatezza, non hanno voluto rivelare quanti affidi inter-culturali ci sono stati e se ci sia una carenza di famiglie affidatarie inglesi. Dieci anni fa un documento del consiglio dichiarava che le famiglie affidatarie venivano scelte in base al loro background, così da rispettare la cultura di provenienza del bambino. Nel 2008 si dichiarava che le comunità sottorappresentate erano quelle caraibiche, africane, vietnamite, bianche e del Bangladesh. Nell’aprile di quest’anno gli ispettori dell’Osfted (un sistema di valutazione esterno nell’ambito dell’educazione) hanno classificato come «inadeguati» i servizi di assistenza forniti dal consiglio a questi bambini. Il Dipartimento dell’Educazione ha dichiarato che non è possibile esprimersi sui singoli casi, ma che «il background di un bambino necessita una considerazione importante nella decisione dell’affidamento».
Gran Bretagna, polemica per bambina cristiana affidata a famiglie musulmane osservanti
La vicenda riportata dal Times: la piccola, cinque anni, costretta a togliersi il crocifisso dal collo e a imparare l'arabo
GIAMPAOLO CADALANU
28 agosto 2017
http://www.repubblica.it/esteri/2017/08 ... P3-S1.4-T1
LONDRA - Costretta ad abbandonare la famiglia, a vivere con genitori adottivi che non parlano inglese, a lasciare la sua catenina con la croce e persino a rinunciare all'amata carbonara, perché contiene carne di maiale: è successo a una bambina inglese di cinque anni, scrive il Times, per una discutibile decisione della circoscrizione di Tower Hamlets, nella parte ovest di Londra.
Il giornale ovviamente tiene riservata l'identità della piccola, ed evita di divulgare anche le circostanze "molto particolari" che hanno spinto le autorità a toglierla ai veri genitori. Ma se evidentemente nella famiglia di origine c'erano problemi seri, ce ne sono altri nelle due diverse case dove la bambina è stata accolta negli ultimi sei mesi nonostante il parere contrario dei genitori naturali. Durante gli incontri con la madre naturale, la bambina disperata ha rivelato che nella sua nuova casa le donne portavano il velo e i nuovi familiari non parlavano inglese, anzi la incoraggiavano a imparare l'arabo. Alla madre la piccola ha riferito che "Pasqua e Natale sono feste stupide" e che "le donne europee sono sciocche e alcolizzate". Secondo il quotidiano, l'attuale madre adottiva indossa abitualmente un burqa: questo indica l'adesione a una lettura molto conservatrice dell'islam, di ispirazione salafita.
Le regole inglesi prevedono che le autorità "diano il giusto peso alle convinzioni religiose, alle origini razziali e allo sfondo culturale e linguistico". In genere è più frequente che bambini di minoranze vengano messi in famiglie cristiane, per mancanza di possibili alternative: il caso contrario invece sarebbe molto raro. La circoscrizione ha preso invece una decisione molto controversa. Il consiglio di Tower Hamlets ha rifiutato di rispondere alle domande di chiarimento poste dal Times, sostenendo che ci sono esigenze di privacy molto nette per tutelare l'equilibrio psicologico dei minori.
Non è la prima volta che in quella circoscrizione sorgono problemi di conflitti culturali: nel 2011, scrive il Daily Mail, una donna di 31 anni di origini asiatiche, che non era una musulmana praticante, ha ricevuto minacce perché non indossava
il velo durante il suo lavoro nella locale farmacia. E nel 2014, secondo un documento riservato filtrato alla stampa, il sindaco Luftur Rahman era stato accusato di avere collegamenti con gruppi islamisti radicali, compreso uno che voleva creare in Europa uno Stato regolato dalla Sha'ria.
Londra, bimba cristiana di 5 anni affidata a famiglia musulmana
Monica Ricci Sargentini
Milano, 28 agosto 2017
http://www.corriere.it/esteri/17_agosto ... resh_ce-cp
La piccola ha raccontato che le è stata tolta la collanina con il crocifisso e le è stato chiesto di imparare l’arabo. La decisione dei servizi sociali presa contro il volere della famiglia. L’esclusiva del Times
Quando è arrivata nella casa della famiglia affidataria ha raccontato che le hanno subito tolto la collanina con il crocifisso e che poi le hanno impedito di mangiare il suo piatto italiano preferito, gli spaghetti alla carbonara, un regalo della sua mamma prima che la portassero via. «Qui è vietato usare la pancetta perché c’è il maiale» le hanno spiegato. È polemica a Londra per la decisione dei servizi sociali del distretto di Tower Hamlets, una delle zone più multiculturali del Paese, di affidare una bambina cristiana di 5 anni a due famiglie di musulmani osservanti nonostante l’opposizione dei genitori.
In lacrime
La notizia è stata data in esclusiva dal quotidiano The Times che ha visto documenti riservati del municipio. Un supervisore dei servizi sociali, che ha chiesto l’anonimato, ha raccontato che la bambina piange, è molto provata e chiede di non tornare nella casa della famiglia affidataria «perché non parlano inglese». Eppure la legge richiede che, nella scelta dell’affido, si tengano presenti «la religione, il background linguistico e culturale, la razza». Negli ultimi sei mesi la piccola, la cui identità non viene rivelata per tutelarne la privacy, ha vissuto in due diverse famiglie, entrambe musulmane. Nella prima la madre indossava il niqab, la lunga tunica nera che copre le donne dalla testa ai piedi. Mentre nella casa attuale le donne si mettono il burqa per uscire di casa.
«Natale, una festa stupida»
La mamma ha raccontato di essere sconcertata dalla situazione alienante in cui si trova la figlia che ultimamente le avrebbe detto: «Pasqua e Natale sono feste stupide», «Le donne europee sono alcolizzate e idiote». «Questa è una bambina bianca, inglese, che ama il calcio ed è stata battezzata in una chiesa — ha riferito un amico di famiglia —. Ha già subito il trauma di essere separata dai genitori e ha bisogno di essere circondata da una cultura che conosce e ama. Invece è intrappolata in un mondo che non conosce e la spaventa».
La difesa
I dirigenti del municipio preferiscono non commentare la notizia: «Non possiamo parlare dei casi singoli» dicono. «I nostri servizi sociali — aggiungono — forniscono una casa e una famiglia amorevole a centinaia di bambini ogni anno e in ogni caso teniamo in alta considerazione la provenienza culturale e l’identità dei minori».
Le statistiche
In Inghilterra, lo scorso anno, sono stati 51,800 i bambini messi in case famiglia, il 77% degli affidatari era bianco. Secondo il censimento del 2011 l’80% della popolazione in Inghilterra è bianco e britannico, una percentuale che scende al 45% a Londra e al 31% nel quartiere di Tower Hamlets, nella parte Est della città. Di solito il problema del cambio di abitudini e cultura si pone per i bambini appartenenti alle minoranze etniche data la scarsità di famiglie affidatarie non bianche e cristiane.
Questo è un crimine contro l'umanità
Bambina cristiana tolta alla famiglia affidataria musulmana
Lucio Di Marzo - Mer, 30/08/2017
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/bam ... 35469.html
Dopo la polemica per la decisione dei servizi sociali, il giudice ribalta la sentenza
Un ribaltone che arriva dopo un articolo del Times che aveva dato il là alla polemica, raccontando la storia di una bambina cristiana britannica data in affido a una famiglia musulmana, e secondo quanto raccontato dal quotidiano costretta a parlare l'arabo e sottostare alle norme alimentari previste dall'Islam.
La sentenza di un giudice ha stabilito ora che dovrà vivere con alcuni membri della sua famiglia. Non senza che l'amministrazione locale di Tower Hamlets si facesse sentire, contestando quando scritto dalla stampa inglese e sostenendo che la famiglia a cui era stata affidata parlava inglese e anche che era "di razza mista", ma non aggiungendo altri dettagli per via dei limiti legali che impongono prima di tutto di non rivelare l'identità dei minori coinvolti.
Tower Hamlets ha anche detto di avere sempre voluto una soluzione definitiva, a casa di parenti, per la bimba di cinque anni. Ci si aspetta ora che Khatun Sapnara, giudice del Tribunale di famiglia che ha pronunciato la sentenza, emetta anche un ordine esecutivo.