Ła łengoa de łi aborixeni oustrałiani

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Messaggioda Berto » lun gen 06, 2014 8:36 am

Prima l'uomo poi caso mai anche gli idoli e solo quelli che favoriscono la vita e non la morte; Dio invece è un'altra cosa sia dall'uomo che dai suoi idoli.
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Berto
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Re: La lengoa de li aborixeni oustraliani

Messaggioda Berto » lun gen 06, 2014 11:39 am

IL COSMO SECONDO GLI ABORIGENI AUSTRALIANI

di Annalisa Ronchi

http://www.racine.ra.it/planet/testi/aborigeni.htm

Nessuno sa che cosa pensavano gli uomini primitivi quando alzavano gli occhi al cielo, perché nulla è stato scritto. Comunque, la cultura degli Aborigeni Australiani, che è stata tramandata tramite leggende, canti e danze per più di 40.000 anni, ci ha dato la possibilità di una fugace occhiata nel modo di vedere le stelle di questi primi astronomi.
Nella loro cultura, l'astronomia aveva solo in parte la funzione di un calendario di eventi naturali. Forse molto più importante è il fatto che le conoscenze astronomiche degli Aborigeni sono associate con le leggende, le credenze tradizionali, i tabù nonché i codici di comportamento che determinano la loro identità di comunità.
Gli Aborigeni hanno una impressionante conoscenza del cielo notturno. Essi distinguono tra i movimenti di ogni notte ed i movimenti annuali delle stelle, e da questi movimenti annuali essi hanno escogitato un complesso calendario stagionale.

Gli Aborigeni riconoscono i moti circumpolari ed hanno incorporato le stelle fino alla 5 ... magnitudine nei loro scenari mitologici, usando la luminosità ed i colori delle stelle come importanti identificatori. Per il popolo Aranda che vive nel centro dell'Australia, per esempio, Antares era Tatakaindora (che significa “molto rosso”), mentre le forma a V dell'ammasso delle Iadi rappresenta un gruppo di ragazze rosse, figlie della visibilissima stella rossa Aldebaran, con un gruppo di Tjilkera, ragazze bianche.
Diversamente dai primi viaggiatori Europei, gli Aborigeni Australiani non si orientavano con le stelle, anche se certamente le conoscenze astronomiche furono usate per pronosticare correlazioni con gli eventi naturali importanti per la sopravvivenza del gruppo (come la reperibilità di un particolare cibo o il cambiamento delle condizioni del tempo). Come molte culture primitive, gli Aborigeni vedevano nel sorgere eliaco di una stella brillante o di una costellazione, una indicazione di eventi stagionali. L'apparizione di Arturo all'alba suggerisce agli Aborigeni di Arnhem Land di iniziare la raccolta del giunco per la costruzione delle trappole per i pesci e per i cesti. Nella regione di Mallee nel West Victoria, il sorgere eliaco di Arturo era identificato con l'arrivo di Marpeankurrk, un eroe ancestrale che mostrava loro dove trovare le pupe delle termiti, una importante fonte di cibo durante agosto e settembre.
Molto importante per la sopravvivenza delle tribù era il senso di identità. Questo era basato sulla trasmissione delle credenze attraverso le generazioni per mezzo di danze e canti rituali. Queste rappresentazioni tramandavano come lo Spirito Ancestrale creò il mondo naturale in un lontano passato. Le leggende associate sono essenzialmente metafore che integrano le cose sconosciute in relazione con le cose familiari. Le seguenti storie rappresentano un piccolo esempio dei diversi miti aborigeni associati in questa misteriosa arena Cielo-Terra. Essi esemplificano l'intima relazione di questi popoli con la natura.

Tra gli Aborigeni il Sole era visto come una donna che si svegliava ogni giorno nel suo accampamento a est, accendeva un fuoco, e preparava la torcia di corteccia che avrebbe portato attraverso il cielo. Prima di esporsi, lei amava decorarsi con ocra rossa, la quale, essendo una polvere molto fine, veniva dispersa anche sulle nuvole intorno, colorandole di rosso, (l'alba). Una volta raggiunto l'ovest, rinnovava il trucco, colorando ancora di giallo e rosso le nuvole nel cielo (il tramonto). Poi la Donna-Sole cominciava un lungo viaggio sotterraneo per raggiungere nuovamente il suo campo nell'est. Durante questo viaggio sotterraneo il calore della torcia induceva le piante a crescere.
La Luna, al contrario, era considerato un uomo. A causa dell'associazione del ciclo lunare con il ciclo mestruale femminile, la Luna fu collegata con la fertilità e fu considerata come un simbolo altamente magico. Una eclisse di Sole era interpretata come l'unione tra la Luna-Uomo e il Sole-Donna.
...


L’uomo preistorico alla ricerca di dio
di Emmanuel Anati
http://www.ariannaeditrice.it/articolo. ... colo=11945
http://ricerca.repubblica.it/repubblica ... i-dio.html
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Re: Ła łengoa de łi aborixeni oustrałiani

Messaggioda Berto » gio feb 13, 2014 10:19 pm

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... asedow.jpg
Una costruzione aborigena australiana nei Territori del Nord, assimilabile ad abitazioni preistoriche del periodo paleolitico superiore

Immagine
http://www.filarveneto.eu/wp-content/up ... uthnyc.jpg
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